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“IL SOGNO DI BRENT” OSPITI:  Roberto Ceriscioli  Alberto Giuliani  Alessio Guerri

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Academic year: 2022

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“IL SOGNO DI BRENT”

OSPITI:

 Roberto Ceriscioli

 Alberto Giuliani

 Alessio Guerri

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 Daniele Malavolta

 Paolo Simoncelli

Roberto Ceriscioli

ha iniziato a giocare a basket in carrozzina nella S.Stefano Sport nel 2000. Nella stagione 2001/2002 ho fatto le mie prime partite nel Campionato Italiano di serie A/2 , stagione conclusa con la promozione in serie A/1.

Dal 2003 ad oggi questi i risultati ottenuti:2003 campionato Italiano di serie A/1: 5° posto2004 Vittoria della Coppa Brinkmann (Coppa Europea per club) a Tuzls (BIH) 2006 Vittoria della Coppa Brinkmann (Coppa Europea per club) a Vigo (SPA)Dal 2007 membro della Nazionale Italiana 2007 campionato Italiano di serie A/1: 5° posto 2008 campionato Italiano di serie A/1: 6°

posto2009 campionato Italiano di serie A/1: 3° posto 2009 Vittoria Campionato Europe con la Nazionale Italiana ad ADANA (TUR) 2010 campionato Italiano di serie A/1: 3° posto 2010 4°

posto Campionato Mondiale con la Nazionale Italiana a Birmingham (ING) Nel 2011 ho assunto il ruolo di allenatore della S.Stefano Sport 2011 campionato Italiano di serie A/1: 5° posto 2013 campionato Italiano di serie A/1: 3° posto dal 2013 sono vice allenatore delle Nazionali Italiana Senior e Junior dal 2013 sono vide allenatore delle Nazionali Italiana Senior e Junior 2013 5° posto Campionato Europe con la Nazionale Italiana a Francoforte (GER) 2013 8° posto Campionato Mondiale con la Nazionale Italiana Junior ad ADANA (TUR) 2014 5° posto Campionato Mondiale con la Nazionale Italiana a Incheon (KOR) 2014 3° posto Campionato Europeo con la Nazionale Italiana Junior a Saragozza (SPA).

Alberto Giuliani

è nato il 25 dicembre 1964 a San Severino Marche (Mc). L’amore per la pallavolo sta praticamente caratterizzato la sua vita e, nel tempo, i risultati già ottenuti, sono la conferma che il volley e

Giuliani sono una cosa sola.

Prima di allenare, però, è stato giocatore. Sui terreni di gioco Nazionali la pallavolo lo ha accompagnato giorno dopo giorno da quando, nel 1980, ha iniziato a schiacciare con la ‘sua’ San Severino Marche. Lo fa per un paio d’anni prima di trasferirsi a Tolentino, dove conquista la promozione in serie C. Stagione successiva altro trasferimento: Osimo dove centra tre successi consecutivi (dalla C2 alla B1). All’inizio degli anni novanta seguire diventa uno schiacciatore della neonata Lube della Lube Macerata (C1) e vince ancora.La voglia di giocare inizia a fare sinergia

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con quella di allenare con primi interessanti sviluppi sempre con il team di San Severino con il quale si toglie una nuova soddisfazione regalando e regalandosi la B1. E, ormai allenatore a tempo pieno passa la mano vincendo la 1ª Divisione con l’ Under 16 e approda alle semifinali di Coppa di Lega.Quando inizia il nuovo secolo, Giuliani è sulla panchina di Osimo, in B1 e la stagione successiva diventa decisiva nel suo futuro di allenatore. I dirigenti di Loreto, in A2 e storica società della Regione, gli affidano l’incarico di Responsabile Tecnico del settore giovanile e Giuliani al primo tentativo vince lo scudetto con la formazione Junior League.Un successo (c’è anche quello tricolore con la Boy League e la Little League sotto la sua direzione tecnica) che gli aprirà gradualmente la porta alla panchina della prima squadra mentre dirige il <Gran Team, Associazione sportiva specializzata nel Beach Volley> e partecipa (coadiuvato dalla coppia Raffaelli-Pimponi che nel 2002 vinceranno il titolo italiano con Giuliani coach), ai campionati italiano, europeo e mondiale. A metà dicembre del 2001 è ufficialmente primo allenatore in A2,

‘rovesciando’ in positivo la stagione della Esseti e lasciando in dote alla società, con soli due anni da allenatore delle giovanili, i massimi risultati storici: tre titoli nazionali. E’ allenatore di A2 a Loreto, dunque. Lo sarà per cinque stagioni centrando tre volte i playoff e in due occasioni arriva alle finali di Coppa Italia.Stagione 2006/07, parte per l’avventura di Calabria: lo ha chiesto Corigliano, e con la formazione in provincia di Cosenza arriva per la prima volta sua e della società calabrese all’A1.Riceve anche un premio forse inatteso: durante l’estate del dopo promozione, Gian Paolo Montali allenatore della Nazionale, lo vuole con lui nel ritiro azzurro e quando torna per un periodo vacanza a San Severino, altro inatteso regalo, una riconoscenza pubblica con una significativa motivazione: "Per aver portato in alto negli anni il nome della città di San Severino nei vari ambienti sportivi e non in cui lo stesso Giuliani si è reso protagonista grazie alle sue doti professionali e tecniche".E’ premiato dalla Lega come allenatore di A2 giusto qualche settimana prima del suo esordio, con Corigliano, in A1.A fine stagione, prove generali con quella che sarà la sua nuova squadra: Verona. La guida nel play off promozione (dall’A2 all’A1 e successivamente (stagione 2008/2009) diventa primo allenatore del team veneto. La sua escalation professionale gli regala, dopo un solo campionato - ma ricco di soddisfazioni - a Verona, arriva la prima grande opportunità: allenare una delle società più importanti del panorama a nazionale: Giuliani va ad allenare a Cuneo ed è, subito, un crescendo di successi. Vince la coppa Cev, poi il capolavoro tecnico-tattico: regala a Cuneo il primo scudetto della sua storia dopo la finalissima di Bologna (contro Trento) del 9 maggio 2010. Trento. E’ anche una vendetta in piena regola considerato che qualche mese prima, a Montecatini, proprio Trento aveva battuto Cuneo nella finale di Coppa Italia.

Durante l'estate dello stesso anno Giuliani è, per uno stage di venti giorni, sulla panchina della nazionale Under 23 di Lega.A settembre è votato miglior allenatore di A1 e con Cuneo, nella stagione che verrà, vincerà la Supercoppa (contro Trento) e la coppa Italia sempre contro i trentini.

Poi, dopo una sfortunatissima parentesi in Champions League, con l’ormai tradizionale avversario, perderà la sfida scudetto 2010/2011. Dopo qualche settimana lascerà anche Cuneo per andare ad allenare a casa madre, o quasi: Macerata. E, alla prima occasione, dopo la grande amarezza di coppa Italia (persa in finale con Trento), vince il suo secondo scudetto 2011/2012 (come secondo è per la Lube), ancora contro Trento in occasione del V-Day del PalaForum di Assago. Sempre contro la Trentino Volley, a Modena, vince la Supercoppa Italiana edizione 2012-2013.In questa stagione, a Perugia il 4 maggio 2014, arriva il terzo scudetto personale, (terzo anche per la Volley Lube), vinto con la formula dei play off e delle tre gare vinte su cinque partite in finale.

Alessio Guerri

sono nato a Jesi ed ho 32 anni.

In questa lettera cercherò di raccontare al meglio la mia storia.

Nel corso di questi 32 anni ho praticato moltissimo sport, poi però 12 anni fa mi è stata diagnosticata la Sclerosi Multipla, e non nascondo il terrore che ha scaturito questa notizia in me, un ragazzo di appena 20 anni, che fino a quel momento viveva nella spensieratezza, si è trovato a fare i conti con una malattia della quale non ne sapeva nulla.

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Dopo circa 6 mesi di totale abbandono, grazie ad un servizio al TG, c’è stata la reazione… avevo un’ obiettivo: la Maratona di New York!

Ho iniziato a correre, mi sono allenato ed in 7 mesi ho sbalordito tutti quelli che mi hanno conosciuto, compreso il famoso ex maratoneta Orlando Pizzolato : “un ragazzo che non aveva mai corso più di 12 Km, si presenta a New York e corre in appena 3 ore e 33 minuti”.

In quel viaggio ho trovato tantissimi sostenitori, e vedendo quanto di bello la mia piccola avventura aveva portato, ho deciso di continuare a compiere imprese, fino al punto di avventurarmi in un’

impresa definita da tutti folle, correre da Jesi a Roma, per 300 Km, no-stop in solitario.

Sembrava impossibile eppure, in 27 ore circa, ce l’ho fatta!

Dopo appena 2 mesi da questa impresa sono tornato a New York e subito dopo ho corso a Firenze.

Purtroppo però questi continui ed enormi sforzi fisici abbinati a 2 anni di Cortisone non hanno reso possibile avvertire i segnali che il mio corpo cercava di darmi e 3 brutte Ernie Discali mi hanno fermato.

Ho lottato molto, ma i 2 mesi passati a letto hanno peggiorato il mio stato neuro-muscolare legato alla SM.

Mi sono rialzato, ho ripreso ad allenarmi ma questi danni non mi permettono, in questo momento, di correre, e come feci la prima volta, mi sono guardato in faccia alla ricerca di nuovi stimoli, ed il ciclismo è stata l’ennesima svolta, una nuova avventura, il mio nuovo obiettivo.

Ma come al solito, un impresa per definirsi tale deve allo stesso tempo essere un po’ folle, così mi è passata per la testa questa idea:

Milano-Roma no-stop in solitario, in bici, partenza in luogo da definire ed arrivo al Colosseo.

In questi anni da podista sono stato accompagnato da molti “AMICI”, non amo chiamarli sponsor perché quello che faccio è totalmente per beneficenza, “AMICI” importanti come la NIKE e Associazioni come l’ AISM, che ha portato in giro per il mondo la mia storia, a testimoniare che la medicina può fare tanto, ma lo sport resta la cura migliore.

Ho conosciuto persone di spicco, sia del mondo dello spettacolo sia in quello dello sport, e sono sicuro che molti parteciperanno a questa mia avventura, facendo tre nomi su tutti, il cantante Antonello Venditti, il grandissimo Alex Zanardi e la mia carissima AMICA olimpionica di Londra Elisa Di Francisca.

Sono appena agli inizi della preparazione e in questo percorso ho la fortuna di essere seguito da professionisti molto seri (oltre che cari amici!) ovvero lo Staff della Kinesissport di Falconara M.ma..

Con il Fisioterapista Osteopata, Filippo Lontri, ed Elisabetta Paolini, Laureata in Scienze Motorie, sto seguendo una preparazione atletica personalizzata unita a varie terapie tipo: hydrofor, trattamenti osteopatici, tecar.

Spero di essere pronto per questa nuova esperienza per Luglio 2014, quindi a livello organizzativo non posso dare ulteriori informazioni.

Vi allego il link del Servizio Rai sulla mia prima “folle” impresa, ma digitando il mio nome su Google Vi compariranno anche i tantissimi articoli che sono stati scritti.

Vi saluto con enorme affetto e Vi ringrazio sin da ora sia per il tempo dedicatomi

sia per l’ aiuto che potrete accordarmi.

300 km con la sclerosi multipla di SimonaN

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Un maratoneta con la sclerosi si cimenta in una grande impresa. Trecento chilometri di corsa, anche per amore, anche per la libertà…

Sono molto fedele, credo in Dio, ma sulla ricerca non sono d'accordo con la Chiesa. Le staminali possono aiutare i malati, è bene farla crescere ed usarla.

Appena si finisce di parlare con Alessio Guerri, la sensazione che pervade è quella della serenità. La sua umiltà e la sua allegria contagiosa lasciano stupefatti. È un ragazzo di ventisette anni, che vive da solo, ha dilemmi sentimentali e ride molto, così come accade a tutti i ragazzi della sua età. Ma Alessio è diverso, è speciale. A ventuno anni scopre, per caso, di essere malato di sclerosi multipla.

La notizia arriva come un terremoto che smuove la quiete quotidiana; dopo un incidente stradale, viene sottoposto ad una risonanza magnetica al collo, e solo così viene a conoscenza della malattia.

Racconta, col sorriso, che da lì sono iniziati i primi problemi, scontrarsi con la realtà della malattia.

La fidanzata lo lascia, al lavoro cominciano a sollevare dei dubbi, a fare delle difficoltà. Lui lavora per un Corriere Espresso, circa dieci ore al giorno, guidando un camion. Il padre di Alessio garantisce per lui, dà la sua parola che, se mai un giorno, Alessio non dovesse più farcela, prenderà lui il suo posto. Ma nonostante tutto, quando ad Alessio si chiede quanto la malattia facesse paura e quanto gli avesse sconvolto la vita, dice: "Non ero spaventato. La mia malattia non mi ha mai preoccupato. Non l'ho messa, e mai lo farò, al centro del mio mondo. Per me al centro del mondo

c'è l'amore, la passione."

Alessio ha un grande amore: la corsa. Raccontando che anche Luca Coscioni era un maratoneta, ride e si compiace: "Non sono io che ho scelto la corsa, ma la corsa ha scelto me. Fin da bambino, ogni volta che ero triste, demoralizzato o avevo un problema, correvo. La corsa era uno sfogo, un modo per stare meglio, ma anche il momento in cui, da solo, potevo affrontare, i miei problemi".

Così la grandezza dei problemi cambia, ma non il modo di Alessio di affrontarli. "Il mio rapporto con la corsa non è cambiato con la malattia. Sognavo di fare la maratona di New York e nel 2006

l'ho fatta, nonostante tutto".

Con la sua ultima corsa, è diventato famoso, ha fatto scalpore. Infatti dal 22 al 24 Agosto, ha corso 300 km, la Jesi/ Roma, ed è apparso sui mass media: "Io l'ho fatto per amore di una donna, per dimostrarle che niente è impossibile.

“Se io ho fatto tutto questo per amore di una ragazza, cosa potrebbe far fare, a ciascuno, l'amore per il prossimo?".

Oltre a un messaggio personale, le sue maratone hanno un altro scopo. "Io non voglio essere un esempio, perché sono solo una persona piccola piccola, ma se ce la faccio io, voglio dire agli altri, che ce la possono fare tutti. Soprattutto i malati come me!".

La malattia: cosa pensa della ricerca scientifica proibita? "Premetto che non sono né un medico, né uno scienziato. Sono molto fedele, credo in Dio, ma su questa tematica non sono d'accordo con la

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Chiesa. Le staminali posso aiutare i malati, sono totalmente favorevole alla ricerca. Non so se questo dono proviene da Dio o dal cielo, so solo che se può aiutare i malati è bene farla crescere e usarla". E sulla questione disabilità sorprende: "Mi sento un disabile perché lo Stato, invece di aiutarci, ci limita. Non mi danno la pensione né i parcheggi di invalidità perché, anche se sono invalido al 67%, ancora cammino. Devo combattere una doppia battaglia, contro la malattia e contro le difficoltà che lo Stato italiano frappone alla mia libertà. A volte mi sono trovato a non poter fare delle visite specialistiche, perché non avevo abbastanza soldi". Alessio è con semplicità felice, non si fa sconfiggere dalla malattia, corre più veloce di lei. Se solo anche la ricerca potesse aiutare lui, e quelli come lui, la malattia potrebbe batterla forse definitivamente in velocità.

Malavolta Daniele,

classe 71’, subisco un gravissimo incidente sul lavoro nell’Ottobre del 1995 per colpa di una macchina perforatrice realizzata con un gravissimo difetto costruttivo.L’esito clinico: frattura- lussazione del midollo spinale a livello C6-C7, tetraplegia spastica, la vita futura in carrozzina. I primi anni sono stati devastanti sia da un punto di vista fisico e soprattutto mentale. Grazie alla famiglia e agli amici, che non mi hanno mai lasciato solo un attimo, ad un certo punto ri-scatta la molla della vita. Impegnato nel mondo del volontariato insieme ad altri ragazzi vittime anche loro di lesioni al midollo spinale crea l’ass. Paraplegici delle Marche per aiutare coloro che si troveranno a vivere una realtà simile, per essere presenti all’interno delle istituzione e difendere i diritti delle persone con disabilità, per mettere a frutto l’esperienza della vita in carrozzina.Partecipo in collaborazione con il C.S.V. Fermo ad incontri con gli studenti delle scuole elementari, medie e superiori in campagne-azioni di sensibilizzazione sulle tematiche della disabilità, dello sport per tutti, del volontariato.Ho ottenuto il brevetto subacqueo dopo l’incidente, appassionato di viaggi ho avuto ed ho la fortuna ed il piacere di essermi immerso, anche grazie alla passione di mia moglie, nei mari più belli del mondo. Dalla Nuova Caledonia al Mar della Baja California, Tanzania, Malesia, Indonesia e tanti altri viaggi intensi, ricchi di esperienze positive dove abbiamo avuto la fortuna di conoscere tanta brava gente sempre pronta a darmi una mano.Nel 2002 insieme ad altri ragazzi crea la Liberi nel Vento, associazione che promuove lo sport della vela e della subacquea, attività rivolta anche a persone con disabilità. Attività sportiva svolta su imbarcazioni 2.4mR dove persone disabili e normodotati gareggiano alla pari senza differenze di classifica. N sono, con grandissimo piacere ed orgoglio, Presidente dal 2005. Dal 2009 al 2012 sono stato consigliere della Classe Nazionale 2.4mR.Dal 2013 sono consigliere della Decima Zona della Federazione Italiana della Vela con delega per attività paralimpica.

Nel 2003 ha coorganizzato a Porto San Giorgio il Campionato Italiano di Classe 2.4mR. Dal 2006, ogni anno, organizziamo una Regata Nazionale in onore di un benefattore della Liberi nel Vento.

Manifestazione sportiva denominata “Trofeo Sandro Ricci- Trofeo Rotary Club di Fermo” giunta alla IX edizione che nel 2015 si svolgerà il 4-5 Luglio.Nel 2012 sono stato il Presidente del Comitato Organizzatore del “Campionato del Mondo di Classe 2.4mR” che si è svolto a Porto San Giorgio dal 16 al 22 Settembre. Manifestazione sportiva definita da tutti i partecipanti ed accompagnatori la più bella ed affascinante di sempre.Nel 2013 ho vinto la Regata Nazionale

“Trofeo Nucci Novi”che si è svolta a Santa Margherita Ligure e sono stato medaglia di bronzo ai Campionati Italiani di Classe 2.4mR che si sono svolti a Loano, in Liguria, nel mese di

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settembre.Sono fortemente convinto che oltre all’inserimento sociale, oltre all’inserimento lavorativo la dignità di una persona passa anche per il divertimento, lo sport e lo stare insieme.

Sport come piacere, sport come divertimento, sport come sano agonismo, rispetto delle regole, rispetto dell’avversario. Semplicemente… VITA!!!

Marco Simoncelli Fondazione O.n.l.u.s

E’ un'organizzazione di utilità sociale senza scopo di lucro:ha finalità esclusivamente umanitarie e morali, ed è stata costituita dalla famiglia per onorare in modo degno e duraturo la memoria di Marco. Mantenendo vivo l'impegno di solidarietà e di attenzione verso i più deboli che SuperSic ha sempre affiancato alla carriera di pilota.La Fondazione sostiene e promuove progetti di solidarietà e cooperazione a favore dei soggetti svantaggiati, anche intervenendo direttamente, quando necessario, verso situazioni di disagio e bisogno.

Valori fondamentali dell'operato della Fondazione e della propria presenza in ambito nazionale ed internazionale sono le qualità morali di cui Marco Simoncelli è stato costante esempio:

• l'integrità morale in ogni aspetto della vita pubblica e privata;

• la lealtà e la correttezza nella competizione sportiva;

• gli ideali di fraternità e soccorso verso i più deboli;

• la famiglia come fulcro della società;

• il rispetto verso ogni cultura ed identità.

Progetti realizzati e futuri

CASA SAN MARCOS –ORFANOTROFIO NPH ONLUS REP.DOMENICANA

E’ stata inaugurata il 20/12/2013 presso l’Orfanotrofio NPH a San Pedro de Macoris in Repubblica Dominicana la Casa Marco Simoncelli, Centro per bambini disabili nel nome di SIC progetto avviato e portato a termine insieme alla Fondazione Francesca Rava – NPH Italia Onlus. Il centro di riabilitazione Casa Marco Simoncelli – Casa San Marcos accoglierà 30 bambini disabili seguiti da 12 assistenti e funziona da day hospital per offrire gratuitamente ogni anno fisioterapia, cure, attività educative e scolastiche, un pasto caldo, sostegno alle famiglie a tanti altri bambini, per i quali l’accesso ai servizi di assistenza nel paese è estremamente costoso e limitato.

E' grazie alla raccolta proveniente dalla vendita della pubblicazione di “Ciao Sic”, volume realizzato gratuitamente dai giornalisti e fotografi della Gazzetta dello Sport e prima iniziativa a sostegno della Fondazione, alle offerte di fans e amici di tutto il mondo e ad eventi celebrativi come il “Buon Compleanno Sic” che La fondazione Marco Simoncelli ha potuto donare 215 mila euro alla Fondazione Francesca Rava – NPH Onlus così che i bambini della Repubblica Dominicana possono ora usufruire di una struttura progettata ad hoc e dotata di attrezzature specializzate.

L'Orfanotrofio NPH a San Pedro de Macoris accoglie attualmente 250 bambini orfani, molti figli di clandestini provenienti da Haiti, tra i quali 9 bambini disabili, che vivevano in una casetta all'interno del complesso, non adeguata alle loro specifiche esigenze e con le dovute caratteristiche di

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sicurezza e necessità di assistenza.

La struttura, progettata per loro è destinata ad accogliere 30 bambini disabili con assistenza specialistica dedicata. Nata nel 2000 La Fondazione Francesca Rava è particolarmente impegnata nel paese quarto mondo della Repubblica Dominicana, dove N.P.H. è presente da 25 anni sotto la guida di Padre Rick Frechette, sacerdote -medico, con progetti al servizio dell'infanzia.

“A nome di tutti i bambini speciali di Nuestros Pequenos Hermanos, ringraziamo Dio per la vita di Marco Simoncelli. A guardare questa opera meravigliosa, lo possiamo quasi vedere qui tra noi, sentiamo la sua energia, il suo coraggio, e l'amore che ha dato e ricevuto nella sua vita e che oggi si rende visibile mentre inauguriamo la Casa Marco Simoncelli.Un sogno diventato realtà.

Ringraziamo la sua famiglia, che ha reso possibile realizzare questo sogno.”

CENTRO RIABILITATIVO PER DISABILI A CORIANO

Sant’Andrea in Besanigo – Comune di Coriano

E’ tutto pronto per intraprendere la realizzazione della struttura nel corianese destinata ai disabili che la famiglia Simoncelli, ha annunciato circa un anno fa. Situato a 2 km da Coriano e a 4 km da Riccione su una bassa collina che guarda il mare, il Nuovo Centro Riabilitativo per disabili verrà realizzato dove sorgeva la “Casa per Vacanze Santa Marta” con l’intento di divenire punto di

riferimento delle diverse comunità assistenziali.

La struttura concessa in usufrutto dalla Curia per 99 anni, si appresta così a diventare punto di raccolta e riferimento per i giovani portatori di handicap fisici e mentali di quella terra di Romagna che ha visto Marco nascere e crescere. Si partirà a breve dalla demolizione di quanto esistente per poi procedere, entro un termine di 18 mesi dall’avvio lavori, con la costruzione di una struttura ex novo, che fungerà da centro d’accoglienza diurno per soggetti svantaggiati che ogni giorno potranno usufruire di soluzioni e servizi dedicati d’altissimo standard, inclusi impianti sportivi e spazi ricreativi, come una piscina riabilitativa, una palestra e un parco giochi attrezzato, assistiti in loco da personale qualificato. La fondazione a struttura terminata cederà la gestione al consorzio il Mosaico di Rimini, esperti del settore. Quest’ultimo associa dieci cooperative del territorio riminese, racchiudendo inoltre due fondazioni e due Associazioni.

DATI GENERALI

Il centro ospiterà attività riabilitative, assistenziali e di accoglienza familiare, integrandole sinergicamente.

Al piano seminterrato, accessibile direttamente dal parcheggio, sarà realizzata una piscina riabilitativa per le attività di recupero, affiancata da una palestra e da una sala polifunzionale. La palestra sarà dotata di attrezzature speciali per la riabilitazione fisica e la motoricità legata a

specifiche patologie.

Lo spazio piscina sarà composto da due vasche di cui una fuori terra dotata di visiva trasparente per il controllo della corretta attività terapeutica. Al piano terra, con accesso dalla strada principale, trovano la loro naturale collocazione gli ambienti di vita comune, il refettorio e le attività di accoglienza anche di tipo residenziale. Il piano primo sarà riservato alle comunità di accoglienza di

tipo familiare.

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L’edificio verrà realizzato con strutture in legno ponendo particolare attenzione alla riciclabilità ed

all’origine naturale dei materiali impiegati.

Sono stati studiati meticolosamente gli spazi di relazione esterni, curando nel dettaglio i percorsi al fine di agevolarne l’utilizzo da parte degli ospiti e degli utenti esterni. L’area esterna dell’edificio sarà dotata di rampe che consentiranno di superare i dislivelli legati alla morfologia del terreno.

La grande area sarà attrezzata con percorsi pavimentati privi di ostacoli. Sul retro, la collina che degrada verso il mare verrà riqualificata e restituita alla comunità.

Gli interni saranno curati con attenzione nella scelta dei materiali al fine di realizzare ambienti accoglienti e familiari, sull’alveo della tradizione delle nostre colline romagnole.

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A uguale numero di penalità prevale il/i miglior/i piazzamento/i; in caso di ulteriore parità prevale nell’ordine il maggior punteggio effettivo ottenuto nelle giornate

Si precisa inoltre ai responsabili delle squadre che i giocatori da Voi indicati al momento dell’iscrizione ed utilizzati dall’organizzazione per fare il Ranking ed attribuire

ASSEGNAZIONE PUNTI FEDERALI ai componenti delle squadre eliminate nel corso della semifinale regionale della Coppa Italia Mista..  Vengono assegnati, a seconda del numero

SETTIMA UNITÀ