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CONCLUSIONI
Nel presente lavoro è stata effettuata la valutazione di vulnerabilità sismica di un edificio industriale in c.a. prefabbricato sito nel comune di Correggio (RE). L’edificio, oltre a rispecchiare i criteri progettuali tipici dell’epoca in cui è sorto, ha una storia costruttiva particolare che introduce, dal punto di vista antisismico, ulteriori problemi. Infatti l’edificio è stato eretto, tra il 1969 e il 2004, attraverso tre fasi successive in cui il nucleo iniziale dell’edificio, ha visto l’affiancarsi nel tempo di due corpi laterali, uno avente le stesse caratteristiche costruttive e l’altro avente invece caratteristiche diverse essendo stato realizzato in acciaio. Tale circostanza introduce ovviamente diversi problemi in quanto oltre a rendere più complesso il comportamento dinamico dell’edificio a causa della non regolarità geometrica, ne rende più complessa l’analisi sia per la circostanza che il nuovo blocco è realizzato in materiale diverso (acciaio) sia per la mancanza quasi totale di dati relativi a tale porzione della struttura. Per tale motivo la prima ipotesi di intervento riguarda la separazione,tramite giunto sismico, dei due blocchi aventi comportamenti differenti. In questo modo è stato possibile approfondire lo studio della parte originaria in cemento armato.
La fase di indagine basata sull’analisi della documentazione originale disponibile e i sopralluoghi effettuati ha fornito il quadro di dati necessario per la valutazione preliminare della vulnerabilità sismica dell’edificio. È stato quindi realizzato un modello tridimensionale con il quale è stata individuata la risposta dinamica dell’edificio per mezzo di un’analisi modale. Su tale modello sono state condotte le verifiche di resistenza allo SLV in condizione sismica. Gran parte delle verifiche hanno avuto esito negativo per cui il livello di sicurezza della costruzione è ritenuto insufficiente,in quanto,dall’analisi effettuata,risulta che la struttura è in grado di resistere al 10% dell’azione sismica. Gli elementi di criticità della struttura sono essenzialmente concentrati nei pilastri e nel terreno. Nei pilastri sono state riscontrate criticità principalmente nella sezione di base, in corrispondenza delle quali si hanno valori di sollecitazione di momento e taglio molto elevate. C’è da sottolineare che le verifiche sono state influenzate dalla carenza di informazioni riguardante le armature effettive dei pilastri che sono state ricavate, nell’ambito di questa analisi, tramite progetto simulato. Si ritengono pertanto necessarie prove in situ specifiche per determinare la quantità di barre effettivamente presenti. Per quanto riguarda il terreno le verifiche sono state effettuate con un valore della pressione ammissibile pari a 0,8 Kg/cmq basandosi sulla relazione geologica risalente all’Aprile del 2004. Una campagna di indagini delle effettive caratteristiche del terreno potrebbe portare a un miglioramento dei risultati;le analisi simiche condotte nel presente
62 lavoro hanno inoltre assunto l’ipotesi di fondazioni incastrate, trascurando di fatto l’interazione fondazione-terreno. Altre carenze strutturali sono state riscontrate nei bicchieri delle fondazioni dell’ampliamento a causa della inadeguata quantità di armatura trasversale presente.
Una conoscenza più accurata della struttura può essere ottenuta mediante modellazione e analisi in campo non lineare, in modo da valutare in maniera più precisa la reale risposta dinamica dell’edificio.
La valutazione della sicurezza dell’edificio in esame effettuata nel presente lavoro di tesi,costituisce la base per la valutazione degli interventi di miglioramento o adeguamento sismico previsti dalla Legge 122 del 1 Agosto 2012, in quanto mette in evidenza tutte le criticità della struttura studiata.