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2019_10_09_Caratterizzazione idrogeologica (4685 KB)

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Academic year: 2022

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Testo completo

(1)

Studio Associato di Geologia &

Società a Responsabilità limitata Contrà del Pozzetto, 4

36100 – VICENZA Tel.: +39.0444.321.168 Fax: +39.0444.543.641

Sinergie geologiche per l'ambienteper

data emissione: 02.10.19

Committente: MOSOLE S.P.A.

progetto: CARATTERIZZAZIONE IDROGEOLOGICA

ED IDROCHIMICA A SUPPORTO

DELL'ISTANZA PER IL PROVVEDIMENTO AUTORIZZATIVO UNICO DI VIA PER LA MODIFICA SOSTANZIALE DI UN IMPIANTO DI RECUPERO RIFIUTI NON PERICOLOSI PRESSO IL BACINO ESTRATTIVO

"BORGO BUSCO"

località: COMUNE DI SPRESIANO (TV)

documento: RELAZIONE TECNICA

revisione: 00

autori: ROBERTO PEDRON

(2)
(3)

RIFERIMENTI

Progetto: CARATTERIZZAZIONE IDROGEOLOGICA ED IDROCHIMICA A SUPPORTO

DELL'ISTANZA PER IL PROVVEDIMENTO AUTORIZZATIVO UNICO DI VIA PER LA MODIFICA SOSTANZIALE DI UN IMPIANTO DI RECUPERO RIFIUTI NON PERICOLOSI PRESSO IL BACINO ESTRATTIVO "BORGO BUSCO"

Titolo: RELAZIONE TECNICA

Cliente: MOSOLE S.P.A.

Responsabile di Progetto: ROBERTO PEDRON

Autori: ROBERTO PEDRON

Collaboratori: VALENTINA ACCOTO

SERENA ALESSI LUCA VETTORELLO Codice commessa: 699.11.09

Data: 02.10.19

(4)

LIMITAZIONI DI RESPONSABILITÀ

Questo rapporto tecnico si fonda sull’applicazione di conoscenze e leggi scientifiche riconosciute ma anche di calcoli e di valutazioni professionali circa eventi o fenomeni suscettibili di interpretazione.

Le stime e le considerazioni ivi espresse sono basate su informazioni acquisite o comunque disponibili al momento dell’indagine e sono strettamente condizionate dai limiti imposti dalla tipologia e dalla consistenza dei dati utilizzabili, dalle risorse fruibili per il caso di specie, nonché dal programma di lavoro concordato con il Cliente.

Questo rapporto si basa inoltre sulla conoscenza professionale degli attuali standard e codici, tecnologia e legislazione della Comunità Europea. Modifiche e aggiornamenti di quanto sopra citato potrebbero rendere inappropriate o scorrette le definizioni, le raccomandazioni e le indicazioni stilate nel testo.

Le conclusioni ed i suggerimenti operativi contenuti nel presente rapporto vanno intesi come proposte di intervento e non come azioni vincolanti, salvo ciò non sia specificatamente indicato.

Sinergeo non intende, inoltre, fornire alcuna garanzia, espressa o implicita, utilizzabile per qualsiasi finalità, relativa allo stato di qualità ambientale di settori di territorio non indagati e, più in generale, al valore commerciale del sito in argomento.

Si tiene a precisare inoltre che le valutazioni contenute in questo rapporto sono state elaborate da tecnici e pertanto rivestono un carattere esclusivamente tecnico, non costituendo in alcun modo parere legale.

Gli Autori rispondono unicamente alla Committenza circa la corrispondenza del rapporto emesso in ordine agli obiettivi delle ricerche definite nell’ambito dell’incarico e non possono farsi carico di responsabilità per danni, rivendicazioni, perdite, azioni o spese, qualora subite anche da terzi, come risultato di decisioni prese o azioni condotte e basate sul rapporto stesso.

ABBREVIAZIONI

§: Riferimento a paragrafo

[...]: Riferimento a capitolo

(...): Riferimento ad altro documento in bibliografia b.p.: Bocca pozzo / bocca piezometro

CdS: Conferenza dei Servizi

COC: Composti di riferimento nell’AdR (Chemical of Concern) CSC: Concentrazioni soglia di contaminazione (D.Lgs. 152/2006)

p.c.: Piano di campagna

NOTE

a. Nel corso della trattazione, ove si intende rimandare ad un elaborato grafico presentato f.t. si riporta il nome del medesimo in carattere grassetto ed in colore verde.

b. Le figure e le tabelle in testo vengono richiamate in testo in carattere grassetto ed in colore nero.

c. A seguire si presenta l’elenco completo degli elaborati, delle tabelle e delle immagini citati in testo.

(5)

INDICE

1.  PREMESSE ... 1 

1.1.

 

INTRODUZIONE ... 1

 

1.2.

 

DOCUMENTAZIONE DI RIFERIMENTO ... 2

 

2.  CARATTERIZZAZIONE IDROGEOLOGICA ED IDROCHIMICA DEL SITO ... 3 

2.1.

 

REGIME PIEZOMETRICO E TERMICO ... 3

 

2.2.

 

DEFLUSSI SOTTERRANEI ... 3

 

2.3.

 

PARAMETRI CHIMICO-FISICI ... 5

 

2.4.

 

QUADRO IDROCHIMICO ... 7

 

3.  MODELLO NUMERICO ... 9 

3.1.

 

INTRODUZIONE ... 9

 

3.2.

 

IMPOSTAZIONI DEL MODELLO... 9

 

3.3.

 

SIMULAZIONE DEL CAMPO DI FLUSSO ... 10

 

3.4.

 

STIMA DEI TEMPI DI TRASPORTO ... 11

 

4.  PROPOSTA DI MONITORAGGIO ... 15 

(6)

ALLEGATI 01 Regime dei livelli piezometrici nel periodo 2011-2018

02 Regime termico della falda nel periodo 2011-2018 03 Deflussi sotterranei di magra e di piena

04 Analisi chimiche sulle acque sotterranee nel periodo 2011-2018

05 Trend dei principali parametri nelle acque sotterranee nel periodo 2011-2018

ELENCO DELLE FIGURE IN TESTO Figura 1 - Grafico sintetico delle direzioni dei deflussi sotterranei tra il 2011 e il 2018 

Figura 2 - Test di Mann-Kendall per la determinazione del trend della conducibilità elettrica delle acque di falda  Figura 3 - Dominio di modellazione 

Figura 4 - Calibrazione del modello di flusso 

Figura 5 - Area potenzialmente interessata dalla contaminazione e tempi di trasporto  Figura 6 - Proposta di posizionamento del nuovo piezometro di monitoraggio Pz10 

ELENCO DELLE TABELLE IN TESTO Tabella 1 - Codici CER richiesti 

Tabella 2 - Parametri chimico-fisici medi delle acque sotterranee nel periodo 2011-2018  Tabella 3 - Parametri di analisi delle acque sotterranee 

Tabella 4 - Indici statistici della calibrazione 

Tabella 5 - Tempi di trasporto dalla sorgente al confine di proprietà 

(7)

1. PREMESSE

1.1. INTRODUZIONE

Il presente documento è stato redatto ad integrazione dell’istanza per l’ottenimento del provvedimento autorizzativo unico di VIA e Autorizzazione ex art. 208 D. Lgs.152/2006, ai sensi dell’art. 27 bis del D.Lgs n. 152/2006, presentata dalla Ditta Mosole S.p.A. per la “modifica sostanziale dell'impianto di recupero rifiuti non pericolosi ubicato in comune di Spresiano, presso la cava “Borgo Busco”.

Nel dettaglio, le tipologie di rifiuti che si intende avviare a recupero sono sintetizzate in Tabella 1.

Tabella 1 - Codici CER richiesti

CER Descrizione 17 Rifiuti delle operazioni di costruzione e demolizione (compreso il terreno proveniente da siti

contaminati)

17 01 Cemento, mattoni, mattonelle e ceramiche 17 01 01 Cemento

17 01 02 Mattoni

17 01 03 Mattonelle e ceramiche

17 01 07 Miscugli o scorie di cemento, mattoni, mattonelle e ceramiche, diverse da quelle di cui alla voce 17 01 06

17 03 Miscele bituminose

17 03 02 Miscele bituminose diverse di quelle di quelle di cui alla voce 17 03 01 17 09 Altri rifiuti dell’attività di costruzione e demolizione

17 09 04 Rifiuti misti dell’attività di costruzione e demolizione, diversi da quelli di cui alle voci 17 09 01, 17 09 02 e 17 09 03

In particolare, si intende rispondere alla seguente osservazione espressa dal Comune di Spresiano nel documento di marzo 2019 “MODIFICA DELL’IMPIANTO DI RECUPERO DI RIFIUTI NON PERICOLOSI - DDP 48/2012 del 17.02.2012 - PROCEDURA AUTORIZZATORIA UNICA di Valutazione di Impatto Ambientale, Valutazione Incidenza Ambientale, Autorizzazione unica per gli impianti di recupero dei rifiuti con Variante urbanistica e Permesso edilizio ai sensi degli artt. 27 bis e 208 del D.Lgs. 152/2006, art.11 L.R. 4/2016 e L.R. 11/2004 - OSSERVAZIONI”:

Si ritiene che i monitoraggi previsti per il progetto debbano avvenire con una frequenza almeno semestrale.

A maggior tutela ambientale si ritiene che i piezometri siano attrezzati con sonda multiparametrica (ad esempio analizzando il livello, la conducibilità elettrica e la temperatura). Si ritiene utile, in un’ottica di disponibilità del dato ambientale agli Enti e più in generale al pubblico, che i dati del monitoraggio idrogeologico siano resi fruibili via web. Infatti, la strumentazione di monitoraggio attualmente disponibile permette oramai in modo semplice e poco oneroso la trasmissione e la visualizzazione su un sito internet o tramite web GIS dei dati rilevati.

Nel documento sono, dunque, approfondite le tematiche idrogeologiche e idrochimiche, con il supporto anche di un

modello di flusso, al fine di definire nel dettaglio il piano di monitoraggio più adeguato a intercettare e identificare per

tempo un eventuale impatto sulle acque di falda legato all’attività di progetto.

(8)

1.2. DOCUMENTAZIONE DI RIFERIMENTO

I dati geologici, idrogeologici ed idrochimici utilizzati per la redazione del presente report, nonché per l’elaborazione del modello di flusso derivano, oltre che da letteratura specialistica di questo settore di pianura, anche dai rapporti tecnici annuali di aggiornamento redatti da Sinergeo, relativi al monitoraggio in corso dal 2011 presso il bacino estrattivo “Borgo Busco”.

Si tratta, in particolare, di:

 misure piezometriche,

 mappe freatimetriche,

 monitoraggio in continuo di livelli e temperatura della falda,

 parametri chimico-fisici e analisi chimiche delle acque sotterranee.

(9)

2. CARATTERIZZAZIONE IDROGEOLOGICA ED IDROCHIMICA DEL SITO

2.1. REGIME PIEZOMETRICO E TERMICO

Presso il sito è attivo da circa 8 anni il monitoraggio in continuo dei livelli presso i n. 5 piezometri della rete di monitoraggio del bacino estrattivo “Borgo Busco” e della temperatura della falda ai soli piezometri Pz7, Pz8 e Pz9.

I dati a disposizione hanno consentito di definire in dettaglio il regime piezometrico e termico dell’acquifero alla scala locale.

In Allegato 01 e 02 si riportano rispettivamente il diagramma dei livelli, espressi come quota assoluta sul livello del mare, e quello delle temperature.

Nei diagrammi di livello sono rappresentate con specifici marcatori le misure della falda eseguite manualmente al fine di verificare la corrispondenza delle misure in continuo con quelle manuali.

L’analisi critica delle curve dei livelli mette in evidenza che:

 l’escursione massima dei livelli piezometrici nel periodo di riferimento è pari a circa 9 m, con valori compresi tra ca. 27-28 e 36.0-37 m s.l.m., cui corrisponde una soggiacenza compresa tra ca. 5 e 29 m dal piano campagna

1

;

 le curve piezometriche si presentano parallele e in fase, a testimonianza della regolarità dei deflussi sotterranei;

 le quote piezometriche più elevate sono quelle del piezometro Pz7, posto a monte idrogeologico rispetto al sito;

 nell’arco di un anno si osservano un periodo di magra, incentrato generalmente tra marzo e aprile, e uno di alto piezometrico, nel periodo estivo/autunnale, con alcune eccezioni verificatesi tra il 2013 e il 2014, in particolare per la mancata fase di magra dell’inverno 2014 che è coincisa con una fase di piena eccezionale;

 negli ultimi anni si osserva una leggera tendenza alla diminuzione del livello piezometrico medio, ovviamente per nulla legata all’attività estrattiva

2

.

Per quanto riguarda la temperatura delle acque si osserva che essa risulta mediamente compresa tra 13 °C e 14 °C, con alcuni picchi fino a ca. 15 °C in particolare al piezometro Pz9 nell’ultimo periodo del 2018, in linea con la naturale escursione naturale termica dell’acquifero freatico dell’alta pianura veneta.

2.2. DEFLUSSI SOTTERRANEI

Per il sito della cava “Borgo Busco” sono disponibili le misure piezometriche rilevate in almeno 8 anni di monitoraggio, a partire dal 2011. Tali informazioni sono sufficienti a delineare con accuratezza i caratteri peculiari dei deflussi sotterranei alla scala del sito.

In Allegato 03 si riportano i deflussi sotterranei per il sito in esame relativi ai periodi estremi di magra e di alto piezometrico nel periodo 2011-2018, rispettivamente verificatisi in marzo 2017 e aprile 2014.

1 In relazione alla posizione dei piezometri e alle differenti quote del p.c.

2 Bensì relazionabile alle complesse dinamiche naturali (e qui non approfondite) dei cambiamenti climatici e delle modifiche alla grande scala che le attività umane provocano sul medio lungo termine alle matrici naturali

(10)

In Figura 1 si propone, inoltre, il grafico di sintesi dei vettori di direzione di flusso relativi alle mappe dei deflussi sotterranei elaborate per il sito tra il 2011 e il 2018.

Figura 1 - Grafico sintetico delle direzioni dei deflussi sotterranei tra il 2011 e il 2018

È possibile notare che il campo di flusso risulta contraddistinto da geometrie regolari e omogenee, con una direzione di scorrimento alla scala del sito stabilmente orientata tra NE-SO e NNE-SSO (190° ÷ 227°) e un’oscillazione massima attorno a questo asse di circa 37°.

Anche il gradiente si presenta costante nel tempo, variando al più in un range di 0.001-0.002 con un valore massimo assoluto di 0.003 osservato ad agosto 2014 in corrispondenza di un evento di alto piezometrico eccezionale.

In questo scenario il piezometro Pz7 e il pozzo Pz6 costituiscono il monte idrogeologico mentre i piezometri Pz4, Pz5,

Pz8 e Pz9 si pongono a valle idrogeologico.

(11)

2.3. PARAMETRI CHIMICO-FISICI

Il monitoraggio dei parametri chimico-fisici eseguito nella fase di spurgo dei piezometri prima del campionamento, secondo il protocollo in uso dal 2011 per il bacino estrattivo di “Borgo Busco”, ha dimostrato nel tempo l’uniformità e la relativa stabilità delle condizioni qualitative della falda.

In Tabella 2 si riportano i valori medi dei parametri chimico-fisici rilevati ai piezometri alle varie date di misura.

Tabella 2 - Parametri chimico-fisici medi delle acque sotterranee nel periodo 2011-2018

ID Temperatura pH Potenziale

redox Conducibilità

elettrica Ossigeno disciolto [°C] [Units] [mV] [µS/cm] [mg/l]

11/10/2011 14.29 7.25 113 507 6.14 11/09/2012 15.46 8.16 46 486 3.54 21/03/2013 14.66 7.17 139 509 6.60 25/11/2013 14.37 7.52 97 431 6.64 01/04/2014 14.48 7.21 152 569 5.67 27/11/2014 13.56 7.48 189 507 5.67 13/03/2015 13.76 7.48 179 481 4.09 15/10/2015 14.55 7.64 291 467 4.89 01/04/2016 14.91 7.35 202 456 6.52 22/11/2016 14.87 7.20 354 495 4.26 07/03/2017 14.17 8.02 148 634 7.93 29/10/2017 14.20 9.40 216 470 4.82 21/03/2018 13.95 7.62 226 503 6.74 26/11/2018 14.30 7.51 266 485 4.51

Si propongono di seguito, in sintesi, le principali caratteristiche chimico-fisiche delle acque sotterranee:

 temperatura: risulta compresa tra ca. 13.5 °C e 15.5 °C, con valori tipici attorno ai 14.3-14.4 °C;

 pH: si mantiene su valori debolmente basici, generalmente compresi tra 7 e 8, con valori tipici pari a 7.5;

 potenziale redox: i valori sono sempre positivi e, in media, superiori a 140 mV;

 conducibilità elettrica: mediamente i valori si pongono attorno ai 500 µS/cm, tuttavia si nota una certa variabilità con valori minimi di ca. 400 e massimi di ca. 600 µS/cm;

 ossigeno disciolto: le condizioni dell’acquifero si presentano ossidanti, con contenuto di ossigeno disciolto sempre superiore a 3 mg/l.

In Figura 2 si riporta il test di Mann-Kendall elaborato, mediante il software ProUCL 5.1, sui dati medi annui per la

valutazione del trend della conducibilità elettrica nel periodo 2011-2018, da cui risulta una situazione stazionaria, con

oscillazioni attorno a valori medi (nessuna evidenza significativa di un trend associabile a fenomenologie in atto).

(12)

Per quanto riguarda la conducibilità elettrica, poiché si tratta di un parametro riconducibile alla quantità di ioni in soluzione, è stato eseguito un test statistico per la verifica della presenza di eventuali trend in atto. Allo scopo è stato scelto il test non parametrico di Mann-Kendall, indicato come strumento per la valutazione delle tendenze degli inquinanti (ma che può applicarsi anche ad altri parametri significativi) nelle acque sotterranee dalla specifica linea guida emessa dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) a luglio 2017

3

.

Prima dell’esecuzione del test alla serie storica disponibile per il sito, sono state valutate le condizioni di applicabilità elencate nella linea guida ISPRA, sottoelencate:

 criterio per i valori inferiori al limite di quantificazione: non è stato necessario adottare il criterio specifico (che prevede l’utilizzo di un valore pari alla metà del limite di quantificazione) poiché la conducibilità elettrica è sempre determinata;

 criterio per l’omogeneizzazione dei dati: la linea guida richiede di utilizzare dati misurati con frequenza di campionamento regolare. Per ricondurre i dati ad un dataset il più possibile uniforme nel tempo e privo di segnali stagionali, è suggerito dalla linea guida l’utilizzo di un valore rappresentativo per ogni anno di monitoraggio, corrispondente al valore medio. Per ciascun ogni anno di monitoraggio è stato quindi calcolato il valore medio di conducibilità elettrica;

 numero minimo di anni di monitoraggio e misure: il numero di dati così ottenuto rispecchia i criteri ISPRA relativi al numero minimo di anni di monitoraggio (almeno 8) e di misure (almeno 8) necessario per poter eseguire una valutazione della tendenza nel tempo del parametro.

Viene anche specificato che l’ultima misura disponibile non deve essere antecedente ai 3 anni precedenti l’anno in cui si effettua la valutazione (ad esempio, se la valutazione si esegue nel 2019, l’ultima misura non deve essere precedente al 2016).

Per l’identificazione dell’esistenza di tendenze possono essere utilizzati diversi livelli di confidenza (in genere: 90%, 95% e 99%); per le valutazioni delle tendenze relative dei valori di conducibilità elettrica è stato adottato un livello di significatività del 90% (più cautelativo nell’identificare l’eventuale aumento del parametro e, di conseguenza, degli ioni disciolti).

In Figura 2 si riporta il test di Mann-Kendall elaborato, mediante il software ProUCL 5.1, sui dati medi annui per la valutazione del trend della conducibilità elettrica nel periodo 2011-2018, da cui risulta una situazione stazionaria, con oscillazioni attorno a valori medi (nessuna evidenza significativa di un trend associabile a fenomenologie in atto).

3 ISPRA, 2017. Linee guida per la valutazione delle tendenze ascendenti e d'inversione degli inquinanti nelle acque sotterranee (DM 16 luglio 2016) – Manuali e Linee Guida 161/17. Luglio 2017

(13)

Figura 2 - Test di Mann-Kendall per la determinazione del trend della conducibilità elettrica delle acque di falda

2.4. QUADRO IDROCHIMICO

Presso il bacino estrattivo “Borgo Busco” è attivo dal 2011 un piano di monitoraggio idrochimico, con cadenza annuale nei primi 3 anni e con cadenza semestrale a partire dal 2013.

Il panel analitico prevede la determinazione dei parametri indicati in Tabella 3.

Tabella 3 - Parametri di analisi delle acque sotterranee

Categoria Parametro

Parametri descrittivi durezza totale

Ioni maggiori calcio, magnesio, sodio, potassio, cloruri, solfati, nitrati, azoto ammoniacale, nitriti, bicarbonati (HCO3)

Metalli ferro, manganese, arsenico, cadmio, cromo totale, nichel, rame, piombo

Alifatici alogenati cancerogeni e non cancerogeni

tribromometano, triclorofluorometano, 1,2-dibromoetano,

dibromoclorometano, bromometano, iodometano,

bromodiclorometano, bromoclorometano, dibromometano,

clorometano, cloruro di vinile, 1,2-dicloroetano, 1,1-dicloroetilene,

triclorometano, tricloroetilene, tetracloroetilene, esaclorobutadiene,

1,1-dicloroetano, 1,2-dicloroetilene (cis+trans), 1,2-dicloropropano,

diclorodifluorometano, 1,1,2-tricloroetano, 1,2,3-tricloropropano,

1,1,2,2-tetracloroetano, 1,1,1,2-tetracloroetano, allicloruro, 2,2-

dicloropropano, 1,1-dicloropropene, cloroetano, tetracloruro di

carbonio, 1,1,1-tricloroetano, 1,3-dicloropropano, 1,3-dicloropropene

(14)

(cis+trans), trans-1,4-dicloro-2-butene, cis-1,4-dicloro-2-butene, 1,2- dibromo-3-cloropropano, diclorometano, sommatoria organoalogenati Idrocarburi Idrocarburi totali (n-esano)

Idrocarburi policiclici aromatici

naftalene, acenaftilene, acenaftene, fluorene, antracene, fluorantene, pirene, benzo(a)antracene, crisene, benzo(e)pirene, benzo(a)pirene, perilene, dibenzo(a,h)antracene, dibenzo(a,l)pirene,

dibenzo(a,e)pirene, dibenzo(a,i)pirene, dibenzo(a,h)pirene, benzo(b)fluorantene, benzo(k)fluorantene, benzo(g,h,i)perilene, indeno(1,2,3-cd)pirene, sommatoria IPA

Composti organici aromatici

benzene, etilbenzene, stirene, toluene, p-isopropiltoluene, 2- clorotoluene, 4-clorotoluene, ter-butilbenzene, sec-butilbenzene, n- butilbenzene, m-xilene, p-xilene, o-xilene, n-propilbenzene, bromobenzene, 1,3,5-trimetilbenzene, 1,2,4-trimetilbenzene

I risultati sono messi a confronto con le Concentrazioni Soglia di Contaminazione ex Tab. 2, All V, Titolo 5 alla Parte IV, D.Lgs. 152/06.

Ad oggi i dati disponibili, riportati nelle tabelle in Allegato 04, consentono di affermare che:

 le condizioni si presentano conformi ai limiti normativi;

 per gli IPA, i composti organoalogenati e i composti organici aromatici i tenori si presentano generalmente inferiori anche ai limiti di rilevabilità strumentale o, al massimo, in tracce;

 per il solo parametro Ferro si sono osservate alcune sporadiche non conformità in alcuni periodi. Le oscillazioni della concentrazione sono comunque contemporanee in tutti i punti di monitoraggio e le concentrazioni più elevate si sono osservate al piezometro di monte Pz7, a testimonianza del fatto che il fenomeno si è verificato ad una scala più ampia di quella del sito;

 in merito agli ioni maggiori (Cloruri, Solfati, Bicarbonati, Calcio, Magnesio, Potassio, Sodio) si registrano variazioni stagionali e periodiche legate all’andamento naturale della falda e quindi principalmente ai fattori di alimentazione.

In Allegato 05 si riportano i grafici dei trend per gli analiti più significativi. È possibile osservare una certa variabilità

nel periodo di riferimento, sia a monte sia a valle del sito, in particolare per gli idrocarburi totali e per i Solfati. Anche la

durezza, direttamente legata al contenuto di sali disciolti Ca-Mg, evidenzia oscillazioni nel range 180-400 mg/l CaCO

3

.

(15)

3. MODELLO NUMERICO

3.1. INTRODUZIONE

La modellazione numerica presentata a seguire è finalizzata alla determinazione della frequenza di campionamento necessaria per rilevare un ipotetico fenomeno di contaminazione dell’acquifero freatico, originatosi all’interno della cava Borgo Busco in corrispondenza della piazzola di deposito in progetto, che rappresenterebbe la zona più a rischio di rilascio di contaminanti in falda.

È stata quindi implementata una simulazione di flusso tramite il codice agli elementi finiti Feflow v.7.1 (DHI, 2018), uno dei software più impiegati a livello internazionale nell’ambito delle acque sotterranee.

3.2. IMPOSTAZIONI DEL MODELLO

Il dominio di modellazione viene rappresentato in Figura 3, evidenziando in rosso la piazzola di deposito e in verde il confine di proprietà. La griglia di calcolo è stata orientata in riferimento alle linee isofreatiche sperimentali, ottenute dalle misure manuali di livello effettuate ai piezometri di monitoraggio, e in accordo con la freatimetria di origine bibliografica a più ampia scala, rappresentata nella Carta freatimetrica provinciale (Mazzola, 2002).

Figura 3 - Dominio di modellazione

(16)

La mesh del modello si estende su una superficie di circa 2.6 km

2

, suddivisa in 16100 elementi triangolari; lungo i confini idrogeologici di monte (nordest) e valle (sudovest) sono state assegnate condizioni al contorno del 1° tipo (Dirichlet), impostando la quota di falda ricavata dalle misure freatimetriche; invece i limiti laterali, tracciati perpendicolarmente alle linee isofreatiche, sono stati considerati come condizioni di non flusso.

In accordo con le stratigrafie disponibili per l’area in studio, per rappresentare l’acquifero freatico locale è stato definito un unico layer di modellazione, spesso 50 m. Per quanto concerne i parametri idraulici:

 la conducibilità idraulica è stata assunta uguale a 1.4 E-02 m/s, prendendo a riferimento il valore massimo ricavato da una prova di pompaggio effettuata nel comune di Arcade

4

(TV), in modo da porsi in una condizione di elevata cautela per il calcolo della velocità di deflusso;

 la porosità efficace è stata impostata pari al 20%, in linea con i valori tipici dei materiali ghiaiosi che costituiscono il materasso alluvionale dell’area in studio.

3.3. SIMULAZIONE DEL CAMPO DI FLUSSO

Viste le finalità del presente approfondimento idrogeologico, sono state prese a riferimento:

 le freatimetrie di agosto 2014 e ottobre 2017, che descrivono la più ampia rotazione della direttrice di deflusso a valle dell’ipotetica sorgente di contaminazione, in modo da verificare la risposta del modello nelle due condizioni estreme;

 le freatimetrie di aprile 2014 e marzo 2017, che rappresentano rispettivamente la massima e la minima dell’intero periodo di monitoraggio.

In Figura 4 si riportano i risultati della calibrazione del modello, espressi come confronto tra la quota di falda osservata in campo e il corrispettivo valore calcolato dal modello:

4 I test di pompaggio sono stati progettati, realizzati ed interpretati da Sinergeo nell’ambito del progetto internazionale FOKS (Focus on Key Sources of Environmental RisKs)

(17)

Figura 4 - Calibrazione del modello di flusso

Il modello presenta un’ottima capacità di riproduzione delle freatimetrie sperimentali considerate, dimostrandosi in grado di rappresentare correttamente le diverse condizioni di regime idrogeologico e di rotazione della direzione di deflusso. Nella seguente Tabella 4 vengono riassunti gli indici statistici relativi al processo di calibrazione:

Tabella 4 - Indici statistici della calibrazione

freatimetria MAE (m) RMS (m) nRMS 01/04/2014 0.033 0.043 3.01%

26/08/2014 0.018 0.022 1.75%

07/03/2017 0.033 0.048 4.95%

19/10/2017 0.026 0.034 3.10%

Lo scarto medio assoluto (MAE = Mean Absolute Error) tra valori calcolati e misurati è compreso da un minimo di 1.8 ad un massimo di 3.3 cm; il corrispondente errore nRMS (normalized Root Mean Square) rimane al di sotto della soglia del 5% per tutte le simulazioni, a dimostrazione dell’ottimo livello di aderenza tra le freatimetrie effettuate in sito e quelle riprodotte dal modello numerico.

3.4. STIMA DEI TEMPI DI TRASPORTO

Dopo la fase di calibrazione, è stato possibile determinare le direttrici di trasporto e quindi le tempistiche di migrazione

dei soluti in falda. Ipotizzando una sorgente di contaminazione di tipo continuo, localizzata in corrispondenza della

piazzola di deposito in progetto, sono stati calcolati i percorsi di trasporto fino al confine di proprietà, dove sono ubicati

(18)

i piezometri di monitoraggio. In questo modo è possibile stabilire, mantenendo un approccio altamente cautelativo, la frequenza di campionamento idonea per rilevare eventuali fenomeni di inquinamento.

Operativamente è stato utilizzato il metodo del forward particle tracking, tramite il quale vengono delineati i percorsi di trasporto di alcune particelle fittizie, inizialmente posizionate presso la sorgente di contaminazione; tali particelle vengono considerate come traccianti ideali, che migrano lungo le linee di flusso dell’acquifero unicamente per moto advettivo. Risultano quindi trascurati i fenomeni di adsorbimento sulla matrice solida e di decadimento naturale dei contaminanti, sovrastimando significativamente l’effettiva estensione del plume.

Il tracciamento di particelle è stato condotto per ognuna delle freatimetrie considerate per la calibrazione del modello, ottenendo i seguenti risultati in termini di tempistica di migrazione dalla piazzola di deposito al perimetro della cava:

Tabella 5 - Tempi di trasporto dalla sorgente al confine di proprietà

freatimetria tempo di trasporto (giorni)

01/04/2014 30 26/08/2014 33 07/03/2017 45 19/10/2017 42

I risultati ottenuti variano a seconda del differente gradiente idraulico della singola freatimetria: la massima di aprile 2014 presenta gradiente maggiore e quindi maggiore velocità di deflusso, al contrario la minima di marzo 2017 fa rilevare il gradiente minimo e di conseguenza la più ridotta velocità di trasporto.

In Figura 5 si rappresenta l’area potenzialmente interessata dalla contaminazione, definita sulla base del massimo

angolo di rotazione della falda:

(19)

Figura 5 - Area potenzialmente interessata dalla contaminazione e tempi di trasporto

Per quanto concerne la stima dei tempi di trasporto, compresi tra 30 e 45 giorni, si ribadisce che sono state adottate assunzioni significativamente cautelative, di seguito riepilogate:

1. è stato impostato il dato più elevato di conducibilità idraulica ritrovato per l’acquifero freatico locale;

2. è stata considerata anche la freatimetria di massima, che presenta il gradiente idraulico maggiore;

3. vengono trascurati i fenomeni di adsorbimento sulla matrice solida e di decadimento naturale dei contaminanti.

Di conseguenza, visto che con ogni probabilità la velocità di trasporto risulta nettamente sovrastimata, si ritiene che

un ipotetico evento di contaminazione, localizzato in corrispondenza della piazzola in progetto, non possa raggiungere

il confine di proprietà prima di 30 giorni.

(20)

Per il monitoraggio idrochimico si dovrà quindi prevedere innanzitutto la realizzazione di un nuovo piezometro (Pz10) ubicato lungo il vettore direzionale di falda maggiormente rappresentativo, a valle del nuovo impianto.

Il Piano di Monitoraggio (PdM) dovrà prevdere una frequenza mensile ai piezometri perimetrali di valle Pz5 e Pz10 che risultano essere gli unici punti di controllo effettivamente rappresentativi a segnalare eventuali anomalie idrochimiche in falda, a valle del nuovo impianto (Figura 6):

Figura 6 - Proposta di posizionamento del nuovo piezometro di monitoraggio Pz10

(21)

4. PROPOSTA DI MONITORAGGIO

Gli esiti del monitoraggio idrochimico della falda hanno evidenziato l’assenza di impatti a valle del sito per i parametri non naturali (IPA, Composti clorurati, Composti aromatici, Idrocarburi, Metalli: As, Cd, Cr, Fe, Mn, Ni, Pb, Cu, Composti dell’Azoto).

Per quanto riguarda i parametri naturali (Cloruri, Solfati, Bicarbonati, Calcio, Magnesio, Potassio, Sodio) si registrano variazioni stagionali e periodiche legate all’andamento naturale della falda e quindi principalmente ai fattori di alimentazione. Tali variazioni influenzano anche i parametri di sintesi della Conducibilità e della Durezza che sono in funzione del contenuto degli ioni disciolti.

L’analisi delle variazioni di Temperatura, allo stesso modo ha evidenziato fluttuazioni di tipo stagionale indipendenti dalle attività svolte sul sito.

Sulla base di quanto osservato si segnala che la richiesta di integrare il piano di controllo con un monitoraggio in continuo dei parametri livello, temperatura e conducibilità non apporta informazioni utili ed esaustive al monitoraggio della qualità delle acque di falda. Infatti, le variazioni naturali osservate alla scala temporale del piano di monitoraggio potrebbero tradursi in variazioni dello stesso ordine di grandezza su scala temporale inferiore.

Sulla base anche dei risultati del modello di flusso, risulta pertanto più appropriato e maggiormente cautelativo ai fini della salvaguardia e tutela di tipo sanitario ed ambientale, prevedere esclusivamente il campionamento delle acque di falda a cadenza mensile sui soli due piezometri di valle Pz5 e Pz10. I prelievi di acque di falda avverranno con frequenza mensile secondo un piano di monitoraggio che verrà preventivamente comunicato ad ARPAV.

In questo modo i risultati analitici saranno:

 effettivamente rappresentativi delle acque di falda in quanto opportunamente campionate

5

,

 validati analiticamente e certificati da un laboratorio di analisi accreditato,

 espressi in termini di concentrazioni del composto singolo ricercato.

Inoltre, dal punto di vista idrogeologico il risultato sarà disponibile a cadenze temporali idonee e cautelative (definite dal modello matematico di flusso) per accertare il verificarsi di eventuali anomalie sito specifiche.

Infine, la disponibilità di un numero di analisi chimiche maggiore permetterà di controllare le variazioni con l’applicazione di metodi statistici appropriati.

Per il sito “Borgo Busco” si propone, pertanto, il seguente Piano di Monitoraggio della falda:

 campionamenti semestrali delle acque di falda da tutti i piezometri (ovvero la conferma del monitoraggio in essere),

 campionamenti mensili delle acque dai piezometri posti a valle dell’impianto di recupero (Pz5, e Pz10).

Sarà mantenuto il medesimo set analitico esteso, ricordato in Tabella 3 al paragrafo §2.4, già in uso nell’ambito dei monitoraggi semestrali presso l’area del bacino estrattivo e già condiviso con ARPAV.

5 A differenza delle informazioni che può dare una sonda multiparametrica in cui, come si è visto anche nel caso di specie, esistono variazioni naturali di conducibilità elettrica e di temperatura che potrebbero, in errore, creare allarmismi del tutto infondati ad un occhio “non tecnico”.

(22)

In conclusione si ritiene che il Piano di Monitoraggio della falda proposto nel presente documento sia:

 in linea con i principi di cautela e salvaguardia della matrice ambientale “acque sotterranee”,

 migliorativo

6

rispetto all’ipotesi di monitoraggio con sonde multiparametriche,

 uno strumento di controllo maggiormente rappresentativo e significativo

7

, rispetto al monitoraggio con sonde multiparametriche, delle reali dinamiche di flusso e trasporto in falda, in relazione ad ipotetici fenomeni di contaminazione che traggano origine dal nuovo impianto di trattamento/recupero di rifiuti non pericolosi.

Dott. Geol. Roberto Pedron

6 E quindi sostitutivo

7 Si pensi ad esempio ad un ipotetico fenomeno di veicolazione in falda di IPA e/o di idrocarburi che molto difficilmente verrebbe “captato” da sonde di conducibilità elettrica, ancorchè in modalità di acquisizione automatica e continua. Al contrario, con ragionevole certezza, lo stesso fenomeno, tenuto in debita considerazione i parametri idrogeologici e idrodispersivi dell’acquifero in oggetto, emergerebbe con chiarezza analitica dalle analisi chimiche.

(23)

ALLEGATI TECNICI

(24)

0 15 30 45 60 75 90

27.0 28.5 30.0 31.5 33.0 34.5 36.0

12-ago-11 09-gen-12 07-giu-12 04-nov-12 03-apr-13 31-ago-13 28-gen-14 27-giu-14 24-nov-14 23-apr-15 20-set-15 17-feb-16 16-lug-16 13-dic-16 12-mag-17 09-ott-17 08-mar-18 05-ago-18

pioggia (mm)

q.ta livello piezometrico (m s.l.m.)

Caratterizzazione idrogeologica ed idrochimica a supporto dell'istanza per il provvedimento autorizzativo unico di VIA per lamodifica

Mosole S.p.A. / Spresiano (TV)

(25)

0 15 30 45 60 75 90

9.0 10.0 11.0 12.0 13.0 14.0 15.0

12-ago-11 09-gen-12 07-giu-12 04-nov-12 03-apr-13 31-ago-13 28-gen-14 27-giu-14 24-nov-14 23-apr-15 20-set-15 17-feb-16 16-lug-16 13-dic-16 12-mag-17 09-ott-17 08-mar-18 05-ago-18

pioggia (mm)

temperaturaC)

Caratterizzazione idrogeologica ed idrochimica a supporto dell'istanza per il provvedimento autorizzativo unico di VIA per lamodifica Mosole S.p.A. / Spresiano (TV) 699.11.09

(26)
(27)
(28)

Bicarbonati mg/L - 281 251 252 276 305 250 242 238 256 264 250 260 256 200

Durezza mg/L CaCO3 - 260 246 228 285 260 231 272 221 262 270 262 260 250 268

Nitriti µg/L 500 <10 <500 <50 <50 <50 <50 <50 <50 <50 < 50 < 50 < 50 < 0.05 < 50

Arsenico µg/L 10 0.1 <2 <2 <2 <2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2

Calcio mg/L - 71 66.6 71.4 66 64 62 64 64.4 67.2 64.4 60.8 67.6 56 71.5

Cadmio µg/L 5 <0.1 <1 <1 <1 <1 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2

Cromo totale µg/L 50 4 <5 <5 <5 <5 0.3 <0.2 0.9 0.4 1.2 0.4 0.6 0.5 0.4

Ferro µg/L 200 <20 <40 <40 <40 <40 <5.0 <5.0 11.7 5.4 37.3 < 5.0 9 9.9 6.3

Magnesio mg/L - 20 18 18.2 17.9 21.8 17.2 17.6 17.2 15.6 17.2 17.8 17.6 18 16

Manganese µg/L 50 46 <20 <20 <20 <20 <0.2 0.4 0.5 0.4 1.2 0.8 0.3 0.3 0.8

Nichel µg/L 20 <2 <2 <2 <2 2 0.3 1.8 1.7 0.9 2.3 0.4 1.3 0.7 0.3

Potassio mg/L - 1.2 1.36 2.2 1.9 1.18 0.96 1 0.88 0.92 0.96 0.86 1 1 0.94

Piombo µg/L 10 <1 <2 <2 3 <2 <1.0 <1.0 <1.0 <1.0 < 1.0 < 1.0 < 1.0 < 1.0 < 1.0

Rame µg/L 1000 <20 <20 <20 <20 <20 <1.0 <1.0 <1.0 <1.0 < 1.0 1 < 1.0 < 1.0 < 1.0

Sodio mg/L - 13 7.4 4.7 5.8 5.4 4.5 4.6 4 4 4.9 4.3 4.6 4.4 5.2

Idrocarburi totali (come n-esano) µg/L 350 < 50 10 13 26 18 21 28 41 78 75 19 27 23 19

IPA

Naftalene µg/L - 0.06 0.02 <0.01 <0.01 0.03 0.04 0.05 0.07 < 0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01

Acenaftilene µg/L - <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01

Acenaftene µg/L - <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01

Fluorene µg/L - <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01

Fenantrene µg/L - <0.01 0.07 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 0.15 < 0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01

Antracene µg/L - <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 0.02 < 0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01

Fluorantene µg/L - <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 0.02 < 0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01

Pirene µg/L 50 < 1 < 0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 0.05 < 0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01

Benzo(a)antracene µg/L 0.1 < 0.01 < 0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01

Crisene µg/L 5 < 0.1 < 0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01

Benzo(e)pirene µg/L - <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01

Benzo(a)pirene µg/L 0.01 < 0.001 < 0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01

Perilene µg/L - <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01

Dibenzo(a,h)antracene µg/L 0.01 < 0.001 < 0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01

Dibenzo(a,l)pirene µg/L - <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01

Dibenzo(a,e)pirene µg/L - <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01

Dibenzo(a,i)pirene µg/L - <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01

Dibenzo(a,h)pirene µg/L - <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01

Benzo(b)fluorantene (31) µg/L 0.1 < 0.01 < 0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01 Benzo(k)fluorantene (32) µg/L 0.05 < 0.001 < 0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01 Benzo(g,h,i)perilene (33) µg/L 0.01 < 0.001 < 0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01 Indeno(1,2,3-c,d)pirene (36) µg/L 0.1 < 0.01 < 0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01 Sommatoria IPA (31,32,33,36) µg/L 0.1 < 0.01 < 0.04 <0.04 <0.04 <0.04 <0.04 <0.04 <0.04 <0.04 < 0.02 < 0.02 0.02 0.02 0.02 ALIFATICI ALOGENATI CANCEROGENI

Tribromometano µg/L 0.3 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2

Triclorofluorometano µg/L - <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2

1,2-Dibromoetano µg/L 0.001 <0.001 <0.001 <0.001 <0.001 <0.001 <0.001 <0.001 < 0.001 < 0.001 < 0.001 < 0.001 < 0.001

Dibromoclorometano µg/L 0.13 <0.1 <0.1 <0.1 <0.1 <0.1 <0.1 <0.1 < 0.1 < 0.1 < 0.1 < 0.1 < 0.1

Bromometano µg/L - <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2

Iodometano µg/L - <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2

Bromodiclorometano µg/L 0.17 <0.1 <0.1 <0.1 <0.1 <0.1 <0.1 <0.1 < 0.1 < 0.1 < 0.1 < 0.1 < 0.1

Bromoclorometano µg/L - <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2

Dibromometano µg/L - < 0.2 < 0.2

ALIFATICI CLORURATI CANCEROGENI

Clorometano µg/L 1.5 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2

Cloruro di vinile µg/L 0.5 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2

1,2-Dicloroetano µg/L 3 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2

1,1-Dicloroetilene µg/L 0.05 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01

Triclorometano (cloroformio) µg/L 0.15 <0.05 <0.05 <0.05 <0.05 <0.05 0.1 <0.05 < 0.05 < 0.05 < 0.05 < 0.05 < 0.05

Tricloroetilene µg/L 1.5 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2

Tetracloroetilene µg/L 1.1 < 0.2 0.2 <0.2 0.2 <0.2 0.2 0.2 <0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2

Esaclorobutadiene µg/L 0.15 <0.1 <0.1 <0.1 <0.1 <0.1 <0.1 <0.1 < 0.1 < 0.1 < 0.1 < 0.1 < 0.1

ALIFATICI CLORURATI NON CANCEROGENI

1,1-Dicloroetano µg/L 810 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2

1,2-Dicloroetilene (cis-+trans-) µg/L 60 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.4 < 0.4

1,2-Dicloropropano µg/L 0.15 <0.1 <0.1 <0.1 <0.1 <0.1 <0.1 <0.1 < 0.1 < 0.1 < 0.1 < 0.1 < 0.1

Diclorodifluorometano µg/L - < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2

1,1,2-Tricloroetano µg/L 0.2 <0.1 <0.1 <0.1 <0.1 <0.1 <0.1 <0.1 < 0.1 < 0.1 < 0.1 < 0.1 < 0.1

1,2,3-Tricloropropano µg/L 0.001 <0.001 <0.001 <0.001 <0.001 <0.001 <0.001 <0.001 < 0.001 < 0.001 < 0.001 < 0.001 < 0.001

1,1,2,2-Tetracloroetano µg/L 0.05 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01

1,1,1,2-Tetracloroetano µg/L - <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2

ALTRI ALIFATICI CLORURATI

Allilcloruro µg/L - <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2

2,2-Dicloropropano µg/L - <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2

1,1 Dicloropropene µg/L - <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2

Cloroetano µg/L - <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2

Tetracloruro di carbonio µg/L - <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2

1,1,1-Tricloroetano µg/L - <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2

1,3-Dicloropropano µg/L - <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2

1,3-dicloropropene (cis+trans) µg/L - < 0.2 < 0.4

Trans-1,4-dicloro-2-butene µg/L - < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2

Cis-1,4-dicloro-2-butene µg/L - < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2

1,2-Dibromo-3-Cloropropano µg/L - <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2

Diclorometano µg/L - <1.0 <1.0 <1.0 <1.0 <1.0 <1.0 <1.0 < 1.0 < 1.0 < 1.0 < 1.0 < 1.0

SOMMATORIA ORGANOALOGENATI µg/L 10 < 1 < 0.5 <1.0 <1.0 <1.0 <1.0 <1.0 <1.0 <1.0 < 1.0 < 1.0 0.58 0.58 0.58

COMPOSTI ORGANICI AROMATICI

Benzene µg/L 1 < 0.5 < 0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2

Etilbenzene µg/L 50 < 0.5 < 1 <1.0 <1.0 <1.0 <1.0 <1.0 <1.0 <1.0 < 1.0 < 1.0 < 1.0 < 1.0 < 1.0

Stirene µg/L 25 < 0.5 < 1 <1.0 <1.0 <1.0 <1.0 <1.0 <1.0 <1.0 < 1.0 < 1.0 < 1.0 < 1.0 < 1.0

Toluene µg/L 15 < 0.5 < 1 <1.0 <1.0 <1.0 <1.0 <1.0 <1.0 <1.0 < 1.0 < 1.0 < 1.0 < 1.0 < 1.0

p-Isopropiltoluene µg/L - <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2

2-Clorotoluene µg/L - <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2

4-Clorotoluene µg/L - <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2

ter-Butilbenzene µg/L - <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2

sec-Butilbenzene µg/L - <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2

n-butilbenzene µg/L - < 0.2 < 0.2

m-xilene µg/L 10 <1.0 <1.0 <1.0 <1.0 <1.0 <1.0 <1.0 < 1.0 < 1.0 < 1.0 < 2.0 < 2.0

p-xilene µg/L 10 < 0.5 < 1 <1.0 <1.0 <1.0 <1.0 <1.0 <1.0 <1.0 < 1.0 < 1.0 < 1.0

o-Xilene µg/L 10 <1.0 <1.0 <1.0 <1.0 <1.0 <1.0 <1.0 < 1.0 < 1.0 < 1.0 < 1.0 < 1.0

n-Propilbenzene µg/L - <0.2 <0.2 0.2 <0.2 <0.2 0.2 <0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2

Isopropilbenzene µg/L - 0.3 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 0.2 <0.2 < 0.2 < 0.2 0.3 < 0.2 < 0.2

Bromobenzene µg/L - <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2

1,3,5-Trimetilbenzene µg/L - <0.2 <0.2 0.2 0.2 0.2 0.2 <0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2

1,2,4-Trimetilbenzene µg/L - 0.2 <0.2 0.2 0.7 0.2 0.2 <0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2

(29)

Bicarbonati mg/L - 246 236 227 251 255 244 183 232 214 183 226 238 220 180

Durezza mg/L CaCO3 - 222 360 225 250 201 220 203 235 233 228 244 210 260 280

Nitriti µg/L 500 <10 <10 <50 <50 <50 <50 <50 <50 <50 < 50 < 50 < 50 < 0.05 < 50

Arsenico µg/L 10 <1 <1 <2 <2 <2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2

Calcio mg/L - 59 106 64.6 60.8 60.4 58 53.2 60 62.4 56.4 57.6 62.4 56 66.5

Cadmio µg/L 5 <0.1 <0.1 <1 <1 <1 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2

Cromo totale µg/L 50 <1 9.5 <5 <5 <5 0.3 <0.2 0.5 0.5 0.5 0.4 0.5 0.4 0.3

Ferro µg/L 200 140 790 <40 <40 <40 <5.0 <5.0 5.3 24 5.4 < 5.0 5.4 < 5.0 < 5.0

Magnesio mg/L - 18 24 16.5 17.2 20 16 15.6 15.4 14.6 15.2 16.2 15 17.6 16.6

Manganese µg/L 50 3 10 <20 <20 <20 <0.2 0.3 0.2 0.8 0.4 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2

Nichel µg/L 20 <2 16 <2 <2 <2 0.2 1.2 0.9 1.2 1.3 0.3 0.7 0.7 < 0.2

Potassio mg/L - <1 1 0.96 1.56 1.22 0.96 1 0.8 0.92 1 0.94 1 1.05 0.96

Piombo µg/L 10 1 7.1 <2 <2 <2 <1.0 <1.0 <1.0 <1.0 < 1.0 < 1.0 < 1.0 < 1.0 < 1.0

Rame µg/L 1000 <20 <20 <20 <20 <20 <1.0 <1.0 <1.0 <1.0 < 1.0 < 1.0 1.6 < 1.0 < 1.0

Sodio mg/L - 4.24 2.3 3.8 6 4.6 3.4 4.2 3.4 3.3 3.5 3.3 3.6 3.6 3.6

Idrocarburi totali (come n-esano) µg/L 350 < 10 < 50 15 19 15 23 35 33 66 63 19 16 31 16

IPA

Naftalene µg/L - 0.05 0.02 0.05 <0.01 <0.01 0.03 <0.01 0.06 < 0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01

Acenaftilene µg/L - <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01

Acenaftene µg/L - <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01

Fluorene µg/L - <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01

Fenantrene µg/L - <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01

Antracene µg/L - <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01

Fluorantene µg/L - <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01

Pirene µg/L 50 < 1 < 1 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01

Benzo(a)antracene µg/L 0.1 < 0.01 < 0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01

Crisene µg/L 5 < 0.1 < 0.1 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01

Benzo(e)pirene µg/L - <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01

Benzo(a)pirene µg/L 0.01 < 0.001 < 0.001 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01

Perilene µg/L - <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01

Dibenzo(a,h)antracene µg/L 0.01 < 0.001 < 0.001 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01

Dibenzo(a,l)pirene µg/L - <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01

Dibenzo(a,e)pirene µg/L - <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01

Dibenzo(a,i)pirene µg/L - <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01

Dibenzo(a,h)pirene µg/L - <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01

Benzo(b)fluorantene (31) µg/L 0.1 < 0.01 < 0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01 Benzo(k)fluorantene (32) µg/L 0.05 < 0.001 < 0.001 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01 Benzo(g,h,i)perilene (33) µg/L 0.01 < 0.001 < 0.001 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01 Indeno(1,2,3-c,d)pirene (36) µg/L 0.1 < 0.01 < 0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01 Sommatoria IPA (31,32,33,36) µg/L 0.1 < 0.01 < 0.01 <0.04 <0.04 <0.04 <0.04 <0.04 <0.04 <0.04 < 0.02 < 0.02 0.02 0.02 0.02 ALIFATICI ALOGENATI CANCEROGENI

Tribromometano µg/L 0.3 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2

Triclorofluorometano µg/L - <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2

1,2-Dibromoetano µg/L 0.001 <0.001 <0.001 <0.001 <0.001 <0.001 <0.001 <0.001 < 0.001 < 0.001 < 0.001 < 0.001 < 0.001

Dibromoclorometano µg/L 0.13 <0.1 <0.1 <0.1 <0.1 <0.1 <0.1 <0.1 < 0.1 < 0.1 < 0.1 < 0.1 < 0.1

Bromometano µg/L - <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2

Iodometano µg/L - <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2

Bromodiclorometano µg/L 0.17 <0.1 <0.1 <0.1 <0.1 <0.1 <0.1 <0.1 < 0.1 < 0.1 < 0.1 < 0.1 < 0.1

Bromoclorometano µg/L - <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2

Dibromometano µg/L - < 0.2 < 0.2

ALIFATICI CLORURATI CANCEROGENI

Clorometano µg/L 1.5 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2

Cloruro di vinile µg/L 0.5 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2

1,2-Dicloroetano µg/L 3 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2

1,1-Dicloroetilene µg/L 0.05 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01

Triclorometano (cloroformio) µg/L 0.15 <0.05 <0.05 <0.05 <0.05 <0.05 <0.05 <0.05 < 0.05 < 0.05 < 0.05 < 0.05 < 0.05

Tricloroetilene µg/L 1.5 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2

Tetracloroetilene µg/L 1.1 <0.2 <0.2 0.2 <0.2 <0.2 0.2 <0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2

Esaclorobutadiene µg/L 0.15 <0.1 <0.1 <0.1 <0.1 <0.1 <0.1 <0.1 < 0.1 < 0.1 < 0.1 < 0.1 < 0.1

ALIFATICI CLORURATI NON CANCEROGENI

1,1-Dicloroetano µg/L 810 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2

1,2-Dicloroetilene (cis-+trans-) µg/L 60 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.4 < 0.4

1,2-Dicloropropano µg/L 0.15 <0.1 <0.1 <0.1 <0.1 <0.1 <0.1 <0.1 < 0.1 < 0.1 < 0.1 < 0.1 < 0.1

Diclorodifluorometano µg/L - < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2

1,1,2-Tricloroetano µg/L 0.2 <0.1 <0.1 <0.1 <0.1 <0.1 <0.1 <0.1 < 0.1 < 0.1 < 0.1 < 0.1 < 0.1

1,2,3-Tricloropropano µg/L 0.001 <0.001 <0.001 <0.001 <0.001 <0.001 <0.001 <0.001 < 0.001 < 0.001 < 0.001 < 0.001 < 0.001

1,1,2,2-Tetracloroetano µg/L 0.05 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01 < 0.01

1,1,1,2-Tetracloroetano µg/L - <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2

ALTRI ALIFATICI CLORURATI

Allilcloruro µg/L - <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2

2,2-Dicloropropano µg/L - <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2

1,1 Dicloropropene µg/L - <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2

Cloroetano µg/L - <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2

Tetracloruro di carbonio µg/L - <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2

1,1,1-Tricloroetano µg/L - <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2

1,3-Dicloropropano µg/L - <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2

1,3-dicloropropene (cis+trans) µg/L - < 0.2 < 0.4

Trans-1,4-dicloro-2-butene µg/L - < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2

Cis-1,4-dicloro-2-butene µg/L - < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2

1,2-Dibromo-3-Cloropropano µg/L - <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2

Diclorometano µg/L - <1.0 <1.0 <1.0 <1.0 <1.0 <1.0 <1.0 < 1.0 < 1.0 < 1.0 < 1.0 < 1.0

SOMMATORIA ORGANOALOGENATI µg/L 10 < 0.5 < 0.5 <1.0 <1.0 <1.0 <1.0 <1.0 <1.0 <1.0 < 1.0 < 1.0 0.58 0.58 0.58

COMPOSTI ORGANICI AROMATICI

Benzene µg/L 1 0.29 < 0.1 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2

Etilbenzene µg/L 50 0.23 < 0.1 <1.0 <1.0 <1.0 <1.0 <1.0 <1.0 <1.0 < 1.0 < 1.0 < 1.0 < 1.0 < 1.0

Stirene µg/L 25 < 0.1 < 0.1 <1.0 <1.0 <1.0 <1.0 <1.0 <1.0 <1.0 < 1.0 < 1.0 < 1.0 < 1.0 < 1.0

Toluene µg/L 15 < 0.1 < 0.1 <1.0 <1.0 <1.0 <1.0 <1.0 <1.0 <1.0 < 1.0 < 1.0 < 1.0 < 1.0 < 1.0

p-Isopropiltoluene µg/L - <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2

2-Clorotoluene µg/L - <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2

4-Clorotoluene µg/L - <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2

ter-Butilbenzene µg/L - <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2

sec-Butilbenzene µg/L - <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2

n-butilbenzene µg/L - < 0.2 < 0.2

m-xilene µg/L 10 <1.0 <1.0 <1.0 <1.0 <1.0 <1.0 <1.0 < 1.0 < 1.0 < 1.0 < 2.0 < 2.0

p-xilene µg/L 10 0.29 5 <1.0 <1.0 <1.0 <1.0 <1.0 <1.0 <1.0 < 1.0 < 1.0 < 1.0

o-Xilene µg/L 10 <1.0 <1.0 <1.0 <1.0 <1.0 <1.0 <1.0 < 1.0 < 1.0 < 1.0 < 1.0 < 1.0

n-Propilbenzene µg/L - <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 0.2 <0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2

Isopropilbenzene µg/L - 0.3 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 0.2 <0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2

Bromobenzene µg/L - <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 <0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2

1,3,5-Trimetilbenzene µg/L - <0.2 <0.2 0.2 0.2 <0.2 0.2 <0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2

1,2,4-Trimetilbenzene µg/L - <0.2 <0.2 0.2 0.6 <0.2 0.2 <0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2 < 0.2

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