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COSTRUIRE UNA BATTERIA ACUSTICA PROFESSIONALE RISPARMIANDO

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Academic year: 2022

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COSTRUIRE UNA BATTERIA ACUSTICA PROFESSIONALE

RISPARMIANDO

Diego De Grandis

SECONDA EDIZIONE AGGIORNATA

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Versione del documento 1.22 aggiornato ad Aprile 2018

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INDICE

RINGRAZIAMENTI SUPPORTO 1

PRESENTAZIONE 2

COSTRUIRE UNA BATTERIA ACUSTICA PROFESSIONALE 3 1. Introduzione 3

2. Essenze 4

3. Scelta delle meccaniche 4

4. Pelli 4

5. Dimensione dei fusti 5

6. Specifiche della batteria 6 6.1 Rullante 6

6.2 Cassa 9 6.3 Tom 14” 11

6.4 Timpano 16” 12 6.5 Sfiati 14

COSTRUZIONE 16

RIVESTIRE UNA BATTERIA CON IL WRAP 25 1. Introduzione 25

2. Scelta del rivestimento 25 3. Procedura per il rivestimento 26 INFORMAZIONI VARIE 38

1. Dimensioni 38

2. Togliere il vecchio rivestimento 38

3. Attrezzi e materiali 39

4. Costo della batteria 40 5. Glossario 41

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RINGRAZIAMENTI E SUPPORTO

ALLA REALIZZAZIONE DELLA GUIDA HANNO CONTRIBUITO

cvl-legno.com

ufip.it

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Pagina 2 PRESENTAZIONE

Ho iniziato a suonare la batteria negli anni ’80; per vari eventi e per l’im- possibilità di fare “rumore” ho maturato negli anni l’idea di studiare la batteria an- che come oggetto: dimensioni, essenze, angolatura dei bordi e molte altre parti- colarità. Grazie ai miei gusti musicali che privilegiano batterie naturali prive di effetti o trigger, ho scelto batteristi e supporti musicali che mi hanno aiutato a maturare e a consolidare la mia conoscenza dei suoni. Quando ho lavorato con CVLdrums alla creazione della prima batteria avevo già in mente un drumset ideale; con la loro capa- cità costruttiva siamo arrivati ad un suono strepitoso di cui oggi tutti possono godere.

Desidero scrivere un semplice supporto, una guida Open Source gratuita e disponibile a tut- ti. Mi scuso per eventuali errori o mancanze nei contenuti, causati anche dal mio poco tem- po a disposizione... ultimamente quando posso, preferisco mettermi a suonare la batteria.

Prendete come spunto queste indicazioni, potrete avere, con costi contenu- ti, la possibilità di suonare una batteria professionale, questa è la mia intenzione.

Buona rullata a tutti!

Diego De Grandis

Per informazioni e richieste contattatemi pure, vi prego prima di controllare la sezione FAQ del mio portale.

CONTATTI:

Diego De Grandis - WEB: www.ddgdrums.com - Email: [email protected] Visita il mio sito, sono previste nuove versioni e aggiornamenti.

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COSTRUIRE UNA BATTERIA ACUSTICA PROFESSIONALE RISPARMIANDO 1. INTRODUZIONE

Nella sala prove avevo una batteria utilizzata da più gruppi, una buona batteria con un suono discreto, ma nulla a che vedere con la mia. Per provare con il mio strumento dovevo ogni volta smontarlo e rimontarlo, perdendo molto tempo. L’esigenza di avere un doppio set con un budget molto ristretto, mi ha portato all’unica soluzione possibile: acquistare separatamente i fusti grezzi e le meccaniche ed eseguire personalmente costruzione, montaggio e rifiniture.

Per la batteria ho utilizzato i fusti CVLlegno ( http://www.cvl-legno.com ) del- la stessa azienda che produce anche i fusti CVLdrums: Tom 14x12 / timpano 16x16 / cassa 22 x 18 in betulla, rullante 14 x 6 in mogano modello advance, per una spe- sa totale di 440,00 euro, con garanzia dei fusti di 5 anni; pacchetto smussature di tut- to il set per 68,00 euro. Costo dei fusti in totale 508 euro, iva compresa, e ritiro diret- to in azienda (prezzi aggiornati a maggio 2014). Per le meccaniche ho speso 553,60 euro, per le pelli 179,00 euro. Ho trovato alcuni fusti d’occasione: fusti di rimanen- za da alcuni drumset venduti, prototipi, batterie usate di ritorno da qualche tour.

Il costo totale della batteria, a maggio 2014, è stato di 1356,60 euro (prezzo comprensivo di iva e spedizioni).

Per tutte le informazioni e l’acquisto dei fusti: www.cvl-legno.com .

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Pagina 4 2. ESSENZE

Dopo aver trovato alcuni fusti usati che facevano al caso mio, ho composto un set omogeneo in betulla, un suono caldo e ben controllato, che mi ricordava la mia YD-9000 degli anni ’90. Le essenze standar disponibili sono: Frassino, Acero, Mogano africano, Bu- binga, Castagno, Faggio, Wengè, Padouk, Pioppo, Sassosfrasso. Sono possibili varie com- binazioni e personalizzazioni.

3. SCELTA DELLE MECCANICHE

Ho scelto delle meccaniche economiche, ma che già utilizzo da almeno 10 anni, nessun componente mi ha mai dato problemi. Li ho acquistati in negozio. Aziende come Dixon e Peace hanno un catalogo completo di tutte le meccaniche necessarie ( ho visiona- to il catalogo Gibraltar italiano ma sembra non avere più i blocchetti ). Nel caso siate pi- gri, CVLlegno fornisce anche le meccaniche in collaborazione con Stdrums (http://www.

stdrums.com/). Basta trovare il codice del prodotto nel sito Stdrums, inviare a CVLlegno il codice individuato, l’indicazione della quantità desiderata e i propri recapiti; CVLlegno ci invierà le meccaniche assieme ai fusti. Il prezzo delle meccaniche rimane invariato, viene invece applicata l’iva in vigore nel nostro Paese. Vi consiglio questa opzione se desiderate acquistare i fusti con i fori già pronti per il montaggio delle meccaniche.

4. PELLI

Evans, in questi ultimi anni, ha investito molto nell’innovazione, ha proget- tato nuovi cerchi in alluminio e introdotto pellicole di vario tipo, con diversi spessori e combinazioni. Grazie ad una tecnologia produttiva d’avanguardia, le Evans offro- no come risultato straordinaria potenza, precisione del suono e sensibilità dinamica.

Queste pelli hanno una durata maggiore e mantengono con precisione l’accordatura.

Oltre alla possibilità di ottenere i suoni classici, esplorare la va- sta gamma di pelli permette di orientarsi verso nuove interessanti sonorità.

Il distributore Evans per l’Italia è Bode ( www.bodesrl.it ).

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Breve spiegazione sulle caratteristiche delle pelli (1 mil = 1 millesimo di pollice).

Singolo strato: lo spessore varia dai 7 ai 14 mil (Jazz – Rock). Es. Evans G1.

Doppio strato: due pellicole di 7 o 7,5 mil (metal, fusion, and R&B).Es. Evans G2.

Clear: pelli trasparenti – Coated: sabbiate.

Pre-Muffled: provviste di accorgimenti che focalizzano il tono principale eliminando code ed armonici. Es. Evans EC2.

Specialty Heads: sono pelli con caratteristiche speciali. Es. Evans Hybrid.

Risonante: in accoppiata con la battente, di spessore 7 o 10 mil (sul rullante anche 2 o 5 mil).

Es. tom Evans Genera Resonant, per rullante Evans Snare side 300.

Infine ecco un esempio di pelli per un drumset (genere rock):

Descrizione Pelle

Battente cassa Evans EQ3 Clear

Risonante cassa Evans EQ3 Reso Black

Tom / Timpano battente G2 Clear || * G12 Coated Tom / Timpano risonante Genera Resonant

Rullante battente G1 Coated

Rullante risonante Snare Side 500

* in alternativa

5. DIMENSIONE DEI FUSTI

Cassa: Betulla 22x18

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Pagina 6 6. SPECIFICHE DELLA BATTERIA

6.1. Rullante

Prendo un rullante con fusto CVLlegno in bubinga, costruito successivamente. Le misure del fusto sono 14” X 4,5”, le meccaniche le ho ricavate da un rullante in acciaio accesso- riato con insoliti cerchi da 12 fori.

Fusto CVLlegno completo di certificato di originarietà, garanzia e controllo del prodot- to.

Particolare della magnifica venatura del legno:

Il posizionamento e montaggio dei blocchetti e spiegato nei paragrafi successivi.

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Fasi di costruzione

Ecco lo strumento nel suo splendore dopo il montaggio:

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Pagina 8 Blocca cordiera:

Il fusto è poi stato nuovamente smontato e ho deciso di verniciarlo, a casa non mi era possibile utilizzare un compressore, quindi ho deciso di applicare una vernice trasparente a mano. Si tratta di un prodotto coprente: :::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::. Si utilizza uno straccio da passare su tutto il rullante, se si vuole anche internamente. Una volta asciugato ho ripetuto l’operazione altre 2 volte. Con un po’ di attenzione si riuscirà ad ottenere una superficie omogenea e priva di gocce.

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6.2. Cassa

Dimensioni: 22x18 Essenza: Betulla

Diametro: 22 pollici, circa 176 cm

Distanza tra blocchetti con 8 tiranti: 176:8 = 22 cm Distanza tra blocchetti con 10 tiranti: 176:10 = 17,6 cm Profondità cerchi in legno = 4,5 cm

Profondità cerchi in legno = 4,5 cm.

La filettatura delle viti è lunga 11,5 cm.

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Pagina 10 Tenendo conto dello spazio occupato dalla pelle appoggiata sopra il bordo del fusto, te- niamo il blocchetto distante dal bordo cassa 6 cm.

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6.3. Tom 14”

Dimensioni: 14 X 12 Essenza: Betulla

Diametro: 14 pollici = circa 112,4 cm

Distanza tra i blocchetti e il cerchio da 8 fori → 112,4: 8 =14,05 direi circa 14 cm

La filettatura delle viti è lunga 5,2 cm.

Distanza bordo dal blocchetto 4 cm.

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Pagina 12 6.4. Timpano 16”

Dimensioni: 16 X 16

Essenza: Betulla

Diametro: 16 pollici, circa 128 cm

Distanza tra i blocchetti e il cerchio da 8 fori → 128:8 = 16 cm La filettatura delle viti è lunga 6,3 cm.

Distanza bordo dal blocchetto 5 cm.

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Fissaggio piedini Timpano

Distanza piedini 128:3 = 42,6 cm, approssimo a 42 cm. Fisso prima i blocchetti tendi pelle.

Posiziono il primo blocchetto del piedino al centro tra due blocchetti tendi pelle.

È molto probabile che uno dei blocchetti dei piedini vada a toccare un blocchetto tendi pelle, in questo caso spostare di 1/2 cm.

Distanza dal bordo fusto del timpano a inizio blocchetto supporto piedino: 10 cm.

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Pagina 14 7. SFIATI

I fusti vanno forati con il giusto diametro delle meccaniche acquistate per lo sfiato; si fa- ranno a metà della profondità del fusto.

Esempio fori di sfiato su tom e timpano.

Tom Timpano (in questo caso lo sfiato è sotto

l’etichetta, ma il risultato non cambierà)

Esempio foro di sfiato su cassa.

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Esempio foro di sfiato su rullante.

Posizionamento delle meccaniche sul rullante.

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Pagina 16 COSTRUZIONE

Riprendo e integro quanto già descritto nella sezione “Pads elettronici con pelle Mesh” del mio sito www.ddgdrums.com, l’ unica differenza è che il pad monta la sola pelle battente.

Attacco del nastro di carta largo; dalla superficie liscia dove ho appoggiato il pad, con una squadra e un pennarello, traccio la linea verticale che servirà per i fori del primo blocchet- to. La superficie di appoggio deve essere perfettamente piana.

Squadra sulla base per segnare i fori, in questo modo i blocchetti del lato battente e quelli del lato risonante saranno allineati.

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Preparazione di un tom da 14”

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Pagina 18 Inserisco il cerchio e sistemo gli altri pezzi di nastro in corrispondenza di ogni foro, ap- prossimativamente dove arriverà il centro del blocchetto.

Un metodo alternativo per segnare i fori potrebbe essere la creazione di una matrice di riferimento.

Si ottiene dividendo i 360 gradi di una cerconferenza per il numero dei blocchetti. L’ob- biettivo è costruirsi una matrice come nella foto.

Fusto con 4 blocchetti = 90 gradi tra le linee Fusto con 6 blocchetti = 60 gradi tra le linee Fusto con 8 blocchetti = 45 gradi tra le linee Fusto con 10 blocchetti = 36 gradi tra le linee Fusto con 12 blocchetti = 30 gradi tra le linee

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Fisso la vite al blocchetto il minimo necessario (qualche giro) per assicurare una buona presa. La vite deve passare per un foro del cerchio. Ciò servirà per calcolare l’altezza dei blocchetti (qualche riferimento alla distanza bordo blocchetto lo trovate nelle pagine pre- cedenti).

Con la pelle e il cerchio ben inseriti, tracciamo i fori corrispondenti al centro delle viti di fissaggio del blocchetto.

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Pagina 20 Fisso la vite al blocchetto il minimo necessario (qualche giro) per assicurare una buona presa. La vite deve passare per un foro del cerchio. Ciò servirà per calcolare l’altezza dei blocchetti (qualche riferimento alla distanza bordo blocchetto lo trovate nelle pagine precedenti).

Con la pelle e il cerchio ben inseriti, tracciamo i fori corrispondenti al centro delle viti di fissaggio del blocchetto.

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Con l’aiuto della guarnizione e con riferimento ai segni fatti in precedenza riesco ad ave- re tutte le misure che servono.

Ecco i segni e le misure.

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Pagina 22 Ultima prova prima di forare.

Monto il primo blocchetto e avvito leggermente il cerchio (ovviamente con la pelle inse- rita).

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Procedo con la sequenza dell’immagine per la foratura per i blocchetti. Esempio con 8 tiranti.

Con il primo blocchetto fissato ed in posizione, segno il blocchetto del lato opposto.

Non mi stancherò mai di dirlo: le viti ed i segni vanno sempre tenuti e riferiti al centro!

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Pagina 24 Per l’altezza non serve altro, utilizziamo la misura ricavata in precedenza per il foro supe- riore (pag. 24), per la misura inferiore utilizzo la guarnizione.

Un piccolo consiglio per i fori: prima passare con una punta piccola (2 mm), poi con la misura che vi serve.

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RIVESTIRE UNA BATTERIA CON IL WRAP 1. INTRODUZIONE

Verniciare in ambiente casalingo potrebbe non rivelarsi una buona idea, ecco perché è utile applicare un wrap. Rivestire i tamburi di una batteria con delle cover è un’operazio- ne che in alcune fasi presenta delle difficoltà. Nel mio caso la fase più complicata è stata quella dell’incollaggio, anche a causa del poco spazio a disposizione nella mia officina.

Per la batteria ho utilizzato i fusti CVLlegno (http://www.cvl-legno.com) della stessa azienda che produce anche i fusti CVLdrums (www.cvldrums.com). A CVLlegno si può richiedere anche la verniciatura dei fusti.

2. SCELTA DEL RIVESTIMENTO

Ho evitato di utilizzare rotoli adesivi, di facile taglio e applicazione perché si rompono facilmente. Il costo di questa copertura è di pochi euro.

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Pagina 26 3. PROCEDURA PER IL RIVESTIMENTO

Ho deciso di utilizzare un foglio in laminato plastico con finitura sparkle, facilmente reperibile in internet (www.stdrums.de). Si applica attraverso del mastice. Il laminato ha una pellicola trasparente di protezione, che toglierò solo a lavoro ultimato. Ho speso per una batteria (tom, cassa, timpano e rullo ) circa 100 euro con spedizione inclusa. (fig.01)

Per l’applicazione del wrap, consiglio in qualsiasi caso (fusto grezzo, fusto laccato, fusto verniciato) di passare tutta la superficie leggermente e uniformemente con carta vetrata per legno con grana da 120.(fig.02)

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Ecco la mia cassa da 24x18, un fusto CVL in frassino con finitura trasparente, prima di essere carteggiato.(fig.03)

Prendo una prima misura per tagliare il foglio, arrotolo il wrap attorno al fusto, mi aiuto bloccando la parte terminale con lo scotch di carta.(fig.04)

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Pagina 28 Il tamburo e il wrap visti dall’alto.(fig.05)

Dall’interno segno il punto dove si completa la circonferenza; il segno del taglio andrà tracciato eccedendo di 5/7 cm; le parti finali risulteranno sovrapposte e andranno incol- late.(fig.06)

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Per il taglio servono: squadra (1), asse in legno (2), angolare o riga in ferro (3),un taglie- rino.

La squadra per il lato piccolo arancione si appoggia su un lato perfettamente dritto del wrap; si traccia con una matita la perpendicolare prendendo come riferimento il segno fatto in precedenza e aggiungendo 5/7 cm. Il foglio wrap si taglia dalla parte interna che non rimane a vista.

Metto sotto la linea di taglio un’asse in legno (spessore di circa 2 cm) per tutta la lun- ghezza, utilizzo una riga in ferro per il taglio in modo da far scorrere in maniera preci- sa il taglierino, potrebbe essere utile passare più volte la lama per evitare la rottura del foglio, che è abbastanza delicato. Non bisogna fare alcuno sforzo né piegare per separare le parti tagliate.(fig.07)

Tagliata la circonferenza del fusto, si procede al taglio della profondità. Mi appoggio con un lato (bordo del fusto) su una superficie perfettamente dritta, controllo che il wrap sia perfettamente allineato al bordo del fusto.(fig.08)

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Pagina 30 Faccio un segno sulla parte superiore lungo tutta la circonferenza dove effettuare il taglio della profondità, cerco di non muovere la base per mantenere perfetto l’allineamento della circonferenza del fusto al wrap (foto sopra).(fig.09)

Taglio della profondità.(fig.10)

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Particolare del taglio.(fig.11)

Il fusto carteggiato e pronto alla “prova costume”!(fig.12)

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Pagina 32 Cerco di essere il più preciso possibile. Rifilare il bordo, una volta incollato il wrap, non è un’operazione semplice, si rischia di rovinare il fusto.(fig.13)

Faccio in modo che la giuntura del foglio avvenga centralmente tra i blocchetti sotto la cassa.(fig.14)

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Spostando il lato wrap che si sovrappone, faccio un segno per indicare dove parte il lato wrap da incollare. Questo lato rimarrà sotto la giuntura.(fig.15)

Con la parte sormontata (fig.14), segno il punto dove il wrap viene sovrapposto. La parte wrap che rimane sotto, dal segno al bordo, andrà carteggiata e successivamente si appli- cherà la colla.(fig.16)

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Pagina 34 Per proteggere da graffi di carteggio e dalla colla, piego la pellicola protettiva del wrap e la blocco con del nastro di carta (quello più a sinistra SX), applico una seconda riga di nastro perfettamente allineata al segno di limite carteggio (quello a destra DX).

Nella foto si vede chiaramente la parte carteggiata.(fig.17)

Prima di spalmare la colla procedo chiudendo tutti i fori del fusto.(fig.18)

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Inizio ad incollare dal centro della parte superiore della cassa.(fig.19), aiuta a mantenere allineati i bordi.

Segno il centro cassa superiore (fig.19) all’interno del fusto e attacco del nastro di carta all’esterno del wrap. (fig.20)

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Pagina 36 Stendo il mastice su tutta la superficie del fusto e del wrap con un pennello e lo spalmo ulteriormente con una spatola dentata. Prima di unire le parti attendo 20/30 minuti, tempo utile perché la colla sia pronta (controlla istruzioni del mastice). Attenti però a non superare i tempi indicati per effettuare l’incollaggio, perché la colla seccandosi non attaccherà più le parti. Per esempio con il mio fusto della cassa da 24” trenta minuti sono pochi per completare l’operazione. Si deve fare in fretta.

Partendo dal centro (fig.19) faccio aderire il wrap che andrà sotto, (wrap con lato car- teggiato), arrivo al punto segnato nella figura 15 e blocco con un morsetto. Per stendere uniformemente senza bolle il wrap esiste un rullo in gomma, io utilizzo un semplice straccio. (fig.21)

Continuo ad incollare facendo aderire perfettamente il foglio dal centro del fusto verso il lato opposto (wrap che resterà sopra) e fermo con un morsetto.

Per perfezionare l’aderenza, rotolo il fusto su un tappeto a terra applicando con forza.

(fig.22)

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Lascio asciugare 5/6 ore, monto le meccaniche, le pelli e... mi godo il risultato!!!(fig.23)

Ummm!!! ora mi merito una birra!(fig.24)

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Pagina 38 INFORMAZIONI VARIE

1. DIMENSIONI

Conversione da pollici (inch) a cm: 1 inch =2,54 cm 1 cm =0,39 inch

2. TOGLIERE IL VECCHIO RIVESTIMENTO

Se si deve togliere una vecchia copertura wrap o se si sono verificati errori di applica- zione (in questo caso eseguire immediatamente la rimozione), si procede sollevando il foglio nei punti di giunzione aiutandosi con un taglierino (1) o una spatola (2), si può utilizzare del diluente al nitro che “scioglie il mastice”. Tolta la cover, per pulire basta ripassare con uno straccio imbevuto di nitro per un risultato perfetto.

Ho avuto problemi con alcune vecchie batterie, non lo so se per il tipo di colla usata o per deterioramento del mastice, in questo caso ho dovuto carteggiare con una prima passata di carta vetrata da 100 e poi da 120.

La foto non è magnifica, ma si nota che la parte luminosa è perfettamente pulita dalla colla.

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3. ATTREZZI E MATERIALI

Spatola dentata per spalmare la colla

Rullo in gomma per far aderire il wrap

Squadra millimetrata

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Pagina 40 4. COSTO DELLA BATTERIA

DESCRIZIONE COSTO €

Fusti grezzi con smussatura (dettagli a pag. 7 - senza spedizione) 508,00 Pelli Evans (battenti e risonanti di Cassa + tom + timpano + rul-

lante) 179,00

Wrap verde sparkle - spedizione compresa 96,00

Colla per wrap + Vernice cerchi 20,00

Meccaniche (vedi in dettaglio sotto) 553,60

TOTALE 1356,60

Totale meccaniche 553,60 TOTALE BATTERIA 1356,60 NB: Tutte le meccaniche comprendono viti di fissaggio e guarnizioni in gomma

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5. GLOSSARIO Vite (con rondella)

Rondella (ferro o plastica)

Blocchetto tendi pelle con guarnizione

Blocchetto timpano (fissaggio piedini)

Sfiato a vite

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Pagina 42 Dedicato:

Alla mia famiglia, che mi sopporta nella mia rumorosa passione: mia moglie Serena e i miei figli William e Steve;

Alla famiglia Cavallarin della ditta CVLdrums e CVLlegno per l’amicizia dimostrata nei miei confronti;

A UFIP per avermi dato la possibilità di suonare i suoi splendidi strumenti;

A Bode per avermi fornito le eccellenti pelli EVANS.

A chi mi ha ispirato, ha condiviso la passione della musica con me, aiutato nella stesura di questa guida:

Elia Sassetto, Fabrizio Gulminelli, Francesco & Chiara Gorin, ai docenti del Conservato- rio di Rovigo, al mio maestro Stefano Paolini.

Chiedo scusa a tutti quelli che meritavano di essere menzionati e ho dimenticato.

Un abbraccio, Diego De Grandis

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