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RELAZIONE SULLA GESTIONE ALLEGATA AL RENDICONTO

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Academic year: 2022

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Comune di Varazze

RELAZIONE SULLA GESTIONE ALLEGATA AL RENDICONTO

ANNO 2019

COMUNE DI VARAZZE Prov. (SV)

1

(2)

Indice

1. INQUADRAMENTO GENERALE DELL’ISTITUZIONE ENTE LOCALE ... 4

1.1. IL PROFILO ISTITUZIONALE ... 4

1.2. - LO SCENARIO ... 5

1.3. DESCRIZIONE NORMATIVA DELLO SCENARIO ... 7

1.4. LE POLITICHE GESTIONALI ... 8

1.5. L’ASSETTO ORGANIZZATIVO ... 9

1.6. SISTEMA INFORMATIVO ... 10

1.7. FABBISOGNO DI PERSONALE ... 10

1.8. LE PARTECIPAZIONI DELL’ENTE ... 12

1.9. GLI ESITI DELLE VERIFICHE DEI CREDITI E DEBITI RECIPROCI CON I PROPRI ENTI STRUMENTALI, SOCIETA’ CONTROLLATE E PARTECIPATE ... 14

1.10. LE CONVENZIONI CON ENTI ... 14

2. INTRODUZIONE GENERALE DAL PUNTO DI VISTA TECNICO FINANZIARIO ... 15

2.1. CONTO DEL BILANCIO - GESTIONE DELLE ENTRATE ANNO 2019 ... 17

2.2. CONTO DEL BILANCIO - RIEPILOGO GENERALE DELLE SPESE ANNO 2019 ... 18

2.3. CRITERI DI VALUTAZIONE UTILIZZATI ... 19

2.4. LE PRINCIPALI VOCI DEL CONTO DI BILANCIO (COMPRESA CLASSIFICAZIONE DELLE ENTRATE E DELLE SPESE) ... 22

2.5. PRINCIPALI VARIAZIONI ALLE PREVISIONI FINANZIARIE ... 25

2.6. ELENCO ANALITICO DELLE RISORSE ACCANTONATE, VINCOLATE E DESTINATE AGLI INVESTIMENTI DEL RISULTATO DI AMMINISTRAZIONE ... 26

2.7. PROSPETTO DIMOSTRATIVO DEL RISULTATO DI AMMINISTRAZIONE ANNO 2019 ... 27

2.8. ELENCO ANALITICO DELLE RISORSE ACCANTONATE NEL RISULTATO DI AMMINISTRAZIONE (*) ... 28

2.9. ELENCO ANALITICO DELLE RISORSE VINCOLATE NEL RISULTATO DI AMMINISTRAZIONE (*) ... 29

2.10. ELENCO ANALITICO DELLE RISORSE DESTINATE AGLI INVESTIMENTI NEL RISULTATO DI AMMINISTRAZIONE (*) ... 31

2

(3)

2.11. RAGIONI PERSISTENZA DEI RESIDUI ATTIVI E PASSIVI ... 33 2.12. MOVIMENTAZIONE DEI CAPITOLI DI ENTRATA E DI SPESA RIGUARDANTI L’ANTICIPAZIONE ... 35 2.13. DIRITTI REALI DI GODIMENTO E LA LORO ILLUSTRAZIONE ... 35 2.14. ESITO DELLA VERIFICA DEI CREDITI E DEBITI RECIPROCI CON I PROPRI ENTI STRUMENTALI E LE SOCIETA’

CONTROLLATE E PARTE ... 35 2.15. ONERI E IMPEGNI SOSTENUTI DERIVANTI DA CONTRATTI RELATIVI A STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI O DA CONTRATTI DI FINANZIAMENTO CHE INCLUDONO UNA COMPONENTE DERIVATA ... 35 2.16. GARANZIE PRINCIPALI O SUSSIDIARIE PRESTATE DALL’ENTE A FOVORE DI ENTI E DI ALTRI SOGGETTI ... . 35 2.17. ELENCO DESCRITTIVO DEI BENI APPARTENENTI AL PATRIMONIO IMMOBILIARE ... 35 2.18. ELEMENTI RICHIESTI DALL’ARTICOLO 2427 E DAGLI ARTICOLI DEL CODICE CIVILE, NONCHE’ DALLE NORME DI LEGGE E DAI DOCUMENTI SUI PRINCIPI CONTABILI APPLICABILI ... 35 2.19. ALTRE INFORMAZIONI, PROSPETTI ED INDICATORI ... 36

3

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1. INQUADRAMENTO GENERALE DELL’ISTITUZIONE ENTE LOCALE 1.1. IL PROFILO ISTITUZIONALE

In questo capitolo si dà una breve descrizione del ruolo attribuito all’Ente da norme legislative, statuto e regolamenti interni e della struttura politico-amministrativa.

L’Ente locale secondo quanto previsto dalla Costituzione è un Ente dotato di una propria autonomia, che rappresenta la propria comunità, ne cura gli interessi, ne promuove e ne coordina lo sviluppo. L'attività dell'Ente si è svolta attraverso il coordinamento delle linee strategiche politiche con il coordinamento delle azioni amministrative, i dati riassuntivi significativi sono i seguenti:

CONSIGLIO COMUNALE Adunanze n. 8

Consiglieri in carica n.16 + sindaco Deliberazioni n. 62

GIUNTA COMUNALE Adunanze n. 61

Componenti n. 5 + sindaco Deliberazioni n. 220

- ATTIVITA' DEGLI ORGANI AMMINISTRATIVI NEL CORSO DELL'ANNO 2019

Determinazioni n. 2.164

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1.2. - LO SCENARIO

Nel presente capitolo si illustra sinteticamente il contesto sociale ed economico del territorio in cui opera l’ente.

1.2.1 TABELLE DI SUPPORTO PER LA DESCRIZIONE DELLO SCENARIO DELL’ENTE

DATI GENERALI AL 31/12/ 2019

1 NOTIZIE VARIE

Popolazione residente (ab.) 12905

Nuclei famigliari (n.) 6519

Circoscrizioni (n.) 0

Frazioni geografiche (n.) 7

Superficie Comune (Kmq) 47,00

Superficie urbana (Kmq) 10,00

Lunghezza delle strade esterne (Km) 91,00

- di cui in territorio montano (Km) 91,00

Lunghezza delle strade interne (Km) 49,00

- di cui in territorio montano (Km) 49,00

2 ASSETTO DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE

Piano regolatore approvato: SI

Piano regolatore adottato: SI

Programma di fabbricazione: NO

Programma pluriennale di attuazione: sospeso in forza dell'art. 9 D.L. 498/95 NO Piano edilizia economica e popolare: E.R.P. ai sensi dell'art. 51 L. 865/71 SI

Piano per gli insediamenti produttivi: SI

- industriali SI

- artigianali SI

- commerciali SI

Piano urbano del traffico: SI

Piano energetico ambientale comunale: NO

5

(6)

3 ASSETTO DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE

Alberghi 50

Agriturismo 4

Ristoranti 103

Bagni marini 37

Sale da ballo 3

Appartamenti vacanze 16

Rifugi 2

Campeggi 2

Case per ferie 3

Affittacamere 20

Bed and Breakfast Bar

Cinema Sala giochi Agricoltori Commercio fisso

Commercio fisso medie strutture (oltre 250mq.) Commercio fisso grandi strutture

Impianti sportivi

Commercio su aree Pubbliche

S.C.I.A. di somministrazioni e licenze temporanee Esercizi artigianali ed alimentari

Esercenti su aree pubbliche nelle fiere Agenzie d’affari

Concessioni suolo pubblico (permanenti) Concessioni suolo pubblico (temporanee) Concessioni demaniali marittime

Carburanti

Autorimesse con conducenti Esercizi parrucchiere Taxi

Autorimesse a noleggio Esercizi estetici

19 90 1 2 14

316

2

1

2

150

30

23

300

12

32

233

65

4

4

27

10 +1 3

11

6

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1.3. DESCRIZIONE NORMATIVA DELLO SCENARIO

Nel presente capitolo si espongono le linee guida del programma politico dell’amministrazione dell’Ente. Il disegno strategico è contenuto all’interno del programma amministrativo del triennio. La sezione strategica sviluppa e concretizza le linee programmatiche di mandato di cui all’art. 46 comma 3 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 e individua, in coerenza con il quadro normativo di riferimento e con gli obiettivi generali di finanza pubblica, le principali scelte che caratterizzano il programma dell’amministrazione da realizzare nel corso del mandato amministrativo. Nella sezione strategica vengono riportate le politiche di mandato che l’ente intende sviluppare nel corso del triennio, declinate in programmi, che costituiscono la base della successiva attività di programmazione di medio/breve termine che confluisce nel Piano triennale ed annuale della performance. Il Comune di Varazze, in attuazione dell’art. 46 comma 3 del TUEL ha approvato, con deliberazione di C.C.

n.39 del 27/06/2014 il Programma di mandato per il periodo 2014 – 2019, dando così avvio al ciclo di gestione della Performance. Attraverso tale atto di Pianificazione, sono state definite nr. 12 aree di intervento strategico.

Tali Linee Programmatiche, che attengono a vari ambiti di intervento dell’Ente, sono state così denominate:

1. Amministrazione 2. Bilancio

3. Ambiente, gestione del territorio e cura del contesto urbano 4. Urbanistica

5. Politica sociali, istruzione e casa 6. Opere Pubbliche

7. Sport e promozione del territorio 8. Diminuzione del rischio idrologico 9. Sicurezza

10. Attività economiche, turismo e commercio 11. Cultura e volontariato

12. Partecipazione

7

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1.4. LE POLITICHE GESTIONALI

In questo capitolo ed anche nell’andamento della gestione si descrivono le principali politiche gestionali attuate ed in corso di attuazione da parte dell’amministrazione.

Partendo d a l p r o g r a m m a a m m i n i s t r a t i v o d e l t r i e n n i o , nei vari documenti di programmazione, che si sono succeduti l’amministrazione ha individuato le seguenti politiche gestionali:

• Gestione dei servizi: obiettivo di miglioramento dei servizi gestiti dall’ente per gli utenti esterni e per garantire una maggior efficacia dell’azione amministrativa. Nella parte relativa un’analisi tecnica e gestione si mette in evidenza il grado di realizzo delle varie missioni sia in parte corrente che in parte conto capitale;

• Gestione dell’indebitamento: uno degli obiettivi di questa amministrazione anche ai fini di garantire il basso tasso di indebitamento dell’ente;

• Gestione del personale: monitoraggio dell’organizzazione ed attivazione delle assunzioni a tempo determinato ed indeterminato soprattutto in base all’evoluzione normativa ed in materia pensionistica con implicazioni sul turn over;

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1.5. L’ASSETTO ORGANIZZATIVO

In questo capitolo si espone la filosofia organizzativa dell’Ente con particolare riferimento al sistema informativo ed alla struttura organizzativa.

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1.6. SISTEMA INFORMATIVO

Il sistema informativo dell’Ente è affidato attraverso esternalizzazione ad una ditta che si occupa della gestione sistemistica, infrastrutturale della rete, della manutenzione delle apparecchiature e del sito del Comune. Nella tabella sottostante vi sono alcuni dati del trend evolutivo dal punto di vista informatico.

DETTAGLIO DELLA STRUTTURA DELL`ENTE DAL 2015 AL 2019

Tipologia Trend storico

Anno 2015 Anno 2016 Anno 2017 Anno 2018 Anno 2019

Mezzi operativi (n°.) 31 32 26 26 26

Veicoli (n°.) 9 9 10 10 11

Centro elaborazione dati NO NO NO NO NO

Personal Computer (n°) 123 132 132 121 125

Monitor (n°) 120 118 128 120 120

Stampanti (n°) 28 29 35 34 28

Altre strutture

1.7. FABBISOGNO DI PERSONALE

Principali vincoli imposti dalla normativa in materia di spesa di personale:

• assicurare la riduzione delle spese di personale, garantendo il contenimento della dinamica retributiva e occupazionale, con azioni da modulare nell'ambito della propria autonomia e rivolte, in termini di principio, ai seguenti ambiti prioritari di intervento ( art. 1 comma 557 L. 296/2006)

• razionalizzazione e snellimento delle strutture burocratico-amministrative, anche attraverso accorpamenti di uffici con l'obiettivo di ridurre l'incidenza percentuale delle posizioni dirigenziali in organico;

• contenimento delle dinamiche di crescita della contrattazione integrativa, tenuto anche conto delle corrispondenti disposizioni dettate per le amministrazioni statali;

• assicurare il contenimento delle spese di personale con riferimento al valore medio del triennio precedente (l’art. 3 comma

5 bis del D.L. 90/2014, convertito con modificazioni con la L. 114/2014); 10

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• destinare per le assunzioni di personale le risorse nelle percentuali previste dalla norma;

• rispettare il patto di stabilità (ora pareggio di bilancio) nell’esercizio precedente;

• per quanto riguarda il reclutamento di personale mediante assunzioni con forme di lavoro flessibile, non superare la spesa sostenuta per le stesse finalità nell’anno 2009.

Il contenimento della dinamica retributiva, pertanto, è determinato sia mediante la riduzione della spesa di personale nel suo complesso, tenuto conto sia della spesa sostenuta per il personale a tempo indeterminato, che di quella per il personale assunto con contratti di lavoro flessibile, sia attraverso i limiti imposti alla contrattazione collettiva.

Per quanto attiene la contrattazione decentrata, a norma dell’art. 1, comma 236, della L.208/2015 l’ammontare complessivo delle risorse che sono state destinate al trattamento economico accessorio del personale non ha superato il corrispondente importo

determinato per l’anno 2016 ed è stato automaticamente ridotto in misura proporzionale alla riduzione del personale in servizio, tenendo conto del personale assumibile ai sensi della normativa vigente.

2015 2016 2017 2018 2019

Fondo risorse decentrate

466.944,54 458.697,02 458.697,02 347.691,37 347.691,37

Importo limite di spesa (art.1, c.557 e 562 della

L.296/2006) (*) 3.933.685,20 3.933.685,20 3.933.685,20 3.933.685,20 3.933.685,20

Incidenza delle spese di personale sulle spese

correnti 24,45% 24,58 % 21,87 % 21.87%

24,93

Spesa personale (*) / Abitanti

301,13 261,67 271,91 291,17 305,10

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1.8. LE PARTECIPAZIONI DELL’ENTE

Si delinea il quadro delle partecipazioni dell’Ente, dirette o indirette, evidenziando un complesso di informazioni che rilevano la possibilità di influenza dell’Ente stesso sulle decisioni delle società partecipate, i risultati raggiunti dalle stesse nonché le motivazioni del mantenimento delle stesse, in considerazione anche delle norme introdotte dalla legge finanziaria.

Si riportano gli indirizzi internet della società partecipate dove si possono reperire gli ultimi bilanci di esercizio approvati:

S.A.T. SERVIZI AMBIENTALI TERRITORIALI http://www.satservizi.org/

T.P.L. LINEA http://www.tpllinea.it/

CONSORZIO DEPURAZIONE ACQUE http://www.depuratore.sv.it/

In questo capitolo si espongono le partecipazioni dell’Ente acquisite o da acquisire evidenziando i settori d’intervento, le motivazioni e la rilevanza della partecipazione stessa nonché l’andamento di tali società od Enti partecipati.

Si fa presente che tali partecipazioni sono mantenute in quanto la società svolgono attività nel sistema di trattamento delle acquee pubbliche, del trasporto pubblico locale e del trattamento e smaltimento dei rifiuti. Vista l’importanza strategica che rivestono nell’offerta dei servizi pubblici essenziali rivolti alla collettività ed in particolare ai cittadini, si è ritenuto opportuno mantenere l’affidamento della gestione dei servizi a tali società. La società T.P.L. Linea S.r.l. ha incorporato con una operazione di fusione la società A.C.T.S. S.p.a.

precedentemente partecipata del Comune.

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LE PARTECIPAZIONI DELL'ENTE

Società partecipate (art. 22, comma 1 lettera b) e comma 2, D.Lgs. 33/2013) Partecipazioni detenute

Denominazione Servizi Ambientali e

Territoriali (S.A.T.) S.p.A. T.P.L. S.r.l. Consorzio per la Depurazione delle Acque di Scarico del Savonese S.p.A.

Quota % di partecipazione detenuta direttamente

2,666% 1,764% 10,290%

Durata dell’impegno Scadenza come da statuto

della società – 31/12/2030 Scadenza come da statuto

della società – 31/12/2035 Scadenza come da statuto della società – 31/12/2070 Onere complessivo

anno 2019:

- Per servizi € 3.332.186,65 € 310.277,05 € 0,00

- Per trasferimenti € 0,00 € 22.774,01 € 92.634,00

Numero rappresentanti

negli organi di governo Nessuno Nessuno Nessuno

Risultati di bilancio:

Anno 2011 Utile di € 201.754,00 Perdita di € 1.681.394,00 Utile di € 10.158,00 Anno 2012 Utile di € 407.718,00 Perdita di € 119.321,00 Utile di € 22.341,00 Anno 2013 Utile di € 389.722,00 Perdita di € 689.370,00 Utile di € 101.746,00 Anno 2014 Utile di € 205.634,00 Utile di € 476.246,00 Utile di € 25.584,00 Anno 2015 Utile di € 376.180,00 Utile di € 351.590,00 Utile di € 125.357,00 Anno 2016 Utile di € 286.510,00 Perdita di € 637.307,00 Utile di € 111.784,00 Anno 2017 Utile di € 676.827,00 Utile di € 664.748,00 Utile di € 30.654,00 Anno 2018 Utile di € 901.988,00 Utile € 531.304,00 Perdita di € 1.242.450,00 Incarichi di

amministratore della società e trattamento economico

Vedere sito società

http://www.satservizi.org Vedere sito società –

www.tpllinea.it Vedere sito società - www.depuratore.sv.it

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1.9. GLI ESITI DELLE VERIFICHE DEI CREDITI E DEBITI RECIPROCI CON I PROPRI ENTI STRUMENTALI, SOCIETA’

CONTROLLATE E PARTECIPATE

La situazione della posizione debitoria e creditoria con le società partecipate è costantemente monitorata dai responsabili dei vari servizi di competenza che provvedono in caso di discordanze ad avviare un procedimento di risoluzione e di riconciliazione delle partite debitorie e creditorie, tale processo è svolto con continuità durante tutto l’esercizio.

1.10. LE CONVENZIONI CON ENTI

In questo capitolo si illustrano le convenzioni con altri Enti del settore pubblico, evidenziando le motivazioni e l’oggetto della convenzione.

L'Ente per l'esercizio delle funzioni in ambiti territoriali maggiormente adeguati, ha attuato le seguenti forme di cooperazione e di associazione con altri enti:

La convenzione di maggior rilievo conclusa nell’anno 2016 è quella stipulata con il Comune di Celle Ligure per la gestione associata del campo di Celle Ligure.

14

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2. INTRODUZIONE GENERALE DAL PUNTO DI VISTA TECNICO FINANZIARIO

RELAZIONE SUL RENDICONTO 2019

La relazione sulla gestione è un documento illustrativo della gestione dell'ente, nonché dei fatti di rilievo verificatisi dopo la chiusura dell'esercizio; essa contiene le informazioni utili per una migliore comprensione dei dati contabili, ed è predisposto secondo le modalità previste dall'art. 11, comma 6, del D.Lgs. n. 118/2011.

La presente relazione esprime le valutazioni di efficacia dell'azione condotta sulla base dei risultati conseguiti in rapporto ai programmi ed ai costi sostenuti, agevolando la presentazione e l'approfondimento del rendiconto dell'attività svolta nel corso dell'esercizio all'assemblea consiliare. Si tratta comunque di un documento previsto dalla legge, come prescrive l'articolo 151 e 231 del D.Lgs. 267 del 2000, attraverso il quale “l'organo esecutivo dell'ente esprime le valutazioni di efficacia dell'azione condotta sulla base dei risultati conseguiti in rapporto ai programmi ed ai costi sostenuti. Evidenzia i criteri di valutazione del patrimonio e delle componenti economiche.

Analizza gli scostamenti principali intervenuti rispetto alle previsioni, motivando le cause che li hanno determinati”.

IL RENDICONTO FINANZIARIO

Il conto del bilancio o rendiconto finanziario è il documento che dimostra i risultati finali della gestione finanziaria in riferimento al fine autorizzatorio della stessa. Evidenzia le spese impegnate, i pagamenti, le entrate accertate e gli incassi in riferimento alle previsioni contenute nel bilancio preventivo, sia per la gestione competenza sia per la gestione residui.

La struttura del conto del bilancio è del tutto conforme a quella del bilancio preventivo e contiene, i seguenti dati:

La previsione definitiva di competenza

I residui attivi e passivi che derivano dal rendiconto dell'anno precedente

Gli accertamenti e gli impegni assunti in conto competenza

I residui attivi e passivi derivanti dal rendiconto dell'anno precedente riaccertati alla fine dell'esercizio

Le riscossioni ed i pagamenti divisi nelle gestioni di competenza e residui

Gli incassi ed i pagamenti effettuati dal tesoriere nel corso dell'esercizio

I residui attivi e passivi da riportare nel prossimo esercizio divisi nelle gestioni di competenza e residui

La differenza tra la previsione definitiva e gli accertamenti/impegni assunti in conto competenza

La differenza tra i residui attivi e passivi derivanti dal rendiconto dell'anno precedente ed i residui attivi e passivi riaccertati alla fine dell'esercizio

I residui passivi da riportare nel prossimo esercizio divisi nelle gestioni di competenza e residui.

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Il conto del bilancio si conclude con una serie di quadri riepilogativi riconducibili al quadro riassuntivo di tutta la gestione finanziaria che evidenzia il risultato di amministrazione.

I residui attivi e passivi evidenziati in questo quadro sono stati oggetto di una operazione di riaccertamento da parte dell'ente, consistente nella revisione delle ragioni del mantenimento in tutto od in parte di ciascun residuo.

I residui attivi per i quali è stata accertata la difficile esigibilità sono stati stralciati dal conto del bilancio e conservati nell'apposita voce delle attività patrimoniali “crediti di dubbia esigibilità”, dove resteranno fino al compimento dei termini di prescrizione. Sono stati dichiarati

“di dubbia esigibilità” i crediti di qualsiasi natura affidati al concessionario in riscossione con ruoli ordinari o coattivi, ed in relazione ai quali il concessionario stesso abbia restituito l'avviso di mora con annotazione d'irreperibilità (o morte e simili) o d'esecuzione forzata insufficiente o totalmente infruttuosa.

Per ciascun residuo passivo sono stati verificati i termini di prescrizione e tutti gli elementi costitutivi dell'obbligazione giuridicamente perfezionata nel tempo, ovvero si è provveduto ad eliminare le partite di residui passivi riportati pur in mancanza di obbligazioni giuridicamente perfezionate o senza riferimento a procedere di gare bandite.

La voce “Pagamenti per azioni esecutive non regolarizzate al 31 dicembre” evidenzia i pignoramenti effettuati presso la tesoreria unica e che non hanno ancora trovato una regolarizzazione nelle scritture contabili dell'ente.

Il risultato di amministrazione tiene conto sia della consistenza di cassa sia dei residui esistenti alla fine dell'esercizio, compresi quelli provenienti da anni precedenti.

Il risultato di gestione fa riferimento, invece, a quella parte della gestione ottenuta considerando solo le operazioni finanziarie relative all'esercizio in corso senza, cioè, esaminare quelle generate da fatti accaduti negli anni precedenti e non ancora conclusi.

Questo valore, se positivo, mette in evidenza la capacità dell'ente di acquisire ricchezza e destinarla a favore della collettività amministrata.

Allo stesso modo un risultato negativo porta a concludere che l'ente ha dato vita ad una quantità di spese superiore alle risorse raccolte che, se non adeguatamente compensate dalla gestione dei residui, determina un risultato finanziario negativo. Di conseguenza una attenta gestione dovrebbe dar luogo ad un risultato di pareggio o positivo in grado di dimostrare la capacità dell'ente di acquisire un adeguato flusso di risorse (oltre all'eventuale avanzo di amministrazione applicato) tale da assicurare la copertura finanziaria degli impegni di spesa assunti.

La suddivisione tra gestione corrente ed in c/capitale del risultato di gestione di competenza 2019, integrata con la quota di avanzo dell’esercizio precedente applicata al bilancio, è la seguente:

In allegato la stampa del conto di bilancio, parte entrate e parte spesa.

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2.1. CONTO DEL BILANCIO - GESTIONE DELLE ENTRATE ANNO 2019

17

(18)

2.2. CONTO DEL BILANCIO - RIEPILOGO GENERALE DELLE SPESE ANNO 2019

18

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2.3. CRITERI DI VALUTAZIONE UTILIZZATI

CONTO DEL PATRIMONIO

I criteri di valutazione delle attività e passività patrimoniali sono quelli previsti dall'art. 230, comma 4, D.Lgs. n. 267/2000 e/o dall’applicazione dei principi contabili.

ATTIVO

IMMOBILIZZAZIONI

immateriali: sono state valutate al costo storico di acquisizione o di produzione, al netto degli ammortamenti effettuati nel corso degli esercizi.

materiali:

i beni demaniali acquisiti prima dell'entrata in vigore del D.lgs. 77/1995 (ora sostituito dal D.Lgs. n. 267/2000) sono stati valutati al valore del residuo debito dei mutui ancora in estinzione, al netto degli ammortamenti effettuati, mentre quelli

acquisiti successivamente all'entrata in vigore del predetto decreto legislativo sono valutati al costo di acquisizione o di realizzazione, al netto degli ammortamenti effettuati;

i terreni acquisiti prima dell'entrata in vigore del D.Lgs. n. 77/1995 (ora sostituito dal D.Lgs. n. 267/2000) sono valutati al valore catastale rivalutato; quelli acquisiti dopo l'entrata in vigore del decreto legislativo sono valutati al costo di acquisizione;

i fabbricati acquisiti prima dell'entrata in vigore del D.Lgs. n. 77/1995 (ora sostituito dal D.Lgs. n. 267/2000) sono valutati al valore catastale, rivalutato secondo le norme fiscali al netto degli ammortamenti effettuati, mentre quelli acquisiti successivamente sono iscritti al costo di acquisizione o di realizzazione, al netto degli ammortamenti effettuati;

i macchinari, le attrezzature e gli impianti sono stati valutati al costo di acquisizione, al netto degli ammortamenti effettuati;

le attrezzature ed i sistemi informatici, gli automezzi e i motoveicoli, i mobili e le macchine d'ufficio sono stati valutati al costo di acquisizione, al netto degli ammortamenti effettuati;

le universalità di beni sono iscritte al costo di acquisizione, al netto degli ammortamenti effettuati;

le immobilizzazioni in corso sono state valutate al costo di acquisizione o di produzione del bene non ancora utilizzato per l’erogazione dei servizi dell’Ente.

19

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finanziarie:

partecipazioni in imprese: sono state valutate, secondo le norme del Codice Civile, al costo di acquisto ovvero in base al metodo del patrimonio netto;

crediti verso partecipate sono stati valutati al valore nominale;

titoli: sono stati valutati al valore nominale;

i crediti di dubbia esigibilità sono stati valutati al netto del relativo fondo svalutazione crediti;

i crediti per depositi cauzionali sono stati valutati al valore nominale.

ATTIVO CIRCOLANTE:

desumibile dall'andamento del mercato;

crediti: sono stati valutati al valore nominale. Inoltre, è stata fatta un’attenta analisi del grado di attendibilità di riscossione delle poste dell’attivo. In merito si evince che l ’ ammontare complessivo del F.C.D.E. dal conto 2015 al 2019 ammonta a 2.200.605,48 euro ed è stata destinato alla copertura di crediti di dubbia esigibilità.

titoli: sono stati valutati al valore nominale;

disponibilità liquide: sono state iscritte al loro valore monetario reale.

RATEI E RISCONTI: sono poste contabili rilevate per ripartire correttamente fatti di gestione che generano costi e proventi di competenza economica in parte dell’esercizio in chiusura ed in parte dell’esercizio o degli esercizi successivi:

ratei attivi: sono stati valutati in base alla quota di proventi di competenza dell’esercizio in chiusura, ma la cui manifestazione finanziaria avverrà nell’esercizio successivo;

risconti attivi: sono stati valutati in base alla quota di costi, la cui manifestazione finanziaria è già avvenuta, ma che sono di competenza degli esercizi futuri.

Si specifica che con l’adozione dei principi della nuova competenza finanziaria potenziata, il concetto di rateo e risconto è stato rivisto

20

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ai sensi del principio dell’esigibilità delle poste dell’attivo e del passivo, attribuendogli una casistica di incidenza limitata rispetto al passato.

PASSIVO

DEBITI: sono stati valutati al valore nominale residuo.

RATEI E RISCONTI: sono poste contabili rilevate per ripartire correttamente fatti di gestione che generano costi e proventi di competenza economica in parte dell’esercizio in chiusura ed in parte dell’esercizio o degli esercizi successivi:

ratei passivi: sono stati valutati in base alla quota di costi di competenza dell’esercizio in chiusura, ma la cui manifestazione finanziaria avverrà nell’esercizio successivo;

risconti passivi: sono stati valutati in base alla quota di proventi, la cui manifestazione finanziaria è già avvenuta, ma che sono di competenza degli esercizi futuri.

Visto il principio della competenza finanziaria potenziata e l’adozione del sistema di contabilizzazione dell’Iva secondo il criterio dello split Payment, non si sono più verificate tipologie di attribuzione casistica di ratei e risconti inerenti pagamenti anticipati o posticipati relativamente all’esercizio finanziario in essere.

PATRIMONIO NETTO

Considerato che tra le diverse operazioni necessarie per la riclassificazione delle poste patrimoniali è occorsa anche la scomposizione del patrimonio netto nelle nuove componenti, costituite da “Fondo di dotazione “dalle “Riserve di capitale” e “Riserve da permessi di costruire”

e dal “Risultato economico dell’esercizio”, mentre nel previgente schema di conto del patrimonio il patrimonio netto era articolato solo nelle voci “Netto patrimoniale” e “Netto da beni demaniali”.

Il valore del Fondo di dotazione ammonta a d euro 12.912.736,34 mentre la voce “Riserve indisponibili per beni demaniali e patrimoniali indisponibili e per beni culturali “ammonta ad euro 42.723.095,15.

L’utile derivante dalle scritture economico patrimoniali ammonta ad € 508.839,67 ed è iscritto come voce del patrimonio netto nello stato Patrimoniale.

CONTO ECONOMICO

Sulla base del sistema contabile adottato indicato precedentemente, i proventi ed i costi sono stati quantificati al fine di rappresentare rispettivamente la misura monetaria delle risorse conseguite e del consumo dei fattori impiegati nel processo di erogazione dei servizi.

21

(22)

2.4. LE PRINCIPALI VOCI DEL CONTO DI BILANCIO (COMPRESA CLASSIFICAZIONE DELLE ENTRATE E DELLE SPESE) Dal 2015 Regioni ed Enti locali sono stati chiamati all'armonizzazione contabile applicando il D.Lgs 118/2011, seppure con gradualità, essendo la nuova contabilità affiancata alla precedente con finalità conoscitive, come stabilisce il recente D.Lgs 126/2014. È stato un cambiamento molto importante, che si colloca nell'ambito del percorso di attuazione del federalismo fiscale ed è finalizzato - appunto - ad armonizzare il bilancio delle diverse amministrazioni pubbliche, con l'obiettivo di favorire il migliore consolidamento dei conti pubblici nazionali rendendo omogenei i criteri di classificazione delle entrate e delle spese, adottando un'impostazione coerente con le regole di livello europeo.

Ne consegue anche un progressivo e significativo miglioramento della qualità e della trasparenza nella produzione dei dati e delle statistiche di finanza pubblica, nonché una più efficace rappresentazione della situazione economico-finanziaria degli enti della pubblica amministrazione, anche per assicurare la verifica dei vincoli europei. Del resto, proprio la legge 196/2009, recante "La legge di contabilità e finanza pubblica", nella prospettiva di un riordino della contabilità pubblica, ha previsto che "le amministrazioni pubbliche concorrono al perseguimento degli obiettivi di finanza pubblica sulla base dei princìpi fondamentali dell'armonizzazione dei bilanci pubblici e del coordinamento della finanza pubblica, e ne condividono le conseguenti responsabilità".

Il nuovo ordinamento contabile ha inciso in modo rilevante sulle logiche di contabilizzazione (basti pensare alla nuova "competenza finanziaria potenziata"), sulle classificazioni delle entrate e delle spese, sui principi contabili, sugli schemi di bilancio, sugli strumenti di programmazione nonché sul piano dei conti da utilizzare.

In particolare, la classificazione delle entrate e delle spese è un profilo di estrema importanza nella direzione dell'armonizzazione contabile, essendo strutturata in modo analogo con le altre amministrazioni del settore pubblico e in coerenza con la classificazione COFOG (Classification Of Function Of Government), che costituisce la tassonomia internazionale della spesa pubblica per funzione secondo il Sistema dei Conti Europei SEC95. Quest'ultima è una classificazione delle funzioni di governo, articolata su tre livelli gerarchici (rispettivamente denominati Divisioni, Gruppi e Classi), per consentire, tra l'altro, una valutazione omogenea delle attività delle pubbliche amministrazioni svolte dai diversi paesi appartenenti all'unione europea.

Strettamente correlato alla nuova classificazione adottata dal D.Lgs 118/2011, poi, è il piano dei conti integrato, che specifica ulteriormente l'articolazione, introducendo più livelli di analisi (cinque) che garantiscono un progressivo approfondimento.

Si tratta di un'articolazione rigida (nel sistema attualmente vigente, infatti, l'Ente aveva la possibilità di modulare esclusivamente le "risorse"

dell'entrata), che ora diviene integralmente vincolante, non essendo possibile intervenire in alcun modo. È mantenuto, inoltre, (prima del livello gestionale) il medesimo numero di livelli di articolazioni strutturali prima dei capitoli, corrispondenti a tre per le entrate e quattro per le spese, seppure derivanti dall'applicazione di criteri diversi nell'introduzione della tassonomia ora accolta. Ancora, con riferimento alla spesa, è confermata l'impostazione matriciale, che permette di offrire, in modo combinato, una "lettura" legata a diversi punti di vista, 22

(23)

corrispondenti sia all'aspetto teleologico (in precedenza le funzioni, ora le missioni e i programmi), sia alla natura dei fattori produttivi acquisiti (in precedenza gli interventi di spesa, ora i macro aggregati).

La strutturazione individuata corrisponde invece a logiche diverse di classificazione delle entrate e delle spese, in quanto l'impostazione accolta è strettamente legata alla tassonomia europea, risultando omogenea per le Regioni e gli Enti locali (precedentemente, invece, il modello accolto era profondamente diverso per le differenti tipologie di ente). Un elemento di forte innovatività, poi, è il livello corrispondente all'unità di voto, con cui è individuato l'aggregato dell'autorizzatorietà del bilancio, in funzione dell'approvazione da parte dell'organo consigliare. In precedenza, la collocazione avveniva al livello analitico degli "interventi" e delle "risorse" mentre, in prospettiva, il livello a cui è legata formalmente la decisione dell'organo di indirizzo è tendenzialmente più aggregato e ampio. Tale scelta ha anche riflessi gestionali, contenendo l'esigenza di adottare variazioni di bilancio in funzione delle necessità sopravvenute nel corso dell'esercizio di riferimento. La nuova classificazione accolta risulta comunque diversa, al fine di superare alcuni limiti della precedente impostazione.

Per quanto riguarda le Entrate analizzando la nuova classificazione definita, strutturalmente simile alla precedente, sulla base della versione aggiornata dell'articolo 165 del D.Lgs. 267/2000 le entrate si suddividono in titoli (fonte di provenienza) e tipologie (natura nell'ambito di ciascuna fonte di provenienza). Ai fini della gestione, quindi nell'ambito del piano esecutivo di gestione, le tipologie, poi, sono suddivise in categorie (oggetto dell'entrata nell'ambito della tipologia di appartenenza), in capitoli ed eventualmente in articoli. E' interessante segnalare che, nell'ambito di ciascun categoria, deve essere data separata e distinta evidenza delle eventuali quote di entrata non ricorrente, secondo una logica più volte utilizzata dalla magistratura contabile per effettuare le proprie valutazioni in ordine alla sussistenza degli equilibri di bilancio negli enti analizzati. In proposito, è chiarito che in ogni caso sono da considerarsi non ricorrenti le entrate riguardanti: a) donazioni, sanatorie, abusi edilizi e sanzioni; b) condoni; c) gettiti derivanti dalla lotta all'evasione tributaria; d) entrate per eventi calamitosi; e) alienazione di immobilizzazioni; f) le accensioni di prestiti; g) i contributi agli investimenti, a meno che non siano espressamente definitivi "continuativi" dal provvedimento o dalla norma che ne autorizza l'erogazione. Titoli Osservando la classificazione per titoli si nota, al di là delle variazioni di denominazione, come la nuova articolazione (rispetto alla precedente) individui due aggregati in più, attraverso l'ulteriore suddivisione del Titolo IV e del Titolo V. Il precedente titolo IV (relativo alle "Entrate derivanti da alienazioni,

23

(24)

da trasferimenti di capitale e da riscossioni di crediti") è, infatti, distinto in "Entrate in conto capitale" e in "Entrate da riduzione di attività finanziarie", per evidenziare queste ultime, relative per esempio alla dismissione di partecipazioni societarie o alla contabilizzazione dei mutui della Cassa DD.PP. Il precedente titolo V ("Entrate derivanti da accensione di prestiti"), invece, è distinto in "Accensione prestiti"

e "Anticipazioni da istituto tesoriere/cassiere", con l'obiettivo di dare migliore evidenza a una posta che non costituisce indebitamento in quanto semplicemente finalizzata a fronteggiare transitorie tensioni di liquidità degli Enti locali. Tipologie È molto importante sottolineare che il livello di articolazione successivo, rappresentato dalle tipologie, costituisce l'unità di voto del Consiglio cui è correlata la funzione autorizzatoria che, conseguentemente, è selezionata a un livello decisamente più aggregato rispetto alla situazione previgente. Nel nuovo modello, le tipologie assumono una configurazione tendenzialmente aggregata, come emerge considerando che, per esempio nell'ambito del Titolo I, le tipologie sono costituite dalle imposte tasse e proventi assimilati, dalle compartecipazioni di tributi, dai Fondi perequativi da amministrazioni centrali e dai Fondi perequativi dalla Regione o Provincia autonoma. Categorie A livello gestionale, poi, le categorie articolano ulteriormente le tipologie in modo più analitico, per rappresentare un quadro informativo di maggiore dettaglio; esse, per esempio, sono rappresentate (per la tipologia delle imposte tasse e proventi assimilati) dall'imposta municipale propria, dall'imposta comunale sugli immobili, dall'addizionale comunale Irpef, dall'imposta sulle assicurazioni RC auto. Come anticipato le articolazioni descritte si correlano al piano dei conti integrato, seppure in modo diverso per i primi due titoli rispetto agli altri, considerando che, per questi ultimi, la correlazione è effettuata a un livello tendenzialmente più aggregato.

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(25)

2.5. PRINCIPALI VARIAZIONI ALLE PREVISIONI FINANZIARIE

Stato di accertamento e di riscossione delle entrate

La capacità di spesa di un ente è strettamente legata alla capacità di entrata, dalla capacità, cioè, di reperire risorse ordinarie e straordinarie da impiegare nel portare a termine i propri programmi di spesa.

Più è alto l'indice di accertamento delle entrate, più l'ente ha la possibilità di finanziare tutti i programmi che intende realizzare;

diversamente, un modesto indice di accertamento comporta una contrazione della potestà decisionale che determina la necessità di indicare priorità e, quindi, di soddisfare solo parzialmente gli obiettivi politici.

Altro indice di grande importanza è quello relativo al grado di riscossione delle entrate, che non influisce sull'equilibrio del bilancio ma solo sulla disponibilità di cassa: una bassa percentuale di riscossioni rappresenta una sofferenza del margine di tesoreria e comporta la necessità di rallentare le operazioni di pagamento o, nella peggiore delle ipotesi, la richiesta di una anticipazione di cassa con ulteriori oneri finanziari per l'Ente.

Descrizione Stanz.Iniz.CO 2019 Storni-Var.CO 2019 Stanz.Ass.CO

2019 Incassato CO

2019 Titolo:1. Entrate correnti di natura

tributaria, contributiva e perequativa 10.486.030,00 372.004,00 10.858.034,00 9.779.080,54 Titolo:2. Trasferimenti correnti 209.620,00 253.366,00 462.986,00 407.401,95 Titolo:3. Entrate extratributarie 6.264.900,00 132.963,00 6.397.863,00 5.642.595,54 Titolo:4. Entrate in conto capitale 3.364.000,00 1.634.848,00 4.998.848,00 2.422.265,83 Titolo:5. Entrate da riduzione di attività

finanziarie 0 0 0 0

Titolo:6. Accensione Prestiti 0 0 0 0

Titolo:9. Entrate per conto terzi e partite

di giro 7.993.231,00 379.000,00 8.372.231,00 3.966.105,59

TOTALE GENERALE 28.317.781,00 2.772.181,00 31.089.962,00 22.217.449,45

25

(26)

2.6. ELENCO ANALITICO DELLE RISORSE ACCANTONATE, VINCOLATE E DESTINATE AGLI INVESTIMENTI DEL RISULTATO DI AMMINISTRAZIONE

Il risultato di amministrazione nell’ultimo triennio ha avuto la seguente evoluzione:

2017 2018 2019

Risultato di amministrazione (+/-) 8.494.079,91 8.286.576,78 8.592.904,37

Di cui:

Parte accantonata 1.800.595,48 2.200.595,48 2.244530,64

Parte vincolata 2.792.907,00 4.606.707,19 3.356.911,36

Parte destintata a investimenti 0,00 464.863,51 726.223,51

Parte disponibile (+/-) 1.832.054,23 1.014.410,60 2.265238,86

26

(27)

COMUNE DI VARAZZE (SV)

2.7. PROSPETTO DIMOSTRATIVO DEL RISULTATO DI AMMINISTRAZIONE ANNO 2019

27

(28)

COMUNE DI VARAZZE (SV)

Allegato a/1) Risultato di amministrazione - quote accantonate

2.8. ELENCO ANALITICO DELLE RISORSE ACCANTONATE NEL RISULTATO DI AMMINISTRAZIONE (*)

Capitolo di spesa

Descrizione Risorse

accantonate al 1/1/2019

Risorse accantonate applicate al bilancio

dell'esercizio

Risorse accantonate stanziate nella spesa del bilancio dell'esercizio 2019

Variazione degli accantonamenti effettuata in sede

di rendiconto (con segno +/-2)

Risorse accantonate nel risultato di amministrazione al 31/12/2019

(a) (b) (c) (d) (e)=(a)+(b)+(c)+(d)

Fondo anticipazioni liquidità

Totale Fondo anticipazioni liquidità 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

Fondo perdite società partecipate

42602/0 FONDO VINCOLATO PERDITE DA SOCIETA PARTECIPATE 25.000,00 0,00 5.000,00 0,00 30.000,00

Totale Fondo perdite società partecipate 25.000,00 0,00 5.000,00 0,00 30.000,00

Fondo contezioso

Totale Fondo contenzioso 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

Fondo crediti di dubbia esigibilità(3)

42600/0 FONDO CREDITI DI DUBBIA E DIFFICILE ESIGIBILITA' 2.200.595,48 0,00 10,00 0,00 2.200.605,48

Totale Fondo crediti di dubbia esigibilità 2.200.595,48 0,00 10,00 0,00 2.200.605,48

Accantonamento residui perenti (solo per le regioni)

Totale Accantonamento residui perenti (solo per le regioni) 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

Altri accantonamenti(4)

42652/0 FONDO PER LA PROGETTAZIONE E L'INNOVAZIONE 0,00 0,00 25.000,00 -11.074,84 13.925,16

Totale Altri accantonamenti 0,00 0,00 25.000,00 -11.074,84 13.925,16

TOTALE 2.225.595,48 0,00 30.010,00 -11.074,84 2.244.530,64

(*) Le modalità di compilazione delle singole voci del prospetto sono descritte nel paragrafo 13.7.1 del principio applicato della programmazione.

(1) Indicare, con il segno (-), l’utilizzo dei fondi accantonati attraverso l'applicazione in bilancio della corrispondente quota del risultato di amministrazione.

(2) Indicare con il segno (+) i maggiori accantonamenti nel risultato di amministrazione effettuati in sede di predisposizione del rendiconto, e con il segno (-), le riduzioni degli accantonamenti effettuati in sede di predisposizione del rendiconto.

(3) Con riferimento ai capitoli di bilancio riguardanti il FCDE, devono essere preliminarmente valorizzate le colonne (a) e (e) nelle quali devono essere indicate rispettivamente le quote accantonate nel risultato di amministrazione degli esercizi 2018 e 2019 determinate nel rispetto dei principi contabili. Successivamente sono valorizzati gli importi di cui alla lettera (b), che corrispondono alla quota del risultato di amministrazione applicata al bilancio N per le rispettive quote del FCDE.

Se l'importo della colonna (e) è minore della somma algebrica delle colonne (a) +(b), la differenza è iscritta con il segno (-) nella colonna (d).

Se l'importo della colonna (e) è maggiore della somma algebrica delle colonne (a)+(b), la differenza è iscritta con il segno (+) nella colonna (c) entro il limite dell'importo stanziato in bilancio per il FCDE (previsione definitiva). Se lo stanziamento di bilancio non è capiente, la differenza è iscritta nella colonna (d) con il segno (+).

(4) I fondi di riserva e i fondi speciali non confluiscono nella quota accantonata del risultato di amministrazione.

28

(29)

COMUNE DI VARAZZE (SV)

Allegato a/2) Risultato di amministrazione - quote vincolate

2.9. ELENCO ANALITICO DELLE RISORSE VINCOLATE NEL RISULTATO DI AMMINISTRAZIONE (*)

Capitolo di

entrata Descrizione Capitolo di

spesa Descrizione

Risorse vincolate nel risultato di amministrazione

al 1/1/2019

Risorse vincolate applicate al

bilancio dell’esercizio

2019

Entrate vincolate accertate nell'esercizio

2019

Impegni esercizio 2019 finanziati da entrate vincolate

accertate nell'esercizio o da

quote vincolate del risultato di amministrazione

Fondo pluriennale vincolato al 31/12/2019 finanziato da entrate vincolate

accertate nell'esercizio o da

quote vincolate del risultato di amministrazione

Cancellazione di residui attivi

vincolati o eliminazione del vincolo su quote del risultato di amministrazione

(+) e cancellazione di

residui passivi finanziati da risorse vincolate

(-) (gestione dei residui)

Cancellazione nell'esercizio 2019 di impegni

finanziati dal fondo pluriennale

vincolato dopo l'approvazione del rendiconto dell'esercizio 2018 non reimpegnati nell'esercizio

2019

Risorse vincolate nel bilancio al

31/12/2019

Risorse vincolate nel risultato di amministrazione

al 31/12/2019

(a) (b) (c) (d) (e) (f) (g) (h)=(b)+(c)-(d)

-(e)+(g)

(i)=(a)+(c) -(d)-(e)-(f)+(g)

Vincoli derivanti dalla legge 2250/0 IMPOSTA DI

SOGGIORNO

42250/0 GESTIONE IMPOSTA DI SOGGIORNO

5.271,15 0,00 1.640,21 0,00 0,00 0,00 0,00 1.640,21 6.911,36

Totale vincoli derivanti dalla legge (l/1) 5.271,15 0,00 1.640,21 0,00 0,00 0,00 0,00 1.640,21 6.911,36

Vincoli derivanti da trasferimenti 42301/0 CONTRIBUTI

REGIONALI SU PROGETTO DI INVESTIMENTO

74908/0 MANUTENZIONE STRADE E FOGNATURE - ALLUVIONE 2010 e 2014

25.500,00 25.500,00 229.500,00 0,00 255.000,00 0,00 0,00 0,00 0,00

Totale vincoli derivanti da trasferimenti (l/2) 25.500,00 25.500,00 229.500,00 0,00 255.000,00 0,00 0,00 0,00 0,00

Vincoli derivanti da finanziamenti

Totale vincoli derivanti da finanziamenti (l/3) 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

Vincoli formalmente attribuiti dall'ente 39550/0 PROVENTI DA ALTRI

COMUNI UTILIZZO DISCARICA (SERVIZIO RILEVA NTE AI FINI IVA)

64500/0 SPESE STRAORDINARIE MANUTENZIONE DISCARICA RIFIUTI-QUOTA PARTE IVA

2.850.000,00 0,00 500.000,00 0,00 0,00 0,00 0,00 500.000,00 3.350.000,00

Totale vincoli formalmente attribuiti dall'ente (l/4) 2.850.000,00 0,00 500.000,00 0,00 0,00 0,00 0,00 500.000,00 3.350.000,00

Altri vincoli

Totale altri vincoli (l/5) 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

TOTALE RISORSE VINCOLATE (l=l/1+l/2+l/3+l/4+l/5) 2.880.771,15 25.500,00 731.140,21 0,00 255.000,00 0,00 0,00 501.640,21 3.356.911,36

Totale quote accantonate riguardanti le risorse vincolate da legge (m/1) 0,00 0,00

Totale quote accantonate riguardanti le risorse vincolate dall'ente (m/4) 0,00 0,00

Totale quote accantonate riguardanti le risorse vincolate da altro (m/5) 0,00 0,00

Totale quote accantonate riguardanti le risorse vincolate (m=m/1+m/2+m/3+m/4+m/5) 0,00 0,00

Totale risorse vincolate da legge al netto di quelle che sono state oggetto di accantonamenti (n/1=l/1-m/1) 1.640,21 6.911,36

Totale risorse vincolate da trasferimenti al netto di quelle che sono state oggetto di accantonamenti (n/2=l/2-m/2) 0,00 0,00

29

(30)

Totale risorse vincolate da finanziamenti al netto di quelle che sono state oggetto di accantonamenti (n/3=l/3-m/3) 0,00 0,00

Totale risorse vincolate dall'Ente al netto di quelle che sono state oggetto di accantonamenti (n/4=l/4-m/4) 500.000,00 3.350.000,00

Totale risorse vincolate da altro al netto di quelle che sono state oggetto di accantonamenti (n/5=l/5-m/5) 0,00 0,00

Totale risorse vincolate al netto di quelle che sono state oggetto di accantonamenti (n=l-m) 501.640,21 3.356.911,36

(*) Le modalità di compilazione delle singole voci del prospetto sono descritte nel paragrafo 13.7.2 del principio applicato della programmazione.

30

(31)

COMUNE DI VARAZZE (SV)

Allegato a/3) Risultato di amministrazione - quote destinate

2.10. ELENCO ANALITICO DELLE RISORSE DESTINATE AGLI INVESTIMENTI NEL RISULTATO DI AMMINISTRAZIONE (*)

Capitolo di

entrata Descrizione Capitolo di

spesa Descrizione

Risorse destinate agli investimenti

al 1/1/2019

Entrate destinate agli investimenti

accertate nell'esercizio 2019

Impegni esercizio 2019 finanziati da entrate destinate

accertate nell'esercizio o da quote destinate del

risultato di amministrazione

Fondo pluriennale vincolato al 31/12/2019 finanziato

da entrate destinate accertate nell'esercizio o da quote destinate del

risultato di amministrazione

Cancellazione di residui attivi costituiti da risorse

destinate agli investimenti o eliminazione della

destinazione su quote del risultato di amministrazione (+)

e cancellazione di residui passivi finanziati da risorse

destinate agli investimenti (-)

(gestione dei residui)

Risorse destinate agli investimenti al

31/12/2019

(a) (b) (c) (d) (e) (f)=(a)+(b)-(c)-(d)-(e)

CANCELLAZIONE RESIDUI ATTIVI CONTO CAPITALE

CANCELLAZIONE RESIDUI PASSIVI

CONTO CAPITALE 0,00 0,00 0,00 0,00 -151.246,99 151.246,99

AVANZO DI AMMINISTRAZIONE 45000/0 ALTRI RESTAURI CONSERVATIVI 148.594,52 0,00 0,00 53.594,52 0,00 95.000,00

AVANZO DI AMMINISTRAZIONE 47400/0 ACQUISTO ATTREZZATURE VARIE E

MEZZI PER POLIZIA MUNICIPALE 60.000,00 0,00 0,00 20.073,01 0,00 39.926,99

AVANZO DI AMMINISTRAZIONE 74908/0

MANUTENZIONE STRADE E FOGNATURE - ALLUVIONE 2010 e 2014

256.388,99 0,00 0,00 256.388,99 0,00 0,00

40000/0 PROVENTI DI CONCESSIONI

CIMITERIALI INVESTIMENTI DIVERSI 0,00 185.313,36 177.739,22 0,00 0,00 7.574,14

40500/0 ALIENAZIONE PATRIMONIO E

SERVIZI ENTE INVESTIMENTI DIVERSI 0,00 300,00 0,00 0,00 0,00 300,00

42000/0

PROVENTI DA CONTRIBUTO DI COSTRUZIONE PER INTERVENTI SUAP E PROGETTI ART.59 L.R 36/97

INVESTIMENTI DIVERSI 0,00 6.365,42 0,00 0,00 0,00 6.365,42

42001/0 ONERI DI URBANIZZAZIONE

DERIVANTI DAL CONDONO EDILIZIO INVESTIMENTI DIVERSI 0,00 19.729,10 15.108,10 0,00 0,00 4.621,00

42002/0 MONETIZZAZIONE AREE DESTINATE

A PARCHEGGI 85700/0

RESTITUZIONE PROV. SERVIZIO URBANISTICA E GESTIONE DEL TERRITORIO

0,00 122.911,01 13.581,48 0,00 0,00 109.329,53

42003/0

PROVENTI DERIVANTI DA CONCESSIONI EDILIZIE E DALLE SANZIONI PREVISTE DALLA DISCIPLINA URBANISTICA

INVESTIMENTI DIVERSI 0,00 1.372.699,55 1.257.981,19 0,00 0,00 114.718,36

42004/0 CONTRIBUTO DI MONETIZZAZIONE

PER STANDARD URBANISTICI 78101/45 MANUTENZIONE STRAORDINARIA

VIABILITA' COMUNALE URBANA 0,00 444.491,63 0,00 247.350,55 0,00 197.141,08

TOTALE 464.983,51 2.151.810,07 1.464.409,99 577.407,07 -151.246,99 726.223,51

Totale quote accantonate nel risultato di amministrazione riguardanti le risorse destinate agli investimenti (g) 0,00

Totale risorse destinate nel risultato di amministrazione al netto di quelle che sono state oggetto di accantonamenti (h = Totale f - g) 726.223,51

(*) Le modalità di compilazione delle singole voci del prospetto sono descritte nel paragrafo 13.7.3 del principio applicato della programmazione.

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(32)

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Conciliazione tra risultato della gestione di competenza e il risultato di amministrazione

RISCONTRO RISULTATI DELLA GESTIONE

Gestione di competenza 2019

Accertamenti 23.998.270,77

Impegni 24.113.080,41

SALDO GESTIONE COMPETENZA -114.809,64

Fondo pluriennale vincolato iscritto in entrata 5.130.340,31

Fondo pluriennale vincolato di spesa 4.887.529,58

SALDO FPV 242.810,73

Gestione dei residui

Maggiori residui attivi riaccertati (+) 0,00

Minori residui attivi riaccertati (-) 74.203,86

Minori residui passivi riaccertati (+) 252.530,36

SALDO GESTIONE RESIDUI 178.326,50

Riepilogo

SALDO GESTIONE COMPETENZA -114.809,64

SALDO FPV 242.810,73

SALDO GESTIONE RESIDUI 178.326,50

AVANZO ESERCIZI PRECEDENTI APPLICATO 1.105.500,00

AVANZO ESERCIZI PRECEDENTI NON APPLICATO 7.181.076,78

RISULTATO DI AMMINISTRAZIONE AL 31/12/2019 8.592.904,37

Riferimenti

Documenti correlati

La voce comprende inoltre le rettifiche in aumento dei residui attivi effettuate a seguito della riscossione di residui attivi cancellati dalle scritture (ad es. In anni

In sede di riaccertamento dei residui non può essere effettuata una rettifica in aumento dei residui passivi se non nei casi espressamente consentiti (Principio contabile

FONDO PLURIENNALE VINCOLATO (FPV) RIACCERTAMENTO

[r]

UTILIZZO DI CONTRIBUTI E TRASFERIMENTI DA PARTE DI ORGANISMI COMUNITARI E INTERNAZIONALI. 1

UTILIZZO DI CONTRIBUTI E TRASFERIMENTI DA PARTE DI ORGANISMI COMUNITARI E INTERNAZIONALI. 1

UTILIZZO DI CONTRIBUTI E TRASFERIMENTI DA PARTE DI ORGANISMI COMUNITARI E INTERNAZIONALI. 1

UTILIZZO DI CONTRIBUTI E TRASFERIMENTI DA PARTE DI ORGANISMI COMUNITARI E INTERNAZIONALI. MISSIONE nul