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3. ANZIANI, SPECCHIO DELL’ITALIA 4. VIA DAL CALDO

6. LA CRISI METTE A DIETA GLI ANZIANI 8. NONNI VERA ENERGIA DEL NOSTRO PAESE

9. NON È MAI TROPPO TARDI 10. SOCIAL MIX

12. TEMPO LIBERO

di Luca Mattiucci

di Walter Medolla

di Francesco Gravetti

di Mirella D’Ambrosio

di Stefania Melucci di Francesco Gravetti di Alessandro Barba EDITORIALI

PHOTONEWS

SCATTI D’AUTORE

IL FATTO

L’INCHIESTA RUBRICHE

EDITORIALE

E

urispes, Istat, Auser. Istituti di sta- tistica ed associazioni. Sono loro, attraverso dati e denunce, a fotografa- re l’Italia, questa nostra vecchia Italia.

Ringraziando per l’impegno, però, il ri- sultato non ci rasserena affatto. Non ci rasserena perché a materializzarsi è l’immagine di un Paese prostrato dove sono gli anziani, la categoria sociale più debole, a resistere e sacrificarsi per il prossimo, per i più giovani. I dati, ci piaccia o no, dicono il vero, ed è tremen- do. Gli anziani, anziché godere della sta- gione della pensione, soffrono. La crisi economica, inoltre, come spesso accade negli altri comparti, si avverte più al Sud che non al Nord. Basti pensare che il li- vello medio delle pensioni in Campania, Calabria, Sicilia e Basilicata non va ol- tre i 500 euro mensili. Al Nord invece, gli over 65 cercano di non smettere di lavorare per “tirare a campare” in manie- ra più decorosa ( D’Ambrosio, Melucci a pag. 8). Ma a far male alle coscienze dei governanti non dovrebbe essere tanto la mancanza del superfluo o della spensie- ratezza nell’età in cui i sacrifici andreb- bero archiviati alla parola ricordo e la serenità la regola. Ed invece, qui si resta d’estate in città a patire caldo e povertà (Medolla a pag. 4). A parlare alle coscien- ze di questi illustrissimi dovrebbero es- sere le storie di coloro, e sono tanti, che si vedono costretti a rinunciare finanche al cibo ed alle cure mediche necessarie (Gravetti a pag. 6).

lmattiucci@comunicareilsociale.com twitter @lucamattiucci

di Luca Mattiucci

PHOTONEWS

SCATTI D’AUTORE

IL FATTO

4

8 6

Anziani, specchio dell’Italia?

Giugno - Luglio 2012

CONTENUTI

3

DIVERSAMENTE GIOVANI

di Assunta D’urzo

IN COPERTINA

(6)

di Walter Medolla

4

VIA DAL CALDO

U

n caldo così non si vedeva da tem- po e la carovana di nomi mitologici dati ai vari anticicloni che si sono sus- seguiti sulla nostra penisola, entra di tutto diritto nella top ten delle “estate più calda degli ultimi 100 anni”. C’è sta- to un acceso dibattito su Caronte&co. e sul piazzamento da assegnare al caldo torrido che stiamo viven do: c’è chi dice che sia il terzo, chi il quinto, chi il nono, fatto sta che il sudore scivola sulla pelle e il sole più che baciarti ti picchia forte sulla testa. Allora con grandi manovre si iniziano le contromisure con l’istitu- zione dei numeri verdi, i buoni consigli per combattere afa e caldo (bere tanta acqua, non uscire nelle ore di punta, mangiare tanta frutta,ecc..) e l’imman- cabile campagna che vede gli anziani protagonisti. Forse però ci si ferma lì, ci si ferma all’apparenza dello spot pub- blicitario, allo slogan che diventa tor- mentone, al «ve lo abbiamo detto» ora seguite i nostri consigli altrimenti sono cavoli vostri, senza assicurare suppor- to e assistenza a chi veramente ne ha bisogno. Gli anziani che sorridono a 32 denti nelle pubblicità progresso, hanno poco a che vedere con quelli a “tutta gengiva” che vivono soli nelle grandi cit- tà e nei piccoli centri e hanno bisogno di assistenza, aiuto e, perché no, un po’

di compagnia. « L’estate per molti an- ziani rappresenta il periodo più diffici- le dell’anno soprattutto per coloro che hanno problemi di non autosufficienza

» ha sottolineato non molto tempo fa Michele Mangano, il presidente nazio- nale dell’ Auser, ponendo l’accento su un problema che troppo spesso passa in secondo piano in barba alle pubbli- cità progresso passate in prima serata sulle reti nazionali.

twitter @waltermedolla Foto di Assunta D’urzo

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LA CRISI

METTE A DIETA GLI ANZIANI

L

e pensioni sono basse e il frigo è vuoto. Risultato: circa un milione di anziani si nutre poco e male: in me- dia mancherebbero almeno 400 calorie al giorno. E basterebbe appena un solo mese di dieta povera per far aumentare del 25 per cento la probabilità di ricove- ro in ospedale e far crescere, di conse- guenza, anche il rischio di mortalità. E non stiamo parlando dell’Africa: i dati sono, infatti, della Società Italiana di Gerontologia e Geriatria (Sigg) e risal- gono ad appena qualche mese fa. Le cause sono naturalmente da ricercarsi tra i problemi economici: la difficoltà ad arrivare a fine mese, la solitudine, la mancata possibilità di poter uscire per problemi di salute e, quindi, di fare la spesa. In particolare, le 400 calorie al giorno che mancano dipendono soprat- tutto dalle proteine nobili contenute in pesce e carne, che non riescono ad en- trare nel carrello della spesa degli over 65. E le prospettive, numeri alla mano, non sembrano le migliori. La “rivolu- zione demografica” della società occi- dentale, infatti, prosegue imperterrita.

Nel 2000, l’intera popolazione mondia- le contava circa 600 milioni di persone con più di 60 anni; nel 2025 saranno 1.2 miliardi, e 2 miliardi nel 2050. In Italia, l’Istat indica che la popolazione di ultrasessantacinquenni rappresenta il 20% della popolazione: la popolazio- ne anziana oggi in Italia determina il 37% dei ricoveri ospedalieri ordinari ed il 49% delle giornate di degenza. Frena- re la longevità, insomma, non si può (e non si deve). E frenare la crisi?

Foto di Assunta D’urzo

6

di Francesco Gravetti

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NONNI VERA ENERGIA DEL NOSTRO PAESE

G

li anziani rappresentano la vera energia e in Italia gli over 65 ancora potenzialmente produttivi sono ormai 11 milioni.

Un’energia in larga parte non uti- lizzata ma che potrebbe abbattere persino povertà e disoccupazione.

Ed è questo il duplice obiettivo dell’Anno Europeo per l’invecchia- mento attivo e della solidarietà tra le generazioni che si è aperto il 18 gennaio scorso. Oggi gli an- ziani sono più impegnati che mai:

vivono più a lungo, fanno sport, studiano, navigano in internet e usano lo smartphone. Possiedo- no, dunque, un bagaglio di ener- gie estremamente preziose poiché in Italia si invecchia sempre di più e sempre meglio.

IL COMMISSARIO UE – «Non possiamo permetterci di sprecare un contributo simile se vogliamo vincere povertà e

disoccupazione - spiega il com- missario Ue per l’Occupazione, gli Affari Sociali e l’Integrazione Làszlò Andor – gli anziani devono continuare a la- vorare e condi-

videre con gli altri le esperienze maturate negli anni: l’invecchia- mento attivo è essenziale per rag- giungere il nostro obiettivo occu- pazionale del 75% e di sconfiggere la povertà per almeno 20 milioni di persone entro il 2020». Eppure il nostro Paese risente di pesanti contraddizioni: viviamo molti anni

in più ma non sappiamo come in- vestirli e, alla fine, siamo costretti a pensare che non sia una cosa positiva. Puntiamo unicamente sulla gioventù e a tenercela stret- ta il più a lungo possibile.

I DATI – Secondo il rapporto Au- ser sulle Condizioni sociali degli anziani in Italia, gli anziani sono sempre più longevi e sempre meno disposti sopravvivere da pensio- nati. Nel nostro Paese la percen- tuale degli over 65 è al 20,3%, la più alta dopo la Germania con 20,6%. Cresce la volontà di svol- gere attività fisica: negli ultimi dieci anni, le persone che fanno sport ed hanno un’età compre- sa tra 65 e 74 anni sono passate da 4,4% a 9,8%. Di ben 10 punti percentuali è aumentato l’uso del computer: il 20,9% degli over 65 naviga regolarmente in internet.

E’ vero, purtroppo restano circa 1,7 milioni di anziani non autosufficien- ti, ma non biso- gna dimenticare che i restanti 11 milioni hanno una vita attiva e danno pure una mano agli altri.

ANZIANITA’ ATTIVA – Nonni vi- gili, maestri artigiani e assistenti telefonici. Esistono già dei buoni esempi. Dall’Anap Confartigiana- to fanno sapere che ci sono pen- sionati italiani che vanno in Nord Africa ad insegnare i mestieri.

Esiste, inoltre, in Toscana il “Pun-

to aiuto anni azzurri”, uno sportello informativo per favorire l’incontro tra badanti, famiglie e case di riposo.

Molti altri sono impegnati nelle atti- vità dell’Auser e di Filo d’Argento. In Veneto, i nonni vengono arruolati per lo svolgimento del servizio civile con lo scopo di ampliare i servizi offer- ti alla popolazione e incoraggiare gli anziani lavorare nel sociale: restano impegnati 15 ore settimanali e perce- piscono un compenso di 6 euro l’ora.

I FESTIVAL E I CENTRI - In Liguria, dove gli over 65 sono il 26%, a fronte di una media nazionale del 20,2%, c’è

“Età Libera – Invecchiamento Attivo”.

Un progetto promosso e finanziato dalla Fondazione Carige di Genova, nato con l’intento di creare una rete di soggetti volenterosi di investire in una nuova idea di terza età. I Festi-

«In Italia la percentuale degli over 65 è al 20,3%,

la più alta dopo la Germania con 20,6%.

Gli anziani che fanno sport sono il 9,8%.»

8

di Mirella D’Ambrosio

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C

hi l’ha detto che per studiare bisogna essere giovani? Me- morizzare, conoscere, apprende- re sono verbi che ben si adattano ai nonnini sprint dei nostri tem- pi. E così, per rispon-

dere alla richiesta di conoscenza degli over 65, aumentano i corsi delle Univer- sità popolari e della Terza Età. Lo scopo è continuare a impa- rare a qualsiasi età e con qualsiasi dispo- nibilità economica.

Al motto “Non è mai troppo tardi”, all’età della pensione au- mentano il numero degli iscritti alle uni- versità per adulti.

I corsi più gettonati? Ovviamen- te le lingue straniere, in testa l’inglese, seguiti dall’informati- ca, dai corsi di ginnastica, ballo e pittura. Un’offerta eterogenea per il mondo dell’istruzione dei

“nonni”, ci sono anche corsi di cucina, teatro e alfabetizzazione per gli immigrati. Nonni al passo dei tempi con l’alfabetizzazione digitale: negli ultimi anni sono aumentati gli anziani che utiliz- zano il computer, con un incre- mento di circa 10 punti percen- tuali per la fascia 65-74, ma di soli due punti per gli over-75.

Dalle Alpi alla Sicilia, sono 69 le realtà universitarie dell’Unieda, Unione Italiana educazione de-

gli adulti. L’ente, nato a Roma il 10 luglio 1998, ha finalità socia- li, culturali ed educative. Negli anni settanta e ottanta è iniziato un processo di alfabetizzazione

della popolazione con esperienze educative che miravano al rag- giungimento del titolo di studio.

Oggi, a distanza di anni, il per- corso di apprendimento perma- nente è andato avanti nelle varie regioni italiane con un’offerta formativa per la terza età. Si spa- zia da regioni con punte di eccel- lenza, come l’Università popolare di Roma, a realtà più piccole che si muovono per produrre “cono- scenza”. Eppure, nonostante la formazione permanente, questi centri per la “terza età” non sono sostenuti dalle istituzioni, vanno avanti soprattutto con le quote associative degli iscritti.

NON È MAI

TROPPO TARDI

NONNI 3.0: SI CIMENTANO CON LA TECNOLOGIA,

CON I CORSI UNIVERSITARI ONLINE E CON QUELLI DELLA TERZA ETÀ

val itineranti dell’Età Libera contano 15mila partecipanti e 11.400 perso- ne anziane coinvolte in tre anni di attività. Infine, anche le case di ri- poso cambiano. Accade nei centri della Fondazione Opera Immacola- ta Concezione dove, nelle province di Padova, Treviso e Vicenza, viene evitato categoricamente che la vita si interrompa: non ci sono orari per le visite e gli anziani fanno doposcuola, insegnano cultura italiana agli stra- nieri. Si personalizza il rapporto, si valorizzano gli interessi. Insomma, non si reprime l’energia.

IN FOTO di Stefania Melucci - Un’anziana utilizza il pc per studiare

9

IN FOTO di Assunta D’urzo A Napoli nella zona del Monte di Dio, lavora da quasi 50 anni “l’uomo dei neon”,

Umberto Pintore, artigiano sagomatore di lettere luminose apprezzato per i suoi lavori utilizzati da galleristi e artisti di tutto il mondo. Un esempio di anziano attivo che continua a lavorare, anche perche i giovani di

“artigianato” non vogliono proprio sentirne parlare.

di Stefania Melucci

(12)

NAPOLI - L’ associazione “Pro Handicap”, da oltre dieci anni organizza soggiorni marino- elio terapici per disabili con alto deficit motorio nello spec- chio d’acqua misenense.

Il progetto “MARE PER TUT- TI” si rivolge ai disabili ed alle loro famiglie, per il persegui- mento dei principi costituzio- nali e dei diritti fondamentali

di libertà ed autonomia. Per adempire a questo fine, l’i- dea progettuale mira all’or- ganizzazione di spazi e di at- trezzature idonee a facilitare l’accesso al mare ai disabili in carrozzina, abbattendo ogni barriera utilizzando lastroni di cemento removibile che formano un percorso che por- ta direttamente al bagnasciu- ga ed attraversa le postazioni con gli ombrelloni.

L’accessibilità è cosi garanti- ta anche per coloro che per forza maggiore devono essere trasportati con lettini partico- larmente attrezzati per essere immersi in acqua; durante il bagno c’è l’assistenza di per- sonale specializzato e dopo i disabili possono essere ac- compagnati con gli stessi let- tini da mare o in carrozzina verso docce molto ampie, for- nite di acqua calda. Dal 2004 il progetto MARE PER TUTTI rientra nei servizi offerti dal Piano Sociale di Zona ambito N4 (Comuni di: Pozzuoli, Ba- coli, Quarto, Monte di Proci- da).

Per saperne di più o per usu- fruire dei servizi offerti dal progetto scrivi all’indirizzo info@prohandicap.it

I

l Progetto, promosso a favore dell’integrazione di persone a ri- schio di devianza ed emarginazio- ne, attraverso le attività di restauro e velaterapia con le imbarcazioni a vela di legno, appartenute alla Ma- rina Militare Arcturus, Castore e Galatea, rappresenta il primo pro- getto di volontariato realizzato in Italia nel quale sono state impiega- te barche appartenute alla Marina Militare, per promuovere, assistere ed insegnare a persone svantag- giate, la disciplina della vela ed il restauro del legno, coinvolgendo nell’iniziativa persone a rischio di devianza ed emarginazione, allo scopo di integrarli nella società ci- vile, indirizzarli ad avere modelli di vita “nuovi e diversi” e scaricare in modo sano “l’esuberanza giova- nile”, mostrando attraverso il ma- estro d’ascia dell’Associazione, le tecniche di lavorazione del legno, le tradizioni e l’arte marinaresca, la passione e il rispetto per il mare e l’ambiente, facilitandone l’inseri- mento nel mondo del lavoro con un bagaglio di provate e specialistiche

competenze in via d’estinzione ai giorni nostri. “Scugnizzi a vela” ha predisposto c/o la falegnameria di origini borboniche sita all’interno dell’antico arsenale napo- letano, un “Cantiere Scuola” nel quale gli allievi partecipano attivamente al restau- ro di due storiche imbarcazioni a vela di legno di quasi 13 metri.

A

rriva al Palargine di Ponticelli “Scam- pia Trip” lo spettaco- lo teatrale - dal libro al teatro. Il 16 settembre, l’opera curata dalla re- gista Erminia Sticchi e realizzato dall’Associa-

zione (R)esistenza Anti- camorra andrà in scena nella splendida cornice del teatro della periferia di Napoli. Al termine, gli A67 suoneranno, dal vivo e per la prima volta, la colonna sonora del-

lo spettacolo. Il progetto ha il patrocinio di: “Li- bera, associazioni nomi e numeri contro le ma- fie”, “oltregomorra.com”

e dell’ “VIII municipalità di Napoli”. di F.P.

SCUGNIZZI A SCUOLA

DI VELA CON LA MARINA

TUTTI AL MARE CON L’ASSOCIAZIONE

PRO HANDICAP

LO SPETTACOLO IL PROGETTO LA RICERCA

PROSEGUE IL VIAGGIO DI “SCAMPIA TRIP”

10

a cura di Francesco Gravetti

(13)

P

er il periodo delle vacanze estive il Comune di Napoli, in collaborazione con la socie- tà di comunicazione Ogham e dell’associazione L’era legale, promuove due campagne di sen- sibilizzazione, entrambe dedica- te ai migliori amici dell’uomo, gli animali. La prima denominata

“Ci vuole coraggio a chiamarla Fortuna” funzionale a scoraggia- re l’incuria dei proprietari di cani che imbrattano il suolo pubblico con le loro deiezioni, reato que- sto punito con sanzioni pecunia- rie. La seconda

denominata

“Bastardo a chi?” pro- mossa, in- vece, dalla nostra Am- m i n i s t r a - zione per c o m b a t t e r e l’orribile abi- tudine di abban-

donare a quasi sicura morte gli animali domestici e che gode dell’amichevole ed eccezio- nale partecipazione, in qualità di testimonial, di Patrizio Rispo.

Chiunque voglia segnalare un pronto soccorso o un maltrat- tamento di animali o lo smarri- mento/ ritrovamento di un cane può rivolgersi al servizio Tutela Diritti e Salute degli animali al numero 081/7955061, inviare un fax allo 081/7955062 o scir- vere all’indirizzo tutela.animali@

comune.napoli.it.

Nei giorni festivi e il sabato e la domenica ci si può rivolgre al Servizio Autonomo Polizia Locale 081/7957111.

L’INIZIATIVA

BASTARDO A CHI?

SOCIAL MIX

L

a sezione provinciale dell’U.N.I.Vo.C. ONLUS di Napoli (Unione Nazionale Italiana Volontari pro Ciechi) organizza il corso di let- tura e scrittura del metodo Braille. Si parte a settembre presso la sede operativa di Napoli, in via San Giuseppe dei Nudi 80, nei gior- ni di martedì e giovedì dalle 14,30 alle 18,30. Al termine del corso, della durata di 50 ore, sarà rilasciato un attestato di partecipazio- ne. Il corso è a numero chiuso ed è necessario prenotarsi inviando una mail con i propri dati e telefoni all’indirizzo di Fi.Pern.

presidente@univocdinapoli.org IL CORSO

LINGUAGGIO BRAILLE, IL VIA A SETTEMBRE E

’iniziata la raccolta firme

in forma cartacea a favore dell’Iniziativa dei Cittadini Eu- ropei (ECI, European Citizens Iniziative) “STOP VIVISEC- TION” di cui EQUIVITA e LEAL sono i promotori.

La Commissione Europea ha approvato il 22 giugno tale in iniziativa, che punta al com- pleto superamento della vivi- sezione in Europa. Ognuno di voi potrà fare la differenza nel- la tutela della salute umana e

degli animali non umani fir- mando tale rivoluzionaria ini- ziativa europea. E’ necessario raggiungere 1 milione di firme ( e possibilmente molte di più!) per obbligare la Commissione UE a rispondere alla nostra esortazione di riscrivere una nuova legge. Chi vuole essere promotore di una raccolta-fir- me locale può contattare il Co- mitato Promotore dell’Iniziati- va dei Cittadini Europei sul sito www.stopvivisection.eu

A

nche un tablet può essere multisensoriale favoren- do sia la comunicazione che la socializzazione di bambini diversamente abili. A proget- tare il nuovo strumento ci ha pensato Monica Maccaferri, musico terapeuta e direttrice del centro Uboldi di Novellare in provincia di Reggio Emilia. Il pc, oltre ad una funzione tou- chscreen è in grado di ripro- durre circa 30mila suoni cor-

rispondenti alle immagini che attraversano lo schermo con l’opzione, innovativa anche per i tablet più famosi, di poter as- sociare foto ai suoni. Insomma un libro interattivo ad uso e consumo delle più disparate esigenze. Ora a testarlo ci pen- serà la USL di Reggio Emilia, subito dopo il prodotto dovreb- be entrare nel circuito di ven- dita. Il prezzo? più che accessi- bile, solo 60 euro. Re.Mo.

STOP ALLA VIVISEZIONE

LA TECNOLOGIA AIUTA LA DISABILITÀ

LA CAMPAGNA

LA SPERIMENTAZIONE

11

(14)

ComuniCareil SoCiale CdN Is. E1 - Napoli tel. 081 5624666

redazione@comunicareilsociale.com www.comunicareilsociale.com

Testata reg. presso Trib. di Napoli aut. n.77 del 21/10/2010

CSV Napoli CdN Is. E1 - Napoli

tel. 081 5628474 - fax 0815628570 www.csvnapoli.it

Luca Mattiucci Walter Medolla

Chiuso in redazione il 09/08/2012 Graphic-lab: elativgroup.it

distribuito in allegato gratuito al

Direttore responsabile Ferruccio De Bortoli

Direttore responsabile in redazione

Francesco Gravetti

Gli articoli firmati possono non rappresen- tare la linea dell’editore ma, per una più ampia e completa informazione, vengono pubblicate anche le opinioni non condivise.

L’editore autorizza la riproduzione dei testi e delle immagini a patto che non vengano utilizzate per finalità di lucro ed in ogni caso citando la fonte.

la nostra email è info@comunicareilsociale.com

A

perdere tutto, persino la vita, sono sempre i bambini. Accade nelle parti peggiori del mondo: con- tinenti poveri, paesi in guerra, quar- tieri difficili. L’ultimo libro scritto da Rino Scotto di Gregorio racconta di una drammatica Rio De Janeiro, dove i bimbi faticano a diventare grandi poiché, molto prima che av- venga, la vita riesce a spegnerli dopo averli attirati e inghiottiti in terribili giri di droga e delinquenza. “Il Bre- vemondo” è la storia di un padre e di un figlio adottivo che apre a interrogativi sull’esistenza di Dio e sul senso della vita. Il vissuto di William da Cruz, il giovanissimo protagonista, si scontra con- tinuamente con la severità del padre adottivo che cerca di strapparlo ad una triste realtà sociale. I lunghi dialoghi inducono il lettore a riflettere sui valori opposti del “mondo buono” e del “mondo corrotto”, la cui principale caratteristica e, appun- to, la “brevità”. Il Brevemondo lascia nella mente pensieri e parole, ma soprattutto immagini difficili da dimenticare: “William da Cruz, giace nella bara costata mille e cinquecento reais, ricoperto di fiori bianchi. Solo il volto sporge dal manto bianco che lo riveste ed è il volto risparmiato dalla furia de- gli assassini”. L’opera del presidente della onlus

“TAM TAM” Brasile è il romanzo frutto dell’attività di recupero e reinserimento socio-familiare dei ra- gazzi di strada. Re.Mon.

G

entile redazione gradirei conoscere se la computa- bilità di un soggetto divenuto disabile, in relazione alla alla copertura della quota d’obbligo, debba preve- dere necessariamente un rapporto di lavoro già costi- tuito ed a tempo indeterminato oppure se sia possibile computare anche un soggetto assunto a tempo deter- minato?

I

l computo nella quota di riserva del lavoratore dipen- dente divenuto diversamente abile in seguito all’in- staurazione del rapporto di lavoro è possibile nel caso in cui sia stata riconosciuta un’ invalidità civile che sia pari o superiore al 60%. La normativa vigente, infatti, per il diritto al lavoro delle persone con diversa abili- tà prevede che il datore di lavoro, sia esso pubblico o privato,possa chiedere che venga computato nella quo- ta di riserva il lavoratore dipendente divenuto disabile, successivamente all’instaurazione del rapporto di lavoro nei casi di seguito riportati: per il lavoratore divenuto disabile in costanza di rapporto di lavoro, a seguito di infortunio o malattia con riduzione della capacità lavo- rativa superiore o pari al 60% e che non sia stata deter- minata da una violazione delle norme in materia di sicu- rezza sul lavoro da parte del datore di lavoro stesso e per il lavoratore divenuto disabile in costanza di rapporto di lavoro per infortunio sul lavoro o malattia professio- nale con un grado di invalidità non inferiore al 34% e come sopra, non causata da una violazione delle norme in materia di igiene o sicurezza sul lavoro da parte del datore di lavoro. In entrambe le situazioni la richiesta va inoltrata necessariamente dal datore di lavoro ai “Servi- zi per l’impiego provinciali” competenti per territorio. In ogni caso vengono esclusi dalla base di computo quei lavoratori assunti con contratti a tempo determinato di durata inferiore ai nove mesi. A.B.

PER I TUOI QUESITI SUL VOLONTARIATO E SUL TERZO SETTORE SCRIVI A:

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