Cosa è la PLASTICA
Le materie plastiche sono materiali con una struttura macromolecolare a base catene di carbonio polimeriche di diversa lunghezza, costituite da unità ripetitive
(monomeri).
In determinate condizioni di temperatura e pressione,
subiscono variazioni permanenti di forma. In base alle
loro reazioni al riscaldamento, possono essere suddivise
in materie termoplastiche e termoindurenti.
Sono dette termoplastiche quelle materie plastiche che, se riscaldate, acquistano malleabilità.
Le materie termoindurenti, al contrario, se sottoposte a riscaldamento inizialmente
rammolliscono ma, una volta indurite, non possono essere più rese malleabili con una nuova fase di
riscaldamento.
Polimeri
Omopolimeri se il monomero è unico;
Copolimeri se il polimero è ottenuto da due o più monomeri diversi;
Leghe polimeriche se il materiale è il risultato della miscelazione di due monomeri che polimerizzano senza combinarsi chimicamente.
Copolimero a blocchi
Bakelite
Cellophane
PET
Attivata termicamente tra 230-250 °C e pressione di 3 atm);
para-xilene in fase liquida, con catalizzatori a base di sali di cobalto e bromuro di sodio.
Terital
Il Terital è ottenuto per condensazione
dell’acido tereftalico e del glicol etilenico; si usa per tessuti che hanno, tra l’altro, la capacità di assumere pieghe permanenti e di non sgualcirsi.
Polietilene
PVC
Gli stabilizzanti possono essere prodotti con saponi di calcio e zinco, molecole organiche, derivati organometallici dello stagno, sali di bario, carbossilati di cadmio (vietati nel 2007 nella UE e sali di piombo vietati con direttiva 2002/95/CE
Polipropilene
Polipropilene
Polistirene
Policarbonati
NYLON
Il nylon 6 si ottiene scaldando il caprolattame a circa 250°C con il 5-10%
di acqua
Nylon 66
Adiponitrile:
NC(CH2)4CN + 4 H2 → H2N(CH2)6NH2 Diamminoesano
Nylon 66
Kevlar
Plexiglass
Poliuretani
Codice Riciclo Nome del Polimero Abbreviazione Usi
1 Polietilene tereftalato o arnite
PETE o PET Riciclato per la produzione di fibre poliestere, fogli termoformati, cinghie,
bottiglie per bevande.
2 Polietilene ad alta
densità
HDPE Riciclato per la produzione di contenitori per liquidi, sacchetti, imballaggi, tubazioni agricole, basamenti a tazza, paracarri, elementi per campi sportivi e finto legno.
3 Cloruro di polivinile PVC o V
Riciclato per tubazioni, recinzioni, e contenitori non alimentari.
4 Polietilene a bassa
densità
LDPE Riciclato per sacchetti, contenitori vari, dispensatori, bottiglie di lavaggio,
tubi, e materiale plastico di laboratorio.
5 Polipropilene o
Moplen
PP Riciclato per parti nell'industria automobilistica e per la produzione di fibre.
6 Polistirene o
Polistirolo
PS Riciclato per molti usi, accessori da ufficio, vassoi per cucina, giocattoli, videocassette e relativi contenitori, pannelli isolanti in polistirolo espanso
(es. Styrofoam).
7 Altre plastiche, tra le quali
Polimetilmetacrilato, Policarbonato, Acido polilattico, Nylon e
Fibra di vetro
ALTRI
La Plastica
L’86% degli imballaggi di plastica prodotti a livello mondiale non viene mai raccolto per il riciclaggio, un altro 4% viene perso durante il processo di riciclaggio, l’8% viene riciclato in prodotti di qualità inferiore, solo il 2%
viene riciclato in prodotti equivalenti. Fonte: World Economic Forum; Ellen MacArthur Foundation, 2016.
Europa
Dai dati, discussi al recentissimo PRS si evince che l’Europa (che ha l’ambizioso progetto di riciclare la plastica completamente dal 2030) ricicla al momento il 41% circa del totale dei rifiuti di plastica
Il problema dell’inquinamento da plastica
La Cina che da decenni raccoglie e tratta i rifiuti riciclabili da tutto il mondo, dal 2017 che ha limitato le importazioni di rifiuti.
Cosa succede?
Negli USA la plastica finisce in discarica
In Italia vanno in fiamme i depositi in Lombardia, ma anche in Campania
Cosa Fare ?
La Chimica
I chimici stanno lavorando a nuovi metodi per decomporre le attuali materie plastiche (polimeri) nei loro elementi costitutivi (monomeri) rendendo così più semplice il riutilizzo, e stanno progettando
nuove materie plastiche che potrebbero essere più facili da riciclare.
La Biologia
I biologi e i biochimici stanno anche lavorando lentamente verso il riciclaggio di materie plastiche biocatalizzate, usando battèri o enzimi per degradare i polimeri.
Il caso della plastica
Molti tipi di plastica possono essere facilmente riciclati
(è il caso del PET principalmente avviato alla produzione di nuovo polimero, di poliesteri, e su cui è attiva l'organizzazione europea PetCore );
mentre per altri tipi (specie di bassa qualità e/o termoindurenti) la procedura è più complessa, in quanto il costo di rilavorazione è generalmente superiore al costo di produzione di plastica nuova.
Pertanto le numerosissime materie plastiche presenti sul mercato non possono essere mescolate fra di loro: un circolo vizioso da cui è difficile uscire, ma non impossibile : impianti a tecnologia avanzata permettono ad esempio di
separare automaticamente le varie tipologie di plastiche in tempi rapidi e quindi economicamente vantaggiosi, e sono già stati adottati in diversi paesi.
Il codice Unicode contempla l'identificazione numerica delle plastiche riciclabili, il numerino nel triangolo del simbolo di riciclo. Si riporta la traduzione della tabella SPI - Society of the Plastics Industry.
Processo di selezione
I rifiuti di imballaggi di plastica vengono separati:
A)Manualmente;
B) sistema automatico mediante detector.
Si effettuano controlli incrociati e ripetuti per assicurare un alto livello qualitativo del prodotto selezionato.
Si selezionano soprattutto due famiglie polimeriche: PET e PE a bassa e alta intensità.
Il materiale selezionato viene confezionato in balle di prodotto omogeneo e avviato al successivo processo di lavorazione, il riciclaggio, che consente di ottenere da questi rifiuti, nuove risorse.