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centomila euro Primo fatto. Secondo fatto. Ci sono tre fatti in questa storia.

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Academic year: 2022

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Un’indagine di mercato da centomila euro

Ci sono tre fatti in questa storia.

Primo fatto.

I l 0 1 / 1 2 / 2 0 1 6 l a G i u n t i E d i t o r e s i è r e g o l a r m e n t e aggiudicata il più ricco bando nella storia di Opl con una proposta ottima. Irraggiungibile. Il bando riguardava la fornitura di voucher per un totale di 108.525 euro.

Secondo fatto.

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Il CNOP ha istituito un gruppo di lavoro Giunti (vedi). Che cosa faccia questa commissione, da chi e quando sia stata approvata non è un dato r e p e r i b i l e s u l s i t o d e l C n o p . D’accordo che Giunti O.S. è il più i m p o r t a n t e e d i t o r e d i t e s t psicologici in Italia, ma è comunque un’iniziativa bizzarra: un ente pubblico che fa una commissione “su”

una società privata è come se il Comune di Torino avesse avuto a suo tempo una “Commissione Fiat”.

Il responsabile di questo gruppo di lavoro tra l’istituzione e l’editore Giunti era ed è Riccardo Bettiga, Presidente OPL.

Terzo fatto.

I l 2 7 G i u g n o 2 0 1 6 l’editore Giunti diffonde un comunicato stampa (eccolo qui) con il quale viene annunciata la nomina di un nuovo direttore della prestigiosa rivista Psicologia Contemporanea: Luca Mazzucchelli, noto esperto di video youtube e vicepresidente OPL.

Succede alla nota psicanalista Anna Oliviero Ferraris.

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I problemi del superbando. Il tema di questo articolo non è la legittimità del bando. Nessuno ha avuto ragione di dubitare che tutto sia stato fatto secondo le norme, le regole e le consuetudini. Eppure le polemiche non sono mancate.

Anzitutto riguardo l’opportunità. La maggioranza Bettiga ha voluto regalare dei voucher da 75 euro ad alcuni colleghi (esattamente 1.447). Iniziativa assai discutibile prendere da tutti (sono sempre i soldi che ciascuno di noi versa come quote associative annuali obbligatorie) per dare a chi decide il novello Robin Hood – Bettiga in una vera e propria ridistribuzione di risorse che proprio non è tra i compiti dell’Ordine stabiliti dalla legge 56/89.

E poi.

Il bando consisteva nello scegliere l’operatore economico che erogasse i voucher. Ma alcuni ne sono rimasti esclusi, per propria colpa forse, perché il bando non ha avuto grande visibilità e giaceva sotto il nome di “indagine di mercato”

così che c’è stato chi non ha visto, non ha saputo o ha avuto informazioni imprecise, così che alla fine non ha partecipato anche quando invece avrebbe potuto.

Infine le regole del bando hanno consentito di mettere a confronto oggetti diversi come libri, test e corsi di formazione, che a livello di costi di produzione e di distribuzione non sono la stessa cosa.

Insomma, tutto abbastanza male, tranne forse proprio la procedura di selezione che è stata ben gestita dai consulenti legali di OPL e che risulta quindi ineccepibile.

Ma, intorno, sul lato OPL, ovvero sul lato delle scelte e delle decisioni di Bettiga e dei suoi, è davvero la foresta di Nottingham.

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ENPAP 2017-2021: dritti per la nostra strada.

Riprendo a scrivere sul sito di AltraPsicologia dopo due mesi di interruzione. Un pausa necessaria di riflessione dopo le elezioni ENPAP, per sedimentare alcuni pensieri.

PRIMA DI TUTTO: GRAZIE!

A tutti voi, che ci avete dato fiducia e consegnato un risultato elettorale limpido, privo di dubbi. Con più del 70%

dei consensi ad AltraPsicologia e una partecipazione al voto importante soprattutto al sud, queste elezioni segnano una pietra miliare nella storia della professione.

Un risultato che premia AltraPsicologia, ma soprattutto segna il tramonto delle raccolte-voti clientelari, dei brogli da repubblica delle banane, e riconosce il valore del lavoro fatto alla luce del sole.

Un risultato elettorale forgiato dal confronto pubblico costante con i colleghi.

Ho avuto anche la soddisfazione personale di essere per la seconda volta il candidato più votato d’Italia, e quindi devo un doppio ringraziamento: in AltraPsicologia lavoriamo insieme, come gruppo, e così continueremo. Ma sicuramente c’è chi ha riconosciuto nel mio lavoro qualcosa di speciale. Non posso che impegnarmi a continuare così, come fatto finora insieme ai colleghi di AP e con Felice Torricelli in particolare, con cui continueremo a condividere il governo di ENPAP nei prossimi 4 anni.

TRE CEPPI VIRALI.

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Fatte queste premesse positive, passo alle questioni critiche.

Ho isolato in queste elezioni tre ceppi virali su cui dobbiamo mantenerci vigili:

(1) IMPROVVISAZIONE e PRESSAPOCHISMO. Le candidature di liste last-minute mi hanno impressionato: l’aggregazione improvvisata di colleghi che mai si sono occupati di ENPAP e previdenza, ad un mese dalle elezioni e con programmi vacui, è stata portata quasi come un valore aggiunto.

Noi siamo di altro avviso: è solo in gruppo, con una logica stabile di collaborazione e impegno e la condivisione di una vision, che si può gestire ENPAP e gli Ordini in modo efficiente e in ottica di lungo periodo.

Forse non ci si rende pienamente conto che l’Ente di Previdenza di categoria non è una giostra che si ferma ogni quattro anni per fare scendere o salire la gente, ma un dispositivo-chiave per la tutela nostra e delle nostre famiglie.

Il ricambio politico non può essere inteso come roulette elettorale. Va invece gestito con responsabilità in un processo continuo di maturazione di nuove persone. Cosa che nei fatti non sta avvenendo. Prova ne è che il livello di dibattito fra opposti schieramenti in queste elezioni è stato avvilente: non si è potuto confrontarsi nel merito sui temi più rilevanti: pensioni, welfare, investimenti.

Fortunatamente i colleghi hanno saputo riconoscere il valore.

Grazie certamente al confronto aperto, che nell’era dei social è impietoso e genera distorsioni ma anche meccanismi selettivi virtuosi.

(2) PSEUDO-VERITA’. La trasparenza è un patrimonio di civiltà, che AltraPsicologia ha sempre perseguito anche molto concretamente negli enti che ha governato. ENPAP è stato un modello su questo, che la stampa nazionale ha portato come caso esemplare anche per gli altri enti di previdenza.

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La trasparenza serve per mettere sul tavolo le cose importanti e poterle discutere, avendo tutti un set di informazioni a disposizione. Ogni uso diverso da questo è improprio.

Ebbene, le informazioni civiche rese pubbliche per trasparenza, sono state usate a sproposito in campagna elettorale. Non sono servite per approfondire e impostare proposte politiche sui temi più importanti, ma per fare gossip in stile Novella 2000. Filtrate e distorte per creare pseudo- verità.

Le pseudo-verità, le post-verità o semplicemente le cazzate sparate ad arte sono un male in sé, perché generano incertezza e impediscono alle persone di fare scelte consapevoli. Ma hanno un ulteriore effetto deleterio: distraggono dai temi importanti.

(3) OCCULTAMENTO DI TEMI IMPORTANTI. I temi importanti per ENPAP sono pensioni, welfare e investimenti. Se ne sarebbe dovuto discutere in campagna elettorale. Era l’occasione per raccogliere insieme l’orientamento della comunità professionale. L’occasione per un confronto aperto.

Come AltraPsicologia abbiamo lanciato questi argomenti più volte e le liste concorrenti non li hanno colti, hanno preferito cincischiare sui compensi economici dei consiglieri.

Un’occasione perduta. Pazienza. Attendo di vedere quanti rinunceranno al compenso da consigliere dopo aver diffuso proclami di ogni sorta.

Ora noi andremo avanti ad occuparci di pensioni, welfare e investimenti avendo come unici interlocutori i colleghi iscritti ENPAP. Non ci sentiremo vincolati ad alcuna necessità di confronto con altri gruppi, perché l’occasione c’è stata in campagna elettorale e non è stata sfruttata correttamente.

Anzi, direi che è stata sfruttata anche scorrettamente.

ENPAP, OGGI E DOMANI.

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Ci aspettano sfide difficili su pensioni, contributi, welfare, investimenti.

Andremo dritti per la nostra strada, insieme ai colleghi.

ENPAP non è un ‘convento ricco con frati poveri’: custodisce (e non possiede) solo il denaro necessario per coprire le pensioni future, le spese di gestione e il welfare. Non può raccogliere altro e non crea magicamente pensioni e welfare dal nulla: le costruisce a partire dai contributi di tutti noi.

Le uniche due magie di ENPAP sono (1) la moltiplicazione dei contributi per la pensione per 1,5-1,75 volte in 40 anni, e solo se viene mantenuto costantemente un buon sistema di investimento (2) la moltiplicazione del potere d’acquisto dei contributi per il welfare, e solo se le forme di assistenza vengono continuamente gestite e aggiornate.

ENPAP è semplicemente uno strumento nelle mani della comunità professionale. Possiamo renderlo molto sofisticato ed efficiente, ma non possiamo pensare che arrivi sostituirsi a noi nel programmare i nostri piani di risparmio personale, come fosse la versione cibernetica di una Grande Madre ancestrale. Un pezzo del lavoro deve farlo ciascuno di noi, e per farlo serve consapevolezza.

E questa è la grande sfida che alla fine mi sento di raccogliere: abbiamo la reale opportunità di migliorare la nostra vita con scelte efficaci, ma dobbiamo essere consapevoli e questa consapevolezza deve essere diffusa a livello di comunità professionale. Oggi, con gli strumenti web, i social network e le decine di incontri di persona che organizzeremo, la diffusione di consapevolezza e il confronto aperto sono possibili ad un livello senza precedenti.

A tutti noi l’augurio di saper cogliere e

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usare al meglio queste opportunità.

Grazie per il vostro enorme e affettuoso sostegno.

ENPAP 2017-2021: Uno sguardo sul futuro.

Con la riunione del Consiglio di Indirizzo Generale del 29 aprile si è praticamente concluso il mandato 2013-2017 degli Organi dell’ENPAP.

È stato un mandato di sostanziale rifondazione del nostro Ente di Previdenza: sul piano formale, rinnovando i suoi regolamenti principali; sul piano sostanziale riformulando profondamente, con l’organizzazione e l’efficienza interna, la stessa la visione del mandato sociale dell’ENPAP.

I numeri, freddamente, dicono che:

siamo passati da meno di 42.000 iscritti registrati nel bilancio approvato nella primavera del 2013 a circa 55.000 oggi (+ 30%);

il patrimonio amministrato è cresciuto da 800 milioni di euro (2013) a circa un miliardo e duecento milioni di euro (+50%);

il risultato positivo di gestione è cresciuto da 8,7 milioni di euro a quasi 30 milioni nel 2016 (+240%);

gli stanziamenti per le forme di solidarietà ed assistenza sono oggi oltre 16 milioni;

le maternità erogate annualmente quasi 2.000;

i giorni di malattia ogni anno indennizzati dall’Ente oltre 22.000.

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In questi quattro anni è stato trasformato radicalmente l’impianto complessivo dell’ENPAP. Eviterò di essere eccessivamente pedante e rimando, per la sintesi delle principali riforme varate in questo periodo, al “Report di mandato” pubblicato sul sito di ENPAP.

Userò solo un pezzettino dello spazio che mi è concesso per uno stringatissimo elenco dei cambiamenti più strutturali:

la trasparenza e l’accountability sono state adottate c o m e m o d e l l o c o m p l e s s i v o d i g e s t i o n e : c o n l a pubblicazione di tutti i dati di rilievo sul sito, attivazione delle procedure per la prevenzione dei reati, l’approvazione del codice etico, la pubblicazione e l’aggiornamento della Carta dei Servizi;

l’approvazione del Regolamento per la Gestione del Patrimonio e degli Investimenti e la successiva strutturazione di tutte le procedure conseguenti hanno consentito di mettere in sicurezza i nostri risparmi, recuperando risorse significative per le future pensioni;

la riforma del Regolamento di Previdenza ha consentito di riversare sui conti individuale di ognuno di noi e quindi alle nostre pensioni i rendimenti effettivamente conseguiti dagli investimenti (anche quest’anno il rendimento dei risparmi pensionistici di ognuno di noi sarà di più del 3%);

l a r i f o r m a d e l R e g o l a m e n t o E l e t t o r a l e , c o n l’introduzione del voto elettronico, ha permesso l’aumento della partecipazione e la riduzione drastica dei costi (da 1,1 milioni a meno di 200mila euro);

il microcredito, con l’accesso garantito al credito fino a 100.000 euro, consente ora a tutti di avviare i propri progetti per la professione;

la formazione sulle competenze per la progettazione di carriera e l’accesso ai finanziamenti è arrivata in quasi venti città e raggiunto circa duemila Colleghi;

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i servizi per sostenere lo sviluppo (le consulenze fiscali , il social network interno, la ricerca di mercato, il progetto “Investire in Psicologia”) hanno consentito di facilitare il lavoro, creare occasioni e reti di scambio;

la riorganizzazione delle prestazioni sanitarie – sia assicurative con l’inserimento del pacchetto maternità, che dirette con l’ampiamento delle coperture in caso di malattia – hanno dato protezione concreta nei momenti di maggior fragilità;

le nuove risorse per la solidarietà – con i contributi in stato di bisogno, i contributi per i familiari disabili – danno ora supporto nelle circostanze più sfavorevoli per i professionisti;

La grande spinta all’innovazione efficiente che l’ENPAP ha espresso in questi anni ha trovato spessissimo eco nella stampa nazionale, che ha preso a parlare della nostra professione in toni finalmente favorevoli e confortanti.

Le elezioni hanno visto ampiamente riconosciuto l’intenso lavoro di AltraPsicologia: anche con la forza eclatante dei numeri – Zanon, con oltre 8.500 voti, è il candidato più votato di sempre in una elezione degli Psicologi ma tutti i candidati di AP hanno conseguito voti pari a quasi quattro volte quelli ottenuti dai rappresentanti dei gruppi inseguitori – è stato riconosciuto il valore che, in questo primo mandato alla guida dell’ENPAP, il progetto collettivo di AltraPsicologia ha portato alla professione.

Ora si parte con un nuovo mandato e questo progetto collettivo avrà la possibilità di darsi continuità.

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Il 12 e 13 maggio si insedieranno gli Organi che gestiranno l’ENPAP fino al 2021: saranno anni cruciali perché le sfide che attendono la nostra professione mettono oggi in discussione equilibri che – per quanto sofferti – hanno comunque strutturato a lungo il nostro modo di essere Psicologi.

Abbiamo la possibilità, con i prossimi quattro anni, di consolidare e di rendere non più reversibili le realizzazioni di questo primo periodo. E abbiamo l’obbligo di proseguire nel cambiamento per mettere tutti gli Psicologi in condizione di affrontare con qualche certezza in più le sfide che attendono la professione nei prossimi anni.

Nel corso degli incontri con cui, negli ultimi anni, abbiamo raggiunto decine di città in tutt’Italia abbiamo interagito dal vivo con migliaia di colleghi ed abbiamo raccolto tutti i

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loro feedback, ascoltato tutte le segnalazioni, i commenti, le domande, le preoccupazioni, le proposte che sono arrivate.

Fin dall’inizio dell’avventura di AltraPsicologia (nel 2005) ed ancora di più dall’avvio del primo mandato in ENPAP abbiamo presidiato i social network, risposto alle email, ascoltato le telefonate e abbiamo potuto cogliere i dubbi, le ansie, le speranze di quelli che oggi sono 55.000 professionisti e delle loro famiglie.

Abbiamo commissionato e letto indagini di mercato, ne abbiamo studiato i dati ed indagato le implicazioni per il futuro;

abbiamo incontrato i rappresentanti della politica nazionale e gli stakeholder principali della nostra professione; abbiamo maturato esperienza nei rapporti con la burocrazia italiana e con la finanza, più e meno etica, a livello internazionale…

Da tutto questo abbiamo tratto ed elaborato le priorità che AltraPsicologia ha proposto per il governo dell’ENPAP nel prossimo quadriennio. Ripartiamo da questa conoscenza, da questa disponibilità all’ascolto ed alla condivisione per concretizzare il progetto collettivo di AltraPsicologia per l’ENPAP fin dai primi passi della consigliatura che sta per cominciare.

Occorrerà, infatti, intervenire rapidamente per dare agli Psicologi strumenti nuovi ed efficaci per sostenere la capacità di valorizzazione e di programmazione a medio e lungo termine di coloro che vivono di libera professione.

Nei prossimi anni, oltre a quella pensionistica, si consumeranno altre sfide cruciali, per il posizionamento degli Psicologi professionisti nella società italiana: ENPAP sarà il loro alleato concreto nello sforzo, che tocca ad ognuno, per essere al passo con i bisogni emergenti e con il rinnovato mandato sociale che il Paese va proponendo nei nostri confronti.

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ENPAP: Benvenuti al Sud

Le elezioni ENPAP del 2017 hanno decretato l’Italia Unita.

Unita sotto il segno di AltraPsicologia.

Da Nord a Sud, senza lasciare spazio ad equivoci, gli psicologi e le psicologhe hanno scelto il governo di AltraPsicologia.

Ce l’aspettavamo? Senza false ipocrisie, diciamo di Sì.

Di certo le proporzioni con cui questo è avvenuto sono andate ben al di là di ogni nostra più rosea aspettativa. Tutto questo ci inorgoglisce e ci investe di grandi responsabilità, perché si sa…da grandi poteri derivano grandi responsabilità!

Una riflessione più attenta merita il risultato del SUD.

Quel SUD che, in occasione delle scorse elezioni (appena 4 anni fa), riuscì ad avere solo due rappresentati di AP, elette per il rotto della cuffia, le ultime due del gruppo.

Quel SUD sempre più restio ai cambiamenti.

Quel SUD del tanto non cambia niente.

Quel SUD dei “presunti brogli elettorali”;

Quel Sud in cui un Ordine regionale porta in tribunale una sua iscritta con la richiesta di €200.000, colpevole di aver informato i colleghi sugli esiti di un ricorso sui “presunti brogli elettorali”

Quel SUD…

Ebbene: in occasione di queste elezioni, quel SUD – che io profondamente amo – ha deciso.

Ha deciso di uscire dall’immobilismo.

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Ha deciso di attivarsi.

Ha deciso che “non è vero che tanto non cambia niente”!

La percentuale più alta dei votanti è stata al SUD, proprio in quel SUD. Ed è sempre in quel SUD che AP, per la prima volta, è stata eletta in maggioranza assoluta.

La sfida che ora ci attende è ardua, ma il processo di cambiamento è in atto ed inarrestabile. Oggi AP ha un volàno in più con quel SUD coeso e pronto a mettersi in gioco per il miglioramento della comunità professionale.

A questo punto non rimane che augurare, BUON LAVORO A NOI!

Psicofarmacologia e Psicologi a Padova

In che modo possono integrarsi psicoterapia e terapia farmacologica? Quali possono essere i vissuti e le reazioni al farmaco da un punto di vista psicologico? Come cambia la percezione di sé e delle proprie difficoltà quando entrano in azione i farmaci?

A partire da questi interrogativi l’incontro si focalizzerà sulla possibilità e sulle modalità di realizzazione di una presa in carico integrata, andando oltre la tradizionale visione riguardo l’utilizzo dei farmaci e le differenti competenze dello Psichiatra e dello Psicologo.

Relatore: Dott. Stefano Da Re, medico psichiatra del I Servizio Psichiatrico di Padova, referente per il Day Hospital Territoriale e per il Centro Diurno del servizio.

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Luogo e orario: giovedì 25 maggio alle ore 19.30, presso la Sala Tomaxo, residenza Jobcampus del Collegio don Mazza (in via Belzoni 146, Padova).

È n e c e s s a r i o i s c r i v e r s i t r a m i t e i l s e g u e n t e f o r m https://goo.gl/forms/r2vCJJGqxTX3YdsI3

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