Impariamo ad utilizzare il testamento.
Economico ed efficace.
Il passaggio generazionale nelle PMI italiane
Stefania Anzelini
Notaio - associate di Milano Notai
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Il passaggio generazionale (o successione aziendale) è quel momento in cui un figlio succede al padre nella gestione organizzativa e strutturale dell’impresa. Esso non riguarda il semplice passaggio di quote (o cariche), ma è il trasferimento dell’intero know how aziendale acquisito negli anni.
Il processo di successione ha quindi l’obiettivo di garantire la continuità aziendale attraverso la predisposizione di un’adeguata pianificazione legata sia allo sviluppo aziendale che al contestuale inserimento della nuova generazione.
Il passaggio generazionale nell’impresa
Solo l’8% degli italiani pianifica il trasferimento intergenerazionale della propria ricchezza, a dispetto dell’80% degli inglesi.
8%
Le strutture familiari negli ultimi anni sono oggetto di notevole dinamicità.
In aumento le persone single, le coppie senza figli e le famiglie monogenitore, mentre sono diminuite le coppie con figli. Il crescente numero di separazioni e divorzi è alla base dell’incremento delle nuove strutture familiari.
Uno sguardo va poi indirizzato ai figli con disabilità, ai quali si deve assicurare una corretta trasmissione della ricchezza e protezione patrimoniale.
Negli ultimi anni è inoltre cambiata molto anche la struttura dell’impresa, a causa all’aumento delle aspettative di vita dei fondatori che tendono a mantenere il timone anche in tarda età (molti fondatori sono over 70 e ancora molto attivi).
80%
La pianificazione successoria
L’Italia è oggi uno dei paesi in cui trasmettere il patrimonio agli eredi è più conveniente.
Le aliquote d’imposta relative alla successione vanno dal 4% per i discendenti in linea retta fino all’8% per gli altri eredi, con franchigie molto ampie, fino ad 1 milione di
euro per i discendenti in linea retta.
Nel resto d’Europa, le aliquote per i parenti di primo grado arrivano invece fino al 19% in Germania e sono del 40% nel Regno Unito. Stessa aliquota per la Francia, fino al 40%, mentre in Spagna arriva al 34%. Con franchigie
in tutti i casi di ben inferiori a quelle previste in Italia.
Le altre aliquote, quelle relative a eredi che non siano parenti di primo grado, vanno invece dal 40% del Regno Unito, dove è prevista un’aliquota unificata, al 60% della
Francia e addirittura all’80% del Belgio.
Risparmio fiscale: Francia, Germania e Spagna incassano fino a 13 volte più dell'Italia
Paesi a confronto
Segue: perché pianificare?
Oltre al risparmio fiscale, le altre motivazioni per cui le persone pianificano la successione della propria ricchezza sono:
v
Disporre in maniera autonoma dei propri beni
v
Evitare contrasti tra gli eredi
v
Fare in modo che i beni vadano alle persone care e non agli altri eredi
v
Evitare / ridurre prelievi fiscali sulla successione
v
Trasmettere la propria azienda ai propri eredi
Segue: perché pianificare?
La legge mette a disposizione una serie di strumenti che hanno la funzione di pianificare e organizzare la trasmissione della ricchezza; ma districarsi tra le norme e scegliere quello più adeguato a noi, non è sempre così facile.
La pianificazione successoria è come un vestito su misura;
ciò che è adatto per una persona, non è detto che lo sia anche per le altre.
Pianificazione «tailor made»
Dal sito del Ministero della Giustizia: dal 1989 al 2018 il numero di testamenti pubblicati è passato da 43.735 a 79.596.
Solo il 12,26% delle successioni avviene sulla base di un testamento:
v molte persone sostengono che si tratti di uno strumento riservato a patrimoni ingenti o che sia costoso perché costretti ad affidarsi ad un notaio;
v nello specifico pochi sanno come si redige e le accortezze che vanno adottate per questo importante documento.
Il testamento è un documento con cui si può disporre di tutto o parte dei propri beni per il momento successivo alla propria morte.
É un atto:
personalissimo: può essere fatto solo dal de cuius (è nullo quel testamento con il quale il testatore attribuisce ad una terza persona la scelta dell’erede e/o delle quote da attribuire);
formale: la legge indica le diverse forme in cui può essere redatto il testamento; regola comune è la forma scritta (è nullo il testamento orale).
12,26%
SUCCESSIONI DULLA BASE DI TESTAMENTO IN ITALIA
Il testamento come strumento di pianificazione
Il testamento: le tre tipologie
Il testamento olografo: è quello interamente scritto a mano, datato e sottoscritto dal testatore. E’ il modo più semplice (e meno costoso) di fare testamento. Attenzione però al «fai da te».
Il testamento pubblico: è un atto pubblico redatto da un notaio in presenza di due testimoni. Può essere fatto anche da chi, a causa ad esempio di malattia, non è in grado di scrivere o di firmare.
Il testamento segreto: è una forma di testamento poco utilizzata,
che consiste in un testamento sottoscritto e consegnato dal testatore
in busta chiusa al notaio, che redige il verbale di consegna e lo
conserva nei suoi atti.
Il testamento: limitazioni alla facoltà di disporre
disposizioni a tutela dei legittimari
divieto dei patti successori
art. 549 c.c. (divieto di pesi o condizioni sulla quota
dei legittimari)
Vantaggi
mantenere da disponibilità dei
beni: acquista efficacia dopo la
morte
revocabilità: può essere
modificato/revocato dal testatore fino
alla morte anche con forme diverse ampio spazio di
manovra: consente di gestire meglio le situazioni familiari
complesse
Il testamento: i vantaggi
Il testamento: libertà e revocabilità a confronto con altri istituti
Donazione
Recesso dal patto:
- dev’essere espressamente previsto
- la dichiarazione va resa davanti al notaio
- fino a quando? Instabilità Revocabilità solo casi espressamente
previsti:
- ingratitudine
- sopravvenienza di figli
Mutuo dissenso, con la necessaria cooperazione del donatario
Patto di famiglia
Possibile assoggettamento ad azione revocatoria o 2929 bis
Perché optare per il testamento
- È sempre revocabile
- Può essere modificato solo una volta - Risolve i problemi famigliari
Sondaggio I
Il testamento: i costi
Bassi costi
Nessuna imposta richiesta al momento della redazione del testamento.
La imposte vengono posticipate al momento dell’apertura della successione
Unico adempimento richiesto
RGT (Registro generale dei testamenti) permette di conoscere se una persona deceduta ha fatto
testamento e presso quale notaio è depositato
Attenzione: solo per testamenti ricevuti da notaio
Strumenti per attuare il passaggio dell’impresa per testamento
Strumenti
istituzione di erede e divisione del
testatore
legato: di azienda; di partecipazioni sociali; ditta e
marchio
nuda proprietà e usufrutto- nomina del rappresentante nomina di un
esecutore testamentario o curatore speciale
se beneficiari minori
Il contenuto del testamento presenta disposizioni di natura anche non patrimoniale.
€
Alcuni esempi:
Professio iuris Diritti d’autore
Disposizioni relative al nome del professionista Riconoscimento di figlio
Contenuto non patrimoniale del testamento
Come attuale la protezione patrimoniale
dopo la morte
trust
costituito per testamento
fondo patrimoniale costituito per
testamento vincolo di
destinazione costituito per
testamento
Testamento come strumento per attuare ex post
la protezione del patrimonio
Testamento come strumento da combinare con altri nella pianificazione
Il testamento, se ben costruito, permette di realizzare una visione d’insieme dell’intero patrimonio, non solo dell’impresa. Unico modo per attuare lasciti di natura filantropica.
Realizza a pieno la sua funzione se affiancato ad
istituti che anticipano il passaggio generazionale
FOCUS
Agevolazioni: l’art. 3, comma 4 ter, D.Lgs. 31 ottobre 1990, n. 346
v
4-ter. I trasferimenti, effettuati anche tramite i patti di famiglia di cui agli articoli 768-bis e seguenti del codice civile a favore dei discendenti e del coniuge, di aziende o rami di esse, di quote sociali e di azioni non sono soggetti all'imposta. In caso di quote sociali e azioni […] il beneficio spetta limitatamente alle partecipazioni mediante le quali è acquisito o
integrato il controllo ai sensi dell'articolo 2359, primo comma, numero 1), del codice civile.
Il beneficio si applica a condizione che gli aventi causa proseguano l'esercizio dell'attività d'impresa o detengano il controllo per un periodo non inferiore a cinque anni dalla data del trasferimento, rendendo, contestualmente alla presentazione della dichiarazione di
successione o all'atto di donazione, apposita dichiarazione in tal senso. Il mancato rispetto della condizione di cui al periodo precedente comporta la decadenza dal beneficio, il
pagamento dell'imposta in misura ordinaria, della sanzione amministrativa prevista
dall'articolo 13 del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 471, e degli interessi di mora
decorrenti dalla data in cui l'imposta medesima avrebbe dovuto essere pagata.
Quale può essere il contenuto del testamento
- Solo economico
- Solo di natura filantropica
- Patrimoniale e non patrimoniale
Sondaggio II
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