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volume 20, numero 3, 2005

Microbiologia Medica 135

CO5.2

DIAGNOSI MOLECOLARE DEI DISORDINI LINFOPROLIFERATIVI EBV - CORRELATI NEL

POST - TRAPIANTO

Verzaro S., Mancini C., Nazzari C., Latte M.C., Fabri G., Gaeta A.

Dipartimento di Scienze di Sanità Pubblica, Università degli Studi “La Sapienza”, P.le A. Moro 5

00185 Roma

Introduzione.

Una stretta correlazione è stata evidenziata tra

infezio-COMUNICAZIONI ORALI

comunicazioni orali

SESSIONE 5

I disordini linfoproliferativi:

ruolo eziopatogenetico di nuovi agenti infettivi

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volume 20, numero 3, 2005

Microbiologia Medica 136

ne da Epstein - Barr virus (EBV) e disordini linfopro-liferativi post trapianto (PTLD) caratterizzati da espan-sioni policlonali/oligoclonali di cellule linfoidi e linfo-mi monoclonali insorti come conseguenza della terapia immunosoppressiva. I principali fattori di rischio per lo sviluppo di PTLD sono l’infezione primaria, l’in-tensità ed il tipo di immunosoppressione.

Considerando che la tempestiva riduzione della terapia immunosoppressiva permette la regressione di PTLD, appare evidente la necessità di monitorizzare i pazien-ti nel post-trapianto per intervenire precocemente sul-l’evoluzione trasformante dell’infezione da EBV. Non essendo attualmente ben definito l’approccio diagno-stico nei pazienti trapiantati, scopo del nostro lavoro è stato quello di valutare la carica virale in diversi com-partimenti del sangue periferico, leucociti (PBLc) e plasma.

Metodi.

Nel nostro studio sono stati arruolati nove pazienti adulti e tredici pediatrici sottoposti a trapianto d’orga-no. Gli adulti includevano quattro trapianti di rene, quattro di polmone ed uno di fegato, i pediatrici nove trapianti di rene, uno di polmone e tre di fegato. Tutti i pazienti pediatrici risultavano negativi per EBV prima del trapianto. L’analisi qualitativa del DNA virale nelle cellule e nel plasma ottenuti dai pazienti in esame veni-va effettuata tramite PCR Nested. I campioni risultati positivi venivano quantizzati con metodica immunoen-zimatica.

Risultati.

Due pazienti pediatrici inclusi nel nostro studio hanno mostrato evidenze cliniche di PTLD. Lo sviluppo di tale patologia risultava accompagnato, in entrambi i casi, da un significativo incremento della carica geno-mica di EBV sia nel compartimento cellulare che nel plasma.

Conclusioni.

I risultati da noi ottenuti suggeriscono che il monito-raggio della carica virale di EBV è fondamentale per evidenziare in modo precoce pazienti ad alto rischio di PTLD ed attuare un’adeguata terapia in modo da impe-dire l’evoluzione neoplastica di tale infezione.

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