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Quando l’EBV arriva al fegato

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Academic year: 2021

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Lega S, Tubaro M. Medico e Bambino Pagine Elettroniche 2014; 17(6) http://www.medicoebambino.com/?id=PSR1406_30.html

Pagina 1 di 1

MeB – Pagine Elettroniche

Volume XVII

Giugno 2014

numero 6

I POSTER DEGLI SPECIALIZZANDI

QUANDO L’EBV ARRIVA AL FEGATO

Sara Lega, Martina Tubaro

Scuola di Specializzazione in Pediatria, IRCCS Materno-Infantile “Burlo Garofolo”, Università di Trieste

Indirizzo per corrispondenza: [email protected] Il coinvolgimento epatico in corso di infezione da EBV

è presente nell’80% dei casi, è generalmente asintomatico ed è caratterizzato da un aumento solo moderato delle transaminasi. In alcune casistiche relative alla popolazio-ne giovapopolazio-ne-adulta l’epatocolangite emerge come il tipo di lesione prevalente. Epatiti sintomatiche sono raramente descritte e possono essere caratterizzare dal dolore addo-minale e dai segni di colestasi (prurito, ittero).

Abbiamo analizzato retrospettivamente i casi di epatite in corso di infezione da virus EBV che sono stati ricove-rati presso l’IRCCS “Burlo Garofolo” negli ultimi 5 anni.

Abbiamo trovato 8 casi: 6 avevano un’età compresa tra gli 11 e i 17 anni, 2 avevano meno di 2 anni (18 e 24 mesi rispettivamente). Tutti avevano una sierologia compatibi-le con infezione da EBV in atto (Tabella I).

In 6 casi, ovvero in tutti i pazienti >11 anni, erano pre-senti alla diagnosi almeno due segni tipici di mononucle-osi (faringite, linfoadenopatie, epatosplenomegalia, feb-bre), 3 casi presentavano dolore addominale, in 5 casi era presente l’ittero, di questi ultimi 3 avevano una emolisi in atto (aptoglobina ridotte, aumento della bilirubina indiret-ta). Nei due casi di età minore la clinica era totalmente aspecifica (febbre protratta) e il riscontro di epatite è stato occasionale (Tabella II). Sul piano ematochimico nella maggior parte dei casi (6 casi) si è trattato di una epatoco-langite (GGT >5x).

L’aumento degli indici di citolisi epatica è stato di enti-tà moderata (ALT < 10x) in 5 casi. In 3 casi si è osservato un aumento sino 20-30x dei valori delle ALT. In nessun caso si è osservata una alterazione della funzionalità epa-tica. Nei casi in cui è stato seguito l’andamento con esami ripetuti, gli enzimi epatici hanno raggiunto il valore mas-simo a 2 settimane dall’esordio dei sintomi e si sono normalizzate entro i 2 mesi successivi. Con il limite del numero e della modalità di reclutamento dei casi possia-mo comunque trarre alcune conclusioni:

• in presenza di una epatocolangite una infezione da EBV va sempre considerata, anche in assenza dei

sintomi classici di mononucleosi specie nei bambini più piccoli.

• il riscontro di indici di citolisi molto elevati è possi-bile; al di fuori dell’epatite autoimmune e dei rari di-fetti immunitari l’evoluzione è comunque benigna. • nei casi con ittero la presenza di una emolisi

conco-mitante va ricercata. ALT max GGT BIL tot (d) Evoluzione 11 a x 20 x 5 4,8 (4,5) Risol 4 sett 13 a x 13 x 4 4,6 (4,0) Risol 3 sett 17 a x 12 x 7 3,7 (2,8) Risol 3 sett 15 a x 4 x 7 9,2 (5,9) Risol 3 sett 16 a x 6 x 4 9,3 (6,3) Rid 3 sett 16 a x 9 x 5 nn Rid 2 sett 18 m x 30 x 8 nn Risol 2 m 24 m x 7 x 2 nn Risol 2 sett Tabella I.

Sintomi tipici mononucleosi

11 a SI

Splenomegalia, linfoadenopatia LC + ING 13 a SI Epatosplenomegalia, LNF LC 17 a SI Linfoadenopatia LC, Astenia 15 a SI Odinofagia, linfoadenopatia LC, 16 a SI

Faringite, splenomegalia, linfoadenopatia LC 16 a SI

Faringite, linfoadenopatia LC 18 m NO

24 m NO

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