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Una linfadenite da vaccino… la BCG-ite

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Academic year: 2021

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Facchina G. Medico e Bambino Pagine Elettroniche 2019;22(4):94 https://www.medicoebambino.com/?id=PSR1904_20.html

94

MeB - Pagine Elettroniche

Volume XXII

Aprile 2019

numero 4

I POSTER DEGLI SPECIALIZZANDI

UNA LINFADENITE DA VACCINO… LA BCG-ITE

Giulia Facchina

Scuola di Specializzazione in Pediatria, Università di Trieste Indirizzo per corrispondenza: facchina.giulia@gmail.com

Una lattante tunisina di 6 mesi giunge alla nostra atten-zione per una storia di tre giorni di febbre associata a una tumefazione linfonodale dolente e iperemica al cavo ascellare sinistro. La sintomatologia non aveva risposto alla terapia antibiotica per os con amoxicillina e acido clavulanico. Gli esami ematici evidenziavano una leucoci-tosi neutrofila con piastrinosi e aumento della PCR, men-tre un’ecografia eseguita in altra sede confermava la per-tinenza linfonodale della tumefazione, che presentava col-liquazione e segni di iniziale fistolizzazione.

Da segnalare in anamnesi l’esecuzione del vaccino an-titubercolare due mesi prima nel Paese di provenienza. In considerazione della storia clinica e della localizzazione della linfadenite, abbiamo sospettato la presenza di una linfadenite tubercolare post-vaccinale (BCG-ite - BCG = bacillo di Calmette-Guérin), avviato terapia con isoniazi-de e rifampicina ed eseguito l’aspirazione chirurgica isoniazi-del linfonodo, con immediato beneficio. Tuttavia, alla luce della rapidità di comparsa dei sintomi, nel sospetto di una sovrainfezione batterica, abbiamo avviato in concomitan-za la terapia antibiotica con clindamicina, e abbiamo ese-guito gli esami immunologici (sottopopolazioni linfocita-rie e ROI test), per escludere un difetto immunitario sot-tostante. Tali esami sono risultati nella norma. La PCR su aspirato è invece risultata positiva per Mycobacterium complex, con successiva positivizzazione a 40 giorni del-la coltura per Mycobacterium bovis, confermando l’ipotesi iniziale di BCG-ite. Inoltre, la coltura sull’aspirato è risultata positiva per Staphylococcus

au-reus, confermando la presenza di sovrainfezione batterica.

La BCG-ite è un’infezione da micobatteri (nella fatti-specie M. bovis) secondaria alla vaccinazione antituberco-lare, situazione che spesso si presenta con una semplice tumefazione linfonodale ascellare omolaterale rispetto al

sito di inoculo del vaccino (come nel caso della piccola). Tuttavia, in questo caso, il quadro era arricchito anche da dolorabilità locale con importante iperemia sovrastante con febbre e indici di flogosi aumentati. La situazione, descritta in letteratura come infezione sistemica da vacci-nazione post-tubercolare, poteva avere due possibili spie-gazioni: la prima prevedeva l’esclusione di un difetto immunitario (SCID e CGD); la seconda, invece, prevede-va la presenza di una sovrainfezione batterica. In tal senso è importante sottolineare che non solo dall’aspirato è stato isolato un ceppo di S. aureus, ma che l’immediato e stabi-le miglioramento clinico dopo aspirazione depongono per un ruolo molto più importante della componente piogeni-ca che di quella tubercolare.

Il trattamento di questa condizione risulta essere con-troverso, dal momento che, se le forme non suppurative vanno in genere incontro a involuzione spontanea, quelle suppurative possono invece associarsi a decorsi prolunga-ti e con esiprolunga-ti importanprolunga-ti.

La terapia medica con macrolidi o farmaci antituberco-lari è molto controversa in quanto non sembra influenzare favorevolmente il decorso. In caso di forme con evoluzio-ne suppurativa è raccomandato il ricorso all’agoaspirato per prevenire la fistolizzazione. Tale procedura è da con-siderarsi il gold standard terapeutico, ricorrendo all’escis-sione chirurgica esclusivamente nei casi in cui l’aspirato fallisca, in caso di linfonodi multi-loculati o qualora si sia già realizzata una fistolizzazione.

Bibliografia di riferimento

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