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che vengono definiti come soggetti

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Academic year: 2021

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(1)

Le situazioni giuridiche soggettive fanno capo a quelli che vengono definiti come soggetti

(2)

La capacità giuridica è la idoneità a divenire titolari di diritti e di doveri.

Nel nostro ordinamento per le persone fisiche è attribuita dal legislatore per il solo fatto della nascita.

(3)

Il concepito non è invece considerato soggetto dal nostro ordinamento ogni acquisto destinato al concepito è infatti subordinato all’evento della nascita (art. 1 co. 2 c.c.).

(4)

Art. 22 Cost.:

Nessuno può essere privato, per motivi politici, della capacità giuridica, della cittadinanza, del nome.

In questo modo il nostro ordinamento evita la sanzione della morte civile.

(5)

Non sono ammissibili

discriminazioni alcune giustificate per ragioni di sesso, di razza, di

lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e

sociali (art. 32 Cost.).

(6)

Si. Ad esempio lo straniero può essere ammesso a godere di diritti civili a condizione di reciprocità (art. 16 disp. prel.) cioè nei limiti in cui lo Stato di appartenenza dello straniero riconoscerebbe gli stessi diritti ad un cittadino italiano.

(7)

Diversa rispetto alla capacità giuridica è la

capacità di agire .

(8)

La capacità di agire consiste infatti nella idoneità a

compiere validamente atti giuridici che consentano al

soggetto di acquisire e esercitare diritti o di assumere e

adempiere obblighi.

(9)

La capacità di compiere validamente atti giuridici

è attribuita dal legislatore al soggetto che abbia

raggiunto un’adeguata maturità psichica

la ratio è quella di far si che in questo

modo il soggetto sia completamente in grado di

comprendere la convenienza degli atti che

compie.

(10)

La legge fissa perciò con criterio generale un’età

eguale per tutti al cui raggiungimento si reputa

che ciascuno sia capace di assumere validamente

ogni decisione che lo riguarda.

(11)

Art. 2 co. 1 cc.: “la maggiore età è

fissata al compimento del diciottesimo

anno. Con la maggiore età si acquista la

capacità di compiere tutti gli atti per i

quali non sia stabilità un’età diversa”.

(12)

Di regola sono annullabili a meno che il minore abbia non soltanto dichiarato, falsamente, di essere maggiorenne, ma addirittura abbia con raggiri occultato la sua minore età.

(13)

L’annullabilità può essere fatta valere dal rappresentante del minore o da quest’ultimo quando ha raggiunto la maggiore età.

L’annullabilità non può mai essere fatta valere dal

minorenne. AMMONIMENTO NEI

CONFRONTI DEL MAGGIORENNE AD ASTENERSI

DAL CONCLUDERE AFFARI DI RILIEVO CON

MINORI.

(14)

Eccezioni a questa regola Contrarre matrimonio

Richiesta di interruzione di una gravidanza

Esercizio del diritto d’autore

Accensione di libretti di risparmio nominativi.

(15)

Capacità giuridica e di agire:

Capacità giuridica

idoneità ad essere titolari di diritti e doveri

Capacità di agire

idoneità a compiere validamente atti

giuridici.

(16)

‘Incapacità’

(17)

Di fatto un soggetto maggiorenne può tuttavia essere incapace di intendere il valore dei suoi atti

(18)

I nterdizione

Inabilitazione

Incapacità naturale

(19)

Interdizione

L’interdizione ricorre nei casi in cui un maggiorenne si trova in condizioni di abituale infermità di mente e determina una situazione di incapacità legale identica a quella in cui si trova il minore e tale per cui i suoi atti sono annullabili

Possono richiedere

l’interdizione il coniuge o i parenti entro il 4 grado, gli affini entro il 2 rado, il tutore il curatore ovvero il Pubblico ministero

L’incapacità decorre dalla data della sentenza mediante la quale si provvede all’annotazione in margine all’atto di nascita.

(20)

Interdizione giudiziale e legale

L’interdizione giudiziale è quella fino ad ora vista e si determina in base ad una sentenza giudiziale.

L’interdizione legale è prevista dal codice

penale come pena

accessoria di una condanna alla reclusione non inferiore a 5 anni.

si applicano le stesse norme previste per l’interdizione giudiziale.

(21)

Sono le ipotesi in cui intervengono

menomazioni psichiche: drogato, ubriaco

etc.

(22)

Cosa succede agli atti

compiuti da un soggetto in stato di incapacità

naturale ?

(23)

L’impugnabilità e conseguente invalidità consegue alla sola

incapacità naturale

(24)

Per l’invalidità dell’atto occorre oltre all’incapacità di intendere e di volere

“un grave pregiudizio” a danno dell’incapace

(25)

Per l’invalidità dell’atto occorre oltre all’incapacità di intendere o di volere

“la mala fede dell’altro contraente”

Il pregiudizio è solo un indice rivelatore della mala fede

(26)

L’inabilitazione si differenzia dalle incapacità legali

finora esaminate in quanto non è assoluta ma

relativa o parziale il soggetto non può

compiere da solo gli atti che possano incidere più

sensibilmente sul suo patrimonio, ma può

compiere validamente atti di ordinaria

amministrazione

(27)

L’inabilitazione può essere pronunciata dal giudice nei confronti dell’infermo di mente lo stato del quale non sia talmente grave da far luogo a interdizione.

(28)

(i) Infermità di mente non talmente grave da far luogo all’interdizione;

(ii) Prodigalità intesa come impulso patologico che incide negativamente sulla capacità del soggetto di valutare la convenienza dell’affare;

(iii) Abuso abituale di bevande alcoliche o di stupefacenti;

(iv) Sordomutismo o cecità.

(29)

Inabilitazione

Per gli atti di straordinaria amministrazione l’inabilitato dunque necessita dell’intervento

di un curatore

Il curatore non si sostituisce all’incapace ma integra la volontà di quest’ultimo previo autorizzazione giudiziale

Es. per la vendita di un bene di proprietà dell’inabilitato occorrerà il consenso dell’inabilitato e del curatore previa autorizzazione giudiziale.

(30)

Il procedimento di inabilitazione ricalca quello di interdizione: soggetti

legittimati (in parte), fase istruttoria etc.

(31)

Amministrazione di sostegno

L’amministrazione di sostegno si apre con decreto motivato del giudice tutelare

Infermità o

menomazione fisica o psichica della persona

Impossibilità per il soggetto, a causa della

infermità o

menomazione, di

provvedere ai propri interessi

(32)

Amministrazione v. interdizione

Ai fini dell’apertura

dell’amministrazione di sostegno

Rileva non solo una

menomazione psichica ma anche fisica

Rileva non solo un’infermità di mente ma anche una semplice menomazione psichica

Rileva non solo un’infermità o menomazione psichica abituale ma anche un’infermità o menomazione temporanea

Rileva non solo un’infermità o menomazione che coinvolga integralmente la sfera psichica o fisica del soggetto ma anche un’infermità che incida su taluni profili della personalità

(33)

Il decreto di apertura dell’amministrazione di sostegno può tuttavia essere emesso nell’ultimo anno della minore età dell’interessato pur divenendo esecutivo solo al 18 anno

(34)

Il procedimento di amministrazione di sostegno può essere promosso.

Dallo stesso beneficiario

Dal coniuge

Dalla persona stabilmente convivente

Dai parenti entro il 4 grado

Dagli affini entro il 2 grado

Dal tutore o dal curatore

Dal pubblico ministero

Dai responsabili dei servizi sanitari e sociali direttamente impegnati nella cura della persona

(35)

Mentre gli effetti dell’interdizione e dell’inabilitazione sono sostanzialmente predeterminati dalla legge gli effetti dell’amministrazione di sostegno sono determinati di volta in volta dal provvedimento del giudice tutelare

(36)

Il giudice tutelare nomina all’interessato un

amministratore di sostegno nella persona

designata dallo stesso interessato in

previsione della propria eventuale futura

incapacità.

(37)

In mancanza di tale designazione, scegliendolo,

preferibilmente, nella persona del coniuge non

legalmente separato della persona

stabilmente convivente del padre o della

madre del figlio del fratello etc.

(38)

Gli atti che l’amministratore di sostegno ha il potere di compiere in nome e per conto del beneficiario, che correlativamente perde la possibilità di porli in essere personalmente con conseguente annullabilità.

(39)

Gli atti cui l’amministratore di sostegno deve dare il proprio assenso, prestando così assistenza al beneficiario, che

correlativamente perde la possibilità di porli in essere da solo con conseguente annullabilità

(40)
(41)

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