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Poesia nuova

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Academic year: 2021

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Poesia nuova

Si afferma nel periodo tra le due guerre; è il risultato della maturazione di alcune tendenze poetiche affermatesi nel primo ‘900; è una poesia molto distante da quella del ‘800.

Queste le sue principali caratteristiche:

- esiguità della produzione rispetto alla produzione dei poeti di fine ‘800 (vedi Carducci, Pascoli, D’Annunzio): nei poeti nuovi c’è una maggiore

coscienza-autocoscienza critica.

- rifiuto del canto a voce spiegata, dell’eloquenza, dell’oratoria, del vaticinio (vedi Carducci, D’Annunzio; ma su questa linea già i crepuscolari) - diseroicizzazione della parola poetica (già i crepuscolari)

Ma a differenza dei crepuscolari:

- ricerca di una nuova musicalità; non vi è uso dell’ironica discorsività - nuovo valore a poesia: la poesia ha una sua esistenza funzionale: è

esorcismo davanti all’evento, è cerimonia protettiva [Sanguineti]; la poesia dà un senso; è ricerca di un senso.

- Avviene «l’istituirsi definitivo di tutta una fisica e di tutta una metafisica giocate contro la storia» [Sanguineti]

>> Su questa strada si erano incamminati già i poeti “vociani”, ma il loro

“espressionismo”, la loro “voce” aveva un carattere più frammentario, la loro poesia è un’accumulazione di spunti.

Per i “vociani” la poesia non è “bella biografia”.

Invece Saba, Ungaretti, Montale oppongono la “bella biografia”:

questo concetto non è da intendersi in senso dannunziano o

successivamente “ermetico”, ma nel senso che i poeti nuovi hanno l’idea che la poesia sia funzionale alla vita; che la propria esperienza possa farsi universale, che possa valer per tutti, che la propria esperienza (e la propria poesia) possa agire per tutti.

http://www.carloraimondo.it/appunti-lezioni/

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Pur negli esiti differenti:

- Saba: trova un valore nella parola trita e nella esperienza

“elementare; nella quotidianità; nella “poesia onesta”

- Ungaretti: trova valore nella parola abissale - Montale: trova valore nell’”occasione”.

Importanza di un “nuovo” linguaggio; che caratterizza la poesia “nuova”.

No tradizione; no oratoria; no prolissità.

Si essenzialità.

Parola abissale, carica di espressione, pregnante.

Valore educativo, magico della parola.

Eliminazione di nessi logico-sintattici: si cerca di esprimere l’inesprimibile. No parola che squadri, che offra verità assoluta, verità chiara e sacrosanta.

Uso dell’analogia.

http://www.carloraimondo.it/appunti-lezioni/

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