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6 dicembre 2004, traccia A

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(1)

Prove scritte di

Analisi Matematica 1

Ingegneria classe Industriale, corso B a.a. 2004–2005

x y

f

g 0

1

La funzione seno e la funzione esponenziale

Raccolta delle tracce di “Analisi Matematica 1 ” per Ingegneria classe Industriale, corso B, Facolt`a di Ingegneria, Universit`a degli Studi di Lecce

(2)

6 dicembre 2004, traccia A

1. Tracciare il grafico della funzione cos`ı definita f (x) = x2− |x − 1|

x + 1 .

2. Calcolare il seguente integrale

x2arcsin xdx.

3. Studiare il carattere della serie

n=2

log(n + 1)− log(n − 1)

n + 1 .

(3)

Soluzione del 6 dicembre 2004, traccia A 1. La funzione `e definita in Xf :=R \ {−1} e si ha

f (x) =







x2− x + 1

x + 1 , x≥ 1 , x2+ x− 1

x + 1 , x < 1 , x̸= −1 .

Poich´e l’insieme di definizione non `e simmetrico n`e periodico, la fun- zione non pu`o verificare tali propriet`a.

Si ha x2 − |x − 1| ≥ 0 se e solo se |x − 1| ≤ x2 e quindi se e solo se −x2 ≤ x − 1 ≤ x2; la diseguaglianza x2 + x− 1 ≥ 0 `e vera per x ≤ (−1 −√

5)/2 e per x ≥ (−1 +√

5)/2, mentre x2 − x + 1 ≥ 0 `e sempre vera; tenendo presente che x + 1≥ 0 per x ≥ −1, si ricava che f `e positiva negli intervalli [(−1 −√

5)/2,−1[ e [(−1 +√

5)/2, +∞[ e negativa negli intervalli ]− ∞, (−1 −√

5)/2] e ]− 1, (−1 +√

5)/2]. Le intersezioni con gli assi sono date da

A

(−1 −√ 5 2 , 0

)

, B

(−1 +√ 5 2 , 0

)

, C(0,−1) . Per quanto riguarda i limiti agli estremi dell’insieme di definizione, tenendo presente il segno della funzione si ha

lim

x→−1f (x) = +∞ , lim

x→−1+f (x) =−∞ ,

e quindi la retta di equazione x =−1 `e un asintoto verticale in alto a sinistra ed in basso a destra per f ; poich´e f `e definita e continua in Xf, non possono esistere eventuali altri asintoti verticali.

Inoltre si ha limx→±∞f (x) = ±∞ e quindi non esistono asintoti orizzontali.

Poich´e

x→±∞lim f (x)

x = 1 , lim

x→±∞f (x)− x = −1 ± 1 ,

la retta di equazione y = x `e un asintoto obliquo a destra e la retta di equazione y = x− 2 `e un asintoto obliquo a sinistra.

Dalle propriet`a di derivabilit`a delle funzioni elementari e dalle regole di derivazione, si pu`o affermare subito che f `e derivabile in Xf \ {1}

e, per ogni x∈ Xf \ {1}, risulta

f(x) =







x2+ 2x− 2

(x + 1)2 , x≥ 1 , x2+ 2x + 2

(x + 1)2 , x < 1 , x̸= −1 .

(4)

Nel punto 1, si ha f+ (1) = limx→−1+f(x) = 1/4 e analogamente f (1) = limx→−1f(x) = 5/4; si deduce che f non `e derivabile in 1 pur essendo derivabile sia a destra che a sinistra in tale punto; pertanto 1 `e un punto angoloso per f .

Si riconosce facilmente che il segno della derivata `e sempre strettamen- te positivo (le espressioni ottenute vanno considerate negli insiemi spe- cificati) e quindi f `e strettamente crescente in ognuno degli intervalli ]− ∞, −1[ e ] − 1, +∞[.

Si ha inoltre, per ogni x∈ Xf \ {1},

f′′(x) =







 6

(x + 1)3 , x≥ 1 ,

2

(x + 1)3 , x < 1 , x̸= −1 .

Pertanto f `e strettamente convessa negli intervalli ]−∞, −1[ e [1, +∞[

e strettamente concava nell’intervallo ]− 1, 1].

Il grafico `e tracciato approssimativamente nella Figura 1.

x y

Figura 1: Grafico della funzione del 6 dicembre 2004, traccia A.

2. Posto t := arcsin x, si ottiene x = sin t e dx = cos t dt e l’integrale

diventa ∫

t sin2t cos t dt.

(5)

A questo punto, integrando per parti, si ha

t sin2t cos t dt = tsin3t

3

∫ sin3t 3 dt

= tsin3t 3 1

3

(1− cos2t) sin t dt

= tsin3t 3 1

3 (

− cos t + cos3t 3

) + c e pertanto l’integrale richiesto `e dato da

arcsin xx3 3 1

3 (

1− x2+

√(1− x2)3 3

)

+ c , c∈ R .

3. Si ha

log(n + 1)− log(n − 1)

n + 1 = logn+1n−1 n + 1 =

log (

1 + (n+1

n−1− 1)) n + 1

e tenendo presente che, per n→ +∞

log (

1 +

(n + 1 n− 1− 1

))

n + 1

n− 1− 1 = 2 n− 1

si deduce che il termine generale della serie `e un infinitesimo di or- dine 2; pertanto la serie `e assolutamente convergente (e quindi anche semplicemente convergente).

(6)

6 dicembre 2004, traccia B

1. Tracciare il grafico della funzione cos`ı definita f (x) = 2x2− |x2− 1|

x + 1 .

2. Studiare il seguente limite

x→0lim

sin2x− x arcsin x sin x5 e|x|1 .

3. Studiare il carattere della serie

n=1

n!

2n+ (n + 1)!.

(7)

Soluzione del 6 dicembre 2004, traccia B 1. La funzione `e definita in Xf :=R \ {−1} e si ha

f (x) =







x2+ 1

x + 1 , x <−1 , x ≥ 1 , 3x2− 1

x + 1 , −1 < x < 1 .

Poich´e l’insieme di definizione non `e simmetrico n`e periodico, la fun- zione non pu`o verificare tali propriet`a.

Si ha 2x2− |x2− 1| ≥ 0 se e solo se |x2− 1| ≤ 2x2 e quindi se e solo se−2x2≤ x2− 1 ≤ 2x2, cio`e −3x2≤ −1 e −1 ≤ x2; la diseguaglianza 3x2 ≥ 1 `e vera per x ≤ −√

3/3 e per x

3/3, mentre x2 ≥ −1 `e sempre vera; tenendo presente che x + 1≥ 0 per x ≥ −1, si ricava che f `e positiva negli intervalli ]−1, −√

3/3] e [√

3/3, +∞[ e negativa negli intervalli ]− ∞, −1[ e [−√

3/3,√

3/3]. Le intersezioni con gli assi sono date da

A (−√

3 3 , 0

)

, B

(√3 3 , 0

)

, C(0,−1) .

Per quanto riguarda i limiti agli estremi dell’insieme di definizione, tenendo presente il segno della funzione si ha

lim

x→−1f (x) =−∞ , lim

x→−1+f (x) = +∞ ,

e quindi la retta di equazione x =−1 `e un asintoto verticale in basso a sinistra ed in alto a destra per f ; poich´e f `e definita e continua in Xf, non possono esistere eventuali altri asintoti verticali.

Inoltre si ha limx→±∞f (x) = ±∞ e quindi non esistono asintoti orizzontali.

Poich´e

x→±∞lim f (x)

x = 1 , lim

x→±∞f (x)− x = −1 ,

la retta di equazione y = x− 1 `e un asintoto obliquo a destra e a sinistra per f .

Dalle propriet`a di derivabilit`a delle funzioni elementari e dalle regole di derivazione, si pu`o affermare subito che f `e derivabile in Xf \ {1}

e, per ogni x∈ Xf \ {1}, risulta

f(x) =









x2+ 2x− 1

(x + 1)2 , x <−1 , x ≥ 1 , 3x2+ 6x + 1

(x + 1)2 , −1 < x < 1 .

(8)

Nel punto 1, si ha f+ (1) = limx→−1+f(x) = 1/2 e analogamente f (1) = limx→−1f(x) = 5/2; si deduce che f non `e derivabile in 1 pur essendo derivabile sia a destra che a sinistra in tale punto; pertanto 1 `e un punto angoloso per f .

Si riconosce facilmente che il segno della derivata `e strettamente positi- vo in ]−∞, −1−

2[ e ]−1+

6/3, +∞[\{1} e quindi f `e strettamente crescente in ognuno degli intervalli ]−∞, −1−√

2] e [−1+√

6/3, +∞[.

Pertanto, il punto −1 −√

2 `e di massimo relativo per f ed il punto

−1 +√

3/6 `e di minimo relativo per f ; i valori di f sono dati da f (−1 −√

2) =−2(1 +√

2) e f (−1 +√

3/6) =−6 + 9√ 3/2.

Si ha inoltre, per ogni x∈ Xf \ {1}, f′′(x) = 4

(x + 1)3 ,

e pertanto f `e strettamente convessa negli intervalli ]− 1, 1] e [1, +∞[

e strettamente concava nell’intervallo ]− ∞, −1[ (si osservi che f non

`e strettamente convessa in ]− 1, +∞[).

Il grafico `e tracciato approssimativamente nella Figura 2.

x y

Figura 2: Grafico della funzione del 6 dicembre 2004, traccia B.

2. Basta osservare che il termine sin2x−x arcsin x `e infinitesimo e e−1/|x|

`e infinitesimo di ordine arbitrariamente grande in 0; pertanto il nume- ratore `e un infinitesimo di ordine arbitrariamente grande in 0; poich´e

(9)

il denominatore `e un infinitesimo di ordine 5, si deduce che il rappor- to `e infinitesimo (di ordine ancora arbitrariamente grande) e quindi il limite richiesto `e uguale a 0.

3. Si osserva che, per ogni n≥ 1, n!

2n+ (n + 1)! n!

2(n + 1)! = 1 2(n + 1)

e poich`e la serie armonica `e divergente positivamente, anche quella in esame risulta divergente positivamente.

(10)

6 dicembre 2004, traccia C

1. Tracciare il grafico della funzione cos`ı definita f (x) = arctan x− 1

|x| + 1.

2. Studiare il seguente limite

xlim→0

1− x + x2− e−x/2

x2 .

3. Calcolare il seguente integrale

sin(log x)dx.

(11)

Soluzione del 6 dicembre 2004, traccia C 1. La funzione `e definita in Xf :=R e si ha

f (x) =





arctanx− 1

x + 1 , x≥ 0 ,

arctanx− 1

1− x = arctan−1 = −π

4 , x < 0 .

La funzione `e quindi costante in ]− ∞, 0] e non `e n´e simmetrica n`e periodica.

Se x≥ 0, tenendo presente che l’arcotangente `e positiva se e solo se lo

`e il suo argomento, si ha ovviamente f (x)≥ 0 in [1, +∞[ e f(x) ≤ 0 in [0, 1]; per x≤ 0 si ha ovviamente f(x) = −π/4 < 0.

Le intersezioni con gli assi sono date da A(1, 0) , B

( 0,−π

4 )

.

La funzione `e continua in tuttoR e quindi non vi sono asintoti verticali.

Inoltre si ha limx→+∞f (x) = arctan 1 = π/4 e quindi la retta di equazione y = π/4 `e un asintoto orizzontale a destra per f ; ovviamente la retta di equazione y =−π/4 `e un asintoto orizzontale a sinistra per f .

Dalle propriet`a di derivabilit`a delle funzioni elementari e dalle regole di derivazione, si pu`o affermare subito che f `e derivabile in R \ {0} e, per ogni x∈ R \ {0}, risulta

f(x) =



 1

x2+ 1 , x > 0 , 0 , x < 0 .

Nel punto 0, si ha f+ (0) = limx→0+f(x) = 1 e analogamente f (0) = limx→0f(x) = 0; si deduce che f non `e derivabile in 0 pur essendo derivabile sia a destra che a sinistra in tale punto; pertanto 0 `e un punto angoloso per f .

Si riconosce facilmente che il segno della derivata `e strettamente posi- tivo in [0, +∞[ e quindi f `e strettamente crescente in [0, +∞[.

Tutti i punti dell’intervallo ]− ∞, 0] sono di minimo relativo (anzi assoluto) per f ed inoltre il minimo assoluto vale −π/4; al contrario, f non `e dotata di massimo ma solo di estremo superiore uguale a π/4.

Si ha inoltre, per ogni x∈]0, +∞[, f′′(x) =− 2x

(x2+ 1)2 ,

(12)

x y

Figura 3: Grafico della funzione del 6 dicembre 2004, traccia C.

e pertanto f `e strettamente concava in [0, +∞[.

Il grafico `e tracciato approssimativamente nella Figura 3.

2. Si ha

xlim→0

1− x + x2− e−x/2

x2 = lim

x→0

(1− x + x2)1/2− 1 − (e−x/2− 1) x2

e quindi il numeratore `e differenza di due infinitesimi di ordine 1 mentre il denominatore `e un infinitesimo di ordine 2. Poich´e

xlim→0

(1− x + x2)1/2− 1

−(e−x/2− 1)

= lim

x→0

(1− x + x2)1/2− 1

−x + x2

−x + x2

−x/2

−x/2

−(e−x/2− 1) =−1 , non si pu`o applicare la teoria degli infinitesimi e degli infiniti.

Sviluppando il numeratore con la formula di McLaurin del secondo ordine o equivalentemente applicando due volte la regola di l’H¨opital, si trova

(D(

1− x + x2− e−x/2))x=0

= (

e−x/2

2 + 2x− 1 1− x + x2

)

x=0

= 0 , (D2(√

1− x + x2− e−x/2))x=0

= (

−e−x/2

4 (2x− 1)2 4√

(1− x + x2)3 + 1

1− x + x2 )

x=0

= 1 2 ,

mentre ovviamente D2(x2) = 2 e quindi

xlim→0

1− x + x2− e−x/2

x2 = lim

x→0

1/2 2 = 1

4 .

(13)

3. Posto t := log x, si ricava x = et e dx = etdt; pertanto l’integrale

diventa ∫

et sin t dt e integrando due volte per parti

et sin t dt = −etcos t dt +

et cos t dt

= −etcos t dt + etsin t−

et sin t dt ; da quest’ultima equazione

2

et sin t dt = et(sin t− cos t) + c e si conclude

etsin t dt = 1

2x(sin log x− cos log x) + c , c∈ R .

(14)

6 dicembre 2004, traccia D

1. Tracciare il grafico della funzione cos`ı definita f (x) = arctanx2+ 1

|x| .

2. Studiare il carattere della serie

n=1

(−1)ntan n +√ n n3− n + 2.

3. Risolvere nel campo complessoC la seguente equazione z ¯z− z2 = 1.

(15)

Soluzione del 6 dicembre 2004, traccia D 1. La funzione `e definita in Xf :=R \ {0} e si ha

f (x) =







arctanx2+ 1

x , x > 0 , arctan

(

−x2+ 1 x

)

, x < 0 . La funzione `e pari ma non periodica.

Tenendo presente che l’arcotangente `e positiva se e solo se lo `e il suo argomento, si ha ovviamente f (x) > 0 in Xf e inoltre non vi sono intersezioni con gli assi.

Si osserva che f `e continua e per quanto riguarda i limiti agli estremi di Xf, si ha

xlim→0f (x) = π

2 , lim

x→+∞f (x) = π 2 ;

quindi non esistono asintoti verticali mentre la retta di equazione y = π/2 `e un asintoto orizzontale sia a sinistra che a destra per f .

Dalle propriet`a di derivabilit`a delle funzioni elementari e dalle regole di derivazione, si pu`o affermare subito che f `e derivabile e, per ogni x∈ R \ {0}, risulta

f(x) =







x2− 1

x4+ 3x2+ 1 , x > 0 ,

x2− 1

x4+ 3x2+ 1, x < 0 .

Si riconosce facilmente che il segno della derivata `e strettamente po- sitivo in [−1, 0[ e [1, +∞[ e quindi f `e strettamente crescente in tali intervalli; analogamente, f `e strettamente negativa in ] − ∞, −1] e ]0, 1] e quindi f `e strettamente decrescente in tali intervalli.

I punti ±1 sono di minimo relativo (anzi assoluto) per f e si ha f (±1) = arctan 2. Inoltre, f non `e dotata di massimo ma solo di estremo superiore uguale a π/2.

Si ha inoltre, per ogni x∈]0, +∞[,

f′′(x) =









−2x(x4− 2x2− 4)

(x4+ 3x2+ 1)2 , x > 0 , 2x(x4− 2x2− 4)

(x4+ 3x2+ 1)2 , x < 0 . Il segno di f′′ `e strettamente positivo in ]

1 + 5,

1 + 5[\{0}

e pertanto f `e strettamente convessa negli intervalli ]√ 1 +

5, 0[ e

(16)

]0,√ 1 +

5[; analogamente, f′′`e strettamente negativa negli intervalli ]−∞, −√

1 + 5[ e ]√

1 +

5, +∞[ e quindi f `e strettamente concava in ]− ∞, −

1 +

5] e [√ 1 +

5, +∞[. I punti ±√ 1 +

5 sono di flesso proprio per f e f (±

1 +

5) = arctan(2 + 5)/

1 + 5.

Il grafico `e tracciato approssimativamente nella Figura 4.

x y

Figura 4: Grafico della funzione del 6 dicembre 2004, traccia D.

2. Tenendo presente che (n +√

n)/(n3−n+2) `e un infinitesimo di ordine 2 in +∞ e la tangente `e un infinitesimo di ordine 1 in 0, si dedu- ce che il termine generale della serie `e un infinitesimo di ordine 2 e quindi la serie `e assolutamente convergente (ed anche semplicemente convergente).

3. Posto z := x + iy, si ha z = x− iy e z2= (x + iy)2 = x2− y2+ 2ixy;

pertanto l’equazione diventa

x2+ y2− x2− 2ixy + y2 = 1

e separando le parti reali e le parti immaginarie di entrambi i membri, si ottengono le equazioni

{ 2y2= 1 , 2xy = 0 .

La prima equazione ammette le soluzioni y = ±√

2/2; nella seconda deve essere conseguentemente x = 0. Pertanto, le soluzioni dell’equa- zione assegnata sono date da z = 0± i√

2/2 =±i√ 2/2.

(17)

10 gennaio 2005, traccia A

1. Tracciare il grafico della funzione cos`ı definita (lo studio della derivata seconda pu`o essere omesso)

f (x) = log|x + 1|

x2+ 1.

2. Studiare il seguente limite

xlim→0

√1 + x− ex/2

x2 .

3. Calcolare il seguente integrale

2

1

√x− 1 x + 1 dx.

(18)

Soluzione del 10 gennaio 2005, traccia A

1. Per la determinazione dell’insieme di definizione bisogna imporre so- lamente|x + 1| > 0 e quindi si ottiene Xf :=R \ {−1}. L’insieme di definizione non `e periodico n´e simmetrico e pertanto la funzione non pu`o verificare tali propriet`a.

Per quanto riguarda il segno della funzione si ha f (x)≥ 0 ⇔ |x + 1|

x2+ 1 ≥ 1 ⇔ |x + 1| − x2− 1 x2+ 1 ≥ 0 ;

poich`e il denominatore dell’ultima frazione `e sempre positivo si ottiene f (x)≥ 0 ⇔ |x + 1| ≥ x2+ 1

{ x + 1≥ 0 , x2+ 1≤ x + 1 ;

risolvendo tale sistema si pu`o concludere che la funzione `e positiva solamente nell’intervallo [0, 1]. Le intersezioni con gli assi sono date dai punti

A(0, 0) , B(1, 0) .

La funzione `e continua e quindi ha senso considerare un eventuale asin- toto verticale solamente nel punto−1 nel quale risulta limx→−1f (x) =

−∞; pertanto la retta di equazione x = −1 `e un asintoto verticale in basso per f .

Si ha inoltre limx→±∞f (x) =−∞ e limx→±∞f (x)/x = 0 per cui non possono esistere asintoti orizzontali e neanche obliqui per f .

Osservato che −1 /∈ Xf (−1 `e l’unico punto in cui il valore assoluto

|x + 1| non `e derivabile), si pu`o affermare che f `e derivabile infinite volte in Xf e, per ogni x∈ Xf,

f(x) = x2+ 1

|x + 1|

|x+1|

x+1(x2+ 1)− 2x|x + 1|

(x2+ 1)2

=

x2+1 x+1 − 2x

(x + 1)(x2+ 1) = x2+ 2x− 1 (x + 1)(x2+ 1) . Il numeratore dell’ultima frazione ammette le due radici−1 ±√

2 ed

`e positivo in ]− ∞, −1 −√

2] ed in [−1 +

2, +∞[; il denominatore invece `e positivo in ]− 1, +∞[; tenendo conto del segno negativo in evidenza, si conclude che f`e positiva in ]−∞, −1−√

2]∪]−1, −1+√ 2]

e negativa in [−1 −

2,−1[∪[−1 +√

2, +∞[.

Conseguentemente, f `e strettamente crescente in ]− ∞, −1 −√ 2] ed in ]− 1, −1 +√

2] e strettamente decrescente in [−1 −√

2,−1[ ed in [−1 +√

2, +∞[.

(19)

Inoltre, i punti −1 ±

2 sono di massimo relativo per f e si ha f (−1 −√

2) =− log(√ 2(

2 + 2)) e f (−1 +√

2) =− log(2(√

2− 1)).

Considerato il comportamento della funzione agli estremi degli inter- valli in cui `e definita, si deduce anche che il punto−1+√

2 `e di massimo assoluto per f ed il massimo assoluto vale− log(2(√

2− 1)). La fun- zione invece non `e dotata di minimo assoluto in quanto non `e limitata inferiormente.

Per quanto riguarda lo studio della derivata seconda ci si limita a segnalare che, per ogni x∈ Xf,

f′′(x) = x4+ 4x3− 2x2− 4x − 3 (x + 1)2(x2+ 1)2 . Il grafico `e tracciato approssimativamente nella Figura 5.

x y

Figura 5: Grafico della funzione del 10 gennaio 2005, traccia A.

2. Utilizzando la formula di Mc Laurin si ottiene

√1 + x = 1 +x 2 −x2

8 + o(x2) , ex/2 = 1 +x 2 +x2

8 + o(x2) e quindi

√1 + x− ex/2 =−x2

4 + o(x2) da cui

xlim→0

√1 + x− ex/2

x2 = lim

x→0

−x2/4 x2 =1

4 .

Allo stesso risultato si perviene applicando due volte la regola di L’H¨opital.

(20)

3. Posto t :=√

x− 1, si ha x = t2+1, dx = 2t dt e inoltre per x = 1 risulta t = 0 e per x = 2 risulta x = 1; applicando la regola di sostituzione, si ottiene

2

1

√x− 1 x + 1 dx =

1

0

t

t2+ 22t dt

= 2

1

0

(

1 2 t2+ 2

) dt

= 2− 2√ 2

1

0

1/√ 2 (t/√

2))2+ 1dt

= 2− 2√ 2

[

arctan t

2 ]1

0

= 2− 2√

2 arctan

2 2 .

(21)

10 gennaio 2005, traccia B

1. Tracciare il grafico della funzione cos`ı definita (lo studio della derivata seconda pu`o essere omesso)

f (x) = log|x − 1|

x2+ 1.

2. Studiare il seguente limite

xlim→0

cos x−√ 1− x2

x4 .

3. Studiare la convergenza del seguente integrale (senza calcolarlo)

1

log x

(x− 1)3dx.

(22)

Soluzione del 10 gennaio 2005, traccia B

1. Per la determinazione dell’insieme di definizione bisogna imporre so- lamente |x − 1| > 0 e quindi si ottiene Xf := R \ {1}. L’insieme di definizione non `e periodico n´e simmetrico e pertanto la funzione non pu`o verificare tali propriet`a.

Per quanto riguarda il segno della funzione si ha f (x)≥ 0 ⇔ |x − 1|

x2+ 1 ≥ 0 ⇔ |x − 1| − x2− 1 x2+ 1 ≥ 0 ;

poich`e il denominatore dell’ultima frazione `e sempre positivo si ottiene f (x)≥ 0 ⇔ |x − 1| ≥ x2+ 1

{ x− 1 ≥ 0 , x2+ 1≤ x + 1 ;

risolvendo tale sistema si pu`o concludere che la funzione `e positiva solamente nell’intervallo [−1, 0]. Le intersezioni con gli assi sono date dai punti

A(−1, 0) , B(0, 0) .

La funzione `e continua e quindi ha senso considerare un eventuale asintoto verticale solamente nel punto 1 nel quale risulta limx→1f (x) =

−∞; pertanto la retta di equazione x = 1 `e un asintoto verticale in basso per f .

Si ha inoltre limx→±∞f (x) =−∞ e limx→±∞f (x)/x = 0 per cui non possono esistere asintoti orizzontali e neanche obliqui per f .

Osservato che 1 /∈ Xf (−1 `e l’unico punto in cui il valore assoluto

|x − 1| non `e derivabile), si pu`o affermare che f `e derivabile infinite volte in Xf e, per ogni x∈ Xf,

f(x) = x2+ 1

|x − 1|

|x−1|

x−1(x2+ 1)− 2x|x − 1|

(x2+ 1)2

=

x2+1 x−1 − 2x

(x− 1)(x2+ 1) = x2− 2x − 1 (x− 1)(x2+ 1) . Il numeratore dell’ultima frazione ammette le due radici 1±√

2 ed `e positivo in ]− ∞, 1 −√

2] ed in [1 +

2, +∞[; il denominatore invece

`e positivo in ]1, +∞[; tenendo conto del segno negativo in evidenza, si conclude che f `e positiva in ]− ∞, 1 −√

2]∪]1, 1 +√

2] e negativa in [1−√

2, 1[∪[1 +√

2, +∞[.

Conseguentemente, f `e strettamente crescente in ]− ∞, 1 −√

2] ed in ]1, 1 +√

2] e strettamente decrescente in [1−√

2, 1[ ed in [1 +√

2, +∞[.

Inoltre, i punti 1±√

2 sono di massimo relativo per f e si ha f (1−√ 2) =

− log(2(√

2− 1)) e f(1 +

2) = − log(√ 2(

2 + 2)). Considerato

(23)

il comportamento della funzione agli estremi degli intervalli in cui `e definita, si deduce anche che il punto 1−√

2 `e di massimo assoluto per f ed il massimo assoluto vale− log(2(√

2−1)). La funzione invece non

`e dotata di minimo assoluto in quanto non `e limitata inferiormente.

Per quanto riguarda lo studio della derivata seconda ci si limita a segnalare che, per ogni x∈ Xf,

f′′(x) = x4− 4x3− 2x2+ 4x− 3 (x− 1)2(x2+ 1)2 . Il grafico `e tracciato approssimativamente nella Figura 6.

x y

Figura 6: Grafico della funzione del 10 gennaio 2005, traccia B.

2. Utilizzando la formula di Mc Laurin si ottiene cos x = 1− x2

2 +x4

4! + o(x4) ,

1− x2 = 1−x2 2 −x4

8 + o(x4) , e quindi

cos x−

1− x2= x4 24 +x4

8 + o(x4) = x4

6 + o(x4) da cui

xlim→0

cos x−√ 1− x2

x4 = lim

x→0

x4/6 x4 = 1

6 .

Allo stesso risultato si perviene applicando quattro volte la regola di L’H¨opital.

3. La funzione integranda `e continua in ]1, +∞[ e quindi bisogna studiar- ne l’integrabilit`a in un intorno del punto 1 ed in un intorno del punto +∞.

(24)

Nel punto 1 la funzione logaritmo `e un infinitesimo di ordine 1 mentre la funzione√

(x− 1)3 `e un infinitesimo di ordine 3/2; quindi la fun- zione `e un infinito di ordine 1/2 e, per il criterio sull’ordine di infinito,

`e assolutamente integrabile in un intorno del punto 1.

Nel punto +∞, la funzione `e rapporto di un infinito di ordine ar- bitrariamente piccolo e di un infinito di ordine 3/2 e pertanto `e un infinitesimo di ordine minore di 3/2, ma maggiore α per ogni α < 3/2;

considerando, ad esempio, α = 5/4, si pu`o applicare il criterio sull’or- dine di infinitesimo e concludere che f `e assolutamente integrabile in un intorno del punto +∞.

Pertanto la funzione in esame `e assolutamente integrabile e quindi integrabile in senso improprio.

(25)

10 gennaio 2005, traccia C

1. Tracciare il grafico della funzione cos`ı definita (lo studio della derivata seconda pu`o essere omesso)

f (x) = arcsinx− 1 x + 2.

2. Studiare il seguente limite

xlim→0

x2− sin2x x3 .

3. Studiare il carattere della serie

n=1

2n+ n 3n− n.

(26)

Soluzione del 10 gennaio 2005, traccia C

1. Per determinare l’insieme di definizione bisogna imporre che l’argo- mento della funzione arcoseno appartenga all’intervallo [−1, 1] e quindi si ottiene il sistema

{ x−1

x+2 ≥ −1 ,

x−1

x+2 ≤ 1

{ x−1+x+2

x+2 ≥ 0 ,

x−1+x+2

x+2 ≤ 0

{ 2x+1

x+2 ≥ 0 ,

3

x+2 ≤ 0 .

La prima disequazione dell’ultimo sistema `e soddisfatta nell’insieme ]− ∞, −2[∪[−1/2, +∞[ e la seconda nell’intervallo ] − 2, +∞[. Quindi l’insieme di definizione `e Xf := [−1/2, +∞[.

Poich`e Xf non `e simmetrico n´e periodico, la funzione non pu`o verificare tali propriet`a.

Per quanto riguarda il segno della funzione, si ha, per ogni x∈ Xf, f (x)≥ 0 ⇔ x− 1

x + 2 ≥ 0 ⇔ x ≥ 1 ;

quindi la funzione `e positiva nell’intervallo [1, +∞[ e le intersezioni con gli assi sono date dai punti

A(1, 0) , B (

0,−π 6

) .

La funzione `e continua ed essendo definita in un intervallo chiuso non pu`o ammettere asintoti verticali.

Si ha inoltre limx→+∞f (x) = arcsin 1 = π/2 e quindi la retta di equazione y = π/2 `e un asintoto orizzontale a destra per f .

Osservato che l’argomento della funzione arcoseno assume il valore−1 nel punto−1/2 e non assume mai il valore 1, si pu`o affermare che f `e derivabile infinite volte in ]− 1/2, +∞[ e, per ogni x ∈] − 1/2, +∞[,

f(x) = 3

(x2+ 2)2

√ 1(

x−1 x+2

)2 =

3 (x + 2)√

2x + 1 .

Da ci`o segue anche che nel punto−1/2 la funzione non `e derivabile in quanto f(−1/2) = limx→−1/2f(x) = +∞.

La derivata prima `e sempre positiva e quindi f `e strettamente crescen- te. Il punto−1/2 `e di minimo assoluto della funzione, nel quale si ha f (−1/2) = arcsin −1 = −π/2. Non esiste invece il massimo assoluto pur essendo la funzione limitata superiormente con estremo superiore π/2.

(27)

Per quanto riguarda lo studio della derivata seconda si osserva che, per ogni x∈] − 1/2, +∞[,

f′′(x) =− 3

3(x + 1) (x + 2)2

(2x + 1)3 .

Il segno della derivata seconda `e sempre strettamente negativo e quindi la funzione `e strettamente concava.

Il grafico `e tracciato approssimativamente nella Figura 7.

x y

Figura 7: Grafico della funzione del 10 gennaio 2005, traccia C.

2. Si ha

xlim→0

x2− sin2x x3 = lim

x→0

(x− sin x)(x + sin x)

x3 .

Applicando la regola di l’H¨opital, si ottiene

xlim→0

x− sin x x3 = lim

x→0

1− cos x 3x2 = 1

6 e quindi

xlim→0

x2− sin2x x3 = 1

6 lim

x→0(x + sin x) = 0 .

3. La serie `e a termini positivi; tenendo presente che 2n + n ∼ 2n e analogamente 3n− n ∼ 3n per n → +∞, applicando il criterio del rapporto si ha

n→+∞lim

2n+1+ n + 1 3n+1− n − 1

3n− n

2n+ n = lim

n→+∞

2n+1 3n+1

3n 2n = 2

3 < 1 e quindi la serie `e convergente.

(28)

10 gennaio 2005, traccia D

1. Tracciare il grafico della funzione cos`ı definita (lo studio della derivata seconda pu`o essere omesso)

f (x) = arccosx− 1 x + 2.

2. Studiare il seguente limite

xlim→0

log(1 + x)2− 2x

x4 .

3. Risolvere nel campo complesso la seguente equazione (iz− 1)3= 1.

(29)

Soluzione del 10 gennaio 2005, traccia D

1. Per determinare l’insieme di definizione bisogna imporre che l’argo- mento della funzione arcocoseno appartenga all’intervallo [−1, 1] e quindi si ottiene il sistema

{ x−1

x+2 ≥ −1 ,

x−1

x+2 ≤ 1

{ x−1+x+2

x+2 ≥ 0 ,

x−1+x+2

x+2 ≤ 0

{ 2x+1

x+2 ≥ 0 ,

3

x+2 ≤ 0 .

La prima disequazione dell’ultimo sistema `e soddisfatta nell’insieme ]− ∞, −2[∪[−1/2, +∞[ e la seconda nell’intervallo ] − 2, +∞[. Quindi l’insieme di definizione `e Xf := [−1/2, +∞[.

Poich`e Xf non `e simmetrico n´e periodico, la funzione non pu`o verificare tali propriet`a.

Per quanto riguarda il segno della funzione basta osservare che l’arco- coseno `e sempre positivo e si annulla nel punto 1; poich`e il valore 1 non viene mai assunto dall’argomento della funzione arcocoseno, si deduce che f `e strettamente positiva e l’intersezione con l’asse y `e data da

A (

0,2 3π

) .

La funzione `e continua ed essendo definita in un intervallo chiuso non pu`o ammettere asintoti verticali.

Si ha inoltre limx→+∞f (x) = arccos 1 = 0 e quindi l’asse x `e un asintoto orizzontale a destra per f .

Osservato che l’argomento della funzione arcocoseno assume il valore

−1 nel punto −1/2 e non assume mai il valore 1, si pu`o affermare che f `e derivabile infinite volte in ]−1/2, +∞[ e, per ogni x ∈]−1/2, +∞[,

f(x) =− 3

(x2+ 2)2

√ 1(

x−1 x+2

)2 =

3 (x + 2)√

2x + 1 .

Da ci`o segue anche che nel punto−1/2 la funzione non `e derivabile in quanto f(−1/2) = limx→−1/2f(x) =−∞.

La derivata prima `e sempre negativa e quindi f `e strettamente decre- scente. Il punto−1/2 `e di massimo assoluto della funzione, nel quale si ha f (−1/2) = arccos −1 = π. Non esiste invece il minimo assoluto pur essendo la funzione limitata superiormente con estremo superiore 0.

Per quanto riguarda lo studio della derivata seconda si osserva che, x∈] − 1/2, +∞[,

f′′(x) = 3

3(x + 1) (x + 2)2

(2x + 1)3 .

(30)

Il segno della derivata seconda `e sempre strettamente positivo e quindi la funzione `e strettamente convessa.

Il grafico `e tracciato approssimativamente nella Figura 8.

x y

Figura 8: Grafico della funzione del 10 gennaio 2005, traccia D.

2. Si ha

xlim→0

log(1 + x)2− 2x

x4 = 2 lim

x→0

log(1 + x)− x x4 e poich´e log(1 + x)− x = −x2/2 + o(x2), si ottiene

xlim→0

log(1 + x)2− 2x

x4 = 2 lim

x→0

−x2/2

x4 = 2 lim

x→0

−1

2x2 =−∞ .

3. Posto w := iz− 1, si ha w3 = 1 e dalla formula sul calcolo delle radici n-esime, si ottengono le tre radici

w0:= 1 , w1,2:=1 2±

3 2 i .

Allora, le corrispondenti soluzioni z0, z1, z2 si ricavano dall’equazione wj = izj− 1, j = 0, 1, 2 e sono date da

z0 = 2

i =−2i , iz1,2−1 = −1 2±

3

2 i ⇒ z1,2 = 1 2i±

3 2 =±

3 2 1

2i .

(31)

21 marzo 2005, traccia A

1. Tracciare il grafico della funzione cos`ı definita f (x) = arcsin

1− x2 .

2. Studiare il seguente limite

x→+∞lim

ex(log(ex+ x2)− x)

x2 .

3. Studiare il carattere della serie

+

n=1

(−1)n n + log n n3 .

(32)

Soluzione del 21 marzo 2005, traccia A

1. Per la determinazione dell’insieme di definizione bisogna imporre le

condizioni {

1− x2 ≥ 0 ;

−1 ≤√

1− x2≤ 1 .

La prima disequazione `e soddisfatta per −1 ≤ x ≤ 1 e per tali va- lori la seconda disequazione `e sempre soddisfatta. Si conclude che l’insieme di definizione `e dato da Xf := [−1, 1]. L’insieme di definizio- ne `e simmetrico e la funzione risulta pari per cui pu`o essere studiata nell’intervallo Y := [0, 1].

Per quanto riguarda il segno della funzione si ha f (x)≥ 0 ⇔

1− x2 ≥ 0 ⇔ −1 ≤ x ≤ 1 ;

quindi la funzione `e sempre positiva e le intersezioni con gli assi sono date dai punti

A(−1, 0) , B(1, 0) , C(0,π 2) .

La funzione `e continua ed `e definita in un insieme chiuso e limitato.

Quindi non pu`o avere asintoti verticali, orizzontali ed obliqui.

Per la derivabilit`a bisogna escludere i punti in cui l’argomento della funzione radice si annulla, cio`e i punti±1 e quelli in cui l’argomento dell’arcoseno assume i valori±1, cio`e il punto 0. Quindi si pu`o affer- mare che f `e derivabile in Xf\ {−1, 0, 1} ed in tale insieme la derivata

`e data da

f(x) = 1

√ 1− (√

1− x2)2

−2x 2

1− x2 = x

|x|√

1− x2 .

Considerando i limiti della derivata prima nei punti −1, 0 e 1 si ha inoltre

f(−1) = +∞ , f(1) =−∞ , f (0) = 1 , f+ (0) =−1 . Quindi f `e derivabile in Xf\{−1, 0, 1}, il punto 0 `e un punto angoloso e nei punti±1 la funzione `e solamente dotata di derivata. Il segno della derivata `e strettamente positivo in ]− 1, 0[ e strettamente negativo in ]0, 1[ e conseguentemente f `e strettamente crescente in [−1, 0] e strettamente decrescente in [0, 1]. Dal primo criterio per i punti di massimo e di minimo si deduce che i punti±1 sono di minimo relativo per f ed il punto 0 `e un massimo relativo per f ; poich´e f `e continua in un insieme chiuso e limitato, dal teorema di Weierstrass essa deve

(33)

essere dotata di massimo e minimo assoluto e quindi si deduce che f (−1) = f(1) = 0 `e il minimo assoluto di f mentre f(0) = π/2 `e il massimo assoluto di f .

Per quanto riguarda lo studio della derivata seconda, si osserva che f

`e derivabile due volte in Xf \ {−1, 0, 1} e in tale insieme si ha f′′(x) =− |x|

(1− x2)

1− x2 .

Pertanto, la funzione `e strettamente concava sia nell’intervallo [−1, 0]

che in [0, 1].

Il grafico `e tracciato approssimativamente nella Figura 9.

x y

А2

0 1

-1

Figura 9: Grafico della funzione del 21 marzo 2005, traccia A.

2. Si osserva che limx→+∞x2/ex = 0 e quindi, posto t := x2/ex,

x→+∞lim

ex(log(ex+ x2)− x)

x2 = lim

x→+∞

log(ex+ x2)− log ex x2/ex

= lim

x→+∞

log (ex+x2

ex

)

x2/ex = lim

x→+∞

log (

1 +xex2

)

x2/ex = lim

t→0

log(1 + t) t = 1 . 3. Il termine n + log n `e un infinito di ordine 1, mentre il termine n3 al

denominatore `e un infinito di ordine 3; pertanto il termine generale della serie `e un infinitesimo di ordine 2 e conseguentemente la serie `e assolutamente convergente (quindi anche semplicemente convergente).

(34)

21 marzo 2005, traccia B

1. Tracciare il grafico della funzione cos`ı definita f (x) = arcsin|x2− 1| .

2. Studiare il seguente limite

xlim→0

arcsin(x− x2) x−√

x .

3. Studiare il carattere della serie

+

n=1

(−1)n log n n2 .

(35)

Soluzione del 21 marzo 2005, traccia B

1. Per la determinazione dell’insieme di definizione bisogna imporre le condizioni −1 ≤ |x2 − 1| ≤ 1; la prima disequazione `e sempre sod- disfatta mentre la seconda `e equivalente a −1 ≤ x2 − 1 ≤ 1, cio`e a 0 ≤ x2 ≤ 2 e quindi deve essere −√

2 ≤ x ≤

2. Si conclude che l’insieme di definizione `e dato da Xf := [−√

2,√

2]. L’insieme di definizione `e simmetrico e la funzione risulta pari per cui pu`o essere studiata nell’intervallo Y := [0,√

2].

Per quanto riguarda il segno della funzione si ha f (x)≥ 0 ⇔ |x2− 1| ≥ 0 ⇔ −√

2≤ x ≤√ 2 ;

quindi la funzione `e sempre positiva e le intersezioni con gli assi sono date dai punti

A(−1, 0) , B(1, 0) , C(0,π 2) .

La funzione `e continua ed `e definita in un insieme chiuso e limitato.

Quindi non pu`o avere asintoti verticali, orizzontali ed obliqui.

Per la derivabilit`a bisogna escludere i punti in cui l’argomento del valore assoluto si annulla, cio`e i punti ±1 e quelli in cui l’argomento dell’arcoseno assume i valori ±1, cio`e i punti 0 e ±√

2. Quindi si pu`o affermare che f `e derivabile in Xf\ {−√

2,−1, 0, 1,√

2} ed in tale insieme la derivata `e data da

f(x) = √ 2x(x2− 1)

x2(2− x2)(x2− 1)2 = 2x(x2− 1)

|x| |x2− 1|√ 2− x2

=





2

2− x2 , −1 ≤ x ≤ 0 , 1 ≤ x ≤√ 2 ;

2

2− x2 , −√

2≤ x ≤ −1 , 0 ≤ x ≤ 1 . Considerando i limiti della derivata prima nei punti −√

2,−1, 0, 1 e

2 si ha inoltre f(−√

2) =−∞ , f(

2) = +∞ , f (0) = 2

2 =

2 , f+ (0) = 2

2 =−√ 2 , f (−1) = −2 , f+ (−1) = 2 ,

f (1) =−2 , f+ (1) = 2 . Quindi f `e derivabile in Xf \ {−√

2,−1, 0, 1,√

2}, i punti 0, ±1 sono punti angolosi e nei punti±√

2 la funzione `e solamente dotata di deri- vata. Il segno della derivata `e strettamente positivo in ]− 1, 0[∪]1,√

2[

(36)

e strettamente negativo in ]−√

2,−1[∪]0, 1[ e conseguentemente f `e strettamente crescente negli intervalli [−1, 0] e [1,

2] e strettamente decrescente negli intervalli [−√

2,−1] e [0, 1]. Dal primo criterio per i punti di massimo e di minimo si deduce che i punti ±1 sono di mi- nimo relativo per f ed i punti 0 e±√

2 sono di massimo relativo per f ; poich´e f `e continua in un insieme chiuso e limitato, dal teorema di Weierstrass essa deve essere dotata di massimo e minimo assoluto e quindi si deduce che f (−1) = f(1) = 0 `e il minimo assoluto di f mentre f (0) = f (±√

2) = π/2 `e il massimo assoluto di f .

Per quanto riguarda lo studio della derivata seconda, si osserva che f

`e derivabile due volte in Xf \ {−√

2,−1, 0, 1,√

2} e in tale insieme si ha

f′′(x) =− 2x2(x2− 1)3

|x|(1 − x2)2|1 − x2|(2 − x2)

2− x2 .

Il segno della derivata seconda dipende solamente dal fattore 1− x2 e pertanto, la funzione `e strettamente convessa negli intervalli [−

2,−1]

e [1,√

2 e strettamente concava negli intervalli [−1, 0] e [0, 1].

Il grafico `e tracciato approssimativamente nella Figura 10.

x y

0 1

-1

А2

-!!!!2 !!!!2

Figura 10: Grafico della funzione del 21 marzo 2005, traccia B.

2. Si osserva che nel punto 0 si ha x− x2∼ x e x −√

x∼ −√

x e quindi

xlim→0

arcsin(x− x2) x−√

x = lim

x→0

arcsin(x− x2) x− x2

x− x2 x−√

x

= lim

x→0

x− x2 x−√

x = lim

x→0 x

√x = lim

x→0−√ x = 0 .

3. Il termine log n `e un infinito di ordine arbitrariamente piccolo, mentre il termine n2 al denominatore `e un infinito di ordine 2; pertanto il

(37)

termine generale della serie `e un infinitesimo di ordine minore di 2 e maggiore di α per ogni α < 2; considerando ad esempio α = 3/2 si pu`o affermare che il termine generale della serie `e un infinitesimo di ordine maggiore di 3/2 e conseguentemente la serie `e assolutamente convergente (quindi anche semplicemente convergente).

(38)

21 marzo 2005, traccia C

1. Tracciare il grafico della funzione cos`ı definita f (x) = arcsin(x√

1− x) .

2. Studiare il seguente limite

xlim→0

ex− esin x x− sin x .

3. Studiare il carattere della serie

+

n=1

(−1)n(log n) arcsin 1 n2 .

(39)

Soluzione del 21 marzo 2005, traccia C

1. Per la determinazione dell’insieme di definizione bisogna imporre le condizioni 1− x ≥ 0 e −1 ≤ x√

1− x ≤ 1; la prima disequazione `e soddisfatta per x≤ 1. La seconda disequazione `e soddisfatta per x = 0 mentre per x̸= 0 `e equivalente alle seguenti

1 x ≤√

1− x ≤ 1

x , 0 < x≤ 1 , 1

x ≤√

1− x ≤ −1

x , x < 0 . Si supponga 0 < x ≤ 1; la disequazione −1/x ≤

1− x `e sempre vera mentre

1− x ≤ 1/x `e equivalente a 1 − x ≤ 1/x2 e quindi a x3− x2+ 1 ≥ 0; confrontando i grafici delle funzioni x2 ed x3 si ri- conosce facilmente che quest’ultima disequazione `e sempre soddisfatta nell’intervallo ]0, 1] (dalla formula di Cardano1si ricava che l’equazione x3− x2+ 1 = 0 ammette una sola radice reale negativa data da

a := 1 3

1 − 3

√ 2 25− 3√

69 3

25− 3√ 69 2

 ).

Si supponga ora x < 0; la disequazione 1/x≤

1− x `e sempre sod- disfatta essendo il primo membro negativo mentre

1− x ≤ −1/x

`e equivalente a 1− x ≤ 1/x2 e quindi a x3 − x2+ 1 ≥ 0; da quanto discusso sopra segue che tale disequazione `e soddisfatta per a≤ x < 0.

Pertanto, la funzione `e definita nell’intervallo Xf := [a, 1]. L’insieme di definizione non `e simmetrico e quindi la funzione non pu`o essere simmetrica.

Per quanto riguarda il segno della funzione si ha, per ogni x∈ Xf, f (x)≥ 0 ⇔ x√

1− x ≥ 0 ⇔ x ≥ 0 ;

quindi la funzione `e positiva in [0, 1] e negativa in [a, 0]; le intersezioni con gli assi sono date dall’origine e dal punto A(1, 0).

La funzione `e continua ed `e definita in un insieme chiuso e limitato.

Quindi non pu`o avere asintoti verticali, orizzontali ed obliqui.

Per la derivabilit`a bisogna escludere i punti in cui l’argomento della radice si annulla, cio`e il punto 1 e quelli in cui l’argomento dell’arcoseno assume i valori ±1, cio`e il punto a. Quindi si pu`o affermare che f `e derivabile in Xf \ {a, 1} ed in tale insieme la derivata `e data da

f(x) = 2− 3x 2

1− x

1− x2(1− x) .

1La risoluzione dell’equazione con la formula di Cardano non `e stata richiesta durante lo svolgimento del compito.

Riferimenti