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C APITOLO 4 Analisi dei Materiali e Proposte

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C

APITOLO

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Analisi dei Materiali e Proposte

Nelle pagine seguenti si descrivono alcuni dei materiali dell'Ufficio internazionale presi in esame. Resta da menzionare che questi materiali non costituiscono la totalità dei prodotti promozionali dell'ufficio ma solo quelli che risultavano interessanti per illustrare alcuni criteri generici che potranno essere applicati in ogni progetto grafico che si realizzi nel futuro. Questi prodotti pressi in considerazione forniscono un campione di aspetti grafici cui è necessario prestare attenzione, poiché in alcuni casi sono presenti incongruenze e dettagli da migliorare, altri invece, pressi come esempi positivi, per il corretto utilizzo delle risorse grafiche, serviranno da parametro per i progetti futuri.

4.1 Cartolina "Extraordinary Contributions for Vietnamese students"

 Misura: 11,5 x 16 cm. Stampa fronte retro.

 Tipo di Carta: opaca 250 gr.

 Descrizione: cartolina usata per un pacchetto di accoglienza dedicato ai soli studenti provenienti dal Vietnam. La cartolina viene consegnata durante le fiere agli studenti interessati a studiare all'Università di Pisa. E' scritta in inglese.

 Relazione con altri mezzi: la stessa cartolina, in digitale (pdf), può trovarsi nel sito web dell'Università, selezionando la lingua inglese, quindi c'è coerenza tra il materiale grafico e il web. Risulta positivo anche che nella pagina web l'informazione sia più ampia e dettagliata.

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Fig. 5: Cartolina, fronte e dietro

Caratteristiche grafiche

Sul fronte, il testo in arancione è poco leggibile, non per il colore bensì per il tipo di carattere utilizzato, la dimensione e l'effetto di curva. Si usano tipi di caratteri diversi sullo stesso materiale senza che esista una giustificazione apparente per questo. L'immagine è poco comprensibile: un globo terracqueo con entrambi i paesi —Italia e Vietnam— collegati da una linea curva accompagnata da un aeroplano nero che appena si distingue. Nel posto della mappa che corrisponde all'Italia emerge un'immagine della Torre di Pisa con veduta dall'alto, che può prestarsi a confusione per chi non è abituato alla Torre di Pisa e alla sua particolare struttura.

Risulta poco chiaro individuare delle griglie, poichè i margini non sono nè uguali tra loro nè della misura consigliata a questo prodotto (Fig. 6). Per facilitare l'interpretazione, nell'immagine successiva si può vedere in magenta la griglia esistente e in giallo le griglie che avrebbero dovuto essere usate mantenendo lo stesso design.

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43 Infine, prima di analizzare il retro, il logotipo in bianco, su fondo blu, non è quello che deve utilizzarsi per i fondi scuri (Fig. 7).

Fig. 7: Des. logo utilizzato, Sin. versione corretta del logo

Sul retro, si usano cinque colori, tra elementi testuali ed immagini. Le immagini usate sono iconiche, estratte da fotografie ma passate a due toni (Fig. 8), e accompagnate da parole che non hanno una relazione diretta con l'immagine. Infatti, salvo nel caso dell'immagine di un bosco a cui corrisponde la parola "nature", le altre due immagini, la Cattedrale e la Torre di Pisa, sono abbinate a due parole, "sciences" e "art" a cui non si associano in modo intuitivo.

Fig. 8: Fotografie in due toni.

Il testo è una sintesi dei benefici del pacchetto di accoglienza per gli studenti vietnamiti, nonostante l'informazione più importante rimanga in secondo piano. Il testo che risalta sono parole che non hanno troppa relazione tra esse, (Extraordinary contributions, nature, sciences, art), e non è chiaro se si riferiscono all'Università, alle aree di studio o alla città. Sebbene dopo aver letto tutta

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44 l'informativa si capisce che "extraordinary contributions" compie la funzione di titolo della cartolina, bisogna tener conto che, come nella lettura dei giornali, la prima lettura che si realizza è quella dei testi scritti con carattere più grande, cioè i titolari; se risulta interessante si va all'informazione successiva e se l'interesse aumenta si legge il testo completamente e si dirige l'attenzione ai ipervincoli, in questo caso e-mail e sito web. Questo vuol dire che se prima si leggono le parole grandi, fra di loro ci deve essere un senso, una relazione che ci permetta di avere una prima idea di cosa tratta il testo, per poi procedere con la lettura.

Gli spazi in bianco sul retro non sono armonici, non funzionano come pausa di lettura e non gerarchizzano gli elementi importanti, che in questo caso svolgono questa funzione con il volume del testo ed i suoi rispettivi colori. Motivo per cui si pensa che nemmeno qui si siano create griglie ben definite (Fig. 9).

Fig. 9: Contrasto tra gli spazi in bianco e gli stampati

4.2 Brochure "Inclinados hacia América Latina"

 Misura: aperto 21 x 29,6 cm.; chiuso 14,8 x 21 cm.

 Tipo di Carta: opaca 160 gr.

 Descrizione: Brochure dittico del programma "Inclinados hacia América Latina" dedicato agli studenti latinoamericani. Contiene un'informazione generale dell'Università, come dati quantitativi (numero di programmi, corsi, dipartimenti, docenti, ecc.) ed informazioni sui benefici dei partecipanti al programma, i passi e i contatti per la candidatura. Tutto in lingua spagnola.

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 Relazione con altri mezzi: lo stesso materiale si trova sul sito www.unipi.it, alla pagina in italiano. Non è una versione per web, ma è il file di stampa (infatti sono evidenti le marche di taglio della carta). Selezionando la lingua spagnola invece, si trova la stessa informazione dettagliata ma senza la brochure.

Fig. 10: Brochure Inclinados hacia América Latina. Des.: Pagine 4 e 1; Sin.: Pagine 2 e 3.

Caratteristiche grafiche

Dato che il materiale analizzato è un dittico, la lettura si divide in tre parti: fronte pagina 1, interno, pagine 2 e 3, e chiusura, pagina 4.

Iniziando dalla pagina 1, sopra, in una frangia arancione si trova il logo dell'Università; l'utilizzo sul fondo è corretto (blu su fondo chiaro), sotto, in un quadrato azzurro si trova il logo del programma, e nell'angolo inferiore sinistro il logo dell'Ufficio Internazionale. A continuazione un rettangolo rosso. In questa prima pagina, il miscuglio di colori, quasi tutti caldi non sono complementari con i colori istituzionali dell'Università. Il logotipo, oltre a non avere una qualità di impressione adeguata (tanto il testo come il disegno sono a bassa definizione), occupa quasi la totalità di questa pagina, l'iniziale, e per questo la più importante, che consta solo dei logotipi e di forme di colori contrastanti che non offrono un'informazione, né visuale né testuale, del programma oppure dell'Università.

Nelle pagine 2 e 3 che si leggono insieme, troviamo tre immagini (il Rettorato, la Torre di Pisa e Marina di Pisa) accompagnate da rispettive didascalie. Queste immagini non hanno una relazione diretta coi testi, salvo per la fotografia del Rettorato. I testi della pagina 2 che si trovano affiancati alle

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46 immagini, sono preceduti da un titolo generale in blu su fondo rosso (Fig. 11); scelta di colori non consigliata perchè il contrasto non permette una chiara leggibilità. Nella pagina 3, in quattro paragrafi si spiega il programma, i benefici e la modalità di candidatura.

Fig. 11: Caratteri blu su fondo rosso.

La scelta dei caratteri (Trebuchet) per il testo sarebbe corretta dal punto di vista della leggibilità e anche perchè viene utilizzato un solo tipo di carattere, però se si confronta con altri materiali, non concorda col progetto di unificazione che si vuole realizzare49.1

Gli spazi in bianco sono sufficienti, gerarchizzano l'informazione e l'organizzano adeguatamente. Nella pagina 3, tuttavia, le linee di testo che si estendono su quasi tutta la larghezza della pagina, lasciano più spazio del necessario tra ogni paragrafo, a differenza della pagina 2 dove il testo viene organizzato in una colonna mentre le fotografie in un'altra pagina. Detto questo, la struttura interna, non si manifesta omogenea. Possiamo affermare che nell'organizzazione del testo e nelle immagine suddette si rispettano alcuni margini e le griglie. Lo stesso non succede nella pagina 3 dove le griglie si suggeriscono ma non si rispettano. Nella figura 12 le linee utilizzate si presentano in magenta e in giallo quelle che avrebbero dovuto essere utilizzate per questo design, se si mantiene la stessa struttura.

49 In pagine successive si farà riferimento ai caratteri che si usano nei materiali recenti, Futura, e che servono di riferimento per gli altri prodotti.

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Fig. 12: Brochure con griglie.

Infine, la pagina 4 conta con quattro immagini nella metà superiore, e con i dati di contatto nella metà inferiore, insieme al logo dell'Università e a quello dell'Ufficio Internazionale. Le immagini, in questo caso di persone in ambito universitario, sono pertinenti e con buona definizione, però la distribuzione di queste non va d'accordo con il resto delle pagine.

4.3 Brochure "Programma Free Mover"

 Misura: aperto 21 x 20,5 cm.; chiuso 10,5 x 20,5 cm.

 Tipo di Carta: opaca 150 gr.

 Descrizione: Brochure dittico del programma Free Mover, con informazioni esclusivamente del programma, contatto e sito dell'Università, scritto in italiano.

 Relazione con altri mezzi: l'informazione su questo programma si trova in www.unipi.it, più estesa e dettagliata, con la possibilità di scaricare la stessa brochure.

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Fig. 13: Brochure Programma Free Mover, versione online e stampata.

Caratteristiche grafiche

Il principale dettaglio da risolvere in questo materiale riguarda la fotografia: l'immagine utilizzata, infatti, funziona bene completa, ma essendo una brochure piegata a metà, cioè un dittico, questa rimane frammentata (Fig. 14) e l’idea originale dei sei volti in un andamento circolare si perde quando il pieghevole è chiuso: nella prima pagina rimangono due visi e nell'ultima pagina gli altri quattro.

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49 Analizzando solo la prima pagina, i caratteri scelti non accompagnano l'idea del testo, le parole "free mover" devono dare inizialmente l'idea di libertà e movimento, almeno nella sua accezione letterale. Entrambe le parole, scritte con caratteri sans serif, e in maiuscole, fanno sì che si veda come un blocco, giustamente senza movimento. L'unica idea è data da una forma organica di colori che serve da sfondo per il nome del programma, e la somma di questa forma organica con quella statica risulta visivamente contraddittoria, come si nota nella figura 15.

Fig. 15: Forme insinuate delle parole.

Ci sono frange di colori in trasparenza che passano al di sopra dell'immagine e in una di esse si appoggia il logo dell'Università (la versione del logo è la corretta), in blu, nella parte superiore. I colori, lontani dalla tavolozza dei colori abituali dell'istituzione, suscitano una sensazione di qualcosa di esagerato, sovraccarico, oltre a non concordare in nessun modo con quelli usati negli altri materiali promozionali, né con gli altri strumenti di comunicazione dell'Università (web, segnaletica, ecc.).

Nell'interno, pagina 2 e 3, i bordi di colore formano un quadrato, un'altra volta si suggerisce una forma geometrica statica, contraria all'idea che il nome del programma promuove, che entra in conflitto perfino con la forma organica che si trova nel margine inferiore (Fig. 16).

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Fig. 16: Pagine 2 e 3

Bisogna dire come aspetto positivo, che nell'interno l'informazione si trova ben organizzata, l'uso degli spazi in bianco è corretto, separa correttamente il testo e si rispettano certe linee guide che danno un ordine di lettura chiaro. Il font scelto è Futura, in una versione condensed, che è leggibile e concorda con la famiglia di caratteri che si vedono nei materiali più nuovi.

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51 Nella pagina 4 ritorniamo all'immagine iniziale, con forme di colori semitrasparenti sovrapposte. Come nella prima pagina, l'ordine di lettura dell'immagine ha senso se è completa, non si interpreta allo stesso modo dividendosi. Possiamo aggiungere che l'idea della fotografia, quello di ritrarre persone di nazionalità diverse, ha un buon proposito. Questo però non significa che la fotografia sia buona per questo programma. Se ritorniamo alla forma che si suggerisce, quando si legge l'immagine completa, notiamo una forma circolare che dà l'idea di unità. Tagliandola, all'inizio rimangono due visi, uno di loro coperto a metà da un altro elemento, e nell'ultima pagina quattro visi in "L". Si ha l'idea che manchi un'altra parte, come risulta evidente nella figura 18.

Fig. 18: Forme insinuate nella fotografia completa e tagliata.

Inoltre, la qualità della foto non è ottima per un materiale stampato, e presenta alcune lucentezze che non sono naturali, (forse per l'utilizzo del flash o di un'altra luce artificiale), che tolgono quel valore di semplicità e spontaneità che dovrebbe suscitare la fotografia utilizzata.

4.4 Brochure istituzionale dell'Università di Pisa

 Misura: 29,5 x 21 cm. Stampa fronte e retro.

 Tipo di Carta: opaca 250 gr.

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52 sull'Università, scritto in inglese.

 Relazione con altri mezzi: questo materiale, che non si trova sul sito web, è una sintesi dell'informazione che c'è in differenti aree, come dati storici, programmi, città e servizi dell'Università. Risalta che, in quanto al design, conserva lo stile grafico del sito web e anche di altre forme di comunicazione e si adatta perfettamente ad altri materiali stampati.

Fig. 19: Trittico istituzionale. Des.: Esterno, pagine 1,3 e 6. Sin.: Interno, pagine 2, 4 e 5.

Caratteristiche grafiche

L'armonia delle illustrazioni e dei contenuti che queste apportano, l'organizzazione degli elementi nel loro insieme, l'uso dei colori istituzionali, combinati con alcuni dettagli in altri colori, come il bordo delle fotografie che servono per contrastare e rialzare la proposta grafica, rendono questo materiale uno degli esempi positivi cui far riferimento.come si vede nella figura 20.

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53 Iniziando per ordine di lettura, nella prima pagina, il logotipo è usato correttamente, nella sua versione bianca su fondo azzurro (Fig. 21), ubicato nel centro, precedendo un insieme di fotografie. Queste cinque immagini rappresentano distinti aspetti della città senza smettere di riferirsi all'Università visto che almeno due di esse rimandano all'ambito accademico. Sotto, con minor protagonismo, c'è l'indirizzo della pagina web.

Fig. 21: Logotipo utilizzato

Le pagine 2 e 3, che in un primo momento si leggono insieme, hanno elementi che si uniscono alla prima pagina —le fotografie, gli elementi di colori e i font— ed anticipano il design delle pagine seguenti. Come può vedersi, nella parte superiore delle pagine 2-3-4 e 5, ci sono quattro fotografie, una per ogni pagina, separate dalla parte del testo con rettangoli di colori che attraversano tutta la larghezza del pieghevole e formano una linea. Dopo viene il testo, e nella parte inferiore un'altra linea di colori.

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Fig. 23: Elementi distintivi

La chiusura del trittico, la pagina 6, si dà con il logo dell'ufficio internazionale su fondo azzurro, e sotto l'indirizzo e i dati di contatto, in lettere bianche. Per tutto il testo del materiale è stato utilizzato il tipo di font Calibri, in diverse misure per differenziare e gerarchizzare dati. Sebbene la scelta del font non sia scorretta, poiché è un tipo di carattere semplice, leggibile e moderno, secondo l'intento di uniformare e rendere omogenea da un punto di vista stilistico la comunicazione dell'Università di Pisa, sarebbe raccomandabile usare Futura, utilizzata nelle precedenti pubblicazioni.

Altri due elementi che emergono per il loro uso corretto sono: gli spazi bianchi e l'organizzazione di tutti gli elementi con l'uso delle griglie. Nell'uso delle colonne di testo si percepiscono i margini perfettamente rispettati, l'ubicazione delle immagini ed i rispettivi elementi separatori.

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Fig. 24: Griglie percepibile nel design

4.5 Guida "International Student Guide"

 Misura: 41,8 x 21 cm. aperto, 20,9 x 21 cm. chiuso.

 Tipo di Carta: copertina, patinata 200 gr.; interno, opaca 100 gr.

 Descrizione: Guida consegnata agli studenti internazionali, utilizza un formato di rivista di 24 pagine —più copertine— con informazione generale sulla città, dati geografici e storici, vita, procedure per immatricolarsi, programmi, servizi, ecc., scritta in inglese.

 Relazione con altri mezzi: la stessa versione può vedersi in formato pdf nel sito web, disponibile in italiano ed inglese.

Fig. 25: Copertina Guida per Studenti Internazionali, versione in lingua italiana.

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56 Caratteristiche grafiche

Questa guida è uno dei materiali più recenti realizzati per l'area di comunicazione dell'Università ed è un altro degli esempi positivi di buon utilizzo delle risorse grafiche. Tra gli elementi che si distinguono, possiamo osservare l'equilibrio nell'uso dei colori istituzionali, azzurro e bianco nella copertina, con altri colori nell'interno, senza che la guida perda la sua identità.

Un altro aspetto positivo è la progettazione di un sistema di griglie, simile a quello usato da molti mezzi grafici, che ha permesso lo sfruttamento di ogni spazio, la distribuzione equilibrata di testi ed immagini e margini che delimitano e attirano l'attenzione verso il centro. I blocchi di informazione più brevi completano e danno un'idea di dinamismo (Fig. 26), poiché non sono paragrafi lunghi e quindi l'informazione è gerarchizzata permettendo una lettura più agile e veloce. Lo stesso sistema di griglie coordina gli spazi bianchi, necessari e sufficienti in tutto il materiale.

Fig. 26: Informazione separata in quadri.

Per quel che riguarda il logotipo, si è usato correttamente la versione in bianco su fondo azzurro nella copertina, e anche nell'ultima pagina il logo dell'ufficio internazionale, insieme alla direzione postale, sito web e e-mail. In quanto ai caratteri tipografici, in tutto il testo si è utilizzato Futura, il cui deve

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57 Come punti negativi possono menzionarsi due cose: la qualità della fotografia della pagina nove, della quale si è parlato precedentemente, poiché è stata usata per la brochure del programma Free Mover, non così per il resto delle fotografie che hanno una buona qualità di stampa, oltre ad essere pertinenti; e il secondo, l'eccessivo spazio in bianco dell'Indice (Fig. 27).

Fig. 27: Indice della guida.

Tutti questi punti obbediscono ai principi che deve avere una guida, iniziando da un indice che rende la ricerca più veloce, fino una giusta dimensione del testo, alle immagini che completano il testo, alla brevità e alla sintesi. Il fatto che si sia scelto questo materiale come uno degli esempi per questo lavoro, è perché è uno dei più recenti, e ciò che è esposto qui come positivo può servire da parametro per il resto dei progetti. Bisognerebbe, cioè, creare una base di stile da seguire, un solo modello grafico per la realizzazione di tutti i prodotti futuri. In questo modo si creerebbe un'identità specifica e quindi riconoscibile dell'Università di Pisa che faciliterebbe la sua comunicazione all'esterno.

4.6 Proposte

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58 corrispondenti all'analisi fatto in questo lavoro, le quali conservando il contenuto dell'informazione e modificando alcuni elementi, cambiano la percezione che si ha di essi:

Cartolina "Extraordinary Contributions for Vietnamese students"

 Misura: 10,5x 15,85 cm. (DIN A6)

 Formato: cartolina, stampa fronte e retro.

Per questo prodotto si è conservato lo stesso formato, e anche la stessa idea che c’era nella versione precedente. Le modifiche riguardano, nel fronte, l’immagine della Torre, più leggibile rispetto all'altra versione, e l'uso di un sistema di griglie con margini ben definiti. Nel retro, l’idea iniziale di collegare nella mappa l’Italia e il Vietnam è stata resa con dei mappamondi al posto del globo terraqueo. L’organizzazione dell’informazione vuole ora mettere in risalto i benefici della borsa di studio, sulla destra, insieme con il logo dell’Università, la mappa, la frase (che nel design precedente non si leggeva bene) e l’indirizzo web. Sia nel fronte che nel retro, sono stati utilizzati dettagli a colori (presi della brochure istituzionale analizzata), che servono a contrastare e rinforzare il blu "istituzionale".

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Fig. 28: Proposta di Cartolina, Fronte. Fig. 29: Proposta di Cartolina, Retro.

Fig. 30: Distribuzione degli spazi e griglie.

Brochure "Inclinados hacia América Latina"

 Misura: 16 x 45,5 cm (aperto); 16 x 16 (chiuso)

Formato: trittico.

Per la proposta di Brochure “Inclinados hacia América Latina”, le modifiche hanno riguardato il formato (un trittico invece del precedente dittico), un nuovo logo, l'organizzazione dell’informazione, con titoli più grandi, e i dettagli a colori menzionati in precedenza. Le immagini utilizzate sono quelle fornite dal Laboratorio fotografico del Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere, e la loro scelta mira a rinforzare la descrizione di “un campus grande come una città”. Sebbene molte di loro si riferiscano alla città, questa proposta non esclude la possibilità di includerne altre pertinenti all’ambito accademico —persone, luoghi ecc.— sempre che rispettino i criteri precisati nel capitolo precedente. La scelta

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60 della fotografia della Torre per la copertina vuole collegare il nome del programma con l'edificio storico e rappresentativo (la cui peculiare pendenza è nel nome dello stesso programma: “inclinados”). All’interno, la distribuzione dell’informazione in quadretti alternata con le fotografie, cerca di organizzare in modo più chiaro il testo; in questo caso le fotografie hanno anche lo scopo di utilizzare meglio lo spazio a disposizione.

Fig. 31: Proposta di trittico piegato. Fig. 32: Trittico aperto, lati esterni. Fig. 33: Trittico aperto, lati interni.

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Fig. 34: Distribuzione degli spazi e griglie.

Cartolina "Programma Free Mover"

 Misura: 20 x 20 cm

Formato: cartolina stampa fronte e retro.

Rimpiazzando la brochure anteriore, per il programma Free Mover si è usata la misura che aveva aperto, ma senza la piegatura. Il motivo di questa scelta è di dare maggiore importanza al materiale informativo, facendolo sembrare più grande, e questa sensazione gioca con l’idea di libertà che propone il programma. Nel fronte vi sono frammenti di fotografie di diversi palazzi, monumenti, luoghi della città, e questi frammenti, che appena lasciano vedere qualcosa, hanno due obiettivi: dare un’idea complessiva di dinamismo e di movimento, e suggerire qualcosa di più grande, che però bisogna scoprire. Questa cartolina è, in effetti, un invito a scoprire un paese, una città, un’Università, attraverso un programma che propone la massima libertà nella scelta del percorso di studi. Anche in questa proposta c’è un possibile nuovo logo, in caratteri minuscoli, con un particolare (le forme circolari che formano la “O”) che insiste sull’idea di movimento,

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62 suggerendo diverse forme (una ruota, un cannocchiale, una lente, un mondo ecc.), e contenendo il disegno a mano della Torre.

Sul retro, il testo è organizzato in forma dinamica (alcuni testi sono contenuti dentro forme circolari, in accordo con il logo), accompagnando il movimento di cui si parlava. Ancora una volta sono stati usati dettagli a colori, sia nel fronte sia nel retro, riservando il blu a pochi elementi, come il più importante, il logo dell’Università. Infine, si è disposto il contenuto in un sistema di griglie, molto evidente sul fronte e sul retro, dove trovano posto i testi.

Fig. 35: Proposta di cartolina, Fronte. Fig. 36: Proposta di cartolina, Retro.

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Conclusioni

Attraverso questo lavoro si sono potuti vedere differenti aspetti della gestione della comunicazione dell'Università, alcuni con una relazione diretta con la tesi realizzata, altri invece, non così diretti ma che ci hanno permesso di guardare da un'altra prospettiva e capire il processo che sta attuando l'istituzione.

L'Università di Pisa ha saputo affrontare grandi cambiamenti ed in ogni momento ha costruito sistemi di comunicazione, secondo la necessità di quel momento stesso, che si sono sovrapposti durante gli anni. Nell'anno 2000 si è creato l'Ufficio di Comunicazione, in un contesto nazionale e internazionale che vedeva sempre di più la crescita di un'istituzione dentro una società globalizzata. Per questo la promozione della sua immagine non poteva più essere pensata in termini locali doveva estendersi verso fuori, verso quel mondo interconnesso.

Da quel momento in poi l'Ufficio ha cominciato ad aggiornare la comunicazione dall'interno (esempio chiaro è la nuova segnaletica), e verso l'esterno (proposta di nuovi siti web per ogni dipartimento, materiali di cartoleria istituzionale, brochures, ecc.). E sotto queste necessità di attualizzazione si comincia a pensare a rinnovare l'immagine, cioè il nuovo logotipo, ed alcuni parametri per il suo uso.

È così che nel 2012 si realizza il nuovo logo e si mette a disposizione di chiunque si colleghi dalla rete di ateneo. Benché l'accesso alle diverse versioni di logo sia semplice, si riscontrano ancora molte resistenze ad usare la nuova immagine e ad utilizzare correttamente le sue declinazioni.

Questo breve excursus storico era necessario perché costituisce uno degli aspetti, già menzionati, che si affrontano nelle analisi di questa tesi. È giusto chiarire che benché ci siano aree in ateneo che non considerano importante l'uso corretto dell'immagine, ce ne sono altre, come l'Ufficio Internazionale, interessate a trarre il massimo vantaggio dagli strumenti visuali per compiere i suoi obiettivi interni. Aree che quindi credono che una comunicazione visuale di qualità sia il mezzo più adeguato per raggiungerli.

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65 Senza l'intenzione che questo sia un lavoro puramente critico, quello che si è cercato di fare è di fornire piccoli contributi che servano a capire il processo comunicativo nel quale si iscrive l'ateneo ed ordinare alcune idee in questo ambito: proposte quindi che servano non solo per i prodotti già analizzati ma anche per quelli che si preveda di realizzare in futuro; qualcosa che possa essere considerato come una critica costruttiva per ripensare alla comunicazione integrata come uno strumento imprescindibile per i tempi odierni.

Dalle ricerche e dalle riflessioni effettuate in questo periodo sono emersi alcuni aspetti della comunicazione dell'Ateneo che possono essere migliorati. Li sintetizzo qui, provando a suggerire alcune proposte:

L'uso corretto del logo. Sebbene siano disponibili in rete le differenti versioni, per fondi chiari e scuri, in molti casi il logo si usa senza fare distinzione. La soluzione a questo errore di utilizzo potrebbe essere quella di una breve guida esplicativa degli usi permessi del logotipo, che possa scaricarsi anche dal sito web dell'Università.

Uso dei colori istituzionali. Alcuni dei materiali presentavano una tavolozza di colori completamente diversa da quella dei colori dell'Università. Questo significa non che sia proibito usare altri colori oltre a quello tradizionale blu, ma che devono equilibrarsi con i colori stabiliti per tonalità e complementarietà.

L'uso delle immagini. Da questo particolare derivano due possibili inconvenienti, in primo luogo le immagini possono essere ambigue e generare confusione; in secondo luogo, possono essere corrette per il materiale ma non avere buona qualità per il supporto usato (ricordando che i materiali stampati hanno bisogno di una qualità diversa da quella dei materiali da web). In questo caso sarebbe utile, se non auspicabile, che si consultino gli specialisti del settore per individuare la corretta qualità per i diversi strumenti comunicativi.

Corrispondenza tra diversi supporti. Evidenziata sempre come un aspetto positivo, è importante menzionare però che ogni supporto ha la sua forma di lettura ed ubbidisce a forme di percezione differente. Per cui, non sempre un materiale che compie la perfetta funzione in un supporto lo farà in un altro. La multimedialità digitale ha i suoi vantaggi ma anche dei

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66 rischi, ed una comunicazione poco efficiente può essere un ostacolo per ottenere gli obiettivi proposti.

Come ultima riflessione: questo lavoro è partito sulla base di una proposta dell'Ufficio Internazionale interessato a rivedere sotto l'ottica della comunicazione i materiali promozionali realizzati fino ad oggi. Alla fine però lo sguardo d'analisi è stato più ampio, perché ha considerato una realtà della quale i materiali erano solo una piccolissima parte. Il grosso invece era il contesto in cui si muovevano questi materiali, la storia, il processo e lo sforzo quotidiano di molte persone per raggiungere gli obiettivi proposti, tirando fuori il massimo profitto da ogni mezzo di comunicazione.

Ogni istituzione risponde alla sua propria idiosincrasia, e l'Università di Pisa ha la sua. Se si potesse definirla in poche parole l'Università sarebbe: eterogenea, ampia e multiculturale. Considerando questo, è logico che nei materiali si vedano molti stili, sapendo che chiunque ci ha lavorato ha apportato, chissà senza volere, la sua propria idea dell'Università.

Questo lavoro pretende di essere uno di quei contributi, una di quelle idee che, timidamente, collaborano a rendere questa istituzione ancora più grande. Senza troppe pretese, un lavoro che guarda verso il futuro, e dal centro dell'Italia, verso il mondo.

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