CAPITOLO 7
CONCLUSIONI
Riprendiamo l’oggetto iniziale della tesi. Sono stati affrontati e messi a confronto due metodi trattanti le sovrastrutture stradali: la progettazione e la manutenzione delle pavimentazioni.
L’obiettivo di questa tesi è stato quello di andare ad analizzare la durabilità strutturale delle pavimentazioni, sfruttando e mettendo a confronto, due metodologie completamente diverse, e quindi, leggi di fatica, nella fattispecie Asphalt Institute, utilizzate per la progettazione, e metodi empirico-meccanicistici, con modellazione incrementale-recursiva, su cui si basa il softwaare PERS. Dopo aver trovato un anello di raccordo tra le due, è stata sviluppata la calibrazione di due fondamentali parametri, A e K3, utilizzati dal software per andare a definire varie tipologie di interventi
definendo diversi piani di manutenzione alternativi.
La calibrazione di questi parametri è servita per far collimare le previsioni di durabilità, ottenute con la legge di fatica Asphalt Institute, con le previsioni degli interventi manutentivi effettuate da PERS. Si è quindi trovato un punto d’incontro tra questi due momenti differenti della gestione di una sovrastruttura stradale.
I risultati ottenuti, come si può notare al capitolo precedente, sono stati soddisfacenti, in quanto si può evincere dagli stessi, che le previsioni fornite dalle due metodologie sono, nella maggior parte dei casi concordi, ad esclusione di alcune divergenze, in sezioni con una vita utile molto lunga, dovute a delle valutazioni economiche del software di manutenzione. A tale proposito, PERS, non attenderà mai molto tempo per programmare un intervento, in quanto la logica su cui si basa è quella per cui è più conveniente fare molteplici interventi di manutenzione “leggera”, quindi con costi bassi, senza aspettare eccessivi decadimenti delle condizioni delle pavimentazioni, che porterebbero l’azienda a dover sostenere costi maggiori, dovendo realizzare interventi di superiore entità.
Si è notato quindi che variazioni, seppur minime, dei parametri che influenzano la legge di decadimento del modulo E, del conglomerato bituminoso, utilizzata da PERS,
portano a notevoli variazioni delle date e delle tipologie di interventi dei vari piani di manutenzione.
Operando in questo modo, si possono realizzare dei piani di manutenzione che concordano con le metodologie utilizzate per la progettazione in termini di durata della pavimentazione stradale.
È bene quindi dare molta importanza a tutti i parametri influenti, tenendo ben presenti ed analizzando con precisione tutti i dati a disposizione, ricavati dalle varie campagne di misura, nonché tutti i fattori che possono incidere sulla determinazione degli interventi manutentivi.
Risulta chiaro che, per affinare sempre più le strategie di manutenzione con PMS, sarà utile ripetere a distanza di qualche anno l’analisi effettuata, in maniera tale da avere a disposizioni maggiori campagne di raccolte dati.
Riuscire a realizzare un efficiente e ben ponderato piano di manutenzione porta benefici sia all’utente, che potrà godere di infrastrutture viarie con elevati e continui standard qualitativi e di sicurezza nel tempo, sia alle aziende, che potranno massimizzare, nei limiti delle possibilità economiche, la qualità delle tipologie di intervento, minimizzando i costi, trovandosi proprio a fare i conti con dei budget via via sempre più ristretti.