Matematica Open Source
– http://www.extrabyte.info Quaderni di Fisica – 2018Collisione di palline in caduta libera
Marcello Colozzo
t1,max t2,max tx t1 Τ
t y1,max
y2,max
y
h
X
Esercizio 1 La pallina A viene lanciata verticalmente verso l’alto con velocit`a iniziale v01. Dopo un tempo τ , la pallina B viene lanciata verso l’alto lungo la medesima verticale con velocit`a iniziale v02 < v01.
1. Determinare i valori di τ per i quali A e B collidono.
2. Per quale valore di τ > 0 l’istante di collisione `e minimo? In tal caso, a quale altezza le palline collidono?
(Schematizzare le palline attraverso due punti materiali che si muovono nel campo gra- vitazionale terrestre supposto uniforme e trascurando la resistenza dell’aria).
Soluzione
Orientiamo un asse y verso l’alto lungo la direzione del moto (fase ascendente), e con l’origine nel punto di lancio. L’equazione oraria del moto di A si scrive:
y1(t) = v01t − 1
2gt2 (1)
Nel piano cartesiano ty la (1) `e l’equazione di una parabola per l’origine e concava verso il basso. Dal momento che il moto si svolge nella regione y ≥ 0, dobbiamo imporre y (t > t1) = 0, essendo t1 l’istante di ritorno a terra. Per un’evidente ragione di simmetria, si ha che t1 = 2t1,max, essendo t1,max l’ascissa del vertice della parabola (massima altezza raggiunta da A), riesce t2 = 2t1,max, come possiamo vedere dal grafico di fig. 1. L’istante t1,max `e punto di massimo relativo per la funzione y1(t), onde `e uno zero della derivata prima ovvero della velocit`a scalare:
v1(t) = ˙y1(t)def= d
dty (t) = v01−gt, (2)
onde
t1,max = v01
g (3)
Per quanto precede:
t1 = 2t1,max = 2v01
g (4)
Alternativamente, t1 `e l’ascissa del punto di intersezione della parabola (1) con l’asse dei tempi:
y1(t) = 0 ⇐⇒ t
v01− 1 2gt
= 0
Scartando la radice t = 0 (passaggio per l’origine), si ottiene t1 = 2vg01. La massima altezza raggiunta dalla pallina A `e:
y1,max = y1(t1,max) = v201
2g (5)
In definitiva, il diagramma orario di A `e l’arco di parabola la cui equazione `e espressa da:
y1(t) = v01t − 12gt2, t ∈ [0, t1]
0, altrimenti (6)
t1,max t1
t y1,max
y
Figura 1: Esercizio 1. Diagramma orario della pallina A. La pallina raggiunge la massima quota all’istante t1,max = v01g . Al tempo t1 = 2vg01 ritorna a terra, e per t ≥ t1 il digramma orario `e il grafico della funzione identicamente nulla.
Per scrivere l’equazione oraria del moto della pallina B, dobbiamo tener conto del ritardo τ con cui viene lanciata. Dal momento che la pallina A viene lanciata a t = 0, si ha che B viene lanciata a t = τ . Quindi scriviamo:
y2(t) = v02(t − τ ) − 1
2g (t − τ )2
Si noti che da un punto di vista formale `e y2(0) < 0. Cio`e `e come se nell’istante t = 0 la pallina B occupasse un punto di ordinata y < 0, per poi transitare per l’origine all’istante t = τ alla velocit`a v02. Imponiamo, quindi, la condizione y2(t ≤ τ ) = 0. Inoltre, se t2 `e l’istante di ritorno a terra, dovr`a essere y (t ≥ t2) = 0. In definitiva, l’equazione oraria del moto della pallina B `e:
y2(t) = v02(t − τ ) − 12g (t − τ )2, se t ∈ [τ, t2]
0, altrimenti (7)
Determiniamo t2, considerando che `e l’ascissa del punto di intersezione dell’arco di parabola (7) con l’asse delle ascisse:
v02(t − τ ) − 1
2g (t − τ )2 = 0 ⇐⇒ (t − τ )
v02− 1
2g (t − τ )
= 0 Cio`e
t − τ = 0 =⇒ t = τ v02−1
2g (t − τ ) = 0 =⇒ t − τ = 2v02
g , quindi
t2 = 2v02
g + τ, (8)
come mostrato nel diagramma orario riportato in fig. 2. `E facile determinare l’istante in cui
per cui
y2,max = y2(t2,max) = v202
2g (10)
t2,max t2
Τ
t y2,max
y
Figura 2: Esercizio 1. Diagramma orario della pallina B.
L’istante di collisione `e l’ascissa tx (nel piano cartesiano ty) del punto X di intersezione delle parabole γ1 e γ2 che rappresentano i diagrammi orari di singola pallina, come illustrato in fig. 3.
t1,max t2,max tx t1
Τ
t y1,max
y2,max
y
h
X
Figura 3: Esercizio 1. Collisione delle palline vista nel piano cartesiano ty.
Segue:
y1(t) = y2(t) ⇐⇒ v01t − 1
2gt2 = v02(t − τ ) − 1
2g (t − τ )2
⇐⇒v01t − 1
2gt2 = v02t − v02τ −1
2gt2 + gτ t −1 2gτ2
⇐⇒v02t − v01t + gτ t = 1
2gτ2+ v02τ, onde
tx =
1
2gτ2+ v02τ
v02−v01+ gτ (11)
Per rispondere al quesito 1 conviene eseguire uno studio di funzione di tx(τ ) ,riscrivendo:
tx(τ ) = gτ2 + 2v02τ
2 (v02−v01+ gτ ) (12)
Insieme di definizione
Dal momento che v02> v01, deve essere gτ 6= v01−v02> 0 per cui la funzione `e definita
in
0,v01−v02
g
[ v01−v02
g , +∞
(13) Comportamento agli estremi del campo di esistenza
Abbiamo
tx(0) = 0 (14)
Cinematicamente significa che A e B collidono ovvero coincidono, solo nell’istante di lancio (che `e simultaneo in quanto τ = 0), come appare in fig. 4. Ci`o perch`e v01 > v02=⇒ y2,max >
y1,max per cui le parabole non si intersecano.
t1,max t1
t y1,max
y2,max
y
Figura 4: Esercizio 1. Per τ = 0 le palline collidono ovvero coincidono, solo nell’istante t = 0.
Prima di studiare il comportamento in un intorno di
`e preferibile studiare il segno della funzione:
tx(τ ) ≥ 0 ⇐⇒ gτ2+ 2v02τ
v02−v01+ gτ ≥0,
osservando che tx < 0 non ha significato fisico, per cui deve essere (a parte τ = 0 gi`a visto sopra):
τ > τ∗ =⇒ tx(τ ) > 0 (15)
In ogni caso, da ci`o segue lim
τ →τ∗−
tx(τ ) = −∞, lim
τ →τ∗+
tx(τ ) = +∞ (16)
Cio`e τ∗`e punto di discontinuit`a di seconda specie per la funzione, e la retta τ = τ∗ `e asintoto verticale per il corrispondente diagramma cartesiano. Inoltre
τ →+∞lim tx(τ ) = +∞ (17)
Studio della monotonia La derivata prima `e
t′x(τ ) = d
dτtx(τ ) = 1 2
g2τ2+ 2gτ (v02−v01) + 2v202−2v02v01
(v02−v01+ gτ )2 (18)
Ricerchiamone gli zeri:
t′x(τ ) = 0 ⇐⇒ g2τ2+ 2gτ (v02−v01) + 2v022 −2v02v01 = 0
⇐⇒τ±= v01−v02±pv012 −v202 g
Riesce τ− < 0 e dal momento che richidiamo τ ≥ 0, la radice accettabile `e:
τ+= v01−v02+pv012 −v022 g
def= τ1 > τ∗ = v01−v02
g ,
che cade dopo l’asintoto verticale. Studiamo il segno:
t′x(τ ) > 0 ⇐⇒ g2τ2+ 2gτ (v02−v01) + 2v202−2v02v01 > 0 ⇐⇒ τ /∈[τ−, τ+] Ma τ > 0 onde
τ ∈ (τ1, +∞) =⇒ t′x(τ ) > 0
Ne consegue che tx(τ ) `e strettamente crescente in (τ1, +∞) e strettamente decrescente in (0, τ1). Quindi τ1 `e punto di minimo relativo.
Asintoto obliquo
Calcoliamo il coefficiente angolare dell’eventuale asintoto obliquo:
m = lim
τ →+∞t′x(τ ) = lim
τ →+∞
g2+ 2gτ (v02−v01) + 1τ (2v022 −2v01v01)
v02−v01
τ + g2
= 1 2
L’ordinata all’origine:
n = lim
τ →+∞[tx(τ ) − mτ ] = lim
τ →+∞
gτ2+ 2v02τ v02−v01+ gτ −τ
2
= lim
τ →+∞
τ (v01+ v02) 2 v01−τv02 + gτ =
v01+ v02
2g Ne concludiamo che la retta
r : t = τ
2 + v01+ v02 2g
`e asintoto obliquo. Si noti che il suo coefficiente angolare `e indipendente dalle conzioni iniziali (velocit`a di lancio), mentre l’ordinata all’origine `e proporzionale alla media artimetica delle velocit`a di lancio.
Tracciamento del grafico
Non `e necessario studiare la derivata seconda. Il grafico `e riportato in fig. 5.
Τ* Τ1
Τ txHΤ1L
tx
Figura 5: Esercizio 1. Diagramma cartesiano della funzione (12).
Per quanto precede:
A e B collidono ⇐⇒ 0 ≤ tx(τ ) ≤ t1
Cio`e
0 ≤ gτ2+ 2v02τ
2 (v02−v01+ gτ ) ≤ 2v01
g (19)
Dal precedente studio di funzione si ha:
tx(τ ) > 0 ⇐⇒ τ > τ∗ = v01−v02
g ,
per cui la (19) conduce al sistema di disequazioni:
Dalla prima
g2τ2+ 2v02gτ − 4v01(v02−v01+ gτ )
2g (v02−v01+ gτ ) ≤0 (21)
Dalla seconda delle (20) si ha che il denominatore della (21) `e sempre > 0, onde la (21) equivale a:
g2τ2+ 2v02gτ − 4v01(v02−v01+ gτ ) ≤ 0 Risolviamo dapprima
g2τ2 + 2v02gτ − 4v01(v02−v01+ gτ ) = 0
⇐⇒g2τ2−2g (2v01−v02) τ − 4v01(v02−v01) = 0 Cio`e
τ = 2τ∗ = 2(v01g−v02) t1
Ne consegue che il sistema (20) `e verificato per τ ∈ [2τ∗, t1], ovvero
A e B collidono ⇐⇒ 2τ∗ ≤τ ≤ t1 (22)
Tale condizione (necessaria e sufficiente) di collisione `e illustrata graficamente in fig. 6.
Τ* 2Τ* Τ1 Τ=t1
Τ t1
txHΤ1L tx
Figura 6: Esercizio 1. Rappresentazione grafica delle soluzioni del sistema (21).
Per rispondere al quesito 2, rammentiamo che
τ1 = v01−v02+pv012 −v022 g
`e punto di minimo relativo per la funzione tx(τ ). Inoltre `e τ1 ∈[2τ∗, t1] per cui se il tempo di ritardo `e τ = τ1, l’istante di collisione raggiunge il minimo valore:
tx,min = tx(τ1) = v012 −v202+ v01pv012 −v022 gpv012 −v022 ,
L’altezza in cui le palline collidono `e
h = y1(tx,min) = v022 2g, cio`e h = y2,max.