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Tipo Documento: Autorizzazione Integrata Ambientale - Allegato 6 - Sintesi Non Tecnica

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Tipo Documento: Autorizzazione Integrata Ambientale - Allegato 6 - Sintesi Non Tecnica

Codice documento: SFP-GTB-400017-BGAS-00 Rev. n. 0

Centrale di San Filippo

Impianto di trattamento e recupero della FORSU Autorizzazione Integrata Ambientale

Allegato 6 - Sintesi Non Tecnica

APPLICA INGEGNERIA

LISTA DI DISTRIBUZIONE

INGEGNERIA IMPIANTO

EMISSIONE

0 26/11/2018 Allegato 6 - Sintesi Non Tecnica Lorenzo Magni

Tauw Italia Omar Retini

Tauw Italia Giuseppe Monteforte A2A S.p.A.

REV DATA DESCRIZIONE REDAZIONE VERIFICA APPROVAZIONE

- Il documento approvato e firmato in originale è depositato presso l’archivio tecnico della S.O.-

Questo documento è proprietà del Gruppo A2A: non può essere utilizzato, trasmesso a terzi o riprodotto senza autorizzazione della stessa. Il Gruppo A2A tutela i propri diritti a norma di legge

823.0005E/1 1/2 02/17

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Progetto per la realizzazione di un nuovo impianto di trattamento e recupero della

frazione organica dei rifiuti urbani (FORSU) nel Comune di San Filippo del Mela (ME)

A2A Energiefuture S.p.A.

Autorizzazione Integrata Ambientale Allegato 6: Sintesi Non Tecnica

26 novembre 2018

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Ns rif. R001-1666883CMO-V01_2018

Riferimenti

Titolo Progetto per la realizzazione di un nuovo impianto di trattamento e recupero della frazione organica dei rifiuti urbani (FORSU) nel Comune di San Filippo del Mela (ME): Autorizzazione Integrata Ambientale – Allegato 6: Sintesi Non Tecnica

Cliente A2A Energiefuture S.p.a.

Responsabile Omar Retini

Autore/i Lorenzo Magni

Numero di progetto 1666883

Numero di pagine 19

Data 26 novembre 2018

Colophon

Tauw Italia S.r.l.

Galleria Giovan Battista Gerace 14 56124 Pisa

T +39 05 05 42 78 0 E info@tauw.com

Il presente documento è di proprietà del Cliente che ha la possibilità di utilizzarlo unicamente per gli scopi per i quali è stato elaborato, nel rispetto dei diritti legali e della proprietà intellettuale. Tauw Italia detiene il copyright del presente documento. La qualità ed il miglioramento continuo dei prodotti e dei processi sono considerati elementi prioritari da Tauw Italia, che opera mediante un sistema di gestione certificato secondo la norma

UNI EN ISO 9001:2008.

Ai sensi del GDPR n.679/2016 la invitiamo a prendere visione dell’informativa sul Trattamento dei Dati Personali su

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Indice

1 Introduzione ... 4

2 Inquadramento urbanistico e territoriale dell’installazione IPPC e vincoli ... 5

2.1 Inquadramento urbanistico ... 7

2.1.1 Piano Regolatore Generale Comunale (PRGC) ... 7

2.1.2 Piano Regolatore Generale Consortile dell’Area di Sviluppo Industriale di Messina .. 7

2.2 Vincoli ... 8

3 Cicli produttivi ... 9

3.1 Descrizione Generale del ciclo produttivo ... 9

3.2 I rifiuti in ingresso ... 11

3.3 Prodotti ... 12

3.4 Uso di risorse ... 12

3.4.1 Acqua ... 12

3.4.2 Materie prime ... 12

3.4.3 Suolo ... 13

4 Energia ... 14

5 Emissioni ... 15

5.1 Emissioni in atmosfera ... 15

5.2 Effluenti liquidi ... 16

5.3 Emissioni sonore ... 17

5.4 Rifiuti prodotti ... 17

6 Sistemi di contenimento/abbattimento ... 19

6.1 Sistemi di contenimento/abbattimento emissioni in atmosfera ... 19

6.2 Sistemi di contenimento/abbattimento emissioni sonore ... 19

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1 Introduzione

La presente Sintesi Non tecnica costituisce l’Allegato 6 della Documentazione AIA predisposta per il progetto di realizzazione di un nuovo impianto integrato (digestione anaerobica e compostaggio) di trattamento e recupero della frazione organica dei rifiuti urbani (FORSU) che A2A Energiefuture S.p.A. intende realizzare a San Filippo del Mela, in Provincia di Messina, in area di proprietà all’interno del confine della propria Centrale Termoelettrica esistente. L’impianto è dimensionato per trattare una quantità di frazione organica dei rifiuti urbani (FORSU) pari a 75.000 t/anno.

Il progetto è finalizzato ad ottenere biometano da immettere in rete e un prodotto (ammendante compostato misto o compost) per gli usi agricoli/florovivaistici.

L’impianto di trattamento e recupero della frazione organica dei rifiuti urbani (FORSU) (da qui in avanti Impianto FORSU o Impianto) rientra nella categoria di attività industriale identificata al punto 5.3 lett. b) p.to 1 dell’allegato VIII alla parte II del D.lgs 152/2006 “Il recupero, o una combinazione di recupero e smaltimento, di rifiuti non pericolosi, con una capacità superiore a 75 Mg al giorno, che comportano il ricorso ad una o più delle seguenti attività […]:1) trattamento biologico” e pertanto è stata predisposta la

documentazione di Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) ai sensi dell’art.29-ter del D.Lgs. 152/06 e s.m.i., di cui il presente documento costituisce l’Allegato 1: Relazione Tecnica, redatta secondo la modulistica della Regione Siciliana.

Proponente del progetto è A2A Energiefuture S.p.A. che annovera le capacità tecniche, finanziarie e gestionali per la realizzazione e per l’esercizio dell’impianto in progetto.

Il progetto proposto utilizza le Migliori Tecniche Disponibili di settore e prevede il pieno rispetto dell’ambiente e delle risorse, massimizzando la protezione delle matrici ambientali interessate.

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2 Inquadramento urbanistico e territoriale dell’installazione IPPC e vincoli

Il progetto dell’impianto FORSU verrà realizzato interamente all’interno del perimetro dell’area di proprietà A2A Energiefuture di San Filippo del Mela (ME) all’interno della quale è presente anche la Centrale Termoelettrica. La Centrale occupa una superficie complessiva di circa 54 ha. L’impianto FORSU in progetto presenta un’estensione di circa 5 ha.

La Centrale A2A Energiefuture di S. Filippo è ubicata sul litorale Est di Capo Milazzo, in località Archi Marina, frazione del Comune di San Filippo del Mela, in una zona per

“insediamenti industriali” all’interno della perimetrazione del Consorzio ASI di Messina.

Essa confina a Nord con il Mar Tirreno (Golfo di Milazzo), ad Ovest con la raffineria di Milazzo, ad Est con la zona industriale di Giammoro ed a Sud con la strada comunale Archi Marina e con il tracciato della ferrovia Messina - Palermo, oltre i quali è ubicata la frazione di Archi Marina, a circa 2 km.

Le coordinate del baricentro del sito di progetto sono: Lat. 38.203423° e Long.

15.288101°. La corografia dell’area di progetto è riportata in Allegato 3 della documentazione di AIA.

L'area circostante il sito è fortemente antropizzata. Le zone non edificate o

industrializzate sono occupate da coltivazioni (soprattutto agrumeti). Gli assi viari di maggior importanza che si diramano nei pressi della Centrale sono la S.S. n.113 (tratto di più recente realizzazione a 4 corsie) e l’autostrada A20 Messina - Palermo.

I mezzi pesanti da e per l’Impianto FORSU accederanno dal lato Est dell’area di Centrale, percorrendo la S.S. n.113 in particolare la variante a 4 corsie che passa esternamente al centro abitato di Archi.

In Figura 2a è individuata l’ubicazione del sito di intervento, all’interno della CTE A2A Energiefuture.

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Figura 2a Localizzazione Impianto di trattamento e recupero della frazione organica in progetto su ortofoto

I riferimenti catastali dell’area interessata dagli interventi in progetto sono i seguenti:

Foglio 1 Particelle 832 del Comune di San Filippo del Mela.

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2.1 Inquadramento urbanistico

2.1.1 Piano Regolatore Generale Comunale (PRGC)

Il Comune di San Filippo del Mela è dotato di Piano Regolatore Generale Comunale, approvato con Decreto Dirigenziale n.1194 del 19/12/2005. In Allegato 3 della

documentazione AIA si riporta l’area di progetto sulla Tavola di “Azzonamento” del PRG del Comune di San Flippo del Mela. Come visibile dalla Tavola l’intera Centrale,

all’interno della quale si situa il progetto di realizzazione del nuovo impianto di

trattamento e recupero della frazione organica dei rifiuti urbani (FORSU), è “bianca”, non cartografata.

Da colloqui intercorsi con l’ufficio tecnico del Comune di San Filippo del Mela è risultato che le aree non cartografate in mappa corrispondono alla Zone "D4 - aree ricadenti all’interno della perimetrazione del consorzio ASI”: qualunque tipo di attività edificatoria è subordinata all’ottenimento del preventivo nullaosta del consorzio ASI.

Un breve tratto del nuovo cavidotto MT in progetto, di collegamento tra la cabina elettrica esistente e l’impianto FORSU, ricade all’interno di una Zona H corrispondente alla fascia di rispetto della ferrovia, normata al’art.60 delle NTA del PRG: la realizzazione del cavidotto non contrasta con le disposizioni di tale articolo.

Si fa presente che nell’Istanza presentata per il progetto è stato richiesto che

l’Autorizzazione Unica ai sensi dell’art. 12 del D.lgs. 387/2003 produca effetti di variante, secondo quanto previsto dal comma 3 del medesimo articolo, al Piano Regolatore Generale Consortile dell’Area di Sviluppo Industriale di Messina e, se necessario, anche agli strumenti urbanistici comunali.

2.1.2 Piano Regolatore Generale Consortile dell’Area di Sviluppo Industriale di Messina

Il Piano Regolatore Generale Consortile (PRGC) del Consorzio di Sviluppo Industriale (ASI) di Messina è stato approvato con Decreto del Dirigente Generale del Dipartimento Regionale dell’Urbanistica n. 557/D.R.U. del 26 luglio 2002 e successivo di rettifica n.

910/D.R.U. del 31 ottobre 2002.

In Allegato 3 della documentazione AIA si riporta un estratto della Tavola 18

“Agglomerato Milazzo – Monforte S.Giorgio” del PRGC del Consorzio ASI. Come visibile dalla Tavola l’area interessata dalla realizzazione del nuovo impianto di trattamento e recupero della frazione organica dei rifiuti urbani in progetto, completamente ricompresa all’interno del perimetro della Centrale Termoelettrica, ricade parzialmente in zona D1

“Piani esecutivi esistente” e parzialmente in zona FP “aree portuali”.

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Si fa presente che nell’Istanza presentata per il progetto è stato richiesto che

l’Autorizzazione Unica ai sensi dell’art. 12 del D.lgs. 387/2003 produca effetti di variante, secondo quanto previsto dal comma 3 del medesimo articolo, al Piano Regolatore Generale Consortile dell’Area di Sviluppo Industriale di Messina e, se necessario, anche agli strumenti urbanistici comunali.

2.2 Vincoli

Dalla consultazione della Tavola 27 “Beni paesaggistici” del Piano Paesaggistico dell’Ambito 9 “Area della catena settentrionale (Monti Peloritani)”, approvato con D.A.

n.6682 del 29/12/2016, e della cartografia disponibile consultando il sito del progetto

“vincoli in rete”, un estratto delle quali è riportato in Allegato 3 (3di3) della

documentazione AIA, emerge che l’impianto di trattamento e recupero della frazione organica dei rifiuti urbani previsto all’interno della Centrale Termoelettrica esistente è esterno ad aree soggette a tutela paesaggistica ai sensi del D.Lgs. 42/2004 e s.m.i. ed a qualsiasi bene culturale.

Il sito non risulta inoltre interessato da nessun vincolo derivante dalla tutela delle acque destinate al consumo umano, dalle fasce fluviali, da usi civili e servitù militari (si veda anche Scheda A4 dell’AIA).

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3 Cicli produttivi

3.1 Descrizione Generale del ciclo produttivo

L’impianto in progetto è dimensionato per ricevere 75.000 t/a di Frazioni Organiche (FO).

I tipi di rifiuti non pericolosi in ingresso al nuovo impianto sono individuati al successivo

§3.2.

Nell’impianto verranno effettuate operazioni di:

• R13: stoccaggio di rifiuti in ingresso (1.600 m3);

• R3: digestione anaerobica, compostaggio e produzione di biometano.

Con riferimento alla figura seguente l’Impianto sarà composto dalle seguenti aree funzionali:

• area ricezione FORSU;

• area pretrattamento FORSU;

• digestori;

• area di upgrading biogas;

• area cabina RE.MI. e area compressori;

• area di miscelazione;

• biocelle (Biossidazione accelerata);

• area di maturazione aerobica nord;

• area di maturazione aerobica sud;

• area di raffinazione compost;

• area di stoccaggio del compost finito;

• edificio servizi.

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Figura 3.1a Aree funzionali Impianto

L’Impianto prevede le seguenti fasi di trattamento:

1. ricezione e pre-trattamento meccanico (preselezione);

2. digestione anaerobica;

3. compostaggio aerobico in due fasi, biossidazione accelerata in biocelle e successiva maturazione aerata;

4. post-trattamento meccanico (raffinazione finale);

5. upgrading del biogas a biometano.

I processi sopra elencati sono tali da consentire la massima valorizzazione possibile della frazione organica in ingresso all’impianto, che è dapprima degradata tramite il processo anaerobico (che consente di produrre importanti quantità di biogas, ricco di metano, utilizzato per la produzione di biometano che sarà immesso nella rete di

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trasporto del gas naturale) e che successivamente è completamente stabilizzata tramite una doppia fase aerobica, che consente di ottenere un prodotto finale (ammendante compostato misto o “compost”) idoneo per gli usi agricoli/florovivaistici.

Tutte le attività, dalla fase di ricezione fino all’uscita del compost finito, saranno svolte all’interno di capannoni tenuti in depressione da un sistema di aspirazione, di

apparecchiature chiuse e di tubazioni. L’aria aspirata dai capannoni sarà inviata al sistema di depurazione e trattamento aria.

A completamento dell’impianto, sarà predisposta un’adeguata e dedicata rete di captazione dei reflui/percolati provenienti dalle diverse zone dell’impianto che saranno riutilizzate nel processo.

Le acque di precipitazione meteorica saranno adeguatamente gestite in base alla loro provenienza, prevedendo una rete di raccolta delle acque di pioggia intercettate dalle coperture degli edifici distinta da quella a servizio dei piazzali, strade di accesso e transito. Le acque di seconda pioggia e le acque meteoriche dei tetti verranno riciclate utilizzandole in sostituzione dell’acqua industriale.

In Allegato 3A della documentazione AIA si riporta il layout dell’impianto.

3.2 I rifiuti in ingresso

L’Impianto tratterà le frazioni organiche provenienti prioritariamente dalla provincia di Messina e dalle provincie limitrofe, per una capacità complessiva di 75.000 t/a.

I tipi di rifiuti non pericolosi in ingresso, sottoposti alle varie operazioni, sono individuati dai seguenti codici EER (Elenco Europeo dei Rifiuti ex CER).

Tabella 3.2a Codici EER dei rifiuti in ingresso Codice EER DESCRIZIONE

200108 Rifiuti biodegradabili di cucine e mense 200125 Oli e grassi commestibili

200138 Legno diverso da quello di cui alla voce 20.01.37 200201 Rifiuti biodegradabili

200302 Rifiuti dei mercati

Per consentire l’avvio del processo fermentativo quando i digestori sono vuoti è

necessario immettere nei serbatoi un digestato già “pronto” proveniente da altri impianti di digestione anaerobica. Questo è un rifiuto che potrà avere ad esempio i seguenti codici EER: 190604, 190603, 190606, 190605 o 190699. Il ritiro di un nuovo inoculo potrà essere ripetuto solo in caso si verifichi un guasto tale da dover svuotare completamente i digestori.

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Le capacità di stoccaggio e trattamento di rifiuti in impianto per le quali si chiede autorizzazione sono specificate nella seguente tabella.

Tabella 3.2b Capacità di stoccaggio e trattamento

Attività Operazioni autorizzate

Quantità massima di stoccaggio autorizzata

(m3)

Capacità autorizzata di trattamento annuo

(t/a) Recupero di rifiuti urbani

finalizzato alla produzione di biometano e di compost

R13, R3 R13: 1.600 75.000

3.3 Prodotti

Presso l’impianto saranno prodotti circa 6.000.000 Sm3/anno di biometano equivalenti a circa 700 Sm3/h di media (su 8.500 ore/anno) che saranno immessi in rete.

Inoltre l’impianto produrrà circa 15.000 t/a di compost di qualità da distribuire in agricoltura/florovivaismo.

3.4 Uso di risorse

3.4.1 Acqua

È previsto il riutilizzo dei percolati/reflui di processo e, in subordine, dell’acqua di prima pioggia per il processo di digestione anaerobica e per il processo di trattamento aerobico.

Nel caso remoto in cui i percolati/reflui di processo e le acque di prima pioggia non fossero sufficienti, per la digestione anaerobica e per il compostaggio potrà essere utilizzata l’acqua proveniente dal circuito acqua industriale d’impianto.

Per gli altri usi industriali si attingerà dal circuito di distribuzione dell’acqua industriale, alimentato prevalentemente dalle acque di seconda pioggia e dalle acque bianche dai tetti: nel caso in cui il recupero delle acque meteoriche per usi industriali non sia sufficiente, si utilizzerà acqua proveniente dalla rete acqua industriale di Centrale.

Il fabbisogno di acqua potabile per usi igienico sanitari sarà soddisfatto mediante allacciamento alla rete acqua potabile di Centrale.

3.4.2 Materie prime

Le principali materie prime utilizzate nell’impianto sono: Idrossido di Ferro (per

abbattimento idrogeno solforato nel processo di digestione anaerobica), Acido solforico (per abbattimento ammoniaca presente nell’aria esausta), Massa filtrante lignea (per il Biofiltro), Materiale ligneo (come strutturante per processo di trattamento aerobico) e Glicerolo (per alimentazione batteri digestione anaerobica durante attività di

manutenzione).

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3.4.3 Suolo

Le opere in progetto sono ubicate totalmente all’interno dell’area di proprietà della Centrale Termoelettrica esistente di San Filippo del Mela.

L’area interessata dall’Impianto in progetto è circa 5 ha.

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4 Energia

I consumi di energia elettrica necessaria al funzionamento dell’impianto di digestione anaerobica, upgrading a biometano e compostaggio, ammonteranno a circa 8.000.000 kWhe/anno.

L’energia elettrica necessaria all’Impianto sarà approvvigionata dalla rete di distribuzione mediante collegamento alla cabina ENEL MT/BT esistente, collocata all’interno della Centrale di San Filippo.

Sarà anche installato un gruppo elettrogeno alimentato a gasolio da 700 kVA per l’alimentazione elettrica di utenze privilegiate in caso di emergenza.

L’energia termica, sotto forma di acqua calda, necessaria al processo, pari a circa 5.500.000 kWht/anno, sarà prodotta da due caldaie alimentate a gas naturale di rete. Il consumo stimato di gas naturale per la produzione di acqua calda è pari a circa 720.000 Sm3/a.

Il consumo stimato di gasolio per i mezzi presenti in impainto è di circa 120.000 litri/anno.

Il carburante, come detto precedentemente sarà stoccato in un apposito serbatoio avente una capacità complessiva di 6.000 l circa.

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5 Emissioni

5.1 Emissioni in atmosfera

L’impianto prevede i seguenti punti di emissione convogliata:

• il biofiltro (E1);

• i camini del sistema di caldaie a gas naturale (E2, E3).

Il biofiltro ottempererà alle prescrizioni tecniche delle linee guida per la progettazione, la costruzione e la gestione degli impianti di compostaggio approvate con Ordinanza Commissariale 29 maggio 2002 garantendo un carico inferiore a 100 m3/h di aria da filtrare per ogni m3 di massa filtrante. Nello specifico verrà mantenuto un carico di progetto inferiore a 75 m3/h di aria da filtrare per ogni m3 di massa filtrante.

Nella tabella seguente si riportano le caratteristiche emissive del biofiltro (E1).

Tabella 5.1a Caratteristiche emissive biofiltro (E1)

Parametro UdM Valore

Portata effluente gassoso Nm3/h 240.000

Sezione di uscita effluente gassoso m2 1.827,5

Altezza Sezione di uscita effluente gassoso

m 3

concentrazione di odori UO/Nm3 300

I suddetti limiti sono conformi alle ultime Conclusioni sulle migliori tecniche disponibili (BATC) per il trattamento dei rifiuti (Decisione di esecuzione (UE) 2018/1147 della Commissione del 10 agosto 2018) pubblicate in data 17/08/2018 sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea.

Nella tabella seguente si riportano le caratteristiche emissive delle caldaie alimentate a gas naturale (E2 e E3). I valori riportati si riferiscono alla singola caldaia.

Tabella 5.1b Caratteristiche emissive Caldaie (E1 e E3). Valori riferiti alla singola caldaia

Parametro UdM Valore

Portata fumi (secca al 3% di O2) Nm3/h 810

Sezione camino m2 0.045

Altezza camino m 22

Temperatura °C 175

concentrazione NO2 (rif. fumi secchi al 3% di O2) mg/Nm3 100 concentrazione Polveri (rif. fumi secchi al 3% di O2) mg/Nm3 5

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Sono inoltre presenti i seguenti punti di emissione di emergenza o non significativi:

• E4: Gruppo elettrogeno diesel di emergenza da 700 kVA;

• E5: Torcia di emergenza;

• Sfiati atmosferici dei serbatoi dell’acqua, delle materie prime (compreso il gasolio) e delle vasche.

5.2 Effluenti liquidi

Gli scarichi idrici generati dall’impianto sono:

• Scarico S1 nel canale esistente in c.a., a servizio di una porzione dell’area sud di Centrale, che passa lungo il lato est dell’Impianto. Il recapito di destinazione del canale è l’impianto ITAR che opera a servizio della Centrale. Allo scarico S1 confluiscono le acque provenienti dalla soglia sfiorante (che ha funzione di troppo pieno) della vasca di accumulo delle acque di seconda pioggia. Alla vasca di seconda pioggia vi confluiscono le acque di seconda pioggia che ricadono nel bacino scolante est dell’Impianto. Le acque di seconda pioggia accumulate nella suddetta vasca verranno utilizzate, previo trattamento, come acqua industriale: lo scarico S1 quindi si avrà solo in caso di eventi meteorici così intensi da determinare il rapido riempimento della vasca;

• Scarico S2 nella rete di fognatura bianca di Centrale delle acque di prima pioggia trattate (sedimentazione e disoleazione) e delle acque di seconda pioggia

provenienti dal bacino costituito dalle strade e dai piazzali ad ovest dell’Impianto. La suddetta fognatura bianca convoglia le acque meteoriche all’ITAR di Centrale.

• Scarico S3 nel suddetto canale della Centrale in cui scarica S1 a cui confluiscono le acque provenienti dalla soglia sfiorante (che ha funzione di troppo pieno) della vasca di accumulo delle acque bianche originate dalle coperture degli edifici. Le acque bianche accumulate nella suddetta vasca verranno utilizzate come acqua industriale:

lo scarico S3 quindi si avrà solo in caso di eventi meteorici così intensi da determinare il rapido riempimento della vasca.

• Scarico S4: nella rete di fognatura nera della Centrale dei reflui civili provenienti dalla fossa biologica, dotata di pompe di sollevamento e triturazione, a cui confluiscono i reflui civili provenienti dall’edificio servizi e dalla guardiania. La fognatura nera di Centrale convoglia le acque a l’ITAR di Centrale.

I suddetti scarichi nella rete fognaria di Centrale saranno regolati mediante un disciplinare tra l’Impianto in progetto e la Centrale stessa. S1, S2 e S3 rispetteranno i limiti previsti per gli scarichi in acque superficiali dalla Tabella 3 dell’allegato 5 alla parte terza del D.Lgs 152/06 e smi.

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L’Impianto non genera scarichi liquidi di processo. Infatti si prevede di utilizzare tutti i percolati e i reflui liquidi di processo nei digestori e nella fase di compostaggio. Eventuali eccedenze saranno smaltite come rifiuto.

Da quanto sopra emerge che l’Impianto è stato progettato per effettuare un recupero spinto delle acque meteoriche in modo da ridurre al minimo i consumi idrici e gli scarichi idrici.

5.3 Emissioni sonore

Le principali sorgenti sonore dell’impianto FORSU sono le seguenti:

• Zona ricezione: Carroponti, trituratore e tramoggia dosatrice;

• Zona pretrattamento: nastri, vaglio, deferizzatori, miscelatori e pala gommata;

• Digestori: agitatori, nastri, coclee, pompe e compressore;

• Zona raffinazione compost: nastri, vaglio, deferizzatore e separatore aeraulico;

• Zona Upgrading biogas: compressori, pompa acqua e scambiatore di calore;

• Biocelle: pala gommata e ventilatori;

• Zona maturazione: ventilatori;

• Ventilatori, scrubber e torri lavaggio per purificazione aria biofiltro;

• Cabina REMI: compressori e regolatore.

La maggior parte delle sorgenti sonore previste nell’impianto sono ubicate all’interno di capannoni industriali che abbattono significativamente le loro emissioni verso l’ambiente esterno.

5.4 Rifiuti prodotti

Durante l’esercizio dell’impianto i principali rifiuti di processo generati sono i seguenti.

Tabella 5.4a Rifiuti Prodotti Codice

EER Descrizione

19.12.12 Rifiuti costituiti prevalentemente da plastica eterogenea, e altri materiali non compostabili (es.: gomma, legno duro, etc.).

19.05.01

19.12.02 Metalli ferrosi

19.05.03 Compost fuori specifica 20.03.07 Rifiuti ingombranti

16.10.02 Reflui liquidi di processo, percolati e acque di prima pioggia

L’impianto produrrà i seguenti rifiuti (elenco esemplificativo e non esaustivo) derivanti da attività di manutenzione: es. codici EER 13 01 10* Oli minerali per circuiti idraulici, non clorurati, 13 02 05* oli minerali per motori, ingranaggi e lubrificazione, non clorurati, 19 12

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02 Metalli ferrosi, 15 01 02 Imballaggi plastici, 15 01 06 Imballaggi misti, 15 02 02*

Assorbenti, materiali filtranti contaminati da oli, 16 10 02 rifiuti liquidi acquosi, 16 06 01*

Batterie al piombo, 20 01 21* Neon, ecc..

Questi rifiuti saranno stoccati nell’isola ecologica dell’impianto e inviati a recupero/smaltimento.

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6 Sistemi di contenimento/abbattimento

6.1 Sistemi di contenimento/abbattimento emissioni in atmosfera

Tutte le aree dove si svolgono i processi di trattamento dei rifiuti, dalla fase di ricezione fino all’uscita del compost finito, saranno poste al chiuso, all’interno di capannoni posti in costante depressione da un sistema di captazione delle arie esauste che saranno opportunamente trattate.

Le caldaie alimentate a gas naturale saranno dotate di bruciatore a basse emissioni di ossidi di azoto atto a minimizzare le emissioni inquinanti in atmosfera.

6.2 Sistemi di contenimento/abbattimento emissioni sonore

La maggior parte delle sorgenti sonore previste nell’impianto di trattamento e recupero della frazione organica dei rifiuti urbani (FORSU) sono ubicate all’interno di capannoni industriali o all’interno di container che abbattono le loro emissioni sonore verso l’esterno.

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Figura 3.2.1b Schema a blocchi

Rifiuti in input 75000 t/a TRITURAZIONE E VAGLIATURA Ferro IMPIANTI DI RECUPERO

di cui MNC 5.250 t/a VAGLIATURA 25 t/a

pari al 7% DEFERRIZZAZIONE

Sovvalli

10.475 t/a Gas di rete (PCI 9,94 kWh/mc) IMMISSIONE IN RETE

720 X1000 Nm3/a

VENDITA DIRETTA PER AUTOTRAZIONE ALTRI IMP. DI TRATTAMENTO

CALDAIA a metano Alla torcia (stima) TORCIA DI SICUREZZA

200 X1000 Nm3/a

Aria di strippaggio immessa 17.200 X1000 Nm3/a

VASCA POLMONE Totale Ingestato

64.500 t/a TREATTAMENTO BIOGAS E Biometano

Integrazione con UPGRADING A BIOMETANO 6.000 X1000 Nm3/a

strutturante fresco

DIGESTORE Biogas grezzo 10.500 X1000 Nm3/a Aria esausta estratta

21.500 X1000 Nm3/a di cui

ACCUMULO SOVVALLO E STRUTTURANTE Digestato Off gas proveniente da Biogas

51.400 t/a SCAMBIATORE DI CALORE 4.300 X1000 Nm3/a

Miscela

Totale sovvalli e strutturante MISCELATORE 103.300 t/a

51.900 t/a Condense e spurghi 1.000 m3/a

ACT IN BIOCELLE

ARIA

VASCHE DI ACCUMULO Totale condense e spurghi 4.700 t/a SCAMBIATORE DI CALORE

ALTRI IMP. DI TRATTAMENTO Condense

3.700 t/a RETE DI CAPTAZIONE DEL CENTRO Aria calda

Scarti leggeri 5.000 t/a

ALTRI IMPIANTI DI TRATTAMENTO

MATURAZIONE Perdita di peso 41.875 t/a

DEPLASTIFICATORE Miscela pronta

61.425 t/a SCRUBBERS FLUSSO SOLIDO

FLUSSO LIQUIDO

Sovvalli 10-100 mm VAGLIO <10 mm--10-100 mm-->100 mm FLUIDO RISCALDANTE

ARIA/GAS DI SCARTO

Sovvalli > 100 mm CAMERA DI LAVAGGIO BIOFILTRAZIONE FLUSSO BIOGAS/BIOMETANO

ALTERNATIVA

DEFERRIZZATORE

*

MATERIALI IN INPUT

*

Riferimenti

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