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2019_10_25_Valutazione previsionale impatto acustico (2504 KB)

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(1)

T.A. ENGINEERING S.r.l. - Società unipersonale – C.S. € 12.000 I.V. - P. IVA e C.F. 03664280249 - R.E.A. VI-343651 [T1042]_doc(5)_r0 del 05/08/2019

Tecnico responsabile:

Ing. Chiara Martina Pontarollo

Iscritta all’elenco nazionale dei Tecnici Competenti in Acustica ambientale

al n°892

Committente

Franceci Srl società agricola

Sede legale Via G.B. Verci 40, Bassano del Grappa

Sede operativa: Via Madonnetta, Nervesa della Battaglia

Attività

Allevamento avicolo sito in Via Madonnetta, Nervesa della

Battaglia - nuovo capannone in ampliamento a Nord

(2)

INDICE

1.PREMESSA ... 3

2.PANORAMICA DELLA NORMATIVA DI RIFERIMENTO ... 4

Legislazione italiana ... 4

Legislazione regionale ... 7

3.DEFINIZIONI SECONDO D.M. 16.03.1998 ... 8

4.CLASSIFICAZIONE DELL’AREA IN ESAME ... 9

5.LAY-OUT DI PROGETTO DELLA NUOVA ATTIVITA’ ... 11

6.STRUMENTAZIONE UTILIZZATA E MODALITA’ DI MISURAZIONE ... 14

7.RILIEVI FONOMETRICI ... 15

8.SORGENTI SONORE CONSIDERATE ... 18

8.1. Ventilatori laterali capannone 1 (v1-v9) ... 18

8.2. Ventilatori laterali capannone 2 (v10, v11) ... 19

8.3. Ventilatori terminali capannone 1 (v0) ... 20

8.4. Ventilatori terminali capannone 3 (v12) ... 20

8.5. Aperture laterali capannone 1 ... 21

8.6. Finestre apribili capannoni 2 e 3 ... 22

8.7. Ventilatori capannone 4 (in progetto) (v13) ... 23

8.8. Tempi di funzionamento ... 24

9.COSTRUZIONE DEL MODELLO ... 25

10. CALCOLO DEI LIVELLI AI RICETTORI ... 27

11. CALCOLO DEL DIFFERENZIALE AI RICETTORI ... 31

12. CONCLUSIONI ... 34

ALLEGATO 1 – ANDAMENTO TEMPORALE MISURA... 35

(3)

1. PREMESSA

Il presente studio ha come obiettivo la valutazione previsionale di impatto acustico per un nuovo ampliamento di un’attività di allevamento avicolo, sita in Via Madonnetta, in comune di Nervesa della Battaglia (TV).

L’attività è attualmente costituita da tre capannoni che ospitano gli animali; in progetto vi è la costruzione di un quarto capannone. La valutazione è stata svolta considerando l’intera attività nella condizione di progetto, quindi con tutti e quattro i capannoni in funzione.

Le principali sorgenti di rumore dell’attività sono i ventilatori che servono per il ricambio dell’aria ed il controllo della temperatura all’interno dei capannoni.

L’attività risulta continua sulle 24 ore pertanto i calcoli sono stati svolti sia in periodo diurno che in periodo notturno.

Per il rumore residuo sono stati utilizzati i livelli di pressione sonora derivanti da una campagna fonometrica eseguita in occasione dell’impatto acustico previsionale svolto per la costruzione del terzo capannone della ditta. La misura del clima acustico era volta a caratterizzare i livelli di pressione sonora di zona in assenza dell’attività: la misura era stata svolta con clima primaverile e pertanto con limitato funzionamento dei ventilatori e in posizione schermata rispetto all’attività. Inoltre, in tale occasione, erano state eseguite misure su tutte le sorgenti l’attività al fine di caratterizzarle dal punto di vista acustico.

È stato quindi modificato il modello di calcolo tridimensionale, già realizzato con il software previsionale IMMI su un’area di 300 m attorno all’allevamento avicolo, aggiungendo il nuovo capannone in progetto e le relative sorgenti sonore

La simulazione è stata svolta nelle condizioni di massima rumorosità possibile per l’attività, corrispondente al funzionamento in periodo estivo in cui sarà massimo l’utilizzo dei ventilatori.

Dal modello di calcolo sono stati determinati i limiti assoluti di emissione, di immissione ed il limite differenziale, al fine di verificare l’ottemperanza di detti valori con quelli definiti dal D.P.C.M. del 14 novembre 1997 relativamente alla classe d’uso del territorio.

(4)

2. PANORAMICA DELLA NORMATIVA DI RIFERIMENTO

Legislazione italiana D.P.C.M. 1° Marzo 1991

Rimane tuttora il principale punto di riferimento per l’acustica territoriale. Scopo del decreto è quello di rimediare in via transitoria alla grave situazione di inquinamento acustico del territorio nazionale fissando limiti di accettabilità validi su tutto il territorio nazionale. Tale decreto introduce inoltre l’obbligo per i Comuni di attuare la classificazione in zone acustiche del territorio.

Tale decreto non prende in considerazione i rumori generati dalle attività aeroportuali ed ammette deroghe per le attività temporanee quali cantieri edili e manifestazioni pubbliche. Tutte le componenti sonore inquinanti, comprese le infrastrutture dei trasporti come le strade e le ferrovie vengono invece prese in considerazione.

Il D.P.C.M. 1° marzo 1991 individua 6 classi acustiche in cui il territorio dovrebbe essere suddiviso. Tali classi sono le seguenti:

• Classe I Aree particolarmente protette

Rientrano in questa classe le aree nelle quali la quiete rappresenta un elemento di base per la loro utilizzazione: aree ospedaliere, scolastiche, aree destinate al riposo ed allo svago, aree residenziali rurali, aree di particolare interesse urbanistico, parchi pubblici, etc.

• Classe II Aree destinate ad uso prevalentemente residenziale

Rientrano in questa classe le aree urbane interessate prevalentemente da traffico veicolare locale, con bassa densità di popolazione, con limitata presenza di attività commerciali ed assenza di attività industriali ed artigianali.

• Classe III Aree di tipo misto

Rientrano in questa classe le aree urbane interessate da traffico veicolare locale o di attraversamento, con media densità di popolazione, con presenza di attività commerciali, uffici, con limitata presenza di attività artigianali e con assenza di attività industriali; aree rurali interessate da attività che impiegano macchine operatrici.

• Classe IV Aree di intensa attività umana

Rientrano in questa classe le aree urbane interessate: da intenso traffico veicolare, con alta densità di popolazione, con elevata presenza di attività commerciali e uffici, con presenza di attività artigianali; le aree in prossimità di strade di grande comunicazione e di linee ferroviarie; le aree portuali, le aree con limitata presenza di piccole industrie.

• Classe V Aree prevalentemente industriali

Rientrano in questa classe le aree interessate da insediamenti industriali e con scarsità di abitazioni.

• Classe VI Aree esclusivamente industriali

Rientrano in questa classe le aree esclusivamente interessate da attività industriali e prive di insediamenti abitativi.

Ad ognuna delle classi sopra riportate il D.P.C.M. associa dei livelli di rumorosità massima tollerabile riferita sia al periodo diurno che notturno dove per diurno si intende la fascia oraria compresa fra le ore 06 e le 22 e per notturno si intende la fascia oraria compresa tra le ore 22 e le ore 06.

Il Decreto stabilisce inoltre che per le zone non esclusivamente industriali, cioè per le aree di classe I, II, III, IV e V, oltre ai limiti massimi precedentemente definiti non è consentito superare una differenza di livello sonoro pari 5 dB(A) per il periodo diurno e 3 dB(A) per il periodo notturno, calcolata rispetto al livello misurato in presenza della sorgente disturbante e in assenza della stessa. Tale criterio viene definito Criterio differenziale.

Vale forse la pena ricordare che una differenza di livello sonoro pari a 3 dB(A) equivale ad un raddoppio della potenza sonora emessa, cioè ad un valore doppio di energia sonora emessa nell’ambiente.

(5)

Il Decreto stabilisce con esattezza che, una volta stabilita la classe di appartenenza di una determinata area, le misurazioni per la verifica dei limiti riferiti a tale classe e la verifica del rispetto del criterio differenziale debbono essere effettuate all’interno degli ambienti abitativi, nel periodo di osservazione del fenomeno, a finestre aperte, ad 1 m da esse.

L’allegato B comma 3.2 del Decreto precisa inoltre che: “Qualora il livello del rumore ambientale misurato a finestre aperte sia inferiore a 50 dB(A) durante il periodo diurno e 40 dB(A) durante il periodo notturno, e, a finestre chiuse, sia inferiore a 35 dB(A) durante il periodo diurno e 25 dB(A) durante il periodo notturno, ogni effetto di disturbo del rumore è ritenuto trascurabile e, quindi, il livello del rumore ambientale rilevato deve considerarsi accettabile.”

Legge quadro sull’inquinamento acustico 26 Ottobre 1995 n°447

I contenuti di tale legge sono più teorici e propositivi che applicativi in quanto, proprio per la natura stessa di tale legge, gli aspetti operativi vengono quasi sempre demandati a specifici decreti attuativi da pubblicarsi successivamente.

Gli aspetti più significativi sono comunque i seguenti:

• i piani comunali di zonizzazione acustica del territorio debbono tener conto delle preesistenti destinazioni d’uso del territorio

• i comuni con popolazione superiore a 50'000 abitanti debbono presentare una relazione biennale sullo stato acustico del territorio comunale

• il contatto diretto di aree anche appartenenti a Comuni confinanti i cui valori limite si discostano per più di 5 dB(A) non può essere previsto nella fase di zonizzazione acustica

• le domande per il rilascio di Concessioni Edilizie relative a nuovi impianti ed infrastrutture adibiti ad attività ricreative e a postazioni di servizi commerciali polifunzionali, dei provvedimenti comunali che abilitano all’utilizzazione dei medesimi immobili ed infrastrutture, nonché le domande di licenza o di autorizzazione all’esercizio di attività produttive devono contenere una documentazione di previsione di impatto acustico (art. 8 comma 4)

Sono di competenza dei comuni:

1. la classificazione del territorio in zone acustiche

2. il coordinamento e la modifica degli strumenti urbanistici già adottati alla luce della zonizzazione acustica del territorio

3. l’adozione di piani di risanamento acustico

4. il controllo della normativa per la tutela dall’inquinamento acustico all’atto del rilascio delle Concessioni Edilizie, licenze d’uso, nulla osta all’esercizio

5. la redazione di regolamenti per l’attuazione della disciplina statale e regionale per la tutela dall’inquinamento acustico

6. l’autorizzazione in deroga ai limiti stabiliti dalla zonizzazione di attività temporanee quali cantieri edili, spettacoli temporanei, manifestazioni pubbliche

7. l’adeguamento dei regolamenti locali di igiene e sanità prevedendo apposite norme contro l’inquinamento acustico, con particolare riferimento alle emissioni sonore generate dal traffico veicolare e dalle infrastrutture dei trasporti

8. nelle aree di rilevante interesse paesaggistico - ambientale e turistico i comuni hanno facoltà di individuare limiti massimi di rumore più ristretti rispetto alla normale classificazione del territorio.

Nel caso di superamento dei limiti fissati dalla zonizzazione acustica del territorio i comuni debbono predisporre dei piani di risanamento acustico, assicurando il coordinamento degli stessi con il piano urbano del traffico.

Tali piani devono contenere:

• individuazione della tipologia ed entità dei rumori presenti, incluse le sorgenti mobili, nelle zone da risanare;

• individuazione dei soggetti a cui compete l’intervento;

(6)

• stima degli oneri finanziari e dei mezzi necessari;

• eventuali misure cautelari per la tutela dell’ambiente.

D.P.C.M. 14 Novembre 1997

Determina i valori limite di emissione, di immissione e i valori limite differenziali di immissione delle sorgenti sonore, nonché i valori di attenzione e di qualità.

Si riportano le tabelle, riportate in allegato a tale norma, relative ai valori limite di emissione e immissione.

Valori limite di emissione - Leq in dB(A)

classi di destinazione d'uso del territorio tempi di riferimento

diurno (06.00-22.00) notturno (22.00-06.00) I aree particolarmente protette 45 35

II aree prevalentemente residenziali 50 40 III aree di tipo misto 55 45 IV aree di intensa attività umana 60 50 V aree prevalentemente industriali 65 55 VI aree esclusivamente industriali 65 65

Valori limite di immissione - Leq in dB(A)

classi di destinazione d'uso del territorio tempi di riferimento

diurno (06.00-22.00) notturno (22.00-06.00) I aree particolarmente protette 50 40

II aree prevalentemente residenziali 55 45 III aree di tipo misto 60 50 IV aree di intensa attività umana 65 55 V aree prevalentemente industriali 70 60 VI aree esclusivamente industriali 70 70 D.M.A. 16 Marzo 1998

"Tecniche di rilevamento e di misurazione dell’inquinamento acustico ". D.P.R. 18 Novembre 1998 n. 459

Regolamento recante le norma di esecuzione dell’art. 11 della Legge Quadro 26 Ottobre 1995, n. 447 in materia di inquinamento acustico derivante da traffico ferroviario.

D.P.R. 30 Marzo 2004 n. 142

"Disposizioni per il contenimento e la prevenzione dell'inquinamento acustico derivante dal traffico veicolare, a norma dell'articolo 11 della legge 26 ottobre 1995, n. 447" .

Tale decreto divide le infrastrutture stradali nelle seguenti classi:

A) autostrade; B) strade extraurbane principali;

C) strade extraurbane principali; D) strade extraurbane secondarie;

E) strade urbane di scorrimento F) strade urbane di quartiere G) strade locali.

Per ogni tipologia di strada, vengono definite delle fasce territoriali di pertinenza acustica; inoltre vengono stabiliti i limiti di immissione che l’infrastruttura deve rispettare all’interno della propria fascia di rispetto;

nell’indicazione dei limiti viene fatta distinzione tra strade esistenti e di nuova realizzazione.

(7)

Al di fuori della fascia di pertinenza, il rispetto dei limiti di immissione, va verificato in facciata degli edifici ad 1 metro dalla stessa ed in corrispondenza dei punti di maggiore esposizione nonchè dei ricettori.

Legislazione regionale

Legge regionale 10 maggio 1999, n. 21

Norme in materia di inquinamento acustico (B.U.R. 42/1999) Legge Regionale del 13 aprile 2001, n. 11

Norme in materia di inquinamento acustico (B.U.R. 35/2001) DDG. ARPAV N.3 del 29 gennaio 2008

“Definizioni e obiettivi generali per la realizzazione della documentazione in materia di impatto acustico, ai sensi dell’art.8 della LQ N.447/1995”

“Linee Guida per l’elaborazione della documentazione di impatto acustico ai sensi della LQ N. 447/1995”

(8)

3. DEFINIZIONI SECONDO D.M. 16.03.1998

Sorgente specifica: sorgente sonora identificabile causa del potenziale inquinamento acustico.

Tempo di riferimento (TR ): periodo della giornata in cui si eseguono le misure. La durata della giornata è articolata in due tempi di riferimento: quello diurno (6:00-22:00) e quello notturno (22:00-6:00).

Tempo di misura (TM ): all'interno di ciascun tempo di osservazione, si individuano uno o più tempi di misura (TM) di durata pari o minore del tempo di osservazione in funzione delle caratteristiche di variabilità del rumore ed in modo tale che la misura sia rappresentativa del fenomeno.

Livelli dei valori efficaci di pressione sonora ponderata "A": LAS , LAF , LAI. Valori efficaci in media logaritmica mobile della pressione sonora ponderata "A" LPA secondo le costanti di tempo "slow", "fast", "impulse".

Livelli dei valori massimi di pressione sonora LASmax, LAFmax, LAImax. Esprimono i valori massimi della pressione sonora ponderata in curva "A" e costanti di tempo "slow", "fast", "impulse".

Livello continuo equivalente di pressione sonora ponderata "A": valore del livello di pressione sonora ponderata "A" di un suono costante che, nel corso di un periodo specificato T, ha la medesima pressione quadratica media di un suono considerato, il cui livello varia in funzione del tempo:

( ) dB(A)

log 1 10

0 2 0 2 A 1 2 T

Aeq,

 

⋅ −

= ∫

T

dt

p t p t L t

dove

LAeq e' il livello continuo equivalente di pressione sonora ponderata "A" considerato in un intervallo di tempo che inizia all'istante t1 e termina all'istante t2 ;

pA(t) è il valore istantaneo della pressione sonora ponderata "A" del segnale acustico in Pascal (Pa); p0 = 20 micron Pa è la pressione sonora di riferimento .

Livello di rumore ambientale (LA): livello continuo equivalente di pressione sonora ponderato "A", prodotto da tutte le sorgenti di rumore esistenti in un dato luogo e in un determinato tempo. Il rumore ambientale è costituito dall'insieme del rumore residuo e da quello prodotto dalle specifiche sorgenti disturbanti, con l'esclusione degli eventi sonori di natura eccezionale rispetto al valore ambientale della zona.

E' il livello che si confronta con i limiti massimi di esposizione:

1) nel caso dei limiti differenziali, e' riferito a TM; 2) nel caso di limiti assoluti e' riferito a TR .

Livello di rumore residuo (LR): è il livello continuo equivalente di pressione sonora ponderato "A", che si rileva quando si esclude la specifica sorgente disturbante. Deve essere misurato con le identiche modalità impiegate per la misura del rumore ambientale e non deve contenere eventi sonori atipici.

Livello differenziale di rumore (LD): differenza tra il livello di rumore ambientale (LA) e quello di rumore residuo (LR): LD = (LA - LR)

Livello di emissione: è il livello continuo equivalente di pressione sonora ponderato "A", dovuto alla sorgente specifica. E' il livello che si confronta con i limiti di emissione.

Fattore correttivo (Ki): è la correzione in dB(A) introdotta per tener conto della presenza di rumori con componenti impulsive, tonali o di bassa frequenza il cui valore è di seguito indicato:

per la presenza di componenti impulsive KI = 3 dB per la presenza di componenti tonali KT = 3 dB

per la presenza di componenti in bassa frequenza KB = 3 dB

I fattori di correzione non si applicano alle infrastrutture dei trasporti.

Livello sonoro di un singolo evento LAE, (SEL) è dato dalla formula:

dove:

t2-t1 è un intervallo di tempo sufficientemente lungo da comprendere l'evento;

t0 è la durata di riferimento (s).

(9)

4. CLASSIFICAZIONE DELL’AREA IN ESAME

Viene riportata un’immagine satellitare della zona con evidenziata l’area occupata dall’attività.

Attualmente il comune di Nervesa della Battaglia ha approvato la zonizzazione acustica e l’area in oggetto, comprese le abitazioni limitrofe, ricadono in Classe III(aree di tipo misto).

Figura 1 – Immagine satellitare con evidenziata l’area utilizzata dall’attività in esame ed i ricettori più esposti.

Nelle seguenti tabelle sono stati evidenziati i limiti di emissione e di immissione da rispettare all’interno della CLASSE III.

Tabella 1 - valori limite di emissione - Leq in dB(A)

Classi di destinazione d'uso del territorio Tempi di riferimento

Diurno (06.00 - 22.00) Notturno (22.00 - 06.00)

I aree particolarmente protette 45 35

II aree prevalentemente residenziali 50 40

III aree di tipo misto 55 45

IV aree di intensa attività umana 60 50

V aree prevalentemente industriali 65 55

VI aree esclusivamente industriali 65 65

Zona interessata dall’allevamento avicolo e dall’

ampliamento

NORD

OVEST EST

SUD

Edifici residenziali

(10)

Tabella 2 - valori limite di immissione - Leq in dB(A)

Classi di destinazione d'uso del territorio Tempi di riferimento

Diurno (06.00 - 22.00) Notturno (22.00 - 06.00)

I aree particolarmente protette 50 40

II aree prevalentemente residenziali 55 45

III aree di tipo misto 60 50

IV aree di intensa attività umana 65 55

V aree prevalentemente industriali 70 60

VI aree esclusivamente industriali 70 70

Figura 2 – Estratto del Piano di zonizzazione acustica del Comune di Nervesa della Battaglia Area in cui ricadono

l’attività ed i ricettori

(11)

5. LAY-OUT DI PROGETTO DELLA NUOVA ATTIVITA’

Nelle seguenti immagini si riportano la pianta ed i prospetti dei capannoni (esistenti e di progetto) che ospitano l’attività.

Figura 3 – Pianta dei capannoni dell’attività con il nuovo capannone in progetto CAPANNONE 1 (esistente)

CAPANNONE 2 (esistente)

CAPANNONE 3 esistente

N CAPANNONE 4

AMPLIAMENTO

201,20 m

16.5 m

10 m

(12)

Figura 4 – Sezione, Prospetto Nord, Prospetto Sud con evidenziato il nuovo capannone

Figura 5 – Capannone 4 (di progetto) prospetti Est ed Ovest 7 ventilatori

CAPANNONE 1

CAPANNONE 1

CAPANNONE 1 CAPANNONE 2

CAPANNONE 2

CAPANNONE 2

CAPANNONE 3

CAPANNONE 3

CAPANNONE 3 CAPANNONE 4 Ampliamento

CAPANNONE 4 Ampliamento

CAPANNONE 4 Ampliamento

7 ventilatori 7 ventilatori 7 ventilatori

(13)

Figura 6 – Sorgenti sonore considerate

v1 v2 v3 v4 v5 v6 v7 v8 v9

v11.1 - 7 ventilatori v11.2 - 7 ventilatori

v10.1 - 6 ventilatori v10.2 - 6 ventilatori

v0.1 6 ventilatori

v0.2 6 ventilatori

V12 16 ventilatori

v13.1 - 7 ventilatori v13.2 - 7 ventilatori v13.4 - 7 ventilatori v13.3 - 7 ventilatori

(14)

6. STRUMENTAZIONE UTILIZZATA E MODALITA’ DI MISURAZIONE

Le rilevazioni sono state effettuate secondo le modalità ed i criteri indicati dagli Allegati A, B e C del Decreto del Ministro dell’Ambiente 16.03.1998, “Tecniche di rilevamento e di misurazione dell’inquinamento acustico”.

Si riporta l’elenco della strumentazione utilizzata alla data delle misure:

• Fonometro Norsonic Nor-140 S/N 1404600

• Preamplificatore tipo 1209 S/N 12924, classe 1 IEC 61672

• Microfono a condensatore di precisione 1/2" Norsonic tipo 1225 S/N 128690

• Calibratore classe 1 IEC 942 Norsonic tipo 1251 S/N 31365 Si riporta la scansione dei certificati di taratura della strumentazione.

Figura 7 – Scansione dei certificati di taratura della strumentazione (alla data delle misure) Precedentemente, ed al termine del ciclo di misura, il microfono è stato calibrato con esito positivo.

Il microfono a condensatore per campo libero, munito di schermo antivento/antiurto di 7,5 cm di diametro, è stato posizionato ad un’altezza di circa 3 m dal suolo.

Le misurazioni sono state eseguite in assenza di precipitazioni atmosferiche, nebbia o neve e la velocità del vento risultava inferiore a 5 m/s.

La strumentazione impiegata è di Classe I, conforme alle Norme EN 60651/1994 e EN 60804/1994.

Prima dell’inizio delle misure sono state acquisite tutte le informazioni che possono condizionare la scelta del metodo, dei tempi e delle posizioni di misura. I rilievi di rumorosità hanno tenuto pertanto conto delle variazioni sia dell’emissione sonora delle sorgenti che della loro propagazione.

Da ogni misura effettuata sono stati acquisiti: il numero; la data, la durata di acquisizione e l’orario di inizio;

la posizione del rilievo; il livello sonoro equivalente (Leq) ponderato A.

(15)

7. RILIEVI FONOMETRICI

Sono stati utilizzati i dati della misura continua di livelli di pressione sonora eseguita nei giorni 15 e 16 Aprile 2015.

Data Orario Durata totale [hh:mm:ss] Posizione

Inizio 15/04/2015 12:00

27:18 P1– Rilievo rumore ambientale

Fine 16/04/2015 15:18

Figura 8 – Immagine satellitare della zona con indicato il punto in cui è stato eseguito il rilievo fonometrico del rumore ambientale

Nelle le misure il microfono era stato posizionato a circa 4 metri di altezza dal terreno nel cortile interno di un’abitazione. La misura era stata svolta con clima primaverile (pertanto con limitato funzionamento dei ventilatori attualmente presenti nell’attività) e in posizione schermata rispetto all’allevamento avicolo. Per tali motivi i livelli registrati possono essere considerati rappresentativi del clima acustico in assenza dell’attività in funzione.

Gli andamenti temporali dei livelli ambientali sono riportati in Allegato 1.

I risultati, espressi come valore globale ponderato A, sono riportati nella seguente tabella. Nella penultima colonna i valori sono stati arrotondati a 0.5 dB. Nell’ultima colonna sono invece riportati i valori limite di immissione della classe III, che, nella condizione ante opera risultano rispettati in entrambi i periodi di riferimento.

DATA Orario Periodo LAeq [dB(A)] Valori arrotondati a 0,5 dB

Limite immissione classe III LAeq [dB(A)]

DIURNO 12:00 - 22:59

06:00 – 15:18 Diurno 56,5 56,5 60

NOTTURNO 09:44 - 10:44 Notturno 49,4 49,5 50

Il limite di immissione risulta verificato in entrambi i periodi di riferimento.

P1

(16)

Di seguito sono riportati il diagramma ed una tabella con i livelli orari rilevati durante la campagna fonometrica.

Figura 9 – Diagramma con i livelli medi orari rilevati nel periodo diurno (in giallo) e nel periodo notturno (in azzurro).

Tabella 3 – Livelli registrati nel punto di misura, LAeq in dB(A) Periodo Orario Media: LAeq

DIURNO

12:00-13:00 46.8

13:00-14:00 45.5

14:00-15:00 45.1

15:00-16:00 46.4

16:00-17:00 47

17:00-18:00 46

18:00-19:00 48.8

19:00-20:00 49.9

20:00-21:00 43.4

21.00-22:00 41.5

NOTTURNO

22:00-23:00 42.7

23:00-00:00 42.7

00:00-01:00 42.7

01:00-02:00 41.9

02:00-03:00 40.4

03:00-04:00 43.2

04:00-04:00 44.8

05:00-06:00 57.4

DIURNO

06:00-07:00 53

07:00-08:00 55.3

08:00-09:00 53.6

09:00-10:00 53.4

10:00-11:00 54.2

11:00-12:00 49.7

12:00-13:00 50.1

13:00-14:00 49.6

14:00-15:00 44.9

15:00-15:18 45.9

LAeq [dB(A)]

(17)

Figura 10 – Immagini del posizionamento del microfono per la misura di 24 ore

Figura 11 – Tratti della time history del livello equivalente globale ponderato A in cui è chiaramente visibile il cinguettio degli uccelli (confermato anche dalle registrazioni audio)

Gli eventi naturali, come il cinguettio degli uccelli, fanno parte del rumore di fondo di zona, pertanto sono stati inclusi nella misura. Il cinguettio degli uccelli è individuabile sia tramite il caratteristico andamento temporale (come si può vedere nella soprastante figura), sia grazie alle registrazioni audio (era stata impostata la registrazione automatica degli eventi con livello superiore a 57-60 dB(A)).

Le movimentazioni delle auto all’interno del cortile della casa in cui è stato posizionato il microfono per la misura di 24 ore sono state invece escluse in quanto la sorgente di rumore era molto vicina al punto di misura e non risultava caratteristica per il clima acustico di zona.

Il livello orario più alto si è verificato tra le 5 e le 6 del mattino ed è dovuto proprio al cinguettio degli uccelli.

(18)

8. SORGENTI SONORE CONSIDERATE

Per la caratterizzazione acustica delle sorgenti sonore esistenti erano state eseguite delle misure il giorno 15/04/2015.

Dalla misura del livello di pressione sonora (Lp) ad una certa distanza (d) dalla sorgente è stata ricavata la potenza sonora della sorgente stessa(Lw):

Lp = Lw - 11 - 20 log(d) + D Lw = Lp + 11 + 20log(d) – D

Nei casi in esame l’indice di direttività D è stato considerato nullo.

8.1. Ventilatori laterali capannone 1 (v1-v9)

Figura 12 – Misura su uno dei ventilatori laterali del Capannone 1

Sono state eseguite 5 misure ad una distanza di 2 m da alcuni dei ventilatori laterali presenti sul capannone n°1. Di seguito si riporta la potenza sonora media, sia globale che per bande d’ottava, ricavata per tali ventilatori (denominati in pianta e nel seguito con la denominazione da v1 a v9).

LpA(2 m) [dB(A)] Lw [dB(A)]

77,5 94,8

f [Hz] 20 Hz 31,5 Hz 63 Hz 125 Hz 250 Hz 500 Hz 1 kHz 2 kHz 4 kHz 8 kHz 16 kHz LwA [dB(A)]

v1-v9 34.7 47.1 61.2 70.3 77.7 88.0 88.0 91.9 80.2 72.9 66.8

Nel software di calcolo queste sorgenti sono state modellizzate come sorgenti sonore puntiformi con centro acustico a 0,5 m.

Figura 13 –Schematizzazione ventilatori con s.s. puntiformi CAPANNONE 1 (esistente)

v1 v2 v3 v4 v5 v6 v7 v8 v9

(19)

8.2. Ventilatori laterali capannone 2 (v10, v11)

Figura 14 – Misura su uno dei ventilatori laterali del Capannone 2

Sono state eseguite 6 misure del livello di pressione sonora a 4 m dai ventilatori laterali del capannone 2.

È stato misurato un ventilatore alla volta; in alcuni momenti in cui i ventilatori in funzione contemporanea erano due ne è stato tenuto adeguatamente conto nei calcoli in modo da ricavare il livello dovuto ad un singolo ventilatore.

Nel software di calcolo i gruppi di ventilatori sono stati modellizzati come una un'unica sorgente sonora (h centro acustico a 1,6 m) come segue: Lw(tot) = Lw(1 vent) + 10log(N)

• v10.1 N = 6 ventilatori a sud-ovest;

• v10.2 N = 6 ventilatori a nord-ovest;

• v11.1 N = 7 ventilatori a sud-est;

• v11.2 N = 7 ventilatori a nord-est.

LpA(4 m) (1 vent)

[dB(A)] N 10log(N) LwA tot

[dB(A)]

84,2 6 7.8 92

7 8.4 92.6

f [Hz] 20 Hz 31,5 Hz 63 Hz 125 Hz 250 Hz 500 Hz 1 kHz 2 kHz 4 kHz 8 kHz 16 kHz LwA [dB(A)]

v10.1 e v10.2 50.7 63.5 73.2 77.3 83.7 86.2 86.3 85.3 79.0 69.5 55.2 LwA [dB(A)]

v11.1 e v11.2 51.3 64.1 73.8 78.0 84.4 86.8 87.0 85.9 79.7 70.2 55.9

Figura 15 –Schematizzazione ventilatori con 4 s.s. puntiformi CAPANNONE 2 (esistente)

V11.1 7 vent

V10.1 6 vent V10.1

6 vent

V11.2 7 vent

(20)

8.3. Ventilatori terminali capannone 1 (v0)

Figura 16 – Vista dei ventilatori terminali del Capannone 1 in posizione di chiusura (a sx) e in posizione di apertura durante una misura (a dx)

Sono state eseguite 2 misure ad una distanza di 10 e 20 m dai 6 ventilatori presenti sulla parte terminale del capannone n°1. Tutti i ventilatori sono entrati in funzione contemporaneamente quindi i livelli misurati e calcolati sono relativi all’insieme dei 6 ventilatori

Di seguito si riporta la potenza sonora, sia globale che per bande d’ottava, ricavata per tali ventilatori (denominati in pianta e nel seguito con la denominazione v0.1 e v0.2).

LpA (6 vent)

[dB(A)] d [m] LwA (6 vent)

[dB(A)]

LwA media (6 vent) [dB(A)]

71.5 10 102.5

66.5 20 103.5 103

f [Hz] 20 Hz 31,5 Hz 63 Hz 125 Hz 250 Hz 500 Hz 1 kHz 2 kHz 4 kHz 8 kHz 16 kHz LwA [dB(A)]

V0.1 e v0.2 47.5 68.7 81.2 85.2 93.3 98.2 98.6 95.0 86.5 80.7 72.8

Nel software di calcolo queste sorgenti (v0.1 e v0.2) sono state modellizzate come sorgenti sonore puntiformi con centro acustico a 1,5 m.

Figura 17 –Schematizzazione ventilatori con s.s. puntiformi

8.4. Ventilatori terminali capannone 3 (v12)

Sul capannone 3 sono presenti n°16 ventilatori collocati sulla parte a Nord dell’edificio.

La potenza sonora dei singoli ventilatori è uguale a quella dei singoli ventilatori del capannone 2 e la potenza complessiva è stata calcolata sommando al livello di potenza sonora unitario il termine 10log(N) = 10log(16)

= 12 dB

f [Hz] 20 Hz 31,5 Hz 63 Hz 125 Hz 250 Hz 500 Hz 1 kHz 2 kHz 4 kHz 8 kHz 16 kHz Globale LwA [dB(A)]

vent nuovo 54.9 67.7 77.4 81.6 88.0 90.4 90.6 89.5 83.3 73.8 59.5 96,2 CAPANNONE 1 (esistente)

v0.1 v0.2

(21)

Quindi i 16 ventilatori sono stati considerati come un'unica sorgente sonora puntiforme (v12) con centro acustico a 2,4 m.

Figura 18 –Schematizzazione ventilatori con s.s. puntiformi

8.5. Aperture laterali capannone 1

Figura 19 – Immagine della misura eseguita di pronte alle aperture laterali del Capannone 1 (il telo in nylon risulta acusticamente ininfluente)

È stata eseguita 1 misura ad una distanza di 2 m da un tratto aperto sul lato del capannone n°1. Di seguito si riporta la potenza sonora, sia globale che per bande d’ottava, ricavata per il tratto aperto (a distanza di 2 m è stato considerata una superficie di emissione con lunghezza pari a 1/15 della lunghezza del capannone ossia di 13,3 m)

LpA(2 m) [dB(A)]

S tratto [mq]

LwA tratto

[dB(A)] N° tratti 10log(N) LwA, tot

[dB(A)]

64,1 14,7 64,2 15 11,76 76,0

f [Hz] 20 Hz 31,5 Hz 63 Hz 125 Hz 250 Hz 500 Hz 1 kHz 2 kHz 4 kHz 8 kHz 16 kHz LwA [dB(A)]

Intero lato aperto

29.3 49.6 60.4 62.3 60.6 66.6 67.3 73.1 66.1 57.5 48.4

Nel software di calcolo queste sorgenti sono state modellizzate (sui due lati del capannone) come sorgenti sonore aerali con superficie pari alla superficie geometrica delle aperture e con potenza sonora pari a quella complessiva calcolata.

v12

(22)

8.6. Finestre apribili capannoni 2 e 3

Figura 20 – Immagine Capannone 2

Davanti alle finestre del capannone 2 è presente un sistema di raffreddamento adiabatico, costituito da pacchi evaporanti in fogli in cellulosa impregnati di resine che formano una struttura a nido d’ape. L’aria esterna, richiamata all’interno del capannone dalla depressione creata dai ventilatori di espulsione, passa attraverso i pacchi in cellulosa. Un sistema di pompaggio, posto in cima al pannello, bagna in modo uniforme la superficie del pacco. Quando l’acqua scorre all’interno del pacco umidificante l’energia necessaria per l’evaporazione dell’acqua viene prelevata dall’aria che attraversa i pannelli stessi.

L’aria presente nei pannelli fornisce il calore necessario al processo di evaporazione dell’acqua, pertanto l’aria in uscita risulta raffreddata e umidificata.

I fini acustici i pacchi evaporanti forniscono un abbattimento del rumore che dall’interno si propaga verso l’esterno. Pertanto l’emissione davanti alle finestre è stata considerata trascurabile (ciò sia per il capannone 2 che per il nuovo capannone 3 che verrà realizzato con lo stesso sistema di raffreddatori adiabatici davanti alle finestre completamente apribili).

Figura 21 – Immagine pacco evaporante davanti alle finestre del capannone 2 e previsto anche davanti alle finestre del nuovo capannone 3

Durante le misure eseguite le finestre a vasistas erano aperte e non è risultato rilevabile il rumore uscente in quanto l’apertura a vasistas, non consentendo un uscita diretta delle onde sonore ma creando un percorso d’uscita più tortuoso, fornisce di fatto un’attenuazione sonora. Quindi anche il suono uscente dalle finestre con apertura a vasistas è stato trascurato rispetto alle altre sorgenti sonore in esame (ciò sia per il capannone 2 che per il nuovo capannone 3).

Sistema di raffreddamento

adiabatico

Finestre apribili a vasistas

(23)

8.7. Ventilatori capannone 4 (in progetto) (v13)

Sul nuovo capannone sono previsti 4 blocchi di 7 ventilatori.

È stata fornita la scheda tecnica dei ventilatori in progetto, dove è indicata la rumorosità del singolo ventilatore.

Figura 22 – Estratto della scheda tecnica dei ventilatori

È stata quindi ricalcolata la potenza sonora.

Lp [dB(A)] d [m] Lw 1 vent [dB(A)] n 10log(n) Lw 7 vent [dB(A)]

61 7 85.9 7 8.45 94.4

Ciascun gruppo di 7 ventilatori è stato modellizzato come un’unica sorgente sonora con potenza sonora complessiva di 94.4 dB(A).

È stata trascurata la rumorosità interna trasmessa all’esterno in quanto questa risulta trascurabile rispetto al contributo dei ventilatori.

(24)

8.8. Tempi di funzionamento

Per il calcolo dei livelli da confrontare con i limiti assoluti di emissione e di immissione, è stato tenuto conto del tempo di effettivo funzionamento dei ventilatori.

I ventilatori infatti non funzionano in continuo ma alternano periodi di accensione e di spegnimento.

Di giorno è stato considerato che i ventilatori entrino in funzione più spesso (perché la temperatura è

maggiore) ed è stato assunto che funzionino per ½ del tempo (fattore correttivo pari a 10log(1/2) = - 3 dB).

Nel periodo notturno invece la frequenza di funzionamento sarà minore e cautelativamente è stata assunta appena minore di metà del tempo (fattore correttivo 10log(2/5) = -4 dB).

(25)

9. COSTRUZIONE DEL MODELLO

Nel modello sono stati costruiti tutti gli edifici presenti in un raggio di circa 300 m attorno alla ditta, considerando anche la loro altezza.

Tutti i ventilatori sono stati modellizzati come sorgenti sonore puntiformi.

Il rumore uscente dalle finestre apribili del capannone 1 è invece stato rappresentato con due sorgenti sonore aerali (una per ognuno dei due lati lunghi del capannone 1).

Dato che tutto il terreno circostante è caratterizzato dalla presenza di erba/vegetazione è stato assunto un valore del fattore di terreno G pari a 1. Solo il piazzale di una vicina ditta è stato considerato come superfice riflettente (G=0).

Sono stati generati dei punti di misura ad 1 m dalle facciate degli edifici più esposti e dei punti posizionati lungo il confine di proprietà.

Nelle immagini successive sono riportate alcune viste 3D del modello.

Figura 23 – Vista complessiva del modello 3D

Figura 24 – Vista Nord-Est del modello 3D con ingrandimento sui capannoni dell’allevamento avicolo Allevamento

avicolo in esame

(26)

Per il calcolo delle mappe acustiche è stata utilizzata una griglia di 5 x 5 m, posizionata ad un’altezza di 2,5 metri. Nelle immagini a pagina seguente sono riportate delle schermata del software Immi con il modello in 2D e la relativa legenda dei simboli utilizzati.

Per i calcoli nel periodo diurno sono state considerate in funzione tutte le sorgenti sonore.

Per il periodo notturno è stata considerata un’attenuazione del funzionamento dei ventilatori (considerato che di notte la temperatura è sempre inferiore che di giorno):

• capannone 1, sono stati considerati in funzione solo i ventilatori laterali (v1-v9) e non quelli terminali (v0.1 e v0.2);

• capannone 2, sono stati considerati in funzione ½ dei ventilatori presenti; ciò corrisponde ad un’attenuazione di 3 dB del livello delle sorgenti V10.1, v10.2, v11.1, v11.2 nel periodo notturno;

• capannone 3, sono stati considerati in funzione ½ dei ventilatori presenti; ciò corrisponde ad un’attenuazione di 3 dB del livello della sorgente v12 nel periodo notturno.

• Capannone 4, sono stati considerati in funzione ½ dei ventilatori presenti; ciò corrisponde ad un’attenuazione di 3 dB del livello delle sorgenti v13 nel periodo notturno.

LEGENDA

superficie riflettente (G=0) Sorgente sonora puntiforme

punto ricettore sorgente sonora aerale

Figura 25 – Vista 2D del modello con le sorgenti sonore, i punti ricettori e la denominazione degli edifici residenziali più esposti

ED1

ED3

ED4

ED14 ED13 ED15,16

ED17 ED18

Nord4

Nord3

Nord2

Nord1

Est10

Est9

Est8

Est7

Est6 Est5

Est4 Est3

Est2 Est1 Sud1

Sud2

Sud3

Sud4 Ovest1

Ovest2

Ovest3

(27)

10. CALCOLO DEI LIVELLI AI RICETTORI

Si riporta la mappa dei livelli acustici di emissione calcolati per il periodo diurno e notturno. I grafici isolivello sono stati calcolati senza conteggiare le correzioni per tempo di funzionamento inferiore al tempo di riferimento, pertanto non sono direttamente confrontabili con i livelli di emissione; i grafici sono rappresentativi della propagazione del suono.

I livelli rappresentati sono quelli poi utilizzati per il calcolo del differenziale.

LIVELLI PERIODO DIURNO

LIVELLI PERIODO NOTTURNO

(28)

Di seguito si riportano i livelli di emissione e di immissione calcolati presso i ricettori e al confine.

Punto Edificio

Emissione Diurno Limite 55 dB(A)

Lp day [dB(A)]

Emissione Notturno Limite 45 dB(A) Lp night [dB(A)]

Immissione Diurno Limite 60dB(A) Lp day [dB(A)]

Immissione Notturno Limite 50 dB(A) Lp night [dB(A)]

IPkt011 ED1 2 GF S/E 42.9 33.0 56.7 49.6

IPkt012 ED1 2 UF1S/E 44.0 34.2 56.7 49.6

IPkt013 ED1 2 UF2S/E 44.2 35.1 56.7 49.7

IPkt014 ED1 3 GF S/W 45.8 36.0 56.9 49.7

IPkt015 ED1 3 UF1S/W 46.2 36.5 56.9 49.7

IPkt016 ED1 3 UF2S/W 46.3 36.4 56.9 49.7

IPkt017 ED1 4 GF N/W 35.5 32.1 56.5 49.6

IPkt018 ED1 4 UF1N/W 37.1 32.4 56.5 49.6

IPkt019 ED1 4 UF2N/W 31.5 27.8 56.5 49.5

IPkt020 ED1.1 1 GF S/E 44.6 34.5 56.8 49.6

IPkt021 ED1.1 1 UF1S/E 45.7 35.8 56.8 49.7

IPkt022 ED1.1 2 GF N/E 30.1 24.5 56.5 49.5

IPkt023 ED1.1 2 UF1N/E 32.1 26.6 56.5 49.5

IPkt024 ED1.1 3 GF N/W 30.9 26.6 56.5 49.5

IPkt025 ED1.1 3 UF1N/W 31.3 26.2 56.5 49.5

IPkt028 ED3 1 GF Nort 27.5 23.4 56.5 49.5

IPkt029 ED3 1 UF1Nort 29.1 24.7 56.5 49.5

IPkt030 ED3 2 GF West 39.3 31.1 56.6 49.6

IPkt031 ED3 2 UF1West 40.3 32.1 56.6 49.6

IPkt032 ED3 3 GF Sout 36.7 28.5 56.5 49.5

IPkt033 ED3 3 UF1Sout 37.8 29.5 56.6 49.5

IPkt034 ED3 4 GF East 27.3 22.8 56.5 49.5

IPkt035 ED3 4 UF1East 28.5 23.6 56.5 49.5

IPkt036 ED4 1 GF N/E 29.9 18.7 56.5 49.5

IPkt037 ED4 1 UF1N/E 31.1 19.3 56.5 49.5

IPkt038 ED4 1 UF2N/E 31.4 20.7 56.5 49.5

IPkt039 ED4 2 GF S/E 22.9 18.9 56.5 49.5

IPkt040 ED4 2 UF1S/E 23.3 19.1 56.5 49.5

IPkt041 ED4 2 UF2S/E 24.6 19.9 56.5 49.5

IPkt042 ED4 3 GF S/W 34.2 26.6 56.5 49.5

IPkt043 ED4 3 UF1S/W 35.2 27.4 56.5 49.5

IPkt044 ED4 3 UF2S/W 35.4 28.0 56.5 49.5

IPkt045 ED4 4 GF N/W 36.9 27.3 56.5 49.5

IPkt046 ED4 4 UF1N/W 38.0 28.4 56.6 49.5

IPkt047 ED4 4 UF2N/W 38.2 29.2 56.6 49.5

IPkt048 ED14 1 GF N/E 38.8 32.5 56.6 49.6

IPkt049 ED14 1 UF1N/E 39.7 33.1 56.6 49.6

IPkt050 ED14 2 GF S/E 25.3 21.6 56.5 49.5

IPkt051 ED14 2 UF1S/E 26.1 22.2 56.5 49.5

IPkt052 ED14 3 GF S/W 30.0 25.1 56.5 49.5

IPkt053 ED14 3 UF1S/W 31.1 25.6 56.5 49.5

IPkt054 ED14 4 GF N/W 39.4 33.6 56.6 49.6

IPkt055 ED14 4 UF1N/W 40.2 34.1 56.6 49.6

IPkt056 ED13 1 GF N/E 40.8 34.6 56.6 49.6

IPkt057 ED13 2 GF N/W 40.7 34.7 56.6 49.6

IPkt058 ED13 3 GF S/W 30.0 25.4 56.5 49.5

IPkt059 ED13 4 GF S/E 34.9 27.5 56.5 49.5

(29)

Punto Edificio

Emissione Diurno Limite 55 dB(A)

Lp day [dB(A)]

Emissione Notturno Limite 45 dB(A) Lp night [dB(A)]

Immissione Diurno Limite 60dB(A) Lp day [dB(A)]

Immissione Notturno Limite 50 dB(A) Lp night [dB(A)]

IPkt060 ED16 1 GF N/W 42.8 36.2 56.7 49.7

IPkt061 ED16 1 UF1N/W 43.8 36.3 56.7 49.7

IPkt062 ED16 2 GF N/E 41.5 35.1 56.6 49.7

IPkt063 ED16 2 UF1N/E 42.4 35.7 56.7 49.7

IPkt064 ED16 3 GF S/E 29.3 24.0 56.5 49.5

IPkt065 ED16 3 UF1S/E 30.2 24.4 56.5 49.5

IPkt066 ED16 4 GF S/W 26.8 21.4 56.5 49.5

IPkt067 ED16 4 UF1S/W 27.6 21.8 56.5 49.5

IPkt068 ED15 1 GF N/E 42.0 36.2 56.6 49.7

IPkt069 ED15 1 UF1N/E 42.9 36.2 56.7 49.7

IPkt070 ED15 2 GF S/E 27.7 23.4 56.5 49.5

IPkt071 ED15 2 UF1S/E 28.5 23.9 56.5 49.5

IPkt072 ED15 3 GF S/W 27.0 21.6 56.5 49.5

IPkt073 ED15 3 UF1S/W 27.8 21.9 56.5 49.5

IPkt074 ED15 4 GF N/W 41.4 34.8 56.6 49.6

IPkt075 ED15 4 UF1N/W 42.3 35.4 56.7 49.7

IPkt076 ED17 1 GF N/E 35.5 29.8 56.5 49.5

IPkt077 ED17 1 UF1N/E 36.8 31.6 56.5 49.6

IPkt078 ED17 2 GF S/E 28.8 24.6 56.5 49.5

IPkt079 ED17 2 UF1S/E 29.4 25.1 56.5 49.5

IPkt080 ED17 3 GF S/W 28.6 24.6 56.5 49.5

IPkt081 ED17 3 UF1S/W 29.1 25.1 56.5 49.5

IPkt082 ED17 4 GF N/W 34.2 29.3 56.5 49.5

IPkt083 ED17 4 UF1N/W 35.5 30.9 56.5 49.6

IPkt084 ED18 1 GF N/E 39.5 36.2 56.6 49.7

IPkt085 ED18 1 UF1N/E 40.3 36.1 56.6 49.7

IPkt086 ED18 1 UF2N/E 40.7 36.2 56.6 49.7

IPkt087 ED18 2 GF East 31.9 27.9 56.5 49.5

IPkt088 ED18 2 UF1East 32.1 28.0 56.5 49.5

IPkt089 ED18 2 UF2East 32.9 29.0 56.5 49.5

IPkt090 ED18 3 GF S/W 31.4 27.3 56.5 49.5

IPkt091 ED18 3 UF1S/W 32.2 28.2 56.5 49.5

IPkt092 ED18 3 UF2S/W 34.2 30.7 56.5 49.6

IPkt093 ED18 4 GF S/W 31.0 26.7 56.5 49.5

IPkt094 ED18 4 UF1S/W 31.2 26.8 56.5 49.5

IPkt095 ED18 4 UF2S/W 32.0 27.9 56.5 49.5

IPkt096 ED18 5 GF S/W 30.9 27.1 56.5 49.5

IPkt097 ED18 5 UF1S/W 31.1 27.2 56.5 49.5

IPkt098 ED18 5 UF2S/W 32.0 28.3 56.5 49.5

IPkt099 ED18 6 GF West 32.3 28.7 56.5 49.5

IPkt100 ED18 6 UF1West 33.0 29.6 56.5 49.5

IPkt101 ED18 6 UF2West 34.5 31.4 56.5 49.6

IPkt102 ED18 7 GF West 32.2 28.0 56.5 49.5

IPkt103 ED18 7 UF1West 32.3 28.1 56.5 49.5

IPkt104 ED18 7 UF2West 33.1 29.2 56.5 49.5

IPkt105 ED18 8 GF Nort 38.3 35.5 56.6 49.7

IPkt106 ED18 8 UF1Nort 39.1 36.2 56.6 49.7

IPkt107 ED18 8 UF2Nort 39.5 36.2 56.6 49.7

(30)

Di seguito si riportano i livelli da confrontare con i limiti assoluti, calcolati al confine.

Punto Confine

Emissione Diurno Limite 55 dB(A)

Lp day [dB(A)]

Emissione Notturno Limite 45 dB(A) Lp night [dB(A)]

Immissione Diurno Limite 60dB(A) Lp day [dB(A)]

Immissione Notturno Limite 50 dB(A) Lp night [dB(A)]

IPkt108 confine est 3 47.1 41.5 57.0 50.1

IPkt109 confine est 1 39.3 33.9 56.6 49.6

IPkt110 confine est 2 42.1 36.2 56.7 49.7

IPkt111 confine est 5 41.7 36.3 56.6 49.7

IPkt112 confine est 6 40.7 35.9 56.6 49.7

IPkt113 confine est 7 42.6 36.9 56.7 49.7

IPkt114 confine est 8 46.6 39.6 56.9 49.9

IPkt115 confine est 4 45.3 38.6 56.8 49.8

IPkt116 confine est 9 47.9 40.3 57.1 50.0

IPkt117 confine est 10 43.2 32.9 56.7 49.6

IPkt118 confine nord 1 43.3 34.4 56.7 49.6

IPkt119 confine nord 2 43.4 39.4 56.7 49.9

IPkt120 confine nord 3 43.2 39.1 56.7 49.9

IPkt121 confine nord 4 43.0 34.2 56.7 49.6

IPkt122 confine ovest 1 43.3 36.6 56.7 49.7

IPkt123 confine ovest 2 47.3 42.2 57.0 50.2

IPkt124 confine ovest 3 50.7 42.0 57.5 50.2

IPkt125 confine sud 1 45.2 42.1 56.8 50.2

IPkt126 confine sud 2 40.1 37.9 56.6 49.8

IPkt127 confine sud 3 39.5 37.3 56.6 49.8

IPkt128 confine sud 4 40.2 37.1 56.6 49.7

I livelli di immissione sono stati calcolati sommando ai livelli di emissione il rumore residuo diurno e notturno (LAeq calcolato sull’intero periodo di riferimento) rilevato nella campagna fonometrica.

Lp residuo Lp residuo diurno [dB(A)] notturno [dB(A)]

56.5 49.5

Ai ricettori non si riscontrano superamenti dei limiti assoluti della classe III.

Nel periodo notturno il livello in alcuni punti è abbastanza vicino al limite dei 50 dB(A), tuttavia il livello notturno in assenza dell’attività era già molto prossimo ai 50 dB(A).

Gli edifici più esposti risultano essere le case 1 e 1.1 ed i punti a Nord/est delle abitazioni 15 e 16.

Al confine non si riscontrano superamenti dei limiti assoluti della classe III. Si hanno alcuni punti in cui il livello di immissione, arrotondato a 0,5 dB, risulta pari al limite di immissione notturno. Anche in questo caso il contributo maggiore risulta essere quello del rumore residuo notturno pari a 49,5 dB(A).

(31)

11. CALCOLO DEL DIFFERENZIALE AI RICETTORI

Per il calcolo del differenziale è stata eseguita la differenza tra il livello ambientale con le sorgenti sonore dell’allevamento in funzione (è stato utilizzato il livello dovuto all’attività, non corretto per il tempo di funzionamento, sommato logaritmicamente con il livello del rumore di fondo minimo orario) ed livello ambientale in assenza dell’attività (coincidente con il solo livello del rumore di fondo minimo orario).

Il calcolo eseguito con il livello minimo orario risulta il più cautelativo.

I calcoli sono comunque stati eseguiti con tutti i livelli orari registrati nella misura di 24 ore ed il limite differenziale è sempre risultato verificato

Lp residuo Lp residuo diurno [dB(A)]

minimo

notturno [dB(A)]

minimo

46 40.4

Punto Edificio

Lp attività diurno Lp day [dB(A)]

Lp attività notturno Lp day [dB(A)]

Lp attività + residuo, diurno Lp day [dB(A)]

Lp attività + residuo, notturno

Lp day [dB(A)]

Differenz Diurno

[dB]

Differenz Notturno

[dB]

IPkt011 ED1 2 GF S/E 45.9 37.0 49.0 42.0 3.0 1.6

IPkt012 ED1 2 UF1S/E 47.0 38.2 49.5 42.4 3.5 2.0

IPkt013 ED1 2 UF2S/E 47.2 39.1 49.6 42.8 3.6 2.4

IPkt014 ED1 3 GF S/W 48.8 40.0 50.6 43.2 4.6 2.8

IPkt015 ED1 3 UF1S/W 49.2 40.5 50.9 43.4 4.9 3.0

IPkt016 ED1 3 UF2S/W 49.3 40.4 50.9 43.4 4.9 3.0

IPkt017 ED1 4 GF N/W 38.5 36.1 46.7 41.8 0.7 1.4

IPkt018 ED1 4 UF1N/W 40.1 36.4 47.0 41.9 1.0 1.5

IPkt019 ED1 4 UF2N/W 34.5 31.8 46.3 41.0 0.3 0.6

IPkt020 ED1.1 1 GF S/E 47.6 38.5 49.9 42.6 3.9 2.2

IPkt021 ED1.1 1 UF1S/E 48.7 39.8 50.6 43.1 4.6 2.7

IPkt022 ED1.1 2 GF N/E 33.1 28.5 46.2 40.7 0.2 0.3

IPkt023 ED1.1 2 UF1N/E 35.1 30.6 46.3 40.8 0.3 0.4

IPkt024 ED1.1 3 GF N/W 33.9 30.6 46.3 40.8 0.3 0.4

IPkt025 ED1.1 3 UF1N/W 34.3 30.2 46.3 40.8 0.3 0.4

IPkt028 ED3 1 GF Nort 30.5 27.4 46.1 40.6 0.1 0.2

IPkt029 ED3 1 UF1Nort 32.1 28.7 46.2 40.7 0.2 0.3

IPkt030 ED3 2 GF West 42.3 35.1 47.5 41.5 1.5 1.1

IPkt031 ED3 2 UF1West 43.3 36.1 47.9 41.8 1.9 1.4

IPkt032 ED3 3 GF Sout 39.7 32.5 46.9 41.1 0.9 0.7

IPkt033 ED3 3 UF1Sout 40.8 33.5 47.1 41.2 1.1 0.8

IPkt034 ED3 4 GF East 30.3 26.8 46.1 40.6 0.1 0.2

IPkt035 ED3 4 UF1East 31.5 27.6 46.2 40.6 0.2 0.2

IPkt036 ED4 1 GF N/E 32.9 22.7 46.2 40.5 0.2 0.1

IPkt037 ED4 1 UF1N/E 34.1 23.3 46.3 40.5 0.3 0.1

IPkt038 ED4 1 UF2N/E 34.4 24.7 46.3 40.5 0.3 0.1

IPkt039 ED4 2 GF S/E 25.9 22.9 46.0 40.5 0.0 0.1

IPkt040 ED4 2 UF1S/E 26.3 23.1 46.0 40.5 0.0 0.1

IPkt041 ED4 2 UF2S/E 27.6 23.9 46.1 40.5 0.1 0.1

IPkt042 ED4 3 GF S/W 37.2 30.6 46.5 40.8 0.5 0.4

IPkt043 ED4 3 UF1S/W 38.2 31.4 46.7 40.9 0.7 0.5

IPkt044 ED4 3 UF2S/W 38.4 32.0 46.7 41.0 0.7 0.6

IPkt045 ED4 4 GF N/W 39.9 31.3 46.9 40.9 0.9 0.5

IPkt046 ED4 4 UF1N/W 41.0 32.4 47.2 41.0 1.2 0.6

(32)

Punto Edificio

Lp attività diurno Lp day [dB(A)]

Lp attività notturno Lp day [dB(A)]

Lp attività + residuo, diurno Lp day [dB(A)]

Lp attività + residuo, notturno

Lp day [dB(A)]

Differenz Diurno

[dB]

Differenz Notturno

[dB]

IPkt047 ED4 4 UF2N/W 41.2 33.2 47.3 41.2 1.3 0.8

IPkt048 ED14 1 GF N/E 41.8 36.5 47.4 41.9 1.4 1.5

IPkt049 ED14 1 UF1N/E 42.7 37.1 47.7 42.1 1.7 1.7

IPkt050 ED14 2 GF S/E 28.3 25.6 46.1 40.5 0.1 0.1

IPkt051 ED14 2 UF1S/E 29.1 26.2 46.1 40.6 0.1 0.2

IPkt052 ED14 3 GF S/W 33.0 29.1 46.2 40.7 0.2 0.3

IPkt053 ED14 3 UF1S/W 34.1 29.6 46.3 40.7 0.3 0.3

IPkt054 ED14 4 GF N/W 42.4 37.6 47.6 42.2 1.6 1.8

IPkt055 ED14 4 UF1N/W 43.2 38.1 47.8 42.4 1.8 2.0

IPkt056 ED13 1 GF N/E 43.8 38.6 48.1 42.6 2.1 2.2

IPkt057 ED13 2 GF N/W 43.7 38.7 48.0 42.6 2.0 2.2

IPkt058 ED13 3 GF S/W 33.0 29.4 46.2 40.7 0.2 0.3

IPkt059 ED13 4 GF S/E 37.9 31.5 46.6 40.9 0.6 0.5

IPkt060 ED16 1 GF N/W 45.8 40.2 48.9 43.3 2.9 2.9

IPkt061 ED16 1 UF1N/W 46.8 40.3 49.4 43.4 3.4 3.0

IPkt062 ED16 2 GF N/E 44.5 39.1 48.3 42.8 2.3 2.4

IPkt063 ED16 2 UF1N/E 45.4 39.7 48.7 43.1 2.7 2.7

IPkt064 ED16 3 GF S/E 32.3 28.0 46.2 40.6 0.2 0.2

IPkt065 ED16 3 UF1S/E 33.2 28.4 46.2 40.7 0.2 0.3

IPkt066 ED16 4 GF S/W 29.8 25.4 46.1 40.5 0.1 0.1

IPkt067 ED16 4 UF1S/W 30.6 25.8 46.1 40.5 0.1 0.1

IPkt068 ED15 1 GF N/E 45.0 40.2 48.5 43.3 2.5 2.9

IPkt069 ED15 1 UF1N/E 45.9 40.2 48.9 43.3 2.9 2.9

IPkt070 ED15 2 GF S/E 30.7 27.4 46.1 40.6 0.1 0.2

IPkt071 ED15 2 UF1S/E 31.5 27.9 46.2 40.6 0.2 0.2

IPkt072 ED15 3 GF S/W 30.0 25.6 46.1 40.5 0.1 0.1

IPkt073 ED15 3 UF1S/W 30.8 25.9 46.1 40.6 0.1 0.2

IPkt074 ED15 4 GF N/W 44.4 38.8 48.3 42.7 2.3 2.3

IPkt075 ED15 4 UF1N/W 45.3 39.4 48.7 42.9 2.7 2.5

IPkt076 ED17 1 GF N/E 38.5 33.8 46.7 41.3 0.7 0.9

IPkt077 ED17 1 UF1N/E 39.8 35.6 46.9 41.6 0.9 1.2

IPkt078 ED17 2 GF S/E 31.8 28.6 46.2 40.7 0.2 0.3

IPkt079 ED17 2 UF1S/E 32.4 29.1 46.2 40.7 0.2 0.3

IPkt080 ED17 3 GF S/W 31.6 28.6 46.2 40.7 0.2 0.3

IPkt081 ED17 3 UF1S/W 32.1 29.1 46.2 40.7 0.2 0.3

IPkt082 ED17 4 GF N/W 37.2 33.3 46.5 41.2 0.5 0.8

IPkt083 ED17 4 UF1N/W 38.5 34.9 46.7 41.5 0.7 1.1

IPkt084 ED18 1 GF N/E 42.5 40.2 47.6 43.3 1.6 2.9

IPkt085 ED18 1 UF1N/E 43.3 40.1 47.9 43.3 1.9 2.9

IPkt086 ED18 1 UF2N/E 43.7 40.2 48.0 43.3 2.0 2.9

IPkt087 ED18 2 GF East 34.9 31.9 46.3 41.0 0.3 0.6

IPkt088 ED18 2 UF1East 35.1 32.0 46.3 41.0 0.3 0.6

IPkt089 ED18 2 UF2East 35.9 33.0 46.4 41.1 0.4 0.7

IPkt090 ED18 3 GF S/W 34.4 31.3 46.3 40.9 0.3 0.5

IPkt091 ED18 3 UF1S/W 35.2 32.2 46.3 41.0 0.3 0.6

IPkt092 ED18 3 UF2S/W 37.2 34.7 46.5 41.4 0.5 1.0

IPkt093 ED18 4 GF S/W 34.0 30.7 46.3 40.8 0.3 0.4

IPkt094 ED18 4 UF1S/W 34.2 30.8 46.3 40.9 0.3 0.5

IPkt095 ED18 4 UF2S/W 35.0 31.9 46.3 41.0 0.3 0.6

(33)

Punto Edificio

Lp attività diurno Lp day [dB(A)]

Lp attività notturno Lp day [dB(A)]

Lp attività + residuo, diurno Lp day [dB(A)]

Lp attività + residuo, notturno

Lp day [dB(A)]

Differenz Diurno

[dB]

Differenz Notturno

[dB]

IPkt096 ED18 5 GF S/W 33.9 31.1 46.3 40.9 0.3 0.5

IPkt097 ED18 5 UF1S/W 34.1 31.2 46.3 40.9 0.3 0.5

IPkt098 ED18 5 UF2S/W 35.0 32.3 46.3 41.0 0.3 0.6

IPkt099 ED18 6 GF West 35.3 32.7 46.4 41.1 0.4 0.7

IPkt100 ED18 6 UF1West 36.0 33.6 46.4 41.2 0.4 0.8

IPkt101 ED18 6 UF2West 37.5 35.4 46.6 41.6 0.6 1.2

IPkt102 ED18 7 GF West 35.2 32.0 46.3 41.0 0.3 0.6

IPkt103 ED18 7 UF1West 35.3 32.1 46.4 41.0 0.4 0.6

IPkt104 ED18 7 UF2West 36.1 33.2 46.4 41.2 0.4 0.8

IPkt105 ED18 8 GF Nort 41.3 39.5 47.3 43.0 1.3 2.6

IPkt106 ED18 8 UF1Nort 42.1 40.2 47.5 43.3 1.5 2.9

IPkt107 ED18 8 UF2Nort 42.5 40.2 47.6 43.3 1.6 2.9

Il limite differenziale è fissato in una differenza di livello sonoro pari 5 dB(A) per il periodo diurno e 3 dB(A) per il periodo notturno. Il limite va valutato sia a finestre aperte che a finestre chiuse. Il limite differenziale andrebbe valutato all’interno degli ambienti abitativi. In via cautelativa i livelli calcolati sono invece valutati ad 1 m dalla facciata.

Per sorgenti sonore esterne agli edifici delle due condizioni risulta più gravosa quella a finestre aperte per cui la verifica è stata limitata a tale condizione.

Il limite differenziale non si applica se, a finestre aperte il livello ambientale con l’attività in funzione è inferiore a 50 dB(A) di giorno e a 40 dB(A) di notte.

Per il periodo diurno il differenziale calcolato risulta in tutti i punti inferiore a 5 dB e comunque non applicabile perché il livello inferiore a 50 dB(A).

Per il periodo notturno il differenziale risulta sempre applicabile anche se, considerando l’attenuazione data dal passaggio attraverso una finestra aperta di 5-6 dB, il livello interno risulterebbe sempre inferiore a 40 dB(A). È stato comunque calcolato il differenziale che risulta inferiore o uguale 3 dB. Quindi non vi è nessun superamento del limite.

(34)

12. CONCLUSIONI

Nella presente relazione è stato calcolato l’impatto acustico che verrà prodotto dall’allevamento avicolo della ditta Franceci SpA, nella condizione di ampliamento in progetto che prevede la realizzazione di un nuovo capannone sul lato nord; con tale ampliamento il numero complessivo di capannoni destinati all’attività diventa pari a 4.

L’attività sarà in funzione sia in periodo diurno che in periodo notturno. In via cautelativa le verifiche ai ricettori sono state effettuate considerando la condizione più gravosa che si potrebbe verificare, cioè considerando che nel periodo diurno le tutte le sorgenti sonore presenti in funzione contemporaneamente e che nel periodo notturno siano accese circa la metà delle sorgenti.

Per il calcolo dei limiti assoluti è stata conteggiata la correzione per l’effettivo tempo di funzionamento delle sorgenti, mentre per il calcolo del differenziale è stato cautelativamente considerato che le sorgenti attive funzionino in modo continuo.

Presso tutti i ricettori individuati i limiti assoluti di emissione ed immissione risultano rispettati. Nei punti di ricezione corrispondenti con le abitazioni più esposte è stato verificato, con esito positivo, anche il limite differenziale nel periodo diurno e notturno.

Si conclude, pertanto, che la rumorosità prevista, a seguito della realizzazione del nuovo capannone in ampliamento a Nord, dell’attività di allevamento avicolo della ditta Franceci SpA, risulterà compatibile con i limiti previsti dal DPCM 14/11/97.

Bassano de Grappa, 05 Agosto 2019

Tecnico responsabile:

Ing. Chiara Martina Pontarollo Iscritta all’elenco nazionale dei Tecnici

Competenti in Acustica ambientale al n°892

(35)

ALLEGATO 1 – ANDAMENTO TEMPORALE MISURA

12:00:00 12:05:00 12:10:00 12:15:00 12:20:00 12:25:00 12:30:00 12:35:00 12:40:00 12:45:00 12:50:00 12:55:00 13:00:00

30 40 50 60 70 80 90

0 01:06:54.000 15/04/2015 13:04:01.000

15/04/2015 11:57:16.000 Vista

15/04/2015 12:05:40.000

Sel.

Lunghezza Fine

Inizio

Posizionamento

fonometro Auto abitazione

audio recording

(in grigio i periodi di misura esclusi)

INGRANDIMENTO andamento temporale

(36)

13:05:00 13:10:00 13:15:00 13:20:00 13:25:00 13:30:00 13:35:00 13:40:00 13:45:00 13:50:00 13:55:00 14:00:00 14:05:00 30

40 50 60 70 80 90

0 01:06:54.000 15/04/2015 14:06:52.000

15/04/2015 13:00:07.000 Vista

15/04/2015 12:05:40.000

Sel.

Lunghezza Fine

Inizio

14:10:00 14:15:00 14:20:00 14:25:00 14:30:00 14:35:00 14:40:00 14:45:00 14:50:00 14:55:00 15:00:00 15:05:00 15:10:00

30 40 50 60 70 80 90

0 01:06:54.000 15/04/2015 15:13:28.000

15/04/2015 14:06:43.000 Vista

15/04/2015 12:05:40.000

Sel.

Lunghezza Fine

Inizio

(37)

15:15:00 15:20:00 15:25:00 15:30:00 15:35:00 15:40:00 15:45:00 15:50:00 15:55:00 16:00:00 16:05:00 16:10:00 16:15:00 30

40 50 60 70 80 90

0 01:06:54.000 15/04/2015 16:18:34.000

15/04/2015 15:11:49.000 Vista

15/04/2015 12:05:40.000

Sel.

Lunghezza Fine

Inizio

Auto abitazione Auto abitazione

audio recording audio recording

INGRANDIMENTO

andamento temporale INGRANDIMENTO

andamento temporale

(38)

16:20:00 16:25:00 16:30:00 16:35:00 16:40:00 16:45:00 16:50:00 16:55:00 17:00:00 17:05:00 17:10:00 17:15:00 17:20:00 30

40 50 60 70 80 90

0 01:06:54.000 15/04/2015 17:24:07.000

15/04/2015 16:17:22.000 Vista

15/04/2015 15:49:35.000

0 00:03:00.000 15/04/2015 15:52:26.000

15/04/2015 15:49:35.000 Sel.

Lunghezza Fine

Inizio

(39)

17:25:00 17:30:00 17:35:00 17:40:00 17:45:00 17:50:00 17:55:00 18:00:00 18:05:00 18:10:00 18:15:00 18:20:00 18:25:00 30

40 50 60 70 80 90

0 01:06:54.000 15/04/2015 18:29:40.000

15/04/2015 17:22:55.000 Vista

15/04/2015 15:49:35.000

0 00:03:00.000 15/04/2015 15:52:26.000

15/04/2015 15:49:35.000 Sel.

Lunghezza Fine

Inizio

Cinguettio uccelli

INGRANDIMENTO andamento temporale

(40)

18:30:00 18:35:00 18:40:00 18:45:00 18:50:00 18:55:00 19:00:00 19:05:00 19:10:00 19:15:00 19:20:00 19:25:00 19:30:00 30

40 50 60 70 80 90

0 01:06:54.000 15/04/2015 19:34:55.000

15/04/2015 18:28:10.000 Vista

15/04/2015 15:49:35.000

0 00:03:00.000 15/04/2015 15:52:26.000

15/04/2015 15:49:35.000 Sel.

Lunghezza Fine

Inizio

trattore

INGRANDIMENTO andamento temporale

Riferimenti

Documenti correlati

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