• Non ci sono risultati.

nell’ambito dell’ordinamento multilivello

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "nell’ambito dell’ordinamento multilivello"

Copied!
2
0
0

Testo completo

(1)

Segreteria Organizzativa presso:

la Corte di cassazione Ufficio del Massimario

tel. 06.68832337/2125 – fax 06.6883411

CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE Sezione Lavoro

Il modo di essere e di giudicare del giudice

nell’ambito dell’ordinamento multilivello

Mercoledì 5 luglio 2017, ore 15

Aula Magna

Corte Suprema di cassazione Il Convegno è organizzato dalla

Sezione Lavoro della Corte di Cassazione

(2)

PRESENTAZIONE:

Negli ultimi decenni sia il mutamento sociale e il proliferare della produzione delle norme, sia il processo di globalizzazione, hanno reso sempre più difficile concepire l’ordinamento giuridico come un sistema coerente, anche perché si è progressivamente sempre più imposto il confronto tra norme appartenenti a ordinamenti diversi favorendo altresì l’affermarsi di

“fonti” normative sovranazionali e internazionali.

Nell’intensificarsi del dialogo tra i giudici nazionali e le Corti europee centrali quella che Gustavo Zagrebelsky definisce “l’originaria e costitutiva doppia anima del diritto” ‒ cioè il comando delle leggi in senso formale e le valutazioni di giustizia materiale ‒ ha visto attribuire un ruolo di protagonista alla giustizia materiale, in quanto il riferimento a istanze di giustizia è largamente penetrato nel diritto positivo, nel ragionamento degli operatori, nelle motivazioni e nelle tecniche decisorie della giurisprudenza, specialmente nelle controversie in materia di diritti fondamentali.

L’interpretazione conforme, il bilanciamento e le clausole generali, sono tutti argomenti che portano a riflettere sul metodo e le implicazioni del ruolo della giurisprudenza o piuttosto del modo di essere e di giudicare del giudice, che è chiamato a fare i conti sempre più spesso con la rilevanza e l’influenza di norme esterne sull’interpretazione e sull’applicazione delle norme dell’ordinamento nazionale di appartenenza.

In questo ambito si pone, con particolare evidenza, la distinzione tra argomentazione giuridica in senso proprio e creazione di diritto e la sua incidenza in generale sulla certezza del diritto come pure sul collegamento tra applicazione della norma e la stessa norma scritta o comunque consolidata dalla prassi, con il rischio di sopperire alla “crisi della legge” con interpretazioni giurisprudenziali di tipo

“creativo”, a volte favorite proprio dall’affermarsi del canone della tutela multilivello.

Un settore in cui questo fenomeno assume contorni particolarmente delicati è quello delle clausole generali, esaminato nell’importante contributo di Fabrizio Miani Canevari, che purtroppo ci ha lasciati prima di vederlo stampato.

Si tratta di un lavoro che rispecchia la Sua personalità di giurista che – come ricorda Guido Vidiri ‒ ha sempre dato concreta e silenziosa testimonianza della sua “terzietà” ed “imparzialità”, riuscendo nel momento decisionale a liberarsi dalle proprie opzioni politiche e, soprattutto, da ogni genere di pregiudizio, perché consapevole che là dove si radica il “pregiudizio” non alberga mai “la giustizia”.

L’incontro è dedicato al ricordo di Fabrizio Miani Canevari, che da ultimo è stato Presidente Titolare della Sezione Lavoro della Corte di cassazione.

PROGRAMMA

Apertura dei lavori e presentazione:

GIOVANNI CANZIO, Primo Presidente

della Corte Suprema di cassazione

RENATO RORDORF,

Presidente Aggiunto della Corte Suprema di cassazione

Ne discutono:

ONOFRIO FANELLI,

Presidente Emerito della Corte di Cassazione

MASSIMO LUCIANI,

Professore di Diritto costituzionale nell’Università di Roma “La Sapienza”

FEDERICO ROSELLI,

Presidente Emerito della Corte di cassazione

LUIGI MACIOCE,

Presidente Titolare della Sezione Lavoro della Corte di Cassazione

GIOVANNI AMOROSO,

Presidente di Sezione della Corte di cassazione e Direttore dell’Ufficio del Massimario e del Ruolo

Il contributo del Presidente Fabrizio Miani Canevari (richiamato nel testo) è reperibile, unitamente con altri contributi nel volume di recente pubblicazione AA.VV.,

“Interpretazione conforme, bilanciamento dei diritti e clausole generali”, a cura di R. Cosio e G. Bronzini, ed.

Giuffré, 2017

Riferimenti

Documenti correlati

D vlplodu dssurdfk lv dgrswhg e| Vkdnhg dqg Vxwwrq +4<<3,1 Wkh| gurs wkh dxfwlrq phwdskru/ dqg wkhlu dqvzhu wr wkh txhvwlrq ri zkhwkhu prqrsro| shuvlvwv ru qrw uholhv

Le innovazioni introdotte in questi ultimi anni – in altre parole, l’istituzione di comitati consultivi – rispondono senz’altro alla domanda, oggi più diffusa rispet- to al

Il fatto che la vicenda si sia incanalata verso approdi rispettosi delle garanzie della determinatezza e della irretroattività (anche se non della riserva di legge,

del codice antimafia, dalla quale vengono escluse le inosservanze delle predette prescrizioni, appunto perché non tassative e non suscettibili di una lettura tassativizzante

 / il cui ambito operativo, come abbiamo già cercato di esporre sopra, non può dirsi ampio al punto da potere condizionare ogni questione che ruoti attorno alla

1) Aspetti generali: contiene una serie di fattori attraverso cui viene identificato il contesto imprenditoriale analizzato. In particolare, viene chiesto come questi

Paralisi della rappre- sentanza, congelamento della competizione politica, perdita di significanza delle promesse e dei programmi elettorali, condivisione e larghi

Nerina B OSCHIERO , Ordinario di diritto internazionale e Preside della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Stud di Milano. Lorenza V IOLINI , Ordinario di