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Hotel Quirinale Via Nazionale 7 - 00185 Roma 20 febbraio 2015 ASSEMBLEA ORDINARIA del CONSIGLIO NAZIONALE DELLA FNC IPASVI verbale n. 177 (1/15) FEDERAZIONE NAZIONALE COLLEGI IP.AS.VI

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FEDERAZIONE NAZIONALE COLLEGI IP.AS.VI

ASSEMBLEA ORDINARIA del

CONSIGLIO NAZIONALE DELLA FNC IPASVI verbale n. 177 (1/15)

Hotel Quirinale Via Nazionale 7 - 00185

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ASSEMBLEA ORDINARIA DEL CONSIGLIO NAZIONALE DELLA FEDERAZIONE NAZIONALE COLLEGI IPASVI

Il giorno 20 febbraio 2015 alle ore 10.13 inizia a Roma presso l’Hotel Quirinale il 177° Consiglio nazionale

della Federazione nazionale Collegi IPASVI convocato in assemblea ordinaria con il seguente ordine del giorno:

1. Approvazione verbale

2. Rendiconto generale 2014 e relativi allegati - discussione e approvazione

3. Bilancio di previsione 2015 e relativi allegati - discussione e approvazione

Sono presenti i membri del Comitato Centrale e rappresentati i seguenti Collegi provinciali IPASVI:

Agrigento, Ancona, Aosta, Arezzo, Asti, Avellino, Bari, Barletta-Andria-Trani, Belluno, Benevento, Bergamo, Biella, Bologna, Bolzano, Brescia, Cagliari, Campobasso-Isernia, Carbonia Iglesias, Caserta, Catania, Catanzaro, Chieti, Como, Cosenza, Cremona, Crotone, Cuneo, Ferrara, Forlì-Cesena, Frosinone, Genova,

Imperia, L’Aquila, La Spezia, Latina, Lecce, Lecco, Livorno, Macerata, Mantova, Matera, Messina,

Milano-Lodi-Monza-Brianza, Modena, Napoli, Novara-Verbania, Nuoro, Oristano, Padova, Palermo, Parma, Pavia, Perugia, Pescara, Piacenza, Pisa, Pistoia, Pordenone, Potenza, Prato, Ravenna, Reggio Emilia, Rieti, Rimini, Roma, Rovigo, Salerno, Sassari, Siracusa, Sondrio, Taranto, Teramo, Terni, Torino, Trapani, Trento, Treviso, Trieste, Udine, Varese, Venezia, Vercelli, Verona, Vibo Valentia, Vicenza

La seduta ha inizio alle ore 10.20

ANNALISA SILVESTRO, Presidente del Comitato Centrale della Federazione Nazionale dei Collegi IP.AS.VI. Buongiorno, se volete accomodarvi possiamo cominciare i lavori.

Oggi si tiene il Consiglio Nazionale ordinario, che è il Consiglio nell’ambito del quale vengono approvati il Conto consuntivo e il Bilancio preventivo.

Prima di passare la parola alla Segretaria, la dottoressa Beatrice Mazzoleni, per gli adempimenti dovuti, volevo ricordare ai neo Presidenti in sala che nel Consiglio Nazionale ordinario di fine mandato viene presentata la relazione inerente al Conto consuntivo, ma non la relazione di programma correlata al Bilancio preventivo riteniamo che, essendo a termine di mandato, non sia opportuno presentare la relazione di programma, che sarà invece a carico del futuro Comitato Centrale.

1. APPROVAZIONE VERBALE

BEATRICE MAZZOLENI, Segretaria del Comitato Centrale della Federazione Nazionale dei Collegi IP.AS.VI. Grazie Presidente, buongiorno a tutti.

Procediamo con il primo punto all’ordine del giorno, che è l’approvazione del verbale numero 176 relativo all’Assemblea straordinaria del 20 dicembre 2014. Il verbale è stato mandato in data 5 febbraio, non sono pervenute richieste di integrazione o modifiche, quindi potremmo procedere con l’approvazione del verbale per alzata di mano

BEATRICE MAZZOLENI.

Grazie. Il verbale risulta approvato a maggioranza con nessun voto contrario e 5 astensioni.

ANNALISA SILVESTRO. Grazie alla neo Segretaria.

Avendo concluso il primo punto all’ordine del giorno relativo all’approvazione del verbale, procediamo con il secondo, che è il Rendiconto generale del 2014 a cui è allegato il Conto consuntivo che vi è stato inviato dai nostri uffici.

2.RENDICONTO GENERALE 2014 E RELATIVI ALLEGATI - Relazione a cura della Presidente Annalisa Silvestro

(Durante la presentazione della relazione vengono proiettate alcune slides esplicative)

ANNALISA SILVESTRO. È ormai una consuetudine che la relazione di consuntivo sia presentata

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programmatica, che sono stati a loro tempo approvati dal Consiglio Nazionale.

Le aree tematiche sono: amministrazione e affari generali, organi di governo, commissioni e gruppi di lavoro, esercizio professionale, attività giuridico legale, personale e collaboratori, patrimonio, economato e provveditorato ed infine ufficio stampa e comunicazione.

Per quanto riguarda la prima area, amministrazione e affari generali, che presenterò in diverse diapositive, richiamo l’enorme lavoro fatto per elaborare, analizzare, predisporre e poi portare alla vostra approvazione una serie di Regolamenti che ineriscono la vita della Federazione Nazionale, quindi il centro del nostro sistema professionale. Regolamenti che poi vengono, per quanto di interesse, utilizzati o rivisti dai Collegi per procedere parimenti nella definizione delle modalità di lavoro e di vita degli organismi provinciali.

Abbiamo fatto i seguenti Regolamenti: accesso atti e trasparenza, attività degli organi della Federazione, procedimento disciplinare e procedimento elettorale. Vi ricordo che i nostri Regolamenti, una volta portati in Consiglio Nazionale ed approvati, vengono inviati al Ministero della Salute, che è il nostro Ministero vigilante, il quale, se lo ritiene, propone delle osservazioni che devono essere quindi riportate in Consiglio Nazionale. Parimenti, se non c’è alcuna comunicazione entro i 30 giorni, i Regolamenti si intendono definitivamente approvati.

Abbiamo svolto un grosso lavoro, di cui penso abbiate avuto contezza, per quanto riguarda tutta la questione amministrazione trasparente e anticorruzione; abbiamo aperto la pagina “amministrazione trasparente”, che

potete vedere, utilizzare, consultare entrando nella homepage del nostro sito e cliccando sull’icona

“amministrazione trasparente”. È stato un lavoro molto importante, non soltanto in termini di pensiero e di elaborazione, ma anche in termini di consulenze giuridiche per cercare di ben capire come applicare al nostro sistema le indicazioni che derivano dagli specifici decreti legislativi; perché capite bene che un po’ di difficoltà c’è, in quanto non è che noi abbiamo un apparato sostanzioso e consistente come le Pubbliche amministrazioni "classiche". Soprattutto comprendo bene le difficoltà che avete potuto incontrare o che state incontrando nell’applicare queste indicazioni-disposizioni normative con i vostri organici di Collegio perché sono previste tutta una serie di figure professionali e di adempimenti di non poco conto.

Abbiamo svolto un grosso lavoro per quanto riguarda le Direttive Europee n. 24 del 2011 e n. 52 del 2012, che hanno trovato applicazione durante il 2014 e che riguardano la medicina transfrontaliera. Ricorderete che ne abbiamo già parlato e che abbiamo fatto dei riferimenti soprattutto per le Regioni che sono confinanti con altri paesi, che potrebbero trovarsi a dover gestire l’ingresso di cittadini comunitari che vogliono utilizzare le strutture sanitarie del nostro Paese e viceversa. Le direttive recepite dal ns Paese prevedono l'obbligo di numerose informazioni che devono essere date sulle équipe professionali, sull'organizzazione di cui si giova l’azienda, eccetera. La Direttiva n. 52 riguarda il riconoscimento delle ricette mediche predisposte e strutturate in altro paese. Rispetto a questo, rilevo che c'è una diffusione di informazioni non corrette sulla funzione prescrittiva da parte di infermieri. La direttiva europea non rende possibile automaticamente questo passaggio; la direttiva europea prevede che le ricette, che sono predisposte da chi ha, in quel paese, la funzione prescrittiva devono essere fatte proprie in tutti i Paesi UE. Il che non significa che la possibilità di prescrivere di un infermiere inglese, diventa automaticamente possibilità prescrittiva per tutti gli infermieri europei. È possibile, certo, che si possa andare anche in quella direzione, ma credo che si debba essere cauti nelle esternazioni visto quello che sta succedendo per aver parlato di competenze specialistiche. Dunque, attenzione; non è il momento di alimentare ulteriori polemiche basate, fra l’altro, su un dato oggettivamente non fruibile. Abbiamo continuato a lavorare su proposte di legge riguardanti l’ordinistica - ne avevamo già parlato anche nel Consiglio Nazionale di dicembre - ma siamo ancora fermi perché manca il parere di alcune Commissioni. Pare invece che qualcosa si stia muovendo per quanto riguarda il tema della responsabilità professionale. Dovrebbe cominciare di nuovo il percorso del disegno di legge sulla staffetta

intergenerazionale e anche sull’esercizio abusivo di professione, di cui potremmo anche giovarci. La

Federazione è stata chiamata in diverse audizioni, cosa che ovviamente implica la preparazione di

documenti e quindi dell’incontro. Di conseguenza, anche questo ha comportato un importante impegno di

lavoro.

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dell’assicurazione professionale è stato piuttosto impegnativo, d’altra parte è una scelta che abbiamo voluto fare per ottenere il massimo della trasparenza. Abbiamo partecipato al lungo e grosso lavoro sulle farmacie, che sono state coinvolte in maniera importante dal Ministero della Salute per la sicurezza delle cure e la

compliance sull’assunzione di farmaci, eccetera, eccetera. È stato un lavoro molto interessante e molto

importante. Vedremo adesso come si svilupperà l’ipotesi che sta emergendo - avete letto le notizie di

stampa - di liberalizzazione della distribuzione dei farmaci anche di fascia C al di fuori delle farmacie. Abbiamo partecipato agli stati generali della salute ed è stato, anche in questo caso, un impegno

abbastanza importante. Vi ricordo quanto ho già detto l’altra volta in merito alle attività sanitarie

regolamentate: il Consiglio Superiore di Sanità, su richiesta del Ministero della Salute, sta cercando di definire i perimetri esterni - facciamo però un po’ di fatica a capire che cosa vuol dire “perimetro esterno delle professioni sanitarie” - sempre rispetto alle professioni indicate dalla legge numero 4 del 2013. Siamo però riusciti ad ottenere un risultato secondo noi importante circa l’affidamento della gestione di questa materia al Consiglio Superiore di Sanità. Vi avevamo riferito delle posizioni che avevamo assunto con i tecnici di radiologia, le ostetriche e Conaps. Abbiamo ottenuto che sia la Direzione Generale delle professioni sanitarie a prendere su di se la tematica.

Vi ho riportato il numero che vedete sulla slide che vi sto mostrando, grazie anche all’impegno della nostra dirigente, la dottoressa Stefania Gastaldi, per sottolineare che anche la richiesta di poter utilizzare il marchio IP.AS.VI. pervenuta per 88 volte significa, come ben sapete, un significativo carteggio. Altro tema è quello delle informative istituzionali e il supporto che giustamente il Comitato Centrale e l’apparato amministrativo centrale devono dare ai Collegi. Le questioni su cui siamo stati coinvolti sono prevalentemente le iscrizioni, le cancellazioni (evidentemente qualcosa ancora non gira, però è importante definire e chiarire bene anche questi aspetti) e i procedimenti disciplinari; purtroppo ultimamente, anche da parte dei Collegi, qualche problema è emerso, quindi bisogna cercare di trovare il modo per essere corretti, rigorosi ed omogenei. Molte le richieste che ci sono arrivate sui professionisti stranieri che operano in Italia, sulle società interinali e

sulle cooperative per quanto riguarda l’iscrizione all’Albo, il mantenimento dell’iscrizione se questi

professionisti escono dal nostro Paese e poi rientrano. Anche in questo caso si sta cercando di dare delle

indicazioni che siano omogenee oltre che corrette e rigorose. C’è stato un grosso impegno anche per

preparare e gestire la tornata elettorale; ne siete usciti da poco, quindi ricorderete ovviamente la disponibilità

piena che c’è stata per tutti i dubbi e le perplessità che emergevano. Sempre con riferimento alla

preparazione e gestione della tornata elettorale va ricordato tutto l’impegno che ha comportato la gestione e lo sviluppo del sito della Federazione nell’ambito del quale, come voi ben sapete, c’è l’aggiornamento delle schede connotative delle diverse Associazioni infermieristiche. Da parte dei nostri colleghi è ormai passata l’idea di inviare la richiesta di poter entrare nel nostro elenco nel momento in cui si aggregano in associazioni; noi pertanto chiediamo gli statuti, cerchiamo di capire se sono coerenti con il nostro sistema professionale e poi inseriamo queste associazioni nel nostro database. Il sito è stato implementato con le decisioni della Commissione centrale esercenti le professioni sanitarie, con le linee guida, i documenti e i vari elaborati (convegni ed attività).

C’è stato un controllo sistematico nei nostri uffici centrali del sistema Albo; come ricorderete abbiamo fatto i corsi di formazione sempre sul sistema Albo a cui hanno partecipato 68 Collegi per un totale di 121 presenti. Abbiamo predisposto e fatto la conferenza stampa per la presentazione del nuovo portale della Federazione: “Infermieri per la salute”.

Tanto per darvi dei numeri, perché i numeri forse danno maggiore contezza dei flussi che ci sono: in entrata ci sono stati 4.420 documenti, che vanno analizzati, letti e rivisti dal Comitato Centrale per dare le disposizioni al nostro personale amministrativo; i documenti in uscita sono stati 1.890; i documenti che circolano all’interno degli uffici della Federazione e che devono avere tracciabilità formale sono stati 451, abbiamo predisposto 30 circolari e fatto 4 comunicazioni.

Le e-mail in entrata sono state 11.040, in uscita 8.085; sono e-mail che non richiedono la validazione del protocollo, però anche queste vanno lette, analizzate e viste per eventualmente dare delle risposte. Purtroppo vanno anche guardate tutte le spam che sono pari a 7.061.

È stato mantenuto, con un impegno importante, il sistema di sicurezza e la tutela dei dati personali, perché capite bene, anche con i numeri che vi ho fatto vedere, quante indicazioni e informazioni girano nell’ambito dei nostri uffici centrali.

E ancora: le relazioni esterne e le attività promozionali. Abbiamo lavorato - direi un po’ più della media solita - sulle segnalazioni che ci avete fatto pervenire, ma ne arrivano parecchie anche da singoli iscritti

(ricorderete che quando questo succede noi rispondiamo coinvolgendovi ovviamente), sull’uso improprio

della figura dell’infermiere, ad esempio, "badante con competenze infermieristiche"; insomma tutto ciò che avviene in giro per l’Italia rispetto alle quali abbiamo dato coadiuvo o siamo intervenuti direttamente.

C’è stato un forte impegno da parte del Comitato Centrale e anche da parte vostra – lo state ancora vivendo questo percorso - per lavorare a questo progetto di ridefinizione progettuale in logica manageriale con agganci a quella clinico assistenziale con la SDA Bocconi.

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che c’è un “nero” importante utilizzato dai nostri colleghi con una situazione che dovremo ben analizzare. Abbiamo lavorato anche con EURES a cui abbiamo commissionato una ricerca e anche una rilevazione sulla percezione dei medici rispetto alle competenze specialistiche degli infermieri; la ricerca ha dato dei risultati molto interessanti, positivi direi. Ciò avveniva prima del mitico comma 566, però è interessante e presenteremo al congresso anche questo tipo di lavoro.

Ovviamente vi è stata una continua interrelazione, nel rispetto dei ruoli e delle funzioni reciproche, con ENPAPI, una collaborazione e sinergia con CIVES e con Co.Ge.A.P.S. per tutta l’anagrafica riguardante la formazione permanente.

Abbiamo attivato - ma ne parlerò ulteriormente nello specifico nella parte inerente l’ufficio stampa e la comunicazione - cinque corsi in-FAD con la FNOMCeO più i corsi FAD gratuiti che abbiamo attivato direttamente noi. Abbiamo mantenuto le collaborazioni con CUAMM, AMREF e Slow Medicine.

Nella slide che state vedendo vengono indicati gli eventi nazionali che sono stati messi in piedi: la Giornata sulla libera professione, la Conferenza delle politiche della professione infermieristica, la Celebrazione del 60º anniversario della nascita dei Collegi della Federazione IP.AS.VI.

Abbiamo garantito la partecipazione a numerosi eventi sia all’interno della professione, in buona parte

attivati da voi, ma anche da Associazioni infermieristiche e a iniziative soprattutto extra professionali. Questa parte sta crescendo sempre di più il che ci dà anche contezza di come sia sempre più richiesta la presenza degli infermieri a tali eventi. Sono stati concessi 80 patrocini e 51 autorizzazioni all’uso del logo e ricordo che anche questo richiede la formalizzazione attraverso un protocollo, eccetera. E ancora: con il Ministero della Salute e l’Istituto Superiore di Sanità si è dato corso al workshop “La promozione delle vaccinazioni negli operatori sanitari”. Abbiamo partecipato a degli incontri sul Piano per la cronicità dove siamo andati ad esprimere la nostra posizione. Abbiamo partecipato anche alle Conferenze dei servizi per il riconoscimento delle equivalenze, che come sapete vanno avanti da illo tempore. Abbiamo lavorato, come vi dicevo prima, con il Ministero della Salute, con i farmacisti e con altri funzionari alle linee guida di indirizzo per la riduzione degli errori in terapia farmacologica dove noi siamo particolarmente coinvolti. E ancora: vedete quante volte la farmacia e le attività della farmacia sono state prese in considerazione probabilmente adesso, col senno del poi, anche per capire come muoversi rispetto alle liberalizzazioni che vedremo se è come verranno strutturate.

Ci sono stati diversi incontri sempre in merito all’organizzazione dei corsi FAD.

Abbiamo partecipato alla VI Conferenza nazionale, quella che una volta veniva fatta a Cernobbio, sulla formazione continua in medicina e grazie veramente alla grande collaborazione - ringrazio il Collegio di Roma - siamo riusciti anche ad attivare e a gestire un nostro stand. L’attivazione dello stand non è un problema, il problema è trovare persone che stanno lì per tutto il tempo necessario, sapendo dare indicazioni e risposte sia agli infermieri che ai non infermieri che vanno a chiedere informazioni.

C’è stato poi anche l’incontro del gruppo di lavoro sulle attività professionali sanitarie regolamentate cui prima accennavamo.

Oltre all’attività della FEPI, abbiamo partecipato ad eventi di carattere internazionale attraverso soprattutto il

gruppo delle infermiere pediatriche vigilatrici d’infanzia; cerchiamo di tenere agganciato questo gruppo

importante di nostri colleghi, anche se un po’ piccolo, che trova difficoltà sia a fare educazione permanente (ECM), sia a mantenersi correlato con l’evoluzione di questa funzione a livello europeo. Per cui mandiamo le colleghe a sentire quello che succede in Europa in modo tale che ogni volta possano trasmetterci dei report. Solidarietà ed interventi a carattere umanitario: CIVES e Unicef come da ben nota tradizione.

Nella slide che vi mostro ora, per darvi contezza del fatto che un po’ di numeri forse servono, si rileva che abbiamo fatto 3 Consigli Nazionali, che il Comitato Centrale si è riunito 27 volte, il Collegio dei revisori dei conti 10 volte. Ci sono state due riunioni in assemblea del C.U.P., Comitato unitario delle professioni, e 10 riunioni del Direttivo alle quali partecipa quasi sempre Ciro Carbone, una seduta della Commissione centrale e abbiamo garantito, ovviamente, la presenza in Co.Ge.A.P.S.

Quelli che vedete indicati sono i gruppi di lavoro operativi nel corso del 2014: libera professione, gestione amministrativa, esame di abilitazione, Slow Medicine, con cui stiamo lavorando per costruire linee guida di appropriatezza ed efficacia per quanto riguarda l’infermieristica; gruppo per la tesi finale dei nostri futuri colleghi, per il Congresso Nazionale lP.AS.VI., per le competenze specialistiche, per l'infermieristica pediatrica.

Sono stati analizzati ed approvati sette progetti provenienti da coordinamenti regionali IP.AS.VI. ed è stato predisposto il sondaggio - che abbiamo poi effettuato e di cui vi abbiamo dato notizia nel 2015 - sulle infermiere pediatriche e le vigilatrici d’infanzia per capire qual è il loro orientamento per il futuro.

Per quanto riguarda l’esercizio professionale anche qui le richieste di riflessione e confronto sono state molte e questi sono gli argomenti che prevalentemente hanno richiesto il confronto con voi: procedure elettorali, la contenzione, gli O.S.S. e le relative mansioni, gli infermieri volontari della Croce Rossa, la tipicità delle

prestazioni professionali infermieristiche, l’obbligatorietà di iscrizione all’Albo anche nell’ambito

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tuttavia ricordare che fra i 420.000 colleghi, ci sono ancora tantissimi infermieri professionali. Che i nuovi si

chiamino in un altro modo d’accordo, ma di IP ne abbiamo ancora. Sono molte anche le richieste di

chiarimenti ed informazioni sul master in coordinamento e sta aumentando la richiesta di approfondimenti e di confronto su tutta la partita legata alle relazioni con le altre professioni sanitarie. È di ieri, ad esempio, per dirvi l’ultima, un nuovo episodio sul fatto che soprattutto nel privato, in alcune cliniche vengono utilizzati gli infermieri al posto dei tecnici di radiologia per la gestione delle RMN.

E ancora: infermieri comunitari e non comunitari, non solo per l’iscrizione all’Albo, ma anche per l’esame della lingua straniera, per come muoversi rispetto anche alla loro collocazione dentro il sistema professionale; strutture sanitarie private e private convenzionate; gestione dei crediti ECM, gli esoneri. Il quesito se si può o non si può utilizzare il titolo di dottore se non si ha la laurea, la cartella clinica

infermieristica. Numerose le richieste di approfondimenti, informazioni, orientamenti sull’esercizio libero

professionale, sulle società professionali e sull’attività amministrativa dei Collegi.

Oltre a tutto ciò - lo riportiamo perché questo comporta un grosso lavoro degli uffici centrali, che chiaramente poi, per dare le risposte, vogliono avere il via libera da parte dei componenti del Comitato Centrale – sono

state molte le richieste sulla riforma degli Ordini, la trasparenza, l’anticorruzione, l’accesso civico,

l’equipollenza dei titoli, gli infermieri pediatrici in ambulanze, le competenze dell’ostetrica rispetto all’infermiere. Per non parlare di tutto il ragionamento con le diverse figure di tecnici: laboratorio, radiologia, tecnici di settori molto piccoli, soprattutto quelli di laboratorio a seguito dell'introduzione dei Point of care tested. Competenze infermieri versus medici; informazioni sul Regolamento di contabilità e su tutto quello che gira intorno alla cosiddetta “spending review”. Normativa concorsuale nel servizio sanitario nazionale. Procedimenti disciplinari e valutazione casellario giudiziale e contenzione fisica.

Insieme a tutto questo, ovviamente, c’è anche un impegno abbastanza importante che riguarda i nostri

dipendenti, i dipendenti degli uffici centrali della Federazione. Sono state mantenute le relazioni con le rappresentanze sindacali; molta attenzione è stata posta alla sorveglianza sanitaria, valutazione dei rischi, tutela della salute. Periodicamente abbiamo le visite di controllo e, rispetto ai progetti obiettivo, di concerto con le rappresentanze sindacali, abbiamo erogato quanto era correlato al raggiungimento degli obiettivi. I

nostri dipendenti hanno fatto formazione permanente ed è proseguita l’attività del nostro organismo di

valutazione interna.

Passiamo all’area del patrimonio economato e provveditorato. Abbiamo garantito la manutenzione ordinaria della nostra sede ma anche effettuato una manutenzione straordinaria: abbiamo fatto abbattere un paio di pareti in modo da poter avere più spazi per riunioni di gruppo o sottogruppi o comunque, per gli incontri. Verrà poi montato un montacarichi per connettere i due piani. Abbiamo effettuato le gare, come previsto dal Regolamento di contabilità, per i servizi di organizzazione e per i servizi di agenzia viaggi. Abbiamo fatto la gara per il Servizio di studio e formazione manageriale che è stata vinta dalla SDA Bocconi. Qualche numero anche su questo versante: postalizzati 836 pacchi ed effettuate 250 spedizioni pony. È stato dato corso a 1052 mandati, 310 reversali, 1570 impegni di spesa, 709 accertamenti in entrata, 111 procedure di affidamento rispetto al codice appalti .

Per quanto riguarda l’ultima area relativa all’ufficio stampa/comunicazione, sono stati fatti due eventi in diretta streaming: la Conferenza stampa per l’apertura del nuovo portale “Infermieri per la salute.it” e l’evento per il 60º Anniversario Ipasvi, una video chat. Per quanto riguarda il portale “Infermieri per la salute” sono state predisposte 12 guide pratiche, 4 vademecum, 203 news “Lo sai che…”, e 3 speciali su “Scelti per voi”. Per quanto concerne le visualizzazioni da maggio - mese dell’attivazione del portale - a dicembre il dato è il seguente: 244.235 visualizzazioni per 192.975 visitatori. Per la pagina Facebook collegata a quel portale possiamo dire che 6798 followers lo utilizzano.

Abbiamo inoltre fatto un restyling del nostro portale classico www.ipasvi.it per renderlo ancora più attrattivo e gradevole. È stata ovviamente attivata la sezione amministrazione trasparente. Abbiamo fatto ed inserito oltre che diffuso nel portale 19 comunicati stampa, tutti ripresi dai media nazionali, e 248 news in sezione giornalistica. Le visualizzazioni sono pari a 6.676.805 per 1.299.029 visitatori. La pagina Facebook della Federazione ha 30.525 followers.

Sempre in quest’area, troviamo i 6 numeri della rivista “l’infermiere”, ormai esclusivamente on-line, per preparare la quale sono state fatte 10 riunioni di redazione. Sono stati valutati 67 articoli di cui 53 fra pari. Sono stati pubblicati 12 articoli indicizzati su “Scienze infermieristiche”, 14 nella sezione “Contributi” e 24 nella sezione “Esperienze”.

Infine, per quanto riguarda il progetto FadInMed, i corsi che abbiamo attivato nel 2014 sono: programma nazionale esiti, supporto all’attività di audit clinico e organizzativo, 12 ECM; appropriatezza delle cure, 15 ECM; audit 2014, 12 ECM; programma nazionale esiti “Come interpretare e usare i dati”, 12 ECM.

I corsi FAD, che abbiamo attivato noi, gratuitamente, sono: evidence based practice nelle procedure infermieristiche, 12 crediti; gestione linee venose, 12 crediti; gestione della chemioterapia, 5 crediti, gestione della BCPO, 5 crediti; Ebola, 5 crediti; “Ma cadere è sempre colpa grave?” 24 crediti. Per un totale complessivo di 63 crediti.

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Grazie a voi per l’attenzione. (Applauso)

ANNALISA SILVESTRO. Passo la parola al Tesoriere, Franco Vallicella, per la presentazione di quanto è

correlato a questa relazione ed è inserito nel Conto consuntivo. Grazie.

- Relazione a cura del Tesoriere Franco Vallicella

(Durante la presentazione della relazione vengono proiettate alcune slides esplicative)

FRANCO VALLICELLA, Tesoriere del Comitato Centrale della Federazione Nazionale dei Collegi IP.AS.VI. Buongiorno a tutti, grazie Presidente. Anche quest’anno, onde evitare di tramortirvi con centinaia e

migliaia di numeri, abbiamo cercato di sintetizzare i dati di bilancio rappresentandoli con dei numeri sintetici,

che dovrebbero darci un’idea di come sono state utilizzate le risorse a disposizione e di qual è lo stato di

salute complessivo delle finanze della Federazione. Chiaramente questo non significa che non possiamo approfondire alcuni capitoli e alcune particolarità, per cui procediamo nella presentazione di questi dati, dopodiché, se avrete la necessità di chiedere degli approfondimenti, ovviamente siamo a vostra disposizione.

Iniziamo con un quadro generale della situazione, quindi dei macronumeri, degli indicatori generali che ci danno un po’ l’idea dell’insieme per quanto riguarda l’aspetto finanziario della Federazione.

Un dato fondamentale è quello ovviamente del totale entrate. Come vedete dalla diapositiva che vi sto mostrando, avevamo preventivato 4.008.000,00 Euro, a consuntivo sono arrivati 3.910.586,39 centesimi. Sto parlando ovviamente delle entrate da bilancio consuntivo, derivanti quindi dagli accertamenti, non di quelle che effettivamente poi sono arrivate.

Un altro importante dato di sintesi è quello delle uscite. Noi avevamo preventivato uscite per 6.384.023,20 centesimi, mentre le uscite effettive sono state pari a 4.205.037,06 centesimi.

In questa prima introduzione al bilancio, si evince, grazie alla diapositiva, che c’è stata un’importante discrepanza tra il preventivato e quello che poi è stato effettivamente l’impegnato. Quindi, ritengo utile andare ad indicare da subito da dove si è generato questo differenziale per singoli capitoli.

Come vedete da questa rappresentazione abbiamo risparmi di gestione pari a 177.829,56 centesimi per le uscite riguardanti gli Organi dell’Ente, 163.240,24 centesimi oneri per il personale, 241.308,70 centesimi per uscite di acquisto di beni, 44.988,66 centesimi uscite per il funzionamento degli uffici, 1.107.493,97 centesimi uscite per prestazioni istituzionali, 30.000,00 Euro per trasferimenti passivi.

Quei 2 milioni di differenziale tra entrate e uscite, che abbiamo visto prima, sono stati generati da 821,81 centesimi per oneri finanziari, 23.486,49 centesimi per oneri tributari, 9.997,18 centesimi per poste correttive, 22.262,65 centesimi per accantonamento al trattamento di fine rapporto, 58.659,20 centesimi per acquisizione di beni ad uso durevole, 25.848,79 centesimi per acquisizione di immobilizzazioni.

Nella prossima diapositiva invece rappresentiamo il preventivo e quello che effettivamente è successo sempre per capitoli di spesa. Pertanto, come vedete, i 2 milioni di differenziale sono stati generati dalla rivista “l’infermiere” per la quale avevamo preventivato 691.551,00 Euro perché era in programma comunque un numero cartaceo, dopodiché invece abbiamo speso 287.509,60 centesimi, per cui abbiamo un risparmio di gestione per 404.041,90 centesimi. Per il XVII° Congresso nel 2014 avevamo stanziato 1.000.000,0 Euro, nel 2014 sono stati impegnati 638,938,40 centesimi, quindi anche in tal caso abbiamo 361,061,60 centesimi che vanno ad alimentare quei due milioni di cui dicevamo prima. Per i progetti obiettivo il preventivo era di 1.250.000,0 Euro, sono stati impegnati 893.884,02 centesimi; una cifra importante perché, se avete memoria di quanto è successo finora, è la prima volta che noi utilizziamo una cifra così importante per i progetti obiettivo. Il differenziale è pari a 356.115,98 centesimi. Per le uscite di acquisto di beni avevamo preventivato 702.695,82 centesimi, a consuntivo la spesa è stata pari a 452.513,30 centesimi, quindi anche in questo caso abbiamo avuto un risparmio di gestione di 250.182,52 centesimi. Per le uscite degli Organi dell’Ente preventivo 717.000,00 Euro, consuntivo 539.170,44 centesimi per un risparmio di gestione pari a 177.829,56 centesimi. Gli oneri per il personale preventivati erano pari a 610.590,00 €, a consuntivo sono stati di 447.349,76 centesimi, quindi il risparmio di gestione è stato di 163.240,24 centesimi. Il Fondo spese impreviste aveva una capienza di 161.767,70 centesimi, la somma utilizzata è stata di 36.975,86 centesimi, quindi anche qua abbiamo lasciato una disponibilità di 124.791,84 centesimi.

Nella prossima diapositiva vedete un’altra tabella riassuntiva per singolo capitolo: preventivo, consuntivo e risparmio di gestione. Quindi, avevamo detto che le uscite erano state previste per 6.420.999,06 centesimi, a consuntivo sono state pari a 4.242.012,92 centesimi, quindi il differenziale cui accennavamo prima tra entrate e uscite è di 2.178.986,14 centesimi e nella diapositiva, come vi dicevo, trovate la distinta per singoli capitoli.

Dal punto di vista amministrativo che cosa è successo pertanto? L’anno scorso partivamo da un avanzo di

amministrazione di 4.317.043,59 centesimi, mentre l’avanzo di amministrazione finale, ovvero al 31

dicembre, è di 3.967.567,97 centesimi. Un commento a questa diapositiva: se vi ricordate negli ultimi anni gli

avanzi di amministrazione che dovevano ridimensionarsi per effetto dell’utilizzo dell’avanzo per uno

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aumento dell’avanzo di amministrazione. In questo caso, per la prima volta, la scommessa che avevamo fatto l’anno scorso di contenere l’avanzo di amministrazione, quindi addirittura di dare un’inversione di tendenza, si è realizzata perché, come vedete, da 4.300.000,00 Euro passiamo a 3.900.000,00 Euro. Non sono cifre importantissime, ma basilare, dal nostro punto di vista, è che ci sia comunque un’inversione di tendenza e soprattutto che quelle misure che abbiamo messo in atto nel preventivo in parte si sono effettivamente realizzate.

Dopo commenteremo meglio da che cosa è costituito questo avanzo di amministrazione perché questo ovviamente è l’altro dato nel senso che, da una parte abbiamo il dato quantitativo, ma dall’altra parte chiaramente la cosa importante è il dato qualitativo; ma da che cosa è rappresentato questo dato? E dopo vedremo che anche da questo punto di vista le cose sono migliorate molto.

Fatta questa cornice di riferimento complessiva entriamo nei diversi capitoli cominciando con le entrate correnti.

L’accertamento delle entrate contributive a carico degli iscritti preventavato era pari a 3.376.000,00 Euro, a consuntivo 3.382.352,00 Euro. Questo dato, come vedete assolutamente positivo, deriva da 413.874 iscritti per 8,00 €, che è la quota fissata l’anno scorso, ‘per un totale di 3.310.992,00 Euro. Sommando a questa cifra quella derivante dai nuovi iscritti (8.920 per 8,00 Euro per un totale di 71.360,00 Euro), si ottengono 3.382.352,00 Euro. Quindi, il totale entrate è verificato come abbiamo visto prima.

Sulla prossima diapositiva vi chiedo di soffermarci un attimo perché mi sembra anch’essa assolutamente

positiva. Se non lo ricordate vi rammento io che è la prima volta che succede che accertati 3.382.352,00

Euro, abbiamo riscosso 2.907.510,56 centesimi, il che vuol dire che quest’anno abbiamo maturato crediti

per 474.841,44 centesimi: un valore assolutamente importante perché molto più basso rispetto a quello che era l’andamento normale, addirittura qua stiamo parlando più o meno del 50% in meno, ma dopo vedremo delle diapositive in cui si rappresenta questo dato. Per il momento ricordiamoci che la Federazione ha prodotto un credito nei confronti dei Collegi che è ridotto della metà rispetto quella che era la tradizione e questo ovviamente grazie all’impegno dei Collegi, ma per noi, dal punto di vista del bilancio, è una cosa importante perché, un conto è ragionare su residui attivi che non sono esigibili, un altro è ragionare su residui che, invece, hanno dietro effettivamente una liquidità.

Soffermiamoci un attimo anche sulla prossima diapositiva perché sempre veramente importante e segno di un cambiamento assolutamente positivo. Rispetto alla riscossione in conto residui e in particolar modo ai residui iniziali siamo partiti da 1.343.394,03 centesimi, abbiamo riscosso dei residui pregressi per 1.023.128,42 centesimi, il che vuol dire che i residui finali risultano essere di 320.265,61 centesimi. Anche questo è un dato, che poi confronteremo nei diversi anni, assolutamente importante perché va a ridurre quella massa di credito, che poi compare nell’avanzo di amministrazione e ci fa pensare a chissà quali disponibilità, che poi in realtà non sono disponibilità liquide e reali; 320.000,00 Euro sommati a 400.000,00 Euro capite bene che vuol dire, come risultato, che abbiamo veramente intaccato quei crediti attivi, che da un certo punto di vista creano qualche difficoltà nella gestione quotidiana della Federazione perché, ovviamente, sono risorse, come dicevo, non direttamente utilizzabili.

Procediamo con gli interessi attivi; il nostro scopo sicuramente non è quello di far accumulare ricchezza, tuttavia il fatto che abbiamo un conto corrente e che questo possa essere fatto fruttare al meglio, sicuramente questo è un nostro dovere. In questa diapositiva si mette in evidenza che il preventivo per quanto riguarda gli interessi attivi era di 27.000,00 Euro, a consuntivo ammonta a 38.745,52 centesimi. Chi frequenta le banche sa benissimo che anche questo è un dato molto variabile nel senso che mediamente qua stiamo parlando di un tasso di 1,30% lordo; non è un tasso esageratissimo, ma rispetto al mercato è sicuramente un ottimo risultato, ovviamente sempre con l’accortezza che gli investimenti che si fanno sono assolutamente sicuri e che non espongono a nessun rischio la nostra Federazione se non a quello legato al fallimento del nostro Paese.

Recuperi e rimborsi preventivati per 5.000,00 Euro, a consuntivo 256,37 centesimi. Entrate non classificabili in altre voci preventivo 0,00 €, consuntivo 513,69 centesimi. Queste sono delle royalty della Mc Gruyl (?). Passiamo alle entrate per partite di giro, che non sono altro che tutto quello che incassiamo e poi giriamo all’Erario o all’Istituto di Previdenza. Le partite di giro erano state preventivate per 600.000,00 Euro, a consuntivo sono state pari a 488.718,81 centesimi.

Le uscite correnti per gli organi dell’Ente in preventivo ammontavano a 717.000,00 Euro, a consuntivo sono state pari a 539.170,44 centesimi. Nella prossima diapositiva, come vedete, c’è il dettaglio di ogni singola voce. Gettoni, trasferte, indennità di funzione preventivati per 385.000,00 Euro, 322.228,86 centesimi; rimborsi spese 170.000,00 Euro a preventivo, a consuntivo 113.973,91 centesimi; assicurazione Organi statutari preventivata per 6.000,00 Euro, a consuntivo 5.578,70 centesimi; oneri previdenziali preventivati per 66.000,00 Euro, a consuntivo sono stati pari a 61.432, 51 centesimi; per il Consiglio Nazionale avevamo stanziato 90.000,00 Euro, a consuntivo abbiamo 35.956,46 centesimi.

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corsi di formazione per il personale preventivati per 25.000,00 Euro, a consuntivo 5.305,00 Euro.

Le uscite per l’acquisto di beni e servizi a preventivo erano pari a 693.822,00 Euro, a consuntivo ammontano a 452,513,30 centesimi. Entrando, anche in questo caso, nel dettaglio vediamo che per l’acquisto di libri, riviste e giornali il preventivo era di 40.000,00 Euro, il consuntivo 27.844,46 centesimi; consulenze legali preventivate per 200.000,00 Euro, a consuntivo 140.774,85 centesimi; consulenze amministrative che a preventivo erano pari a 72.000,00 Euro, a consuntivo sono state di 72.829,12 centesimi; per le consulenze informatiche si erano stanziati 43.850,00 Euro, a consuntivo la somma è stata di 44.286,00 Euro. Il differenziale tra il preventivo ed il consuntivo di queste ultime due voci ovviamente è stato coperto dal Fondo spese impreviste, ma anche questo poi lo vedremo meglio nel dettaglio.

Per altre consulenze e somministrazione di lavoro erano stati preventivati 295.972,00 Euro, a consuntivo la somma è stata pari a 122.761,85 centesimi; per le spese notarili si erano preventivati 3.000,00 Euro, il consuntivo è pari a 0 Euro in quanto non si è speso nulla in tal senso; manutenzioni e riparazioni preventivate per 21.000,00 Euro, a consuntivo sono state pari a 18.408,32 centesimi; compensi per la riscossione a preventivo 18.000,00 Euro, a consuntivo 25.608,70 centesimi. Dopodiché vedremo come mai anche in questo caso siamo dovuti ricorrere al Fondo spese impreviste.

La diapositiva che vi mostro ora illustra lo storico delle spese legali; come vedete c’è un andamento che

vede nel 2012 il picco più alto con una spesa di 158.090,00 Euro, poi nel 2013 c’è stato un

ridimensionamento per arrivare all’anno appena terminato, il 2014, in cui la spesa è tornata ad aumentare fino a 140.774,8 centesimi, per cui l’andamento è un po’ altalenante.

Nella prossima diapositiva vedete invece il dettaglio della voce “altre consulenze e somministrazione lavoro”, per meglio comprendere da quali altre sottovoci è costituita. Quest’ultime sono: rassegna stampa 7.320,00 Euro, organismo di valutazione 8.983,35 centesimi, lavoro temporaneo 20.992,8 centesimi, servizi di traduzione 15.258,3 centesimi, sicurezza sul lavoro 4.629,90 centesimi, ufficio stampa e comunicazione 62.220,00 Euro, eventi diversi 3.357,50 centesimi.

Procediamo con il prossimo capitolo, ovvero le uscite per il funzionamento degli uffici che a preventivano erano pari a 162.000,00 Euro, mentre a consuntivo sono state di 117.011,34 centesimi. Passiamo al dettaglio: affitto, luce, riscaldamento e approvvigionamenti preventivo 30.000,00 Euro, consuntivo 30.496,27 centesimi; cancelleria e stampati preventivo 12.000,00 Euro, consuntivo 5.430,12 centesimi; spese postali e telefoniche preventivo 60.000,00 Euro, consuntivo 31.239,29 centesimi; spese di pulizia preventivo 25.000,00 Euro, consuntivo 23.121,98 centesimi; assicurazioni varie e vigilanza preventivo 4.000,00 Euro, consuntivo 3.364,60 centesimi; spese di trasporto e spostamenti preventivo 9.000,00 Euro, consuntivo 3.305,10 centesimi; canoni di noleggio preventivo 20.000,00 Euro, consuntivo 19.678,98 centesimi; spese varie preventivo 2.000,00 Euro, consuntivo 375,00 Euro.

Per le uscite relative alle prestazioni istituzionali avevamo preventivato 3.051.251,00 Euro, a consuntivo le spese sono state pari a 1.943.757,03 centesimi. Nel dettaglio, come vedete, progetti obiettivo preventivati per 1.250.000,00 Euro, a consuntivo possiamo dire che sono stati impegnati 893.884,02 centesimi; rivista “l’infermiere” preventivo 691.551,00 Euro, a consuntivo 287.509,60 centesimi; rapporti istituzionali preventivo 80.000,00 Euro, a consuntivo 100.146,21 centesimi; spese di rappresentanza preventivo 5.500,00 Euro, a consuntivo 2.833,45 centesimi. Più avanti vedremo anche il dettaglio dei progetti obiettivo, ma intanto proseguiamo con quelle delle uscite delle prestazioni istituzionali. Per la commissione esercenti, che come sapete è a livello di Ministero, ma comunque è finanziata dalle Federazioni in base al numero degli iscritti, erano stati stanziati in preventivo 7.000,00 Euro, a consuntivo la somma impegnata è stata pari a 4.177,75 centesimi; gestione internet e servizi on line preventivo 15.200,00 Euro, a consuntivo 14.932,80 centesimi; contributi diversi e rimborsi preventivo 2.000,00 Euro, a consuntivo 1.334,80 centesimi; infine per il XVII° Congresso avevamo preventivato 1.000.000,00 Euro, a consuntivo abbiamo speso 638.938,40 centesimi. Entriamo ora, come vi dicevo prima, nel dettaglio del dettaglio rispetto ai progetti obiettivo che vedete

elencati nella prossima diapositiva con l’indicazione della somma impegnata per ciascuno: Progetto

IP.AS.VI. Bocconi 141.98 €, Contributo Co.Ge.A.P.S. 103.46 €, come sapete siamo consorziati al

Co.Ge.A.P.S. il quale riceve una parte di finanziamento dalla convenzione con il Ministero, mentre un’altra parte viene finanziata dalle Federazioni e dalle Associazioni e il contributo procapite per il 2014 è stato di 0,25 centesimi.

Proseguiamo nel dettaglio dei progetti obiettivo: evento 60° anniversario 40.393,02 centesimi, Progetto CIVES 27.313,08 centesimi, Progetto EURES 30.500 Euro, rapporti internazionali 29.612,03 centesimi (all’interno di questa voce troviamo anche la FEPI), corsi FAD (che ricordava prima la Presidente) 136.78 Euro, coordinamenti regionali 97.372 Euro, libera professione 39.600 Euro, VII Conferenza Nazionale 55.350,06 centesimi, portale per il cittadino 25.047,01 centesimo, formazione continua in medicina 12.803,06 centesimi (in questa voce troviamo la partecipazione al Forum con l’acquisto di uno stand), altri progetti 73.176 Euro, gruppi di lavoro 80.477 Euro.

Ora vedete una diapositiva sul Congresso, anche se i conti non sono ancora assolutamente definitivi; l’anno scorso abbiamo impegnato, come abbiamo visto prima, 638.938,40 centesimi, a preventivo 2015 pensiamo di aver bisogno di impegnare circa 230.000,00 Euro (ma questa è una stima), per cui il totale del costo del

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potete vedere anche il raffronto con le spese del Congresso del triennio scorso.

Per i trasferimenti passivi avevamo preventivato 40.000,00 Euro (e in questa voce troviamo il Fondo solidarietà), a consuntivo abbiamo utilizzato 10.000,00 Euro per quel nostro collega che aveva dei grossi problemi di salute.

Per le spese riguardanti le commissioni bancarie il preventivo era di 2.500,00 Euro, a consuntivo sono state pari a 1.678,19 centesimi. Oneri tributari preventivo 102.500,00 Euro, a consuntivo 79.013,51 centesimi. Per il Fondo spese impreviste avevamo una capienza di 161.767,70 centesimi, abbiamo utilizzato solo 36.975,86 centesimi ed ora vediamo il dettaglio di come questa somma è stata utilizzata anche se l’avevamo già visto nelle precedenti diapositive: 829,12 centesimi per le consulenze amministrative legate all’aumento dell’IVA,

436,00 Euro per le consulenze informatiche (e sempre per l’aumento dell’IVA), 7.608,70 centesimi per i

compensi per la riscossione (questa cifra è dovuta al fatto che abbiamo stipulato un contratto biennale), 496,27 centesimi per l’affitto e luce (sempre per l’aumento dell’IVA), 20.146,21 centesimi per i rapporti istituzionali, 7.459,56 centesimi per l’acquisto di programmi informatici.

Trattamento di fine rapporto preventivo 52.592,50 centesimi, a consuntivo 30.329,85 centesimi.

Passiamo ora all’uscite in conto capitale: per l’acquisizione di beni di uso durevole il preventivo era pari a 80.000,00 Euro, il consuntivo è stato di 21.340,80 centesimi. Per acquisto di mobili avevamo preventivato 15.000,00 Euro, ma in realtà non abbiamo utilizzato nulla perché, come diceva la Presidente, abbiamo ristrutturato il quarto piano della sede e l’impegno rispetto ai mobili cadrà sul 2015. Per la manutenzione degli immobili, appunto, a preventivo avevamo stanziato 65.000,00 Euro, a consuntivo sono stati utilizzati 21.340,80 centesimi.

Acquisizioni di immobilizzazioni tecniche preventivo 100.000,00 Euro, a consuntivo 74.151,21 centesimi. Entrando nel dettaglio vediamo che per l’acquisto dei programmi informatici avevamo preventivato 50.000,00

Euro, a consuntivo l’impegno è stato di 57.459,56 centesimi. Anche per l’acquisto di attrezzature

informatiche il preventivo era stato di 50.000,00 Euro, mentre a consuntivo la somma utilizzata è stata pari a 16.691,65 centesimi.

Uscite per partite di giro preventivo 600.000,00 Euro, a consuntivo 488.718,81 centesimi.

Quindi, in sintesi, vediamo la situazione amministrativa al 31/12/2014 e precisamente la gestione di Cassa: al 31/12/2013 noi avevamo in Cassa 4.329.983,01 centesimi, sommando a questa cifra le entrate in conto competenza pari a 3.401.697,75 centesimi e le entrate in conto residui pari a 1.034.086,41 centesimi e sottraendo le uscite in conto competenza pari a 2.952.753,86 centesimi e le uscite in conto residui pari a 763.966,54 centesimi risultano in Cassa al 31/12/2014 5.049.046,77 centesimi.

Passiamo alla gestione di competenza per vedere che partendo da una Cassa al 31/12/2014 di 5.049.046,77 centesimi, come abbiamo appena detto, e sommando ad essa i residui attivi dell’anno in corso pari a 508.888,64 centesimi e i residui attivi degli anni precedenti pari a 328.454,56 centesimi e sottraendo i residui passivi dell’anno in corso pari a 1.252.283,20 centesimi e i residui passivi degli anni precedenti pari a 666.538,80 centesimi il risulta un avanzo di amministrazione al 31/12/2014 di 3.967.567,97 centesimi. Ora vediamo qualche diapositiva sull’andamento complessivo. Quella che state vedendo riguarda i residui attivi. Come vi dicevo la situazione è assolutamente migliorata, in questo momento, considerando il pregresso e i residui che sono stati maturati nel 2014, abbiamo residui attivi per 837.343,20 centesimi. Come vedete l’andamento è del tutto positivo e questo “genera” – tra virgolette – un bilancio ancora più virtuoso. Vediamo con la prossima diapositiva la composizione dei residui attivi: buona parte di questi sono ovviamente crediti verso i Collegi (795.107,05 centesimi), mentre i crediti verso altri ammontano a 42.236,15 centesimi.

La diapositiva che state vedendo in questo momento ve la presento tutti gli anni, ma quest’anno rappresenta bene l’andamento nel tempo: a sinistra, la colonna “quote anno corrente”, ci dice quant’è il residuo nell’anno corrente e, come vedete, il dato positivo è che quest’anno abbiamo maturato crediti nei confronti dei Collegi per 474.841,44 centesimi rispetto agli altri anni dove gli importi erano assolutamente maggiori. La cosa ancora più positiva è utilizzare questo dato e raffrontarlo alle quote degli anni pregressi perché l’anno scorso, ad esempio, era successo che i Collegi avevano pagato le quote pregresse, ma era aumentato il

credito per la quota corrente. Quest’anno invece, come vedete nella colonna di destra, anche le quote

pregresse si sono ridotte; diciamo quindi “Grazie ai Collegi” per l’impegno e per questo risultato che è appunto del loro impegno.

Nel dettaglio vediamo che i residui attivi in questo momento, o meglio al 31 gennaio 2015 si sono ulteriormente ridotti perché a gennaio abbiamo incassato altri 87.295,51 centesimi, per cui al 31 gennaio i crediti residui erano pari a 707.811,54 centesimi e nella diapositiva che vedete c’è il dettaglio anno per anno della composizione di questo residuo. Parte di quest’ultimo è coperto da impegni formali presi dai Collegi nei confronti della Federazione per mezzo di rateizzazioni e parte da cartelle esattoriali.

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Nella diapositiva che vi sto mostrando ora è indicato il valore storico, il fondo di ammortamento e il valore di bilancio di tutte le immobilizzazioni, quindi la sede, i mobili e il software.

Da cosa sono costituite le passività? Da 1.575.785,50 centesimi per fornitori ed Erario e da 343.036,50 centesimi per T.F.R.

Anche la prossima diapositiva ve la presento ogni anno perché dobbiamo sempre avere la preoccupazione di capire cosa significato le passività che abbiamo visto e da questa diapositiva si capisce benissimo che, se domani mattina tutti ci chiedessero il loro credito, noi non avremmo assolutamente nessun problema a pagarlo perché potremmo pagarlo quasi tre volte considerando appunto quello che abbiamo in Cassa, quindi come vedete le disponibilità liquide ammontano a 5.049.046,77 centesimi, mentre i debiti sono pari a 1.918.822,00 Euro; ciò significa che il valore del debito è coperto al 263% dalla somma che abbiamo in Cassa, pertanto si tratta di una situazione assolutamente positiva.

Infine, vediamo l’indice di liquidità dell’avanzo di amministrazione. Da cosa è composto quel famoso avanzo di amministrazione che siamo riusciti comunque a contenere o meglio a cambiarne l’andamento nel 2014? Dall’avanzo di amministrazione che è pari a 3.967.567.97 centesimi e dai residui attivi per 837.343,20 centesimi, quindi l’avanzo di amministrazione liquido, cioè quello sul quale effettivamente possiamo contare, è pari a 3.130.224,77 centesimi.

Con questo io avrei finito, ovviamente tutti noi del Comitato Centrale rimaniamo a vostra disposizione per tutti i chiarimenti che si ritenessero necessari. Grazie.

(Applauso)

ANNALISA SILVESTRO. Grazie al Tesoriere. Ora passo la parola a Pierpaolo Pateri, Presidente del

Collegio dei Revisori dei Conti per la loro relazione.

- Relazione del Collegio dei Revisori dei Conti

PIERPAOLO PATERI, Presidente del Collegio dei Revisori dei Conti. Presidente, colleghi, buongiorno a

tutti e ben trovati. Per correttezza formale diamo lettura della sintetica relazione:

“Colleghi Presidenti, il Bilancio relativo all’esercizio finanziario chiuso al 31 dicembre 2014, composto dal rendiconto finanziario – dalla situazione amministrativa – dalla situazione economico patrimoniale – dalla relazione di gestione e nota integrativa, è stato trasmesso nei termini.

Il documento è stato redatto nell’osservanza dei principi di contabilità.

Nel corso dell’anno si è proceduto al riscontro delle scritture contabili dell’Ente in ciascuno dei documenti che compongono il consuntivo con le corrispondenti scritture contabili.

Nel corso degli incontri periodici, sono stati effettuati dei controlli sugli aspetti che regolano la contabilità pubblica ed in particolare è stato esaminato:

Rendiconto Finanziario:

• l’ammontare delle somme accertate e quello delle somme riscosse nei singoli capitoli del bilancio hanno trovato riscontro nei totali risultanti dalle corrispondenti schede dei partitari delle entrate;

• l’ammontare delle somme impegnate e quello delle somme pagate nei singoli capitoli di bilancio hanno trovato riscontro nei totali risultanti dalle corrispondenti schede dei partitari delle uscite;

• l’ammontare delle somme da riscuotere e da pagare in conto residui nei singoli capitoli di bilancio trova riscontro nei totali risultanti dalle corrispondenti schede dei partitari delle entrate e delle uscite in conto residui;

• i residui attivi di maggiore anzianità, comunque oggetto di attenzione, sono a tutt’oggi ancora esigibili; • l’avanzo di amministrazione trova riscontro nell’avanzo di amministrazione dell’anno precedente e nelle entrate ed uscite di competenza dell’anno 2014;

• si è verificato che gli impegni di spesa sono stati assunti nei limiti dello stanziamento assegnato a ciascun capitolo di bilancio integrato delle variazioni con utilizzo del fondo spese impreviste;

• si è verificato che l’attività contrattuale dell’Ente si è svolta nel rispetto del Regolamento di amministrazione contabilità e attività contrattuale e della legge.

Situazione Patrimoniale: la situazione patrimoniale rispecchia i risultati della gestione delle Federazione con fedeltà ed evidenzia le effettive componenti del patrimonio netto.

Tali risultati trovano riscontro nelle scritture contabili ed avallo nella documentazione attestante l’effettiva consistenza di ciascun elemento patrimoniale.

Per quanto riguarda le disponibilità liquide trovano riscontro nella consistenza di cassa alla fine dell’esercizio quale risulta dalla situazione al 31 dicembre 2014, così come comunicato dagli istituti bancari e dalla posta. Tutti i fatti indicati corrispondono a quanto manifestatosi nel corso dell’anno finanziario. Dalla differenza tra la parte attiva e quella passiva si è ottenuto un avanzo economico corrispondente a quello che risulta nella situazione patrimoniale.

Per quanto riguarda gli immobili e le immobilizzazioni tecniche il valore esposto nella situazione patrimoniale non è inferiore al valore di mercato.

Valutazione conclusiva. Considerato:

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residui;

• che si è verificata regolarità formale e sostanziale dei singoli atti ed osservanza delle norme che stabiliscono la competenza dei singoli organi ad assumere impegni di spesa;

• che il pagamento delle spese impegnate alle relative scadenze è stato puntuale; • che la gestione della disponibilità di cassa è stata corretta;

• che c’è stata regolarità degli adempimenti richiesti alla vigente normativa fiscale e previdenziale. Inoltre valutato:

• l’esito dei riscontri contabili eseguiti;

• la correttezza dei criteri adottati per la valutazione del patrimonio; • la completezza dei dati riportati nel conto economico;

• la regolarità della gestione dell’esercizio finanziario per l’anno 2014;

I Revisori dei Conti esprimono parere favorevole all’approvazione del rendiconto generale dell’esercizio

2014, così come è stato sottoposto al Consiglio Nazionale. Firmato il Presidente Pierpaolo Pateri, Maria Grazia Bedetti, Salvatore Occhipinti e Irene Rosini.”.

(Applauso)

ANNALISA SILVESTRO. Grazie anche al collega Pierpaolo Pateri.

Ora, cedo ai colleghi presenti in sala, la parola per domande, osservazioni o quanto ritenete di utilità.

- Discussione e approvazione

MATTEO MANICI, Presidente del Collegio IP.AS.VI. di Parma. Buongiorno a tutti, sono Manici,

Presidente del Collegio IP.AS.VI. di Parma.

Ringrazio la Presidente per la relazione al Bilancio, che è assolutamente interessante. Io sono uno di quei Presidenti che è salito in corso d’opera di questo Bilancio consuntivo, a metà dell’anno, e quindi, proprio per questo motivo, annuncio il mio voto di astensione, semplicemente perché non ho potuto partecipare a tutta la stesura e alla gestione di questo bilancio.

ANNALISA SILVESTRO. Grazie, Manici. C’è qualche altro intervento?

FRANCESCO GIOVANNI LUIGI FANARI, Tesoriere del Collegio IP.AS.VI. di Milano/Lodi/Monza e Brianza. Buongiorno sono Fanari, Tesoriere del Collegio IP.AS.VI. di Milano/Lodi/Monza e Brianza e

ovviamente intervengo su delega del Presidente Giovanni Antonio Muttillo.

Se è possibile tecnicamente, vorrei riprendere la dispositiva dove veniva rappresentato l’avanzo di

amministrazione e mi voglio collegare all’intervento che ho fatto l’anno scorso sul Bilancio preventivo (che è stato ripreso molto bene anche nel verbale).

I colleghi presenti in quel Consiglio Nazionale ricordano probabilmente che avevamo discusso sull’abbassamento della quota che ogni Collegio deve pagare, passata da 9,33 centesimi ad 8 Euro. Il nostro Tesoriere, Franco Vallicella, ci aveva illustrato che aveva anche lavorato su un’ipotesi di riduzione a 7 Euro, che poi – aveva dichiarato – era stata accantonata. In quell’occasione io feci un intervento perché avevo fatto le mie valutazioni, che sostanzialmente dicevano che sembrava ci fosse lo spazio per ridurre a 7 Euro la quota dovuta dai Collegi perché, comunque, l’avanzo di amministrazione è un avanzo importante.

Dal momento che vedo che non arriva la diapositiva cercherò di ricordare io i numeri. L’avanzo di quest’anno è di 3.967.567,00 Euro, giustamente c’è stata un’inversione rispetto allo scorso anno, lo scorso anno era

superiore, però a mio parere, l’inversione non è sufficiente. Questa amministrazione ha un avanzo

importante, credo sia una delle poche amministrazioni dello Stato che si può permettere di avere avanzi di amministrazione così importanti in tempo di crisi. Io vorrei collegarmi al fatto che un avanzo di amministrazione così importante deve avere una giustificazione; ci deve essere una progettualità per gestire questo avanzo di amministrazione perché l’avanzo di amministrazione che abbiamo visto non può generare servizi agli iscritti. Ok? Ciò significa che i soldi che noi chiediamo agli iscritti per la quota annuale sono soldi che ovviamente gli iscritti fanno più o meno fatica, come tanti altri cittadini di questo Paese, a versare ai Collegi provinciali e che noi riversiamo nella Federazione Nazionale e, riversandoli in essa, devono dare servizi generali ai cittadini in senso lato e certamente agli infermieri. Se questi soldi rimangono immobilizzati non danno servizi agli iscritti. Quindi, io chiedo di fare una valutazione su questo perché la mia idea e che, se c’è un avanzo di amministrazione così importante, c’è il rischio che poi la gestione ordinaria non sia una

gestione adeguata dal punto di vista dell’economicità. Noi, a livello provinciale siamo costretti – lo facciamo

tutti i giorni – ad avere una gestione molto oculata per quanto riguarda l’economicità; penso in particolare ai Collegi più piccoli, che hanno ovviamente ancora più difficoltà in questo senso. Quello di Milano è un Collegio grande, riusciamo pertanto a tenere dal 2010 a 55,00 Euro la quota ordinaria di pagamento. Prima era 50,00 Euro, adesso è 55,00 Euro. Ci teniamo a volere rimanere tale perché non vogliamo mettere le mani in tasca agli iscritti. Pertanto, credo che la Federazione Nazionale ci debba aiutare ragionando sul fatto che forse non era necessario avere questo avanzo di amministrazione.

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abbiamo una disponibilità di Cassa di oltre 5 milioni, il che significa che durante l’anno al momento in cui noi

abbiamo versato la quota, questa è stata anche superiore, non mi tornano i numeri con l’1,2%. Io ho

calcolato un lordo di 65.000,00 Euro solo sui 5 milioni di Euro, se abbiamo effettivamente 38.745,00 Euro, secondo me, è molto meno. Questo lo dico al di là di tutto perché ho qui dei dati che dimostrano - in quanto siamo in una situazione di crisi - che siamo riusciti a partire l’anno scorso, dal 1° aprile al 31 maggio, con un interesse dell’1,6%, che oggi è arrivato allo 0,6%, quindi è ovvio che questa cosa fluttua, anche perché l’1,6% a quella data era legato al fatto che avevamo appena raccolto le quote, che a fine anno non ci sono più e quindi la banca riduce anche la redditività sui conti. Comunque sia, se si hanno troppi soldi in Cassa, non si ha neanche lo stimolo di farli fruttare. Solo un milione dei 5 milioni che abbiamo è investito in un conto depositi. Secondo me è troppo poco, non è giustificato, bisogna investire molto di più. Che redditività possiamo avere su un conto corrente di più di 3 milioni di Euro?

Concludo ripromettendomi di intervenire sul Bilancio preventivo perché questo avanzo di gestione , secondo me, avrebbe dovuto farci ragionare per costruire un Bilancio preventivo diverso, ma la relazione che ho sentito non fa pensare ad una cosa del genere. Vi ringrazio.

(Applauso)

ANNALISA SILVESTRO. Ci sono altri interventi?

CRISTIAN PEDICONI, Presidente del Collegio IP.AS.VI. di Teramo. Buongiorno a tutti, sono Cristian

Pediconi e sono il neo Presidente del Collegio IP.AS.VI. di Teramo. Il mio intervento è brevissimo, ci tenevo a farlo solo per presentarmi, per dire che da oggi ci sono anch’io e che, se posso dare una mano a tutti i colleghi, accetto ben volentieri. Per me la mission, che è quella comunque del benessere della collettività, è quella di cercare di rafforzare sempre più l’immagine della divisa che ogni giorno con orgoglio indossiamo, è il punto cardine. Io ci sono. Non ho altro da aggiungere. Grazie e buon proseguimento.

(Applauso)

ANNALISA SILVESTRO. Ci sono altri interventi?

FRANCO VALLICELLA. Posso replicare al collega Fanari, Presidente?

ANNALISA SILVESTRO. Sì, certo. Visto che non ci sono ulteriori richieste di intervento, cedo la parola al

Tesoriere Franco Vallicella.

FRANCO VALLICELLA. Ringrazio il collega Fanari per la domanda che si è posto perché ovviamente me la

sono posta anch’io; mi sono chiesto, infatti, se l’anno scorso sia stato corretto diminuire di 1 Euro la quota o se c’era lo spazio per essere più abbondanti nella diminuzione della somma.

Se vi ricordate l’anno scorso noi abbiamo ragionato in termini assolutamente di prudenza; “termini di

prudenza” significa che la decisione che abbiamo preso l’anno scorso era fondata sui dati che in quel

momento avevamo a disposizione. In quel momento sapevamo che l’avanzo di amministrazione era per

buona parte costituito in maniera significativa da residui, quindi da promesse di pagamento. Se abbiamo condiviso una linea di prudenza, quest’ultima deve basarsi sui dati che in quel momento lì noi abbiamo a

disposizione. Con il senno del poi è molto facile dire “Ma potevamo fare diversamente”; tuttavia, nel

momento in cui si prende una decisione, si prendono a riferimento i dati che in quel momento si hanno. Oggi sappiamo per fortuna, grazie all’impegno dei Collegi, che il pregresso residuo attivo si è ridotto a 300.000,00 Euro e che la quota corrente del 2014 è stata pagata per buona parte da tutti i Collegi tanto che, rispetto agli 800.000,00 Euro, che normalmente si generavano come residui attivi, quest’anno abbiamo generato circa 400.000,00 Euro, per cui la situazione rispetto a quella di un anno fa è completamente cambiata, ma lo è per fortuna di tutti. Rispetto al discorso del tasso di interesse, ovviamente dire che ha fruttato l’1% è un discorso medio, che non riguarda tutta la massa di quanto noi abbiamo depositato sui nostri conti, ma una parte di questa che è stata “trattata” come degli investimenti e da qui il fatto che tu, Fanari, poi non riesci a far quadrare i conti. Grazie.

ANNALISA SILVESTRO. Ci sono altri interventi? Ad ogni modo, qualora ci fosse la necessità di qualche

ulteriore elemento di approfondimento tecnico, è presente in sala anche il dottor Camisasca, il dottore commercialista che ci segue. Visto che non ci sono altri interventi passiamo alla votazione del Conto consuntivo per appello nominale, che mi pare la modalità più corretta. Passo la parola alla Segretaria Beatrice Mazzoleni per procedere alla votazione.

(La Segretaria Beatrice Mazzoleni procede all’appello nominale)

BEATRICE MAZZOLENI. Il Conto consuntivo è approvato a maggioranza con 71 voti a favore, 11

astensioni e nessun voto contrario. (Applauso)

ANNALISA SILVESTRO. Un breve intervento sull’ordine dei lavori. Come vi dicevo non ci sarà una

relazione di programma per i ben già definiti motivi, abbiamo però la presentazione del Bilancio di previsione perché questo è dovuto. Preferite fare una pausa o proseguire?

DALL’ASSEMBLEA. (Fuori microfono). Pausa.

(14)

La seduta viene sospesa alle ore 12.00 e riprende alle ore 12.30

ANNALISA SILVESTRO. Come premesso, non ci sarà una relazione programmatica per le motivazioni che

vi dicevo, tuttavia, dal momento che è prevista la presentazione del Bilancio preventivo, passo la parola al Tesoriere Franco Vallicella.

3. BILANCIO DI PREVISIONE 2015 E RELATIVI ALLEGATI - Relazione a cura del Tesoriere Franco Vallicella

(Durante la presentazione della relazione vengono proiettate alcune slides esplicative)

FRANCO VALLICELLA. Riprendiamo illustrando il Bilancio preventivo.

Anche in questo caso, prima di entrare nel merito, qualche ragionamento di cornice: l’avanzo di

amministrazione 2014 presunto… Ovviamente in tal caso ragioniamo su un bilancio preventivo che era stato approvato a novembre, come prevede il Regolamento di contabilità, quindi si parla di avanzo presunto da

bilancio di previsione di 3.845.524,33 centesimi, ma ora sappiamo che l’avanzo effettivo da rendiconto

generale è pari a 3.967.567,97 centesimi. I residui attivi – che sottolineo rappresentano un dato

assolutamente positivo se lo confrontiamo con l’andamento degli altri anni – sono pari a 837.343,20

centesimi. Pertanto, l’avanzo di amministrazione , che abbiamo definito “liquido”, è di 3.130.224,77

centesimi.

Rispetto alla gestione di competenza nel Bilancio che ora vi presenterò noi abbiamo ipotizzato entrate di competenza per 3.664.250,00 Euro, uscite di competenza per 4.927.050,00 Euro, con uno sbilancio

pertanto di 1.262.800,00 Euro. La copertura di questo sbilancio ovviamente ricade sull’avanzo di

amministrazione 2014: 1.262.800,00 Euro su 3.967.567,97 centesimi.

Rispetto alla gestione di Cassa invece le entrate di Cassa previste sono di 3.739.800,00 Euro, le uscite di Cassa 5.364.550,00 Euro, con uno sbilancio pari a 1.624.750,00 Euro, che è ampiamente coperto da quanto abbiamo in Cassa, quindi dall’avanzo di Cassa 2014: 1.624.750,00 Euro su 5.049.046,77 centesimi.

Se questa è un po’ la cornice di riferimento, fondamentalmente entrate ed uscite, avanzo di amministrazione, il ragionamento che abbiamo fato è che l’avanzo nel 2014 ha subito, come abbiamo visto, un’inversione di tendenza, che è stata importante perché comunque non c’è mai stata e noi intendiamo proseguire su questa strada. Quindi, tra gli elementi correttivi che abbiamo introdotto e che vi proponiamo per il preventivo 2015 c’è la riduzione della quota: 2014 8,00 Euro, 2015 7,00 Euro e l’utilizzo dello sbilancio.

La diapositiva che vi sto mostrando è forse quella un po’ più complicata da comprendere, ma è una

diapositiva fondamentale per capire perché 1 Euro e non 2 o 3 Euro in quanto appunto dimostra che, se utilizziamo ancora il concetto della prudenza, e utilizziamo i dati che abbiamo a disposizione in questo momento noi possiamo ipotizzare sicuramente la riduzione di un 1 Euro, la riduzione di 2 Euro determinerebbe comunque la necessità entro il prossimo triennio di un aumento della quota e ovviamente ancora peggio rispetto ai 3 Euro. La prudenza serve pertanto anche perché, un conto è abbassare la quota ai Collegi, un altro è quello di dire dopo uno o due anni che abbiamo bisogno di alzarla, creando dunque non poche difficoltà a livello locale.

Come si dimostra quello che sto dicendo, ovvero che è sostenibile la riduzione di 1 Euro, poco quella di 2 Euro, assolutamente no quella di 3 Euro? Come vedete, l’avanzo di amministrazione del 2014, la prima colonna della diapositiva, è di 3. 967.567,97 centesimi, lo sbilancio che noi proponiamo per correggere questo avanzo di amministrazione è di 1.262.800,00 Euro, poi siccome, pur volendo essere più coerenti possibili con la realtà, vogliamo essere anche prudenti, economie comunque riusciamo a farne, quindi pensiamo ad un economia di gestione di circa 400.000,00 Euro, per cui, se noi applichiamo al 2015, lo sbilancio e consideriamo i 400.000,00 Euro di economie di gestione, nel 2015 abbiamo appunto un avanzo di 3.104.767,97 centesimi.

Quindi, ripeto, partiamo da un avanzo di amministrazione, che correggiamo con uno sbilancio di

1.200.000,00 Euro circa, a questo sbilancio sommiamo un’ipotesi di economia di gestione di circa

400.000,00 Euro, alla fine riusciamo a contenere l’avanzo di amministrazione e quindi a fare un ulteriore passo rispetto ad un suo contenimento e lo passiamo nel 2015 a 3.104.767,97 centesimi.

Cosa succede nel 2016? Considerando sempre queste condizioni che sono quelle che in questo momento noi sappiamo che sono sostenibili, poi le variabili che entreranno in gioco sono quelle relative a quanto i Collegi pagano, sono quelle relative a quanto riusciamo ad incassare del pregresso, sono quelle relative a quant’è effettivamente l’economia di gestione che riusciamo a realizzare. Sono tutte variabili ovviamente che non sono nella nostra disponibilità. Diamo tuttavia per scontato che la situazione sia esattamente questa: nel 2016 noi applichiamo quindi un ulteriore sbilanciamento al preventivo, sommiamo sempre i 400.000,00 Euro ipotetici di economie di gestione e portiamo l’avanzo a 2.241.967,97 centesimi che è ancora sostenibili; applichiamo lo stesso concetto, lo stesso principio nel 2017, meno lo sbilanciamento e più i 400.000,00 Euro

di economie di gestione – dati che, ripeto, abbiamo a disposizione adesso, ma che possono cambiare

(quindi stiamo parlando di un’ipotesi che tutto sommato abbiamo visto, nel corso dell’illustrazione del

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