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Doppio oscillatore forzato

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Academic year: 2021

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(1)

Doppio oscillatore forzato

Figure 1:

Un corpo di massa m `e appeso al soffitto attraverso una molla di lunghezza a riposo nulla e costante elastica k. Al corpo ´e agganciata una seconda molla identica alla prima alla quale `e appeso un altro corpo di massa m.

Quale `e la posizione di equilibrio del sistema?

Il soffitto inizia ad oscillare con legge oraria ys(t) = A cos ωt. Si trovi l’equazione del moto a regime per le due masse in presenza di una piccola forza di attrito viscoso che smorza lentamente il contributo del transiente.

Soluzione Prendiamo un asse y verticale orientato verso il basso con origine sul soffitto. Se y1,2eq sono le coordinate di equilibrio delle due masse, nel caso generale di costanti elastiche ki, lunghezze a riposo li e masse mi, si ha:

 m1g + k2(yeq2 − y1eq− l2) − k1(yeq1 − l1) = 0

m2g − k2(yeq2 − yeq1 − l2) = 0 (1) Sommando le due equazioni si elimina y2eq:

(m1+ m2)g − k1(y1eq− l1) = 0

1

(2)

da cui si ricava yeq1 da sostituire nel sistema 1:

( y1eq= l1+ (m1+ m2)kg

1

y2eq= y1eq+ l2+ m2kg

2 = l1+ l2+

m1+m2

k1 +mg2 g

Per molle identiche di lunghezza a riposo nulla (l1 = l2= 0 e k1 = k2 = k) e masse identiche (m1= m2 = m) si ha:

( y1eq= 2mgk = ω2g2 0

y2eq= 3mgk = ω3g2 0

essendo ω02= k/m la pulsazione naturale di oscillazione della molla.

Se il soffitto inizia ad oscillare, la lunghezza della molla 1 sar`a data sia dalla coordinata y1 della massa superiore che dalla posizione del soffitto a quell’istante:

 m11 = m1g − k1(y1− l1− A cos ωt) + k2(y2− y1− l2)

m22 = m2g − k2(y2− y1− l2) (2) Conviene introdurre le variabili spostamento zi definite come:

 y1 = y1eq+ z1

y2 = y2eq+ z2

Sostituendo nel sistema 2 ed inserendo le condizioni di equilibrio trovate in precedenza, si ottiene:

 ¨z1 = ω02(z2− 2z1) + ω02A cos ωt

¨

z2 = ω02(z1− z2) (3)

A causa della presenza di una forza smorzante, ci`o che interessa `e la soluzione particolare (= soluzione a regime) di questo sistema di equazioni differenziali.

A regime ci aspettiamo una soluzione che oscilla con la frequenza ω della forzante. Per trovare le soluzioni conviene scrivere l’oscillazione esterna e la soluzione a regime come esponenziale complesso:

z1(t) = C1eiωt , z2(t) = C2eiωt Sostituendo in 3 si ottiene il sistema:

 (−ω2+ 2ω20)C1− ω02C2 = Aω20

−ω02C1+ (−ω2+ ω02)C2 = 0 che ha come soluzioni:

C1 = 2−ωω02220−ω2) +)(ω2−ω2)A C2 = 2−ω+2ω)(ω04 2−ω2)A

2

(3)

dove sono state introdotte le due pulsazioni di risonanza:

(

ω+2 = 3+

5 2 ω02 ω2 = 3−

5 2 ω02

In figura sono rappresentati i moduli delle grandezze Ci in funzione della frequenza di oscillazione, o meglio della pulsazione, del punto di aggancio, avendo fissato la pulsazione naturale delle molle ω0 = 1 rad/sec. Le zone nelle quali Ci < 0 indicano valori di ω per i quali la massa mi oscilla in controfase rispetto al pavimento.

Si noti, in particolare, il valore C1 = 0 per la molla superiore quando ω = ω0, corrispondente ad una oscillazione del soffitto e della massa inferiore in controfase, con la massa centrale immobile.

In questo modello, le ampiezze tendono a infinito per ω= 0.618 rad/sec e ω+= 1.618 rad/sec.

Figure 2:

3

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