STATISTICA
DEL
REG N O D' IT ALIA.
SOCIETÀ COMMERCIALI E INDUSTRIALI
ANNO 1865.
STATISTICA
DEL
REGNO D'ITALIA.
COMMERCIO.
SOCIETÀ COMMEROIALI
E
INDUSTRIALI.
ANNO 1865
FIRENZE
TIPOGRAFIA TOFANI
1866.
INTRODUZIONE.
La pubblicazione che si fa ogni anno dal Ministero di agricoltura industria e commercio del prospetto delle società commerciali, ha per iscopo di dare esatta notizia del movimento dei capitali che vengono dalle Società applicati all' industria, o che sono investiti in operazioni di credito.
Questa statistica, che offre uno dei principali elementi per la valutazione della pubblica prospe- rità e dd giro degli affari, se in passato presentava qualche lacuna, fu ora condotta con maggiore preci- sione, e può dirsi quasi completa in ogni sua parte.
Tanto le Camere, quanto i Tribunali di commercio si adoperarono onde eliminare dai quadri le società che già furono liquidate, ed aggiungervi quelle di nuovo costituite. Da tali prospetti si può rilevare il cammino percorso dall' Italia in fatto di associazione commerciale, la somma dei capitali impiegati, ed il genere d'intraprese che si svilupparono in questo primo moto economico del paese. Se poniamo mente che lo spirito d'associazione fu sempre avversato dai precedenti governi, i quali diffi- davano di ogni impresa collettiva, e che la stessa legislazione che governava le società commerciali, indecisa ed imperfetta, ne rendeva difficile la costituzione, possiamo sorprenderci dei risultati ottenuti nei primi anni del risorgimento e della unificazione italiana.
In
un periodo che tramezza due guerre, le cui spese assorbirono tanta parte del capitale nazionale, e quando la stessa unificazione, per la rapidità che le fu impressa, non potè a meno di spostare e dissestare molti interessi, quando le nuove necessità, in cui fu tratta la nazione, richiesero' prestiti considerevoli e crescenti aggravi d'imposte, quando infine per la natura stessa degli avvenimenti politici, che sminuirono il credito ed allentarono il moto degli affari, la fortuna pubblica dovette passare a traverso crisi finanziarie non ancora affatto su- perate, diventa degna d'osservazione l'alacrità dello spirito d'associazione, che ripiglia vita dopo brevi fermate, senza scoraggiamento alcuno, e sembra quasi rinvigorirsi dalle difficoltà incontrate per via.Questa tenacità, dimostrata in un tempo in ·cui le cautele erano, indicate dalla stessa situazione delle cose, ed erano dubbie le allettative, e facili i disinganni, ci assicura di una felic~ ripresa di HfTari c di un progressIvo incremento delle industrie.
- V I -
La legislazione intorno alle società commerciali era negli stati che ora compongono il Regno d'Ita- lia assai disforme ed incompleta. È d'uopo aver presente che la forma delle società, e principalmente delle società anonime, si è tardi sviluppata, e i Cudici di commercio o le leggi speciali che riguarda- vano questa materia non presentavano che norme generali, senza tutti abbracciare i casi che potevano sorgere e dar loro un adeguato provvedimento. Il nuovo Codice di commercio, entrato in vigore nel 1866, che unificò questa parte di legislazione, e la estese a tutto il Regno, potè giovarsi dell' esperienza di molti anni fatta in paese, e delle modificazioni introdotte a tal proposito nella legislazione degli stati esteri, per meglio regolare quest' importante parte del diritto, antivenendo molte difficoltà, e de- finendo punti, che andavano spesso soggetti a controversia, e sollevavano troppe quistioni a scapito dell' andamento regolare della gestione commerciale. Il nuovo Codice mantenne le tre specie di società, in nome collettivo, in accomandita, ed anonime; a cui aggiunse le associazioni in partecipazione e l~ as- sociazioni mutue, comprendendo così tutti i modi secondo cui possono costituirsi. Per quanto varie sieno le forme di costituzione di una società, e per quanto molteplici le sue obbligazioni, essa deve cadere in una di quelle categorie, oppure partecipare a qualcuna delle medesime. Utili sono le disposizioni intorno alla sede delle società, la quale dev' essere determinata nell' atto constitutivo, ed eletta nel luogo dello stabilimento principale. Il divieto al socio d'una società in nome collettivo di aver parte in altra della stessa natura e dello stesso scopo, è inteso a far sÌ che non ne riesca illusoria la responsabilità e la solidarietà. Le società
anonime,
come quelle che ai dì nostri ottennero il ma;;giore svolgimento, e pro- mettono alle grandi speculazioni la potente leva delle forze riunite, ebbero particolari disposizioni che le regolano. La società anonima è un ente a sè, una creazione della legge, in cui la responsabilità dei soci non oltrepassa la quota di capitale che ciascuno vi contribuisce. Costituendo enti separati, e per così dire impersonali, ove gli amministratori non contraggono altra responsabilità fuori di quolla del proprio mandato, egli è evidente quanto sia legittima l'autorizzazione preventiva del Governo, ed utile la presèrizione di opportune cautele.Al fine di evitare, per quanto
è
possibile, ogni abuso, furono vietati i premi o i profitti speciali ai promotori, se non quelli consentiti con deliberazione dei soci riuniti in adunanza geFlerale. Un punto legale, che importava di definire, ond'evitare ai molti inconvenienti che ne potevano derivare, era quello di determinare la data della costituzione della società. La nuova legge prescrive che la società non s'intende costituita, se non quando sia sottoscritto, almeno per quattro quinti, il capitale sociale, e che i soci abbiano versato il decimo dell'ammontare delle azioni; e che le obbligazioni rimangono nominative fino al completo versamenlo del capitale sociale.Le societù promosse ed autorizzate vengono a costituirsi ed ordinarsi nelle adunanze generali in cui, dopo aver riconosciuto e verificato il versamonto delle quote sociali, si discutono e si appro- vano ordini1riamonte gli statuti organici. Dopo queste preliminari formalità, che assicurano la costitu- zione della società, nelle successive adunanze generali si addiviene alla nomina degli amministratori, i quali durano in carica due anni, e sono responsabili personalmenete verso gli azionisti e verso i terzi, della veritù delle sottoscrizioni del capitale, e di quella dei versamenti fatti dagli azionisti; della esistenza reale dei dividendi pagati, della esattezza dei libri di commercio e generalmente dell' osser- vanza delle forme volute dalla legge per la esistenza della società.
Quanto alle forme de'contratti, il Codice espone le norme che devono presiedere allo sciogli- mento e alla liquidazione di una societù, ed anche in questa parte le nuove discipline mostransi in- formate ai migliori principii, ed ammettono utili innovazioni, fra le quali non è da dimenticare quella che stabilisce che il contratto di società anonima, avvenuto senza scrittura, ha pure i suoi effetti verso i terzi .
.Ma gli articoli del Codice non bastavano a determinare compiutamente una materia di sì vitale importanza. A riempire siffatta lacuna comparivano le prescrizioni regolamentari con~enute nel R. de- creto del 30 dicembre 1865, il quale stabilisce le formalità che devono accompagnare le domande
- - VII -
di approvazione, il modo con cui è eseguita la vigilanza governativa, e la pubblicità che deve presie- dere alle operazioni sociali.
Nonostante la pubblicazione fatta per mezzo dei giornali e quella del tribunale di commercio, puossi ritenere che le società commerciali mancano ancora tra noi d'una completa e soddisfacente pubblicità. È per essa che il pubblico assume certe e sicure informazioni sull'entità e sulla consistenza dell'intrapresa ed acquista fiducia in essa. Un ufficio particolare d'iscrizione, ove a tutti fossero sempre accessibili gli statuti, e potessero verificarsi le condizioni interne di ogni singola società, favorirebbe lo scopo da tutti richiesto, e dal legislatore voluto, quello cioè di dare alle società industriali e com- merciali, la pubblicità più minuta e più stesa.
Noi vogliamo trarre buon augurio per l'avvenire del nostro paese dallo spirito d'associazione che vi si è mostrato, il quale, anche in mezzo a vicende sfavorevoli, si mantenne alacre e solerte. Le grandi imprese, richieste dal nostro tempo, abbisognano di quelle forti agglomerazioni di capitali, che più presto si rinvengono laddove è più sviluppato lo spirito d'associazione. È desso una forza nuova ve- nuta fuori dalla libertà. I risparmi accumulati, i capitali fruttiferi e fruttificanti, la loro applicazione ai- grandi scopi dell'industria e del commercio, i perfezionati congegni del credito, non si possono ottenere che mediante l'associazione, la quale a sua volta presuppone libertà di contrattazioni e progredita intelligenza negli affari. L'economia nazionale va ravvivandosi e trasformandosi nel nostro paese, e noi assisteremo con fiducia a questo laborioso e fecondo travaglio, notando ogni passo, quantunque piccolo, e scoprendo ogni germe ùa cui la vita si rid8sta. L'associazione che aecomuna gli intenti e gli interessi, noi ne siamo convinti, aprirà all'Italia nuove vie di prosperità e di collura.
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CONSIDERAZIONI STATISTICHE.
Il Regno d'Italia, 3.1 31 Dicembre 1865, numerava 343 Società commerciali e industriali, delle quali 325 erano nazionali e 18 estere. E qui vuolsi tosto soggiungere come, per .nazionali s'intendono le società che si costituirono nello Stato e furono autorizzate con decreto reale o per provvedimento dei governi cessati, per estere le società, che, formate ed esistenti all'estero, ottennero facoltà di estendere le loro operazioni nel Regno.
I! capitale sociale complessivo, tanto delle une C)uanto delle altre società. sommava 2 392 627 400 lire. Rap- presentavano il capitale delle società nazionali 2 284268275 lire, 108 359 125 quello delle società estere. I
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NUMERO DELLE SOCIETÀ CAPITALE SOCIALEDELLE SOOIETÀ _ ..
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I
N azionai iI
Estere TOTALEI
NazionaliI
Estere\ \
I
Società d'assicurazioni..
. . . · . . . . . .. 88 7G '12 90 13[; 931ì ~9 920 9:J6 ~O 215 000I
Socielà di strade terrole. . . .. . . · . 19 19 » 1 ~ 13 O:J~ 009 ., Ma 032 009 "
Società di creditu. . . · . . . .
.
..
32 31 l ~C6'18 800 381 l1H 800 2,j 000 000 Società industriali diverse. . . .. . . . . 20.) 199 ;; ~83 340 G1j5 4·10 196 530 4:JI~~ 12:;---- - - -- -_._.- .. _-- --- - - - _ .. _--_.-_._~-, .. _--- . _ - - -
TOTALI. 34J 32,;
i
18 2 392 627 400\
2 28'> 2G8 275 108 3:;9 12,j
- - .. --
Vari sono i fini che si propongono le società. L'assicurazione è lo scopo di 88 di esse (76 nazionali e 12 estere); a costituire i cui fondi sociali di 90 135936 lire, concorrono, in parti quasi uguali, le società nazionali e le società estere (50 milioni le prime e 40 le seconde).
Le 19 società di strade ferrate, tutte nazionali, vennero costituite con capitali che per poco non raggiungono il miliardo e mezzo, 1 413 032 009 lire, e però coi due terzi circa dei capitali impiegati tra noi nelle imprese industriali e commerciali.
Le 32 società di credito dispongono di capitali per l'ammontare di 406 1] 8 800 lire. Una sola di tali so- cietà è di origine straniera.
Altre 204 società hanno svariatissime destinazioni e capitali sociali per la somma totale di 483 milioni.
Di questi 440 appartengono alle 199 società nazionali, e 43 alle 5 società estere.
Quarantatrè società, delle 204 sovramenzionate, si propongono l' industria mineraria ... per le cui lavora- zioni dispongono di 81 milioni. L'arte ceramica non ha capitali sociali che pel valore di circa 174 milioni. Ventuna società attendono ai lavori dell'agricoltura. I capitali, cui fu assegnato tale c6mpito, ascen- dono a 168 milioni, la maggior parte richiesti dai lavori d'irrigazione (145 milioni contro 23 milioni, che
J Nei calcoli della presente statistica non sono compresi tre potenti istituti che possiede 1'Italia, vogliamo dire la Cassa lom- bal'da di risparmio, il Banco di Napoli, e il Monte de' Paschi di Siena, i qUfl,li, sebbene facciano anche operazioni congeneri a quelle delle società commerciali e industriali, di cui ci occupiamo, pure tuttavia, per la loro speciale natura e perchè il loro fondo sociale, anzichè esser costituito per azioni consta di un patrimonio stabile, escivano propriamente dal campo delle nostre ricerche.
B
CURA
DELCM",""'À
I SOCIET~
D'ASSICURAZIONI nenerali •.Sulla vita Contro gl' incend i.
Contro i danni della grandine.
Contro i danni della mortalità del bestiame ecc. •.
Marittime.. •.
Maflttime, fluviali, tcnestri ..
Marittime, sulla vita, incendi ecc . • . • . . • . TOTALE • • •
SOCIETÀ DI STRADE FERRATE
CostlUz ione C(t esercizio di s t rade ferrale.
SOCIETÀ DI CREDITO
nallche generali di credilo e bconto . . Casse operbie di depositi e prestiti ..
Ilanche popolari di credito . . Banche di credito internazionale "
Casse di ris~armiu e pre;,tili .•.
Banche di commiSSIOni. ••.
Banche di credito mobiliare.
imnll>biliare
"gricolo •
TOTAl.E
SOCIETÀ COMMERCIALI E INDUSTRIALI DIVERSE.
Industt'ia minet'a,.ia Escu\'a7.ione e lavoraziono dei minerali Ceramica, industrie diverse. . •
TOTALB
Industria agt'icola
Cnltma, cummercio di prodotti agricoli .•
Animali.
Irrigazioni
TOTALB •
Industria manifatt1'ice
IndusllÌe tessili Arte edilizia ..
Coslruzh'ni mel ci . .IlIidIC • .
Confezioni di oggetti di vestiario e mobili.
~'abbriche di birra e generi alimentari. .•
Prodotti chimici.
Diverse. ..
TOTALE . •
Industria commerciale
Commercio di prodotti chimici. . . • . . Induslria dei trasporti. . . . • . • • . . . • •
I
P"bbh~,'''' """"II,
h'd, ". . ... .Diverse . . . . • . • . • • . . . • . . • . . • . . • . . • • • TOTAL.: • • •
TOTALE GENERALE • • •
- X -
TOTALE DELLE SOCIETÀ
3 7 7 '2 '2 55 9 3 88
19
1:1 l 8 '2 l :J '2 l l 32
39 It 43
IO
It 7 21
17 25 5 5 9 29 3 93
It 13 13 17 47 343
H 3tiO 000 20 67;; 000 16 lW OCO
2 COO 000 '29 596 636 2 870 000 ft i8ft 300 90 '13:; 936
l 413 032 009
267 173 6CO 25000 1 335 000 45 000 COO 1 eoo 000 l 585 200 60 000 OCO 25 OCO 000 5 000 000 406 118 800
80 980 760 1ìft 240 81 15ti 000
23 40,;8 600 121 500 H~ 876 300 168 456 ~OO
21 249 505 31 408 807 '2 li6 000 918 ft20 l 539 600 ftft 252 098 2 619 160 10ft 163 590
809 040 28787 600
;. M6 000 95 423 025 129565 665
2392627 400
SOCIETÀ NAZIONALI SOCIETÀ ESTERE
-- Numero
l'
Capitale /Numeroì
Capitale3 It '2 l 54 9 3 76
19
13 l 8 1 l 3 2 l l 31
37
41
lO 4
-_._---7
17 2ft
5 9 29 3 92
lO t70 OCO 3 000 000
29 391 636 2 870 000 4 484 300 49 920 936
l 413 032 009
267 173 600 2:; 000 1 335 {)OO 20 000 000 l 000 000 l 585200 60 000 000 25 000 000
3 4 3
12
1ft 350 000
I
IO 5CO 000 13 160 000
'2 000 000 205 OGO
40 215 000
. I
25 000 000 .
1) OCO 000 "
---'-'-i
'2') 000 000 I 1---1
381 118800 '1
53 3:\5 760 2 17i '2iO 53 530 000
2:3 458 GOO 121 50ù
IG8 456 400
'21 249 503 16 408 807 217ti 000 918420 1 5:39 600 44 252098 '2 619 160
27 625 OCO I
27625000
15 000 000
89 163 59~ l 15 000 COO
_________ ---1--- --~---I
.; 00.1
It 12 13 16
325
809 040 28 287 600 4 546 000 95 403900 12.9 O~ 040
2 28~ 268 2ì;;
2 18
1~
1251- - - I
5. 91251
108 :J1;9 '1251 1
- X I -
servono al miglioramento delle varie colture ed al commercio dei generi agrari). Le industrie manifattrici ricevono impulso da 93 società e da 104 milioni di capitali, così distribuiti; in prò delle industrie tessili 21 milioni, delle arti edilizie 31 milioni (di cui la metà circa spetta a una società estera); delle costruzioni mecca- niche 2 milioni, delle confezioni di vestiario o di mobilia 918420 lire, delle fabbriche di birra e di commestibili un milione e mezzo, dei prodotti chimici 44 milioni, di altre industrie diverse 2 milioni e mezzo. Aiutano il commercio 34 società con 125 milioni di capitali, 28 dei quali più specialmente applicati alle industrie dei trasporti. Il giornalismo e 1'industria libraria, che presso le altre nazioni vive, si può dire, quasi esclusiva- mente di forze consociate, fra noi non riceve da quei fattori che 4 milioni e mezzo di capitali.
L'anonimato è la forma quasi generale delle società. Esso perciò dispone fra noi di qtlasi 9'/.00 dei capitali sociali. Le società d'assicurazione e quelle delle strade ferrate sono tutte anonime, senza eccezione.
Due sole società di credito, i cui capitali non oltrepassano cumulativamente il mezzo milione, vanno in ac- comandita. Le altre per lo stesso fine con capitali ben piu cospicui (406 milioni,) spettano alla classe delle anonime. Delle società industriali e commerciali diverse ve ne sono 154 anonime e 50 in accomandita; le prime con 425 milioni di capitali, con soli 38 le seconde.
- --. --- -
NUMERO DELL~ SOCIETÀ CAPITALE SOCIALE NATURA DELLE SOCIETÀ cOllJPlessol NaZionalil
---
-_.-- ,I I
Estrre Complesso NU1.iOtlali Estere
I I
Società. di Credito in accomandita. .. 2 2 " ~78 800 ~78 800 n
I Società induSlri"li ,Iiverse in accotl'iondila HO 49 1 58 OOi 290 31 007 290 27 000 000 - - - - ---... ---- ---. - - - - - - - - - - ---- - - - - TOTALI .. li:2 III 1 58 486 OgO 31 481ì 090 27 000 000
l
Le società con azioni il cui valore non oltrepassa le 100 lire sono 20; ve n'ha 158 con azioni d:1100 a 1000 lire; 72 da 1000 a 5000 lire; 60 da 5000 a 20 000 lire; 9 da lire 20 000 a lire 50 000. Il maggior pregio di cia- scun azione (100 000 lire) raggiungono le società di credito~ il minimo (lO lire) quelle di credito e quelle per le industrie diverse; di una proporzione meglio assegnata offrono l'esempio le società di assicurazione.
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1 ________________________ +-su_c_ie_tà~-A-z-IO-"-i_+-S-"C-'C-ti~I--A-'-.iO_Il_i~-S-uc-'ie-'l-à~_A-Zi-"l-'i--~S-·(,-Ci-et-à+_-A-Z-io_ni __ +-su_c_ie_tà~ __ A'_zlo_n_i_:1 VALORE I:ELLE AZIONI
Sotto alle L. '100 Da L. 100 aL. 230
" 500" 'l 000
" 'l 000" 2 000
» 2 OCO D 3 000
" 3 000 (, 4 000
" li 000 » 5000 5 000 " 10 000 10 000 " 20 000 20 000 " 30 000 30 000 " 40 000 40 OGO " 50 000 100 000
TOTALE .•
20 08210
37 180 470 38 'l 01:; 188 83 2 024 CO:l 32 152 OGO 22 1;; 010
3 700
15 3 263
20 40 4 4 1 1
104 233 3 10
320 3500 U6 7 5 16 2 8
36
I
'lO 000
5,00 13760 600 910 2 :l1:iz 47fl.
100 16
81J M· M6 ('l 21
104 .00 866 360
971 020 9 1 8 6
~
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29 1 222310 II 3,· ,) 26
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7811 53
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'133 3
189 1 242470
('l Alcune Società di Strade ferrate hanno delle azioni di ';ario valore: quindi è che nella presente classazione per valori apparirebbe che fossero 21 socicl., lllentre effettivamente Don sono che '19.
•
•
,
- XII -
Delle 325 società nazionali, 13 sono mutue e però senza capitali sociali. Seguono il principio della mu- tualità 7 società d'assicurazione, 3 di credito, 3 per le industrie diverse.
Otto società tutte nazionali, con circa 6 milioni di capitali, trovansi in via di liquidazione. Esse ri- sguardano principalmente l'industria manifattrice ed il commercio .
SOCIETÀ IN STRALCIO
~--.
Numero
I
CapitaleIndustria milierAria • . . . . 1 74 4S0 I
Induslria manirattf1ce • . .
,.
2227 200 II
Industria commerciale . . . 3 3491 ,.00
I
TOTALE . . . 8
-~,~~~
IIn qual modo le società e i Gapitali sociali si ripartiscono fra le varie regioni del nuovo regno appari- sce dal quadro seguente. Il Piemonte, che sino al 1864 ebbe il vanto di possedere la capitale d'Italia, e la Toscana cui toccò poscia quel privilegio, si contendono anche adesso il primato in quel possente ausiliario dell'industria umana, che è l'associazione (1 063 milioni in Piemonte e l 109 in Toscana rispettivamente im- piegati nelle intraprese sociali). Vengono in ordine d'importanza, per consociazione di forze, la Lombardia con capitali sociali, che sommano ancora 75 milioni, la Liguria ove questi ascendono a 53 milioni, la Campania ove il loro cumulo raggiunge appena i 40 milioni. Le società industriali e commerciali della Sardegna di- spongono di 27 milioni, quelle della Sicilia di lO milioni, e quelle dell'Emilia di 8 milioni. Gli Abruzzi e Molise, la Basilicata e le Calabrie mancano affatto di società industriali e commerciali.
La maggiore agglomerazione dei capitali si verifica in Piemonte ed in Toscana (l 386 milioni) in prò delle ferrovie. Il primo dei due paesi indicati si distingue pure pel favore in cui ha le intraprese indu- striali (236 milioni); il secondo invece sembra preferire le socieià di credito (250 milioni). Abbastanza floride risultano in Piemonte (31 milioni) ed in Liguria (21 milioni) le società d'assicurazione, delle quali quei due paesi ne possiedono pitl che la metà di tutto iI regno; in Lombardia ed in Toscana (11 milioni per ciascuna), in Campania 13 milioni, società del resto pressochè sconosciute altrove.
COM? ARTIMEN TI
Piemonte. . . .. ..
Liguria . . • . . . LOOlbardiol . .. "
Emilia. . . . . . . . . l'mbl'ia . . . • . • Marche . . . • . . . Toscana . . . • . • . Abruzzi e Moi ise . . . .
I Campania . . • • . . . . Puglie . . . . Dasilieata . . . . • . • . Calabrie . • . . . • • Sicilia . . . • •
Complesso -:--~I Cilpilale l\umero -
:\Iigl. di lire
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17 3 6
8 :J~6 3442 1 09~
69 1 109 '116
38 4092;,
1 25
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6 10 070
di assicurazioni
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Numrro -
1
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21 030 11 liOO 1 500
399 lO 250
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1 305
SOCIETÀ
di strade ferrate
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Numero
3
\ Capilale
I\tigl. di lire
653 GeO 3 000
731 932
di credito
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3 11
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Curiosa indagine è quella delle orIgInI. Vantano oltre 35 anni di esistenza 6 società, il maggior nu- mero delle quali riguarda quelle di assicurazioni. Da 35 a 25 anni v'hanno 5 società, con una prevalenza, durante tale periodo, di quelle concernenti le società industriali. Sona anteriori al 1859.150 società, con capitali: per la somma di 406 605 891 lire.
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Anteriori al 1830 •• , Dul 1830 al 18~0 • . . . Dal 1840 al '18:;0 . • . .SOCIETÀ
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Dal 1850 al 1855 •.•
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Il contingente annuo medio dei fondi, che dal 1859 in poi]' Italia diede alle intraprese sociali, som- ma 283 milioni.
La metà circa delle società e dei capitali impiegati nelle assicurazioni avevano origine anteriore al 1859 (38 società con un capitale di 48 milioni).
Del miliardo e mezzo impiegato dalle società delle ferrovie solo 43 milioni vennero raccolti prima di quel tempo. Nel triennio 1859-Gl nessuna società si costituì a quello scopo, molte e poderose invece nel bien- llio successivo (5 società con 683 milioni). Una breve sosta sofferse nel 1864 anche quest' industria (7 mi- lioni), la quale ebbe largo e rapido sviluppo nell' anno successivo (4 società con 679 milioni di capitale).
Le società di credito, prima del 1859, avevano capitali sociali per 123 milioni. Una somma maggiore raccolsero anche solo nel ] 863, il pill prospero per questa specie di associazione. I capitalisti rifiutarono negli anni 1859-61 e 62 oglliconcorso alle società di credito, le quali hanno raccolte nel 1860, 40 m1- lioni; nel 1864, 52; e nel 1865, 6 milioni.
Le società industriali diverse rappresentate da 191 milioni prima del 1859, da 164 nel 1862, da 86 nel 1864, non poterono nel 1865 crescere che di un milione e mezzo i loro capitali.
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C) La società più antica p0rta la data del 2\ Marzo 18C9·
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- XIV
La Toscana si distingue fra le regioni italiane per l'antica data delle sue associazioni economiche. Anche prima del 1859 ben 220 milioni erano il fondo delle associazioni toscane, quando il patrimonio delle società piemontesi non ammontava ancora al terzo della cifra sovrindicata. L'Isola di Sardegna godeva fin da quel tempo (ed in causa del suo reggimento liberale) il beneficio 'dell'associazione dei capitali in Una mi- sura cui non giungevano nè la Lombardia nè le provincie napoletane sotto il giogo dell'Austria e del Bor- bone (capitale delle società sarde 27 milioni, delle lombarde e napoletane 23 per ciascuna).
Il 1859 e il 1860 arrisero alla indipendenza e alla libertà d'Italia più assai che non all'incremento dello spirito d'associazione. Soli sette milioni nel primo degli anni sopracitati si raccolsero per intraprese comuni, nel secondo 57. Prime a sentire i benefici effetti della libertà furono la Lombardia e la Toscana. Nel 1861 seguitano i buoni sintomi dello spirito d'associazione nelle provincie d'Oltre Ticino, e vigoroso impulso rice- vono le società sicule.
Nel quarto anno di nostra rinnovazione politica più che mezzo miliardo esce dalle timide mani dei pri-
vati per correre le sorti più avventurose delle imprese. -
In quel gran movimento politico ed economico distinguonsi il Piemonte, a cui principalmente fruttava il fatto della nostra unificazione (e riunì 208 milioni di capitali sociali) e la Toscana che si direbbe presaga delle sorti chele serbava il prossimo avvenire (309 milioni). La Lombardia segue anch'essa, ma a molta di- stanza dalle pr'ecedenti regioni, le vie dell'associazione (12 milioni).
Fortunato fu parimente il 1863, anno in cui si raccolsero 524 milioni di capitali sociali, nella qual cifra il Piemonte figura per una somma anche maggiore dell'anno precedente (439 milioni).
Minori somme potè accomunare il 1864 (153 milioni), delle quali tuttavia la metà spetta alle societù piemontesi. Lombardia e Toscana fornirono ciascuna alle società anonime ed alle accomandite 12 milio- ni. Il trasporto della capitale influì non poco in codesta diminuzione di operosità industriale e commer- ciale.
A ragguarc1evolissima accentrazione di capitali fece luogo il 1865 avendo esso raccolto in vincoli sociali ben ?90 milioni, dei quali 422 appartenenti alla Toscana e 257 al Piemonte .
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SOCIETÀ COSTITUITE
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5244691461 153 953.126.1690 425Che se ripartiamo le società secondo il periodo di loro durata, ne troviamo 27 che non oltrepassano i lO anni, 89 che stanno fra i lO e i 20 anni, 91 dai 20 ai 50 e 59 dai 50 ai 100 anni. Per le rima- nenti 77 soeietà non era determinata la durata di loro esistenza. Le società delle strade ferrate sono tra quelle che hanno piil lungo periodo di durata (da 80 a 100 anni); per contro più dei tre quarti delle so-
..
- x v -
cietà di assicurazione hanno una duràta che non passa i 30 anni, nè a piil lungo periodo estendono d'ordinario le loro operazioni le società ausiliari dell' industria e del commercio.
NUMERO DELLE SOCIETÀ
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Da 15 » 20 . .. 11 u » 1 10
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Noi manchiamo di notizie intorno alla parte realmente versata di capitali sociali. Le nostre cifre ri- sguardano i valori nominali, e però le somme dei versamenti già effettuati figurano cumulativamente con
quelle dei capitali promessi soltanto. C'
Altra indagine venne dimenticata, sebbene essa pure interessantissima, quella cioè delle liquidazioni delle società avvenute in questi ultimi anni. Fu un andirivieni di esperimenti contradditòrii, attraverso ai quali non si seppe uscire senza cascare e ricascare, e però senza storpiature. Anche solo il conoscere gli spropositi sarebbe stato un importante trattato di economia e di statistica, e soprattutto una lezione salutare per gli speculatori e per la pubblica opinione.
SOCIETÀ
DI
ASSI'CURAZIONI.
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SoCIETÀ COMMERCIALI E INDUSTRIALI.
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PROVINCIA DENOMINAZIONE OGGETTO
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'N 0$ .El mese anno
Z o
ANCONA Compagnia Anconitana di assicurazioni Assunzione di assicurazioni per rischi marittimi N. An. Ancona 27 agosto 1855 marittime
14 id. 1861
AREZZO Cassa dotale Assicurazione mutua sulla vita e per dotazioni N.
I
An. Arezzo 25 ottobre 1864
particolari BOLOGNA Nuova società commerciale d'assicu-
razione in Trieste e Venezia Assicurazioni contro gli incendi N. An. Bologna
. .
•FIRENZE The Gresham Life assurance Society Assicurazioni sulla vita a premio fisso E. An. Londra e Firenze •
.
1855Id. Riunione adriatica di sicurtà Assicurazioni sulla vita dell' uomo, contro la E. An. Trieste eFirenze 11 marzo 1838 grandine a premio fisso, contro i dauni delle
merci in trasporto, e contro gli incendi 9 maggio Id.
Id. Le Monde Assicurazioni a premio contro gli incendi i E. An. Parigi e Firenze 22 aprile 1864
GENOVA Compagnia ligure (La rinnovazione) Assicurazioni marittime I N. An. Genova 30 aprile 1861
Id. Compagnia dellà Prosperità (1." rinno-
vazione) Id. N. An. Id. 15 maggio 1851
8 marzo 1861
Id. Lloyd genovese (La rinnovazione)
I
Id. N. An. Id 8 dicembre. 1851
14 id. 1860
Id. Compagnia del Progresso (rinnovata) Id. N. An. Id. 13 agosto 1851
Id. Compagnia ligure occidentale Id. N. An. Id. lO marzo 1856
Id. Compagnia Stella del Mare Id. N. An. Id. 20 maggio 1856
Id. Compagnia Concessione Id. E. An. Id. 6 dicembre 1855
Id. Lloyd barcellonese d'assicuraz. maritt. Id. N. An. Id. 17 gennaio 1857
Id. Compagnia Genovese (l.a rinnovazione) Id. N. An. Id. 20 aprile 1857
Id. Compagnia Amici Id. N. An. Id. 28 gennaio 1858
Id. Compagnia della Fortuna (2." rinnovaz.) Id. N. An. Id. 14 id. 1858
Id. Compagnia la Speranza Id. N. An. Id. 25 marzo 1858
Id. Compagnia orientale Id. N- An. Id. 28 aprile 1860
Id. Compagnia Genova Id. N. An. Id. 2 ottobre !t158
Id. Compagnia della Moderazione Id. N. An. Id. 15 gennaio
I
1861
Id. Compagnia dell' Industria Id. N. An.
I
Id. 28 febbraio I 1861Id. Compagnia Fratellanza Id. N. An. Id. 5 marzo I 1861
Id. Compagnia argentina Id. N. • An. Id. 16 aprile 1861
Id. Compagnia Azof Id. N. An. Id. 11 id. 1861
Id. Compagnia Giano Id. N. An. Id. 23 luglio 1861
Id. Compagnia la Prudente Id. N. An. Id. 24 febbraio 1862
Id. Compagnia il Pensiero Id. N. An. Id. 14 marzo 1862
Id. Compagnia Mediterraneo Id N. An. Id. 12 luglio 1863
Id. Compagnia la Civiltà Id. N. An. Id. 30 marzo 1864
Id. Compagnia di confidenza (rinnovata) Id. N. An. Id. 13 febbraio 1864
Id. Compagnia Cavour Id. N. An. Id. 23 marzo 1864
Id. Compagnia Ròma Id. N. An. Id. 14 aprile 1864
Id. Compagnia La Fede Id. N. An. Id. 8 id. 1864
.
Id. Amerigo Vespucci Id. N. An. Id. 3 giugno 1864
Id. Compagnia il Commercio Id N. An. Id. 3 ottobre 1864
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Id. Compagnia Torino Id. N. An. Id. 28 agosto 1860
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