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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 38/ 13 DEL Programma degli incentivi a favore delle imprese. Direttive di attuazione.

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DELIBERAZIONE N. 38 / 1 3 DEL 8.7.2008

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Oggetto: Programma degli incentivi a favore delle imprese. Direttive di attuazione.

L’Assessore dell’Industria riferisce che la revisione dell’attuale sistema di incentivazione alle imprese in Sardegna rappresenta un ulteriore importante fattore della politica industriale regionale sempre più tesa verso la creazione delle condizioni necessarie a rendere concretamente realizzabile un ambiente favorevole al rilancio dell’innovazione e della competitività.

A tale riguardo sono già evidenti gli esiti positivi riconducibili al processo di semplificazione procedurale operato con la recente legge regionale n. 3 del 2008 che ha reso possibile avviare in Sardegna un’attività imprenditoriale o un cantiere in soli 20 giorni attraverso l’introduzione della dichiarazione unica autocertificativa che costituisce sia titolo edilizio sia titolo autorizzatorio per l’avvio dell’attività in luogo dell’adozione dei provvedimenti formali.

Il portale dedicato al SUAP (sportello unico per le attività produttive) - www.sardegnasuap.it – permette di avere in tempo reale informazioni oltreché sulle competenze proprie dello sportello, altresì, sulle opportunità e potenzialità esistenti a livello regionale per lo sviluppo territoriale, sulle agevolazioni e finanziamenti attivabili, sugli adempimenti necessari all’avvio e gestione di un’attività imprenditoriale e, più in generale, costituisce orientamento allo sviluppo imprenditoriale.

Il processo di revisione dell'attuale sistema di incentivazione alle imprese in Sardegna, fa osservare l’Assessore, è coerente con alcuni obiettivi fondamentali dell'azione di governo regionale; obiettivi condivisi con le parti economico/sociali e che possono riassumersi nell’esigenza di semplificazione, razionalizzazione, selezione e, non ultimo, di responsabilizzazione.

Il fondamentale obiettivo della continuazione del processo della semplificazione mira alla riduzione dei numerosi interventi regionali, spesso ridondanti; a consentire la presentazione delle domande on line; alla riduzione dei tempi d’istruttoria; a rendere coerente la complessità procedurale alla

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dimensione dell’intervento pubblico; a favorire l'integrazione tra più tipologie d'intervento (investimenti, servizi, formazione, ricerca, investimento tecnologico e altri) nell’ambito di un’unica domanda di aiuto; a proseguire nell’opera di semplificazione procedurale facendo ricorso all’autocertificazione ogniqualvolta possibile.

Non meno rilevanza assume l’obiettivo della razionalizzazione del sistema che verrà perseguito attraverso l’occupazione esclusiva di spazi non coperti da norme nazionali efficaci ed efficienti, evitando, quindi, sovrapposizioni con la normativa nazionale e comunitaria e adeguando la tempistica dei bandi e delle procedure in genere alle esigenze delle imprese.

L’obiettivo, inoltre, della selezione concorre a coprire, con strumenti mirati, i diversi fabbisogni del sistema imprenditoriale sardo (per settore, per filiera, per dimensione); a favorire gli strumenti di incentivazione più evoluti (aiuti al capitale di rischio e sotto forma di garanzia) soprattutto a favore di imprese con presunto elevato potenziale di crescita nelle fasi iniziali del loro sviluppo.

Ancora, si rende necessario selezionare le varie richieste definendo l’intensità contributiva e premiando prioritariamente le imprese che perseguono gli obiettivi regionali per la competitività quali innovazione, internazionalizzazione, reti tra imprese, crescita dimensionale, impulso allo sviluppo di scienze-based, coinvolgimento delle università e centri di ricerca, sviluppo delle risorse umane, crescita strategica e organizzativa, acquisizione del personale qualificato e/o impiego di ricercatori, miglioramento delle condizioni economiche e finanziarie; definendo priorità per tipologia di intervento anche in relazione allo stato del settore dell’impresa richiedente.

Infine, attraverso un processo di sempre maggiore responsabilizzazione si persegue un maggior controllo dei contributi erogati alle imprese e si introduce un coinvolgimento degli enti istruttori terzi nella compartecipazione al rischio di finanziamento. Il nuovo programma degli incentivi si inserisce nelle logiche espresse dal quadro nazionale e comunitario attraverso:

un focus specifico su ricerca, innovazione e ambiente, come richiesto dalla Strategia di Lisbona e dalle nuove politiche per la coesione;

la definizione delle azioni necessarie per creare un ambiente favorevole al decollo dei Progetti di innovazione industriale di Industria 2015 promossi dal Ministero dello Sviluppo Economico;

− una divisione del lavoro tra livello centrale e livello regionale nell’ambito della strumentazione complessa: a titolo di esempio, i Contratti di Programmi nazionali agiranno a supporto di piani di investimento superiori ai 40 milioni di euro mentre gli strumenti regionali si attestano sotto tale soglia.

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Sulla base di tali principi, e in coerenza con il Piano Regionale di Sviluppo per ognuna delle seguenti specifiche esigenze del tessuto produttivo sardo, prosegue l’Assessore, la Regione ha identificato un insieme di strumenti che, nel loro insieme, rappresentano il cardine della politica di agevolazione alle imprese della Regione Sardegna:

Supporto agli investimenti produttivi:

La realizzazione di piani di complessi di investimento, che prevedano, oltre all’acquisizione di macchinari e di servizi, la realizzazione di attività di ricerca e sviluppo, di innovazione, di formazione del personale, rappresenta un’esigenza ineludibile per il sistema industriale sardo. Tali piani costituiscono lo strumento per poter rispondere con efficacia ai processi di cambiamento sempre più rapidi, che richiedono, quindi, reazioni altrettanto celeri ma, soprattutto, articolate su molte delle leve che incidono sulla competitività delle imprese (prodotti, processi, tecnologie, risorse umane, ecc.).

Lo strumento identificato per rispondere a tale esigenza è il Pacchetto Integrato di Agevolazione, il cui bando è stato recentemente pubblicato.

Inoltre le aziende sarde necessitano anche di strumenti semplici e rapidi per il rinnovamento del capitale fisso di produzione; la legge n. 1329/1965 (c.d. Sabatini) supporta le imprese con agevolazioni per l’acquisto o il leasing di nuove macchine utensili o di produzione.

Strumenti per le reti di imprese:

La ridotta dimensione delle aziende e l’elevata frammentazione del sistema produttivo sardo fanno sì che il sistema nel suo complesso sia molto esposto ai mutamenti congiunturali e che le imprese non abbiano talvolta la massa critica per sviluppare individualmente progetti innovativi.

I due strumenti al riguardo sono:

a) Il Contratto di Investimento proposto dalla Regione Sardegna, il cui bando è stato recentemente pubblicato, è uno strumento di incentivazione innovativo finalizzato a sostenere la competitività dei sistemi produttivi e delle filiere esistenti o in via di formazione sul territorio regionale, attraverso processi di collaborazione e di integrazione interaziendali (tecnici, organizzativi, produttivi e commerciali).

b) Il potenziamento della rete dei servizi nei distretti industriali, di recente ridefiniti con la deliberazione della Giunta n. 34/1 del 19.6.2008.

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Sostegno all’innovazione tecnologica, ricerca e servizi avanzati:

L’introduzione di tecnologie avanzate, per il miglioramento della sicurezza sul luogo di lavoro e per l’innovazione organizzativa e commerciale, rappresenta sempre di più condizione necessaria per competere efficacemente. Inoltre per lavorare con profitto nell’economia della conoscenza, le imprese di piccole e medie dimensioni possono ricorrere alla “acquisizione di capacità e competenza”, utilizzando meccanismi di trasferimento tecnologico da Università e Centri di ricerca e/o attraverso servizi di consulenza strategica volti a sostenere processi di innovazione negli assetti gestionali e organizzativi (anche attraverso la figura del manager a tempo), a fronteggiare situazioni di successione generazionale, a implementare sistemi di qualità certificati, anche integrati con sicurezza e ambiente.

I due strumenti proposti per rispondere a tale sfida sono:

a) la legge 598/1994: Interventi per innovazione tecnologica, tutela ambientale, innovazione organizzativa, innovazione commerciale e sicurezza sui luoghi di lavoro;

b) interventi per favorire l’acquisizione di capacità e conoscenza.

Sostegno all’internazionalizzazione:

Gran parte della struttura industriale della Sardegna non è in grado, spontaneamente, di guadagnare competitività sui mercati internazionali sia per ragioni strutturali, sia per la presenza di ostacoli tali da non poter essere risolti autonomamente dal mondo delle imprese. Una politica di sostegno all’internazionalizzazione, se intesa in un senso non riduttivo, può essere un punto di partenza per ragionare sui problemi della competitività del tessuto produttivo regionale.

Tra le priorità d’intervento che la Regione Sardegna ha identificato c’è, quindi, il tema dell’internazionalizzazione del suo tessuto produttivo, che verrà perseguita anche attraverso interventi per favorire la promozione per la diffusione e valorizzazione del prodotto Sardegna nei mercati esteri.

Miglioramento della finanza per le imprese:

La finanza innovativa rappresenta un’ulteriore opportunità per lo sviluppo delle imprese. Il Paese è, nel suo complesso, molto in ritardo su questo aspetto, ed anche la Sardegna non si discosta da tale debolezza.

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La Commissione Europea, nella sua comunicazione sul rilancio della strategia di Lisbona, ha riconosciuto strategica la disponibilità di capitale di rischio per l’avvio di nuove imprese innovative e si è impegnata ad una revisione del quadro normativo esistente in grado di rendere tale supporto capace di facilitare l’avvio rapido di nuove imprese ad elevata tecnologia e/o con elevato potenziale di crescita. Coerentemente, il nuovo Regolamento Generale di aiuti in esenzione adottato dalla Commissione il 7 luglio 2008 e di imminente pubblicazione contiene la possibilità di istituire regimi di aiuti in esenzione sotto forma di capitale di rischio.

In questa prospettiva, la Regione intende promuovere l’utilizzo di strumenti di finanza attraverso:

a) un fondo di venture capital per la nascita di nuove imprese;

b) contributi all’integrazione dei fondi rischi costituiti presso i consorzi fidi;

c) contributi in conto interessi sui prestiti concessi dalle banche o intermediari alle PMI aderenti ai Consorzi di Garanzia Collettiva Fidi.

Energia:

Il costo dell’energia continua a rappresentare un freno che impedisce all’industria manifatturiera di crescere. I miglioramenti registrati negli indici Ocse di liberalizzazione e regolamentazione dei mercati dei prodotti e dei servizi indicano nell’Italia uno dei Paesi che ha “liberalizzato” di più negli anni scorsi. Ciò non è evidentemente ancora sufficiente: il prezzo dell’energia in Italia, al netto delle imposte, è ancora tra i più alti in Europa, maggiore del 20% rispetto alla media. Il comparto energetico soffre in particolar modo anche l’elevato prezzo del greggio, che registra costanti record storici.

Le energie rinnovabili, inoltre, rappresentano non solo un fattore strategico per la competitività dell’industria manifatturiera, ma anche un settore industriale a grande potenzialità di crescita di per sé. Analisi recenti hanno evidenziato che una delle criticità che ha rallentato il loro sviluppo rispetto a quanto è accaduto negli altri Paesi europei virtuosi è risultata l’assenza di una industria nazionale capace di sostenere, sul lato dell’offerta, l’espansione della potenza energetica.

In questo scenario, gli strumenti di risposta proposti per rispondere ad entrambe le esigenze si sostanziano nell’erogazione:

a) di aiuti alle imprese per il risparmio e l’efficienza energetica e per la produzione di energia da fonti rinnovabili;

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b) di aiuti alle PMI per la realizzazione di impianti strumentali per la produzione di energia da fonti rinnovabili.

Ancora, la crescita del sistema industriale sardo deve trovare un riscontro anche nell’aumento dell’occupazione. Per perseguire questo obiettivo la Regione ha individuato uno strumento facilmente fruibile in quanto automatico, che prevede agevolazioni fiscali per la crescita e l’occupazione.

In tale scenario l’Assessore dell’Industria illustra alla Giunta le seguenti direttive di attuazione del nuovo sistema degli incentivi a favore del settore industriale riferite alla programmazione 2007- 2013:

1. Agevolazioni per l’acquisto o il leasing di nuove macchine utensili o di produzione - Legge 28 novembre 1965, n. 1329.

2.

Interventi per innovazione tecnologica, tutela ambientale, innovazione organizzativa, innovazione commerciale e sicurezza sui luoghi di lavoro - Legge 27 ottobre 1994, n. 598, art.

11, lett. b).

3. Interventi per favorire l'innovazione del sistema delle imprese attraverso l'acquisizione di capacità e conoscenza.

4.

Interventi per favorire la promozione per la diffusione e valorizzazione del prodotto Sardegna nei mercati esteri - Legge regionale 2007, n. 2, art. 24, comma 13.

5.

Costituzione di un fondo di venture capital (seed capital, start up capital e expansion capital) per l’investimento in imprese innovative – Legge regionale 29 maggio 2007, n. 2 art. 25 (Legge Finanziaria 2007).

6.

Integrazione fondo rischi consorzi fidi - Legge regionale 5 marzo 2008, n. 3, art. 7, comma 47.

7. Concorso di interessi su prestiti concessi alle PMI aderenti ai Consorzi di Garanzia Collettivi Fidi - Legge regionale 10 gennaio 2001 n. 2.

8.

Aiuti alle imprese per la produzione di energia da fonti rinnovabili e per la promozione dell’utilizzo di tecnologie ad alta efficienza e risparmio energetico e sostegno alla cogenerazione diffusa - Art. 25, L.R. 29.5.2007, n. 2.

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9.

Sostegno alla produzione di beni strumentali per la produzione di energia da fonti rinnovabili - Legge regionale 29 maggio 2007, n. 2 art. 25 (Legge Finanziaria 2007).

Le predette direttive tengono conto del nuovo Regolamento Generale di aiuti in esenzione a favore delle imprese adottato dalla Commissione Europea il 7 luglio 2008, richiamato più sopra, nonché delle discipline, degli orientamenti e delle comunicazioni comunitari applicabili nei vari settori di intervento.

L’Assessore illustra, infine, il quadro riassuntivo delle risorse finanziarie destinate a tutti gli strumenti di incentivazione descritti in premessa, allegato alla presente deliberazione.

La Giunta regionale, condividendo la proposta dell'Assessore dell’Industria e considerato che il Direttore Generale dell’Industria ha espresso il parere di legittimità sulla proposta in esame

DELIBERA

di approvare le seguenti direttive di attuazione allegate alla presente deliberazione per farne parte integrante e sostanziale:

1. Agevolazioni per l’acquisto o il leasing di nuove macchine utensili o di produzione - Legge 28 novembre 1965, n. 1329.

2. Interventi per innovazione tecnologica, tutela ambientale, innovazione organizzativa, innovazione commerciale e sicurezza sui luoghi di lavoro - Legge 27 ottobre 1994, n. 598, art.

11, lett. b).

3. Interventi per favorire l'innovazione del sistema delle imprese attraverso l'acquisizione di capacità e conoscenza.

4. Interventi per favorire la promozione per la diffusione e valorizzazione del prodotto Sardegna nei mercati esteri - Legge Regionale 2007, n. 2, art. 24, comma 13.

5. Costituzione di un fondo di venture capital (seed capital, start up capital e expansion capital) per l’investimento in imprese innovative – Legge regionale 29 maggio 2007, n. 2 art. 25 (Legge Finanziaria 2007).

6. Integrazione fondo rischi consorzi fidi - Legge regionale 5 marzo 2008, n. 3, art. 7, comma 47.

(8)

7. Concorso di interessi su prestiti concessi alle PMI aderenti ai Consorzi di Garanzia Collettivi Fidi - Legge regionale 10 gennaio 2001 n. 2.

8. Aiuti alle imprese per la produzione di energia da fonti rinnovabili e per la promozione dell’utilizzo di tecnologie ad alta efficienza e risparmio energetico e sostegno alla cogenerazione diffusa - Art. 25, L.R. 29.5.2007, n. 2.

9. Sostegno alla produzione di beni strumentali per la produzione di energia da fonti rinnovabili - Legge Regionale 29 maggio 2007, n. 2 art. 25 (Legge Finanziaria 2007).

Le presenti direttive ai sensi dell’articolo 25, comma 4, della legge regionale 29 maggio 2007 n. 2 saranno trasmesse al Consiglio regionale per l’espressione del parere della Commissione consiliare competente e successivamente, ai sensi della normativa comunitaria vigente, saranno comunicate alla Commissione Europea.

Il Direttore Generale Il Presidente

Fulvio Dettori Renato Soru

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