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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 41/ 13 DEL

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Academic year: 2022

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DELIBERAZIONE N. 41 / 1 3 DEL 29.7.2008

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Oggetto: Procedura di verifica ai sensi dell’art. 31 della L.R. 18.1.1999 n. 1 e s.m.i. e della Delib.G.R.

15.2.2005 n. 5 / 11 e s.m.i. relativa al progetto “Realizzazione di una fattoria fotovoltaica da 12 MW”, in località Bassacutena nel comune di Tempio Pausania. Proponente: Tittmann Solar GmHb (s.r.l.).

L'Assessore della Difesa dell'Ambiente riferisce che la società Tittmann Solar in data 21 giugno 2007 (protocollo assessoriale n. 21353 del 22/6/2007; Reg. P. Ver. n. 28/07), ha presentato l’istanza di verifica di assoggettabilità a valutazione d’impatto ambientale per il progetto denominato

“Realizzazione di una fattoria fotovoltaica da 12 MW”, in località Bassacutena nel comune di Tempio Pausania. L’intervento è ascrivibile alle categorie di opere di cui all’allegato A1 della Delib.G.R. n. 5/11 del 15.2.2005 punto 2, lettera e) “impianti industriali non termici per la produzione di energia, vapore, acqua calda”.

Il progetto prevede la realizzazione di un impianto fotovoltaico per la generazione di energia elettrica della potenza nominale di 12 MW, in un’area agricola nei pressi della frazione di Bassacutena.

L’impianto è costituito da stringhe collegate in parallelo fra loro e connesse ad un inverter per la conversione CC/CA, a sua volta connessa alla cabina elettrica. Ogni stringa è ottenuta dal collegamento in serie di moduli fotovoltaici ciascuno dei quali è costituito da celle di silicio monocristallino, ha dimensioni pari a 5,00 x 3,00 metri e una potenza nominale di 2 Kw. I moduli saranno fissati al terreno tramite pali trivellati in acciaio zincato; in alternativa potranno essere ancorati a plinti isolati di fondazione in cemento armato delle dimensioni di 2,00 x 2,00 x 0,80 metri.

Il progetto contempla l’installazione di 8.000 pannelli fotovoltaici del tipo a inseguimento montati su un supporto alto 2,5 metri e che hanno un’altezza da terra pari a circa 3,8 metri. Ề previsto un sistema di cavidotti che convoglia l’energia elettrica all’inverter e da questo alla cabina elettrica.

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Tutti i cavi sono interrati a una profondità di 70 cm. La superficie captante totale dell’impianto è di circa 120.000 m2, quella lorda occupata dall’impianto è invece pari a 34 Ha.

L’intervento, il cui costo complessivo è pari a € 50.000.000 beneficia delle tariffe incentivanti GRTN/GSE ai sensi dei D.M. 27/7/2005 e D.M. 6/2/2006.

In merito all’iter amministrativo, l’Assessore prosegue informando che il proponente ha depositato il 31/7/2007, successivamente al deposito presso il Servizio SAVI, l’istanza di verifica e gli elaborati progettuali anche presso il comune di Tempio Pausania.

La Giunta regionale, con la deliberazione n. 36/15 del 18.9.2007, ha dichiarato non procedibile il procedimento di verifica in questione in quanto in contrasto con gli indirizzi stabiliti con la deliberazione n. 28/56 del 26.7.2007, di attuazione dell’art. 112 delle NTA del Piano Paesaggistico Regionale, essendo l’intervento proposto in area agricola.

Il proponente ha fatto ricorso presso il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) della Sardegna per l’annullamento, previa sospensione dell’esecuzione, della succitata deliberazione n. 36/15 del 18.9.2007.

Il TAR, con ordinanza n. 9/2008, ha accolto l’istanza cautelare del ricorrente, sospendendo l’efficacia degli atti impugnati.

L’Assessore continua riferendo che il Servizio Sostenibilità Ambientale, Valutazione Impatti e Sistemi Informativi Ambientali (SAVI), tenuto conto dell’ordinanza del TAR, ha dato seguito all’istruttoria a seguito della quale sono emerse le seguenti criticità:

a) con riferimento al Piano Paesaggistico Regionale (PPR):

l’impianto ricade nell’ambito di paesaggio costiero n. 17 (Gallura costiera nord – orientale);

il sito d’intervento, interessante una superficie di 34 Ha è caratterizzato dalla presenza di aree naturali e seminaturali per le quali gli articoli 23 e 26 delle NTA del PPR vietano qualunque nuovo intervento suscettibile di pregiudicare la fruibilità paesaggistica dell’area, nonché gli interventi infrastrutturali che comportino alterazioni permanenti della copertura forestale. L’impianto fotovoltaico proposto potrebbe alterare la fruibilità paesaggistica e la copertura forestale, dal momento che interessa una vasta area pari a circa 34 Ha;

le aree non classificate naturali e seminaturali sono aree ad utilizzazione agroforestale per le quali l’articolo 29 delle citate NTA prescrive che gli usi diversi da quello agricolo

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implichino che venga dimostrata la rilevanza pubblica economica e sociale dell’opera e l’impossibilità di localizzazioni alternative;

il sito fa parte delle aree caratterizzate da insediamenti storici, in quanto sono presenti forme di insediamento storico sparso (stazzi) che il PPR, all’articolo 52 delle NTA, tutela non solo come singoli episodi edilizi, ma anche come elementi d’insieme caratterizzanti il paesaggio, tanto da prescrivere interventi di riqualificazione e recupero che devono riguardare non solo i corpi di fabbrica tradizionali ma anche le recinzioni e le relazioni originarie con gli spazi vuoti di pertinenza degli organismi edilizi, da considerare e salvaguardare nella loro integrità.

b) con riferimento agli aspetti tecnico-ambientali:

l’intervento, ricadente in zona agricola, comportando la sottrazione di suolo per una superficie pari a 34 Ha necessita di una valutazione adeguata al fine di accertare se la sottrazione di detta superficie è in conflitto con altri potenziali utilizzi coerenti con la destinazione d’uso dell’area;

dall’analisi degli elaborati allegati al progetto è emerso come le modifiche apportate dall’opera su stratigrafie e acquiferi superficiali possano essere considerate “rilevanti”, se non in termini di profondità, in termini di quantità di interventi puntuali, dato il considerevole numero di opere di fondazione (circa 8.000), nonché la necessità di effettuare, in un’area molto vasta, consistenti scavi per l’istallazione dei cavidotti interrati. Gli studi allegati alla istanza di verifica, non contestualizzati al sito di intervento, non hanno permesso di escludere la presenza di impatti negativi significativi su queste componenti ambientali, per le quali sono necessari studi di carattere idrogeologico, geologico e geomorfologico riferiti ad un livello di progettazione definitivo, non limitati ad una semplice conoscenza bibliografica o all’analisi di rilevamenti “in situ” derivanti da studi pregressi, o a risultati riferiti sostanzialmente all’area vasta;

vista la consistenza dell’intervento in termini di scavi, reinterri, produzione di imballaggi e produzione di rifiuti in fase di dismissione, è necessario fornire una accurata analisi quali/quantitativa dei rifiuti in fase di cantiere (es. quantità e tipologia di imballaggi, terre di scavo), esercizio (es.utilizzo di olii e lubrificanti) e decommissioning;

considerato l’impatto visivo dell’intervento, riconducibile all’installazione di 8.000 pannelli fotovoltaici del tipo ad inseguimento montati su un supporto alto 2,5 metri, che avrebbero

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una altezza da terra desumibile dagli elaborati progettuali pari a circa 4 metri, occupanti una superficie lorda complessiva di 34 Ha, è necessario uno studio adeguato di detti impatti.

Sulla base di quanto sopra esposto il Servizio SAVI ha concluso l’istruttoria con il parere di assoggettare l’intervento in questione all’ulteriore procedura di valutazione di impatto ambientale (VIA), in quanto soltanto lo studio di impatto ambientale (SIA) ed un livello progettuale di maggior dettaglio consentono di individuare e valutare più approfonditamente l’entità degli impatti potenziali, nonché indicare le opportune misure per la conseguente mitigazione e compensazione.

Lo studio di impatto ambientale (SIA), da predisporre nel rispetto della normativa vigente, dovrà:

1.

contemplare l’esame di soluzioni localizzative alternative e dell’opzione zero;

2.

contenere l’analisi costi-benefici, sviluppata con metodologia rigorosa e basata su di un sistema di supporto alle decisioni, in grado di rendere evidenti tutti i criteri sui quali poggia l’ipotesi progettuale proposta, anche alla luce degli indirizzi regionali;

3.

esaminare la coerenza dell’intervento con la pianificazione paesaggistica e di settore.

Considerato, infatti, che l’impianto ricade in ambito di paesaggio tutelato ai sensi del Piano Paesaggistico Regionale come ambito di paesaggio costiero n. 17 (Gallura costiera nord – orientale), dovrà essere dimostrata la rilevanza pubblica economica e sociale dell’opera e l’impossibilità di localizzazioni alternative, così come richiesto all’art. 29 delle NTA. Inoltre, dovrà essere adeguatamente motivata la ubicazione dell’impianto in area agricola alle luce degli indirizzi regionali;

4. approfondire mediante indagini in situ le problematiche connesse agli aspetti idrogeologici, geologici e geomorfologici;

5. esaminare gli aspetti relativi alla produzione di rifiuti attraverso una accurata analisi quali/quantitativa in fase di cantiere (es. quantità e tipologia di imballaggi, terre di scavo), esercizio (es.utilizzo di olii e lubrificanti) e decommissioning;

6.

effettuare delle idonee simulazioni fotografiche per la valutazione dell’impatto visivo. A tal fine, andranno messi in evidenza tutti i punti visuali “sensibili” del territorio dai quali costruire adeguate fotosimulazioni, individuabili sia in prossimità del sito che nell’ambito dell’area vasta:

ad esempio punti panoramici e siti d’importanza naturalistica e storico – archeologica quali, a titolo esemplificativo e non esaustivo la Chiesa di San Giovanni, l’abitato di Bassacutena, il

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Monte Valdareddu, i numerosi stazzi presenti nell’area vasta. Le simulazioni fotografiche dovranno inoltre contenere anche il rendering delle opere connesse all’impianto (es. le cabine di trasformazione) e dovranno essere accompagnate, data la notevole estensione dell’intervento, da una rappresentazione cartografica in scala adeguata, riportante le zone di influenza visuale (ZVI) dell’impianto.

L’Assessore, vista l’istruttoria del Servizio SAVI, e sottolineato che le criticità correlate alla ubicazione dell’impianto in area agricola, anche alla luce dei più recenti indirizzi regionali adottati dalla Giunta regionale con la deliberazione n. 30/2 del 23.5.2008, rendono necessario un’adeguata e approfondita valutazione, in particolare, delle soluzioni alternative di localizzazione, constatato che il Direttore Generale ha espresso il parere favorevole di legittimità, propone alla Giunta regionale di sottoporre il progetto in epigrafe all’ulteriore procedura di valutazione di impatto ambientale.

La Giunta regionale, condividendo quanto proposto e rappresentato dall'Assessore della Difesa dell'Ambiente

DELIBERA

di sottoporre all’ulteriore procedura di VIA, per le motivazioni esposte in premessa, il progetto

“Realizzazione di una fattoria fotovoltaica da 12 MW”, in località Bassacutena nel comune di Tempio Pausania, proposto dalla società Tittmann Solar GmHb.

Il Servizio SAVI provvederà alla comunicazione della presente deliberazione ai soggetti interessati al procedimento, a tutte le Amministrazioni competenti, e alla pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Autonoma della Sardegna (BURAS).

Il Direttore Generale Il Presidente

Fulvio Dettori Renato Soru

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