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Difficoltà e disturbi d apprendimento.

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Academic year: 2022

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Difficoltà e disturbi d’apprendimento.

Dott.ssa Luciano Stella Psicologa psicoterapeuta stella.luciano1979@libero.it

Con il termine Disturbi evolutivi Specifici di

.

Apprendimento (acronimo convenzionale:

DSA) ci si riferisce ai soli disturbi delle abilità scolastiche, e in particolare a:

• ¡DISLESSIA,

• ¡DISORTOGRAFIA,

• ¡DISGRAFIA,

• ¡DISCALCULIA.

Si tratta di un disturbo che interessa uno specifico dominio di abilità

in modo significativo ma circoscritto, lasciando intatto il funzionamento intellettivo generale.

criterio per stabilire la diagnosi di DSA

Principale : discrepanza

• tra abilità nel dominio specifico interessato

• (deficitaria in rapporto alle attese per l’età e/o la classe frequentata) e intelligenza generale (adeguata per l’età cronologica).

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• Necessità di usare test standardizzati

• escludere la presenza di altre condizioni

• Particolare cautela andrà posta in

presenza di situazioni etnico-culturali particolari, derivanti da immigrazione o adozione

Necessità di escludere la presenza di altre condizioni come:

• menomazioni sensoriali (e.g. deficit di udito o di vista non corretti) e neurologiche (e.g.

emiplegie o emiparesi) gravi, disturbi

significativi della sfera emotiva (e.g. ansia da separazione, fobie, disturbo ossessivo

compulsivo, disturbi dell’umore)

• situazioni ambientali di svantaggio socio- culturale che possono interferire con un’adeguata istruzione.

Il carattere evolutivo di questi disturbi comporta una diversa espressività del disturbo nelle diverse fasi di sviluppo dell’abilità in questione.

• Bambino con difficoltà di lettura nella II classe della scuola primaria à immediatamente si percepisce che non legge a voce alta come gli altri

• Lo stesso bambino, con le sue difficoltà di lettura, nella III classe della scuola secondaria di I grado à in particolare, incontra difficoltà nelle materie di studio

Fattori di rischio per i DSA

• Disturbo del Linguaggio

• Sesso maschile

• Storia genitoriale di alcolismo o abuso di sostanze

• Familiarità

• Esposizione prenatale alla cocaina

• prematurità

• Esposizione a fattori traumatizzanti

durante l’infanzia riduzione delle abilità di lettura in bambini testimoni di atti di violenza all’ambito familiare

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Anche se le manifestazioni del disturbo sono evidenti all’interno

delle attività scolastiche …

la conferma diagnostica deve

obbligatoriamente avvenire attraverso la somministrazione di prove strutturate e standardizzate da parte di specialisti dell’area sanitaria

quando?

Età minima per la diagnosi: al termine della classe seconda della scuola primaria

DISLESSIA

La dislessia è una disabilità dell’apprendimento di origine neurobiologica. Essa è caratterizzata dalla difficoltà ad effettuare una lettura accurata e/o fluente […] Queste difficoltà derivano da un deficit nella componente fonologica del

linguaggio e alla garanzia di un’adeguata

istruzione scolastica. Conseguenze secondarie possono includere problemi di comprensione della lettura, e una ridotta pratica della lettura può impedire una crescita del vocabolario e della conoscenza generale.

DISORTOGRAFIA

La disortografia è una disabilità

dell’apprendimento che si manifesta nella difficoltà di tradurre correttamente i suoni (che compongono le parole) in simboli grafici, soggetti indenni dal punto di vista cognitivo, sensoriale e neurologico, problemi che si presentano sono specificatamente ortografici e/o fonologici.

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DISGRAFIA

disabilità dell’apprendimento che si manifesta nella difficoltà nel riprodurre graficamente i segni alfabetici e numerici: è un disordine delle componenti periferiche (esecutivo-motorie).

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caso

Valutazione prime 5 righe

Si osservano nei collegamenti quando c’è un cambio di direzione

in genere da discendente in ascendente

Parametro n. 5

angoli acuti o allungati

Il collegamento vieneprotrattoin modo non necessario

Valutazione righe

Parametro n. 6

collegamenti interrotti

presentecon un

ispessimento o una giustapposizione

assente con lettere attaccate

“collage”

Assenza di fluidità nei collegamenti che sono assenti o discontinui

presentema interrotto

11 09/10

Tipologie di cattiva scrittura 1

Cattiva motricità fine(5-6-12-13)

Cattiva formazione delle lettere (8-9-10-11)

grandezze ambiguità

e atipie angoli interruzioni ritoccate instabile

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DISCALCULIA

La discalculia è una disabilità

dell’apprendimento caratterizzata da ridotte capacità nell’apprendimento numerico e del calcolo in rapporto alla classe frequentata.

Interferisce negativamente con

l’apprendimento scolastico e con le attività quotidiane che richiedono capacità di calcolo.

Cosa osservare

• Mancanza di comprensione dei termini o dei segni matematici

• Mancato riconoscimento dei simboli numerici

• Difficoltà nella lettura e scrittura dei numeri

• errori lessicali 436 = 437 o 446

• errori sintattici 1050 = 100050

• Lentezza e scorrettezza nell’enumerazione, avanti e indietro, e nel calcolo a mente

• Difficoltà di immagazzinamento dei fatti aritmetici (es. tabelline)

• Difficoltà ad allineare correttamente i numeri o ad inserire decimali o simboli durante i calcoli (difettosa organizzazione spaziale)

• Difficoltà nelle procedure di calcolo

(algoritmi delle operazioni, riporti, prestiti)

• Incapacità ad esplicitare le procedure seguite (o da seguire) per risolvere un problema

• Difficoltà nel comprendere quali numeri sono pertinenti al problema aritmetico che si sta considerando

Come intervenire

• Intervento riabilitativo specifico (da svolgersi in contesto ambulatoriale e/o domiciliare, condotto da un esperto di disturbi dell’apprendimento)

• Intervento della scuola con l’attivazione di una didattica individualizzata e

personalizzata, e attraverso misure compensative e dispensative

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Lo scopo dell’intervento

• favorire la migliore evoluzione delle competenze in esame, nonostante la presenza di uno specifico deficit

• fornire strumenti e strategie per poter apprendere attraverso “strade alternative a quella deficitaria”

• gestire nel modo migliore la situazione di difficoltà

• (motivazione, senso di autoefficacia)

• evitare che si sviluppino altre forme di disagio

Oltre il DSA: conseguenze

Significativo impatto a due

livelli:

individuale

frequente abbassamento del livello curriculare

conseguito

prematuro abbandono scolastico (scuola

secondaria di II grado)

sociale

riduzione della realizzazione delle potenzialità sociali e

lavorative dell’individuo

• È frequente accertare nello stesso soggetto la presenza di più Disturbi Specifici

dell’Apprendimento (Es: Dislessia + Disortografia, Disturbo Misto degli Apprendimenti)

• È frequente inoltre la compresenza di DSA ed altri disturbi neuropsicologici (come l’ADHD) e psicopatologici (e.g. Ansia e Disturbi del Comportamento)

ADHD

• Da almeno 6 mesi i bambini hanno difficoltà di:

– attenzione – autoregolazione – pianificazione – organizzazione

– inibizione delle risposte inappropriate – controllo impulsi e affetti

• Presentano irrequietezza motoria

• Aggressività non intenzionale

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DISTURBO OPPOSITIVO PROVOCATORIO

• Da almeno 6 mesi i bambini hanno

atteggiamento ostile e provocatorio e almeno 4 (o più) di questi comportamenti:

• spesso vanno in collera

• spesso litigano con gli altri

• spesso sfidano o rifiutano regole

• spesso irritanti e irritabili

• spesso arrabbiati e rancorosi

• spesso dispettosi e vendicativi

• accusano gli altri dei propri comportamenti

DISTURBO DELLA CONDOTTA

• Violano norme, regole e diritti in maniera ripetitiva e persistente da almeno 6 mesi e:

• presentano aggressività rivolta a persone e/o animali mentono per ottenere vantaggi

• sono prepotenti e crudeli

• forzano ad attività sessuali

• possono distruggere le proprietà altrui

• possono commettere atti di frode o furto

• tendono a violare gravemente le regole

DISTURBO D’ANSIA GENERALIZZATA

• presenza di ansia e preoccupazione persistenti ed eccessive, per un periodo di almeno 6 mesi, nei riguardi di una quantità di eventi o attività

• difficoltà a controllare la preoccupazione

• tre sintomi addizionali (facile affaticabilità, irrequietezza, difficoltà a concentrarsi, irritabilità, tensione muscolare e sonno disturbato)

• disagio soggettivo dovuto alla

preoccupazione costante, difficoltà a controllare la preoccupazione, con conseguente compromissione del

funzionamento sociale, lavorativo o di altre aree importanti

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