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ANALISI DEI RISCHI BARRIERA MOTORIZZATA DISEGNO COMPLESSIVO DELLA MACCHINA

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Academic year: 2022

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(1)

ANALISI DEI RISCHI

BARRIERA MOTORIZZATA

DISEGNO COMPLESSIVO DELLA MACCHINA

In conformità alla DIRETTIVA MACCHINE 2006/42/CE ed alle Norme applicabili

(2)

RISCHI MECCANICI

DOVUTI AL MOVIMENTO DELLA BARRIERA

LEGENDA DEI RISCHI MECCANICI DOVUTI AL MOVIMENTO Ai sensi della Direttiva Macchine, si intende per:

• ZONE PERICOLOSE, qualsiasi zona all’interno e/o in prossimità di una macchina in cui la presenza di una persona esposta costituisca un rischio per la sicurezza e la salute di detta persona.

• PERSONA ESPOSTA, qualsiasi persona che si trovi interamente o in parte in una zona pericolosa.

Fig. 1: Zone di rischio barriera motorizzata W

X

J

K

(3)

SCHEMA ELETTRICO DI COLLEGAMENTO

DISPOSITIVO CAVO

consigliato MAC 2150

TX

RX

consigliato MAC 3G150

1 x 1,5 mm

2

2 x 1,5 mm

2

3G1,5 mm

2

2 x 1 mm

2

4 x 1 mm

2

consigliato MAC 2100

ALIMENTAZIONE DI RETE

BARRIERA AUTOMATICA

SPIRE MAGNETICHE

DISPOSITIVI DI SICUREZZA

consigliato MAC 4100

1 2

(4)

LIVELLO MINIMO DI PROTEZIONE DEL BORDO PRINCIPALE

come da prospetto 1 del § 5.1.3 della EN 12453:2017

Tipo di attivazione

della barriera Tipologia di utilizzo

Utenti informati (area

privata) Tipo 1 Utenti informati (area

pubblica) Tipo 2 Utenti non informati Tipo 3

Comando senza

autotenuta A Controllo a pulsante B Controllo a pulsante con chiave

Non è possibile il comando a uomo presente

Attivazione a impulsi in vista della porta

C Limitazione delle forze oppure E Rilevatori di presenza

C Limitazione delle forze oppure E Rilevatori di presenza

C + D Limitazione delle forze e fotocellule oppure E Rilevatori di presenza

Attivazione a impulsi fuori vista della porta

C Limitazione delle forze oppure E Rilevatori di presenza

C + D Limitazione delle forze e fotocellule oppure E Rilevatori di presenza

C + D Limitazione delle forze e fotocellule oppure E Rilevatori di presenza

Logica

AUTOMATICA con richiusura temporizzata

C + D Limitazione delle forze e Fotocellule, oppure E Rilevatori di presenza

C + D Limitazione delle forze e fotocellule oppure E Rilevatori di presenza

C + D Limitazione delle forze e fotocellule oppure E Rilevatori di presenza Fig. 2: Legenda dei rischi meccanici dovuti al movimento

CESOIAMENTO

UNCINAMENTO

UNCINAMENTO SOLLEVAMENTO IMPATTO

SCHIACCIAMENTO CONVOGLIAMENTO

TAGLIO

(5)

ANALISI DEI RISCHI E SCELTA DELLE SOLUZIONI

In Conformità alla direttiva macchine (2006/42/CE) e alle normative EN 13241:2016, EN 12453:2017

Di seguito un elenco dei rischi tipici relativi al prodotto oggetto di questo documento. Va

sottolineato, però, che l’elenco non può essere considerato esaustivo e deve essere integrato con gli, eventuali, ulteriori rischi legati alla specificità della singola installazione.

Per integrare il documento proseguire l’elenco fornito con la tabella utilizzando l’apposito spazio creato alla fine della tabella stessa.

Nella colonna Commenti inserire, quando necessario, la motivazione della decisione e/o la descrizione di eventuali interventi eseguiti per garantire la conformità del punto ai requisiti della Direttiva Macchine.

OK: effettuato, realizzato, rispettato, applicabile.

NA: non applicabile.

VALUTAZIONE RISCHI OK NA COMMENTI

(eventuale descrizione interventi effettuati per

proteggere il rischio)

1 Struttura muraria

1.1

Piastra di fondazione conforme alle istruzioni di installazione barriera.

Verificare che le eventuali soglie presenti superiori a 25 mm, siano visibili, evidenziate o modellate, per non creare pericolo di inciampo

Allegare foto:

2 Barriera Motorizzata

2.1 Attuatore e accessori elettrici conformi ai requisiti delle norme di riferimento.

Allegare dichiarazione di incorporazione e dichiarazioni di conformità rilasciate dai costruttori della barriera, dei sensori e degli accessori utilizzati

Allegare copia istruzioni d’uso e manutenzione della barriera, dei sensori e accessori utilizzati

(6)

VALUTAZIONE RISCHI OK NA COMMENTI

2.2 Installazione motorizzazione e accessori secondo istruzioni del costruttore.

Allegare foto:

Allegare istruzioni:

Allegare schema di montaggio:

2.3 Lunghezza sbarra secondo istruzioni del costruttore.

Allegare istruzioni:

2.4 Fissaggio sbarra secondo istruzioni del costruttore.

Allegare istruzioni:

2.5 Regolazione molle in funzione della lunghezza della sbarra e secondo istruzioni del costruttore.

Allegare istruzioni:

Allegare report di regolazione:

2.6 Collegamenti elettrici secondo istruzioni costruttore attuatore e accessori.

Allegare istruzioni e schema elettrico di installazione Indicare tipologia cavi elettrici utilizzati

(7)

VALUTAZIONE RISCHI OK NA COMMENTI

2.7 Interruttore generale onnipolare.

Marca:

Modello:

Allegare foto.

2.8

Materiali e fluidi utilizzati per la costruzione e/o movimentazione della barriera o le eventuali sostanze originate durante il suo utilizzo non possono presentare rischi per la salute e la sicurezza delle persone.

2.9

Comandi che richiedono la presenza fisica dell’utilizzatore nella zona di manovra della barriera (es. pulsante) non si trovano in aree pericolose.

Simboli/indicazioni sui comandi sono conformi ai requisiti normativi.

Allegare foto.

2.10

La barriera, sia in apertura che chiusura, si ferma automaticamente al termine della corsa prevista (verifica efficacia dei finecorsa).

(8)

VALUTAZIONE RISCHI OK NA COMMENTI

2.11 Verifica protezione dai rischi di impatto con fotocellule.

Allegare foto.

2.12 Verifica protezione dai rischi di

schiacciamento con costa di sicurezza e inversione del movimento.

Allegare foto.

2.13 Verifica installazione spire magnetiche per evitare possibilità di chiusura sbarra se impegnato da veicolo.

2.14 Con sblocco manuale attivato, la barriera può essere mossa con una forza limitata.

Allegare report di prova:

2.15 Con sblocco manuale attivato la barriera non si muove a causa di un comando elettrico.

2.16 Corretta installazione e collegamento dispositivi di rilevamento presenza e segnalazione.

(9)

VALUTAZIONE RISCHI OK NA COMMENTI

2.17 Corretto funzionamento di tutti i dispositivi di rilevamento presenza e segnalazione installati.

2.18 Dopo interruzione dell’alimentazione, la barriera riprende a funzionare solo se tutte le sicurezze sono operative.

2.19 Attuatore e componenti con elettronica conformi a direttiva EMC.

Dichiarazione di conformità rilasciata dal costruttore allegata

2.20

Verifica dei rischi dovuti ad elementi mobili.

Scelta di protezioni contro i rischi legati agli elementi mobili.

Caratteristiche richieste per i ripari ed i dispositivi di protezione

Barriera utilizzata esclusivamente con comandi senza autotenuta, con logica a UOMO PRESENTE (solamente per impianti totalmente in vista e che rispettino i requisiti della norma EN 12453:2017); non è necessario proteggere i pericoli di seguito elencati.

Installati dispositivi di protezione, di tipo "E" (conformi alla norma EN 12978) per impedire che in tutte le circostanze il contatto tra asta in movimento e persone (barriere fotoelettriche, sensori di presenza); non è necessario effettuare le misure delle forze operative.

(10)

VALUTAZIONE RISCHI OK NA COMMENTI 2.20.1

(Fig.1, rif. J)

Impatto e schiacciamento sul bordo inferiore di chiusura.

Vedere documento "ANALISI RISCHI_PROVE DI IMPATTO E SCHIACCIAMENTO"

2.20.2 (Fig.1, rif. J)

Impatto sul bordo principale di chiusura.

• Per ridurre il rischio d’impatto tra asta e i veicoli (o persone), installare una coppia di fotocellule, ad un'altezza consigliata di 500 mm. (Vedi Fig. 2)

• Oppure in funzione dei rischi valutati in ogni specifica di installazione, installare due coppie di fotocellule, ad un'altezza consigliata di 500 mm. (Vedi Fig. 3)

Il campione per la rilevazione di presenza (V) deve essere un parallelepipedo con le seguenti dimensioni:

-Altezza = 700 mm -Larghezza = 300 mm -Profondità = 200 mm

Realizzato con 3 facce con superficie chiara e 3 facce con superficie opaca.

V

Fig. 2

V

Fig. 3

(11)

VALUTAZIONE RISCHI OK NA COMMENTI 2.20.3

(Fig.1, rif. X)

Impatto e schiacciamento e convogliamento legato al movimento del contrappeso dell'asta.

Vedere documento "ANALISI RISCHI_PROVE DI IMPATTO E SCHIACCIAMENTO"

2.21

(Fig.1, rif. K)

Cesoiamento, convogliamento e taglio tra l'asta e l'operatore

Verificare la presenza di adeguati franchi di sicurezza che impediscano il cesoiamento delle mani.

In caso contrario installare delle protezioni che impediscano

l'introduzione delle mani (ES. profili in gomma).

2.22

(Fig.1, rif. W)

Pericolo di sollevamento

Verificare che la barriera motorizza non possa sollevare un peso di 20 Kg, o di 40 kg per barriere installate in aree private.

In caso contrario installare dei dispositivi di protezione che

impediscano il sollevamento di una persona (ES. installare bordi sensibili nella parte superiore della barriera).

2.23

Uncinamento e taglio dovuti alla modellazione dell'asta

Eliminare o proteggere bordi taglienti parti sporgenti dell'asta e della struttura (ES. profili in gomma).

(12)

VALUTAZIONE RISCHI OK NA COMMENTI

2.24

(vedere la scelta al punto 2.20) La Norma Europea EN 12453:2017 deroga all'utilizzo dello strumento di riferimento per le Prove di IMPATTO e SCHIACCIAMENTO le seguenti barriere:

- Barriere ferroviarie.

- Barriere utilizzate esclusivamente per pedoni. (Tornelli)

- Barriere utilizzate esclusivamente per veicoli in autostrade.

Le barriere installate per il tran- sito di soli veicoli necessitano solitamente di elevate velocità di apertura e di chiusura e devono essere dotate di adeguate segna- letiche che vietino il passaggio pedonale (Vedere Fig. 4).

In queste barriere se possibile creare a lato del corpo barriera un corridoio pedonale, delimitato con linee gialle, pittogrammi e protezioni adeguate per i pedoni.

(Vedere Fig. 5).

Nei pressi della barriera prevedere una cartellonistica adeguata ed evidente che obblighi i pedoni a NON passare sotto la sbarra ma utilizzare il percorso pedonale.

(Vedi Fig. 5)

Considerato il fatto che in questi casi il pericolo di impatto avviene tra l'asta e la parte superiore del veicolo o con il casco di un moto- ciclista, si consiglia l'installazione di dispositivi di rilevamento veico- li (ES. fotocellule, spire magneti- che, ecc.) che se attivati impedi- scono la chiusura della barriera motorizzata.

DIVIETO DI TRANSITO AI PEDONI NELL’AREA INDICATA

Fig. 4

300 mm

Fig. 5

(13)

VALUTAZIONE RISCHI OK NA COMMENTI 3 Motorizzazione

3.1 Interruttore generale unipolare.

Sistema presa/spina.

Marca:

Modello:

Allegare foto:

3.2 Radiocomandi marcati CE a fronte della direttiva R&TTE.

Dichiarazioni di conformità dei costruttori allegate

3.3 Indicazioni corrette uso esclusivo della barriera.

Allegare foto.

3.4 Dopo un’interruzione dell’alimentazione, la barriera riprende a funzionare senza creare situazioni di pericolo.

Allegare report di prova:

3.5 Automazione conforme a direttiva EMC.

Allegare Dichiarazione di conformità del costruttore

(14)

VALUTAZIONE RISCHI OK NA COMMENTI

3.6 Cartello dati apposta sulla barriera.

Allegare foto della targhetta:

3.7 Rumorosità della barriera

<70 dB(A) alla distanza di 1 m

3.8 Copia istruzioni uso e manutenzione consegnate all’utente.

MANUALE USO E MANUTENZIONE

3.9 Eventuali rischi residui illustrati all’utente e riportati nel registro di manutenzione.

REGISTRO DI MANUTENZIONE

3.10 Copia del registro di manutenzione consegnata all’utente.

REGISTRO DI MANUTENZIONE

(15)

VALUTAZIONE RISCHI OK NA COMMENTI

3.11 Copia della dichiarazione di conformità consegnata all’utente.

DICHIARAZIONE CE DI CONFORMITÀ

APPLICATO CARTELLO DATI CON MARCATURA CE 5 Rischi addizionali legati alla specificità delle condizioni di installazione

5.1

Qui devono essere indicati tutti i rischi residui dell’impianto e come sono stati gestiti

5.2

Qui devono essere indicati tutti i rischi residui dell’impianto e come sono stati gestiti

5.3

Qui devono essere indicati tutti i rischi residui dell’impianto e come sono stati gestiti

5.4

Qui devono essere indicati tutti i rischi residui dell’impianto e come sono stati gestiti

(16)

VALUTAZIONE RISCHI OK NA COMMENTI

5.5

Qui devono essere indicati tutti i rischi residui dell’impianto e come sono stati gestiti

5.6

Qui devono essere indicati tutti i rischi residui dell’impianto e come sono stati gestiti

5.7

Qui devono essere indicati tutti i rischi residui dell’impianto e come sono stati gestiti

5.8

Qui devono essere indicati tutti i rischi residui dell’impianto e come sono stati gestiti

5.9

Qui devono essere indicati tutti i rischi residui dell’impianto e come sono stati gestiti

(17)
(18)

ATTENZIONE:

Il presente Documento NON solleva l’installatore dall’effettuare l’analisi dei rischi della macchina in quanto responsabile della sicurezza nell’uso proprio ed improprio prevedibile della macchina stessa.

In funzione delle caratteristiche di ogni macchina questo documento deve essere modificato, implementato e/o corretto in funzione dell’analisi dei rischi effettuata e delle modalità d’uso della macchina.

I contenuti del presente documento sono stati elaborati per facilitare il costruttore della macchina durante la realizzazione della documentazione tecnica richiesta dalla D.M. 2006/42/CE.

Il costruttore della macchina è il responsabile della documentazione contenuta nel Fascicolo Tecnico e la FAAC S.p.A.

non si assume alcuna responsabilità su compilazioni errate, incomplete o non corrispondenti. Rev. 2/2020 FAAC SpA

Via Calari 10 - 40069 Zola Predosa (BO) Tel. +39 051 61724 - Fax +39 051 0957820 [email protected] - www.assistenzatecnicafaac.it

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