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IstItuto IdroGrafIco della MarIna

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Academic year: 2022

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I.I.1008

RELAZIONE ANNUALE

2018

I S T I T U T O I D R O G R A F I C O D E L L A M A R I N A

www.marina.difesa.it

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I.I. 1008

IstItuto IdroGrafIco della MarIna

relazIone annuale

2018

(4)

© Copyright, IIM Genova 2019 Passo Osservatorio, 4 - 16135 Genova

Tel. 010 244 31 Telefax: 010 261 400

PEC: maridrografico.genova@postacert.difesa.it PEI: maridrografico.genova@marina.difesa.it

www.marina.difesa.it

Questo documento contiene dati protetti da Copyright. Qualsiasi riproduzione o adattamento in qualsiasi forma, anche parziale, ivi comprese elaborazioni numeriche o fotocopie, è vietata senza una preventiva autorizzazione scritta da parte dell’Istituto Idrografico della Marina.

Stampato dall’Istituto Idrografico della Marina – Agosto 2019

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INDICE

editoriale – Il direttore ...5

un anno di immagini ...6

capitolo 1 - chi siamo e cosa facciamo

Introduzione ...11

storia – l’IIM ...14

curiosità – la sala della conservazione del tempo ...15

Ieri e oggi – la futura nave Idro-oceanografica maggiore (nIoM) ...16

attualità – le nuove tecnologie: droni, rilievi lIdar e backscatter acustico ...17

capitolo 2 – rilievi e ricerca

un anno di attività ...19

spedizioni idrografiche ...20

spedizioni geodetiche ...21

campagne portolani ...22

l’attività delle unità navali Idro ...22

spedizione polare High north 18 ...30

supporto Metoc ...33

capitolo 3 – Produzione e distribuzione

cartografia ...35

documenti nautici ...40

editoria ...40

la distribuzione ...40

capitolo 4 - formazione

la formazione e l’attività didattica – pilastro dell’IIM ...43

collaborazioni con le università ...45

Il corpo docente dell’IIM ...46

capitolo 5 - attività esterne

relazioni esterne ...51

eventi nazionali e internazionali ...52

l’attività svolta ambito IHo ...53

collaborazioni nazionali e internazionali ...54

rapporti con i media ...55

(6)

c.a. luigi sInaPI

direttore Istituto Idrografico della Marina

relazione annuale 2018

4

(7)

Nel 2018 l’Istituto Idrografico ha proseguito il programma di rinnovamento del ciclo pro- duttivo cartografico, dall’acquisizione alla restituzione dell’informazione nautica.

In termini di acquisizione, sono proseguiti i rilievi con tecnologia LIDAR (Laser Imaging Detection And Ranging) che rappresenta un’innovativa metodologia in grado di monitorare – nel loro complesso – fenomeni quali le variazioni del fondo marino e l’erosione costiera.

In termini di produzione, l’introduzione di un nuovo piano cartografico ha permesso di razionalizzare l’aggiornamento del portafoglio cartografico, tradizionale ed elettronico, mentre l’avvio del progetto di digitalizzazione delle pubblicazioni nautiche permetterà al navigante di disporre di informazioni completamente digitali ed interattive.

Sul piano della ricerca, il 2018 è stato un anno molto intenso. Sono proseguite le attività di ricerca in Artico, con la Campagna di geofisica marina HIGH NORTH 18, condotte da bordo di Nave Alliance sotto la direzione scientifica dell’Istituto Idrografico. Tali attività sono parte integrante di un programma di ricerca pluriennale della Marina Militare denominato HIGH NORTH, volto alla conoscenza degli oceani attraverso l’acquisizione di dati geofisici marini, il monitoraggio di fenomeni climatici e la sperimentazione di sistemi multidiscipli- nari di ultima generazione. Non meno intensa è stata l’attività oceanografica in Mediterra- neo, sempre sotto la direzione scientifica dell’Istituto Idrografico, finalizzata allo studio delle caratteristiche delle masse d’acqua e della circolazione nel Mar Ligure.

Sul fronte delle collaborazioni nazionali, NATO ed internazionali, si sono registrati note- voli progressi. Sono stati stipulati accordi di collaborazione con Enti di ricerca ed Università italiane nei settori della formazione e della ricerca scientifica applicata al mare. Nell’ambito dell’International Hydrographic Organization (IHO), la presenza nazionale si è rafforzata tanto a livello regionale quanto globale, con l’assunzione della presidenza rispettivamente della Mediterranean and Black Sea Hydrographic Commission (MBSHC) e dell’Hydro- graphic Services and Standards Committee (HSSC), e con la presenza attiva di personale militare e civile dell’Istituto nei numerosi gruppi di lavoro e comitati tecnici dell’IHO.

Infine, a distanza di circa vent’anni dalle ultime assunzioni di personale civile, a genna-

io 2018 è stato bandito, per le esigenze dell’Istituto Idrografico della Marina, un concorso

pubblico per 16 posti per il profilo professionale di Assistente tecnico per la cartografia e la

grafica. Il concorso rappresenta l’inizio di un percorso di ricambio generazionale, necessa-

rio ad assicurare continuità ad un servizio pubblico d’eccellenza, essenziale per garantire la

sicurezza della navigazione sui mari di responsabilità nazionale.

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relazione annuale 2018

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Un anno

Presentazione corso Cat. B 09.01.2018

L’Accademia Navale in visita all’IIM 19.02.2018

Vienna: l’IIM all’European Geoscience Union Symposium 11.04.2018

Italia-Perù: collaborazione nel settore Idrografico 11.04.2018

Lo IASD in Istituto Idrografico 28.02.2018

Visita in IIM di una delegazione dell’ospedale Gaslini 17.02.2018

Visita delegazione dell’UKHO 13.02.2018

L’IIM ospita il Nautical Information Provision Working Group (NIPWG) 12.03.2018

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di immagini

Il CINCNAV in visita all’IIM 19.04.2018

UNIGE - Workshop internazionale di Diritto del Mare 20.04.2018

Delegazione libanese in Istituto 24.04.2018

Campagna idrografica coste nord occidentali Sicilia 14/29.03.2018

Istanbul – presentato il progetto italiano di

Capacity Building in Libano alla Federazione Mondiale dei Surveyors 06.05.2018

Genova – Festival del mare 02.05.2018

(10)

relazione annuale 2018

8

Rilievo batimetrico del Lago di Garda settembre 2018

Giornata della Marina in IIM 12.06.2018

Giornata mondiale dell’Idrografia – Open Day 2018 21.06.2018

Visita del Capo di Stato Maggiore della Marina Militare 21.06.2018

Il Console della Rep. Dominicana in visita all’IIM 26.06.2018

Campagna High North18 18.07.2018

58° Salone Nautico internazionale di Genova 20/25.09.2018

Seconda campagna LIDAR 22/26.10.2018

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L’IIM al Forum internazionale

“Nuovo Artico – Vecchio Mediterraneo”

13.11.2018

Genova Salone Orientamenti 2018 13/15.11.2018

Celebrazione di S. Barbara

04.12.2018 Visita di una delegazione della Repubblica Kenya

05.12.2018

Nave Magnaghi a Genova 06.12.2018

Fine corso compensatori bussole 07.12.2018

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(13)

chi siamo e cosa facciamo

l’Istituto Idrografico delle Marina, organo cartografico dello stato, è responsabile del servizio idrografi- co nazionale e della produzione di tutta la documentazione nautica ufficiale relativa ai mari italiani, un’area di competenza di oltre 550.000 km2 con uno sviluppo costiero superiore ai 7.800 km.

Introduzione

CHI SIAMO E CHE COSA FACCIAMO

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relazione annuale 2018

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capitolo 1

ai sensi del dPr 90/2010 sull’ordinamento militare (capo V art 222) compiti e funzioni dell’Istituto Idro- grafico della Marina (IIM) sono:

a) assicurare alle Forze armate il supporto idro-meteo-oceanografico necessario allo svolgimento delle atti- vità d’istituto;

b) concorrere alla sicurezza della navigazione e alla salvaguardia della vita umana in mare, assicurando la produzione e l’aggiornamento della documentazione nautica ufficiale, relativa alle acque di interesse nazionale, secondo la Convenzione di Londra del 1969 sulla sicurezza della navigazione (SOLAS 1969);

c) redigere le normative tecniche e fornire consulenza per standardizzare l’esecuzione dei rilievi idrografici, da svolgere nell’ambito della pubblica amministrazione, comunque inerenti alla sicurezza della navigazione;

d) creare un sistema informativo geografico che raccolga tutti i dati idro-oceanografici provenienti dai rilievi effettuati nelle acque di giurisdizione dallo stesso Istituto e da enti pubblici e privati;

e) gestire e mantenere aggiornata, con il concorso delle altre amministrazioni dello Stato e delle associazioni private operanti nel settore, la banca dati di tutti i relitti, di interesse storico e non, giacenti sui fondali delle acque marine sottoposte alla giurisdizione nazionale;

f) curare la formazione del personale da adibire a funzioni idrografiche e oceanografiche mediante l’organiz- zazione di corsi aperti anche alla partecipazione di studenti universitari e di cittadini stranieri;

g) conferire la caratteristica di idrografo al personale militare e civile che superi il previsto iter formativo;

h) concorrere all’attività didattica d’istituti di formazione nel campo delle scienze idrografiche e oceanografiche;

i) partecipare all’attività dell’Organizzazione Idrografica Internazionale;

l) disciplina gli standard per quanto attiene i rilievi idrografici effettuati da soggetti esterni dall’amministra- zione difesa.

Per assolvere tali compiti, l’IIM pianifica ed effettua i rilievi idrografici, topografici e mareometrici neces- sari per la compilazione e l’aggiornamento della documentazione nautica, cura la formazione del personale idrografo, civile e militare, e svolge ricerca nel campo della tutela dell’ambiente marino e dello sviluppo sostenibile.

nel 2018 a realizzare l’intero ciclo produttivo delle carte e delle pubblicazioni nautiche - dall’organizza- zione dei dati ricevuti dalle unità operative fino alla realizzazione e all’aggiornamento dei prodotti in for- mato cartaceo ed elettronico – e a occuparsi delle numerose attività che l’Istituto ha svolto nel campo della ricerca, della formazione, della comunicazione e degli impegni internazionali - è stato un organico formato da poco più di 200 dipendenti, militari e civili.

In tema di personale, sebbene vi sia da registrare l’importantissima indizione del concorso per l’assun- zione di n. 16 “assistenti per la cartografia e la Grafica”, approvato il 20 dicembre 2017 e pubblicato il 2 gennaio 2018 sulla “Gazzetta ufficiale” (prossimo alla fase finale della selezione), è innegabile che il proble- ma principale dell’Istituto rimanga la componente civile (settore in cui l’Istituto è sotto organico per circa il 43% sul totale e per ben il 55% nel settore tecnico-cartografico), per il quale si è continuata a palesare una qualche flessibilità con l’ingresso di un certo numero di ex-militari transitati all’impiego civile (sette unità nel 2017 e una unità nel 2018), e l’autorizzazione all’impiego dello strumento del “comando” per il personale proveniente da altre amministrazioni pubbliche (nove dipendenti sono entrati in servizio nel 2018 e due unità entreranno nei primi mesi del 2019).

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chi siamo e cosa facciamo

ORGANIGRAMMA

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relazione annuale 2018

14

capitolo 1

Storia

fondato con regio decreto numero 1205 del 26 dicembre 1872, l’ufficio Idrografico della regia Marina aveva il compito di scandagliare i mari territoriali dell’Italia appena unificata e produrre un portafoglio car- tografico nazionale per migliorare la sicurezza della navigazione ed emanciparsi dalla cartografia inglese e francese. all’inizio del 1900 il portafoglio IIM contava già oltre duecento carte.

dal 1884 raccoglie e valorizza i dati della stazione mareografica di Genova per la definizione del livello medio del mare, impiegato quale riferimento per la determinazione delle quote dei monti nazionali.

l’attuale denominazione – Istituto Idrografico della Marina – è del 1899.

nel 1922 l’Italia entrò nell’International Hydrographic Bureau, che si era costituito il 21 giugno dell’anno precedente a seguito della conferenza di londra del 1919, riconoscendo l’importanza di fare parte della comunità idrografica internazionale. dal 1992 al 2002 un idrografo italiano – contrammiraglio Giuseppe angrisano ultimo in ordine temporale, ha fatto parte del consiglio direttivo del Bureau, prima come diret- tore e poi come Presidente.

nel 1986 i corsi di formazione per idrografi dell’IIM vennero riconosciuti dal fIG/IHo/Ica1 International Board on Standard of Competence (IBsc).

nel 1997 l’Istituto ha avviato il centro di cartografia elettronica.

e’ presente in antartide dal 1986 e dal 2017 svolge campagne di ricerca di geofisica marina in artico.

1 International Federation of Surveyors (FIG), International Hydrographic Organization (IHO), International Cartographic Association (ICA)

IIM 1916

Le tappe principali di un percorso in espansione

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chi siamo e cosa facciamo

Curiosità

ai tempi in cui i cronografi e la misurazione del tempo erano indispensabili per determinare la longitu- dine e il punto nave e non c’erano ancora le radio a segnalare l’ora esatta, l’Istituto Idrografico aveva fra i suoi compiti la misurazione e la conservazione del tempo per la città di Genova.

alla misurazione del tempo si procedeva attraverso l’osservazione stellare, alla conservazione provvede- vano precisissimi pendoli astronomici custoditi nella cosiddetta “sala della conservazione del tempo”, anco- ra oggi visitabile all’interno di forte san Giorgio. l’ora esatta veniva segnalata alle navi e alla città con lo sparo a salve di un colpo di cannone da forte castellaccio allo scoccare del mezzogiorno e dall’accensione a ore prefissate, per cinque minuti esatti, di un faro nella zona di san Benigno, visibile a grande distanza.

Inoltre, un orologio posizionato nella centralissima Via XX settembre, nei pressi del ponte monumentale, direttamente collegato al pendolo custodito presso l’Istituto Idrografico, ripeteva l’ora esatta a favore dei cittadini.

La sala della conservazione del tempo

Sala Pendoli

(18)

relazione annuale 2018

16

capitolo 1

Ieri e oggi

La futura Nave Idro-Oceanografica Maggiore (NIOM)

I

l progetto nasce dall’esigenza di sostituire nave

MaGnaGHI, ormai prossima al termine della sua vita operativa con oltre 44 anni di servizio consen- tendo l’assolvimento dei compiti istituzionali affe- renti il “servizio Idrografico” nazionale attribuiti alla Marina Militare senza soluzione di continuità.

la nuova unità dovrà inoltre operare in supporto sia alla comunità scientifica nazionale, per quanto attiene alle attività degli enti di ricerca e delle uni- versità, sia all’IHo, nell’ambito dell’ampio panora- ma della cooperazione internazionale e Capacity Building.

l’economia di commercio mondiale fonda la pro- pria struttura anche sull’elemento portante della co- noscenza degli spazi marittimi e la sicurezza delle vie di navigazione, cardine fondamentale dello sviluppo della “Blue economy”. In tale contesto, il manteni- mento di una moderna capacità idro-oceanografica d’altura assume una rilevante valenza strategica per il Paese.

rinnovare la capacità idro-oceanografica è fon- damentale sia per finalità più propriamente militari che in un’ottica duale e complementare. la nuova unità rappresenterà, infatti, un costante e insostitui- bile supporto alla comunità scientifica nazionale per l’attività degli enti di ricerca e delle università ita- liane sia nel Mediterraneo che nella nuova frontiera artica, verso la quale è evidente la crescente atten- zione da parte della comunità internazionale per il potenziale sfruttamento ecosostenibile delle risorse (energetiche e minerarie) e la possibile apertura di nuove rotte commerciali.

al tempo stesso, la nIoM risponderà all’esigenza di dotarsi di capacità atte a operare in contesti af- ferenti la sicurezza nazionale (maritime/homeland security), come le attività di controllo, in funzione di antiterrorismo e antisabotaggio, delle infrastrutture sottomarine vitali per il Paese (impianti di estrazione di materie prime ed energia, gasdotti/oleodotti e ca- blaggi per il traffico comunicazioni e dati). una nuova nave idro-oceanografica permetterà all’Italia di man- tenere e consolidare il ruolo di primaria importanza e di riferimento nei consessi internazionali, promuo- vendo e rafforzando cooperazioni multinazionali o bilaterali in un settore specialistico in crescente visibi- lità e valenza su scala globale come quello del moni- toraggio e della ricerca nell’ambiente marino.

la nIoM sarà dotata di innovativi impianti ed equipaggiamenti sia per quanto attiene alla struttu- ra della piattaforma e della propulsione, sia relati- vamente alla strumentazione idro-oceanografica a disposizione. rappresenterà un’avveniristica sfida tecnologica per la cantieristica, rivolta alla produ- zione di sistemi in grado di assicurare prestazioni elevatissime.

sarà assolutamente eco-compatibile, progettata per operare nel pieno rispetto delle più stringenti normative in materia di tutela ambientale e prote- zione degli ecosistemi marini, ivi comprese le norme di diritto internazionale poste a salvaguardia dell’o- ceano artico nel quale sarà chiamata a navigare.

l’impiego di un sistema propulsivo integrato com- pletamente elettrico (full-electric), con possibilità op- zionale di impiego di liquid natural Gas in modalità bi-fuel, la renderà idonea a svolgere i propri compiti di ricerca, esplorazione, rilevazione parametrica e studio in qualsiasi contesto, nel contempo proteg- gendo e preservando l’ambiente marino da conta- minazioni esterne.

(19)

chi siamo e cosa facciamo

Attualità

Le nuove tecnologie - Droni, rilievi LIDAR e Backscatter acustico DRONI

l’attività di monitoraggio ambientale e di controllo della linea di costa è diventata di interesse strategico.

la fragilità dei nostri litorali ci impone di acquisire più informazioni possibili per valutare l’impatto am- bientale di antropizzazione e sfruttamento e la moda- lità più efficiente è quella aerea.

l’Istituto Idrografico della Marina si è perciò do- tato di un drone con sensori nel campo del visibile e dell’infrarosso, che consente l’esecuzione di rilievi fotogrammetrici per la determinazione delle strutture tridimensionali a terra e per monitorare l’evoluzione della linea di costa, l’estensione e lo stato di salute delle praterie di posidonia e il tracciamento di even- tuali inquinanti a seguito di sversamenti in mare.

Il personale del reparto Geofisica Marina e dell’ufficio virtuale remote sensing è stato opportunamente addestrato sia per la conduzione del sistema aeromobile a Pilotaggio remoto (saPr), sia per l’analisi e la restituzione di dati acquisiti mediante i sensori ad alta risoluzione.

Corso SAPR

LIDAR

Il lIdar, acronimo dall’inglese Light Detection and Ranging, o anche Laser Imaging Detection and Ranging, è una tecnica di telerilevamento basata sul laser. aerotrasportato, il lIdar consente di mappare contemporaneamente sia la parte emersa che quella immersa ed è quindi molto utile, oltre che per l’aggior- namento della documentazione nautica, per monitorare tutte le variazioni della fascia costiera, fenomeni di erosione e criticità da un punto di vista idrogeologico.

dati gli ottimi risultati ottenuti - batimetria di dettaglio fino a 70 - 80 metri di profondità e topografia ad alta risoluzione della parte emersa (scogli e linea di costa) – l’IIM ha in programma di effettuare almeno una campagna idrografica lIdar all’anno lungo le coste nazionali.

BACKSCATTER ACUSTICO

I Multibeam echo sounder (MBes), ecoscandagli ultrasonori multifascio, oltre che per la raccolta dei dati batimetrici, sono impiegati per acquisire la riflettività del fondo (chiamata anche backscatter acustico), sfruttando la differente risposta acustica dei materiali per caratterizzare la qualità del substrato.

In passato, questi dati venivano utilizzati per la suddivisione in classi del fondale marino con algoritmi non esaustivi e, ove fosse necessario identificare con certezza la natura del fondo, occorreva procedere al campionamento.

nel corso del 2018 i tecnici del reparto di Geofisica Marina e oceanografia hanno dato il via alla speri- mentazione di nuove tecniche di analisi per sfruttare i dati raccolti negli anni passati attraverso la definizione di una routine di lavoro e lo sviluppo di un software che classifica automaticamente il fondale fino ad una profondità di 40 metri. Questa sperimentazione verrà proseguita nelle campagne a venire per ottimizzare la calibrazione delle classi e rendere il sistema completamente automatizzato.

(20)
(21)

rilievi e ricerca

oltre alla primaria attività di esecuzione dei rilievi idrografici per l’aggiornamento della cartografia nau- tica e del database idrografico, nel 2018 l’Istituto Idrografico è stato impegnato nel progetto di studio dei fondali del Lago di Garda e dei laghi subalpini denominato “Accurate Climate Change Unified Risk As- sessment for Territory and Environment in sub-alpine lakes (accurate)”.

nel corso dell’anno, l’Istituto Idrografico della Marina e l’università cattolica del sacro cuore hanno sottoscritto un accordo di collaborazione che prevede l’esecuzione di una parte del rilievo batimetrico del lago di Garda per un’analisi modellistico-numerica della morfologia dei fondali, finalizzata a una simula- zione accurata del moto delle acque del bacino in relazione a eventi climatici estremi o di pericolo per la popolazione, oltre che per l’aggiornamento delle basi di dati e della relativa cartografia ad aggiornamento non sistematico del portafoglio IIM (carta Batimetrica n. 862 “lago di Garda – Benaco”, scala 1:50.000).

si prevede il rinnovo dell’accordo per il 2019 e il 2020 in maniera tale da completare i rilievi idrografici del lago.

RILIEVI E RICERCA

Copertura dell’area del Lago di Garda nel corso del 2018

Un anno di attività

(22)

relazione annuale 2018

20

capitolo 2

Spedizioni idrografiche

le attività idrografiche del 2018 sono state effettuate nell’ambito di spedizioni organizzate dall’IIM con team funzionali dell’Istituto.

dal 21 al 25 maggio è stato effettuato un rilievo idrografico speditivo del porto di ancona per esigenze della Marina Militare.

dal 26 settembre al 22 ottobre il team di specialisti idrografi dell’Istituto ha portato a termine il rilievo della parte più profon- da del lago di Garda, tra la sponda tren- tina (riva del Garda/torbole) e la sponda lombarda (salò) e veneta (a sud di Malce- sine), con l’imbarcazione MBf1213.

nella settimana dal 22 al 26 ottobre, un team dell’Istituto ha svolto il rilievo idrografico della costa della sardegna nord-orientale impiegando tecnologia lIdar aerotrasportata. I risultati otte- nuti hanno confermato gli aspetti positi- vi riguardanti l’efficacia, l’efficienza e la qualità dei dati ottenuti, già esperiti nella precedente campagna ottenendo anche il previsto risultato di aumentare l’expertise degli operatori in questo ambito.

nel 2018 è stato inoltre portato a termine il progetto di collaborazione con l’arPal (agenzia regionale per la Protezione dell’ambiente ligure), che prevede il monitoraggio morfo-batimetrico della rada del golfo di la spezia tramite la realizzazione di una mappatura dei fondali con analisi ed elaborazione dei dati di backscatter acustico, la calibrazione con il campionamento del fondo e l’analisi granulometrica della carat- terizzazione sedimentologica.

Team dell’IIM in attività sul Lago di Garda

Imbarcazione MBf1213

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rilievi e ricerca

Spedizioni geodetiche

nel mese di novembre è stato effettuato un rilievo fotogrammetrico e laser scanner dal gommone idro- grafico dBfr076 in dotazione all’Istituto per la determinazione, ad elevata precisione, della posizione dei sensori installati a bordo. tale attività è stata condotta in collaborazione con il personale del corso di Pho- togrammetry & Remote Sensing dell’università degli studi di Genova.

nel 2018 la spedizione geodetica IIM ha eseguito un rilievo geo-topografico nel porto di Milazzo. le attività di inquadramento e di rilievo topografico sono state eseguite mediante tecniche di rilievo satellitare Global Navigation Satellite System (Gnss) integrate da una stazione totale.

* Attività svolta in IIM nuMero

rIlIeVo carta

nautIca tIPo

e ordIne arIa/

localIta’ GG.

PreV.

data InIzIo fIne rIlIeVo

effett.GG.

GG. dI ValorIzz.

e restItuz.

(*)

GG.

totalI del rIlIeVo

lunGHezza

In KM PuntI

stazIonI

50139d 245

246 Geodesia topografia

Porto e rada di

Milazzo 14 19/05/2018

01/06/2018 8 15* 23 26 26

nuMero

rIlIeVo carta

nautIca area/

localItà GIornI

PreVIstI data InIzIo/fIne rIlIeVo

GIornate effettIVe dI

esecuzIone

GIornate dI ValorIzzazIone

e restItuzIone

GIornate totalI del rIlIeVo

lunGHezza

In KM area In KMQ

s.n. s.n. olbia

sardegna

nord // 22/10/2018

26/10/2018 3 n.n. n.n. n.n. 110

s.n. 209 Porto di

ancona // 21/05/2018

25/05/2018 3 3 6 21.9 2.76

s.n. 862 lago di

Garda 35 26/09/2018

22/10/2018 25 20 45 490 151

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relazione annuale 2018

22

capitolo 2

scheda tecnica dell’unità:

• dislocamento: 1.744 t

• dimensioni: 82,7 x 13,7 x 3,6 m

• equipaggio: 16 + 114 + 15 ricercatori

• 1 asse con elica a passo variabile

• 1 elica ausiliaria prodiera

• Velocità: 14 knt

• autonomia: 4.500 mg / 12 knt

nel corso del 2018 un team di idrografi e cartografi dell’Istituto Idrografico, ha condotto 3 campagne portolani dedicate all’acquisizione di informazioni utili ai fini dell’aggiornamento della documentazione nau- tica. nel particolare le campagne condotte sono state:

• 13 – 29 marzo: rilievi nel tratto di costa e nello specchio acqueo che si estende dal comune di terrasini a quello di termini Imerese - passando per la frazione di Porticello nel comune di santa flavia - sotto la giurisdizione del compartimento Marittimo di Palermo, coprendo circa 60 M di costa siciliana;

• 26 maggio – 7 giugno: costa e specchio acqueo dal comune di amalfi (sa) a quello di spineta (sa), at- traversando quello di salerno, torre del Greco/ercolano e Portici. l’attività ha coperto circa 20 M di costa campana;

• 05 – 18 ottobre: tratto di costa e specchio acqueo che si estende dal comune santa tecla (fraz. di acireale) provincia di catania - passando per acitrezza, acicastello, ognina, attraversando le acque catanesi, per poi scendere fino ad augusta e capo santa croce - comprendendo circa 35 M di costa siciliana orientale.

le “campagne Portolani” sono state anche occasione per fare conferenze e seminari in favore del per- sonale delle capitanerie di Porto, allo scopo di formare lo stesso sulle competenze giuridico/operative e per il corretto iter di inoltro delle informazioni nautiche e della relativa documentazione all’Istituto Idrografico della Marina che agisce quale organo cartografico di stato. In tali conferenze è ribadita la necessità di impiegare, per l’esecuzione dei rilievi batimetrici, il disciplinare tecnico dei rilievi Idrografici (documento n. I.I.3176) redatto ai sensi del d.P.r. n. 90 del 2010 ed edito nel 2016 dall’Istituto Idrografico della Marina.

Il disciplinare rappresenta un importante strumento guida per i rilievi idrografici, sia per enti pubblici che privati, oltre che garanzia sulla qualità dei dati batimetrici e idrografici restituiti.

L’attività delle Unità Navali Idro

Nave Magnaghi

Campagne portolani

nave Magnaghi (a5303) è la prima unità idro-oceanografica progettata e costruita interamente in Italia per la Marina Militare nel 1975.

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rilievi e ricerca

le capacità idrografiche dell’unità sono assicurate da ecoscandagli a fascio singolo e multifascio. Il pri- mo, un ecoscandaglio a fascio singolo Kongsberg ea600, con l’emissione di onde acustiche alle frequenze di 12, 38 e 200 KHz consente di garantire l’acquisizione su fondali che variano dai 50 ai 2500 metri e viene pertanto generalmente impiegato per l’acquisizione dei dati in altura.

su fondali minori, dai 50 a 1800 mt circa, e con caratteristiche morfologiche rilevanti, viene invece im- piegato lo scandaglio a fascio multiplo elac seabeam 1050 (frequenza 50Khz) installato a scafo.

l’unità è inoltre dotata di tre imbarcazioni minori con propulsori ad idrogetto, equipaggiate con eco- scandagli a fascio singolo e multi-fascio con caratteristiche tecniche adeguate per operare nei bassi fondali.

nave ammiraglio Magnaghi è inoltre dotata di due sonar a scansione laterale (side scan sonar – sss) utilizzati per l’individuazione di ostacoli sul fondo, come rocce e relitti di navi e di aerei che possono costi- tuire un pericolo alla navigazione.

Inoltre l’unità dispone di strumentazione oceanografica per svolgere analisi della propagazione del suono in acqua (bativelocimetri), studiare i parametri chimico-fisici dell’acqua (conductivity temperature depth - ctd, rosette di bottiglie niskin), effettuare il campionamento e stratigrafia del fondo marino (ben- ne, carotatori, subottom profiler) e studiare le correnti (catene correntometriche, aucustic doppler current Profiler - adcP).

nel 2018 nave Magnaghi è stata impegnata nelle seguenti attività:

• dal 21 al 24 gennaio ha effettuato attività di supporto all’InGV nelle acque antistanti livorno per la ricer- ca dell’ancora di nave aGIP abruzzo;

• dal 5 al 8 marzo ha ospitato il tirocinio idrografico a la spezia;

• dal 6 al 20 maggio è stata impegnata nell’esercitazione Mare aperto 2018, nella quale sono stati eseguiti i rilievi per le carte n. 270 (litorale di augusta) e 271 (rada di augusta);

• nei giorni 12 e 13 maggio è stato eseguito il rilievo idrografico del Porto di Milazzo per il controllo dei fondali, attività a supporto della forza armata;

• il 22 maggio ha lasciato le acque antistanti il litorale di augusta per dirigersi verso il canale siculo- tunisino, condurre il monitoraggio dei fondali presso il Banco di Graham (23 e 24 maggio) e ripartire per il golfo di olbia;

• dal 25 maggio al 15 luglio ha effettuato il rilievo idrografico per la carta 322 (Golfo di olbia), dal 9 al 10 settembre è stato eseguito un ulteriore controllo nel porto di Milazzo;

• dal 17 settembre al 31 ottobre l’unità è stata impegnata in attività idrografiche in libano, come previsto dal Piano di cooperazione Bilaterale Italia-libano 2018, che dal 2014 vede l’IIM impegnato in un pro- getto di capacity building per la creazione di un servizio idrografico libanese. I rilievi idrografici e geo- topografici condotti con gli idrografi libanesi erano finalizzati alla realizzazione di una carta costiera e del porto di Beirut in coproduzione. I rilievi idrografici sono stati condotti da nave Magnaghi, dall’idrobarca in dotazione MBn 1188 e dall’imbarcazione idrografica navy Gator della Marina libanese;

• dal 17 settembre al 31 ottobre è stata svolta una attività addestrativa navale nell’ambito della difesa pas- siva, condotta della navigazione e condotta boarding;

• Il 9 novembre l’unità è rientrata nel porto di la spezia;

• dal 5 al 7 dicembre nave Magnaghi è stata impegnata in attività di visita protocollare presso il porto di Genova.

(26)

relazione annuale 2018

24

capitolo 2

Nave Aretusa

nave aretusa (5304) è una nave idro-oceanografica consegnata alla Marina Militare nel 2002 unita- mente a nave Galatea (5308), seconda unità classe “ninfe”. le due unità gemelle hanno una particolare architettura a catamarano e sono interamente realizzate in materiale composito frP (fibre reinforced Plastic).

scheda tecnica classe nInfe:

• dislocamento: 415 t.

• dimensioni: 39,2 x 12,6 x 2.5 m.

• equipaggio: 31

• autonomia: 1700 miglia

• Velocità: 13 nodi.

nuMero rIlIeVo carta nautIca tIPo e ordIne area/ localItà GIornI PreVIstI data InIzIo/fIne rIlIeVo GIornate effettIVe dI esecuzIone GIornate dI ValorIzzazIone e restItuzIone GIornate totalI del rIlIeVo lunGHezza In KM area In KMQ note

10207

d2018 271 speciale Porto di augusta

(Base navale) // 09/05/2018

22/05/2018 8 30 14 // 12.19

sn 270 1a litorale di

augusta // 09/05/2018

17/05/2018 7 30 9 // 116.02

sn 245 speciale Porto di

Milazzo // 12/05/2018

13/05/2018 2 5 2 // 0.47

sn 948 speciale Monitoraggio Banco di

Graham // 24/05/2018

24/05/2018 1 5 1 // 18.38

30090

d2018 322 1a Golfo di

olbia // 26/05/2018

11/07/2018 32 50 47 // 355.60 altura

sn // speciale/

1a

libano Beirut

e porti a sud 40 17/09/2018 31 60 43 // 400.00

(27)

rilievi e ricerca

le capacità idrografiche dell’unità sono assicurate da ecoscandagli a fascio singolo e multi-fascio. Questi ultimi sono di due tipologie: il Kongsberg eM 302, con frequenza di lavoro di

30 kHz, v

iene impiegato in zone di alti fondali, mentre il Konsgberg

eM 2040

(frequenza 200-400 Khz) viene invece impiegato per l’esplorazione di zone caratterizzate da medi/bassi fondali.

Per l’individuazione di ostacoli sul fondo, come rocce e relitti di navi e di aerei che possono costituire un pe- ricolo alla navigazione, nave aretusa è equipaggiata con un sonar a scansione laterale (side scan sonar – sss).

l’unità ha inoltre in dotazione una imbarcazione minore con propulsori ad idrogetto equipaggiata con ecoscandaglio multifascio di caratteristiche tecniche adeguate ai bassi fondali in cui opera e di strumenta- zione oceanografica per svolgere analisi della propagazione del suono in acqua (bativelocimetri), studiare i parametri chimico-fisici dell’acqua (ctd, rosette di bottiglie niskin), per effettuare campionamento e stra- tigrafia del fondo marino (benne, carotatori,) e per studiare le correnti (catene correntometriche, adcP).

nel corso del 2018, l’unità ha svolto una sosta in bacino per eseguire la rideterminazione degli offset statici dell’unità e l’installazione a scafo della sonda sVs, utile per migliorare le performance dei sensori di bordo.

la campagna idrografica 2018 è cominciata ufficialmente l’11 giugno con il tirocinio idrografico, che ha impegnato la nave in attività di ricerca relitti nel mar tirreno, imbarcando personale dell’Istituto Idrografico.

al termine del tirocinio, nave aretusa ha fatto sosta nel porto dell’Isola del Giglio per la festa della marine- ria dell’arcipelago toscano e ha quindi iniziato l’attività idrografica sullo scoglio d’africa e l’isolotto delle formiche di Montecristo (acquisizione batimetrica e Water column a mezzo multibeam). data l’estensione e la conformazione dei fondali, per coprire tutta l’area di competenza, sono stati necessari 25 giorni di lavoro.

al termine dell’attività sullo scoglio d’africa, l’unità ha fatto rotta su cagliari per condurre i rilievi necessari per la definizione della carta n. 299 (litorale di cagliari) fino a fine luglio.

Il mese di settembre è stato dedicato alle collaborazioni con enti di ricerca e in particolare la campagna ambientale long-term Glider Missions for environmental characterization (loGMec18) svoltasi nel Mar ligure e il coordinamento scientifico della campagna di nave aretusa (aret18) in sinergia con la campa- gna Marine rapid enviromental assestment Mrea18 per la validazione di modelli oceanografici e acu- stici in collaborazione con diversi enti di ricerca (enea, cnr, sto-cMre). nello specifico la campagna aret18 si è svolta con la finalità di acquisire dati di temperatura, salinità e di corrente in transetti studiati per offrire un campionamento del Mar ligure di tali parametri. l’utilizzo di questi dati riguarderà studi sui cambiamenti climatici, validazione del modello IIM del Mar ligure, confronto con dati storici e di altri enti.

nel mese di ottobre l’unità ha partecipato all’esercitazione nazionale Mare aperto 2018, nelle acque del canale di sardegna. al termine dell’esercitazione, l’unità ha fatto rotta per napoli per il passaggio di con-

Modello tridimensionale del fondale

(28)

relazione annuale 2018

26

capitolo 2

nuMero rIlIeVo carta nautIca tIPo e ordIne area/ localItà GIornI PreVIstI data InIzIo/fIne rIlIeVo GIornate effettIVe dI esecuzIone GIornate dI ValorIzzazIone e restItuzIone GIornate totalI del rIlIeVo lunGHezza In KM area In KMQ note

sn 5 costiero/speciale scoglio africa 4 19/06/18

30/07/18 10 8 18 342 10.3 //

20277

d2018 299 costiero/

1B

costiero di cagliari area

> 20 m 34 26/06/18

12/07/18 13 3 16 1319 91.6 //

sn 5

3d Mapping con acquisizione dati water column per caratterizzazione

habitat ed identificazione emissioni gassose

scoglio africa 1 21/06/18

30/07/18 2 2 // // // //

sn //

attività oceanografica (Mrea-18) in Mar tirreno/

Mar ligure in collaborazione con cMre (loGMec-18), cnr, InGV, cMcc, uniBo;

Mar tirreno

ligure 13

03-07/09/18 (loGMec 18)

19-21/09/18 (Mrea 18)

8 8 // // // //

Elaborazione dei dati batimetrici e della colonna d’acqua

Rilievo batimetrico Scoglio d’Africa

(29)

rilievi e ricerca

Nave Galatea

la nave idro-oceanografica Galatea (a 5308), varata il 7 giugno 2000, è stata consegnata alla Marina Militare il 10 gennaio 2002 dal cantiere Intermarine s.p.a..

Il suo abituale porto di assegnazione è Venezia.

e’ gemella di nave aretusa e ha le medesime caratteristiche tecniche e strumentazioni idro-oceanografi- che eccetto per il multibeam per medi e bassi fondali, di cui attualmente non è dotata.

la campagna 2018 di nave Galatea è iniziata nel mese di aprile in Mar adriatico per condurre nel porto di ancona un rilievo propedeutico alla manifestazione navale per la Giornata della Marina del 10 giugno 2018, nel corso della quale il Ministro della difesa è stata ospite a bordo dell’unità.

durante l’esercitazione aeronavale nazionale Mare Aperto 18-1, nave Galatea è stata impiegata per il rilievo della costa della sicilia orientale tra augusta e siracusa e per il rilievo portuale nel bacino di augusta.

l’attività è proseguita nel porto di ravenna (Porto corsini), dove è stato effettuato un rilievo per il successivo ingresso di nave Martinengo. le due unità hanno organizzato visite a bordo nei giorni della manifestazione interforze in collaborazione con l’aeronautica Militare “Valore tricolore 2018”.

tra luglio e agosto sono continuati i rilievi presso le isole tremiti per l’aggiornamento della carta n. 204 (Isole tremiti e Pianosa) e in Mar Ionio, con il controllo dei fondali del Mar Grande e del Mar Piccolo del bacino di taranto. nei mesi di settembre ed ottobre sono stati scandagliati i porti di corigliano calabro e reggio calabria. nel porto di napoli, infine, l’unità ha fornito consulenza specialistica a favore dell’autorità di sistema Portuale del Mar tirreno centrale per poi dirigere verso la propria sede di assegnazione, l’arse- nale di Venezia, per le programmate attività manutentive ai sensori idro-oceanografici di bordo.

Rilievo batimetrico Sicilia Orientale

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relazione annuale 2018

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capitolo 2

Nave Leonardo

l’unità di ricerca leonardo, varata nel 2002, è appartenente alla nato ma è iscritta nel naviglio militare nazionale e armata con equipaggio della Marina Militare.

scheda tecnica:

• dislocamento: 433 t.

• dimensioni: 29 x 9 x 2.8 m. equipaggio: 9

• autonomia: 1200 miglia

• Velocità: 10 nodi.

nuMero rIlIeVo carta nautIca tIPo e ordIne area/ localItà GIornI PreVIstI data InIzIo/fIne rIlIeVo GIornate effettIVe dI esecuzIone GIornate dI ValorIzzazIone e restItuzIone GIornate totalI del rIlIeVo lunGHezza In KM area In KMQ note

sn 210 ordine speciale Porto di ancona molo

rizzo e centro darsena 3 15/04/2018

24/04/2018 3 7.5 10.5 34.2 0.66 //

s.n. 270 1a litorale di augusta e

siracusa 16 07/05/2018

14/05/2018 8 // // 105.78 1.11 //

s.n. 270 2 litorale di augusta e

siracusa 2 08/05/2018

14/05/2018 7 // // 465.70 82.67 //

s.n. 218 ordine speciale Porto corsini banchina

fabbrica vecchia (ravenna) 3 14/06/2018

19/06/2018 4 6 10 76.75 0.39 //

s.n. 148

153

154 ordine speciale Porto di taranto 10 02/07/2018

03/08/2018 20 25 45 132.8 5.98 //

20285 B2018 20286 B2018

204 1a Isole tremiti

(san domino e san nicola) 7 06/08/2018

12/09/2018 24 In corso // 827.5 62.08 //

s.n. 150 1a Porto di corigliano calabro 3 15/09/2018

18/09/2018 4 5 9 52 0.89 //

s.n. 145 1a Porto di reggio calabria 1 09/10/2018

10/10/2018 1 In corso 4 6.22 0.12 //

(31)

rilievi e ricerca

nel corso del 2018, in forza del Memorandum of understanding (Mou) stipulato tra la nato e la MMI, l’unità ha collaborato con l’Istituto Idrografico per attività di rilevi idrografici come di seguito evidenziato:

Nave Alliance

nave allIance, varata presso fincantieri Muggiano nel 1986, è un’unità polivalente di ricerca della nato anch’essa iscritta nel naviglio militare nazionale e armata con equipaggio della Marina Militare.

scheda tecnica:

• dislocamento: 3180 t.

• dimensioni: 93 x 15,2 m.

• equipaggio: 44

• autonomia: 7200 miglia

• Velocità: 16 nodi.

nel 2018 è stata il vettore della spedizione polare High north 18.

nuMero rIlIeVo carta nautIca area/ localItà data InIzIo/fIne rIlIeVo GIornate effettIVe dI GIornate dI ValorIzzazIone e restItuzIone GIornate totalI del rIlIeVo lunGHezza In KM area In KMQ

s.n. s.n. rada della spezia

28/05/2018 17/06/2018 02/07/2018 20/07/2018

16 21 43 473 10.2

(32)

relazione annuale 2018

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capitolo 2

Spedizione Polare High North 18

High north è il programma pluriennale di ricerca scientifica in artico organizzato dalla Marina Militare e coordinato dall’Istituto Idrografico, che coinvolge im- portanti centri di ricerca italiani e stranieri. Il program- ma High north ha avuto inizio nel 2017 ed esemplifica l’impegno dell’Istituto Idrografico nell’ambito della ri- cerca scientifica e della collaborazione con gli enti di ricerca, attraverso personale specialista, piattaforme e strumenti, ponendosi quale centro di eccellenza nel- lo studio dei mari. l’Istituto Idrografico, quale braccio operativo della Marina Militare nel settore della ricerca scientifica, vuole porsi quale elemento di riferimento e traino della ricerca scientifica nei mari artici.

la spedizione effettuata nel 2018 e denominata High north 18 è volta all’acquisizione di dati geofisici marini e al monitoraggio, con un sistema osservativo, del set- tore artico (eastern fram strait – Yermak Plateau – Western-southern svalbard) con la sperimentazione di sistemi multipiattaforma di ultima generazione.

si è svolta nei mari artici dal 7 al 26 luglio a bordo della nave r/V alliance ed è stata coordinata da un punto di vista scientifico e tecnico dalla Prof.ssa rober- ta Ivaldi e dal cf Maurizio demarte dell’Istituto Idro- grafico della Marina (IIM). ricercatori dell’IIM, cnr (consiglio nazionale delle ricerche), enea (agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo svi- luppo economico sostenibile), oGs (Istituto nazionale di oceanografia e Geofisica sperimentale), InGV (Isti- tuto nazionale di Geofisica e Vulcanologia), erI (eu- ropean research Institute), nato - cMre (center for Maritime research and experimentation della nato), Ids (Ingegneria dei sistemi), e-Geos (asI/telespazio company), ffI (norwegian defense research establi-

shment) e università la sorbona di Parigi hanno svolto attività di geofisica marina in mare in 5 aree dell’estremo nord delle svalbard: canale InBIs, sorkapp, storfjorden, Kongsfjorden e Yermak Plateau. la nave è arrivata fino a 81° 50.27’ di latitudine nord, al limite dei ghiacci della banchisa artica. oltre all’esplorazione dei fondali, sono stati gli esperimenti effettuati impiegando nuove tecnologie in modo integrato.

l’area del Kongsfjorden è parte di un esperimento condotto in collaborazione con l’università della sor- bona di Parigi, che ha condotto uno studio integrato delle dinamiche sulla colonna d’acqua utili per iden- tificare anomalie come vortici (gyre e eddy) presenti nell’area, che vanno a modificare la normale dinamica della Wsc (Western spitsbergen current). sono stati impiegati 4 glider, un mooring posizionato in un sito scelto dopo l’indagine MBes per misure di corrente e dinamica della massa d’acqua associate a morfologia e natura del fondo (MBes e box corer). a supporto dello studio della Wsc, in ambito regionale, 4 drifter sono stati impiegati e posizionati a sud delle isole sval-

Recupero Mooring

Nave Alliance in navigazione

(33)

rilievi e ricerca

bard. la loro posizione, che sta seguendo il flusso delle correnti superficiali, viene monitorata giornal- mente. Hanno percorso in un mese oltre 100 miglia nautiche e 2 sono a ne dell’Isola dell’orso e altri 2 a sW del Kongsfjorden.

l’area dello Yermak Plateau è stata caratte- rizzata da una traversa di acquisizione idrografica da 80°10’n – 008° 30’e fino a 81°30’n (oltre 100 miglia nautiche) per la caratterizzazione e la map- patura del fondo. durante le attività con il MBes sono state eseguite stazioni ctd di calibrazione per la velocità del suono che hanno evidenziato masse d’acqua differenti, che da una analisi più dettaglia- ta potrebbero evidenziare la complessa circolazione

presente in questo settore dove è più evidente il recente ritiro della banchisa artica.

dallo Yermak Plateau è stata condotta una navigazione libera costeggiando il ciglio dei ghiacci, effettuando acqui- sizione idrografica delle aree libere fino a latitudine di 81°50’n e longitudine di 017°40’e. al ciglio della banchisa è stato condotto un altro importante espe- rimento dall’atmosfera al fondo. le informazioni acquisite forniscono un quadro di ghiaccio acqua e fondo da immagini satellitari radar (cosmosKYMed progetto arnacosKY, IIM e-Geos) misure con dro- ne aereo (ortofoto e infrarosso), e glider acustico oce- anografico. Questi dati - tipo di ghiaccio, spessore e posizione, moto ondoso, proprietà fisiche dell’acqua, morfologia fondale - acquisiti con nuove tecnologie sono utili per lo sviluppo di algoritmi e nuovi modelli a supporto della navigazione e della ricerca e soc- corso, nonché per il miglioramento di modelli previ- sionali dei flussi oceanici e conseguentemente delle dinamiche dei ghiacci.

sono stati condotti, inoltre, il monitoraggio delle plastiche e di altri indicatori ambientali (clorofilla da ctd o misure di fluorescenza con lIdar, queste ultime acquisite dai ghiacci in rientro a tromso), importante elemento di conoscenza e di riscontro per dinamiche più com-

plesse riferite alle variazione climatiche.

a queste aree sono da aggiungere due siti osser- vativi, cosiddetti mooring, i quali fanno parte di un progetto di monitoraggio a lungo termine condotto dal cnr/oGs delle dinamiche delle masse d’acque e dei depositi sedimentari (sediment drift e casca- ding dynamics). da quest’anno è stata posiziona- ta una nuova catena correntometrica osservativa, grazie al contributo dei 2 enti cnr/oGs a cui si è associato anche l’Istituto Idrografico con strumen- tazione propria. Questi due mooring annuali (s1 e Id2) sono parte della rete osservativa internaziona-

Multibeam

Drifter

(34)

relazione annuale 2018

32

capitolo 2

High North 18 in numeri

tromso 7-26 luglio

46 membri equipaggio 23 ricercatori a bordo

10 enti (IIM, 5 enti di ricerca nazionali e 3 internazionali e 2 ditte nazionali)

17 giorni di navigazione (8-24 luglio) 9090 miglia nautiche percorse

latitudine massima raggiunta:

81° 50.27’ n e 017° 40.68’ e fondale 3103 m

76 stazioni di misura

1500 kmq fondale esplorato 100 miglia a 8°30e di acquisi- zione MBes

33 profili ctd (conducibilità, temperatura, profondità)

1h 20m di volo drone 7 missioni per 5 glider

6 siti per campionamento plastiche 4 mooring per osservazioni a breve e lungo periodo

4 boe lagrangiane di superficie 3 siti caratterizzazione fondale

1 missione di soccorso a glider francese in avaria

(35)

rilievi e ricerca

Supporto MetOc

Per garantire un supporto continuativo alle operazioni navali in area e fuori area, il reparto di Geofisica Marina e oceanografia dell’IIM ha attivato un servizio continuativo, H24, per la fornitura di prodotti di previsione Meteo oceanografica (Metoc), compreso l’intervento del personale in caso di malfunzionamenti nella catena di produzione. Grazie alla collaborazione con il centro nazionale di Meteorologia e climato- logia aeronautica (cnMca), è stato possibile fornire supporto Metoc anche in nuovi settori al di fuori del Mediterraneo allargato.

In particolare, il reparto di Geofisica Marina e oceanografia dell’IIM ha fornito supporto a:

• Campagne addestrative, con la realizzazione di quattro aree del portale Metoc dedicate a oceano atlantico settentrionale (a favore della campagna in nord america di nave alpino), Golfo di Guinea (a favore di nave durand de la Penne), Mar egeo e Mar nero (a favore di nave Palinuro) e nord europa (a favore di nave Vespucci);

• Campagne scientifiche, con la realizzazione di prodotti Metoc specifici per le esigenze di nave alliance nell’oceano artico durante la campagna HIGH nortH 18 e per l’attività nsf charter 2018 in Groenlan- dia, durante la quale è stato fornito un supporto specialistico per la navigazione invernale in aree soggette a formazione di ghiacci attraverso un coordinamento continuo e diretto con cIncnaV e l’unità navale;

• COMDINAV TRE per l’attività esercitativa delle forze da sbarco durante l’esercitazione Mare aperto 18-2, con la fornitura di prodotti specialistici di modellistica della zona di surf finalizzata alla pianificazione dell’attività di sbarco;

• unità navali impegnate in Operazione Sophia nello stretto di sicilia, Operazione Atalanta in ocea- no Indiano e nelle esercitazioni Mare Aperto 18-1, Mare Aperto 18-2, ITAMINEX18 in Mediterraneo;

• Operazione Sea Guardian nel ruolo di IMetoc assisting nation attraverso la fornitura di previsioni di correnti marine e profili verticali di velocità del suono alla osG IMetoc ln (deu) e con le consulenze specialistiche fornite per la gestione dei modelli oceanografici al Multinational Metoc support Group (Mn MsG);

• NATO Allied Maritime Command, durante l’esercitazione dynamic Manta 18 nel Mediterraneo e con la fornitura di prodotti oc per l’area del Mediterraneo, canale della Manica e Golfo di Biscaglia;

• MARISTAT 3° reparto, per il lavoro pro-dottrina sMG, con la realizzazione di una climatologia del Mar Mediterraneo;

• MARISTANAV TA, per l’ingresso e l’ormeggio di nave caVour nel Mar Piccolo.

(36)
(37)

carta n. titolo scala data ed.

71 rada e Porto di Piombino 30.000 dicembre 2017

carta n. titolo scala data ed.

149 Porto di Gallipoli 7.500 dicembre 2017

281 rade di la Maddalena e s.

stefano 5.000 dicembre

2017 2056

Int.3199

da cap d’antibes a

cap ferrat 25.000 dicembre 2017 257

Int. 3391 Porto di trapani 7.500 febbraio 2018 57 Porti di chiavari e lavagna 5.000 febbraio

2018 62

Int. 3369 Porto di livorno 10.000 Marzo 2018 99

Int. 3395 Porto di Gioia tauro 10.000 Marzo 2018

20 da licata a Marina di avola 100.000 Marzo 2018

2160 litorale di Portovecchio

ecc… 50.000 aprile

2018

carta n. titolo scala data ed.

71 rada e

Porto di Piombino 30.000 Giugno 2018

299 litorale di cagliari 30.000 Giugno 2018 222

Int.3464 litorale di Venezia 50.000 Giugno 2018

33 dal lago di lesina a ortona

e Isole tremiti 100.000 luglio 2018 1111

Int.1

simboli abbreviazioni t.

in uso nelle carte nautiche /// luglio 2018

36 da ancona a rimini 100.000 agosto 2018

116 Isole di capraia e Gorgona 25.000 settembre 2018

924 da Porto corsini

all’ Isola Pag 250.000 settembre 2018

211 Porto di Pescara 5.000 settembre 2018

Produzione e distribuzione

PRODUZIONE E DISTRIBUZIONE

Cartografia

continua il consolidamento del nuovo flusso di produzione dei documenti nautici basato sulla centralità del dato conservato in un database unico da impiegare per tutta la filiera produttiva. nel corso del 2018 è proseguita l’opera di razionalizzazione e ammodernamento della nuova filiera produttiva introdotta nel 2016 attraverso il progressivo inserimento delle suite informatiche specialistiche commercializzate dalla ditta teledYne carIs nei quotidiani processi produttivi. le electronic navigation chart (enc) che nel 2018 sono state mantenute aggiornate interamente con suite carIs sono 74, 24 in più rispetto al 2017.

la collaborazione con il centro di ricerca Interuniversitario sull’Ingegneria delle Piattaforme Informati- che (cIPI) dell’università di Genova ha permesso di realizzare un primo prototipo del sistema per il supporto alla sicurezza della navigazione (“Progetto uP”) con la visualizzazione della cartografia ufficiale attraverso l’impiego di un MaP server. sono in corso le definizioni dell’architettura di base e specifica del software da sviluppare sulla base del prototipo, da parte del gruppo di lavoro tecnico, a guida IIM, con la partecipazione di personale di MarIcoGecaP e del cIPI.

I dati del 2018:

Nuove Carte 1

Nuove Edizioni 20

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