“Bottle Act”
il workshop
“Dai diamanti non nasce
niente, dalle bottiglie…”
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1 - Un po’ di storia
Le prime materie plastiche erano sostanze naturali quali la gomma lacca per sigillare e lucidare e la cheratina per produrre bottoni.
Il primo materiale sintetico è stata la celluloide inventata nel 1856 da Alexander Parkes, in sostituzione dell’avorio per produrre palle da biliardo e manici di utensili.
Nel 1909 fu inventata la bachelite dal belga-americano Leo Hendrik Beakeland. Nel 1940 in Inghilterra, Germania e Stati Uniti fu messo a punto il nylon e il PVC, in seguito il teflon e le schiume plastiche.
Il viaggio dalla celluloide alle materie plastiche più moderne passa dalla rivoluzione avviata da Giulio Natta nel 1954 con la scoperta (al Politecnico di Milano) del polipropilene che gli è valsa il premio Nobel per la chimica nel 1963. Prima di tale evento, la plastica era stata usata per sostituire materiali naturali rari o preziosi (avorio, ambra, seta, legno). Con la nascita del polipropilene si è aperta una nuova era culturale nella quale gli oggetti sono progettati appositamente per essere realizzati in plastica. Leggeri, colorati, resistenti, economici, riutilizzabili: in pochi anni le industrie sono riuscite a realizzare oggetti di qualità elevata e sempre più raffinati esteticamente
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2 - Produzione, lavorazione, uso e riuso del polipropilene
Una serie di monomeri derivanti dal petrolio vengono uniti a formare polimeri nello stesso modo in cui una serie di vagoni compone un treno. La struttura che si crea è regolare grazie ai catalizzatori che rendono ordinata la reazione chimica di polimerizzazione. Giulio Natta nel 1954 ha sintetizzato, per la prima volta, un polimero regolare.
I polimeri regolari sono termoplastici o termoindurenti: nei primi il calore si usa per modificare la forma ma non la struttura, nei secondi il calore modifica irreversibilmente la forma e la struttura.
Le materie plastiche di cui l’80% è di tipo termoplastico, diventano oggetti attraverso tre tipi di procedimenti:
1 – stampaggio a iniezione (pressa e stampo) per oggetti pieni.
2 – estrusione (filiera per ottenere prodotti in continuo) per barre, tubi e profilati.
3 – soffiaggio per bottiglie, contenitori e serbatoi.
La maggior parte della plastica di tipo termoplastico, può essere riciclata fondendo e riportando il materiale allo stato originale o molto simile. Solo il 2% del petrolio estratto è utilizzato come materia prima per la plastica ma non è possibile il riciclaggio totale a causa dell’aggiunta di additivi degradanti il materiale ad ogni riciclo. La leggerezza della plastica fa risparmiare carburante nei trasporti ma gli imballaggi aggiungono un peso del 40%.
Se si brucia la plastica l’energia che si ottiene è paragonabile a quella del petrolio ma la maggior parte della produzione odierna non è biodegradabile. I prodotti plastici sono molto resistenti ma vengono maggiormente usati per oggetti usa e getta.
3 - La bottiglia di plastica
Tra gli oggetti plastici a soffiaggio la bottiglia è quello prodotto in maggior quantità, il suo componente è il polietilene tereftalato (PET).
La sua forma è molto resistente con l’impiego di minima quantità di materiale. Una volta usata ha quattro possibili alternative:
1 – riutilizzarla 2 – riciclarla 3 – bruciarla
4 – buttarla in discarica
3 L’alternativa più economica è il suo riuso, poi il riciclo e l’incenerimento con recupero energetico, infine buttare la bottiglia in discarica è l’ipotesi più costosa.
L’alternativa che tratteremo in questo workshop è quella del riuso che offre una casistica variegata. Alcuni degli esempi che seguono utilizzano la bottiglia nella sua forma originaria con assemblaggi particolari, altri esempi ne modificano la forma con tagli e fusione.
In tutti i casi vengono esaltate le caratteristiche di trasparenza e leggerezza dell’oggetto “bottiglia di plastica”:
3/1 Riuso architettonico
Foto 1 – parete divisoria costruita da Klein Dytham architecture, per gli uffici della Danone negli Stati Uniti d’America: sono bottiglie da mezzo litro di acqua vuote sostenute da cavi verticale agganciati a due profilati orizzontali
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Foto 2 – parete divisoria costruita da Tadao Ando per il ristorante “Morimoto” di New York: sono bottiglie di plastica da mezzo litro piene e illuminate da una serie di led bianchi
Foto 3 – La Heineken ha studiato delle bottiglie di birra a sezione quadrata per il riutilizzo in forma di mattoni
Foto 4 – PET house, Guatemala 2005: abitazione ricostruita da volontari usando PET al posto di mattoni troppo cari
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3/2 Arredo urbano
Foto 5 – Kevin Kelly progetta lampioni come arredi urbani nel bosco di Pietroburgo
3/3 Arredamento di interni
Foto 6 – poltrona “fresco grasso” di bottiglie di plastica schiacciate e sciolte (Società Eastman – disegnatore Tom Dixon
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3/4 Illuminazione
Foto 7 – lampada di Michelle Brand da fondi di bottiglie
Foto 8 – “Light Animale 33” di Pircher e Peugeot, studio Walkingthings”. Sistema di illuminazione modulare a 33 bottiglie
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Foto 9 – lampada di Sara Turner
3/5 Costumi di scena
Foto 10 – “Amazing” costumi teatrali realizzati con bottiglie di plastica elaborate
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3/6 Grandi realizzazioni
Foto 11 – Manolo Benvenuti: scultura a forma di barca con struttura in ferro e tamponatura in plastica da bottiglie fuse.
Foto 12 – albero di Natale realizzato con bottiglie tagliate e riscaldate
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4 – Obiettivi del progetto
Il progetto si pone il raggiungimento dei seguenti obiettivi:
• Acquisire le nozioni scientifiche di base per capire e conoscere l’equilibrio ambientale e la struttura degli ecosistemi;
• Capire quanto è importante, in una società civile, rispettare l’ambiente al fine di migliorare la qualità della vita;
• Farsi portavoce di una cultura ambientale presso la propria famiglia e nei contesti in cui si vive, si studia o si lavora;
• Adottare comportamenti responsabili nella vita di tutti i giorni al fine di preservare la natura e la biodiversità;
• Costruire una mentalità capace di pensare per relazioni, in una visione sistemica dell’ambiente, ispirando le proprie azioni al senso del limite.
• Recuperare gli aspetti relazionali messi a dura prova dall’isolamento a contrasto da COVID 19.
5 – Tipologie di lavorazione
a. Uso diverso della bottiglia: fiore di buste di plastica avvitate al tappo della bottiglia;
b. Trasformazione con coltello e forbici attraverso tagli: salta palline con collo di bottiglia e tappo, o attraverso tagli e piegature: tazza e scatolina con base cilindrica di bottiglia;
c. Rifiniture dei tagli con candele o accendino: piccoli fiori per bigiotteria con parte liscia di
bottiglia, o rifiniture dei tagli piatti con ferro da stiro protetto da foglio di alluminio: salta palline, tazza, bracciale;
d. Deformazione della plastica con pistola termica: modifica della bottiglia per vaso, stella, fiore, pesce
e. Bucatura con piccolo saldatore da stagno: buchi di fiori e foglie per collana, bracciale, spilla, stella, pesce.
6 - Esercitazioni pratiche
1. Il primo oggetto che ogni ragazzo potrà eseguire è un fiore con bottiglia, tappo, elastico e buste di plastica colorate.
2. Il secondo oggetto è un giocattolo, il “salta pallina” realizzabile solo con l’uso delle forbici con il collo di bottiglia, tappo, cordicella e foglio di carta.
3. Il terzo oggetto è una tazza realizzabile solo con l’uso delle forbici con la base cilindrica della bottiglia.
4. Il quarto oggetto è una scatolina realizzabile solo con l’uso delle forbici con la base cilindrica della bottiglia, elastico e bucatrice.
5. Il quinto oggetto è una collana di fiori e foglie realizzabile con forbici e candela o accendino o pistola termica con la parte liscia delle bottiglie colorate, bucatura con bucatrice o con saldatore e cordicella colorata.
6. Il sesto oggetto è un bracciale realizzabile con forbici e candela o ferro da stiro e foglio di alluminio ricavando un anello di bottiglia a cui si possono aggiungere fiori come per la collana o cordicelle colorate .
10 7. Il settimo oggetto è una spilla realizzabile forbici e candela con il collo della bottiglia tagliato a
fiore o farfalla che si blocca sulla stoffa con il suo tappo.
8. L’ottavo oggetto è un vaso realizzabile, dopo il taglio del collo bottiglia, con la deformazione della pistola termica.
9. Il nono oggetto è una stella realizzabile con forbici con la base cilindrica della bottiglia, bucatura con bucatrice di una punta e con deformazione delle punte con pistola termica.
10. Il decimo oggetto è un pesciolino realizzabile con forbici con il collo e la parte cilindrica della bottiglia, bucatura della pinna superiore con bucatrice e deformazione della coda con pistola termica.
11. Ci sono poi oggetti che possono essere realizzati insieme da tutti i bambini, come un tendaggio di basi di bottiglie unite con fili passanti, alberi con struttura di canaline di plastica su cui vengono infilate bottiglie intere, a forma di foglia e fiori di buste di plastica, prati formati da tappeti di rete su cui legare strisce di buste di plastica, e tanto altro….
7 – Calendarizzazione
I corsi si terranno presso la scuola secondaria di primo grado dalle ore 15:00 alle ore 18:00:
2 – 9 – 16 – 23 – 30 novembre 2021 7 dicembre 2021
Dalle ore 15:00 alle ore 17:00 14 dicembre 2021
Bracciano, 1 settembre 2021
Percorsi di Crescita APS
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