Divulgazione a cura di Centro Ricerche Produzioni Animali - C.R.P.A. S.p.a. — Autorità di Gestione: Direzione Agricoltura, caccia e pesca della Regione Emilia-Romagna. Iniziativa realizzata nell’ambito del Programma regionale di sviluppo rurale 2014 -2020 — T ipo di operazione 16.1.01 — Gruppi operativi del partenariato europeo per l’innovazione: “Produttività e sostenibilità dell'agricoltura” — Focus Area 2A - Ammodernamento e diversificazione — Progetto “Compost Barn per le vacche da latte nell’area del Parmigiano - Reggiano: una soluzione stabulativa innovativa, sostenibile e alternativa alle cuccette”.
Newsletter 2 – Ottobre 2019
Compost Barn per le vacche da latte nell'area del Parmigiano Reggiano:
una soluzione stabulativa innovativa, sostenibile e alternativa alle cuccette
Fase 2 - I costi di costruzione delle stalle convenzionali
La Fase 2 del progetto ha previsto la predisposizione di modelli di stalle libere tradizionali per l'allevamento delle vacche da latte, con riferimento alle tipologie più diffuse nell'area del Parmigiano Reggiano. A tale scopo, sono state sfruttate le informazioni derivanti dall'analisi del database degli allevamenti (vedi Newsletter n. 1).
Lo scopo era quello di avere dei valori di costo parametrici aggiornati da poter confrontare con quelli di stalle innovative che adottano la soluzione compost barn, prevedendo una metodologia univoca per tutti gli schemi impostati. Il lavoro ha previsto 5 tappe: 1) dimensionamento della
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mandria; 2) progettazione della stalla; 3) calcolo della produzione di effluenti zootecnici; 4) progettazione delle strutture di stoccaggio degli effluenti; 5) stima del costo di costruzione mediante computo metrico estimativo.
Il primo passo è stato la definizione delle mandrie di progetto, che devono riferirsi alle dimensioni riscontrate negli allevamenti del campione analizzato. Sono state fissate 2 mandrie di progetto:
• M) con capienza di 130 vacche da latte, di poco superiore alla media di 120 vacche del campione, che quindi è rappresentativa delle aziende di dimensioni medie;
• G) con capienza di 200 vacche, che rappresenta le aziende di grandi dimensioni.
La mandria è stata suddivisa in 3 gruppi:
• gruppo vacche fresche (lattazione),
• gruppo vacche medie e stanche (lattazione),
• gruppo vacche asciutte.
Mediante apposito programma di calcolo del CRPA si è proceduto al dimensionamento analitico delle due mandrie di progetto, con solo riferimento alla componente vacche, partendo dalle seguenti assunzioni relative ai principali parametri riproduttivi e produttivi:
• interparto medio d'allevamento = 400 d;
• media parti/vacca per carriera = 3,5;
• durata media fase asciutta = 60 d;
• durata fase vacche fresche = 95 d;
• mortalità vacche = 4%.
Il numero di posti da prevedersi è di seguito indicato, distintamente per le due mandrie:
Gruppo Mandria M Mandria G
Vacche fresche (box 1) 32 66
Vacche medie e stanche (box 2) 78 104
Vacche asciutte (box 3) 20 30
Totale 130 200
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Nella progettazione effettiva delle stalle si sono verificate piccole differenze nel dimensionamento dei gruppi, sulla base dei layout previsti e degli spazi disponibili.
Le 4 stalle in progetto sono divise in 2 gruppi: 2 schemi per la mandria M e altri 2 schemi per la mandria G.
Sulla base del campione analizzato, si è scelto di impostare 3 modelli di stalla a cuccette e 1 modello di stalla a lettiera. Inoltre, si è ipotizzata alimentazione a piatto unico (unifeed).
Per esigenze di confrontabilità, si è assunta una ben definita tipologia di capannone, con struttura d'acciaio zincato a pilastri e travi IPE, mantenendo inalterate le caratteristiche di base, ma variandone le dimensioni e le luci in accordo con gli schemi progettuali proposti.
Nei progetti allestiti sono state anche dimensionate le strutture esterne per lo stoccaggio degli effluenti zootecnici, in base ai parametri indicati dal Regolamento n.3/2017 della Regione Emilia- Romagna in materia di utilizzazione agronomica degli effluenti d'allevamento.
Il dimensionamento è stato fatto con riferimento ai minimi di legge, che corrispondono alla produzione di liquame per 120 d, compresi i reflui della zona di mungitura, e alla produzione di letame per 90 d, utilizzando i valori unitari delle tabelle 1 e 4 dell'Allegato I del Regolamento citato.
I progetti redatti non prevedono, invece, tutte le altre strutture che di norma completano l'insediamento di un allevamento bovino da latte, quali zona di mungitura, stalle per bovini da rimonta e vitelli, strutture di servizio ecc.
Di seguito si descrivono brevemente i 4 modelli di stalle convenzionali.
Modello ST1, con zona di riposo a lettiera permanente e zona di alimentazione distinta pulita da raschiatore meccanico, con capienza di 130 vacche. Il capannone presenta una lunghezza totale (distanza pilastri estremi) di 93,6 m e una larghezza (interno pilastri) di 13,1 m; la superficie utile coperta è pari a 1.650 m2, di cui circa 915 m2 in zona di riposo e circa 379 m2 in zona di alimentazione. La corsia di foraggiamento è posta all'esterno della pilastrata, coperta dallo sporto del tetto, con la rastrelliera autocatturante posta fra i pilastri; il fronte alla mangiatoia prevede 0,72 m/vacca.
Le principali superfici unitarie di progetto sono le seguenti: 7,04 m2/vacca di zona di riposo, 9,96 m2/vacca di superficie di stabulazione e 12,7 m2/vacca di superficie utile coperta.
La produzione annuale di effluenti zootecnici è la seguente: 3.510 m3 di letame, 1.139 m3 di liquame e 1.001 m3 di reflui di mungitura.
Modello ST2, con zona di riposo a cuccette su 2 file groppa-groppa, con capienza di 131 vacche; le cuccette sono del tipo a buca da utilizzarsi con lettiera di paglia e le corsie di smistamento e di
Divulgazione a cura di Centro Ricerche Produzioni Animali - C.R.P.A. S.p.a. — Autorità di Gestione: Direzione Agricoltura, caccia e pesca della Regione Emilia-Romagna. Iniziativa realizzata nell’ambito del Programma regionale di sviluppo rurale 2014 -2020 — T ipo di operazione 16.1.01 — Gruppi operativi del partenariato europeo per l’innovazione: “Produttività e sostenibilità dell'agricoltura” — Focus Area 2A - Ammodernamento e diversificazione — Progetto “Compost Barn per le vacche da latte nell’area del Parmigiano - Reggiano: una soluzione stabulativa innovativa, sostenibile e alternativa alle cuccette”.
alimentazione sono pulite con raschiatori meccanici. Il capannone presenta una lunghezza totale di 93,6 m e una larghezza di 12,2 m. La superficie utile coperta è pari a 1.510 m2, di cui circa 775 m2 in zona di riposo e circa 379 m2 in zona di alimentazione. La corsia di foraggiamento è posta all'esterno della pilastrata, coperta dallo sporto del tetto, con la rastrelliera autocatturante posta fra i pilastri; lo spazio alla mangiatoia prevede 0,72 m/vacca.
Le principali superfici unitarie di progetto sono le seguenti: 5,91 m2/vacca di zona di riposo, 8,81 m2/vacca di superficie di stabulazione e 11,52 m2/vacca di superficie utile coperta.
La produzione annuale di effluenti zootecnici è la seguente: 1.482 m3 di letame, 1.560 m3 di liquame e 1.001 m3 di reflui di mungitura. Si utilizza un separatore meccanico per liquami del tipo a compressione elicoidale, che tratta tutti gli effluenti in miscela, producendo 1.313 m3/anno di solido e 2.736 m3/anno di frazione liquida.
Modello ST3, con zona di riposo a cuccette su 4 file testa-testa, con capienza di 200 vacche; le cuccette sono del tipo a buca da utilizzarsi con lettiera di paglia e le corsie di smistamento e di alimentazione sono pulite con raschiatori meccanici. Il capannone presenta una lunghezza totale di 79,2 m e una larghezza di 28,5 m. La superficie utile coperta è pari a 2.278 m2, di cui circa 1.208 m2 in zona di riposo e circa 644 m2 in zona di alimentazione. La corsia di foraggiamento è posta centralmente, con le due aree di stabulazione ai lati; le rastrelliere autocatturanti prevedono uno spazio alla mangiatoia di 0,72 m/vacca.
Le principali superfici unitarie di progetto sono le seguenti: 6,04 m2/vacca di zona di riposo, 9,26 m2/vacca di superficie di stabulazione e 11,39 m2/vacca di superficie utile coperta.
La produzione annuale di effluenti zootecnici è la seguente: 3.156 m3 di letame, 1.560 m3 di liquame e 1.428 m3 di reflui di mungitura. Si utilizza un separatore meccanico per liquami del tipo a compressione elicoidale, che tratta tutti gli effluenti in miscela, producendo 1.995 m3/anno di solido e 4.151 m3/anno di frazione liquida.
Modello ST4, con zona di riposo a cuccette su 4 file groppa-groppa, con capienza di 200 vacche; le cuccette sono del tipo a buca da utilizzarsi con lettiera di paglia e le corsie di smistamento e di alimentazione sono pulite con raschiatori meccanici. Il capannone presenta una lunghezza totale di 72 m e una larghezza di 24,3 m; la superficie utile coperta è pari a 2.343 m2, di cui circa 1.207 m2 in zona di riposo e circa 586 m2 in zona di alimentazione. Sono presenti 2 corsie di foraggiamento poste all'esterno delle pilastrate, con le aree di stabulazione poste all'interno; le rastrelliere autocatturanti sono poste fra i pilastri e lo spazio alla mangiatoia prevede 0,72 m/vacca.
Le principali superfici unitarie di progetto sono le seguenti: 6,04 m2/vacca di zona di riposo, 8,97 m2/vacca di superficie di stabulazione e 11,71 m2/vacca di superficie utile coperta.
La produzione annuale di effluenti zootecnici è la seguente: 2.280 m3 di letame, 2.400 m3 di
Divulgazione a cura di Centro Ricerche Produzioni Animali - C.R.P.A. S.p.a. — Autorità di Gestione: Direzione Agricoltura, caccia e pesca della Regione Emilia-Romagna. Iniziativa realizzata nell’ambito del Programma regionale di sviluppo rurale 2014 -2020 — T ipo di operazione 16.1.01 — Gruppi operativi del partenariato europeo per l’innovazione: “Produttività e sostenibilità dell'agricoltura” — Focus Area 2A - Ammodernamento e diversificazione — Progetto “Compost Barn per le vacche da latte nell’area del Parmigiano - Reggiano: una soluzione stabulativa innovativa, sostenibile e alternativa alle cuccette”.
liquame e 1.428 m3 di reflui di mungitura. Si utilizza un separatore meccanico per liquami del tipo a compressione elicoidale, che tratta tutti gli effluenti in miscela, producendo 1.983 m3/anno di solido e 4.125 m3/anno di frazione liquida.
La progettazione è stata condotta con l'ausilio del programma AutoCAD Map 3D 2015, mentre la compilazione dei computi metrici estimativi è stata svolta con il software di cantieristica STR Vision CPM v.9.2, utilizzando un Listino prezzi aggiornato al 2017 derivato in parte dal Prezzario per opere e interventi in agricoltura della Regione Emilia-Romagna.
I costi unitari parametrici sono riferiti alla capienza della stalla e alle sue superfici, in particolare alla superficie di stabulazione SS (somma di zona di riposo e di zona di alimentazione), alla superficie utile coperta SUC (SS + corsia di foraggiamento) e alla superficie totale del tetto STT (in proiezione orizzontale).
Il costo della stalla riferito alla capienza varia da un minimo di 3.792 €/vacca per la ST4 a un massimo di 4.293 €/vacca per la ST3; in media, le stalle più piccole hanno un costo unitario del 2%
maggiore di quello delle stalle più grandi. Se si aggiunge il costo delle opere esterne di stoccaggio degli effluenti (concimaie e vasche liquami), il modello meno costoso rimane ST4, con 4.790
€/vacca, mentre il costo maggiore passa al modello ST2, con 5.401 €/vacca.
Per quanto riguarda il parametro SS, il costo medio del corpo stalla dei 4 schemi si colloca sui 442
€/m2, con un minimo di 407 €/m2 per ST1 e un massimo di 473 €/m2 per ST2.
Il costo riferito alla SUC vede il valore minimo di 320 €/m2 per ST1 e il valore massimo di 377 €/m2 per ST3, con una media generale di 346 €/m2.
Infine, il parametro STT registra una media di 311 €/m2, con un minimo di 281 €/m2 per la stalla ST1 e un massimo di 328 €/m2 per la stalla ST3.
Per approfondimenti: http://compostbarn.crpa.it
Per informazioni: [email protected] oppure [email protected]