Banca Carime Società per Azioni
Sede Sociale e Direzione Generale: Cosenza, Viale Crati
Codice Fiscale, Partita IVA ed Iscrizione al Registro delle Imprese di Cosenza n. 13336590156 Iscritta all'Albo delle Banche al n. 5562 - ABI n. 03067.6
Appartenente al Gruppo bancario Unione di Banche Italiane, iscritto all'Albo dei Gruppi Bancari n. 3111.2 Sito internet www.ubibanca.com/carime
Soggetta all’attività di direzione e coordinamento di Unione di Banche Italiane Scpa
Il presente documento costituisce un supplemento (il “Supplemento” o il “Primo Supplemento”) al Documento di Registrazione di Banca Carime S.p.A. (“Banca Carime” o l’“Emittente” o la “Banca”) depositato presso Consob in data 14 maggio 2015, a seguito di approvazione comunicata con nota n. 0036044/15 del 7 maggio 2015 (il
“Documento di Registrazione”).
Il presente Supplemento è stato redatto ai sensi dell’articolo 16 della Direttiva 2003/71/CE e successive modifiche e dell’articolo 94, comma 7, del Decreto Legislativo del 24 febbraio 1998, n. 58, come successivamente modificato (TUF), a seguito dell’avvenuta pubblicazione del Bilancio Semestrale Abbreviato al 30 giugno 2015 dell’Emittente.
Il presente Supplemento è stato depositato presso la Consob in data 28 ottobre 2015 a seguito di approvazione comunicata con nota n. 0082120/15 del 22 ottobre 2015.
L’adempimento di pubblicazione del presente Supplemento non comporta alcun giudizio della Consob sull’opportunità dell’investimento proposto e sul merito dei dati e delle notizie allo stesso relativi.
Il presente Supplemento è a disposizione del pubblico per la consultazione sul sito internet dell’Emittente all’indirizzo web www.ubibanca.com/carime e, in forma stampata e gratuita, richiedendone una copia presso la sede legale dell’Emittente.
Ai sensi dell’articolo 95-bis, comma 2, del TUF, gli investitori che - prima della pubblicazione del presente Supplemento - abbiano già concordato di acquistare o sottoscrivere strumenti finanziari hanno il diritto, esercitabile entro due giorni lavorativi dopo tale pubblicazione, di revocare la loro accettazione mediante l’invio di una comunicazione scritta da consegnare presso la sede e le filiali dell’Emittente dove sono stati sottoscritti i titoli.
Alla data di pubblicazione del presente Supplemento non ci sono offerte in corso.
PRIMO SUPPLEMENTO AL
DOCUMENTO DI REGISTRAZIONE
INDICE
DICHIARAZIONE DI RESPONSABILITÀ... 3
RAGIONI DEL SUPPLEMENTO ... 4
MODIFICHE AL CAPITOLO 3. “FATTORI DI RISCHIO ED INFORMAZIONI SELEZIONATE” ... 5
MODIFICHE AL CAPITOLO 11 “INFORMAZIONI FINANZIARIE RIGUARDANTI LE ATTIVITÀ E LE PASSIVITÀ, LA SITUAZIONE FINANZIARIA E I PROFITTI E LE PERDITE DELL’EMITTENTE” ... 20
MODIFICHE AL CAPITOLO 14 “DOCUMENTI ACCESSIBILI AL PUBBLICO” ... 25
DICHIARAZIONE DI RESPONSABILITÀ
PERSONE RESPONSABILI
Indicazione delle persone responsabili
Banca Carime S.p.A., con Sede Sociale in Cosenza, Viale Crati, si assume la responsabilità delle informazioni contenute nel presente Supplemento.
Dichiarazione di responsabilità
Banca Carime S.p.A., con Sede Sociale in Cosenza, Viale Crati, avendo adottato tutta la ragionevole diligenza a tale scopo, attesta che le informazioni contenute nel presente Supplemento sono, per quanto a propria conoscenza, conformi ai fatti e non presentano omissioni tali da alterarne il senso.
RAGIONI DEL SUPPLEMENTO
Il presente Supplemento è stato redatto in considerazione dell’avvenuta pubblicazione del Bilancio Semestrale Abbreviato al 30 giugno 2015 dell’Emittente.
Il Supplemento apporterà pertanto, modifiche ed integrazioni al Documento di Registrazione.
Ai sensi dell’articolo 95-bis, comma 2, del TUF, gli investitori che - prima della pubblicazione del presente Supplemento - abbiano già concordato di acquistare o sottoscrivere strumenti finanziari hanno il diritto, esercitabile entro due giorni lavorativi dopo tale pubblicazione, di revocare la loro accettazione mediante l’invio di una comunicazione scritta da consegnare presso la sede e le filiali dell’Emittente dove sono stati sottoscritti i titoli.
Alla data di pubblicazione del presente Supplemento non ci sono offerte in corso.
MODIFICHE AL CAPITOLO 3. “FATTORI DI RISCHIO ED INFORMAZIONI FINANZIARIE SELEZIONATE”
Il “Rischio relativo all’assenza del Credit Spread dell’Emittente” del paragrafo 3.1. “Fattori di rischio” viene sostituito integralmente con il seguente:
Rischio relativo all’assenza del Credit Spread dell’Emittente
Si richiama l’attenzione dell’investitore sulla circostanza che, per l’Emittente, non è possibile determinare un valore di credit spread (inteso come differenza tra il rendimento di una obbligazione plain vanilla di riferimento dell’Emittente e il tasso Interest Rate Swap su durata corrispondente) atto a consentire un ulteriore apprezzamento della rischiosità dell’Emittente.
Il “Rischio connesso alle perdite di esercizio” del paragrafo 3.1. “Fattori di rischio” viene integralmente sostituito con il seguente:
Rischio connesso alle perdite d’esercizio
Il bilancio dell’Emittente al 31 dicembre 2014 si è chiuso con una perdita netta pari a 467 milioni di Euro, rispetto all’utile netto registrato nell’esercizio 2013 pari a 24 milioni di Euro.
La perdita d’esercizio al 31 dicembre 2014 è essenzialmente riconducibile alla rilevazione della svalutazione durevole dell’avviamento conseguente all’impairment test effettuato ai sensi dello IAS 36.
Il primo semestre 2015 si è chiuso con una perdita netta pari a 3,2 milioni di Euro, in aumento rispetto alla perdita netta registrata nel primo semestre 2014 pari a 1,4 milioni di Euro.
La perdita del primo semestre 2015 è influenzata dallo sviluppo negativo del risultato netto della gestione finanziaria, in particolare dalla contrazione del margine d'interesse e dal ridimensionamento del margine commissionale, solo in parte compensato dall’effetto positivo della politica di contenimento dei costi operativi.
Per ulteriori informazioni si rinvia al paragrafo 3.2. “Informazioni finanziarie selezionate dell’Emittente”.
Il “Rischio connesso all’evoluzione della regolamentazione del settore bancario ed alle modifiche intervenute nella disciplina sulla risoluzione delle crisi bancarie” del paragrafo 3.1. “Fattori di rischio” viene sostituito integralmente con il seguente:
Rischio connesso all’evoluzione della regolamentazione del settore bancario ed alle modifiche intervenute nella disciplina sulla risoluzione delle crisi bancarie
L’Emittente è soggetto ad un’articolata e stringente regolamentazione, nonché all’attività di vigilanza, esercitata dalle istituzioni preposte (in particolare, Banca Centrale Europea, Banca d’Italia e CONSOB ). Sia la regolamentazione applicabile, sia l’attività di vigilanza, sono soggette, rispettivamente, a continui aggiornamenti ed evoluzioni della prassi.
Oltre alla normativa di matrice sovranazionale e nazionale e di natura primaria o regolamentare in ambito finanziario e bancario, l’Emittente è soggetto a specifiche normative, in tema, tra l’altro, di antiriciclaggio, usura, tutela del cliente (consumatore).
La fase di forte e prolungata crisi dei mercati ha portato all’adozione di discipline più rigorose da parte delle autorità internazionali. A partire dal 1° gennaio 2014, parte della Normativa di Vigilanza è stata modificata in base alle indicazioni derivanti dai c.d. accordi di Basilea III, principalmente con finalità di un significativo rafforzamento dei requisiti patrimoniali minimi, del contenimento del grado di leva finanziaria e dell’introduzione di policy e di regole quantitative per l’attenuazione del rischio di liquidità negli istituti bancari.
In particolare, per quanto concerne l’innalzamento dei requisiti patrimoniali, gli accordi di Basilea III prevedono una fase transitoria con livelli minimi di patrimonializzazione via via crescenti; a regime, ovvero a partire dal 2019, tali livelli contemplano per le banche un Common Equity Tier 1 ratio pari almeno al 7% delle attività ponderate per il
attività ponderate per il rischio (tali livelli minimi includono il c.d. “capital conservation buffer”, vale a dire un
«cuscinetto» di ulteriore capitalizzazione obbligatoria).
Per quanto concerne la liquidità, gli accordi di Basilea III prevedono, tra l’altro, l’introduzione di un indicatore di breve termine (Liquidity Coverage Ratio, o “LCR”), avente come obiettivo la costituzione e il mantenimento di un buffer di liquidità che consenta la sopravvivenza della banca per un periodo temporale di trenta giorni in caso di grave stress, e di un indicatore di liquidità strutturale (Net Stable Funding Ratio, o “NSFR”) con orizzonte temporale superiore all’anno, introdotto per garantire che attività e passività presentino una struttura per scadenze sostenibile.
Relativamente a questi indicatori, si segnala che:
- per l’indicatore LCR è previsto un valore minimo del 60% a partire dal 1° ottobre 2015, con un minimo in progressivo aumento fino a raggiungere il 100% dal 1° gennaio 2018 secondo il regolamento UE n. 575/2013 (“CRR”);
- per l’indicatore NSFR, è prevista una soglia minima del 100% da rispettare a partire dal 1° gennaio 2018.
Nonostante l’evoluzione normativa summenzionata preveda un regime graduale di adattamento ai nuovi requisiti prudenziali, gli impatti sulle dinamiche gestionali dell’Emittente potrebbero essere significativi.
Tra le novità regolamentari si segnala la Direttiva 2014/59/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, pubblicata il 12 giugno 2014 sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea, in ordine alla istituzione di un quadro di risanamento e risoluzione delle crisi degli enti creditizi e delle imprese di investimento (Bank Recovery and Resolution Directive o “BRRD”, o “Direttiva”), che s’inserisce nel contesto della definizione di un meccanismo unico di risoluzione delle crisi e del Fondo unico di risoluzione delle crisi bancarie.
Tra gli aspetti innovativi della BRRD si evidenzia l’introduzione di strumenti e poteri che le Autorità nazionali preposte alla risoluzione delle crisi bancarie (le “Autorità”) possono adottare per la risoluzione di una situazione di crisi o dissesto di una banca. Ciò al fine di garantire la continuità delle funzioni essenziali dell’ente, riducendo al minimo l’impatto del dissesto sull’economia e sul sistema finanziario nonché i costi per i contribuenti ed assicurando che gli azionisti sostengano le perdite per primi e che i creditori le sostengano dopo gli azionisti purché nessun creditore subisca perdite superiori a quelle che avrebbe subito se la banca fosse stata liquidata con procedura ordinaria di insolvenza. In particolare, in base alla Direttiva, si registra il passaggio da un sistema di risoluzione della crisi basato su risorse pubbliche (c.d. bail-out) a un sistema in cui le perdite vengono trasferite agli azionisti, ai detentori di titoli di debito subordinato, ai detentori di titoli di debito non subordinato e non garantito, ed infine ai depositanti per la parte eccedente la quota garantita, ovvero per la parte eccedente Euro 100.000,00 (c.d. bail-in).
Pertanto, con l’applicazione dello strumento del “bail-in”, i sottoscrittori potranno subire la svalutazione, con possibilità di azzeramento del valore nominale, nonché la conversione in titoli di capitale delle Obbligazioni, anche in assenza di una formale dichiarazione di insolvenza dell’Emittente.
Inoltre, ove ricorrano i presupposti, le Autorità potranno richiedere l’utilizzo del Fondo di risoluzione unico di cui al Regolamento (UE) n. 806/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio, finanziato mediante contributi versati dalle banche a livello nazionale.
La Direttiva dovrà essere applicata a decorrere dal 1° gennaio 2015, fatta eccezione per le disposizioni relative allo strumento del “bail-in” per le quali è stata prevista la possibilità per lo Stato Membro di posticipare il termine di decorrenza, al più tardi, al 1° gennaio 2016 anche se le relative disposizioni potranno essere applicate agli strumenti finanziari già in circolazione ancorché emessi prima dei suddetti termini. Si segnala, tuttavia, che è tuttora in corso il processo di recepimento a livello nazionale della Direttiva.
Al riguardo si rinvia al “Rischio connesso all'utilizzo del “bail in” e degli altri strumenti di risoluzione previsti dalla Direttiva europea in tema di risanamento e risoluzione degli enti creditizi” inserito alla Sezione 4 – Fattori di rischio del Prospetto di Base per il programma di emissione denominato: “Banca Carime S.p.A. Obbligazioni Zero Coupon, Tasso Fisso, Tasso Fisso Step Up / Step Down, Tasso Fisso Callable, Tasso Variabile e Tasso Misto, con possibilità di devoluzione e/o messa a disposizione per l’erogazione di finanziamenti di una somma espressa come importo fisso o come percentuale dell’importo nominale collocato”.
Si segnala che l’implementazione della Direttiva 2014/49/UE (Deposit Guarantee Schemes Directive) del 16 aprile 2014 e della Direttiva 2014/59/UE (Bank Recovery and Resolution Directive) del 15 maggio 2014 nonché l’istituzione del Meccanismo di Risoluzione Unico (Regolamento UE n. 806/2014 del 15 luglio 2014) potrà comportare un impatto significativo sulla posizione economica e patrimoniale della Banca in quanto impongono, a partire dall’esercizio 2015, l’obbligo di costituire specifici fondi tramite contribuzioni a carico degli enti creditizi.
Stante l’evoluzione normativa, si è riscontrata l’obbligazione di contribuzione in capo al Gruppo UBI Banca e di conseguenza alla Banca che, relativamente al Single Resolution Fund (Fondo di Risoluzione ai sensi della Direttiva 2014/59/UE Bank Recovery and Resolution Directive), ha quindi proceduto a stimare la quota annua dovuta al Fondo nazionale di risoluzione pari, per l’esercizio 2015, a Euro 0,7 milioni; tale onere, stante la non definitività del medesimo, è stato contabilizzato alla voce “Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri” nella Relazione Semestrale al 30 giugno 2015. L’importo che sarà richiesto dall’Autorità competente potrà infatti essere riscontrato solo nel corso del secondo semestre, all’atto del ricevimento della comunicazione inviata dall’Autorità competente.
Si segnala inoltre che la quota annua dovuta ai sensi della Direttiva 2014/49/UE (Deposit Guarantee Schemes Directive) del 16 aprile 2014 (DGS), stimata in Euro 1,5 milioni, sarà presumibilmente viceversa contabilizzata nell’ambito del terzo trimestre 2015 stante i termini di recepimento fissati dalla stessa.
Il rischio “Rischi connessi con la crisi economica/finanziaria” rititolato “Rischio connesso alla crisi economico/finanziaria ed all'impatto delle attuali incertezze del contesto macroeconomico” del paragrafo 3.1. “Fattori di rischio” viene sostituito integralmente con il seguente testo:
Rischio connesso alla crisi economico/finanziaria ed all'impatto delle attuali incertezze del contesto macroeconomico
L’andamento dell’Emittente è influenzato dalla situazione economica generale, nazionale e dell’intera area Euro, e dalla dinamica dei mercati finanziari e, in particolare, dalla solidità e dalle prospettive di crescita dell’economia delle aree geografiche in cui l’Emittente opera. In particolare, la capacità reddituale e la solvibilità dell’Emittente sono influenzati dall’andamento di fattori quali le aspettative e la fiducia degli investitori, il livello e la volatilità dei tassi di interesse a breve e lungo termine, i tassi di cambio, la liquidità dei mercati finanziari, la disponibilità e il costo del capitale, la sostenibilità del debito sovrano, i redditi delle famiglie e la spesa dei consumatori, i livelli di disoccupazione, l’inflazione e i prezzi delle abitazioni.
Variazioni avverse di tali fattori, in particolar modo in periodi di crisi economico-finanziaria, potrebbero condurre l’Emittente a subire perdite, incrementi dei costi di finanziamento, riduzioni del valore delle attività detenute, con un potenziale impatto negativo sulla liquidità della Banca e sulla sua stessa solidità patrimoniale.
Il quadro macroeconomico è attualmente connotato da significativi profili di incertezze, in relazione: (a) alle tendenze dell’economia reale con riguardo alle prospettive di ripresa e consolidamento delle dinamiche di crescita economica nazionale e di tenuta delle economie in quei paesi, come Stati Uniti e Cina, che hanno mostrato una crescita anche consistente negli ultimi anni; (b) ai futuri sviluppi della politica monetaria della BCE, nell’area Euro, e della FED, nell’area del dollaro, ed alle politiche, attuate da diversi Paesi, volte a favorire svalutazioni competitive delle proprie valute; (c) alla sostenibilità dei debiti sovrani di alcuni Paesi e alle connesse tensioni che si registrano, in modo più meno ricorrente, sui mercati finanziari. In particolare, si richiamano, in proposito: (i) i recenti sviluppi della crisi relativa al debito sovrano della Grecia - che hanno posto rilevanti incertezze, non rientrate del tutto, sulla futura permanenza della Grecia nell’area euro, se non, in una prospettiva estrema, per il possibile contagio, tra i mercati dei debiti sovrani, dei diversi paesi, sulla stessa tenuta del sistema monetario europeo fondato sulla moneta unica, (ii) le recenti turbolenze sui principali mercati finanziari asiatici, tra cui, in particolare quello cinese. Sussiste pertanto il rischio che la futura evoluzione dei richiamati contesti possa produrre effetti negativi sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell’Emittente.
Dopo il “Rischio di credito” del paragrafo 3.1. “Fattori di rischio” viene inserito il seguente nuovo fattore di rischio:
Rischio connesso al deterioramento della qualità del credito
La persistenza della crisi economica nazionale ed internazionale, e le conseguenti difficoltà nella capacità di rimborso da parte dei debitori, si riflettono anche sul buon esito dei crediti erogati.
La qualità del credito viene misurata tramite vari indicatori, tra i quali il rapporto tra le sofferenze e gli impieghi dell’Emittente in un dato momento storico. Di seguito si riportano tabelle con gli indicatori della qualità del credito raffrontati con i dati di sistema, laddove disponibili, riferiti alla classe dimensionale comparabile a quella dell’Emittente.
Tabella 2 - Principali indicatori di rischiosità creditizia SEMESTRE
CHIUSO AL 30 GIUGNO
2015
ESERCIZIO CHIUSO
AL 31 DICEMBRE
2014
DATI MEDI DI SISTEMA
AL 31 DICEMBRE
2014 (*)
ESERCIZIO CHIUSO
AL 31 DICEMBRE
2013
DATI MEDI DI SISTEMA
AL 31 DICEMBRE
2013 (**) SOFFERENZE
LORDE/IMPIEGHI LORDI
10,04% 8,27% 10,7% 5,43% 9,4%
SOFFERENZE NETTE/IMPIEGHI NETTI
6,10% 5,20% 4,7%(***) 3,39% 4,2%(****)
PARTITE ANOMALE LORDE (*****) /IMPIEGHI LORDI
16,37% 15,35% 18,5% 12,81% 16,6%
PARTITE ANOMALE NETTE (*****) /IMPIEGHI NETTI (1)
11,58% 11,26% 10,9%(***) 9,83% 10,1%(****)
RAPPORTO DI COPERTURA DELLE PARTITE ANOMALE
33,49% 30,50% 46,6% 26,26% 44,6%
RAPPORTO DI COPERTURA DELLE SOFFERENZE
42,92% 40,43% 60.3% 40,10 % 58,6%
RAPPORTO SOFFERENZE NETTE/PATRIMONIO NETTO (******)
23,90% 21,13% n.d. 10,25% n.d.
RETTIFICHE SU CREDITI / CREDITI NETTI VERSO CLIENTELA
1,71% 1,91% n.d. 1,14% n.d.
INDICE GRANDI RISCHI / IMPIEGHI NETTI (*******)
0,02% 1,91% n.d. 3,65% n.d.
(*)Fonte: Banca d’Italia, Rapporto sulla stabilità finanziaria, n.1 aprile 2015 Tavola 3.1 primi 5 gruppi.
(**) Fonte: Banca d’Italia, Rapporto sulla stabilità finanziaria, n.1, maggio 2014, Tavola 3.1 primi 5 gruppi (***) Fonte: Appendice relazione annuale Banca d’Italia 2015 (pag. 129)
(****) Fonte: Appendice relazione annuale Banca d’Italia 2014 (pag. 170)
(*****) Categorie che compongono le partite anomale: sofferenze, incagli (inadempienze probabili), crediti ristrutturati (inadempienze probabili), esposizioni scadute e sconfinate (esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate).
(******) Patrimonio netto comprensivo del risultato dell’esercizio.
(*******) Al numeratore del rapporto viene considerata l’effettiva esposizione al rischio della Banca, dopo l’applicazione delle ponderazioni alle posizioni rilevate come “grandi esposizioni”.
1 Partite Anomale Nette / Impieghi Netti
L’indice di copertura delle partite anomale evidenzia un miglioramento, passando dal 30,50% al 33,49%, conseguente a maggiori accantonamenti effettuati nel semestre. Ciò ha determinato una riduzione dell’esposizione netta dei crediti deteriorati che, rapportandosi ad un totale impeghi netti in flessione proporzionalmente maggiore, determina un peggioramento dell’indicatore “Partite Anomale nette / Impieghi Netti”.
Per ulteriori informazioni sulla qualità del credito dell’Emittente si rinvia al Paragrafo 3.2. “Informazioni finanziarie selezionate dell’Emittente” del presente Supplemento, ed ai paragrafi “Principali dati e indicatori” e “Relazione sulla Gestione” del Bilancio di esercizio dell’Emittente per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014, nonché “Principali dati e indicatori” e “Note di commento sull’andamento della gestione” del Bilancio semestrale abbreviato al 30 giugno 2015.
Il rischio “Esposizione al rischio sovrano” rititolato “Rischio di esposizione al debito sovrano” del paragrafo 3.1. “Fattori di rischio” viene sostituito integralmente con il seguente testo:
Rischio di esposizione al debito sovrano
La crisi del debito sovrano ha condizionato l’andamento dei mercati e le scelte di politica economica di molti Paesi europei.
L’esposizione nei confronti degli Stati sovrani detenuta dall’Emittente al 30 giugno 2015 ammonta complessivamente al 30 giugno 2015 Euro 294.897 migliaia (contro un dato al 31 dicembre 2014 pari a Euro 436.556 migliaia).
In maggior dettaglio, al 30 giugno 2015 l’esposizione comprende titoli di debito per Euro 17.186 migliaia che rappresentano il 51,58% del totale delle attività finanziarie, crediti per Euro 186.613 migliaia e garanzie e impegni per Euro 91.098 migliaia ; si precisa che tale esposizione è interamente nei confronti dello Stato Italiano.
Per ulteriori informazioni in merito all’esposizione al debito dei singoli stati sovrani si rinvia alla tabella 6 del paragrafo 3.2 come modificato dal presente Supplemento, al paragrafo “Informativa relativa alle esposizioni Sovrane” del bilancio semestrale abbreviato al 30 giugno 2015 e al paragrafo “Informativa relativa alle esposizioni Sovrane” del documento “Relazioni e Bilancio di Banca Carime al 31 dicembre 2014”.
Il “Rischio di mercato” del paragrafo 3.1. “Fattori di rischio” viene sostituito integralmente con il seguente:
Rischio di mercato
Si definisce rischio di mercato il rischio di perdite di valore degli strumenti finanziari detenuti dall’Emittente per effetto dei movimenti delle variabili di mercato (a titolo esemplificativo ma non esaustivo, tassi di interesse, prezzi dei titoli, tassi di cambio) che potrebbero generare un deterioramento della solidità patrimoniale dell’Emittente.
I risultati finanziari dell’Emittente sono legati al contesto operativo in cui l’Emittente medesimo svolge la propria attività. L’Emittente è quindi esposto a potenziali cambiamenti nel valore degli strumenti finanziari, ivi inclusi i titoli emessi da Stati sovrani, dovuti a fluttuazioni di tassi di interesse, dei tassi di cambio delle valute, dei prezzi dei titoli quotati sui mercati e delle materie prime e degli spread di credito, e/o altri rischi.
Al riguardo, anche un rilevante investimento in titoli emessi da Stati sovrani può esporre la Banca a significative perdite di valore dell’attivo patrimoniale.
Tali fluttuazioni potrebbero essere generate da cambiamenti nel generale andamento dell’economia, dalla propensione all’investimento degli investitori, da politiche monetarie e fiscali, dalla liquidità dei mercati su scala globale, dalla disponibilità e costo dei capitali, da interventi delle agenzie di rating, da eventi politici a livello sia locale sia internazionale e da conflitti bellici e atti di terrorismo.
Il rischio di mercato si manifesta sia relativamente al portafoglio di negoziazione (trading book) che comprende gli strumenti finanziari di negoziazione e gli strumenti derivati ad essi collegati, sia al portafoglio bancario (banking book) che comprende le attività e le passività finanziarie diverse da quelle costituenti il trading book.
Con riferimento al VaR del trading book, per quanto concerne il primo semestre chiusosi al 30 giugno 2015, il profilo di rischio medio dell’Emittente (pari a Euro 345) risulta in diminuzione rispetto ai valori medi al 31 dicembre 2014 (pari a Euro 595).
Con riferimento ai rischi di banking book, il rischio di mercato, misurato in termini di VaR, è stato nel corso del primo semestre 2015 mediamente pari a Euro 57.680. Al 31 dicembre 2014 il VaR è pari a Euro 76.920 rispetto a Euro 218.832 al 31 dicembre 2013. Al 30 giugno 2015 il VaR è pari a Euro 42.894.
Per ulteriori informazioni si rinvia alla tabella 7 del paragrafo 3.2 come modificato dal presente Supplemento e alla
“Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura” – Sezione 2 – Rischi di mercato della Nota integrativa inserita nel documento “Relazioni e Bilancio di Banca Carime al 31 dicembre 2014”.
Il “Rischio connesso all’assenza di rating dell’Emittente” del paragrafo 3.1. “Fattori di rischio” viene eliminato dal Documento di Registrazione in quanto già inserito nella Nota Informativa.
Il “Rischio collegato a procedimenti giudiziari” del paragrafo 3.1. “Fattori di rischio” viene sostituito integralmente con il seguente:
Rischio collegato a procedimenti giudiziari
Il rischio derivante da procedimenti giudiziari consiste nella possibilità per l’Emittente di dover sostenere risarcimenti, in caso di esito sfavorevole degli stessi. Le più consuete controversie giudiziarie sono relative ad azioni di nullità, annullamento, inefficacia o risarcimento danni conseguenti a operazioni afferenti all’ordinaria attività bancaria e finanziaria svolta dall’Emittente.
Nel corso dello svolgimento della propria attività, l’Emittente è parte di alcuni procedimenti amministrativi, giudiziari e/o arbitrali da cui potrebbero derivare obblighi risarcitori per importi rilevanti a carico dello stesso.
A fronte dei propri contenziosi, nel bilancio semestrale abbreviato al 30 giugno 2015, l’Emittente evidenzia una passività potenziale pari a 6,7 milioni di Euro, ed un fondo rischi ed oneri pari ad un ammontare complessivo di 25,4 milioni di Euro.
Per una dettagliata informativa sui principali contenziosi si rinvia al paragrafo 11.6.1 del Documento di Registrazione.
***
Il paragrafo 3.2. “Informazioni finanziarie selezionate dell’Emittente” è interamente sostituito dal presente:
3.2. Informazioni finanziarie selezionate dell’Emittente
Si riporta di seguito una sintesi dei dati e degli indicatori patrimoniali, economici e finanziari su base individuale maggiormente significativi, tratti dal bilancio semestrale abbreviato al 30 giugno 2015, sottoposto a revisione limitata, e dal bilancio sottoposto a revisione degli esercizi chiusi al 31 dicembre 2014 e al 31 dicembre 2013, redatti secondo i principi contabili internazionali.
Il patrimonio di vigilanza ed i coefficienti patrimoniali sono stati calcolati tenendo conto degli aggiornamenti normativi per quanto riguarda il calcolo dei coefficienti e dei rischi di mercato nonché della nuova normativa di Basilea 3, ed in conformità con quanto disposto dalla Banca d’Italia con la Circolare n 285 del 17 dicembre 2013 (Disposizioni di vigilanza per le banche) e successive modifiche e in conformità alla normativa di volta in volta vigente.
Tabella 1 - Indicatori patrimoniali e fondi propri (dati in migliaia di Euro e valori in percentuale) INDICATORI E
FONDI PROPRI (NORMATIVA IN VIGORE DAL 01/01/2014)
SEMESTRE CHIUSO
AL 30 GIUGNO
2015*
ESERCIZIO CHIUSO
AL 31 DICEMBRE
2014*
Soglie minime comprensive della Riserva di conservazio ne del capitale transitoria
INDICATORI E FONDI PROPRI (NORMATIVA IN VIGORE FINO AL 31/12/2013)
ESERCIZIO CHIUSO
AL 31 DICEMBRE
2013
Common equity Tier 1/Attività di rischio ponderate (CET1 ratio)
42,63% 38,20% 5,125%
CORE TIER ONE RATIO (Patrimonio di base al netto delle preference shares / Attività di rischio ponderate - RWA)
40,04%
Tier 1/Attività di rischio ponderate – (Tier 1 capital ratio) (1)
42,63% 38,20% 6,625%
TIER ONE CAPITAL
RATIO
(Patrimonio di base / Attività di rischio
ponderate - RWA)
40,04%
Total Capital Ratio (Fondi propri/Attività di rischio ponderate-
RWA) 42,63% 38,20% 8,625%
TOTAL CAPITAL RATIO
(Patrimonio di Vigilanza / Attività di rischio
ponderate - RWA)
38,95%
Fondi Propri
1.008.289 1.002.955 - PATRIMONIO
DI VIGILANZA 812.621 Capitale Primario
di Classe 1 (CET1) 1.008.289 1.002.955 - PATRIMONIO
DI BASE 835.507 Capitale
aggiuntivo di classe 1 (AT1)
- - -
-
Capitale di Classe
2 (Tier 2) - - -
PATRIMONIO SUPPLEMENT ARE
-22.886
- ELEMENTI DA
DEDURRE -
RWA 2.635.377 2.625.295 - RWA 2.086.463 RWA / Totale
Attivo 33,65% 36,11% - RWA / Totale
Attivo 24,71%
Leverage ratio** 13,80% - 3% - -
* I dati al 30 giugno 2015 e al 31 dicembre 2014 non sono confrontabili con quelli al 31 dicembre 2013 in quanto la normativa di riferimento ha subito un radicale cambiamento così come meglio specificato nella “Parte F - Informazioni sul Patrimonio” del fascicolo di Bilancio al 31.12.2014.
** Il leverage ratio è un indicatore minimo di leva finanziaria avente l’obiettivo di porre un tetto all’espansione delle
Classe 1 dell'ente (Tier 1) e le esposizioni complessive dell'ente, secondo quanto previsto dall’art. 429 del Regolamento 575/2013. Tale indicatore è oggetto di segnalazione da parte delle banche all’Organismo di Vigilanza da marzo 2014, tuttavia, alla data attuale, non è stata definita la soglia minima (ma solo una raccomandazione del Comitato di Basilea che il risultato sia pari o superiore al 3%) e la relativa data di decorrenza.
(1) Tale soglia è in vigore dal 1 gennaio 2015 (fino al 31 dicembre 2014 era il 6,125%)
Dal 1° gennaio 2014 è applicabile la nuova disciplina armonizzata per le banche e le imprese di investimento contenuta nella Direttiva 2013/36/UE (CRD IV) e nel Regolamento 575/2013 (CRR) del 26 giugno 2013, che traspongono nell’Unione Europea gli standard definiti dal Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria (cd.
framework Basilea 3).
Si precisa che l’Emittente non fornisce coefficienti patrimoniali fully phased e che l’Autorità di Vigilanza alla data del presente Supplemento non ha imposto all’Emittente requisiti prudenziali ulteriori rispetto a quelli vigenti.
La Banca, a seguito di autorizzazione da parte dell’Autorità di vigilanza*, utilizza i modelli interni per il calcolo dei requisiti patrimoniali a fronte del rischio di credito - segmento “Esposizioni verso imprese” (“Corporate”) – e dei rischi operativi, a far data dalla segnalazione al 30 giugno 2012.
In seguito al provvedimento di autorizzazione della Banca d’Italia n. 689988 del 19 luglio 2013, dalla segnalazione al 30 giugno 2013 la Banca utilizza i modelli interni per il calcolo dei requisiti patrimoniali anche a fronte del rischio di credito relativo al segmento Retail regolamentare (sotto-classi “Altre esposizioni al dettaglio” (“SME Retail”) ed “Esposizioni garantite da immobili residenziali”).
* Provvedimento della Banca d’Italia n. 423940 del 16 maggio 2012.
Di seguito si riportano tabelle con gli indicatori della qualità del credito raffrontati con i dati di sistema riferiti alla classe dimensionale comparabile a quella dell’Emittente.
Tabella 2. - Principali indicatori di rischiosità creditizia SEMESTRE
CHIUSO AL 30 GIUGNO
2015
ESERCIZIO CHIUSO
AL 31 DICEMBRE
2014
DATI MEDI DI SISTEMA
AL 31 DICEMBRE
2014 (*)
ESERCIZIO CHIUSO
AL 31 DICEMBRE
2013
DATI MEDI DI SISTEMA
AL 31 DICEMBRE
2013 (**) SOFFERENZE
LORDE/IMPIEGHI LORDI
10,04% 8,27% 10,7% 5,43% 9,4%
SOFFERENZE NETTE/IMPIEGHI NETTI
6,10% 5,20% 4,7%(***) 3,39% 4,2%(****)
PARTITE ANOMALE LORDE (*****) /IMPIEGHI LORDI
16,37% 15,35% 18,5% 12,81% 16,6%
PARTITE ANOMALE NETTE (*****) /IMPIEGHI NETTI (1)
11,58% 11,26% 10,9%(***) 9,83% 10,1%(****)
RAPPORTO DI COPERTURA DELLE PARTITE ANOMALE
33,49% 30,50% 46,6% 26,26% 44,6%
RAPPORTO DI COPERTURA DELLE SOFFERENZE
42,92% 40,43% 60.3% 40,10 % 58,6%
RAPPORTO SOFFERENZE NETTE/PATRIMONIO NETTO (******)
23,90% 21,13% n.d. 10,25% n.d.
RETTIFICHE SU CREDITI / CREDITI NETTI VERSO CLIENTELA
1,71% 1,91% n.d. 1,14% n.d.
INDICE GRANDI RISCHI / IMPIEGHI NETTI (*******)
0,02% 1,91% n.d. 3,65% n.d.
(*)Fonte: Banca d’Italia, Rapporto sulla stabilità finanziaria, n.1 aprile 2015 Tavola 3.1 primi 5 gruppi.
(**) Fonte: Rapporto sulla stabilità finanziaria, n. 1, maggio 2014 (***) Fonte: Appendice relazione annuale Banca d’Italia 2015 (pag. 129) (****) Fonte: Appendice relazione annuale Banca d’Italia 2014 (pag. 170)
(*****) Categorie che compongono le partite anomale: sofferenze, incagli (inadempienze probabili), crediti ristrutturati (inadempienze probabili), esposizioni scadute e sconfinate (esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate).
(******) Patrimonio netto comprensivo del risultato dell’esercizio.
(*******) Al numeratore del rapporto viene considerata l’effettiva esposizione al rischio della Banca, dopo l’applicazione delle ponderazioni alle posizioni rilevate come “grandi esposizioni”.
1 Partite Anomale Nette / Impieghi Netti
L’indice di copertura delle partite anomale evidenzia un miglioramento, passando dal 30,50% al 33,49%, conseguente a maggiori accantonamenti effettuati nel semestre. Ciò ha determinato una riduzione dell’esposizione netta dei crediti deteriorati che, rapportandosi ad un totale impeghi netti in flessione
proporzionalmente maggiore, determina un peggioramento dell’indicatore “Partite Anomale nette / Impieghi Netti”.
Tabella 2.1 - Principali indicatori di rischiosità creditizia al 30 giugno 2015
SEMESTRE CHIUSO AL 30 GIUGNO
2015 SOFFERENZE LORDE/IMPIEGHI LORDI
10,04%
SOFFERENZE NETTE/IMPIEGHI NETTI
6,10%
INADEMPIENZE PROBABILI LORDE*/IMPIEGHI LORDI
5,90%
INADEMPIENZE PROBABILI NETTE*/IMPIEGHI NETTI
5,06%
ESPOSIZIONE SCADUTE E/O SCONFINANTI DETERIORATE
LORDE **/IMPIEGHI LORDI 0,43%
ESPOSIZIONE SCADUTE E/O SCONFINANTI DETERIORATE
NETTE **/IMPIEGHI NETTI 0,43%
RAPPORTO DI COPERTURA DELLE SOFFERENZE
42,92%
RAPPORTO SOFFERENZE NETTE / PATRIMONIO NETTO
23,90%
RAPPORTO DI COPERTURA DELLE ESPOSIZIONI
SCADUTE E/O SCONFINANTI DETERIORATE 5,10%
RAPPORTO DI COPERTURA DELLE INADEMPIENZE
PROBABILI 19,53%
COSTO DEL RISCHIO
(RAPPORTO RETTIFICHE SU CREDITI E AMMONTARE DEI CREDITI NETTI VERSO CLIENTELA)
rapportato ad anno
1,71%
* Ai sensi della circolare Banca d’Italia n. 272 del 30 luglio 2008 come modificata, in tale voce rientrano le esposizioni creditizie, diverse dalle sofferenze, per le quali la banca giudichi improbabile che, senza il ricorso ad azioni quali l’escussione delle garanzie, il debitore adempia integralmente (in linea capitale e/o interessi) alle sue obbligazioni creditizie.
** Ai sensi della circolare Banca d’Italia n. 272 del 30 luglio 2008 come modificata, in tale voce rientrano le esposizioni per cassa, diverse da quelle classificate tra le sofferenze o le inadempienze probabili, che, alla data di riferimento della segnalazione, sono scadute o sconfinanti, da oltre 90 giorni con carattere continuativo.
Le tabelle di seguito riportate espongono alcuni indici che esprimono la composizione dei crediti deteriorati, per ciascuno dei periodi di riferimento.
Tabella 2bis – Composizione dei crediti deteriorati al 30.06.2015 (in migliaia di Euro) SEMESTRE CHIUSO AL 30 GIUGNO 2015
Esposizione lorda Rettifiche di valore complessive
Esposizione netta
SOFFERENZE
449.736 -193.010 256.726
INADEMPIENZE PROBABILI
(INCAGLI) 254.407 -50.090 204.317
INADEMPIENZE PROBABILI (ESPOSIZIONI
RISTRUTTURATE)
10.204 -1.587 8.617
ESPOSIZIONI SCADUTE E/O SCONFINANTI
DETERIORATE
(ESPOSIZIONI SCADUTE E SCONFINATE)
19.228 -981 18.247
TOTALE 733.575 -245.668 487.908
Tabella 2ter – Composizione dei crediti deteriorati al 31.12.2014 e al 31.12.2013 (in migliaia di Euro) ESERCIZIO CHIUSO AL 31
DICEMBRE 2014
ESERCIZIO CHIUSO AL 31 DICEMBRE 2013 Esposizio
ne lorda
Rettifiche di valore complessi
ve
Esposizion e netta
Esposizion e lorda
Rettifiche di valore complessiv
e
Esposizion e netta
SOFFERENZE
381.036 -154.058 226.978 266.823 -107.005 159.818 INCAGLI
297.369 -59.022 238.347 308.885 -53.236 255.649
ESPOSIZIONI
RISTRUTTURATE 10.386 -1.613 8.773 9.198 -1.655 7.543 ESPOSIZIONI
SCADUTE 18.471 -1.013 17.458 44.253 -3.352 40.901
Tabella 3 – Principali dati di conto economico (in migliaia di Euro) SEMESTRE
CHIUSO AL 30 GIUGNO
2015
SEMESTRE CHIUSO
AL 30 GIUGNO
2014
VARIAZIONE
%
ESERCIZIO CHIUSO
AL 31 DICEMBRE
2014
ESERCIZIO CHIUSO
AL 31 DICEMBRE
2013
VARIAZIONE
%
MARGINE
D’INTERESSE 77.114 88.308 -12,68% 173.688 178.803 -2,86%
COMMISSIONI
NETTE 56.538 60.929 -7,21% 117.207 110.584 5,99%
MARGINE DI INTERMEDIAZ IONE
133.878 149.913 -10,70% 291.597 304.927 -4,37%
RISULTATO NETTO DELLA GESTIONE FINANZIARIA
97.266 107.943 -9,89% 208.310 247.396 -15,80%
COSTI
OPERATIVI 100.173 105.725 -5,25% 231.726 208.081 11,36%
UTILE DELLA OPERATIVITÀ CORRENTE AL LORDO DELLE IMPOSTE
-2.860 2.205 n.s. -674.216 39.855 n.s.
UTILE D’ESERCIZIO (1)
-3.195 -1.432 n.s. -466.881 24.010 n.s.
(1) Utile d’esercizio
Il bilancio dell’Emittente al 31 dicembre 2014 si è chiuso con una perdita netta pari a 467 milioni di Euro, rispetto all’utile netto registrato nell’esercizio 2013 pari a 24 milioni di Euro.
La perdita d’esercizio al 31 dicembre 2014 è essenzialmente riconducibile alla rilevazione della svalutazione durevole dell’avviamento conseguente all’impairment test effettuato ai sensi dello IAS 36.
Il primo semestre 2015 si è chiuso con una perdita netta pari a 3,2 milioni di Euro, in aumento rispetto alla perdita netta registrata nel primo semestre 2014 pari a 1,4 milioni di Euro.
La perdita del primo semestre 2015 è influenzata dallo sviluppo negativo del risultato netto della gestione finanziaria, in particolare dalla contrazione del margine d'interesse e dal ridimensionamento del margine commissionale, solo in parte compensato dall’effetto positivo della politica di contenimento dei costi operativi.
Tabella 4 – Principali dati di stato patrimoniale (in migliaia di Euro) SEMESTRE
CHIUSO AL 30 GIUGNO
2015
ESERCIZIO CHIUSO AL 31 DICEMBRE
2014
CREDITI VERSO
CLIENTELA 4.211.958 4.366.169
RACCOLTA DIRETTA DA
CLIENTELA 5.454.950 5.761.012
RACCOLTA INDIRETTA
DA CLIENTELA 6.966.317 6.917.646
POSIZIONE
INTERBANCARIA NETTA 2.040.348 2.129.804
ATTIVITÀ FINANZIARIE
(*) 33.319 33.718
TOTALE ATTIVO
7.030.149 7.269.863
PATRIMONIO NETTO (ESCLUSO UTILE D’ESERCIZIO)
1.077.518 1.541.014
CAPITALE SOCIALE
1.468.209 1.468.209
(*) Sono state considerate le attività finanziarie detenute per la negoziazione, valutate al fair value, disponibili per la vendita e detenute fino alla scadenza.
Tabella 5 – Indicatori di liquidità
SEMESTRE CHIUSO AL 30 GIUGNO
2015
ESERCIZIO CHIUSO AL 31 DICEMBRE
2014
ESERCIZIO CHIUSO AL 31 DICEMBRE
2013
LOAN TO DEPOSIT RATIO
77,21 % 75,79% 73,94%
Il loan to deposit ratio è calcolato come rapporto tra impieghi a clienti e raccolta diretta (debiti verso clientela e titoli in circolazione) come riportati nel bilancio.
La Banca, in quanto appartenente ad un Gruppo Bancario, non è tenuta all’applicazione delle regole di liquidità su base individuale, deroga esercitata da Banca d’Italia (Circ. n.285 Parte II Cap.11 Sez. III) ai sensi dell’articolo 8 par.2 della CRR. Gli indicatori Liquidity Coverage Ratio (LCR) e Net Stable Funding Ratio (NSFR) verranno predisposti solo a livello consolidato e dalle stime effettuate non si ravvisano criticità sul rispetto delle soglie minime regolamentari, considerando anche gli aggiornamenti derivanti dal recepimento Regolamento Delegato (UE) 2015/61 della Commissione del 10 ottobre 2014 che integra il Regolamento (UE) n. 575/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio che entrerà in vigore ad ottobre 2015.
Tabella 6 - Esposizione del portafoglio dell’Emittente nei confronti di debitori sovrani (dati in migliaia di euro)
L’Emittente ha esposizioni verso debitori sovrani interamente nei confronti dello Stato Italiano. Il rating dello Stato Italiano rilasciato dall’agenzia di rating Standard & Poor’s è BBB-.
SEMESTRE CHIUSO AL 30 GIUGNO
2015
ESERCIZIO CHIUSO AL 31 DICEMBRE
2014
Valore nominale
Valore di bilancio
Fair Value
Valore nominale
Valore di bilancio
Fair Value
Titoli di
debito (*) 17.000 17.186 17.186 17.000 17.163 17.163
% incidenza su ammontare complessivo delle attività finanziarie (**)
51,31% 51,58% 51,58% 50,66% 50,90% 50,90%
Ammontare titoli di debito strutturati
- - - - - -
Crediti (***) 177.885 186.613 186.613 261.842 266.362 268.092
% incidenza rispetto all’ammontare dei crediti verso la clientela
3,97% 4,43% 4,22% 5,68% 6,10% 5,81%
Garanzie e
Impegni 91.127 91.098 n.a. 153.048 153.031 n.a.
TOTALE 286.012 294.897 n.a. 431.890 436.556 n.a.
* Tali titoli sono classificati nella voce 40 dello stato patrimoniale (Attività finanziarie disponibili per la vendita).
** Al denominatore sono state considerate le attività finanziarie detenute per la negoziazione, valutate al fair value, disponibili per la vendita e detenute fino alla scadenza pari al 30 giugno 2015 a 33.319 migliaia di Euro e al 31 dicembre 2014 a 33.718 migliaia di Euro.
*** La voce comprende tutte le forme tecniche di finanziamento nei confronti dei Debitori Sovrani secondo la normativa di Bilancio (Circ.262 Banca d'Italia)
Tabella 7 - Esposizione del portafoglio dell’Emittente ai rischi di mercato (dati in Euro)
SEMESTRE CHIUSO AL 30 GIUGNO
2015
ESERCIZIO CHIUSO AL 31 DICEMBRE
2014
ESERCIZIO CHIUSO AL 31 DICEMBRE
2013
VALUE AT RISK
DELL’ESPOSIZIONE AL RISCHIO DI MERCATO RELATIVAMENTE AL PORTAFOGLIO DI NEGOZIAZIONE (TRADING BOOK)
227* 360* 1.211*
VALUE AT RISK
DELL’ESPOSIZIONE AL RISCHIO DI MERCATO RELATIVAMENTE AL PORTAFOGLIO BANCARIO (BANKING BOOK)
42.894* 76.920* 218.832*
*VaR a 1 giorno calcolato con modelli interni non validati da Banca d’Italia
Con riferimento al VaR del trading book, per quanto concerne il primo semestre chiusosi al 30 giugno 2015 , il profilo di rischio medio dell’Emittente (pari a Euro245) risulta in diminuzione rispetto ai valori medi al 31 dicembre 2014 (pari a Euro 595).
Con riferimento ai rischi di banking book, il rischio di mercato, misurato in termini di VaR, è stato nel corso del primo semestre 2015 mediamente pari a Euro 57.680. Al 31 dicembre 2014 il VaR è pari a Euro 76.920 rispetto a Euro 218.832 al 31 dicembre 2013. Al 30 giugno 2015 il VaR è pari a Euro 42.894.
MODIFICHE AL CAPITOLO 11 “INFORMAZIONI FINANZIARIE RIGUARDANTI LE ATTIVITÀ E LE PASSIVITÀ, LA SITUAZIONE FINANZIARIA E I PROFITTI E LE PERDITE DELL’EMITTENTE”
Il paragrafo 11.1 “Informazioni finanziarie relative agli esercizi passati” è interamente sostituito dal presente:
11.1. Informazioni finanziarie relative agli esercizi passati
Le informazioni finanziarie relative all’Emittente sono contenute nei documenti finanziari incorporati mediante riferimento al presente Documento di Registrazione relativi ai bilanci individuali chiusi al 31 dicembre 2014 e al 31 dicembre 2013, sottoposti a revisione legale dei conti e al bilancio semestrale abbreviato al 30 giugno 2015, sottoposto a revisione limitata. Tali documenti finanziari sono messi a disposizione del pubblico per la consultazione presso la Sede Sociale dell’Emittente in Viale Crati in Cosenza, nonché consultabili sul sito internet della Banca www.ubibanca.com/carime.
Al fine di individuare agevolmente alcuni specifici elementi informativi, si riporta qui di seguito un indice sintetico.
Fascicolo del bilancio dell’Emittente per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2014 e al 31 dicembre 2013:
Informazioni finanziarie Esercizio chiuso al 31.12.2014 Esercizio chiuso al 31.12.2013
Stato Patrimoniale pag. 77 pag. 77
Conto Economico pag. 78 pag. 78
Rendiconto Finanziario pag. 82 pag. 82
Prospetto di Variazione del
Patrimonio Netto pagg. 80 – 81 pagg. 80 - 81
Nota Integrativa pagg. 84 – 285 pagg. 84 - 279
Di cui Parte A - Politiche
Contabili pagg. 84 - 132 pagg. 84 - 129
Di cui Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
pagg. 197 - 270 pagg. 194 - 264
Relazione della Società di
Revisione pagg. 320 - 321 pagg. 313 - 314
Fascicolo del bilancio semestrale abbreviato dell’Emittente al 30 giugno 2015:
Informazioni finanziarie Semestre chiuso al 30.06.2015
Stato Patrimoniale pag. 53
Conto Economico pag. 54
Rendiconto Finanziario pag. 58
Prospetto di Variazione del
Patrimonio Netto pagg. 56-57
Il paragrafo 11.4 “Data delle ultime informazioni finanziarie” è interamente sostituito dal presente:
11.4. Data delle ultime informazioni finanziarie
Le ultime informazioni finanziarie relative all’Emittente sono riportate nel bilancio semestrale abbreviato al 30 giugno 2015 e messe a disposizione del pubblico presso la Sede Legale dell’Emittente e consultabili al sito internet www.ubibanca.com/carime.
Il paragrafo 11.5 “Informazioni finanziarie infrannuali” è interamente sostituito dal presente:
11.5. Informazioni finanziarie infrannuali
Dalla data dell’ultimo bilancio sottoposto a revisione l’Emittente ha pubblicato informazioni finanziarie semestrali al 30 giugno 2015 che sono da ritenersi incluse mediante riferimento nel presente Documento di Registrazione. Le informazioni finanziarie infrannuali sono state sottoposte a revisione limitata.
Le informazioni finanziarie infrannuali sono pubblicate sul sito internet www.ubibanca.com/carime.
Di seguito si riporta la relazione della società di revisione sulla revisione limitata del bilancio semestrale abbreviato al 30 giugno 2015.
Il paragrafo 11.6.2 “Procedimenti connessi ad interventi delle Autorità di Vigilanza” è interamente sostituito dal presente:
11.6.2. Procedimenti connessi ad interventi delle Autorità di Vigilanza
L’Emittente è soggetto ad un’articolata regolamentazione ed alla vigilanza, tra l’altro, da parte della Banca d’Italia, della CONSOB e della Banca Centrale Europea in quanto soggetto controllato da UBI Banca.
In materia di disposizioni sulla Trasparenza e correttezza nei rapporti con la clientela (Titolo VI Testo Unico Bancario), nei mesi di novembre - dicembre 2014 Banca d’Italia aveva richiesto ad alcune banche del Gruppo UBI Banca, fra cui l’Emittente, l’assunzione di iniziative per il superamento di alcune anomalie rilevate in sede di verifiche ispettive in precedenza condotte presso singole succursali di tali banche, senza peraltro l’avvio di procedure sanzionatorie. In data 12 marzo 2015 la Banca ha comunicato all’Autorità di Vigilanza l’esito delle analisi svolte e reso note le iniziative correttive assunte a fronte dei rilievi formulati. L’Autorità di Vigilanza, con nota del 26 maggio 2015, ha chiesto alla Banca ulteriori informazioni, fornite in data 15 luglio 2015.
***
Nell’ambito di un intervento a livello di sistema, il 3 ottobre 2014 Banca d’Italia aveva avviato un accertamento mirato a valutare POLITICHE E PRASSI DI REMUNERAZIONE E INCENTIVAZIONE in essere presso il Gruppo UBI Banca. Le verifiche si sono concluse il 19 dicembre 2014. L’11 marzo 2015 Banca d’Italia ha consegnato le proprie constatazioni che evidenziano risultanze ispettive positive e segnalano, nel contempo, aree di possibile miglioramento. Con lettera del 10 aprile 2015 sono state indicate all’Organo di Vigilanza le specifiche iniziative programmate per il perseguimento degli auspicati affinamenti.
Il paragrafo 11.7 “Cambiamenti significativi nella situazione finanziaria dell’Emittente” è interamente sostituito dal presente:
11.7. Cambiamenti significativi nella situazione finanziaria dell’Emittente
Non si segnalano cambiamenti significativi nella situazione finanziaria o commerciale dell’Emittente, dalla chiusura dell’ultimo periodo per il quale sono state pubblicate informazioni finanziarie infrannuali (30 giugno 2015).
MODIFICHE AL CAPITOLO 14 “DOCUMENTI ACCESSIBILI AL PUBBLICO”
Il capitolo 14. “Documenti accessibili al pubblico” è interamente sostituito dal presente:
14. DOCUMENTI ACCESSIBILI AL PUBBLICO
Dalla data del presente Documento di Registrazione e per tutta la durata della sua validità, i seguenti documenti, unitamente ai comunicati stampa divulgati dall'Emittente, nonché le altre informazioni e gli ulteriori documenti da mettersi, secondo le seguenti modalità, a disposizione del pubblico, ai sensi della vigente normativa applicabile, possono essere consultati presso la Sede Sociale della Banca, nonché, tranne l’atto costitutivo, in formato elettronico, sul sito internet dell'Emittente www.ubibanca.com/carime:
Atto costitutivo e Statuto dell’Emittente;
Fascicolo del bilancio di esercizio dell’Emittente per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014, assoggettato a revisione legale dei conti completa e relativi allegati;
Fascicolo del bilancio di esercizio dell’Emittente per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2013, assoggettato a revisione legale dei conti completa e relativi allegati;
Fascicolo del bilancio semestrale abbreviato dell’Emittente al 30 giugno 2015 assoggettato a revisione limitata.
L’Emittente si impegna inoltre a mettere a disposizione, con le modalità di cui sopra, le informazioni concernenti le proprie vicende societarie, inclusa la situazione economica, patrimoniale e finanziaria infrannuale, redatte successivamente alla data di approvazione del presente Supplemento.
Si invitano i potenziali investitori a leggere la documentazione a disposizione del pubblico e quella inclusa mediante riferimento nel presente Documento di Registrazione al fine di ottenere maggiori informazioni in merito alle condizioni economico-finanziarie e all'attività dell’Emittente.