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CASCHI BIANCHI: INTERVENTI UMANITARI IN AREE DI CRISI – America Latina 2016

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CASCHI BIANCHI: INTERVENTI UMANITARI IN AREE DI CRISI – America Latina 2016 SCHEDA CILE - SCAIP

Volontari richiesti : N 3

SEDE DI REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: CILE - SANTIAGO INTRODUZIONE

FOCSIV è la più grande Federazione italiana di ONG che da oltre 40 anni lavora nei sud del mondo realizzando progetti di cooperazione internazionale. Punto fermo di tutti gli interventi è stato ed è quello di contribuire, attraverso il lavoro di partenariato e la promozione dell’autosviluppo al superamento di quelle condizioni di ingiustizia che potenzialmente sarebbero potute essere, sono o sono state fonte di conflitti e di maggiori ingiustizie, costruendo percorsi di pace. Per dare continuità al lavoro di prevenzione dei conflitti (intesi nel senso sopra descritto), volendo offrire la possibilità ai giovani italiani di sperimentarsi come operatori privilegiati della solidarietà internazionale, FOCSIV in collaborazione con l’Associazione Papa Giovanni XXIII, la Caritas Italiana e il GAVCI ha ripresentato nel febbraio del 2007, all’UNSC il progetto madre “Caschi Bianchi” che intende collocare la progettualità relativa al servizio civile all’estero come intervento di costruzione di processi pace nelle aree di crisi e di conflitto (armato, sociale, economico, religioso, culturale, etnico..) con mezzi e metodi non armati e nonviolenti attraverso l’implementazione di progetti di sviluppo tenendo presente che i conflitti trovano terreno fertile dove la povertà è di casa, i diritti umani non sono tutelati, i processi decisionali non sono democratici e partecipati ed alcune comunità sono emarginate. Il presente progetto di servizio civile vuole essere un ulteriore testimonianza dell’impegno della Federazione nella costruzione della pace nel mondo e vuol far sperimentare concretamente ai giovani in servizio civile che la migliore terapia per la costruzione di una società pacificata è lottare contro la povertà, la fame, l’esclusione sociale, il degrado ambientale; che le conflittualità possono essere dipanate attraverso percorsi di negoziazione, mediazione, di riconoscimento della positività dell’altro.

DESCRIZIONE DEL CONTESTO SOCIO POLITICO ED ECONOMICO DEL PAESE DOVE SI REALIZZA IL PROGETTO:

CILE

Il Cile conquistò l’indipendenza dalla Spagna nel 1818 e assunse i caratteri di una democrazia occidentale, godendo di stabilità politica ed economica. Questa fase si interruppe l’11 settembre 1973, quando un golpe militare, sostenuto dagli Stati Uniti, rovesciò il governo del socialista Salvador Allende. La giunta militare del generale Augusto Pinochet ha chiuso il parlamento, sciolto i partiti, abolito la Costituzione, annullato le libertà civili procedendo a una spietata repressione. Solo nel 1988 Pinochet fu destituito grazie ad un referendum. La transizione democratica fu lunga e difficile, tanto che all’ex capo di stato fu assegnata la carica di comandante in capo delle Forze armate del Cile democratico, poi divenne senatore a vita e gli fu garantita l'immunità parlamentare. La svolta arrivò nel 1998, quando il giudice spagnolo Baltasar Garzón emise un mandato d’arresto nei confronti di Pinochet, che, tra il 2003 e il 2004, fu processato anche in patria (il verdetto, però, non fu mai emesso, a causa delle cattive condizioni di salute e poi della morte dell’ex generale). Con il ritorno della democrazia il Cile ha assunto una rilevanza crescente nel ruolo della leadership internazionale, rafforzando il suo stato di paese stabile. Nel 2010 entra a fare parte dell’OCSE e a gennaio 2014 assume un seggio semipermanente nell’UN Security Council per il periodo 2014-2015. Il Paese sta attraversando una fase di transizione demografica: la società cilena invecchia, quasi il 43% della popolazione ha un’età compresa tra i 25 e i 54 anni, il tasso di fertilità è piuttosto basso (1,8 bambini per donna), il tasso di crescita della popolazione è dello 0,84%, il tasso di mortalità è di 6 morti ogni 1000 abitanti e la speranza di vita alla nascita è di 79 anni, in linea con i paesi più sviluppati. Se fino ad ora il Cile ha potuto sfruttare in maniera favorevole la struttura d’età della sua popolazione, dovrà adottare misure di welfare utili a garantire una sicurezza socio-economica adeguata per garantire un futuro consono alla sua popolazione. Sebbene il Cile abbia fatto notevoli passi avanti nella riduzione del tasso di povertà, il 2,7%

della popolazione vive con meno di 2$ al mese. A soffrire dello stato di povertà sono per lo più persone meticcie o indigene, l’8,7% dei bambini e ragazzi cileni minori di 18 anni appartiene ad un gruppo indigeno.

La povertà è presente nella vita del 26,6% dei bambini e adolescenti cileni indigeni, mentre tra i non indigeni tale percentuale è più bassa, attestandosi al 21,7%. Inoltre il 23,1% delle famiglie con bambini indigeni è al di sotto della soglia di povertà, mentre la stessa situazione riguarda solo il 17,6% delle famiglie non indigene.

La disparità di reddito colloca il Paese tra i peggiori dei membri dell’OCSE. Questa mala redistribuzione del

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reddito è perpetuata dalla disparità di accesso a un’istruzione di qualità. In Cile, infatti, l’istruzione più prestigiosa è quella privata, spesso molto costosa, sebbene usufruisca di incentivi statali. L'educazione prescolare e primaria presenta dati simili sia per i bambini indigeni che non indigeni: la differenza nell’accesso all'istruzione emerge nelle prime fasi dell’istruzione secondaria e superiore: il 29,9% dei non indigeni accede all'istruzione superiore, mentre tra gli indigeni questa cifra è inferiore al 20%. Un problema sociale di enorme portata, insieme al forte aumento della disgregazione del tessuto sociale, è il fenomeno dei bambini e dei ragazzi di strada, vittime di abusi e criminalità. Ad ogni modo, l’indice di sviluppo umano dello 0,822 (41° posizione nella classifica mondiale) indica che il Paese sta muovendo nella giusta direzione.

Anche l’economia è in crescita. Il PIL mantiene nel 2014 un tasso di crescita significativo, pari al 5.1% e un reddito procapite di 3.000$.

DESCRIZIONE DELLE ONG E DEI PARTNER TERRITORIALI CHE COLLABORANO CON LE ONG:

SCAIP Onlus è una Ong costituita nel 1983 senza fini di lucro, che opera nel mondo del volontariato con il solo scopo di "promuovere e gestire interventi di cooperazione utili al progresso umano, economico e sociale dei Paesi in via di Sviluppo". Presente in Cile dal 1991, SCAIP ha implementato 26 progetti di cooperazione internazionale in numerose località cilene (la maggior parte a Santiago del Cile Talca), in accordo con molteplici controparti locali. SCAIP ha focalizzato i suoi interventi nei settori della formazione professionale e dell’educazione per adulti (8 progetti), della tutela dell’infanzia e dell’adolescenza, dell’istruzione primaria (7 progetti), dell’alimentazione e agricoltura (3 progetti), dell’artigianato e lavoro (3 progetti) e dell’aiuto post emergenza (5 progetti). Nel Paese SCAIP, grazie alla collaborazione della Commissione Europea, della cooperazione decentrata e di fondazioni non profit, ha coinvolto nei oltre 24 anni di lavoro in loco, decine di migliaia di giovani e minori. In particolare sono state costruite e attrezzate scuole primarie, scuole secondarie, centri sociali, asili nido, scuole materne, centri per minori e professionali, serre, pozzi e reti di irrigazione. Inoltre sono avviati corsi professionali, sociosanitari, tecnici, chimici, di informatica e di alimentazione. In più SCAIP ha supportato la ricostruzione post terremoto nell’anno 2010. Le numerose controparti locali (Istituti scolastici e formativi locali, Delegazioni Missionarie, autorità pubbliche) hanno consentito di mettere in rete le peculiarità e le competenze dei differenti attori pubblici e privati operanti in loco, valorizzandole. Nel recente passato si è manifestato l’interesse comune all’avvio di progetti per l’impiego di servizio civile per il quale si è proceduto all’accreditamento delle sedi di progetto.

Partner

Per la realizzazione del presente progetto, SCAIP collabora stabilmente e continuativamente con la

“Congregacion Sagrada Familia de Nazareth – Regione Chilena” di Maipù/Santiago del Cile, che si occupa di attività connesse al settore della tutela dell’infanzia e dell’istruzione per migliaia di minori e giovani delle periferie di Santiago del Cile. L’organismo lavora sinergicamente con le autorità pubbliche locali, con programmi specifici a tutela dei minori della città. SCAIP e l’organismo hanno collaborato direttamente in numerosi progetti di cooperazione internazionale finanziati dalla Commissione Europea e da enti locali italiani, maturando in questi anni esperienza e forte conoscenza del territorio di impiego. Nel settore della tutela dell’infanzia e dell’adolescenza, l’organismo si occupa direttamente (dal 1953) di educazione e di tutela all’infanzia grazie a scuole e centri per minori che si prendo cura di migliaia di minori offrendo loro assistenza integrale.

Nello specifico elenchiamo di seguito i progetti realizzati in forma congiunta tra SCAIP e la controparte in Cile:

¾ Costruzione centro di formazione professionale (1991) a Santiago del Cile a beneficio di 1.200 giovani e 500 adulti

¾ Costruzione serra fiorie piante (1992) a Santiago del Cile a favore di 100 beneficiari

¾ Ampliamento centro per minori (1993) a Santiago del Cile a beneficio di 100 minori

¾ Creazione rete di irrigazione vivai (1994) a Santiago del Cile

¾ Costruzione centro formazione professionale (falegnameria, sartoria, idraulica) (1995) a Talca a beneficio di 1.200 giovani

¾ Organizzazione corsi di sartoria (1995) a Santiago del Cile per 100 donne

¾ Costruzione falegnameria (1996) a Maipù per 50 persone

¾ Organizzazione corsi professionali di infermeria e tecnici di laboratorio (1997) a Santiago del Cile per 560 persone

¾ Creazione asilo (1997) a Talca a favore di 100 minori tra i 3 e i 6 anni

¾ Organizzazione corsi professionali chimica (1999) a Talca per 80 giovani

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¾ Costruzione asilo nido, scuola materna e casa famiglia (2002) a Santiago del Cile a beneficio di 160 persone

¾ Ricostruzione edifici scolastici post terremoto (2010) a Santiago del Cile e a Talca a favore di 5.000 persone

¾ Corsi professionali alimentazione comunitaria (2010) a Maipù per 45 persone

¾ Riabilitazione edificio scolastico post terremoto (2011) a Talca

¾ Corsi professionali elettronica e telecomunicazioni (2012) a Talca per 400 persone

¾ Acquisto arredo scolastico (2013) a Talca a beneficio di 800 minori

¾ Riabilitazione centri per minori a Santiago del Cile e Talca (2014)

Nell’ambito della collaborazione storica con SCAIP, l’organismo cileno si è reso disponibile a realizzare un nuovo progetto di impiego per giovani in servizio civile nel settore della tutela dell’infanzia e della

adolescenza.

NUMERO ORE DI SERVIZIO SETTIMANALI DEI VOLONTARI: 35 GIORNI DI SERVIZIO A SETTIMANA DEI VOLONTARI: 6

MESI DI PERMANENZA ALL’ESTERO:

I volontari in servizio civile permarranno all’estero mediamente dieci (10) mesi.

EVENTUALI PARTICOLARI OBBLIGHI DEI VOLONTARI DURANTE IL PERIODO DI SERVIZIO:

Ai volontari in servizio, su tutte le sedi, si richiede:

¾ elevato spirito di adattabilità;

¾ flessibilità oraria;

¾ eventuale svolgimento del servizio anche durante alcuni fine settimana;

¾ attenersi alle disposizioni impartite dai responsabili dei propri organismi e dei partner locali di riferimento, osservando attentamente le indicazioni soprattutto in materia di prevenzione dei rischi sociali, ambientali e di tutela della salute;

¾ comunicare al proprio responsabile in loco qualsiasi tipo di spostamento al di la quelli già programmati e previsti dal progetto;

¾ partecipazione a situazioni di vita comunitaria;

¾ rispettare i termini degli accordi con le controparti locali;

¾ partecipare a incontri/eventi di sensibilizzazione e di testimonianza ai temi della solidarietà internazionale al termine della permanenza all’estero;

¾ scrivere almeno tre (3) articoli sull’esperienza di servizio e/o sull’analisi delle problematiche settoriali locali, da pubblicare sul sito “Antenne di Pace”, portale della Rete Caschi Bianchi;

¾ partecipare ad un modulo di formazione comunitaria e residenziale prima della partenza per l’estero.

¾ partecipare alla valutazione finale progettuale

Inoltre, per le sede di attuazione di seguito riportata, si elencano i seguenti obblighi aggiuntivi:

¾ rientrare in Italia al termine del servizio

¾ vivere in alloggi da condividere con altri volontari

¾ scrivere almeno 1 articolo al mese per il blog dei volontari di SCAIP

PARTICOLARI CONDIZIONI DI RISCHIO PER I VOLONTARI CONNESSE ALLA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO:

CILE – Santiago (SCAIP)

Nello svolgimento del proprio servizio, i volontari in servizio civile impiegati nel progetto sono soggetti alle seguenti condizioni di rischio:

Rischi politici e di ordine pubblico:

Il Paese nel complesso offre adeguate garanzie di sicurezza, anche se in molti quartieri dell’area metropolitana di Santiago, soprattutto nel centro e nelle periferie sud e ovest (Recoleta, Independencia, Pudahuel, La Florida, P.A.C., Lo Espejo, Cerrillos, Conchali’, La Granja, Quilicura, San Miguel, Estaciòn Central), vi è un alto rischio legato alla microcriminalità, specialmente nelle ore serali. Sono stati segnalati, anche in pieno giorno, casi di assalto a scopo di rapina all'interno del Parco cittadino del Cerro San Cristobal, borseggi e scippi nel Centro di Santiago e nelle ore notturne anche tentativi di assalti nella zona popolare e turistica di “Bellavista”, specialmente nei pressi di “Calle Pio IX”. Nel resto del Paese è preferibile evitare le periferie di tutte le maggiori città.

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Rischi sanitari:

Si registrano in varie zone del Paese alcuni focolai di meningite meningococcica e di epatite A. Nelle regioni del centro e del sud è endemica la presenza di topi portatori del virus “Hanta”, che può contagiare l’uomo.

Altri rischi:

¾ TERREMOTO: il territorio del Cile, compresa l’area di Santiago, è un’area a rischio terremoto.

¾ VULCANI: il Paese presenta numerosi vulcani in attività.

Si segnala inoltre la presenza di campi minati.

ACCORGIMENTI ADOTTATI PER GARANTIRE I LIVELLI MINIMI DI SICUREZZA E DI TUTELA DEI VOLONTARI:

Considerazioni e accorgimenti Generali Rischi per la sicurezza

¾ Unità di crisi - Ministero Affari Esteri

Per permettere al Ministero degli Affari Esteri, ed in particolare all'Unità di Crisi, nell'eventualità che si verifichino situazioni di grave emergenza, di rintracciare i volontari con la massima tempestività consentita e di pianificare con maggiore celerità interventi di evacuazione e soccorso, gli stessi saranno registrati sul sito "Dove siamo nel mondo", prima della partenza per l’estero.

¾ Ambasciate/consolati

Sarà cura delle controparti locali, in collaborazione con la sede italiana, dare comunicazione scritta alle Rappresentanze Italiane Locali (Ambasciate e Consolati), dell’inizio servizio e del periodo di permanenza nel paese dei volontari, ed ogni eventuale spostamento, nonché del referente della sicurezza dell’associazione. Inoltre, nei paesi dove questo è possibile, i volontari saranno presentati alle autorità consolari o diplomatiche italiane. Sarà cura delle controparti locali aggiornare costantemente l’autorità consolare/diplomatica italiana sugli eventuali rientri e/o spostamenti dei volontari.

Di seguito vengono elencate alcune precauzioni indispensabili per aumentare la tutela degli operatori:

¾ Tenersi costantemente aggiornati sugli sviluppi delle eventuali crisi nel paese e sui suoi possibili sblocchi

¾ Tenersi in contatto con l’Ambasciata ed informare di eventuali cambi di indirizzo / spostamenti all0interno e all’esterno del Paese, nonché cambi di recapito

¾ Seguire attentamente le direttive impartite dalle Autorità Locali

¾ Curare di essere costantemente reperibili

¾ Limitare al massimo le uscite di casa, in particolare nelle ore notturne

¾ Mantenere un atteggiamento orientato alla massima prudenza durante tutti gli spostamenti, evitando dove possibile la partecipazione a manifestazioni e assembramenti

¾ Non portare con sé documenti in originali ma solo fotocopie

¾ consultare sempre il referente locale in caso di incertezza o indecisione sulle norme di sicurezza da porre in atto (es: visite non previste a istituzioni governative e/o religiose)

¾ Nel caso di spostamenti in automobile l’ente e/o il partner locale verifica la piena efficienza del mezzo e se necessario effettuare scorte di carburante

¾ Nel caso la situazione lo renda necessario, lente e/o il partner locale, predisporrà eventuali sistemi di protezione supplementari agli accessi alle abitazioni dei volontari.

Di seguito si elencano gli accorgimenti specifici adottati dall’Ente per garantire i livelli minimi di sicurezza e tutela dei volontari:

Per garantire livelli minimi di tutela e sicurezza dei volontari in relazione a rischi Politici e di ordine pubblico

RISCHIO ACCORGIMENTO

MICROCRIMINALITÀ’

¾ Ogni spostamento locale del volontario/a sarà pianificato con gli operatori responsabili;

¾ Ai volontari saranno sconsigliati spostamenti in orari notturni e in zone isolate della città;

¾ I volontari saranno inviatati a non circolare da soli e a non portare con sé oggetti di valore o grossi quantitativi di denaro;

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Per garantire livelli minimi di tutela e sicurezza dei volontari in relazione a rischi sanitari:

CENTRI DI ASSISTENZA MEDICA

¾ Dal punto di vista sanitario a Santiago/Maipù è presente l’Ospedale “El Carmen de Maipù” situato a 3 km di distanza dalla sede di progetto e facilmente raggiungibile in 10 minuti con automobile o mezzi pubblici (autobus).

Per garantire livelli minimi di tutela e sicurezza dei volontari in relazione a rischi naturali:

RISCHIO ACCORGIMENTO TERREMOTO e

VULCANI

¾ Contattare l’Unità di Crisi italiana per attivare in maniera coordinata un eventuale piano di evacuazione dei volontari dalla zona colpita,

¾ L’ente identificherà eventuali sedi alternative in cui spostare i volontari in caso quella accreditata non sia ritenuta sicura, in accordo con l’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile;

¾ Ai volontari verrà fornito un piano d’azione in caso di emergenza terremoto con una lista di contatti da utilizzare, luoghi di riferimento e cose da fare in caso si verifichino scosse di terremoto.

¾ L’ente di concerto con l’UNSC ed il personale di riferimento locale, individua un eventuale modifica del piano di impiego in relazione, sia in ordine ai motivi di sicurezza che ai bisogni del contesto ed alla possibilità di risposta agli stessi da parte delle sedi e dei volontari.

¾ Si consiglia di prendere visione dello stato di attività dei vulcani, specie se diretti in zone della cordigliera andina con propositi di escursioni o alpinismo, nella pagina ufficiale della Protezione Civile cilena, www.onemi.cl.

¾ Si mantiene l’allerta gialla preventiva nella zona circostante il vulcano Villarica (Regione dell’Araucania) e precisamente nelle zone di Pucon, Villarica e Curarrehue. L’area di pericolo è stata circoscritta a un raggio di 3 Km dal cratere in attivita’. Nella zona di esclusione rientrano le seguenti località: Riserva di CONAF e San Cristobal nel Comune di Pucon e Los Cajones nel Comune di Panguipulli. Le Autorità locali hanno comunque deciso di proibire, come misura di controllo e prevenzione, l’acceso ai non residenti all’area compresa in un raggio di 5 Km dal cratere del Vulcano Villarica.

MINE ¾ si sconsiglia di avventurarsi a nord nelle zone di confine con Bolivia e Perù ed in quelle montagnose al confine con l’Argentina, se non accompagnati da una guida locale. Campi minati si trovano anche all’estremo sud del Paese, nella zona di Bahía Azul dell’Isla Grande de la Tierra del Fuego, nonché, ancora più a sud, nelle seguenti isole: Isla Nueva, Isla Picton, Isla Deceit, Isla Freycinet e Isla Hornos.

¾ I volontari saranno invitati a dotarsi di fotocopie dei propri documenti personali ed a custodire in luogo sicuro gli originali

RISCHIO ACCORGIMENTO

PROFILASSI E VACCINAZIONI

L’ente prima della partenza sarà indicato ai volontari di eseguire le vaccinazioni prescritte e/o consigliate dall’OMS per minimizzare i rischi sanitari presenti nel paese. Inoltre si consiglia previo parere medico, la vaccinazione contro epatite A, vista la frequenza di casi registrati.

VIRUS HANTA

Informazioni sul virus e relative precauzioni da adottare possono essere reperite consultando il sito: www.conaf.cl degli uffici della CONAF (Corporaciòn Nacional Forestal).

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PARTICOLARI CONDIZIONI DI DISAGIO PER I VOLONTARI CONNESSE ALLA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO:

Nello svolgimento del proprio servizio, i volontari impiegati all’estero nelle sedi del presente progetto sono soggetti alle seguenti condizioni di disagio:

¾ il disagio di ritrovarsi immersi in una realtà diversa da quella conosciuta e non avere le giuste coordinate per comprenderla, per capire come relazionarsi e comportarsi sia nei confronti delle controparti locali che delle istituzioni locali;

¾ il disagio di dover utilizzare quotidianamente particolari accorgimenti sanitari resi necessari dal vivere in territori in cui sono presenti patologie endemiche (malaria, aids e/o tubercolosi, ..)

¾ il disagio di ritrovarsi in territori in cui le condizioni climatiche possono, in certe situazioni, ostacolare o/e ritardare le attività previste dal progetto

¾ il disagio di vivere in territori dove le comunicazioni telefoniche ed il collegamento internet non è sempre continuo ed assicurato.

Inoltre, per le sedi di attuazione di seguito riportate, si elencano i dettagli delle condizioni di disagio aggiuntivi:

CILE- Santiago (SCAIP)

¾ il disagio di condividere con altri volontari l’alloggio che l’organismo mette a disposizione

DESCRIZIONE SEDE

DESCRIZIONE DEL CONTESTO TERRITORIALE:

CILE – SANTIAGO

Santiago, capitale e centro urbano più significativo del Cile, è situata nella Regione Metropolitana di Santiago ad un’altitudine media di 567 m sul livello del mare. La città accoglie una popolazione di circa 6.269.000 abitanti, che fa di Santiago la settima città più popolosa del Sudamerica. All’interno del suo ampio territorio amministrativo ne comprende uno, Maipù, riconducibile alla regione metropolitana di Santiago.

Maipù, territorio nel quale si realizza il presente progetto, si trova a circa 13km dal centro di Santiago e confina a nord con i comuni di Pudahuel, Estacion Central e a sud con quelli di San Bernardo e Calere de Tango. Il comune copre una superficie di 135 km2 equivalenti al 6,7% della Provincia di Santiago. Il 24% dei suoi terreni sono urbanizzati, il 63% ad uso agricolo e il 13,5% è costituito da spazi montuosi. Il comune dispone di un totale di 250 ettari di area verde. Il clima del comune è di tipo “mediterraneo con situazione secca prolungata” a causa della influenza marittima e dei venti. Maipù è attraversato dal Rio Mapocho e da 132 piccoli canali agricoli. Maipù è uno dei comuni più popolosi del Paese. Secondo l’ultimo censimento la popolazione ammonta a 468.000 abitanti, rendendo Maipù il secondo comune più popoloso del Paese.

Maipù è caratterizzata da una altissima presenza di popolazione urbana che corrisponde al 99,3% del totale.

La crescita della popolazione nel comune è stata esplosiva se si calcola che nel 1970 gli abitanti erano solo 49.000 con una crescita, negli ultimi 30 anni, del 854%. L’esplosione demografica del comune ha generato problemi logistici e sociali che hanno coinvolto larga parte della popolazione, principalmente delle periferie.

Sul territorio comunale è presente una popolazione indigena di etnia “Mapuche” che costituisce il 2,56% dei totali. La maggior parte della popolazione residente nel comune (75%) è identificata come a “basso” (C3) o

“medio basso” (D) reddito. Gran parte della popolazione lavora al di fuori del comune in laboratori industriali e nel settore dei servizi. La disoccupazione sul territorio comunale è del 7,3 % (fonte CASEN). Il 7% della popolazione residente nel comune è povera, l’1’% è indigente (fonte CASEN).

Nel territorio di Santiago SCAIP interviene nel settore Tutela infanzia ed adolescenza EDUCAZIONE ED ISTRUZIONE

Il settore della tutela dell’infanzia e dell’adolescenza soffre di problematiche particolarmente serie sul territorio di Santiago.

A Santiago si rilevano i seguenti indicatori misurabili relativi all’anno 2014:

Come per la distribuzione delle risorse economiche, anche per il sistema educativo locale permangono forti disuguaglianze nell’offerta formativa con istituti d’eccellenza, spesso con rette elevate, e centri formativi di scarsa qualità, con scadente livello di insegnamento.

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Inoltre, la realtà attuale nella periferia di Maipù fa sì che il forte abbandono scolastico aggravi la situazione, contribuendo a peggiorare gli indici di alfabetizzazione locale.

Nelle aree periferiche degradate della città di Maipù, l’analfabetismo va di pari passo con il grado di povertà e interessa larga parte della popolazione.

Sul comune si contano 8.811 analfabeti, come riportato nella tabella sottostante.

Livelli di educazione delle popolazione nel territorio Comunale (trend 2012-2014) Livello di educaz. 2012 2013 2014

Analfabeti 2.360 4.750 8.811

Base Incompleta 27.008 38.201 18.823 Base Completa 33.741 42.467 26.301 Media Incompleta 91.660 113.124 75.414 Media Completa 138.639 182.017 160.001 Superiore Incompleta 39.078 68.415 62.086

Superiore Completa 61.481 74.778 71.618 Totale 393.967 523.752 423.054

Fonte: Encuesta de Caracterización Socioeconómica Nacional (CASEN), Ministerio de Desarrollo Social.

La popolazione minorile e giovanile è descritta dalla tabella seguente:

Fasce di popolazione Maipù Anno 2014

5-14 anni 86.984

15-29 anni 150.312

L’analisi ciclicamente esposta dalla “Oficina del V.i.p.” (Violencia Intra Familiar), dalla “Oficina de la Infancia”

e dalla “Oficina de protection de los derechos de la infancia” (OPD), rileva come sia particolarmente urgente intervenire sui temi della tutela dei minori vittima di:

¾ Abbandono della casa familiare in seguito a diverbi verbali e conflitti interni al nucleo familiare soprattutto con il padre e i fratelli

¾ Violenze fisiche domestiche

¾ Violenza sessuale da parte di uno dei componenti del nucleo familiare

Il tasso di denuncia per violenza intrafamiliare (a Maipù) è pari a 353 ogni 100.000 abitanti.

Il tasso di denuncia di delitti a maggior connotazione sociale (a Maipù) è pari a 1.377 ogni 100.000 abitanti residenti. Poiché gran parte della popolazione del territorio è costituita da persone in età scolare (6-14 anni), diventa urgente e necessario intervenire con attività di appoggio alle istituzioni locali impegnate nella tutela dei minori e degli adolescenti, maggiormente colpiti dalla povertà e da situazioni di violenza familiare attraverso programmi comunali sviluppati dalla Oficina de la Infancia e dalla Oficina de protección de los Derechos de la Infancia (OPD). Per far fronte ai problemi sopra descritti, a Maipù/Santiago nell’area metropolitana di Santiago, la Congregazione S. Famiglia di Nazareth – Regione Cilena, si sta occupando stabilmente di minori ed adolescenti grazie a un centro per minori, “Hogar B. L. Vicuna”, con 34 bambini/adolescenti ospiti tra i 6 e i 15 anni di età. Il centro ospita minori ed adolescenti provenienti dalle periferie della città che vengono ospitati per tutelare la loro infanzia e combattere il problema dell’abbandono scolastico. I minori provengono da famiglie disagiate, situazioni di violenza familiare, genitori implicati in situazione di abuso di alcool e stupefacenti.

Il presente progetto vuole dare risposta concreta al conflitto sociale presente sul territorio grazie all’attivo coinvolgimento dei giovani “caschi bianchi”.

Indicatori scelti su quali intervenire

Il progetto andrà a modificare gli indicatori sopra menzionati nella fattispecie:

¾ Analfabeti residenti nel Comune 8.811 persone

¾ Minori tra i 5 e i 14 residenti nel Comune: 86.984. Di cui 6.088 indigenti

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A Maipù sono presenti 24 centri per minori tra quelli municipali/pubblici e quelli paritari, che raggiungono una utenza di 816 minori in stato di abbandono familiare, vittime di violenza, disagio sociale, ecc. Le attività dei centri, dipendendo dalle modalità di affidamento stabilite caso per caso dal Tribunale dei minori, sono estremamente variegate sia sotto il profilo dei tempi (affidamento da qualche giorno a mesi) sia sotto il profilo del tipo di utenza.

Nel settore Tutela infanzia ed adolescenza SCAIP interviene nel territorio di Santiago con i seguenti destinatari diretti e beneficiari.

Destinatari diretti:

¾ i 34 minori, bambini e ospiti del centro “Hogar B.L. Vicuna

Beneficiari sono:

¾ le famiglie (mediamente composte da 4 persone) di provenienza dei destinatari diretti, con una stima di circa 102 persone coinvolte.

OBIETTIVI SPECIFICI DEL PROGETTO DI IMPIEGO:

CILE - SANTIAGO (SCAIP)

¾ Fronteggiare l’analfabetismo e l’abbandono scolastico riducendo sul territorio comunale il numero delle persone analfabete pari a 30 unità attraverso attività di supporto scolastico e di doposcuola.

¾ Accompagnare i minori in stato di disagio sociale per favorire l’integrazione sociale e scoraggiare i fenomeni di abuso di sostanze e microcriminalità. I 34 minori saranno presi in carico dal centro con percorsi di integrazione sociale, attività ludico ricreative e sportive.

DESCRIZIONE DEL PROGETTO:

Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi CILE - SANTIAGO (SCAIP)

Azione 1. Lotta all’analfabetismo e all’abbandono scolastico

1. Realizzazione di incontri settimanali per l’organizzazione delle attività educative dei minori del centro iscritti nelle scuole primarie (corsi di lingua, educazione fisica, corsi di arte, ecc.)

2. Definizione della programmazione delle attività su base mensile

3. Acquisto e allestimento delle attrezzature e degli strumenti necessari alla implementazione del progetto

4. Elaborazione e stampa di materiale didattico per il sostegno scolare

5. Organizzazione ed implementazione di 4 laboratori per combattere l’abbandono scolastico (corsi di recupero, affiancamento in aula, appoggio psicologico, ecc.)

6. Pianificazione ed implementazione di 2 percorsi di sostegno didattico per 30 bambini e bambine in tutte le materie curricolari (lingua, lingue straniere, geografia, scienze, arte, educazione fisica, matematica, ecc.);

7. Programmazione e realizzazione di 6 incontri di sensibilizzazione pubblica presso aree disagiate, sull’importanza dell’iscrizione e della frequenza dei bambini e degli adolescenti alle scuole primarie, sul disagio giovanile, sull’alcoolismo e sulla devianza.

Azione 2. Rafforzamento delle attività sociali del centro per minori “Hogar B.L. Vicuna”

1. Realizzazione di 12 incontri mensili di pianificazione e coordinamento con i 9 operatori del centro minorile.

2. Organizzazione e realizzazione di laboratori quotidiani pomeridiani (della durata di 3 ore al giorno) di doposcuola, di animazione sociale, teatro, attività ludico-ricreative, pittura, rivolti ai minori del centro Vicuna;

3. Organizzazione e realizzazione di attività sportive di aggregazione pomeridiane (negli ambiti sportivi del calcio, pallavolo, nuoto) nei fine settimana;

4. Potenziamento del servizio di assistenza e supporto ai minori con disagio familiare, situazione di violenza e devianza (incontri con educatori, consulenza psicologica, ecc.);

5. Monitoraggio e valutazione delle attività realizzate a cadenza bimestrale (6 sessioni)

(9)

Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività

¾ 1 Responsabile locale del centro minorile - Azione 1 e 2

¾ 4 Educatori professionali - Azione 1 e 2

¾ 1 Psicologa - Azione 1 e 2

¾ 1 Addetto piccole manutenzioni / muratore - Azione 1 e 2

¾ 1 Cuoca per pasti - Azione 2

¾ 1 Addetta lavanderia - Azione 2

Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto:

CILE - SANTIAGO (SCAIP)

I volontari in servizio civile n°1-2-3 saranno impiegati nelle seguenti attività:

¾ Supporto alla realizzazione di incontri settimanali per l’organizzazione delle attività educative dei minori del centro iscritti nelle scuole primarie (corsi di lingua, educazione fisica, corsi di arte, ecc.)

¾ Collaborazione nella definizione della programmazione delle attività su base mensile

¾ Aiuto all’elaborazione e stampa di materiale didattico per il sostegno scolare

¾ Collaborazione nell’organizzazione ed implementazione di 4 laboratori per combattere l’abbandono scolastico (corsi di recupero, affiancamento in aula, appoggio psicologico, ecc.)

¾ Supporto alla pianificazione ed implementazione di 2 percorsi di sostegno didattico per 30 bambini e bambine in tutte le materie curricolari (lingua, lingue straniere, geografia, scienze, arte, educazione fisica, matematica, ecc.);

¾ Supporto alla programmazione e realizzazione di 6 incontri di sensibilizzazione pubblica presso aree disagiate, sull’importanza dell’iscrizione e della frequenza dei bambini e degli adolescenti alle scuole primarie, sul disagio giovanile, sull’alcoolismo e sulla devianza.

¾ Affiancamento alla realizzazione di 12 incontri mensili di pianificazione e coordinamento con i 9 operatori del centro minorile.

¾ Collaborazione all’organizzazione e realizzazione di laboratori quotidiani pomeridiani (della durata di 3 ore al giorno) di doposcuola, di animazione sociale, teatro, attività ludico-ricreative, pittura, rivolti ai minori del centro Vicuna;

¾ Supporto all’organizzazione e realizzazione di attività sportive di aggregazione pomeridiane (negli ambiti sportivi del calcio, pallavolo, nuoto) nei fine settimana;

¾ Collaborazione nel potenziamento del servizio di assistenza e supporto ai minori con disagio familiare, situazione di violenza e devianza (incontri con educatori, consulenza psicologica, ecc.);

Collaborazione al monitoraggio e valutazione delle attività realizzate a cadenza bimestrale (6 sessioni).

REQUISITI:

Si ritiene di dover suddividere tra generici, che tutti i candidati devono possedere, e specifici, inerenti aspetti tecnici connessi alle singole sedi e alle singole attività che i Volontari andranno ad implementare, preferibilmente i seguenti requisiti:

Generici:

¾ Esperienza nel mondo del volontariato;

¾ Conoscenza della Federazione o di uno degli Organismi ad essa associati e delle attività da questi promossi;

¾ Competenze informatiche di base e di Internet;

Specifici:

CILE - SANTIAGO (SCAIP) Volontari/e n°1-2-3

¾ Preferibile buona conoscenza lingua spagnola

¾ Preferibile competenza in ambito socio-educativo

DOVE INVIARE LA CANDIDATURA

¾ tramite posta “raccomandata A/R”: la candidatura dovrà pervenire direttamente all’indirizzo sotto riportato.(Nota Bene: non farà fede il timbro postale di invio, ma la data di ricezione in sede delle domande)

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ENTE CITTA’ INDIRIZZO TELEFONO SITO SCAIP Brescia Via E. Ferri, 75 -

25123

030 695 03 81

030 230 68 73 www.scaip.it

¾ tramite Posta Elettronica Certificata (PEC) di cui è titolare l'interessato, allegando la documentazione richiesta in formato pdf, a  pec@pec.scaip.it e avendo cura di specificare nell'oggetto il paese e il titolo del progetto (es. CASCHI BIANCHI: INTERVENTI UMANITARI IN AREE DI CRISI – America Latina 2016 – Cile – SCAIP ).

Nota Bene: per inviare la candidatura via PEC

• è necessario possedere un indirizzo PEC di invio (non funziona da una mail normale),

• non è possibile utilizzare indirizzi di pec gratuiti con la desinenza "postacertificata.gov.it", utili al solo dialogo con gli Enti pubblici.

Riferimenti

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