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Teoremi sulla permanenza del segno Come succede per la definizione di limite, l’idea di base della

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Academic year: 2021

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Teoremi sulla permanenza del segno

Come succede per la definizione di limite, l’idea di base della permanenza del segno `e sostanzialmente una sola, anche se risulta difficile esprimerla in un unico teorema. Qui prenderemo prima in esame un semplice caso particolare, con la speranza che anche le mucche riescano, dal caso particolare, a intravedere l’idea generale che sar`a poi esposta, molto succintamente, nel seguito.

Il risultato di base

Enunciato Siaf : R→Runa funzione, siax0∈Re siaℓun numero realepositivo. Supponiamo che

x→xlim0

f(x) =ℓ. (1)

Allora (questa `e la tesi, mucche) si ha che esiste unδ >0 tale che per tutti gli x(diversi dax0) che distano dax0per meno di δi valori dif(x) siano positivi. In linguaggio matematico questo si esprime dicendo

∃δ>0: ∀x {0< |x−x0| ≤δ} ⇒ {f(x) >0}. (2) Dimostrazione Ricordando la definizione di limite si ha che (1) equivale a

∀ε≥0 ∃δ>0: ∀x {0< |x−x0| ≤δ} ⇒ {|f(x) −ℓ| ≤ε}. (3) Osserviamo che la disuguaglianza |f(x) −ℓ| ≤ε`e del tutto equivalente a

ℓ−ε≤f(x) ≤ℓ+ε. (4)

Siccomeε`e anostra scelta(stiamo usando la (3), mucche! Non la stiamo dimostrando!) `e sufficiente prendere unεpositivo (perch´e dobbiamo) e strettamente minore diℓ(perch´e siamo furbi) per avere ℓ−ε>0. Quindi la prima disuguaglianza di (4) implicher`a

f(x) ≥ℓ−ε>0 (5)

(e la seconda disuguaglianza di (4) la buttiamo via: `e vera ma non ci serve). Per esempio possiamo prendere ε = ℓ/2, che va sempre bene quando ℓ (come abbiamo messo nelle ipotesi) `e positivo.

Riassumendo, se usiamo la (3) conε=ℓ/2otteniamo

∃δ>0: ∀x {0< |x−x0| ≤δ} ⇒ {f(x) ≥ℓ−ε=ℓ/2>0}, (6) che `e esattamente la tesi (2). Le mucche annuiscono vigorosamente.

Osservazione 1 Osserviamo che, con un linguaggio pi`u colloquiale, l’enunciato precedente pu`o essere spresso come se il limite `e positivo, allora f(x), per x in un intorno di x0 (ma diverso dax0!), `e tutta positiva.

Osservazione 2 Ovviamente, potremmo enunciare e dimostrare un risultato analogo per i casi in cui il limite `e negativo: se il limite `e negativo, allora f(x), per x in un intorno di x0

(ma diverso dax0!) `e tutta negativa. Per la dimostrazione basterebbe cambiare di segno alla successione (e quindi al suo limite), riconducendosi al caso gi`a dimostrato.

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Nella maggioranza delle applicazioni (cio`e nel dimostrare i teoremi successivi) la propriet`a della permanenza del segno viene usata in una forma leggermente diversa, anche se equivalente. Si ha infatti il seguente corollario.

Corollario Siaf : R→R una funzione, e sia x0 ∈ R. Se, in tutto un intorno di x0 (escludendo eventualmentex0), gli f(x) sono tutti ≥0 allora (tesi): il limite dif(x) per xche tende a x0, se esiste, `e anch’esso ≥0.

Dimostrazione La tesiequivale a dire chela f non pu`o avere un limite negativo (le mucche ci pensano sopra, ma alla fine si dicono d’accordo). Ma questo `e ovvio: se avesse un limite negativo, grazie alla Osservazione 2, in tutto un intorno dix0 (escludendox0) glif(x) sarebbero negativi, il che `e impossibile: infatti per ipotesi sappiamo che in un intorno dix0 (escludendo eventualmente x0) glif(x) sono tutti ≥0.

Il risultato del corollario precedente (e del risultato analogo che si otterrebbe combiando i segni) diventa pi`u semplice (e pi`u comodo da usare) nel caso delle funzioni continue. Vediamolo.

Permanenza del segno per le funzioni continue Siaf : R→Runa funzione, e siax0∈R. Se f `e continua inx0, e sef(x0) `e diverso da zero (e quindi ha un segno), allora la funzione mantiene lo stesso segno dif(x0) in tutto un intorno dix0.

Cenni all’idea generale

Riprendiamo la formula vista nella definizione di limite negli altri casi

x→♣lim f(x) =♦. (7)

Nei vari casi,♦potr`a essere: ℓ, +∞, −∞, ∞, mentre♣potr`a esserex0, x0+, x0−, +∞, −∞, ∞.

Il teorema della permanenza del segno pu`o allora essere formulato, succintamente, come:

Se ♦`e positivo (risp. negativo) allora la f `e positiva (risp. negativa) in tutto un intorno di ♣ (escludendo, eventualmente,♣).

Inoltre, per le funzioni continue, si ha: sef `e continua in x0 (oppuref `e continua a destra in x0, oppuref `e continua a sinistra inx0), allora in tutto un intorno dix0 (oppure, rispettivamente, in tutto un intorno destro o in tutto un intorno sinistro)f(x) ha lo stesso segno dif(x0).

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