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Libro de’ Vizi e delle Virtudi Compendio

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Academic year: 2021

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Testo completo

(1)

Compendio

del

Libro de’ Vizi e delle Virtudi

ms. Riccardiano 1642 (cc. 76r-77r)

ed.: PAOLO DIVIZIA, Ancora un compendio del Libro de’ Vizi e delle Virtudi di Bono Giamboni,

«Medioevo Romanzo», XXVII/1 (2003), pp. 33-43

“Nuovo Rinascimento”

http://www.nuovorinascimento.org immesso in rete il 18 maggio 2004

(2)

Qui cominciano i vitii principali e da·lloro de- pendenti.

Vanagloria

Grandecça è non sofferire pari o maggiore.

Arrogantia è reputare sé maggiore che sia.

Inconsuetudine è abusione et volere sapere i fatti altrui per dispiacere e fare incontrario che gl’altri.

Ipocresia è mostrare una cosa e fare un’altra.

Contentione è combactere contro la verità et sforçarsi sovertere il vero con arghomenti et sottilità.

Contumacia è dispiacere al suo maggiore et negarli quello che gli dee fare a ragione.

Presuntione è appropriare a sé et volere i benefici al- trui per aquistare onore.

Inobbedientia è non obedire al signore ne’ comanda- menti giusti et onesti et dinegare a·llui il debito ono- re.

(3)

Invidia

Detractione è celare le cose buone et virtuose d’altrui.

Depravatione è permutare le cose ben facte d’altrui in male e ricordare le cose mal fatte.

Ingratitudine è del bene ricevuto negare il merito.

Bominnatione è incolpare altrui ingiustamente di quel- lo che non à comesso.

Contristatione è contristarsi del bene altrui e godere del male.

Ira

Odio è una malivolentia degl’animi.

Discordia è divisione degl’animi prima in amore con- vinti.

Risso è malivolentia d’animo tra congiunt[i]1. Ingiuria è ingiusta illatione d’ingiuria contro altrui.

Contumelia, overo villania, è offendere altrui com pa- role.

Impatientia è non rifrenare i sùbiti movimenti dell’ani- mo.

Presuntuosità è movimento dell’animo in rispondere subito a’ detti.

1 congiunti] congiunt

(4)

Malitia è rea et naschosa volontà in offendere altrui.

Nequitia è presumere lo inpossibile.

Furore è sùbita tempesta d’animo non considerante la ragione.

Tristitia

Desidia è miseria d’animo non conducente a effecto i beni cominciati.

Pigritia è picholeçça d’animo non cominciante il bene che potrebbe.

Pusillanimità, cioè miseria d’animo, è angoscia d’ani- mo il quale teme cominciare grandi cose.

Negligentia è pigritia d’animo il quale non studia di seguire quello che debbe.

Inprovidentia è difecto di mente in non provedere quelle cose che occorrere possono.

Incircunspectione è difecto d’animo che con providen- tia non considera quelle cose che possono nuocere.

Tepidità è pigritia d’animo [n]egligente2 ove dovrebbe più studiare et essere sollicito.

Ingnavia, overo ignorantia, è vitio d’animo il quale de’

suoi facti discretamente non fa.

2 negligente] degligente

(5)

Avaritia

Simonia è studiosa cupidità di rivendere le cose spiri- tuali.

Latrocinio, overo ladroneccio, è publico rubamento et ruberia degl’altrui beni contro al volere del signore loro.

Spergiuro è affermare la bugia con giuramento.

Furto è tôrre l’altrui3 secretamente invito il signore.

Bugia è falsa voce con intentione d’inghannare.

Rapina è sforçata ruberia de’ beni altrui.

Violentia è ingiuria con força comessa e facta.

Inquietudine è ingiusta comotione e molestatione d’al- trui.

Ingiusto giudicio è altrui4 ingiustamente [sententiare]5 con intentione di guadagno.

Deceptione è altrui per frodo inghannare.

Ambitione d’onore è smisurato et inconveniente desi- derio d’onore.

Usura è studioso desiderio di guadagno oltre al guada- gno.

3 altrui] a. a cui segue cont depennato

4 altrui] con -u- corr. su -o-

5 sententiare] om.

(6)

Gula

Golosità è in troppo mangiare.

Ebreçça è in troppo bere.

Prodigalità è oltre alla misura spendere.

Inastinentia è non volere indugiare al tempo ordinato.

Intemperantia è desiderio di molte vivande.

Vano parlare è parlare cose otiose.

Inpudicitia è apparentia di luxuria et di vanità.

Inonestà6 è domandare lo schonvenevole.

Luxuria

Semplice for[n]icatione7 è uso carnale contro alla leg- gie con amica overo meretrice8.

Incesto è uso carnale con monaca overo com parente.

Strupo è carnale uso con vergine, vedova o fanciullo.

Adulterio è uso carnale con maritata.

Peccato contro natura è quando il seme si sparge fuori del vaso naturale.

Ratto è ratto di vergine con intentione di prenderla per mogle dopo la corructione.

6 Inonestà] tra In e onestà una barra obliqua per separare le parole

7 fornicatione] formicatione

8 meretrice] m. a cui segue o parente depennato

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