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complessi.ppt — Agraria

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Academic year: 2021

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COMPOSTI DI COORDINAZIONE

Gli elementi di transizione hanno proprietà che variano relativamente poco andando da sinistra a destra lungo la tavola periodica; hanno inoltre la caratteristica di avere orbitali d incompleti.

Per l’accessibilità di svariati stati di ossidazione, molti elementi di transizione hanno proprietà catalitiche.

I loro ioni sono spesso colorati (in particolare quelli con un numero dispari di elettroni d) perché, a causa dei numerosi livelli energetici sia pieni che vuoti, ad energie poco diverse, hanno la possibilità di assorbire ed emettere luce visibile.

A causa del loro elevato campo elettrico e della presenza di orbitali d

incompleti, questi ioni possono dar luogo a composti di coordinazione, o complessi.

Uno ione complesso è costituito da un atomo metallico centrale, con carica positiva, che coordina attorno a sé, secondo definite geometrie, un numero definito di molecole polari o di anioni (leganti).

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Il numero di leganti coordinati va di solito da 2 a 6,

ma può arrivare a 12.

Il fenomeno della coordinazione cambia il

comportamento sia del metallo che del legante.

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I leganti possono formare uno o più legami con l'atomo

centrale e, nel secondo caso si dicono agenti chelanti (per

affinità con le

chele

di molti crostacei).

A seconda dei legami che un ligando forma con l'atomo

centrale questo si chiama monodentato, bidentato o, in

generale, polidentato.

Esempi di chelanti sono l'EDTA

(etilen-diammino-tetraacetato) o l'EN (etilen-diammina). I ligandi come l'acqua

o il cloro formano un solo collegamento con l'atomo

centrale, e sono quindi detti essere monodentati. L'EDTA è

esadentato, il che spiega la grande stabilità di molti dei suoi

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La nomenclatura dei complessi

Il procedimento di base per denominare un complesso è il seguente:

Si scrivono i nomi dei ligandi in ordine alfabetico.

1. I ligandi monodentati che appaiono più volte ricevono un prefisso greco secondo il numero di occorrenze: di-, tri-, tetra-, penta-, or esa-. I ligandi polidentati (per esempio, etilenediamina, ossalato) ricevono i prefissi

bis-, tris-, tetrakis-, e così via.

2. Gli anioni finiscono in o. Per esempio: cianuro diventa ciano.

3. Ai ligandi neutri si danno i loro soliti nomi, con qualche eccezione: NH3 diventa amino; H2O diventa aquo; CO diventa carbonile.

Si scrive il nome dell'atomo/ione centrale. Se il complesso è un anione, il nome dell'atomo centrale finirà in -ato, e si userà il suo nome latino se disponibile (eccetto per il mercurio).

Se lo stato di ossidazione dell'atomo centrale deve essere specificato

(quando è uno di vari stati possibili), lo si scrive come numero romano) tra parentesi.

Esempi:

[NiCl4]2- → ione tetra-cloro-nichelato (II)

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Geometria di coordinazione

Dal numero di coordinazione dipende la geometria del complesso

NC 2 Lineare

NC 4 Tetraedrica o quadrata planare

NC 5 bipiramide trigonale

(8)
(9)

Mettendo in soluzione insieme ioni Fe

2+

e ioni CN

-

, si dovrebbe

osservare precipitazione dell’idrossido di ferro. In realtà la

reazione che avviene è esclusivamente la formazione dello

ione complesso esacianoferrato (II):

Fe

2+

+ 6 CN

-

= [Fe(CN)

6

]

4-La K di equilibrio per la reazione di decomposizione di questo

complesso, ossia la K della reazione

[Fe(CN)

6

]

4-

= Fe

2+

+ 6 CN

-K

inst

= [CN

-

]

6

[Fe

2+

]/[Fe(CN)

6

]

4-È detta costante di instabilità, K

inst

, e nel caso

dell’esacianoferrato (II) vale 10

-35

. la costante della reazione

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EDTA acido etilendiammino tetracetico

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