Introduzione a MATLAB Introduzione a MATLAB
Università degli Studi di Napoli Federico II CdL Ing. Elettrica
Corso di Laboratorio di Circuiti Elettrici
Parte 4 Parte 4
Dr. Carlo Petrarca
Dipartimento di Ingegneria Elettrica Università di Napoli FEDERICO II
Parte 4 Parte 4
Numeri complessi
In MATLAB è possibile fare operazioni con numeri complessi L’unità immaginaria (√-1) “i” oppure “j” è assegnata per default
>> i ans =
0 + 1.0000i 0 + 1.0000i
Attenzione perchè, se si assegna un valore diverso a queste variabili, esse perdono il loro valore di default!!
>> i=5;
>> i i =
5
Operazioni con i numeri complessi
>> x=5+i*4 x =
5.0000 + 4.0000i
Assegnazione (forma cartesiana o algebrica): x=5+i4
Coniugato:
>> conj(x) ans =
ans =
5.0000 - 4.0000i
Parte reale e parte immaginaria:
>> real(x) ans =
5
>> imag(x) ans =
4
Operazioni con i numeri complessi
>> y=8*exp(i*pi/6) y =
6.9282 + 4.0000i
Assegnazione (forma esponenziale o polare): y=8ei(π/6)
Modulo:
>> abs(y) ans =
8
Argomento (in radianti):
>> angle(y) ans =
0.5236
Esercizi con i numeri complessi
1. Convertire i seguenti numeri dalla forma algebrica a quella polare
j 3 5 5 − j
4
3+ − 6 − 6j
2. Convertire i seguenti numeri dalla forma polare a quella algebrica
6 /
ej
6 e π 7 2 e−jπ/4 10 ej2π/3
6 7 2 e 10 e
3. Eseguire le seguenti operazioni:
(
7 − 3j)(
4 + 6j) (
2 + 4j) (
/ 1−3j) (
2+3j) (
− 5+ j)
Esercizi con i numeri complessi
4. Esprimere la corrente i(t) in termini di fasore
5. Dati i seguenti fasori:
6 / 1 10 ejπ
V = V2 =10e−jπ/6 V3 = 5 e jπ/3
( ) ;
sin 4
50 t A
t
i
−
= ω π ( ) ;
cos 3 2
10 t A
t
i
−
= ω π ( ) ;
cos 4 2
50 t A
t
i
+
= ω π
1 10 e
V = V2 =10e V3 = 5 e
rappresentare su grafico le tensioni corrispondenti ai fasori
2
1 V
V + V1 −V2 V1 −V3
utilizzando la seguente trasformazione fasoriale:
( ) (
α)
α ⇔ = +
=V e v t V t
V M j M sin 500
Esercizio
La rete di figura è a regime sinusoidale. Ricavare l’intensità di corrente nell’induttore, tracciarne il grafico in un intervallo di tempo pari a 2 volte il periodo T, calcolare la potenza media erogata dal generatore di tensione e1
R1
A
( ) ( ) ( )
s 800rad
6 ; sin
50
; sin
40
; 4 . 0
; 2
;
5 1 2
2
1 =
−
=
=
=
= Ω
=
= R L mH C mF e t ωt A e t ωt π V ω
R
L
R1 C
+- e1(t)
B
+-
R2
e2(t) il(t)
Adottiamo il metodo simbolico:
ZL
ZR1 ZC
+- E1
A
IL
IE1
+-
ZR2
E2 IE2
B
IL
( )
( )
= +
−
= +
−
= +
+
1 L
E1
2 L
E2
L E2
E1
E I
I
E I
I
0 I
I I
L C
R
L C
R
Z Z
Z
Z Z
Z
1
E risolviamo il sistema: 2
% Assegnazione dati R1=5;
R2=5;
L=2e-3;
C=0.4e-3;
w=800;
E1=40*exp(j*0);
E2=50*exp(-j*pi/6);
ZR1=R1; ZR2=R2;
XL=w*L; ZL=j*XL;
Assegniamo i dati del problema:
XL=w*L; ZL=j*XL;
XC=1/(w*C); ZC=-j*XC;
% Scrittura sistema di equazioni
% Matrice A dei coeff. delle incognite
A=[1 1 1;0 ZR2 -(ZC+ZL);ZR1 0 -(ZC+ZL)];
% Vettore colonna dei termini noti Noti=[0;E2;E1];
Scriviamo il sistema da risolvere:
I=inv(A)*Noti;
% Calcolo del fasore della corrente IL IL=I(3);
% Valore massimo di IL ILmax=abs(IL)
% Fase di IL ILfase=angle(IL)
Ricaviamo la corrente iL(t)
Ricaviamo la potenza media erogata da E1
iL(t)=14.8 sin(800t-2.88) A
% Calcolo della potenza complessa erogata da E1 IE1=I(1);
PcE1=0.5*E1*conj(IE1);
% Potenza media erogata da E1 PE1=real(PcE1)
Ricaviamo la potenza media erogata da E1
PE1=137 W
% Tracciamo il grafico di iL(t)
% Calcolo del periodo T=2*pi/w;
% Definizione dell'asse dei tempi t=[0:T/100:2*T];
% Calcolo della il(t)
iL=ILmax*sin(w.*t+ILfase);
Grafico di iL(t):
iL=ILmax*sin(w.*t+ILfase);
% Grafico di iL(t) plot(t,iL);
xlabel('tempo [s]');
ylabel('corrente [A]');
title('Corrente nell''induttore');
0 5 10 15
corrente [A]
Corrente nell'induttore
Grafico della corrente nell’induttore:
0 0.002 0.004 0.006 0.008 0.01 0.012 0.014 0.016
-15 -10 -5 0
tempo [s]
corrente [A]
Metodo sistematico
La matrice di incidenza completa AC definisce univocamente il grafo della rete
Dato un grafo orientato con N nodi e L lati la matrice AC ha N righe e L colonne e il generico elemento aik della matrice di incidenza completa è così definito:
di incidenza completa è così definito:
1 se il lato k esce dal nodo i 1 se il lato k entra nel nodo i
0 se il lato k non interessa il nodo i aik
+
= −
[ ]
AC{ } { }
I = 01
11 12 1
2
.. .. 0 .. .. 0
L
a a a i
a a a i
Indicato con I il vettore colonna delle correnti di lato,la matrice di incidenza completa ci permette di scrivere in forma compatta
matriciale le LKC a tutti gli N nodi della rete:
2
21 22 2
1 2
.. .. 0
.. 0
.. .. ..
.. 0
.. ..
0
L ii ik
N N NL
L
a a a i
a a
a a a
i
=
Eliminando una qualsiasi delle N equazioni ai nodi, le (N-1) equazioni rimanenti sono linearmente indipendenti.
La matrice che si ottiene dalla matrice di incidenza completa eliminando la generica k-esima riga è la matrice di incidenza ridotta A
Le (N-1) equazioni indipendenti esprimenti la LKC verranno pertanto espresse in forma matriciale come:
[ ]
A I{ } { }
= 0Per la LKT, basta ricordare che essa è identicamente soddisfatta se si esprimono le tensioni di lato in funzione dei potenziali nodali. Per semplicità è opportuno fissare un nodo a potenziale zero di riferimento. La scelta più semplice è quella di adottare come nodo di riferimento il nodo k-esimo per il quale non si è scritta la LKC
[ ]
A T{ } { }
v = VDetto V il vettore delle tensioni di lato e v il vettore degli (N-1) potenziali nodali, è possibile scrivere la relazione:
In conclusione le equazioni topologiche della rete sono:
[ ]
A T v ={ }
V e[ ]
A I{ } { }
= 0Per completare il sistema di equazioni non rimane ora che esprimere le caratteristiche di lato
Al fine di rendere sistematica e automatizzata le scrittura delle equazioni di lato è necessario che le equazioni caratteristiche assumano la forma più generale possibile Per bipoli controllabili in tensione, ci viene incontro il teorema del generatore equivalente di Norton
I k
J k
Gk Vk Ik = Jk +G Vk k
In simboli matriciali, le caratteristiche di lato possono essere espresse dalla relazione:
{ } { }
I = J +[ ]
G V{ }
in cui il vettore J di dimensione L è rappresentativo dei generatori di corrente e la matrice G è detta matrice della conduttanze di lato ed è una matrice diagonale (Gii≠0) di conduttanze di lato ed è una matrice diagonale (Gii≠0) di dimensione L×L.
Moltiplichiamo a sinistra l’espressione per la matrice A:
[ ]
A I{ }
=[ ]
A J{ }
+[ ][ ]
A G V{ }
[ ]
A J{ }
= −[ ][ ]
A G V{ }
[ ]
A J{ }
= −[ ][ ][ ]
A G A T{ }
vPer la LKC si ha:
Utilizzando i potenziali nodali otteniamo:
[ ] [ ][ ][ ]
GN = A G A T{ }
JN =[ ]
A J{ }
{ }
JN = −[ ]
GN{ }
vda cui:
è la matrice conduttanza di nodo
è il vettore delle correnti impresse di nodo
{ }
v = −[ ]
GN −1{ }
JNIl vettore incognito dei potenziali di nodo si ottiene da:
Proprietà della matrice GN:
1. Il termine diagonale giiii è la somma delle conduttanze di tutti i lati collegati al nodo i, ed è detta autoconduttanza del nodo i;
2. Il termine gik è la cosiddetta mutua ammettenza tra il nodo i ed il nodo k; essa è l’opposto della somma di tutte le conduttanze di tutti i lati che collegano il nodo i al nodo k.
Il generico elemento JN (i) del vettore JN è pari alla somma algebrica delle correnti impresse nel nodo i. Le correnti sono pesate con il segno + se il riferimento di corrente è entrante nel nodo i, altrimenti sono pesate con il segno -.
Proprietà del vettore JN:
Noto il vettore dei potenziali di nodo, si ricavano le
[ ]
A T{ } { }
v = V{ } { }
I = J +[ ]
G V{ }
tensioni di lato:
E, infine, anche le correnti:
R1 R2
R4
I I
R1 J1
R2 J2
R4 J4
J5
Esercizio
Risolvere con Matlab la rete di figura:
+ -
E4
R3
J5 J6
R5
II III
IV
J6
II IV III
R5 J5
R3 J3
1) Trasformare ogni lato nel suo equivalente di Norton 2) Assegnare i dati del problema
3) Scrivere la matrice di incidenza Ac e A
4) Scrivere la matrice delle conduttanze di lato G
5) Scrivere il vettore delle correnti impresse di lato J 6) Ricavare la matrice delle conduttanze di nodo GN
7) Ricavare il vettore delle correnti impresse di nodo JN Procedere secondo i seguenti passi:
N
8) Risolvere il sistema:
9) Ricavare le tensioni di lato:
10) Ricavare le correnti di lato:
{ }
v = −[ ]
GN −1{ }
JN[ ]
A T{ } { }
v = V{ } { }
I = J +[ ]
G V{ }
% Forma matriciale delle equazioni nei potenziali ai nodi clear all; clc;
N=4; %numero di nodi L=6; % numero di lati
% resistenze di lato R1=10;
R2=5;
R3=8;
R4=10;
R4=10;
R5=5;
% sorgenti J5=10;
J6=4;
E=100;
% Matrice di incidenza completa Ac
Ac=[-1 1 0 -1 0 0;0 -1 -1 0 -1 0; 0 0 0 1 1 -1; 1 0 1 0 0 1];
% Matrice di incidenza ridotta A A=Ac(1:N-1,1:L);
% Matrice delle conduttanze di lato G G=zeros(L,L);
G(1,1)=1/R1;
G(2,2)=1/R2;
G(3,3)=1/R3;
G(4,4)=1/R4;
G(5,5)=1/R5;
G(6,6)=0;
% Vettore delle correnti impresse di lato J J=zeros(L,1);
J(1,1)=0;
J(2,1)=0;
J(3,1)=0;
J(4,1)=E/R4;
J(5,1)=J5;
J(6,1)=J6;
% Matrice delle conduttanze di nodo Gn Gn=A*G*A';
% Vettore delle correnti impresse di nodo Jn Jn=A*J;
%%%%%%%% RISOLUZIONE DEL SISTEMA
%%%%%%%%%%%%%%
% Vettore dei potenziali di nodo v v=-inv(Gn)*Jn;
% Vettore delle tensioni di lato V=A'*v;
% vettore delle correnti di lato I=J+G*V;