Analisi
Oggi, martedì 29 settembre, presso la 12
aCommissione Igiene e Sanità del Senato è
stato audito il Ministro delle Salute Roberto Speranza sull’individuazione delle priorità
del Recovery Fund (RF). Anche in questa sede, come durante l’audizione presso la XII
Commissione della Camera il 10 settembre scorso, il Ministro ha ricordato come tali
audizioni fossero state calendarizzate quando il termine della presentazione delle proposte
alla Commissione europea era fissato al 15 ottobre. Attualmente, invece, questo termine è
slittato a Gennaio 2021, con la possibilità di ricevere ancora idee e proposte dal
Parlamento, Regioni, Associazioni e rappresentanti di categoria e settore industriale.
Il Ministro Speranza ha ricordato come nel RF sia previsto un apposito cluster dedicato
alla salute che, cosi come previsto dal Governo, è strutturato su 5 assi:
• Tre assi verticali:
1. Territorio e sanità di prossimità. L’obiettivo è quello di ridurre la disomogeneità territoriale della qualità del SSN grazie a una sanità che sia prossima al cittadino tramite il rafforzamento delle strutture sanitarie territoriali. Ciò sarà possibile con il passaggio da un sistema sanitario verticale a uno orizzontale con al centro la domanda di salute dei cittadini, il potenziamento dell’assistenza domiciliare e l’aumento degli investimenti nelle RSA;
2. Ospedali in rete. Con un migliore coordinamento del rapporto tra le varie ASL, e l’innovazione delle stesse strutture ospedaliere in un’ottica digitale e green;
3. Salute e Ambiente. Implementando l’approccio One Health, ponendo attenzione anche al benessere animale e ambientale.
• Due assi trasversali:
1. Conoscenza della Salute. Si vuole rendere il sistema nazionale attrattivo per gli investimenti esteri in tema di R&S farmaceutico, necessità resa ancora più chiara dalla recente “corsa” al vaccino per il COVID-19;
2. Innovazione digitale del SSN. Ripensare il modello del SSN grazie a progetti che aiutino le cure cura a distanza, come la telemedicina che permette di arrivare anche a pazienti che per motivi diversi non hanno possibilità di raggiungere le strutture sanitarie.
Il Ministro ha sottolineato come l’alta percentuale di popolazione anziana, e delle relative
problematiche legate alle cronicità, abbiano messo a dura prova il SSN, sistema che non
riesce a garantire la stessa qualità dei livelli essenziali di assistenza (LEA) tra diverse
Regioni e nemmeno all’interno delle stesse. Il Ministro, nella sua audizione, ha posto
l’accento sui seguenti aspetti di interesse da sviluppare nei prossimi mesi, a partire
dal sostegno alla filiera industriale legata alla sanità e il
miglioramento del’attrattività
dell’Italia per gli investimenti nel settore farmaceutico:
• Sanità di prossimità: creando un sistema che sia in grado di raggiungere il paziente e le sue
necessità, attraverso delle politiche di assistenza che siano circolari e che promuovano prevenzione, cure primarie e assistenza anche al di fuori degli ospedali;
• Ripensare la salute: la sanità non deve essere vista come un costo ma come un investimento;
• Tetti di spesa: il Ministro ha sottolineato la necessità di passare da una divisione per silos e tetti
della spesa sanitaria a un sistema circolare grazie a un modello orizzontale di programmazione della spesa che sia in grado di assicurare il “fabbisogno di salute” del cittadino per tutto l’arco della vita. Il Ministro ha affermato che il modello dei tetti di spesa ha prodotto solo l’illusione di un risparmio, e per questo motivo il Governo sta lavorando a un nuovo modello;
• Telemedicina e digitalizzazione del SSN: il Ministro ha sottolineato come si dovrà modernizzare e
digitalizzare la struttura sanitaria nazionale, soprattutto al fine di utilizzare la mole di dati che aiuterebbe anche per implementare una sanità predittiva.
Successivamente c’è stato il Q&A da parte dei Senatori presenti. Di seguito gli spunti di
interesse:
• Sen. Francesco Zaffini (FDI): il Sen. ha richiamato l’attenzione del Ministro sulla difficoltà
d’approvvigionamento dei test per il COVID-19, e dei vaccini antiinfluenzali che al momento non riescono a coprire tutta la popolazione;
• Sen.ce Paola Boldrini (PD): la Senatrice ha sottolineato come, pur condividendo le proposte
d’investimento del Ministro, resti altrettanto centrale il tema degli studenti di medicina che per mancanza di borse di specializzazione non riescono a contribuire al SSN. Inoltre ha richiesto al Ministro di tenere in considerazione l’importanza di prevedere un’uniformità, per quanto riguarda la telemedicina, per le singole patologie oltre che allo stesso riconoscimento territoriale in ogni Regione.
• Sen.ce Paola Binetti (FI): la Senatrice ha chiesto al Ministro di non tralasciare, nella progettazione
delle proposte di investimenti da inserire del RF, il tema delle malattie rare; tema legato indissolubilmente alla formazione e le borse di specializzazione.
• Sen.ce Maria Rizzotti (FI): la Sen.ce Rizzotti ha sottolineato l’importanza di prevedere un unico
regime di previsione di rimborsabilità delle prestazione sanitarie erogate tramite gli strumenti della telemedicina.