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CAPITOLO 2 Fenomeni oscillatori

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Academic year: 2021

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CAPITOLO 2

Fenomeni oscillatori

(2)

Fenomeni oscillatori Introduzione

I fenomeni oscillatori di tipo meccanico ed elettromagnetico, ci circondano costantemente nella vita quotidiana. Esempi di oscillazioni meccaniche sono il pendolo oscillante di un orologio, la corda di una chitarra che vibra; mentre esempi di oscillazioni elettromagnetiche, sono quelle degli elettroni che si muovono avanti e indietro nei circuiti responsabili della trasmissione e della ricezione di segnali radio e TV.

La caratteristica comune di tutti questi sistemi oscillanti è la formulazione

matematica che descrive le loro oscillazioni.

(3)

Consideriamo il sistema meccanico massa – molla denominato oscillatore armonico semplice.

Fenomeni oscillatori Oscillatore armonico semplice

Applicando la seconda legge di Netwon F = ma si ottiene l’equazione dell’ oscillatore armonico semplice, :

2 2 dt

x m d

kx =

Ovvero:

2

0

2

= + x

m k dt

x d

ω = pulsazione o frequenza angolare [rad/s].

la cui soluzione è una funzione x(t) che descrive la posizione dell’ oscillatore armonico semplice in funzione del tempo .

m

= k

ω

2

(4)

Una soluzione dell’ equazione del moto dell’ oscillatore armonico semplice è:

Fenomeni oscillatori Oscillatore armonico semplice

) (

)

( t Asen t φ

x = ω +

• A è lo spostamento massimo ossia ampiezza del moto oscillatorio;

• (ωt+ ) è la fase del moto;

• è la fase iniziale o costante di fase.

L’ampiezza A e la costante di fase dell’oscillazione sono determinate dalle condizioni iniziali che sono lo spostamento e la velocità al tempo t 0 :

dove:

) (

) ) (

(

0 0 0

t v

t φ x

t

tg ω

ω + =

2 0 2 0

2

2 ( )

)

( ω

t t v

x

A = +

φ

φ

φ

(5)

Il tempo necessario per un’ oscillazione completa è chiamato periodo T

Fenomeni oscillatori Oscillatore armonico semplice

A

T

k

T π m

ω

π 2 2 =

=

La frequenza f è il numero di oscillazioni complete per unità di tempo, quindi:

m k f T

2 π 1 1 =

=

Si ricava quindi la relazione che lega la pulsazione ω alla frequenza (o al periodo):

f T π π

ω 2

2 =

=

(6)

La posizione del corpo è:

Fenomeni oscillatori Oscillatore armonico semplice

) (

)

( t Asen t φ

x = ω +

Derivando rispetto al tempo si ricava la velocità:

) cos(

)

( t A t φ

v = ω ω +

Derivando ancora si ottiene l’andamento dell’accelerazione in funzione del tempo:

) ( )

( )

( t 2 Asen t φ 2 x t a = − ω ω + = − ω

A

ωA

- ω 2 A

(7)

L’equazione differenziale dell’oscillatore armonico semplice:

Fenomeni oscillatori Proprietà dell’equazione differenziale

2 0

2 0 2

= + ω x dt

x d

è un’equazione del secondo ordine, lineare, a coefficienti costanti e omogenea

PROPRIETA’

• se x(t) è soluzione dell’equazione, lo è anche ax(t) con a costante;

• se y(t) è un’altra soluzione, anche z(t) = x(t) + y(t) è soluzione;

cioè la combinazione lineare di più soluzioni è ancora soluzione dell’equazione.

(8)

Nel caso più generale si ottiene una equazione non omogenea:

Fenomeni oscillatori Proprietà dell’equazione differenziale

dove f(t) è una generica funzione del tempo che in particolare può essere costante.

Si dimostra che in questo caso la soluzione più generale è:

f(t) x(t)

dt ω x(t)

d 2 + 2 =

2

Con soluzione particolare dell’equazione non omogenea e soluzione della omogenea associata

(t) x

φ t

Asen t

x ( ) = ( ω + ) + p

) (t x p

)

( t φ

Asen ω +

(9)

Un classico esempio è quello di un punto materiale m appeso a una molla di costante elastica k . L’equazione del moto è:

Fenomeni oscillatori Proprietà dell’equazione differenziale

ovvero, posto si ha :

E’ una equazione non omogenea, con il termine noto costante. Una soluzione particolare è per cui la soluzione generale è:

k t mg x p ( ) =

kx dt mg

x m d

ma = 2 = −

2

m

= k ω 2

g dt x

x

d 2 + 2 =

2

ω

k φ) mg Asen(ω

x(t) = t + +

(10)

Conseguenza della linearità dell’equazione che descrive il moto armonico è il principio di sovrapposizione degli effetti:

Fenomeni oscillatori Proprietà dell’equazione differenziale

Se in corrispondenza di si ha come soluzione e in corrispondenza di

si ha allora se il termine noto è la soluzione è : f 1 ( t ) f 2 ( t ) )

2 ( t

x x 1 ( t )

) ( )

( 2

1 t f t

f + x 1 ( t ) + x 2 ( t )

( ) ( )

2 1 2

2 2

2 2 1

2 2

1 2 2

1 2 2

2 1 2

f f

x dt ω

x x d

dt ω x x d

x x

dt x

d + + ω + = + + + = +

(11)

L’equazione del moto si ricava applicando la legge:

Fenomeni oscillatori Pendolo Semplice

τ = momento prodotto da una forza α = accelerazione angolare

I = momento di inerzia del pendolo

2 2

dt I d

I θ

α τ = =

Il momento della forza di richiamo è :

θ τ = − Lmg sen

Con L = braccio rispetto al perno della forza di richiamo e I = momento di inerzia rispetto all’asse di rotazione

mL 2

I =

(12)

L’ equazione del moto diventa :

Fenomeni oscillatori Pendolo Semplice

2 2

dt I d

I θ

α τ = =

α θ

τ = − Lmg sen = I 2

2

sen 2

dt mL d

Lmg θ

θ =

2 0

2

= θ + θ

L g dt

d

0

2 2

2

= + ω θ θ

dt d

Considerando senθ ≈ θ si ha :

Assumendo l’equazione assume la seguente forma : = ω 2 L

g

(13)

Una soluzione dell’ equazione del moto del pendolo semplice è:

Fenomeni oscillatori Pendolo semplice

• A è lo spostamento angolare massimo ossia ampiezza del moto oscillatorio;

• (ωt+ ) è la fase del moto;

• è la fase iniziale o costante di fase.

L’ampiezza A e la costante di fase dell’ oscillazione sono determinate dalle condizioni iniziali. Queste due condizioni le individuano in modo univoco, infatti:

dove:

( ) t = Asen ( ω t + φ )

θ

2 0 2

0 2 2

) ( )

( ω

θ θ

dt t d t

A

⎜ ⎞

⎛ +

= ( )

) ) (

(

0 0 0

dt t d φ t

t tg

⎟ ⎠

⎜ ⎞

= ⎛

+ θ

ω ω θ

φ

φ

φ

(14)

Il tempo necessario per un’ oscillazione completa è chiamato periodo T

Fenomeni oscillatori Pendolo semplice

A

T

g

T π L

ω

π 2

2 =

=

La frequenza f è il numero di oscillazioni complete per unità di tempo, quindi:

L g f T

2 π 1 1 =

=

(15)

È evidente l’analogia tra le espressioni matematiche di questi due sistemi meccanici Fenomeni oscillatori Analogia Oscillatore Armonico - Pendolo semplice

2 0

2

=

+ x

m k dt

x

d 2 0

2

= + θ θ

L g dt

d

) (t

x θ (t )

m I

m k

L

g

(16)

Per il moto armonico di un sistema non soggetto a forze dissipative, l’energia meccanica totale

Fenomeni oscillatori Considerazioni Energetiche

P

K E

E

E = +

si conserva, cioè resta costante durante il moto.

L’energia potenziale E P è in ogni istante:

φ)

sen kA

kx

E P = = t +

2 1 2

1 2 2 2

L’energia cinetica E K è invece in ogni istante:

φ)

A mv

E

K

= = cos t +

2 1 2

1

2 2 2 2

φ)

kA mv

E K = = cos t +

2 1 2

1 2 2 2

(17)

L’ energia meccanica totale è quindi :

Fenomeni oscillatori Considerazioni Energetiche

Essa è costante e ha il valore di 2

2

1 kA

2

2 2

2 2

2 1

2 t t 1

2 cos 1

kA E

φ)

sen kA

φ)

kA E

tot tot

=

+ +

+

=

(18)

Fenomeni oscillatori Considerazioni Energetiche

(19)

Consideriamo ora il valore medio dell’ energia nell’ oscillatore armonico : Mentre i valori medi di posizione, velocità e accelerazione in un periodo, sono tutti nulli, infatti:

Fenomeni oscillatori Considerazioni Energetiche

[ cos ] 0

2 1 2

1 2

0 2

0

=

=

>=

< ∫ π

π

π θ d

π sen

senθ θ θ

il valore medio dell’ energia nell’oscillatore armonico non è nullo:

2 cos 1

cos 1 1

0 0

2 2

2

2 >= =< >= =

< ∫ ∫

π π

π θ

θ θdθ

π sen θ

sen

Infatti la funzione ha un andamento del tipo: sen 2 θ

θ

sen

2

θ

(20)

I valori medi di energia potenziale e cinetica sono quindi :

Fenomeni oscillatori Considerazioni Energetiche

e

Essi sono eguali, per cui in media l’ energia meccanica totale è per metà cinetica e per metà potenziale.

tot

P kA sen φ) kA E

E 2

1 4

t 1 2

1 2 2 2

=

>=

+

<

>=

<

tot

K kA φ) kA E

E 2

1 4

t 1 2 cos

1 2 2 2

=

>=

+

<

>=

<

(21)

Fenomeni oscillatori Formule trigonometriche

a a

sena a

sen

Inoltre

sena a

sena a

a a

sen a

a sen

e particolar in

senb sena

b a

b a

sena a

b sena

b a

sen

cos )

cos(

) (

2 ) cos(

2 ) cos(

cos 2 )

( cos

2 ) (

cos cos

) cos(

cos cos

) (

=

=

=

= +

=

= +

=

±

±

=

±

π π

π π

(22)

Fenomeni oscillatori Formule trigonometriche

(23)

Fenomeni oscillatori Formule trigonometriche

(24)

Fenomeni oscillatori Formule trigonometriche

(25)

Fenomeni oscillatori Moto armonico e moto circolare uniforme

Il moto armonico può essere considerato come la proiezione di un moto circolare uniforme

x

A x(t) = A cos t + φ)

(ω + t φ)

Il vettore A ruota in senso antiorario con velocità

angolare ω e prende il nome di “fasore”

(26)

Fenomeni oscillatori Formule trigonometriche

x A

(ω + t φ)

φ)

A

x(t) = cos t +

x A φ)

(ω + t

φ)

A )

φ

Asen(ω + + = cos t +

t π 2 x(t) = A cos t + φ)

φ) Asen(ω

x(t) = t +

La funzione cos anticipa la funzione sen di π/2

La funzione sen ritarda la funzione cos di π/2

(27)

Fenomeni oscillatori Notazione Complessa

(28)

Fenomeni oscillatori Notazione Complessa

(29)

Fenomeni oscillatori Notazione Complessa

Identità di Eulero :

φ

φ cos φ i sin e ± i = ±

E’ possibile considerare e come la parte reale e la parte immaginaria di

cos φ sen φ

) Im(

sin

) Re(

cos

φ φ

φ φ

i i

e e

=

=

i φ

e

)

* Re(

) Re(

) Re(

) cos(

)

( t A t Ae i ( t ) Ae i e i t A e i t

x = ω + φ = ω + φ = φ ω = ω

i φ

A = * Ae

(30)

Fenomeni oscillatori Composizione di moti Armonici

Composizione di moti Armonici

(31)

Fenomeni oscillatori Composizione di moti Armonici

Consideriamo la somma di due moti armonici lungo lo stesso asse caratterizzati dalla stessa pulsazione :

) cos(

) ( )

cos(

)

( 1 2 2

1 t = A ω t x t = A ω t + φ

x

Per il principio di sovrapposizione degli effetti la somma è un moto armonico con la stessa pulsazione:

) cos(

)

( t = A ω + t ψ x

Teorema di “Carnot”

( π − φ )

− +

= A 1 2 A 2 2 2 A 1 A 2 cos A

x A 1

A 2 A

ωt ωt + φ

( ) φ

cos 2 1 2

2 2 2

1 A A A

A

A = + +

K

K

(32)

Fenomeni oscillatori Composizione di moti Armonici

L’ampiezza del moto risultante dipende dalla differenza di fase φ = φ 2 − φ 1

( ) φ

cos 2 1 2

2 2 2

1 A A A

A

A = + +

minima per φ = π , 3 π , 5 π ....

|

| A − 1 A 2

x A

ωt + ψ massima per φ = 0 , 2 π , 4 π ,....

2

1 A

A +

x A

ωt + ψ

(33)

Fenomeni oscillatori Composizione di moti Armonici

I risultati della sovrapposizione di due moti armonici di eguale periodo lungo lo stesso asse, sono riportati di seguito:

,....

4 , 2

,0 π π

φ = φ = π , 3 π , 5 π ,.... φ = π 2 π , 3 π 2 π ....

(34)

Fenomeni oscillatori Composizione di moti Armonici

) cos(

) ( )

cos(

)

( 1 2 2

1 t = A ω t x t = A ω t + φ

x

2 2 ( )

) ( 1

1 ω ω + φ

=

= A e i t x A e i t x

) (

) (

2 )

(

1 ω + ω + φ = ω + ψ

= A e i t A e i t Ae i t x

φ ψ φ

2 cos

1 2

A A

sen tg A

= +

x A

ωt + ψ

Se sviluppiamo con la formula di Eulero

Da cui

……….

Calcoliamo la nuova fase

(35)

Fenomeni oscillatori Composizione di moti Armonici

Consideriamo la somma di due moti armonici lungo lo stesso asse caratterizzati da diversa pulsazione :

) cos(

)

cos( 1 2 2

1 (t) A t x (t) A t

x = ω = ω

K 1

K 2

Per semplicità supponiamo che e A 1 = A 2 = A φ 1 = φ 2 = 0

t t

A t

A t

A t

x t

x t

x cos 2

cos 2 2

cos cos

) ( )

( )

( 1 2 1 2 ω 2 ω 1 ω 1 ω 2

ω

ω − +

= +

= +

=

(36)

Fenomeni oscillatori Composizione di moti Armonici

si ha un nuovo moto oscillatorio :

caratterizzato da :

• una nuova pulsazione ;

• un’ ampiezza modulata con pulsazione .

( ) t A ( ) t t A t c t

x = cos ω = 2 cos Ω os ω

2

2

1 ω

ω ω +

=

2

1

2 ω

= ω − Ω

Si parla di modulazione di ampiezza, caratteristica del fenomeno del battimento:

Se ω 1 ~ ω 2 Ω = (ω 2 – ω 1 )/2

(37)

Fenomeni oscillatori Composizione di moti Armonici

Battimenti

This "line drawing" shows how two patterns of slightly different

spacing show the phenomena of beat interference. The pattern is

best seen when you look from a distance of about a meter.

(38)

Fenomeni oscillatori Composizione di moti Armonici

Consideriamo la somma di due moti armonici su assi ortogonali caratterizzati dalla stessa pulsazione :

Se i moti sono in fase

Il punto si muove lungo un segmento di retta tra le posizioni -A, -B e A, B;

tale retta forma con l’ asse x l’ angolo :

) ( ω φ

ω = +

= A t y t B t

t

x ( ) cos , ( ) cos

= 0 φ

B A t

y t x =

) (

) (

A arctg B

= θ

K

K

(39)

Fenomeni oscillatori Composizione di moti Armonici

Se i moti sono in opposizione di fase

B A t

y t

x = − )

( ) (

π φ =

A arctg B

= θ

e IN FASE

IN OPPOSIZIONE DI FASE

(40)

Fenomeni oscillatori Composizione di moti Armonici

Se i moti sono in quadratura di fase

2 φ = π

quindi:

⎟ ⎠

⎜ ⎞

⎛ +

=

= cos ( ) cos 2

)

( π

ω

ω t y t B t

A t

x

) 1 ( )

( 2 2

⎟ =

⎜ ⎞

⎝ + ⎛

⎟ ⎠

⎜ ⎞

B t y A

t x

che rappresenta l’equazione di un’ ellisse percorsa in senso orario

Se i moti sono in quadratura di fase ma con il moto è in senso antiorario φ = π 2

3

(41)

Fenomeni oscillatori Composizione di moti Armonici

In particolare se A è uguale a B

l ’ e l l i s s e d e g e n e r a i n u n a

circonferenza

(42)

Fenomeni oscillatori Composizione di moti Armonici

Se i moti hanno una differenza di fase generica

La traiettoria è sempre un’ ellisse, con gli assi non paralleli agli assi cartesiani

(anche se A = B)

(43)

Figure di Lissajous

Fenomeni oscillatori Composizione di moti Armonici

2

1 ω

ω =

2

1 ω

ω ≠

(44)

Figure di Lissajous

Fenomeni oscillatori Composizione di moti Armonici

(45)

Fenomeni oscillatori Oscillatore Armonico smorzato

Oscillatore ideale In presenza di attrito

Consideriamo un oscillatore armonico smorzato da una forza viscosa:

v

f att = − λ

(46)

Fenomeni oscillatori Oscillatore Armonico smorzato

v f att = − λ

Applicando la seconda legge di Netwon

F = ma

2 0

2

= +

+

=

x

m k dt

dx m

dt x ma d

v

kx λ

λ

(47)

La legge matematica che regola il moto di questo sistema risulta essere :

Fenomeni oscillatori Oscillatore Armonico smorzato

l’ equazione differenziale dell’ oscillatore armonico smorzato diventa:

2 0

2

= +

+ x

m k dt

dx m dt

x

d λ

Definendo, il coefficiente di smorzamento e la pulsazione propria rispettivamente :

m k

m =

= 0

2 λ ω

γ

0

2 0 2

2 2

= +

+ x

dt dx dt

x

d γ ω

(48)

Il tipo di soluzione dipende dalla relazione tra i parametri fisici dell’oscillatore.

Ci sono tre casi possibili :

Fenomeni oscillatori Oscillatore Armonico smorzato

)

0 cos ω + φ

= A e ( t x(t) γt

2 2

0 γ

ω

ω = −

• Smorzamento debole

2 2

0 γ

ω >

k m 4

λ 2

>

Parametro relativo alla forza elastica

Parametro relativo alla forza di attrito

ω 0

ω <

(49)

La soluzione è quindi una sinusoide la cui ampiezza diminuisce nel tempo poiché è modulata da un esponenziale decrescente :

Fenomeni oscillatori Oscillatore Armonico smorzato

) cos(

)

( t = A 0 e γ ω t + φ

x t

(50)

Fenomeni oscillatori Oscillatore Armonico smorzato

nullo ω = ω 0 2 − γ 2

• Smorzamento critico

2 2

0 γ

ω = k 4 m

λ 2

=

Parametro relativo alla forza elastica

Parametro relativo alla forza di attrito

( ) t e ( At B )

x = γt +

Ap pr ofon

di me nto

(51)

Fenomeni oscillatori Oscillatore Armonico smorzato

immaginario ω = ω 0 2 − γ 2

• Smorzamento forte

2 2

0 γ

ω < k 4 m

λ 2

<

Parametro relativo alla forza elastica

Parametro relativo alla forza di attrito

( ) ⎟

⎜ ⎞

⎛ +

= e γ t Ae t γ

2

ω

02

Be t γ

2

ω

02

t

x

La soluzione globale è del tipo:

Ap pr ofon

di me nto

(52)

Nelle condizioni di smorzamento forte o critico non c’ è mai oscillazione:

Fenomeni oscillatori Oscillatore Armonico smorzato

γ/ω 0 = 1

γ/ω 0 > 1

a) Oscillazioni smorzate b) Smorzamento critico c) Oscillazione forte

Al diminuire dello

smorzamento

(53)

Fenomeni oscillatori Considerazioni energetiche

>

>≅<

< 2

2

1 kA E

Nel caso di piccoli smorzamenti ( γ piccolo) possiamo calcolare l’energia media sul primo periodo T 0 =2 π/ω 0 supponendo l’ampiezza costante

e t

E t

E ( ) >≅ 0 2 γ

<

Per il primo periodo

0 2

0

0 2

1 kA E

E >≅< >=

<

Per i periodi successivi

(54)

Fenomeni oscillatori Considerazioni energetiche

Per poter valutare di quanto varia l’ energia media nel tempo si deve calcolare la derivata del valore medio dell’ energia normalizzata:

γ γ

γ γ

2 2

2 0

2

0 =

〉 =

t

t

e E

e E E

dt E d

Il parametro rappresenta il tempo di decadimento per l’ampiezza

τ γ 1

Amp =

L’energia decade più rapidamente con un tempo

τ γ

2

= 1

En

(55)

Consideriamo ora un oscillatore armonico forzato:

Fenomeni oscillatori Oscillatore Armonico forzato

Applicando la seconda legge di Netwon F = ma :

applichiamo cioè all’ oscillatore una forza esterna ad esempio sinusoidale

)

0 cos( t F

F = ω

)

0

cos( t F

F = ω in cui rappresenta la pulsazione della forza esterna ω

ma t

F v

kx − + =

− λ 0 cos ω t

m x F

m k dt

dx m dt

x

d 2 λ 0 cos ω

2

= +

+

(56)

La legge matematica che regola il moto di questo sistema risulta essere:

Fenomeni oscillatori Oscillatore Armonico forzato

l’ equazione differenziale dell’ oscillatore armonico forzato diventa:

Definendo, il coefficiente di smorzamento e la pulsazione propria rispettivamente :

m k

m =

= 0

2 λ ω

γ

m t x F

dt dx dt

x

d 2 2 γ ω 0 2 0 cos ω

2

= +

+

m t x F

m k dt

dx m dt

x

d 2 λ 0 cos ω

2

= +

+

ω

(57)

Supponendo la condizione di smorzamento debole

la soluzione generale di questo sistema è

Fenomeni oscillatori Oscillatore Armonico forzato

Soluzione della omogenea associata

( ω φ ) ( ω φ )

γ + + +

= A ʹ e t A t

t

x ( ) 0 t cos * * 0 cos

Soluzione particolare Dopo un tempo abbastanza grande, il primo temine tende a zero:

( ω + φ )

= A t

t

x ( ) regime 0 cos

( ) 0

cos * *

0 ʹ e γ ω t + φ ⇒

A t

E la soluzione a regime è:

2 2

0 γ

ω >

(58)

Fenomeni oscillatori Oscillatore Armonico forzato

( ω + φ )

= A t

t

x ( ) regime 0 cos

Lo spostamento sarà caratterizzato a regime dalla stessa pulsazione della forza esterna, anche se sfasato rispetto ad essa :

( ω + φ )

= A t

t

x ( ) regime 0 cos F = F 0 cos( ω t )

⎥ ⎦

⎢ ⎣

− −

= 2 2

0

2

ω ω

φ arctg γω

( 0 2 2 ) 2 2 2

0

0 4

1

ω γ ω

ω − +

= m A F

2 2

0

2

ω ω

φ γω

− − tg =

dove :

(59)

Fenomeni oscillatori Oscillatore Armonico forzato

( ω + φ )

= A t

t

x ( ) regime 0 cos

Lo spostamento sarà caratterizzato a regime dalla stessa pulsazione della forza esterna, anche se sfasato rispetto ad essa

A 0 e φ non dipendono dalle condizioni iniziali

( 0 2 2 ) 2 2 2

0

0 4

1

ω γ ω

ω − +

= m

A F 2 2

0

2

ω ω

φ γω

− −

tg =

(60)

Ap pr ofon

di me nto

Fenomeni oscillatori

In modo equivalente grafichiamo la fase in funzione di :

Questo grafico riassume i tre casi possibili :

ω 0

ω =

φ

ω 0

ω

⎥ ⎦

⎢ ⎤

− −

= 2 2

0

2

ω ω

φ arctg γω

ω 0

ω << φ = 0

2 φ = − π

ω 0

ω >> ω 0 φ = π

ω >>

Oscillatore Armonico forzato

(61)

Ap pr ofon

di me nto

Analizziamo lo studio della risposta in funzione di e in particolare in relazione alla del sistema:

Fenomeni oscillatori Oscillatore Armonico forzato

ω ω 0

ω 0

ω <<

( 0 2 2 ) 2 2 2

0 0

4 1

ω γ ω

ω − +

= m A F

2 2

0

2

ω ω

φ γω

− − tg =

k

A 0 = F 0 φ = 0

k t t F

x ( ) = 0 cos ω

• Spostamento in fase con la forza esterna

• Parametro dominante “ k ” costante elastica

(62)

Ap pr ofon

di me nto

Fenomeni oscillatori Oscillatore Armonico forzato

ω 0

ω >>

( 0 2 2 ) 2 2 2

0 0

4 1

ω γ ω

ω − +

= m A F

2 2

0

2

ω ω

φ γω

− − tg =

π φ = −

• Spostamento in opposizione di fase con la forza esterna

• Parametro dominante “ m ” massa

2 0 0

m ω A = F

m t t F

x ω

ω cos )

( = − 0 2

(63)

Fenomeni oscillatori Risonanza

Grafichiamo in funzione di A 0 ω

Con smorzamento molto piccolo la funzione assume un massimo (risonanaza in ampiezza) per :

ω 0

ω =

Risonanza

Se lo smorzamento aumenta, il massimo si sposta verso la parte sinistra del grafico e si riduce in ampiezza.

Nel caso in cui lo smorzamento è grande,

ω 0

ω =

(64)

Fenomeni oscillatori Risonanaza

( 0 2 2 ) 2 2 2

0 0

4 1

ω γ ω

ω − +

= m

A F 2 2

0

2

ω ω

φ γω

− − tg =

2 φ = − π

• Spostamento in quadratura di fase con la forza esterna

• Parametro dominante “ γ ” coefficiente di smorzamento

t m sen

t F

x ω

γω 0

0

) 2 ( =

0 0

0 2 γω m

A = F

( ω + φ )

= A t

t

x ( ) regime 0 cos

ω 0

ω =

(65)

Fenomeni oscillatori Risonanza

m t t F

v regime ω

γ cos ) 2

( = 0

t m sen

t F

x ω

γω 0

0

) 2 ( =

v!

F !

v!

F !

v! F !

)

0 cos( t F

F = ω

(66)

Fenomeni oscillatori Larghezza della risonanza Si definisce larghezza della risonanza l’intervallo tale che la potenza trasferita in questi due punti è la metà di quella trasferita ad . Si trova

γ ω

ω 21 = 2

Si definisce :

fattore di merito della risonanza.

Esso è tanto maggiore quanto più stretta è la risonanza.

2 0

1 ω ω

ω < <

ω 0

>

< P

λ γ

ω ω

ω

ω mk

Q = =

= −

2

0 1

2

0

(67)

Fenomeni oscillatori Effetti risonanza Edifici antisismici

Rottura bicchieri Crollo ponti

(68)

Fenomeni oscillatori Effetti risonanza

(69)

Fenomeni oscillatori Effetti risonanza Bosone di Higgs

Risonanza acustica Ricevitori di onde EM

Risonanza nucleare

(70)

Fenomeni oscillatori Metodo fasoriale

m t x F

dt dx dt

x

d 2 2 γ ω 0 2 0 cos ω

2

= +

+

t

e i

m t F

i m t

F F m t

F = F 0 cos ω → = 0 (cos ω + sen ω ) = 0 ω

Si considera la forza come un fasore nel piano complesso

Re(x) Im(x)

t

e i

m F 0 ω

t

e i

m x F

dt x d dt

x

d ω

ω

γ 0 2 0

2 2

2 + =

Si risolve +

(71)

Fenomeni oscillatori Metodo fasoriale

t

e i

m x F

dt x d dt

x

d ω

ω

γ 0 2 0

2 2

2 + =

+

Si cercano soluzioni x = A 0 e i ( ω t + φ ) = A 0 e i φ e i ω t = A e i ω t

Per sostituzione si trova che la quantità complessa A vale:

4 ) ( 2

2 2 2 2 2

0

2 2

0 0

ω γ )

ω

γ i ) ω

m A F

+

= − ω

i φ

e A A = 0

( 0 2 2 ) 2 2 2

0 0

4 1

ω γ ω

ω − +

=

= m

A F A

2 2

0

2 ω ω

φ γω

− −

tg =

(72)

Fenomeni oscillatori Metodo fasoriale- Risonanza

) cos(

) Re(

0

0 φ ω ω φ

ω = → = +

= A e A e e x A t

x i t i i t

Re(x) Im(x)

t

e i

F 0 ω

Condizione di risonanza

m γω A F

0 = 2 0

) 2 / ( 0 ω −π

= A e

i t

x

ω 0

ω =

2 φ = − π

2 ) cos(

) Re(

0

) 2 (

0 2

0

ω π

π ω ω

π = → = −

= A e e A e x A t

x i i t i t

(73)

Fenomeni oscillatori Metodo fasoriale- Risonanza

Re(x) Im(x)

t

e

i

F

0 ω

Condizione di risonanza

t

e i

V 0 ω m γ

V F

0 = 2 0

) 2 (

0 )

2 (

0 ω π → = ω ω π

= A e i t v i A e i t

x

) 2 / ( 0 ω −π

= A e

i t

x

t i t

i i

t

i A e e V e

e i A

v = ω 0 ( ) ( ω π 2 ) = ω 0 ( π 2 ) ( ω π 2 ) = 0 ω

(74)

Fenomeni oscillatori Metodo fasoriale- Risonanza

Re(x) Im(x)

t

e

i

F

0 ω

Condizione di risonanza

t

e i

V 0 ω m γ

V F

0 = 2 0

Nella condizione di risonanza la parte reale della velocità è massima.

Quindi sarà anche massima la potenza trasferita al circuito

ωt)

ωt)( F (F

P cos

cos 2 0

= 0 ωt

P F 2

2

0 cos

= 2

P F

4

2

= 0

(75)

Fenomeni oscillatori Risonanza

( ) t

V t

v ( ) = 0 cos ω F = F 0 cos( ω t )

La velocità è sempre in fase con la forza

v!

F ! v!

F !

La potenza trasferta dalla forza alla massa è sempre positiva e c’è il massimo trasferimento di energia P F ! v !

=

v! F !

(76)

2 < < 0

− π φ

Fenomeni oscillatori Metodo fasoriale

) cos(

) Re(

0

0 φ ω ω φ

ω = → = +

= A e A e e x A t

x i t i i t

Re(x) Im(x)

t

e

i

F

0 ω

φ

) (

0

φ

= A e i ω + t

x A 0

( 0 2 2 ) 2 2 2

0 0

4 1

ω γ ω

ω − +

= m A F

Spazio per ω > ω 0 Spazio per ω < ω 0

2 φ π

π < < −

Ap pr ofon

di me nto

(77)

Fenomeni oscillatori Metodo fasoriale

t i t

i t

i v i A e V e

e A

x = ω → = ω ω = ω

Sviluppando si trova:

= V e i φʹ

V 0 ( 0 2 2 ) 2 2 2

0 0

4 1

ω γ ω

ω ω

+

=

= m

V F V

γω ω φ ω

2

2 2

0 − ʹ =

tg

Re(x) Im(x)

t

e i

F 0 ω

( 0 2 2 ) 2 2 2 φʹ

0 0

4 1

ω γ ω

ω ω

+

= m

V F

) (

V 0 e i ω t + φ ʹ

ω 0

ω >

ω 0

ω <

Ap pr ofon

di me nto

(78)

Fenomeni oscillatori Circuito LC

L’equivalente elettrico del sistema meccanico massa – molla è il circuito LC :

Scrivendo l’ equazione di equilibrio delle tensioni alla maglia, si ha:

dt L dI C

q = con

dt I = − dq

quindi

1 0

2 2

=

+ q

LC dt

q d

LC

2 1

= 0 ω

2 2

2

= + q dt

q

d ω in cui

(79)

Fenomeni oscillatori Analogia

È evidente quindi l’ analogia tra i due sistemi:

1 0

2 2

=

+ q

LC dt

q 0 d

2 2

= + x

m k dt

x d

) (t

x q (t )

m L

k C 1

) (t

v I (t )

(80)

Fenomeni oscillatori Circuito RLC

L’equivalente elettrico dell’ oscillatore armonico smorzato è il circuito RLC :

Scrivendo l’ equazione di equilibrio delle tensioni alla maglia, si ha:

con dt

I = − dq

quindi

dt RI L dI C

q − =

2 0

2

= +

+ LC

q dt

dq L

R dt

q

d

(81)

La legge matematica che regola questo sistema risulta essere quindi:

Fenomeni oscillatori Circuito RLC

l’ equazione differenziale del circuito RLC diventa:

Definendo, il coefficiente di smorzamento e la pulsazione propria rispettivamente :

LC L

R 1

2 0 =

= ω

γ

0

2 0 2

2 2

= +

+ q

dt dq dt

q

d γ ω

2 0

2

= +

+ LC

q dt

dq L R dt

q

d

(82)

Fenomeni oscillatori Analogia

È evidente quindi l’ analogia tra i due sistemi:

m k m

λ

2 0

2

= +

+ x

m k dt

dx m dt

x

d λ 2 0

2

= +

+ LC

q dt

dq L R dt

q d

L R

LC

1

(83)

Fenomeni oscillatori Circuito RLC con generatore di f.e.m.

L’equivalente elettrico dell’ oscillatore armonico forzato è il circuito RLC con generatore di f.e.m.:

Scrivendo l’ equazione di equilibrio delle tensioni alla maglia, si ha:

dt RI L dI C

tq − = ω

ε cos 0

ω t ε

ε = 0 cos

(84)

Fenomeni oscillatori Circuito RLC con generatore di f.e.m.

Ricordando che

l’ equazione differenziale del circuito RLC con f.e.m. diventa:

Definendo, il coefficiente di smorzamento e la pulsazione propria rispettivamente : LC

L

R 1

2

0

=

= ω

γ

L ωt q ε

dt ω γ dq dt

q

d 2 2 0 2 0 cos

2

= +

+

dt dq

I = /

L t LC

q dt

dq L

R dt

q

d 2 2 + + = ε cos 0 ω

Si ottiene

Ed in forma complessa

t

e i

L q ε

dt ω q γ d dt

q

d 2 0 ω

2 0 2

2 + =

+

(85)

Fenomeni oscillatori Circuito RLC con generatore di f.e.m.

t L sen

I ε dt ω

γ dI dt

I

d 2 0 2 0 ω

2

2 + = −

+

Poiche’ a noi interessa soprattutto la corrente, cerchiamo un’equazione in cui compaia la corrente

dt RI L dI C

tq − = ω

ε cos 0 I = dq / dt

Derivando

2 ) cos(

2 0 2 0

2

2 π

ω +

= +

+ t

L I ε

dt ω γ dI dt

I d

Ed in forma complessa i t e i t

L i ε L e

I ε dt ω

I γ d dt

I

d 2 0 ( ω π 2 ) 0 ω

2 0 2

2 + = =

+ +

Approfondi

me nto

(86)

Fenomeni oscillatori Circuito RLC con generatore di f.e.m.

[ 0 2 2 2 2 2 ]

0

0 4

I ω ) γ ω +

= − ε

φ ω

γ ω tg ω

2

2 2

0 −

=

t i i

t

i I e e

e

I 0 ( ω + φ ) = 0 φ ω

t

e i

L i ε I

dt ω I γ d dt

I

d 2 0 ω

2 0 2

2 + =

+

Cerchiamo soluzioni

[ ]

[ 0 2 2 2 2 2 ]

2 2

0 0

4 2

ω γ )

ω

) ω i(ω

γ I L

+

− +

= ε − ω

Approfondi

me nto

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