• Non ci sono risultati.

PRODUZIONE IDROELETTRICA SU IMPIANTO DI INNEVAMENTO TRA LE LOCALITÁ FOURCARE DAMON E FRACHEY I N D I C E

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "PRODUZIONE IDROELETTRICA SU IMPIANTO DI INNEVAMENTO TRA LE LOCALITÁ FOURCARE DAMON E FRACHEY I N D I C E"

Copied!
21
0
0

Testo completo

(1)
(2)

I N D I C E

PREMESSA ... 2

1. RELAZIONE PRELIMINARE IMPATTO ACUSTICO ... 3

2. PLANIMETRIA IN SCALA ADEGUATA DEL CANALE DI RESTITUZIONE ... 4

3. ILLUSTRAZIONE, PORTATE NATURALI, DMV E PRELIEVI ... 5

4. 4.1. PORTATE NATURALI ... 5

4.2. DEFLUSSO MINIMO VITALE (DMV). ... 7

4.3. PRELIEVI PER LA PRODUZIONE IMPIANTO IDROELETTRICO ... 9

PROGETTO DI MONITORAGGIO ... 16 5.

(3)

PREMESSA 1.

La presente relazione integra lo Studio di Impatto Ambientale relativo al progetto definitivo “produzione idroelettrica su impianto di innevamento tra le località Fourcare- Damon e Frachey”, nel comune di Ayas, a seguito delle richieste della struttura Valutazione Ambiente e Tutela Qualità dell’Aria della Regione Autonoma Valle d’Aosta con nota Prot.n. 4995/TQ del 31/07/2018.

In questa relazione si farà riferimento alla realizzazione del bacino di innevamento programmato in loc.

Fourcare Damon, di proprietà della società Monterosa, recentemente autorizzato (DGR n°1026 del 29/07/2016), le cui acque sono state concessionate a scopo industriale con DGR n°2351 del 03/09/10. Si farà, inoltre, riferimento all’esistente prelievo sul torrente Fourcare lungo la pista Larici per il quale la società Monterosa S.p.A. è riconosciuta titolare della subconcessione di derivazione d’acqua ad uso innevamento artificiale con Decreto del Presidente della Giunta Regionale n. 783 in data 13/12/1996, già assentita alla Società Funivie Champoluc S.p.A. con Decreto del Presidente della Giunta Regionale n. 325 in data 16/05/1996.

L’impianto idroelettrico in progetto, che utilizzerà in gran parte infrastrutture esistenti dell’impianto di innevamento o in fase di realizzazione per il suddetto bacino artificiale, intende utilizzare le acque disponibili e prelevabili dal torrente Fourcare mettendo in atto, in fase di esercizio, i rilasci previsti dal Criterio 3 del DMV determinati dal piano di monitoraggio che verrà approfondito e concordato nell’ambito dell’applicazione della metodologia di analisi a più criteri (MCA).

Nella fase transitoria, il DMV presso i Larici sarà inizialmente definito tramite il Criterio 2 del PTA, e successivamente, prima della messa in esercizio dell’impianto, verrà proposto un DMV stimato dalle misurazioni di portata in alveo determinate dal piano di monitoraggio da concordare con gli uffici competenti.

Charvensod, settembre 2018 Il tecnico

Ing. Marco Fiou

(4)

RELAZIONE PRELIMINARE IMPATTO ACUSTICO 2.

Si allega apposito elaborato del quale si riportano di seguito le conclusioni a cura del Dr. Massimiliano Icardi:

[…] si ritiene che il progetto descritto nella presente relazione tecnica sia ampiamente compatibile con i limiti definiti dalla vigente normativa, con la classificazione acustica e con il contesto territoriale dell’area in cui si insedierà.

Alla luce delle considerazioni espresse, si può dunque ritenere con ampio margine di sicurezza che le emissioni generate dal progetto preso in esame non pregiudicheranno il clima acustico delle aree limitrofe.

(5)

PLANIMETRIA IN SCALA ADEGUATA DEL CANALE DI RESTITUZIONE 3.

Il canale di restituzione risulta essere l’unica infrastruttura di nuova realizzazione per il progetto in esame e pertanto si allega apposita planimetria (tav.13) in scala adeguata.

(6)

ILLUSTRAZIONE, PORTATE NATURALI, DMV E PRELIEVI 4.

Nei paragrafi successivi si presentano i dati relativi alle portate naturali stimate, al Deflusso Minimo Vitale e ai prelievi proposti per la subconcessione nell’intervallo di tempo della richiesta:

- 1° aprile – 31 ottobre

La richiesta di subconcessione ai fini idroelettrici prevede il prelievo da due distinte opere di derivazioni esistenti sul torrente Fourcare:

- la Presa Larici a quota di 2205,00m s.l.m.

- la Presa Lago a quota di 2332,10m s.l.m.

Rispetto alla subconcessione per il riempimento del Lago ai fini dell’innevamento artificiale, con derivazione nel periodo 1 maggio – 31 ottobre, la nuova richiesta prevede l’utilizzo delle acque naturali potenzialmente prelevabili nel rispetto del DMV anche nel mese di aprile da derivare dalla sola presa Larici. Il prelievo del mese di aprile viene richiesto al fine di avvalersi del possibile contributo idrico connesso a particolari condizioni meteorologiche che potrebbero determinare, conseguentemente a temperature più miti rispetto alla media, uno scioglimento nivale anticipato e/o piogge primaverili all’interno del bacino.

4.1. PORTATE NATURALI

Come esposto nella relazione tecnica del progetto definitivo, le portate naturali del Torrente Fourcare, alla sezione di chiusura della presa Larici, valutate con il metodo della regionalizzazione si discostano dalla situazione reale in quanto il regime idrologico risulta essere pluvio-nivale. Le portate presentano un flusso significativo in primavera (aprile-giugno) condizionato dallo scioglimento nivale con variabilità giornaliera significativa e un minimo nei mesi invernali (gennaio-febbraio). Oltre a variabilità annuali/stagionali si riscontrano importanti variazioni di portate connesse agli eventi meteorici che determinano un aumento sensibile delle portate in relazione alle condizioni geomorfologiche del bacino di riferimento.

Successivamente si riportano le portate naturali calcolate mediante la Regionalizzazione e quelle stimate empiricamente all’opera di presa Larici.

In riferimento al metodo empirico, si evidenzia che, per il mese di aprile, la portata media mensile è stata valutata con la trasposizione diretta dei valori caratteristici di portata noti del Torrente Evançon con sezione di misura presso Champoluc, posta sul corso d’acqua a quota 1570 m s.l.m., mentre per la determinazione delle portate nei mesi da maggio a ottobre, sono stati utilizzati i dati pluviometrici della stazione metereologica di Alpe Aventine, ipotizzando che l’altezza delle precipitazioni medio mensile presso la stazione di rilevamento possano rappresentare l’altezza di deflusso medio mensile sul bacino sotteso dalla presa Larici.

Nella figura successiva si riportano le stime delle portate medie mensile del torrente Fourcare alla presa Larici seconde le metodologie esaminate.

(7)

Come esposto nella relazione tecnica: “Dal confronto delle curve si risconta, in particolare, che a Maggio la portata stimata empiricamente risulta assimilabile a quella effettuata con trasposizione alla stazione di Champoluc, mentre nel periodo estivo si ha una minore portata connessa al regime torrentizio considerato rispetto a quello nivo-glaciale desunto dalla regionalizzazione e dalla trasposizione. Nel periodo tardo estivo si rileva un decremento relativo delle portate paragonabile con quella della regionalizzazione e della trasposizione mentre in autunno si rileva una tendenza della portata stimata più affine a quanto calcolata con i precedenti metodi.”

FIGURA 4-1 CONFRONTO PORTATE CALCOLATE CON REGIONALIZZAZIONE, PORTATE RIFERITE ALLA STAZIONE DI CHAMPOLUC E ALLA STAZIONE DI ALPE AVENTINE

Le portate stimate per la definizione del DMV e del prelievo per l’impianto elettrico sono riassunte nella figura successiva.

(8)

FIGURA 4-2 TABELLA DELLE PORTATE NATURALI ATTESE STIMATE EMPIRICAMENTE

FIGURA 4-3 TABELLA DELLE PORTATE NATURALI ATTESE -REGIONALIZZAZIONE

4.2. DEFLUSSO MINIMO VITALE (DMV).

Per la determinazione del Minimo Deflusso Vitale, in corrispondenza dell’opera di presa Larici, si è proposto, in questa fase iniziale, in attesa di una prima stima da misure di portata in continuo, prima della messa in esercizio dell’impianto, e dell’applicazione della metodologia di analisi a più criteri (MCA), durante la fase di esercizio, il DMV Criterio n.2, stabilito all’Allegato G del Piano di Tutela delle Acque.

Inoltre si presenta, successivamente, il DMV calcolato considerando le portate naturali medie mensili secondo un metodo empirico, in quanto si è riscontrato un andamento dei flussi connesso a un regime idrologico del torrente Fourcare nivo-pluviale piuttosto che nico-glaciale; le portate sono state così desunte dalla stazione metereologica di Alpe Aventine, per il periodo Maggio-Ottobre, e dalla trasposizione delle portate del torrente Evançon, per il mese di Aprile. I valori mensili del DMVmensile così calcolato sono stati poi confrontati con il valore del DMV calcolato con il Criterio n 1 della Regionalizzazione e, come da normativa, tutti i valori del DMVmensile del Criterio n.2 che sono risultati minori del DMV del criterio 1 sono stati incrementati del 20%.

PORTATE (l/s) (m3/s)

aprile* 54,94 0,05 Trasposizione Evançon maggio 187,09 0,19 Analisi meteo Aventine giugno 229,60 0,23 Analisi meteo Aventine luglio 195,93 0,20 Analisi meteo Aventine agosto 144,08 0,14 Analisi meteo Aventine settembre 90,16 0,09 Analisi meteo Aventine ottobre 58,72 0,06 Analisi meteo Aventine

STIMA DELLE PORTATE

NATURALI ATTESE Metodo

PORTATE (l/s) (m3/s)

aprile 76,40 0,08

maggio 246,61 0,25

giugno 459,20 0,46

luglio 391,86 0,39

agosto 288,15 0,29

settembre 180,31 0,18 ottobre 117,44 0,12

PORTATE NATURALI Regionalizzazione

(9)

Successivamente si presenta il DMV ipotetico stimato per l’opera di presa Larici e il DMV secondo il Criterio 2 del PTA.

FIGURA 4-4 TABELLA CALCOLO DEL DEFLUSSO MINIMO VITALE (DMV) CON IL CRITERIO N.2 STIMATO (APRILE: TRASPOSIZIONE; MAGGIO-OTTOBRE: ALPE AVENTINE)PRESALARICI

FIGURA 4-5 TABELLA CALCOLO DEL DEFLUSSO MINIMO VITALE (DMV) CON IL CRITERIO N.2PTAPRESALARICI

Come dichiarato in premessa, nella fase transitoria, durante la fase autorizzativa, il DMV presso i Larici sarà inizialmente definito tramite il Criterio 2 del PTA, e successivamente, prima della messa in esercizio dell’impianto, verrà proposto un DMV stimato dalle misurazioni di portata in alveo determinate dal piano di monitoraggio da concordare con gli uffici competenti.

Per la determinazione del Deflusso Minimo Vitale presso la presa Lago si riportano i dati relativi alla subconcessione per il bacino di innevamento.

Con il Decreto n.20 firmato dal Presidente della Regione, in data 17 gennaio 2013, è stato approvato il Disciplinare contenente gli obblighi e le condizioni alla cui osservanza è vincolata la subconcessione di derivazione d’acqua dal torrente Fourcare, in località Bettaforca del comune di Ayas, ad uso innevamento artificiale, chiesta dalla società MONTEROSA s.p.a. con istanza in data 17.12.2008.

PORTATE (l/s) (m3/s) (l/s) (m3/s) (l/s) (m3/s) (l/s) (m3/s)

aprile* 54,94 0,05 15,03 0,02 16,48 0,02 20 0,02

maggio 187,09 0,19 15,03 0,02 56,13 0,06 60 0,06

giugno 229,60 0,23 16,46 0,02 68,88 0,07 70 0,07

luglio 195,93 0,20 16,46 0,02 58,78 0,06 60 0,06

agosto 144,08 0,14 16,46 0,02 43,22 0,04 50 0,05

settembre 90,16 0,09 15,03 0,02 27,05 0,03 30 0,03

ottobre 58,72 0,06 14,31 0,01 17,62 0,02 20 0,02

STIMA DELLE PORTATE NATURALI ATTESE

DMV CRITERIO 1

(Regionalizzazione) DMV CRITERIO 2 DMV 1-2 Stimato STIMATO

PORTATE (l/s) (m3/s) (l/s) (m3/s) (l/s) (m3/s) (l/s) (m3/s)

aprile 76,40 0,08 15,03 0,02 22,92 0,02 30 0,03

maggio 246,61 0,25 15,03 0,02 73,98 0,07 80 0,08

giugno 459,20 0,46 16,46 0,02 137,76 0,14 140 0,14

luglio 391,86 0,39 16,46 0,02 117,56 0,12 120 0,12

agosto 288,15 0,29 16,46 0,02 86,45 0,09 90 0,09

settembre 180,31 0,18 15,03 0,02 54,09 0,05 60 0,06

ottobre 117,44 0,12 14,31 0,01 35,23 0,04 40 0,04

DMV 1-2 PORTATE NATURALI

Regionalizzazione DMV CRITERIO 1 DMV CRITERIO 2

(10)

Nella subconcessione si evidenzia che: “durante l’esercizio della derivazione, dovrà sempre essere garantito il rilascio del deflusso minimo vitale (DMV), calcolato sulla base del criterio 2 del Piano Regionale di Tutela delle Acque e così definito, su base mensile, per il periodo di derivazione, compreso tra il 1° maggio ed il 31 ottobre:

FIGURA 4-6 TABELLA DEFLUSSO MINIMO VITALE (DMV)PRESALAGO

Successivamente si riporta, relativo alla nuova subconcessione per la produzione idroelettrica, la Tabella riassuntiva della prima proposta del Deflusso Minimo Vitale per il periodo transitorio, prima della definizione di un nuovo DMV da portate in continuo (ante messa in funzione dell’impianto) e dell’attuazione del Criterio 3 mediante analisi multicriteri.

FIGURA 4-7 TABELLA RIASSUNTIVA DEI DEFLUSSI MINIMI VITALI (DMV)

4.3. PRELIEVI PER LA PRODUZIONE IMPIANTO IDROELETTRICO

In riferimento a quanto esposto precedentemente le portate medie mensili massime prelevabili all’opera di presa Larici, nel rispetto del DMV, sono proposte nella figura successiva.

(l/s) (m3/s)

maggio 50 0,05

giugno 100 0,10

luglio 90 0,09

agosto 70 0,07

settembre 40 0,04

ottobre 30 0,03

DMV MESE

PRESA LAGO

PRESA LARICI

aprile 30

maggio 50 80

giugno 100 140

luglio 90 120

agosto 70 90

settembre 40 60

ottobre 30 40

MESE

DMV

(11)

FIGURA 4-8 TABELLA PER DETERMINAZIONE PORTATE PRELEVABILI PRESSO LA PRESA LARICI SECONDO IL METODO EMPIRICO

FIGURA 4-9 TABELLA PER DETERMINAZIONE PORTATE PRELEVABILI PRESSO LA PRESA LARICI SECONDO PTA

Per quanto riguarda la presa Lago, in riferimento ai dati del Decreto n.20 firmato dal Presidente della Regione, in data 17 gennaio 2013 e agli elaborati per la subconcessione, in particolare la relazione idrologica, le portate medie mensili massime prelevabili all’opera, nel rispetto del DMV, sono state così definite.

PORTATE (l/s) (m3/s) (l/s) (m3/s) (l/s) (m3/s)

aprile* 54,94 0,05 20 0,02 34,9 0,03

maggio 187,09 0,19 60 0,06 127,1 0,13

giugno 229,60 0,23 70 0,07 159,6 0,16

luglio 195,93 0,20 60 0,06 135,9 0,14

agosto 144,08 0,14 50 0,05 94,1 0,09

settembre 90,16 0,09 30 0,03 60,2 0,06

ottobre 58,72 0,06 20 0,02 38,7 0,04

Portata prelevabile media attesa STIMA DELLE PORTATE

NATURALI ATTESE DMV 1-2 Stimato

(m3/s) (l/s) (m3/s) (l/s) (m3/s) (l/s) (m3/s)

aprile 76,4 0,08 30 0,03 46,4 0,05

maggio 246,6 0,25 80 0,08 166,6 0,17

giugno 459,2 0,46 140 0,14 319,2 0,32

luglio 391,9 0,39 120 0,12 271,9 0,27

agosto 288,2 0,29 90 0,09 198,2 0,20

settembre 180,3 0,18 60 0,06 120,3 0,12

ottobre 117,4 0,12 40 0,04 77,4 0,08

PORTATE NATURALI

Regionalizzazione DMV Portata prelevabile media

(12)

FIGURA 4-10 TABELLA PORTATE PRELEVABILI PRESSO LA PRESA LAGO (STUDIO IDROLOGICO PROGETTO DEFINITIVO-ESECUTIVO BACINO ARTIFICIALE FOURCARE)

FIGURA 4-11 TABELLA PER DETERMINAZIONE PORTATE PRELEVABILI PRESSO LA PRESA LAGO

Si evidenzia che le portate medie prelevabili presso l’opera di presa Lago dovranno garantire la subconcessione per il riempimento del bacino di accumulo che prevede una portata massima istantanea di prelievo di 35,5 l/s e media di 15,9 l/s con un ammontare complessivo del prelievo pari a 127.120 m3 corrispondenti a 0,042 moduli industriali.

In considerazione della subconcessione del bacino artificiale (volume di 127.120 m3), il volume prelevabile massimo all’opera di presa Lago risulta pari a 1.928.344 m3.

Per le successive stime relative ai prelievi per la produzione della centrale in località Frachey, verranno considerate le portate naturali valutate presso la presa Larici, con vasca di carico esistente localizzata alla quota di 2205m s.l.m., in corrispondenza dell’attuale sbarramento dei Larici, che riceve le acque dalle 2 derivazioni sul torrente Fourcare, come schematizzato nella figura successiva.

PORTATE (l/s) (m3/s) (l/s) (m3/s) (l/s) (m3/s)

aprile* - - - - - -

maggio 161,96 0,16 50 0,05 112,0 0,11

giugno 309,15 0,31 100 0,10 209,2 0,21

luglio 278,82 0,28 90 0,09 188,8 0,19

agosto 205,03 0,21 70 0,07 135,0 0,14

settembre 124,82 0,12 40 0,04 84,8 0,08

ottobre 77,12 0,08 30 0,03 47,1 0,05

PORTATE NATURALI

Regionalizzazione DMV Portata prelevabile media

GIORNI

gg l/s m3/mese l/s m3/mese l/s m3/mese maggio 31 161,96 433.785 50 133.920 111,96 299.865 giugno 30 309,15 801.320 100 259.200 209,15 542.120 luglio 31 278,82 746.799 90 241.056 188,82 505.743 agosto 31 205,03 549.153 70 187.488 135,03 361.665 settembre 30 124,82 323.536 40 103.680 84,82 219.856 ottobre 31 77,12 206.568 30 80.352 47,12 126.216

m3 (mag-ott) 3.061.160 1.005.696 2.055.464 MESE

PORTATA NATURALE

LAGO

DMV PRESA LAGO

PORTATA DERIVABILE

(13)

Nello specifico:

la prima e principale derivazione è rappresentata dalla presa Larici individuata alla quota di 2205m s.l.m.

la seconda derivazione è rappresentata dalla presa Lago localizzata alla quota di 2332,10m s.l.m.

con funzione modulatrice.

Per quanto riguarda la somma delle portate di prelievo dalle 2 derivazioni valutabili presso la vasca di carico, questa dovrà rispettare i seguenti parametri:

- Portata massima Q = 100 l/s (moduli massimi 1,0)

- Portata media annuale Q = 38,11 l/s (moduli medi 0,381)

nell’ intervallo di tempo prelievo dell’acqua: 1° aprile – 31 ottobre (214gg), che determino una potenza nominale media annua complessiva di 219,92 kW

(14)
(15)

Come accennato precedentemente, il prelievo principale, nel rispetto del DMV, avverrà presso la presa Larici, mentre parte del volume del bacino artificiale invasato, proveniente dalla presa Lago, sarà utilizzato per garantire la portata necessaria ad assicurare le portate per la produzione energetica, ovviamente mantenendo in essere la subconcessione necessaria al riempimento del lago per l’innevamento e il rispetto del DMV.

Si evidenzia in particolare che, in relazione alle caratteristiche morfologiche e idrologiche del bacino, le portate naturali in alveo risultano essere molto variabili, non solo stagionalmente ma anche giornalmente, con massimi molto superiori alla media in corrispondenza degli eventi meteorici e con portate più esigue, rispetto alla media mensile, nei mesi e periodi siccitosi.

Infatti come esposto nella relazione di SIA “l’alimentazione idrica del Torrente Fourcare è […]

prioritariamente legata alle precipitazioni atmosferiche, in quanto il bacino idrografico del corso d’acqua non presenta al suo interno ghiacciai o nevai perenni che in periodi di caldo intenso e prolungato potrebbero comportare un aumento della portata del corso d’acqua. In particolare il maggior contributo idrico è legato alle precipitazioni piovose e solo secondariamente a quelle nevose.”

Per far fronte a tali variazioni di portata dell’alveo naturale e garantire una adeguata ed efficiente produzione energetica: il bacino artificiale fungerà da laminazione dei picchi di portata del corso d’acqua e di modulazione di portata per la vasca di carico della centrale idroelettrica, in modo da mitigare il prelievo alla presa Larici attraverso una minore derivazione rispetto a quella massima attesa. La funzione di laminazione del lago porterà a derivazioni istantanee che, nei momenti di picco, non coincidono con i massimi turbinati (100 l/s), e sono state valutate nell’ordine dei 300 l/s. I prelievi istantanei, superiori a quelli della subconcessione per la produzione elettrica, dovranno sempre rispettare il DMV della presa Lago prevista dalla subconcessione.

Successivamente si riporta una ipotesi dei possibili prelievi nel rispetto del DMV e della subconcessione per il bacino, in cui si riporta:

 i dati mensili legati alla stima delle portate naturali;

 il DMV presso la presa dei Larici;

 un’ipotesi di quantitativi prelevati per il riempimento del bacino artificiale (acque già concessionate);

 la stima delle portate derivabili per la produzione della centrale idroelettrica (portate naturali al netto del DMV e del prelievo della subconcessione per il riempimento del bacino per l’innevamento);

 la proposta di un’ipotesi con i valori massimi di prelievo mensile per la produzione della potenza nominale dell’impianto in progetto;

 i valori di portate residue

 la percentuale di acqua prelevata rispetto ai valori delle portate naturali stimate.

La prima tabella presenta le portate naturali valutate mediante la regionalizzazione

(16)

FIGURA 4-12 CONFRONTO PORTATE (STIMATE CON IPOTESI DI RIEMPIMENTO LAGO E PRODUZIONE CENTRALE)

FIGURA 4-13 CONFRONTO PORTATE STIMATE METODO EMPIRICO (STIMATE CON IPOTESI DI RIEMPIMENTO LAGO E PRODUZIONE CENTRALE)

Si ricorda che il prelievo idrico convogliato nella condotta forzata e destinato alla produzione di energia idroelettrica varierà in funzione della portata presente in alveo, della modulazione del bacino artificiale e sulla base dei quantitativi di DMV derivanti dall’analisi a più criteri (MCA) sperimentale che sarà redatta in accordo con i tecnici regionali competenti in materia e con ARPA Vda.

Già si può evidenziare nella Figura 2-13, in cui si presentano una stima delle portate naturali e del DMV secondo il metodo empirico, la maggiore influenza del prelievo idroelettrico rispetto le portate stimate in alveo.

Si ricorda che i quantitativi inseriti per la produzione, corrispondenti al valore massimo prelevabile ovvero quelli di concessione, considerano i mesi di Aprile e di Maggio caratterizzati da scioglimenti nivali precoci ed un mese di Ottobre contraddistinto da copiose precipitazioni. Per tale motivo questi prelievi risultano essere, allo stato attuale, poco significativi e interessati, probabilmente, dalle maggiori modifiche in seguito all’analisi sperimentale multicriterio per la definizione dei DMV.

GIORNI

PORTATA RESTITUITA al

netto del DMV

PORTATA IN ALVEO A VALLE

DELLA PRESA LARICI

PERCENTUALE PRELIEVO idroelettrico gg l/s m3/mese l/s m3/mese l/s m3/mese l/s m3/mese l/s m3/mese l/s l/s

aprile 30 76,40 198.036 30 77.760 46,40 120.276 30 77760 16,40 46,40 39,3%

maggio 31 246,61 660.522 80 214.272 5 13.392 161,61 432.858 80 214272 81,61 161,61 32,4%

giugno 30 459,20 1.190.251 140 362.880 30 77.760 289,20 749.611 95 246240 194,20 334,20 20,7%

luglio 31 391,86 1.049.566 120 321.408 10 26.784 261,86 701.374 85 227664 176,86 296,86 21,7%

agosto 31 288,15 771.790 90 241.056 3,43 9.184 194,72 521.550 80 214272 114,72 204,72 27,8%

settembre 30 180,31 467.368 60 155.520 120,31 311.848 50 129600 70,31 130,31 27,7%

ottobre 31 117,44 314.539 40 107.136 77,44 207.403 35 93744 42,44 82,44 29,8%

38,11 IPOTESI PRELIEVO PER PRODUZIONE

MEDIA annua

m3/anno (apr-ott) 4.652.072 1.480.032 127.120 3.044.920 1.203.552 MESE

PORTATA NATURALE

LARICI

DMV PRESA LARICI

IPOTESI PRELIEVO RIEMPIMENTO

LAGO

PORTATA DERIVABILE (QNAT-QDMV-QLAGO)

SCHEMA PORTATE PRESE T.FOURCARE

GIORNI

PORTATA RESTITUITA al

netto del DMV STIMATO

PORTATA STIMATA IN ALVEO A VALLE

DELLA PRESA LARICI

PERCENTUALE PRELIEVO idroelettrico

gg l/s m3/mese l/s m3/mese l/s m3/mese l/s m3/mese l/s m3/mese l/s l/s

aprile 30 54,94 142.407 20 51.840 34,94 90.567 30 77760 4,94 24,94 54,6%

maggio 31 187,09 501.110 60 160.704 5 13.392 122,09 327.014 80 214272 42,09 102,09 42,8%

giugno 30 229,60 595.125 70 181.440 30 77.760 129,60 335.925 95 246240 34,60 104,60 41,4%

luglio 31 195,93 524.783 60 160.704 10 26.784 125,93 337.295 85 227664 40,93 100,93 43,4%

agosto 31 144,08 385.895 50 133.920 3,43 9.184 90,65 242.791 80 214272 10,65 60,65 55,5%

settembre 30 90,16 233.684 30 77.760 60,16 155.924 50 129600 10,16 40,16 55,5%

ottobre 31 58,72 157.270 20 53.568 38,72 103.702 35 93744 3,72 23,72 59,6%

38,11

1.593.218 1.203.552 SCHEMA PORTATE PRESE T.FOURCARE

2.540.274 MEDIA annua

m3/anno (apr-ott) 819.936 127.120

PORTATA NATURALE LARICI STIMATE

DMV STIMATO PRESA LARICI

IPOTESI PRELIEVO RIEMPIMENTO

LAGO

PORTATA STIMATA DERIVABILE (QNAT-QDMV-QLAGO) MESE

IPOTESI PRELIEVO PER PRODUZIONE

(17)

PROGETTO DI MONITORAGGIO 5.

Successivamente si presenta la bozza di monitoraggio prevista dai protocolli attuali da analizzare ed ottimizzare, durante la fase autorizzativa (VIA e concessione delle acque), per la determinazione del DMV provvisorio e del DMV secondo il Criterio 3. Tale monitoraggio sarà pertanto oggetto di concertazione con gli uffici competenti.

In seguito ai contatti intercorsi, all’incontro dello scorso 4 settembre con il responsabile dell’Ufficio Gestione Risorse Idriche della Regione Valle d’Aosta e delle comunicazioni successive relativamente alle attività di indagine richieste dalla RAVA, si riporta di seguito il dettaglio delle indagini ambientali e idrologiche relative alla qualità ecosistemica e alla portata del torrente Fourcare.

Il progetto di utilizzo idroelettrico del torrente Fourcare prevede la realizzazione di due opere di derivazione: la prima denominata “lago” posta sul torrente Fourcare nelle vicinanze del bacino realizzato a scopo di innevamento, a quota di 2331,50 m slm; la seconda denominata “larici”, a quota 2205 m slm.

Lo studio serve per rispondere a quanto previsto nel Piano di Tutela delle Acque adottato dalla regione Valle d’Aosta nel caso di richiesta di derivazione a scopo idroelettrico, tenendo conto delle Linee Guida adottate recentemente dalla RAVA per simili impianti.

Si sottolinea che recentemente la modalità operativa seguita dalla Regione Valle d’Aosta è quella di predisporre un apposito tavolo tecnico per seguire il progetto e che, di norma, viene richiesto di effettuare delle attività atte a conoscere la situazione di qualità ecologica del corso d’acqua (monitoraggio ambientale), dell’andamento delle relative portate (monitoraggio idrologico) e degli aspetti paesaggistici (monitoraggio fotografico).

Ciò assume le caratteristiche di una sperimentazione come previsto al criterio 3 del PTA, della durata di 5 anni, ed in base ai risultati della quale sarà definito il D.M.V. da rilasciare dalle rispettive opere di presa.

Come concordato durante l’incontro del 4 settembre e in seguito alle successive comunicazioni, per la caratterizzazione ed il monitoraggio ambientale del torrente in oggetto saranno sviluppate le seguenti attività:

Per il monitoraggio ambientale:

 Applicazione degli indici biotici I.B.E. e MacrOper (STAR-ICMi) per la descrizione dello stato di qualità biologica del torrente;

 valutazione della qualità chimico-fisico microbiologica delle acque con la definizione degli indicatori L.I.M. e LIMeco;

 Applicazione del MesoHabsim per la descrizione morfo-idraulica del corpo idrico.

Per il monitoraggio idrologico:

 Misurazioni in continuo della portata mediante l’installazione di idonee stazioni di rilevamento

(18)

Per il monitoraggio paesaggistico:

 Installazione di fotocamere per la registrazione delle immagini relative all’andamento della portata in rapporto con il paesaggio circostante.

I punti di campionamento e/o di esecuzione dei diversi monitoraggi dovranno essere decisi ed individuati in seguito ad un apposito sopralluogo da effettuare congiuntamente con i tecnici dei diversi uffici regionali che parteciperanno al Tavolo Tecnico.

Di seguito sono meglio specificate le attività e le indagini ambientali che saranno effettuate per rispondere alle richieste della Regione.

Indagine sulla qualità biologica del torrente (STAR-ICMi-IBE)

Il D.Lgs 152/06 e s.m.i., allineandosi alle richieste della Water Frame Directive europea (direttiva n.

2000/60), chiede che vengano applicate delle metodiche quantitative per valutare la qualità degli ecosistemi acquatici.

Il metodo previsto nella normativa italiana (D.M. 260/2010) è il MacrOper con campionamento quantitativo STAR-ICMi.

Il MacrOper come indicatore si basa sull’uso della comunità di invertebrati acquatici che colonizza l’alveo dei corsi d’acqua ma, a differenza del precedente IBE, le valutazioni sono di tipo quantitativo, effettuate mediante l’applicazione del metodo di rilevamento multihabitat STAR-ICMi; le valutazioni vengono così effettuate in modo quantitativo per ogni gruppo faunistico rilevato su predefiniti microhabitat, campionati e selezionati sulla base della loro rappresentatività dell’area in esame.

Gli uffici della Regione, attenendosi al PTA ancora vigente, comunque chiedono di applicare contemporaneamente anche l’IBE in modo da poter confrontare i risultati di questo indicatore con i dati storici regionali; ovviamente questa metodica richiede uno specifico campionamento, diverso da quello utilizzato per il MacrOper.

Per descrivere lo stato di qualità biologica del tratto di torrente in oggetto utilizzando le due metodiche descritte, come concordato con i funzionari della RAVA, saranno monitorate tre stazioni di controllo:

Stazione 1: stazione localizzata a monte dell’opera di presa “lago” con funzione di bianco di riferimento;

Stazione 2: stazione localizzata all’interno del tratto sotteso dalla presa “lago”;

Stazione 3: stazione localizzata a valle dell’opera di presa “larici”.

Le tre stazioni saranno controllate con entrambe le metodiche due volte nell’arco dell’anno; data l’elevata quota delle stesse, presumibilmente i campionamenti verranno effettuati al termine della stagione invernale-inizio primavera, quando le condizioni di copertura nevosa lo renderanno possibile, e al termine della stagione estiva-inizio autunno.

(19)

Livello di inquinamento espresso dai macrodescrittori (LIMeco-LIM) e analisi aggiuntive

Anche in questo caso la nuova normativa (D.M. 260/2010) prevede per la determinazione della qualità chimica delle acque l’applicazione del LIMeco, che richiede l’effettuazione delle seguenti analisi:

 Ossigeno (% sat.)

 NH4 (N mg/L)

 NO3 (N mg/L)

 Fosforo totale (P mg/L)

Come per l’indicatore biotico, anche in questo caso la RAVA chiede, in continuità con i dati del passato e in rispetto al PTA ancora vigente, l’applicazione anche del L.I.M.

In pratica, oltre ai 4 parametri sopra esposti, il L.I.M. prevede di verificare anche:

 BOD5

 COD

Escherichia coli

I parametri in oggetto saranno determinati utilizzando metodiche standardizzate, i metodi per le analisi dei parametri chimici saranno quelli riportati nei Manuali e Linee Guida APAT/CNR-IRSA n. 29/2003 e successivi aggiornamenti.

Dal punto di vista chimico saranno monitorate le stesse tre stazioni utilizzate per l’applicazione del MacrOper.

Contemporaneamente al rilievo del campione necessario per le analisi sopra richiamate, sarà effettuato il rilevamento di alcuni parametri aggiuntivi (Ossigeno disciolto, Temperatura, pH, Conducibilità elettrica) necessari per il calcolo dei due indicatori (LIM e LIMeco) ma anche utili per meglio inquadrare la situazione ambientale locale.

Le tre stazioni saranno monitorate con frequenza stagionale, ovviamente tenendo conto delle limitanti condizioni operative dei siti.

Applicazione del MesoHabsim

Il MesoHabsim è una metodologia richiesta dalla RAVA per avere delle informazioni sulle condizioni morfoidrauliche del torrente e poter valutare le loro modifiche in funzione delle variazioni di portata.

Il metodo prevede di effettuare almeno 4 rilevamenti in diverse condizioni di portata, con la misurazione dei mesohabitats presenti in preselezionati settori dei torrenti.

Grazie all’applicazione di uno specifico software che analizza le variazioni di mesohabitat connesse alla modifica della portata con le curva di idoneità di una specie ittica di riferimento, in questo caso la trota fario, il metodo permette di prevedere quali dovrebbero essere le condizioni idrauliche adeguate per garantire la miglior idoneità ittica del torrente.

Questa metodica sarà applicata nei due settori del torrente sottesi dalle due rispettive opere di

(20)

Monitoraggio idraulico

Di forte interesse per la pubblica amministrazione è la disponibilità di una serie continua di dati di portata per una adeguata descrizione delle condizioni idrauliche dei tratti a monte e a valle di ogni derivazione.

Nel caso del torrente Fourcare, dal momento che il progetto di utilizzo idroelettrico prevede due opere di presa, per la descrizione delle situazioni idrauliche che verrebbero ad instaurarsi nel torrente sarebbe necessario il posizionamento di 3 stazioni di misurazione.

Dal momento che l’opera di presa già esistente ”lago” sarà strumentata prossimamente a cura della Monterosa Spa, sarà sufficiente posizionare 2 nuove stazioni di misurazione.

I dati di portata saranno raccolti in forma semi-oraria e, se richiesto, saranno forniti con cadenza trimestrale.

La taratura della scala di deflusso sarà effettuata tramite una serie di misurazioni correntometriche da effettuarsi in un idoneo transetto posto nelle vicinanze delle singole stazioni di misurazione.

Esperienze condotte in simili tipologie di corsi d’acqua italiani indicano che il numero di misurazioni correntometriche sufficiente per la taratura della scala di deflusso non debba essere inferiore a 6-7;

importante è che le misurazioni siano sufficientemente rappresentative della variabilità delle portate transitanti in alveo. Nel caso in questione si prevede perciò di effettuare almeno 7 misurazioni di portata in varie condizioni idrauliche, aumentabili fino a 12 in caso di particolari situazioni.

Data l’elevata mobilità degli alvei in cui verranno posizionate le stazioni di misurazione delle portate, è previsto negli anni successivi al primo la realizzazione di 3-4 misurazioni di portata per il controllo ed eventuale ritaratura della scala di deflusso.

I dati raccolti presso le stazioni automatiche saranno quindi elaborati e forniti in una specifica relazione con la descrizione del regime di portate del torrente.

Le stazioni di misurazione che si possono installare appartengono sostanzialmente a due tipologie:

a) Stazione automatizzata di misurazione OTT mod. “Orpheus Mini range 0.4”; è il modello “base”, dotato di sensore di pressione collegato ad un data logger a cui è necessario connettersi via cavo per scaricare i dati.

b) Stazione automatizzata di misurazione OTT mod. “Eco Log 500”; è un modello più avanzato, dotato di un modem ed in grado di trasmettere in tempo reale le letture di livello ad un server remoto. Per il suo utilizzo sarà fornito un accesso online al server, utile per visualizzare direttamente i dati rilevati dalla stazione (dall’installazione fino al momento dell’accesso). L’installazione di questo modello prevede che il sito del suo posizionamento abbia ovviamente una idonea copertura di rete.

Monitoraggio paesaggistico

Di interesse per la decisione relativa al DMV ritenuto ottimale per il corso d’acqua è anche una valutazione di tipo visivo; per far ciò, la Soprintendenza al Patrimonio Paesaggistico e Architettonico della regione ha predisposto un metodo di valutazione (Criterio Paesaggio) che richiede un rilevamento fotografico in continuo del sito.

(21)

Il rilevamento sarà effettuato posizionando delle fotocamere per la registrazione delle immagini in punti del torrente a valle delle derivazioni; questi punti saranno scelti durante il sopralluogo che sarà effettuato con i partecipanti al Tavolo Tecnico regionale che sarà appositamente costituito.

La fotocamera (fototrappola) sarà programmata per rilevare due fotografie al giorno ad orari diversi (per evitare problemi di sole/ombra).

Anche in questo caso sarà possibile scegliere due tipi di fotocamera:

a) Modello base a cui è necessario connettersi via cavo per scaricare i dati.

b) Modello avanzato che potrà inviare le immagini ad un server remoto tramite un modulo GPRS. Le immagini saranno perciò direttamente visibili (previo accesso autorizzato con credenziali) su un sito appositamente creato. Le immagini saranno ordinate per data e potranno essere scaricate singolarmente. In caso di installazione del sensore di portata Eco Log 500 le foto potranno essere associate in tempo reale alle portate rilevate.

In caso contrario, le immagini raccolte saranno associate successivamente ai valori di portata e fornite con tempistiche da concordare.

Report annuali e relazione Finale

Al termine di ogni anno di attività sarà realizzato un report contenente tutte le attività sviluppate. Al termine del quinquennio di sperimentazione sarà quindi realizzata la relazione finale che conterrà tutti i dati raccolti durante i monitoraggi ambientale, idrologico e paesaggistico e i relativi elaborati.

Riferimenti

Documenti correlati

Sicuramente un multimetro portatile non contiene al suo interno raffinatezze che possano rendere sempre affidabile la valutazione, anche se il costrutto- re dichiara che è proprio

L’adduzione dell’acqua dal bacino di innevamento programmato (in fase di realizzazione) alla vasca di carico esistente ubicata a valle dello “Sbarramento Larici” e

In  base  ai  fattori di  rischio  infettivi  è  possibile  individuare  tre  fasi:  la 

• A titolo di misura di cautela per la protezione da possibili effetti a lungo termine, eventualmente connessi con l’esposizione ai campi magnetici generati alla frequenza di

Sono stati dunque fatti variare parametricamente i coefficienti parziali del materiale ed è stata valutata la probabilità di collasso delle sezioni progettate secondo resistenze

Martino (esercitazione 6) di cui sono noti i valori delle aree dalla curva Ipsografica:.. isoipsa

 1: Messa a punto dell’impianto sperimentale per lo studio dei sistemi di lagunaggio aerato per il trattamento secondario delle acque reflue agrumarie;.  2: Messa a

Il rapporto tra ricerca dei valori di riferimento degli xe- nobiotici ed esposoma pare a noi articolato e complesso. È corretto affermare che c’è un’area di sovrapposizione tra i