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COMUNE DI SAN GIMIGNANO Provincia di Siena

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Academic year: 2022

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Provincia di Siena

VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE n. 121 del 24/08/2021

OGGETTO: PROGRAMMA NAZIONALE SPERIMENTALE DI MOBILITA' SOSTENIBILE (MATTM) / PROGETTO MOSAICO SIENA - MOBILITA' SOSTENIBILE INTEGRATA DEI COMUNI DELLA PROVINCIA DI SIENA - PIANO SPOSTAMENTI CASA LAVORO PSCS - APPROVAZIONE.

L’anno duemilaventuno, il giorno ventiquattro del mese di agosto alle ore 15:00 presso questa sede comunale, a seguito di apposito invito diramato dal Sindaco, si è riunita la Giunta Comunale.

Dall'appello nominale risultano presenti:

MARRUCCI ANDREA GUICCIARDINI NICCOLO' TADDEI CAROLINA BARTALINI GIANNI MORBIS DANIELA

Sindaco Vice Sindaco Assessore Assessore Assessore

Presente Presente Presente Assente Presente

Presiede il Sig. MARRUCCI ANDREA, Sindaco.

Assiste e cura la redazione del presente verbale la Dott.ssa COPPOLA ELEONORA, in qualità di Segretario.

Ritenuto di procedere ad effettuare i lavori di propria competenza con collegamento telematico ed in modalità di videoconferenza, il Segretario Comunale attesta la presenza del Sindaco e degli assessori Guicciardini, Taddei e Morbis in collegamento telematico ed in modalità di videoconferenza.

Essendo legale il numero degli intervenuti, il Sindaco dichiara aperta la seduta per la trattazione dell'oggetto sopra indicato.

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COMUNI DELLA PROVINCIA DI SIENA - PIANO SPOSTAMENTI CASA LAVORO PSCS - APPROVAZIONE

LA GIUNTA COMUNALE

Visto l’art.73 del D.L. 18/2020, il quale stabilisce che le giunte comunali possono riunirsi in modalità di videoconferenza, previa, in assenza di specifico regolamento, fissazione da parte del Sindaco delle modalità di svolgimento nel rispetto dei criteri di trasparenza e tracciabilità;

Visto il decreto sindacale n. 4 del 25/03/2020 con il quale sono state definite le modalità e i criteri di svolgimento delle sedute della Giunta Comunale in videoconferenza e altre modalità telematiche ai sensi dell’art. 73 del D.L. 18/2020;

Premesso che:

- il Decreto del Ministero dell'Ambiente, 27 marzo 1998 (pubblicato in G.U. n. 179 del 3 marzo 1998), dispone che le imprese e gli con singole unità locali con più di 300 dipendenti e le imprese con complessivamente più di 800 addetti adottino il piano degli spostamenti casa-lavoro del proprio personale dipendente, individuando a tal fine un responsabile della mobilità aziendale (Mobility Manager), cui è conferita la funzione di razionalizzare ed ottimizzare gli spostamenti sistematici del personale dipendente, promuovendo il trasporto collettivo e l’utilizzo di forme innovative di trasporto più sostenibili, con l'obiettivo di ridurre l'uso individuale del mezzo di trasporto privato;

- il Decreto del Ministero dell'Ambiente, 20 Dicembre 2000, recante "Finanziamenti ai comuni per il governo della domanda di mobilità (Mobility Management)” estende l’applicazione del mobility management a tutti i poli attrattori di mobilità anche in forma temporanea, pertanto a tutti i Comuni italiani, individuate dalle Regioni ai sensi del Decreto del Ministero dell'Ambiente del 20 maggio 1991;

- il D.M. 28.7.2016 del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare incentiva scelte di mobilità urbana alternative all'automobile privata, anche al fine di ridurre il traffico, l'inquinamento e la sosta degli autoveicoli in prossimità degli istituti scolastici e delle sedi di lavoro e definisce Buoni Mobilità;

- il D.M. 4.9.2017 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti individua “le Linee Guida sui Piani di Mobilità (MIT ed ELTIS) che definiscono le tematiche affrontate da un PUMS consistenti di norma in: trasporto pubblico, mobilità ciclo-pedonale, inter-modalità e mobilità door-to-door, sicurezza stradale, flussi di traffico scorrevoli e non nel trasporto su strada, logistica urbana, mobility management, sistemi ITS (Intelligent Transport Systems);

Considerato che:

- con Decreto Ministeriale n.208 del 20 luglio 2016 è stato approvato il “Programma sperimentale nazionale di mobilità sostenibile casa-scuola e casa – lavoro, art. 5 Legge 28 dicembre 2015, n.221;

- il Ministero dell'Ambiente ha pubblicato un Avviso sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana-Serie Generale n.239 del 12 ottobre 2016 con scadenza il 10 Gennaio 2017;

- tale programma ha previsto il finanziamento di progetti con il cofinanziamento del Ministero dell'Ambiente con una percentuale di 60% del totale dei costi ammissibili, diretti a incentivare iniziative di mobilità sostenibile, incluse iniziative di piedibus, di car-pooling, di car-sharing , di bike-pooling e di bike-sharing, la realizzazione di percorsi protetti per gli spostamenti, anche collettivi e guidati, tra casa e scuola, a piedi o in bicicletta, di laboratori

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istituti scolastici o delle sedi di lavoro;

- in attuazione delle indicazioni del bando, il Comune di Siena come capofila ha costituito un gruppo di lavoro con i Comuni di Colle Val d'Elsa, Monteriggioni, Poggibonsi, San Gimignano, Sovicille e Terre di Siena Lab;

- con delibera della Giunta Comunale n. DCC n.85 del 23/12/2016 il Comune di San Gimignano ha approvato lo schema di convenzione elaborato in accordo tra i citati Comuni approvando la regolazione dei rapporti per la partecipazione al bando ministeriale;

- in data 10/01/2017 il Comune di Siena, in qualità di capofila, ha presentato istanza di cofinanziamento per il progetto denominato “MOSAICO Siena – Mobilità Sostenibile nell’Area integrata dei Comuni della Provincia di Siena” presso il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.

- con Notifica Decreto n. 282 del 17/10/2017 il MATTM – Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del mare ha comunicato al Comune di Siena, in qualità di capofila, la definizione della graduatoria delle istanze presentate nella quale il progetto “MOSAICO Siena – Mobilità Sostenibile nell’Area integrata dei Comuni della Provincia di Siena” è risultato tra i meritevoli e quindi beneficiario del programma;

- come richiesto nella comunicazione del MATTM del 18/10/2017, il Comune di Siena (ente capofila) ha presentato un progetto operativo di dettaglio (POD) entro 17/11/2017, tenuto conto delle deliberazioni di impegno al cofinanziamento di ciascun ente, che per questo Comune è stata assunta con DGC n. 325 del 7/11/2017;

- il Comune di San Gimignano con propria deliberazione n. 14 del 30/01/2018 ha approvato lo schema di contratto di partenariato tra Comune di Siena (capofila), Comune di Monteriggioni, Comune di Colle Val d’Elsa, Comune di Poggibonsi, Comune di San Gimignano, Comune di Sovicille e Terre di Siena Lab srl per la realizzazione dello stesso progetto “MOSAICO Siena – Mobilità Sostenibile nell’Area integrata dei Comuni della Provincia di Siena”, da sottoscrivere da parte di tutti i Comuni;

- con delibera della Giunta Comunale n. 143 del 27/09/2018 questo Ente ha nominato il Comandante della Polizia Municipale Edi Salvadori quale Mobility Manager e il Dr.

Francesco Cesari, responsabile del servizio Mobilità quale responsabile del Progetto Mosaico;

Atteso che, al fine di analizzare e promuovere misure per il miglioramento della mobilità e la sostenibilità ambientale, il Mobility Manager ha avviato un sondaggio sulla mobilità lavorativa, con lo scopo di redigere il “Piano Spostamenti Casa-Lavoro” (PSCL) dei dipendenti dell’Ente, per identificare le modalità di trasporto utilizzate dai Dipendenti, di fissare obbiettivi misurabili e verificabili per ridurre gli spostamenti in auto, con l’obiettivo di migliorare il benessere delle persone, ridurre il traffico sul territorio e migliorare il collegamento tra le varie Sedi;

Visto a tal fine il documento denominato “Piano Spostamenti Casa Lavoro”, allegato al presente atto deliberativo, per costituirne parte integrante e sostanziale;

Ritenuta la necessità di dover adottare il suddetto documento;

Acquisito, ai sensi dell'art. 49, comma 1, del D.Lgs. 267/2000, il parere favorevole espresso dal responsabile interessato in ordine alla regolarità tecnica;

Ritenuto di dichiarare la presente deliberazione immediatamente eseguibile ai sensi dell’art. 134 comma 4 del D. Lgs. n. 267/2000;

Con voti favorevoli unanimi, espressi nelle forme di legge;

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1. di richiamare la narrativa in premessa riportata, di considerarla interamente approvata come parte integrante della presente deliberazione, dando atto che essa costituisce motivazione ai sensi dell’art. 3 della Legge 7 agosto 1990, n. 241 e ss.mm.ii.;

2. di approvare il documento denominato “Piano Spostamenti Casa Lavoro”

dell’Amministrazione comunale di San Gimignano che contiene un insieme coordinato di misure, volte a contribuire al miglioramento della sostenibilità ambientale con specifico riferimento ai trasferimenti casa-lavoro, allegato al presente atto deliberativo, per costituirne parte integrante e sostanziale;

3. di rendere il presente atto, con separata votazione unanime favorevole, immediatamente eseguibile, ai sensi dell'art. 134, comma 4, del D.Lgs. 267/2000, stante l’urgenza di provvedere in merito.

Letto, approvato e sottoscritto digitalmente ai sensi dell'art. 21 D.L.gs n 82/2005 e s.m.i.

IL Sindaco MARRUCCI ANDREA

IL Segretario COPPOLA ELEONORA

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COMUNE DI SAN GIMIGNANO

PIANO DEGLI SPOSTAMENTI CASA-LAVORO DEL PERSONALE

Agosto 2021

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INDICE

1. PREMESSA

2. RIFERIMENTI NORMATIVI 3. IL MOBILITY MANAGEMENT

4. INTEGRAZIONE A SEGUITO DELL'EMERGENZA SANITARIA IN ATTO 5. STRUTTURA DEL PSCL

6. IL CONTESTO DI RIFERIMENTO

7. LE DIMENSIONI AZIENDALI DEL COMUNE DI SAN GIMIGNANO

8. L’INDAGINE CONOSCITIVA SULLE ABITUDINI MODALI PER GLI SPOSTAMENTI CASA-LAVORO 9. LE POSSIBILI AZIONI DA INTRAPRENDERE

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1. PREMESSA

Il Piano degli Spostamenti Casa Lavoro (PSCL) è uno strumento pensato per fornire a ciascuna

“azienda”- “ente” l’opportunità di sviluppare e sostenere misure alternative e più convenienti rispetto all’utilizzo dell’automobile per gli spostamenti quotidiani dei dipendenti nei tragitti da casa a lavoro.

Queste misure, specie se collocate in un contesto di coordinamento interaziendale su base di area urbana omogenea, devono poter fornire benefici dimostrabili a livello del singolo dipendente (in termini di costi, tempo, comfort e sicurezza), a livello aziendale (in termini economici, di produttività, di responsabilità sociale) ed a livello di collettività (minori costi sociali per inquinamento, congestione stradale, sicurezza, tempi di spostamento).

Il PSCL costituisce quindi uno strumento per sviluppare, sperimentare e rafforzare soluzioni e modelli organizzativi ed operativi diretti al miglioramento della accessibilità al luogo di lavoro, riducendo l'uso del mezzo privato individuale a favore di modalità di trasporto ambientalmente più sostenibili; lo stesso concorre inoltre alla realizzazione delle politiche per la mobilità nell’area di riferimento.

L’emergenza ambientale imputabile al traffico veicolare che coinvolge tutti i centri urbani pone infatti l’accento sulla necessità di adottare misure forti a livello di infrastrutture, servizi e strategie, coinvolgendo in sinergia tutti gli attori sociali pubblici e privati. Il tema dello spostamento che quotidianamente viene effettuato per recarsi presso la sede lavorativa è particolarmente concreto e rilevante, come dimostrano vari studi che hanno messo in luce che gli spostamenti casa-lavoro, in alcune città italiane, rappresentano una quota pari a circa il 40% degli spostamenti complessivi.

Con l'espressione mobilità sostenibile si intende indicare l'esigenza di avere un sistema di mobilità urbana che, pur consentendo per ciascuno l'esercizio del proprio diritto alla mobilità, sia tale da non gravare eccessivamente sul sistema sociale, puntando a una visione che non sia basata soltanto su indicatori economici, ma che consenta di armonizzare l’ineliminabile necessità di spostarsi con la qualità della vita.

Il presente PSCL viene redatto dall’Amministrazione Comunale di San Gimignano in ottemperanza a quanto previsto dalla normativa di riferimento.

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2. RIFERIMENTI NORMATIVI

La redazione del PSCL fu introdotta in Italia dal Decreto il D.M. 27.03.1998 del Ministero dell’Ambiente “Mobilità sostenibile nelle aree urbane” del marzo 1998. Il medesimo Decreto introdusse inoltre la figura del Responsabile della Mobilità Aziendale, il Mobility Manager.

 Il decreto prevede che le imprese e gli enti pubblici con singole unità locali con più di 300 dipendenti si dotino di un responsabile della mobilità aziendale, con specifica competenza nell'organizzazione delle modalità di trasporto dei propri addetti nei percorsi casa – lavoro e che vi sia una struttura di supporto e coordinamento fra responsabili della mobilità aziendale che mantiene i collegamenti con le amministrazioni comunali e le aziende di trasporto;

 il successivo D.M. 20.12.2000 definisce ruolo e funzioni del che "Mobility Manager di Area", collaborando e fornendo ausilio per la loro realizzazione e promuovendo iniziative di mobilità di area;

 il D.M. 28.7.2016 del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare

"programma sperimentale nazionale di mobilità sostenibile casa-scuola e casa-lavoro"

incentiva scelte di mobilità urbana alternative all'automobile privata, anche al fine di ridurre il traffico, l'inquinamento e la sosta degli autoveicoli in prossimità degli istituti scolastici e delle sedi di lavoro e introduce i Buoni Mobilità: voucher prepagati validi per l'acquisto di beni e servizi connessi allo sviluppo di forme di mobilità sostenibile quali biciclette, abbonamenti di car sharing o bike sharing, titoli di viaggio sul trasporto pubblico locale, contribuzioni all'abbattimento del costo annuale dell'abbonamento al trasporto pubblico locale,

con il D.M. 4.9.2017 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sono state introdotte linee guida per i PUMS (piani urbani di mobilità sostenibile) strumento che deve essere redatto acquisendo le conoscenze delle diverse discipline che regolano il governo del territorio (es. urbanistica, mobilità, ambiente, turismo, polizia municipale, attività economiche, ecc) e che individua nelle azioni di integrazione tra i sistemi di trasporto le Attività condotte dal Mobility Manager di area in collaborazione con i singoli Mobility manager aziendali con lo scopo di incentivare la sostenibilità

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le Linee Guida sui Piani di Mobilità definiscono le tematiche affrontate da un PUMS consistenti di norma in: trasporto pubblico, mobilità ciclo-pedonale, inter-modalità e mobilità door-to-door, sicurezza stradale, flussi di traffico scorrevoli e non nel trasporto su strada, logistica urbana, mobility management, sistemi ITS (Intelligent Transport Systems).

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3. IL MOBILITY MANAGEMENT

Il Mobility Management (“gestione della mobilità”) è un approccio per sviluppare e diffondere la cultura della mobilità sostenibile, migliorando la qualità della vita.

Ha una duplice finalità:

1) Rendere più efficienti i flussi di persone, veicoli e merci nelle aree urbane 2) Ridurre l’impatto ambientale.

Il Mobility Management agisce sulla domanda di mobilità con misure “soft”: non con la creazione di nuove infrastrutture, ma con la creazione di nuove partnerships, strumenti di supporto e sensibilizzazione.

In Italia la figura del Mobility Manager è stata introdotta ufficialmente dal Decreto 27 marzo 1998 del Ministero dell’Ambiente (Mobilità sostenibile nelle aree urbane):

“Le imprese e gli enti pubblici con singole unità locali con più di 300 dipendenti e le imprese con complessivamente più di 800 addetti (…) adottano il piano degli spostamenti casa-lavoro del proprio personale dipendente, individuando a tal fine un responsabile della mobilità aziendale. Il piano è finalizzato alla riduzione dell’uso del mezzo di trasporto privato individuale e ad una migliore organizzazione degli orari per limitare la congestione del traffico”.

Il Mobility Manager aziendale ha quindi il compito di promuovere la mobilità sostenibile nell’azienda per cui lavora.

Attraverso la redazione del Piano spostamenti casa-lavoro:

1) Identifica soluzioni per razionalizzare l’utilizzo individuale dell’auto privata a favore di mezzi alternativi, con preferenza verso il trasporto pubblico, la mobilità “dolce”

(ciclopedonale) ed i veicoli a basso impatto ambientale;

2) Mostra ai vertici aziendali l’aspetto di reale convivenza economica, in modo da garantire alle politiche di gestione della mobilità il necessario appoggio finanziario e strategico.

Il coordinamento dei mobility managers aziendali del territorio e l’intermediazione tra tutte le differenti parti coinvolte sono poi funzioni del Mobility Manager d’Area, funzione prevista dal D.M. 20.12.2000.

Un mobility manager d'area opera per migliorare la mobilità su tutto il territorio di propria competenza, lavora con tutte le strutture preposte al traffico ed ai trasporti e collabora con le aziende di trasporto locale, monitora gli effetti delle misure adottate dai singoli responsabili aziendali e coordina l'esecuzione dei Piani spostamento casa-lavoro (PSCL) di enti ed aziende.

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4. INTEGRAZIONE A SEGUITO DELL'EMERGENZA SANITARIA IN ATTO

Con il "Decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla L. 17 Luglio 2020, n. 77 recante misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonché di politiche sociali, connesse all’emergenza epidemiologica da Covid-19", viene introdotta la modifica sostanziale della riduzione a 100 unità di personale di ogni singola unità locale per la soglia dell'obbligo dell'adozione del Piano degli Spostamenti Casa-Lavoro e della nomina del Mobility Manager.

L'opportunità della riduzione della soglia di unità di lavoratori era già stata presa in considerazione nella formazione della rete dei Mobility Manager della città di Siena e del raggruppamento delle Amministrazioni partecipanti al progetto MOSAICO per la considerazione che le soglie numeriche a sua volta individuate dai cosiddetti “Decreti Ronchi” potessero legittimamente essere diversamente interpretate per situazioni locali che presentassero dimensioni geografiche e insediative più contenute.

Lo stesso decreto introduce inoltre particolari disposizioni per l'organizzazione dell'accessibilità al luogo di lavoro che tenga conto della necessità, indotta dall'emergenza sanitaria, di ricercare il

“distanziamento sociale” nel tempo, intervenendo sulla massima flessibilità dell'orario di lavoro, e negli spazi, introducendo la programmazione del lavoro in presenza e la possibilità di svolgere il lavoro “non in presenza”, altrimenti detto “lavoro agile” o “smart working”.

A seguito dell’emergenza sanitaria determinata dalla pandemia da Covid-19, il lavoro agile è stato promosso nelle amministrazioni pubbliche quale “modalità ordinaria di svolgimento della prestazione lavorativa” per preservare la salute dei dipendenti pubblici e, nel contempo, garantire la continuità dell’azione amministrativa.

Nell'ottica di perseguire il distanziamento sociale nello spazio e nel tempo questi elementi sono evidentemente da riferirsi all'opportunità, riconosciuta anche per la pubblica amministrazione, di utilizzare, avendone ovviamente la possibilità, la propria “disponibilità logistica” per decentrare gli uffici e le funzioni.

La necessità indotta dall'emergenza sanitaria sviluppata nel marzo 2020, e la naturale obsolescenza delle basi normative di riferimento immutate e non attualizzate da oltre 20 anni, ci costringono a ripensare le basi del Mobility Management inteso come la teoria e la pratica di modificare la domanda di mobilità verso comportamenti più sostenibili.

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Modificare la domanda di mobilità verso comportamenti più sostenibili, ha sempre viaggiato in parallelo con la Mobilità Condivisa; ognuno degli elementi componenti la Sharing Mobility, entra in conflitto con l'emergenza sanitaria in ogni sua fase dall'attuale contingente, ed ognuna di quelle successive, comprese le fasi di ristabilizzazione della normalità almeno per gli anni prossimi futuri.

L' "emergenza sanitaria” ha determinato situazioni di "accelerazione delle decisioni"; effetto che si verifica quando una scelta cessa di avere priorità "culturale" ma diventa "necessitata".

E’ ovvia la considerazione che il veicolo che meglio di ogni altro è in grado di garantire il migliore utilizzo delle capacità residue è il motoveicolo (elettrico) che viaggia sempre almeno al 50% della sua capacità, può avere dimensioni 4 volte inferiori ad un autoveicolo e può garantire interesse anche per distanze: "locali (6 – 10 km)" e "a media distanza (11 – 50 km)"; (le distanze sono citate secondo il Raggio della Mobilità definito da Isfort Audimob della mobilità 2011);

Il Trasporto Pubblico Locale, principale elemento della Mobilità Condivisa e obbiettivo per l'ottimizzazione delle "capacità residue" dovrà essere ripensato con lo sviluppo di SERVIZI A CHIAMATA E A PRENOTAZIONE che possono garantire il controllo preventivo dell'utenza sotto il profilo delle presenze in contemporanea e la migliore gestione del mezzo utilizzato (dimensioni del mezzo in funzione dell'utenza prevista) soprattutto per alcune tratte del suburbano e dell'extraurbano.

L’obbiettivo della GESTIONE DEGLI ORARI parte dall'esigenza di stare più distanti nello spazio e nel tempo che si può ottenere spostando la domanda di mobilità dalle "ora di punta" canoniche alle

"ore di morbida", anche per la gestione coordinata di ogni altra motivazione di spostamento più o meno necessitata.

Come unico prodotto positivo, l'"emergenza sanitaria", per comune ed ovvia osservazione, ha generato "ottimi effetti ambientali". Non vi sono elementi concreti per dire che la stessa possa essere stata correlata anche a "non corretti comportamenti ambientali"; tuttavia, questa linea, o per l'effetto di generazione o per l'effetto di presa di coscienza coercitiva, è comunque da perseguire. Appartiene a questa linea la pratica dell'ECOGUIDA (efficienza del veicolo e efficienza del guidatore).

Quindi l'attuale "emergenza sanitaria" ci impone un cambio di obbiettivi del mobility management verso nuovi scenari, che nella seconda parte del presente piano saranno sviluppati più

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approfonditamente, e che sono, in prima sintesi: Telelavoro, gestione degli orari, TPL a chiamata e prenotazione, Ecoguida, Decentramento e Concentramento” delle funzioni.

Sarà inoltre opportuna un'attenzione particolare al fatto che i Piani Urbanistici e di settore si debbano porre l'obbiettivo di realizzare “insediamenti passivi”.

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5. STRUTTURA DEL PSCL

Il PSCL rappresenta la sintesi di un percorso organizzativo che coinvolge l’intera struttura aziendale, partendo dall’analisi dei dati raccolti (analisi del contesto di riferimento e della domanda di mobilità) per arrivare alla definizione delle misure da adottare (ambiti d'intervento).

Possiamo quindi analizzare nel dettaglio il piano degli spostamenti casa-lavoro suddividendo la sua struttura in quattro fasi operative:

ANALISI: raccolta dei dati attraverso un questionario riguardante

 Caratteristiche dello spostamento casa-lavoro e tragitti effettuati;

 Caratteristiche degli utenti dell’automobile e della moto/ciclomotore/scooter;

 Tipologia contrattuale, articolazione degli orari di lavoro e caratteristiche attività lavorativa;

 Profilo del dipendente

 Proposte di miglioramento

 PROGETTO: consiste nella definizione di interventi finalizzati al conseguimento degli obiettivi prefissati tra cui, di particolare importanza, la riduzione dell’utilizzo individuale di veicoli a motore

 ATTUAZIONE: realizzazione delle misure di intervento e delle strategie di comunicazione;

AGGIORNAMENTO: monitoraggio dell’andamento e valutazione dell’efficacia.

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6. IL CONTESTO DI RIFERIMENTO

Il questionario di analisi è stato somministrato tra Maggio ed Ottobre 2019, mostrando un ottimo riscontro del circa 50% di risposte .

Il periodo era precedente alla situazione di emergenza sanitaria che si è verificata 4 mesi dopo;

l'analisi dei dati risente quindi della particolarità della situazione molto diversa dall'attuale e, presumibilmente, anche da quella che si prospetterà nei prossimi mesi

Il Comune di San Gimignano si estende per circa 139 Km2, occupando l’estremità nord della provincia di Siena. Confina a Nord con la provincia di Firenze ed in particolare con i comuni di Gambassi Terme e Certaldo, ad Est sempre con la Provincia di Firenze (con Certaldo e Barberino Val d’Elsa) e con il Comune di Poggibonsi e di Colle di Val d’Elsa (Provincia di Siena) ed infine ad Ovest con la Provincia di Pisa (Comune di Volterra) e con quella di Firenze (Comune di Gambassi Terme).

Il Comune di San Gimignano è costituito dal capoluogo - centro storico che, per la caratteristica architettura medioevale, è stato dichiarato dall’UNESCO “Patrimonio Mondiale” dal Dicembre 1990 - e da piccole frazioni quali Badia a Elmi-Canonica, Castel San Gimignano, Ulignano, San Benedetto, Montauto, Monteoliveto, Pancole, San Donato, Santa Lucia e Santa Chiara.

I lavoratori del Comune di San Gimignano risiedono in queste ed altre realtà diversificate, dotate di diverso livello di accessibilità alla sede lavorativa.

Ad oggi all’interno della realtà comunale sono presenti i seguenti servizi di trasporto:

 Trasporto pubblico locale di tipo convenzionale (Tiemme Spa)

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7. LE DIMENSIONI AZIENDALI DEL COMUNE DI SAN GIMIGNANO

Il Comune di San Gimignano ha un totale di 88 dipendenti, suddivisi tra le varie sedi di lavoro, raggruppate in 8 aree, presenti all’interno del centro storico e nelle immediate vicinanze dello stesso, rappresentate nella seguente figura 1.

Figura 1 – Sedi del Comune di San Gimignano

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8. L’INDAGINE CONOSCITIVA SULLE ABITUDINI MODALI PER GLI SPOSTAMENTI CASA-LAVORO

A tutti i dipendenti è stato chiesto di partecipare ad un’indagine finalizzata ad analizzare gli spostamenti casa-lavoro, ponendo l’attenzione sulle scelte della modalità di trasporto e sulle motivazioni di tale scelta, nonché sui tempi ed i costi sperimentati dagli utenti durante lo spostamento.

Nella tabella sottostante la distribuzione dei dipendenti in base alle varie sedi presenti.

Localizzazione delle sedi Dipendenti assegnati

1 Piazza Duomo 12

2 Via San Matteo 26

3 Via Folgore 2

4 Via Fugnano 22

5 Piazzale Martiri Montemaggio 2

6 Via Baccanella 11

7 Piazza Cisterna 5

8 Piazza della Pace 8

Totale dipendenti 88

Inoltre l’indagine ha permesso di ricostruire le modalità, la frequenza e le durate degli spostamenti di servizio durante l’orario di lavoro.

Il questionario interessa sia le caratteristiche oggettive degli spostamenti (ad esempio modalità, tempi e costi) che le percezioni soggettive e preferenze dichiarate dei dipendenti.

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8.1 I RISULTATI DELL’INDAGINE CONOSCITIVA

I dipendenti che hanno risposto al sondaggio sono stati 43 su 88 (il 48.86% del totale dei dipendenti) – Fig. 2 - , costituiti nel 34.88% da maschi e nel 65.12% da femmine; le fasce di età di coloro che hanno risposto al sondaggio sono costituite dai 31 ai 40 anni per il 18.60%, dai 41 ai 50 anni per il 39.53%, dai 51 ai 60 anni per il 34.88%, mentre il 6.98% ha più di 60 anni.

Figura 2 – Totale questionari consegnati sul totale dei dipendenti

Figura 3 – Sesso dei rispondenti al sondaggio

Totale questionari consegnati sul totale dei dipendenti

Totale dipendenti 88

Questionari consegnati 48,86%

Sesso dei rispondenti

Femmine 65,12%

Maschi 34,88%

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Figura 4 – Fasce di età dei rispondenti al sondaggio

A livello di composizione del nucleo familiare prevalgono le famiglie con 3 componenti che costituiscono quasi il 35% del campione intervistato. Le famiglie con due componenti costituiscono il 18.60%, mentre i nuclei costituiti da una sola persona rappresentano il 16.28%.

Figura 5 – Consistenza del nucleo familiare

Fasce di età dei rispondenti al questionario

Meno di 20 anni 0,00%

Tra 21 e 30 anni 0,00%

Tra 31 e 40 anni 18,60%

Tra 41 e 50 anni 39,53%

Tra 51 e 60 anni 34,88%

Più di 60 anni 6,98%

0 5 10 15 20 25 30 35 40

1 16,28% 2 18,60% 3 34,88% Più di 4 0,00%

Consistenza del nucleo familiare

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Per quanto riguarda il rapporto lavorativo dei dipendenti intervistati si è evidenziato come il 97.67% di coloro che hanno risposto possieda con il Comune un rapporto lavorativo a tempo indeterminato, mentre il restante 2.33% ha con l’Ente un rapporto di consulenza.

Figura 6 – Rapporto lavorativo dei dipendenti con l’Ente

Entrando nel dettaglio del rapporto lavorativo dei dipendenti, al fine di evidenziare la tipologia del contratto in essere, il 62.79% delle risposte indica di possedere un full time di 5 giorni a settimana, mentre una percentuale del 11.63% indica un full time di 6 giorni a settimana; una parte dei dipendenti, pari al 18.60%, lavora su turnazione, mentre i part time verticale ed orizzontale si equivalgono, con una percentuale del 2.33%. Una restante percentuale del 2.33% ha invece un rapporto lavorativo con orario libero.

Figura 7 – Tipologie di rapporto lavorativo

Al fine di analizzare la “quantità” degli spostamenti casa-lavoro durante l’arco di un mese il 69.77%

degli intervistati ha risposto di recarsi nella sede lavorativa da 22 a 26 giorni al mese, mentre il 20.93% si reca mensilmente a lavoro da 17 a 21 giorni. Come si può ricavare dalla figura sottostante ci sono poi percentuali minori in cui si indicano un numero di spostamenti meno

Rapporto con l'azienda

Assunti a tempo indeterminato 97,67%

Consulenti 2,33%

Che tipo di lavoro hai?

Full time 5 giorni a settimana 62,79%

Turni 18,60%

Full time 6 giorni a settimana 11,63%

Part time orizzontale 2,33%

Part time verticale 2,33%

Orario libero 2,33%

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frequenti, mentre il 2.33% degli intervistati si reca presso la sede comunale più di 26 giorni al mese.

Figura 8 – Numero degli spostamenti casa-lavoro nell’arco di un mese

Alla richiesta di quanto sia flessibile l’orario di ingresso a lavoro il 46.51% ha risposto di avere un’ora di flessibilità, mentre il 23.26% ha un orario di entrata “rigido”; dall’analisi delle risposte si evince inoltre che il 25.58% dei dipendenti ha una flessibilità in entrata di trenta minuti, mentre il 4.65% ha due o più ore di flessibilità.

Figura 9 – Flessibilità in ingresso

Quanti giorni al mese ti rechi nella tua sede di lavoro?

Da 1 a 5 2,33%

Da 6 a 10 2,33%

Da 11 a 16 2,33%

Da 17 a 21 20,93%

Da 22 a 26 69,77%

Più di 26 2,33%

Quanto è flessibile il tuo orario di entrata?

Un'ora 46,51%

Rigido 23,26%

Mezz'ora 25,58%

Due ore o più 4,65%

(22)

Analizzando la tipologia dei mezzi utilizzati per recarsi al lavoro si denota che l’88.37% di coloro che hanno risposto al sondaggio utilizzi l’auto privata, mentre il 6.98% degli intervistati si reca a lavoro a piedi. Inoltre, una percentuale del 2.33% utilizza mezzi pubblici, mentre un’altra percentuale del 2.33% utilizza mezzi privati in compagnia di colleghi.

Figura 10 – Mezzi utilizzati per recarsi a lavoro

Ai dipendenti è stato successivamente chiesto se, in ambito lavorativo, vengano compiuti spostamenti: il 51.16% degli intervistati ha risposto di non compiere spostamenti dal proprio posto di lavoro, mentre il 30.23% utilizza un mezzo aziendale per muoversi nel territorio. In considerazione anche del fatto che varie sedi comunali si trovano in centro storico, una percentuale del 13.95% si sposta a piedi, mentre il 4.65% utilizza un mezzo proprio per muoversi all’interno del territorio.

Figura 11 – Spostamenti in ambito cittadino

Quale mezzo di trasporto utlizzi per recarti a lavoro?

Auto privata 88,37%

Motociclo, ciclomotore 0,00%

Mezzi pubblici 2,33%

A piedi 6,98%

Mezzi pubblici e privati 0,00%

Bicicletta 0,00%

Auto privata con colleghi 2,33%

Abitualmente in ambito cittadino compi spostamenti di lavoro?

No 51,16%

Si, a piedi 13,95%

Si, con un mezzo aziendale 30,23%

Si, con un mezzo proprio 4,65%

Si, con trasporto pubblico 0,00%

Si, utilizzabdo il taxi 0,00%

(23)

E’ possibile a questo punto fare un confronto tra i dati derivanti dall’Osservatorio Audimob, in merito alla mobilità degli italiani, con i dati ricavati dal sondaggio proposto ai dipendenti del Comune di San Gimignano: si evince come, nonostante il 6.98% degli intervistati si sposti a piedi in ambito lavorativo, ci sia comunque una differenza del 15.32% con i dati Audimob 2017, dai quali si ricava anche una differenza del 5.20% per un minore utilizzo della bicicletta. Il confronto con i dati Audimob 2017 evidenziano inoltre il 32.10% in più di utilizzo dell’automobile ed il 3.00% in più di utilizzo del ciclomotore da parte dei dipendenti del Comune di San Gimignano.

La tabella sottostante riassume le percentuali indicate.

CONFRONTO SPLIT MODALE

*Fonte: Isfort, Osservatorio “Audimob” sulla mobilità degli italiani

*Audimob 2017

Dipendenti Comune di San Gimignano

Differenza

A piedi (oltre 5') 22,30% 6,98% -15.,32%

bicicletta 5,20% 0,00% -5,20%

Bus urbano

7,00% 0.00% -7.00%

Bus extraurbano Treno

Automobile 58,60% 90,70% 32,10%

Moto/motociclo 3,00% 0,00% 3,00%

Un dato interessante è rappresentato dall’origine del viaggio da parte dei dipendenti, ovvero dal luogo di provenienza per recarsi sul posto di lavoro: il 40% dei lavoratori (una stima di 36 sul totale di 88 dipendenti) parte dall’area urbana di San Gimignano, mentre il 30% proviene dalla Provincia di Siena (una stima di 26 dipendenti sul totale di 88); il restante 30% proviene da aree extra provincia di Siena.

Figura 12 - Aree di provenienza dei dipendenti

Origine del viaggio

Area urbana di San Gimignano 40,00%

Provicnia di Siena 30,00%

Extra Provincia 30%

(24)

Nella tabella seguente si approfondiscono i dettagli rappresentati nella Figura 12, indicando il raggio degli spostamenti dei dipendenti ed individuando una mobilità breve (di prossimità, a corto raggio e locale) ed una mobilità più ampia (di media e lunga distanza).

RAGGIO DELLA MOBILITA'

Mobilità km MEDIA km UNITA'

1 Di prossimità 0 2

Area Urbana 4,3 36

2 A corto raggio 3 5

3 Locale 6 10

4 A media distanza 11 50 PROVINCIA 30 26

5 A lunga distanza 51 100 EXTRA PROVINCIA 75 26

La tabella sottostante rappresenta invece il confronto tra i dati ricavati dall’indagine Audimob della mobilità 2017 con quelli provenienti dal sondaggio proposto:

RAGGIO DELLA MOBILITA'

Fonte: indagine Isfort, Audimob della mobilità 2017

Mobilità Km San

Gimignano

Italia Differenza

1 Di prossimità 0 2

40,00% 76,50% -36,50%

2 A corto raggio 3 5

3 Locale 6 10

4 A media

distanza 11 50

60,00% 23,60% -36,40%

5 A lunga

distanza 51 100

All’interno del sondaggio è stato proposto di indicare se, nel tratto casa-lavoro, vengono effettuate soste: se una percentuale dell’81.40% ha risposto di non effettuare alcuna sosta, al contrario il 18.60% ha indicato di approfittare del viaggio per altre situazioni; tra le motivazioni

(25)

indicate, infatti, ci sono quelle di accompagnare i figli e/o familiari (9.30%), commissioni varie (4.65%) ed altri motivi in genere (4.65%).

Figura 13 – Soste effettuate abitualmente durante il tratto casa-lavoro

Ai dipendenti è stato inoltre chiesto di indicare il tempo impiegato per lo spostamento casa- lavoro: la percentuale maggiore delle risposte (25.58%) indica un viaggio dai 25 ai 30 minuti, mentre tra i vari dipendenti nessuno ha indicato di percorrere un tratto casa-lavoro maggiore di 30 minuti.

Figura 14 – Tempo impiegato per lo spostamento casa-lavoro

Il sondaggio ha proposto di indicare il tempo impiegato per lo spostamento casa-lavoro in caso di utilizzo del trasporto pubblico locale: una percentuale del 54.76% ha indicato che, in caso di

Durante il viaggio di andata per recarti a lavoro effettui abitualmente soste?

No 81,40%

Si 18,60%

Si, per accompagnare figli o familiari 9,30%

Si, per commissioni 4,65%

Si, per altri motivi 4,65%

Si, per attività ricreative 0,00%

Tempo impiegato per lo spostamento casa-lavoro

Pià di 30 minuti 0,00%

Da 25 a 30 minuti 25,58%

Da 19 a 24 minuti 27,91%

Da 13 a 18 minuti 18,60%

Da 7 a 12 minuti 19,95%

Da 1 a 6 minuti 13,95%

(26)

utilizzo del TPL, impiegherebbe da 1 a 36 minuti per recarsi a lavoro, mentre il 30.95%

impiegherebbe da 37 a 72 minuti; percentuali minori indicano tempi ancora più lunghi per il tratto casa-lavoro, come ad esempio da 73 a 108 minuti (4.76%), da 109 a 144 minuti (2.38%) e da 145 a 180 minuti (7.14%).

Figura 15 – Tempo impiegato in caso di utilizzo del TPL

Ai dipendenti è stato inoltre chiesto di indicare la distanza della fermata del TPL dal proprio domicilio: dalle risposte si evince che la percentuale maggiore dei dipendenti (32.56%) ha una fermata del TPL a meno di 100 metri dalla propria abitazione.

Figura 16 – Distanza della fermata TPL dal domicilio

Quanto impiegheresti per lo spostamento casa-lavoro con il TPL?

Più di 180 minuti 0,00%

da 145 a 180 minuti 7,14%

da 109 a 144 minuti 2,38%

Da 73 a 108 minuti 4,76%

Da 37 a 72 minuti 30,95%

Da 1 a 36 minuti 54,76%

Quanto dista la fermata del TPL per recarti a lavoro dal tuo domicilio?

Meno di 100 mt 32,56%

Da 100 a 200 metri 9,30%

Da 200 a 300 metri 16,28%

Da 300 a 500 metri 9,30%

Da 500 metri a 1 Km 11,63%

Da 1 a 2 Km 9,30%

Da 2 a 5 Km 6,98%

Più di 5 Km 4,65%

(27)

Alcuni dati interessanti sono emersi dalla richiesta di indicare la spesa mensile sostenuta per compiere lo spostamento casa-lavoro e la spesa annuale per l’acquisto dell’abbonamento al TPL.

Per quanto riguarda la spesa mensile che i dipendenti sostengono per recarsi a lavoro solo il 4.65%

ha risposto di non spendere niente, mentre la percentuale maggiore delle risposte (20.93%) dichiara di spendere più di 100€ mensili per gli spostamenti casa-lavoro.

Percentuali minori si attestano su importi intermedi quali: da 20 a 40€ il 16.28%, meno di 20€

16.28%, da 40 a 60€ 13.95%, da 60 a 80€ 11.63% e da 80 a 100€ 16.28%.

Figura 17 – Spesa mensile per lo spostamento casa-lavoro

I costi per l’abbonamento annuale al TPL si attestano su medie più basse, anche in considerazione del fatto che i costi presi in esami sono annuali: quasi la metà delle risposte (46.51%) indica un costo dai 50 ai 150€, mentre il 18.60% indica una costo dai 150 ai 250€. Percentuali più basse indicano invece costi dai 250 ai 350€ (11.63%) e costi dai 350 ai 450€ (4.65%).

Figura 18 – Costo annuale per l’abbonamento al TPL

Quanto spendi mensilmente per compiere lo spostamento casa-lavoro?

Da 20 a 40€ 16,28 Meno di 20€ 16,28 Da 40 a 60€ 13,95%

Da 60 a 80€ 11,63 Più di 100€ 20,93%

Niente 4,65%

Da 80 a 100€ 16,28%

Quanto costa l'abbonamento annuale al TPL per raggiungere il luogo di lavoro?

Da € 50 a 150 46,51%

Da € 250 a 350 11,63%

Da € 150 a 250 18,60%

Da € 350 a 450 4,65%

(28)

Il questionario ha richiesto successivamente un giudizio sul TPL indicando, come base di valutazione un minimo di “1” (giudizio pessimo) ed un massimo di “4” (giudizio ottimo); gli elementi da prendere in considerazione sono stati la vicinanza delle fermate alle proprie abitazioni, la puntualità, il tempo di viaggio, l’informazione resa agli utilizzatori, il confort e le tariffe.

E’ stato inoltre chiesto di esprimere l’importanza dei medesimi aspetti in merito al TPL, utilizzando come base di giudizio un minimo di “1” (quasi irrilevante) ed un massimo di “4” (molti importante).

I dati di entrambe le tabelle sottostanti sono stati ricavati sulla stima del totale dei dipendenti del Comune di San Gimignano (88).

Esprimi un giudizio sul TPL per recarti a lavoro (1=pessimo; 4=ottimo)

1 Ottimo 4

2 Vicinanza delle fermate 2,19

Capillarità e funzionalità

3 Puntualità 1,93

4 Tempo di viaggio 1,98

5 Informazione (orari, linee, etc) 0,88

6 Comfort 2,05

Accessibilità

7 Tariffe 1,58

8 Pessimo 1

Esprimi l'importanza di aspetti del TPL (1=quasi irrilevante; 4=molto importante)

1 Molto importante 4

3 Puntualità 3,33 Capillarità e funzionalità

7 Tariffe 3,02 Accessibilità

4 Tempo di viaggio 3,3

2 Vicinanza alle fermate 3

Capillarità e funzionalità

6 Comfort 2,58

5 Informazione (orari, linee, etc) 1,51

8 Quasi irrilevante 1

(29)

Infine è stata effettuata una comparazione tra il giudizio espresso e l’importanza data agli aspetti da prendere in considerazione, al fine di mettere in evidenza una “differenza” tra i due elementi.

COMPARAZIONE TPL (1=pessimo/quasi irrilevante; 4=ottimo/molto importante) Giudizio Importanza Differenza

1 Ottimo/molto importante 4 4

2 Vicinanza delle fermate

2,19 3 0,81

3 Puntualità 1,93 3,33 1,4

4 Tempo di viaggio 1,98 3,3 1,32

5 Informazione (orari, linee, etc) 0,88 1,51 0,63

6 Comfort

2,05 2,58 0,53

7 Tariffe 1,58 3,02 1,44

8 Pessimo/quasi irrilevante 1 1

Un settore importante del questionario è stato dedicato alla descrizione dei veicoli privati utilizzati per recarsi a lavoro: in particolare si è chiesto di indicare la tipologia di motore, il tipo di alimentazione da esso usato e lo standard emissivo. Come si può notare dalla tabella sottostante i motori Diesel e Benzina risultano quelli più utilizzati, con una percentuale del 43.90% (Benzina) e del 41.46% (Diesel). Le percentuali minori rappresentano l’utilizzo del GPL (7.32%), del Metano (4.88%) e dell’auto ibrida (2.44%), mentre non c’è alcun utilizzo, al momento, di auto elettriche al 100%.

La tabella sottostante inoltre evidenzia la differenza tra le risposte raccolte dal questionario ed i dati del Ministero dei trasporti in merito all’utilizzo delle varie tipologia di veicoli

Come è alimentata l'auto che utilizzi o utilizzeresti per recarti a lavoro?

Questionario Dati del Ministero Differenza

1 Diesel 41,46% 40,20% 1,26%

2 Benzina 43,90% 44,10% -0,2%

3 GPL 7,32% 7,10% 0,22%

4 Metano 4,88% 2,00% 2,88%

5 Ibrida 2,44% 6,00% -3,56%

6 Elettrica 0,00% 0,60% -0,60%

(30)

I dati raccolti invece sullo standard emissivo sono stati paragonati ai dati raccolti dall’osservatorio PUMS (Piano Urbano della Mobilità sostenibile) di Siena

Standard emissivo dell'auto che utilizzi o utilizzeresti per recarti a lavoro

QUESTIONARIO dati SIENA

da osservatorio PUMS

DIFFERENZA

1 Euro 0 2,78% 7,45% -4,67%

2 Euro 1 2,78% 1,49% 1,29%

3 Euro 2 11,11% 6,30% 6,30%

4 Euro 3 11,11% 11,01% 0,1%

5 Euro 4 30,56% 28,68% 1,88%

6 Euro 5 22,22% 22,67% -0,45%

7 Euro 6 19,44% 22,39% -2,95%

Una domanda interessante del questionario è stata quella di indicare un metodo alternativo di recarsi a lavoro, a quello di solito utilizzato: mentre una percentuale del 33.33% ha indicato come mezzo alternativo l’auto privata ed il 16.67% l’auto privata come passeggero, ben il 50% dei rispondenti sceglierebbe come metodo alternativo quello di recarsi a piedi.

Figura 19 – Metodi alternativi per il tratto casa-lavoro

Quale dei seguenti modi alternativi utilizzi per recarti a lavoro?

Auto privata 33,33%

Motociclo, Ciclomotore 0,00%

A piedi 50%

Uno o più mezzi pubblici 0,00%

Combinazione mezzi pubblici e privati 0,00%

Auto privata da passeggero 16,67%

(31)

Il questionario ha predisposto inoltre una serie di domande al fine di verificare l’interesse e la possibilità per l’utilizzo della bicicletta per il tratto casa-lavoro.

Volendo verificare se presso la sede di lavoro esistono spazi adeguati per la sosta delle biciclette il 72.09% degli intervistati ha risposto negativamente, mentre il 13.95% ha risposto in maniera positiva; una percentuale del 19.95% ha invece indicato di non essere a conoscenza della presenza di eventuali spazi per la sosta delle biciclette.

Figura 20 – Presenza di spazi adeguati per la sosta delle biciclette

Alla domanda se gli utenti sarebbero disposti ad utilizzare la bicicletta per andare a lavoro quasi il 74% degli intervistati ha risposto in maniera negativa. Una percentuale minore dell’11.84% ha invece risposto che sarebbe disposta all’uso della bicicletta se fossero presenti piste ciclabili migliori e più sicure.

Il 9.21% di coloro che hanno risposto al sondaggio sarebbero disposti ad utilizzare la bicicletta se l’azienda fornisse loro il mezzo, mentre una piccola percentuale pari all’1.32% utilizzerebbe la bicicletta se dovesse pagare la sosta per la vettura.

Figura 21 – Saresti disposto ad utilizzare la bicicletta per andare a lavoro?

Presso la tua sede di lavoro esistono spazi adeguati per la sosta delle biciclette?

Si 13,95%

No 72,09%

Non so 13,95%

Saresti disposto ad utilizzare la bicicletta per andare a lavoro?

NO 73,68%

Si, se ci fossero piste ciclabili migliori e più sicure 11,84%

Si, se l'azienda mi fornisse la bicicletta elettrica 9,21%

Si, se fossero disponibili spogliatoi e docce 3,95%

Si, se dovessi pagare la sosta della mia auto 1,32%

(32)

Un ulteriore dato interessante si evince dalle risposte date alla domanda se gli utenti sarebbero disposti ad utilizzare la bicicletta se l’azienda fornisse un contributo per l’acquisto: il 44.19% degli utenti hanno risposto in maniera affermativa, mentre il 55.81% degli utenti, nonostante un eventuale contributo da parte dell’ente non sarebbero comunque disposti all’utilizzo della bicicletta.

Figura 22 – Possibilità da parte dell’azienda di un contributo per l’acquisto della bicicletta elettrica Nel questionario gli utenti sono poi stati posti di fronte alla domanda se fossero disposti ad utilizzare il TPL: il 28.94% ha risposto in maniera negativa. La percentuale più alta delle risposte positive (41.23%) è stata assegnata alla possibilità di maggiore affidamento per gli orari e le corse, mentre il 15.35% sarebbe disposto ad utilizzare il TPL se l’abbonamento fosse fornito dall’azienda.

Percentuali più basse, 6.14% e 0.88%, sono state assegnate rispettivamente alla possibilità della presenza i mezzi aziendali di collegamento con le fermate ed alla presenza di parcheggi di scambio lungo il percorso.

Figura 23 – Saresti disposto ad utilizzare il TPL?

Se l'azienda ti desse un contributo per l'acquisto di una bicicletta elettrica?

Si 44,19%

No 55,81%

Saresti disposto ad utilizzare il TPL per andare a lavoro?

No 28,94%

Si, se fosse fornito l'abbonamento 15,35%

Si, se ci fosse maggiore affidabilità (orari, corse) 41,23%

Si, in presenza di parcheggi di scambio lungo il percorso 0,88%

Si, in presenza di mezzi aziendali di collegamento con le fermate 6,14%

(33)

Il questionario ha inoltre approfondito la possibilità, da parte dell’ente, di mettere a disposizione un abbonamento per il tragitto casa-lavoro a prezzo scontato e per le corrispondenti fasce orarie di ingresso ed uscita; in questo contesto il 74.42% sarebbe disposto ad utilizzare il TPL, mentre il 25.58% ha risposto in maniera negativa.

Figura 24 – Possibilità di abbonamento TPL a prezzo scontato

Infine il questionario ha chiesto di valutare la possibilità di utilizzare il Car Pooling come modalità di trasporto per la condivisione di vetture private tra un gruppo di persone (Figura 25).

Figura 25 – Saresti disposto ad utilizzare il Car Pooling?

Se l'azienda ti mettesse a disposizione un abbonamento di TPL a prezzo scontato valido solo

per il tragitto casa-lavoro e per le corrispondenti fasce orarie di ingresso e di uscita saresti disposto

ad utilizzarlo?

SI 74,42%

NO 25,58%

Saresti disposto ad utilizzare il CAR POOLING?

NO 42,11%

Si, con un sistema che mi mettesse in contatto con chi fa il mio stesso percorso 45,61%

Si, se il tempo di spostamento non fosse superiore di 5’ o 10’

minuti rispetto a quello attuale 7,02%

Si, con spazi di sosta riservati a equipaggi carpooling 2,19%

Si, con buoni carburante agli equipaggi carpooling 3,07%

(34)

Se osserviamo le risposte della Figura 25 notiamo che il 42.11% non ha intenzione di utilizzare il Car Pooling, mentre più del 45% degli utenti sarebbe disposto ad utilizzare una sola vettura da condividere con altre persone se ci fosse un sistema che mettesse in contatto gli utenti.

Il 7.02% sarebbe favorevole se il tempo di spostamento non fosse superiore di 5 o 10 minuti rispetto a quello attuale, mentre il 3.95% degli utenti sarebbe disposto a condividere il viaggio se fossero presenti spazi di sosta riservati agli equipaggi di Car Pooling. Infine una piccola percentuale del 3.07% sarebbe favorevole alla condivisione del viaggio con altre persone in presenza di buoni carburante.

(35)

8. LE POSSIBILI AZIONI DA INTRAPRENDERE

8.1 – BUONI MOBILITA’

Un argomento di particolare interesse fra le possibili azioni che una azienda può positivamente mettere in campo è costituito dal tema BUONI MOBILITA' come definiti dalla recente normativa di riferimento. Gli effetti dei Buoni Mobilità producono benefici ambientali in funzione della modalità

“ecologica” di spostamento che viene scelta da ogni dipendente in alternativa alla mobilità motorizzata, dalla definizione del Collegato Ambientale - La Strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile (D.M. 28/7/2016) chiarisce:

“Buoni mobilità: riconoscimento, a fronte dell'utilizzo di modalità di trasporto sostenibile quali piedi, bicicletta, trasporto pubblico locale, car sharing, car pooling in sostituzione dell'auto privata, di voucher prepagati validi per l'acquisto di beni e servizi connessi allo sviluppo di forme di mobilità sostenibile quali biciclette, abbonamenti di car sharing o bike sharing, titoli di viaggio sul trasporto pubblico locale, contribuzioni all'abbattimento del costo annuale dell'abbonamento al trasporto pubblico locale, riconoscimento di incentivazioni economiche accessorie allo stipendio proporzionate ai km percorsi con modalità di trasporto sostenibile.”

La concessione e la gestione degli stessi Buoni Mobilità sono due argomenti che, ovviamente correlati, hanno necessità di un approccio specifico: il primo, la concessione, per definire la loro legittimità “contrattuale -finanziaria”, il secondo, la gestione, per istituire sistemi di controllo dell'effettivo comportamento che ne attiva il riconoscimento.

Relativamente alla “concessione”, il sistema di premialità attraverso l’erogazione di buoni mobilità potrà trovare attuazione nel contesto del c.d. “welfare integrativo” disciplinato dall’art. 72 del CCNL del 21 maggio 2018 relativo al personale del comparto funzioni locali secondo cui:

1. Le amministrazioni disciplinano, in sede di contrattazione integrativa di cui all’art.7, comma 4, la concessione di benefici di natura assistenziale e sociale in favore dei propri dipendenti, tra i quali:

a) iniziative di sostegno al reddito della famiglia;

b) supporto all’istruzione e promozione del merito dei figli;

c) contributi a favore di attività culturali, ricreative e con finalità sociale;

d) anticipazioni, sovvenzioni e prestiti a favore di dipendenti in difficoltà ad accedere ai canali ordinari del credito bancario o che si trovino nella necessità di affrontare spese non differibili;

e) polizze sanitarie integrative delle prestazioni erogate dal servizio sanitario nazionale.

(36)

2. Gli oneri per la concessione dei benefici di cui al presente articolo sono sostenuti nei limiti delle disponibilità già stanziate dagli enti, ai sensi delle vigenti disposizioni, anche per finalità assistenziali nell’ambito di strumenti a carattere mutualistico, anche già utilizzati dagli enti stessi.

3. Nelle Camere di commercio l’erogazione delle prestazioni di cui al comma 1, lett. e) avverrà mediante successiva istituzione di - ovvero adesione a - un fondo di assistenza sanitaria integrativa del servizio sanitario nazionale. Il finanziamento a carico degli enti, che non dovrà determinare ulteriori o maggiori oneri, troverà copertura nelle risorse di cui al comma 2.

Considerato che il comune di San Gimignano non ha stanziato, in favore della generalità dei dipendenti, risorse per le finalità di cui all’art. 72 del CCNL del 21/05/2018, tale azione potrà trovare attuazione e, di conseguenza, potranno essere attuate misure inerenti i buoni mobilità, solo nel momento in cui sarà possibile darvi concreta attuazione mediante reperimento di apposite risorse finanziarie in fase di rinnovo del contratto nell’arco del quinquennio e creazione delle modalità di gestione e controllo dei benefit elargiti.

8.2 CORSI DI ECO GUIDA – FORMAZIONE DI ISTRUTTORI

L’ecoguida è la capacità di guidare un mezzo nel rispetto dell’ambiente, abbattendo le emissioni di CO2 e contribuendo anche alla riduzione dei costi. La modalità ECO infatti impatta sullo stile di guida, accelerazioni e decelerazioni, cambi marcia e regolazione velocità, ma anche sulle componenti dell’automezzo.

Oltre a tradursi in vantaggi economici per l’azienda e per il cittadino, la pratica dell’Ecoguida contribuisce anche al contenimento dell’effetto serra, con riduzioni medie delle emissioni di CO2 pari a circa 15 grammi per ogni chilometro percorso.

L’obiettivo che si propone l’iniziativa è, da un lato, una corretta conoscenza della tecnica e del comportamento di guida e, dall’altro, la finalità economica di risparmiare il più possibile carburante, contribuendo in tal modo anche alla riduzione delle emissioni di CO2. Il comportamento economico ed ecologico promosso contribuisce ad uno stile di guida previdente con un conseguente effetto positivo anche sulla sicurezza stradale.

Secondo stime generalizzate la guida ecologica permette di ottenere un risparmio di carburante tra il 15% ed il 30% ed una riduzione corrispondente delle emissioni di CO2. Sulla base dei dati finora raccolti si può stimare che ogni dipendente istruito al metodo ecoguida potrà ottenere un risparmio individuale medio tra da 100 a 300€ annuali ed un risparmio ambientale medio da 0.40 a 1.1 T all’anno.

(37)

Nelle iniziative del progetto MOSAICO è stato realizzato il Corso di formazione per istruttori eco- guida i quali, formati all’interno delle aziende rappresentate nello stesso progetto MOSAICO, provvederanno successivamente ad organizzare corsi per tutto il personale dipendente.

8.3 INDICAZIONI DAI RISULTATI DEL SONDAGGIO

Analizzando nel dettaglio le risposte del sondaggio, rappresentate nelle figure dalla n. 21 alla n. 25, si può notare come il 26.32% dei dipendenti sarebbe disposto ad un utilizzare la bicicletta per recarsi al lavoro; di tale percentuale l’11.84% utilizzerebbe la bicicletta se fossero realizzate piste ciclabili migliori e più sicure, mentre il 9.21% sarebbe disposto all’utilizzo della bicicletta elettrica se questa venisse fornita dall’azienda. Analizzando invece la disponibilità all’utilizzo della bicicletta elettrica nel caso in cui l’azienda desse un contributo per il suo acquisto, ben il 44.19% dei dipendenti ha risposto in maniera favorevole.

A tal riguardo un dato da tenere in considerazione è l’origine del viaggio, rappresentato in figura 12. Come si può notare ben il 60% dei dipendenti (una stima di 56 su 88) proviene da fuori l’area urbana del Comune di San Gimignano, il 30% dalla Provincia di Siena ed il restante 30% da extra Provincia; a seguito di tali valutazioni ed in considerazione dei chilometri percorsi da questa percentuale dei dipendenti, è improbabile e poco proponibile incentivare l’utilizzo della bicicletta, data la distanza che questi dipendenti devono coprire per recarsi a lavoro.

Un dato interessante è emerso invece dalla disponibilità ad utilizzare il TPL: il 71.06% sarebbe disposto ad utilizzare il trasporto pubblico: in questa percentuale il 41.23% utilizzerebbe tale servizio se questo fosse più affidabile, mentre il 7.46% se le fermate fossero più vicine; il 15.35%

inoltre utilizzerebbe il TPL se fosse fornito l’abbonamento. Da questi dati possiamo ricavare che, potendo lavorare sull’affidabilità del servizio e sulla distanza delle fermate, si potrebbe raggiungere una percentuale del 48.69% (circa 40 unità) di dipendenti disponibili ad utilizzare il TPL.

I dati di predisposizione al car pooling sono risultati altrettanto interessanti: il 45.61% (40 unità corrispondenti) sarebbe disponibile ad usufruire di tale modalità di spostamento se esistesse una piattaforma o sistema organizzativo che mettesse in contatto i dipendenti con quelli che fanno il medesimo percorso; tale percentuale, se si considera il tasso di occupazione medio, corrisponderebbe a 33 autovetture, 22 delle quali rimarrebbero ferme, utilizzandone solamente 11. E’ necessario però valutare le momentanee difficoltà di utilizzare il car pooling, come valida

(38)

alternativa agli spostamenti casa lavoro, a causa dell’attuale situazione sanitaria che ha posto in essere specifiche misure restrittive, come dettagliatamente esposto all’interno del paragrafo 4.

(39)

C O M U N E D I SAN GIMIGNANO

PROVINCIA DI SIENA

SETTORE SETTORE POLIZIA MUNICIPALE

PARERE DI REGOLARITA' TECNICA

Sulla proposta n. 787/2021 del SETTORE SETTORE POLIZIA MUNICIPALE ad oggetto:

PROGRAMMA NAZIONALE SPERIMENTALE DI MOBILITA' SOSTENIBILE (MATTM) / PROGETTO MOSAICO SIENA - MOBILITA' SOSTENIBILE INTEGRATA DEI COMUNI DELLA PROVINCIA DI SIENA - PIANO SPSTAMENTI CASA LAVORO PSCS - APPROVAZIONE si esprime ai sensi dell’art.49, 1° comma del Decreto legislativo n. 267 del 18 agosto 2000, parere FAVOREVOLE in ordine alla regolarità tecnica.

17/08/2021

Sottoscritto dal Responsabile (SALVADORI EDI)

con firma digitale

(40)

C O M U N E D I SAN GIMIGNANO

PROVINCIA DI SIENA

SETTORE SETTORE SERVIZI FINANZIARI, MOBILITA' E FARMACIA PARERE DI REGOLARITA' CONTABILE

Sulla proposta n. 787/2021 ad oggetto: PROGRAMMA NAZIONALE SPERIMENTALE DI MOBILITA' SOSTENIBILE (MATTM) / PROGETTO MOSAICO SIENA - MOBILITA' SOSTENIBILE INTEGRATA DEI COMUNI DELLA PROVINCIA DI SIENA - PIANO SPSTAMENTI CASA LAVORO PSCS - APPROVAZIONE si esprime ai sensi dell’art. 49, 1° comma del Decreto legislativo n. 267 del 18 agosto 2000, parere FAVOREVOLE in ordine alla regolarita' contabile.

Note:

17/08/2021

Sottoscritto dal Responsabile (GAMBERUCCI MARIO)

con firma digitale

(41)

Provincia di Siena

Relazione di Pubblicazione

Delibera di Giunta N. 121 del 24/08/2021

SETTORE POLIZIA MUNICIPALE

Oggetto: PROGRAMMA NAZIONALE SPERIMENTALE DI MOBILITA' SOSTENIBILE (MATTM) / PROGETTO MOSAICO SIENA - MOBILITA' SOSTENIBILE INTEGRATA DEI COMUNI DELLA PROVINCIA DI SIENA - PIANO SPoSTAMENTI CASA LAVORO PSCS - APPROVAZIONE.

La su estesa delibera viene oggi pubblicata all’Albo Pretorio per quindici giorni consecutivi.

li, 25/08/2021

Il Responsabile della Pubblicazione (COPPOLA ELEONORA) (Sottoscritto digitalmente ai sensi dell'art. 21 D.L.gs n 82/2005 e s.m.i.)

(42)

Provincia di Siena

Certificato di Esecutività

Deliberazione di Giunta Comunale N. 121 del 24/08/2021

SETTORE POLIZIA MUNICIPALE

Oggetto: PROGRAMMA NAZIONALE SPERIMENTALE DI MOBILITA' SOSTENIBILE (MATTM) / PROGETTO MOSAICO SIENA - MOBILITA' SOSTENIBILE INTEGRATA DEI COMUNI DELLA PROVINCIA DI SIENA - PIANO SPoSTAMENTI CASA LAVORO PSCS - APPROVAZIONE.

Si dichiara che la presente deliberazione è divenuta esecutiva decorsi 10 giorni dall'inizio della pubblicazione all’Albo Pretorio on-line di questo Comune.

Li, 07/09/2021 L’INCARICATO DELLA PUBBLICAZIONE

COPPOLA ELEONORA (Sottoscritto digitalmente

ai sensi dell'art. 21 D.L.gs. n. 82/2005 e s.m.i.)

(43)

Provincia di Siena

Certificato di Avvenuta Pubblicazione

Deliberazione di Giunta Comunale N. 121 del 24/08/2021

Oggetto: PROGRAMMA NAZIONALE SPERIMENTALE DI MOBILITA' SOSTENIBILE (MATTM) / PROGETTO MOSAICO SIENA - MOBILITA' SOSTENIBILE INTEGRATA DEI COMUNI DELLA PROVINCIA DI SIENA - PIANO SPoSTAMENTI CASA LAVORO PSCS - APPROVAZIONE.

Si dichiara l’avvenuta regolare pubblicazione della presente deliberazione all’Albo Pretorio on-line di questo Comune a partire dal 25/08/2021 per 15 giorni consecutivi, ai sensi dell’art 124 del D.lgs 18.08.2000, n. 267 e la contestuale comunicazione ai capigruppo consiliari ai sensi dell’art. 125 del D.lgs 18.08.2000, n. 267.

Li, 21/09/2021 L’INCARICATO DELLA PUBBLICAZIONE

COPPOLA ELEONORA (Sottoscritto digitalmente

ai sensi dell'art. 21 D.L.gs. n. 82/2005 e s.m.i.)

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