Pianificazione e progetto di reti geografiche
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Progettazione dei sistemi di sicurezza
Indice
Approccio e processi
La progettazione di un sistema antintrusione
La progettazione di un sistema di videosorveglianza
La progettazione di un sistema rilevazione fumi
Sistemi di Sicurezza
Esempio di impianto antintrusione
Indice
Approccio e processi
La progettazione di un sistema antintrusione
La progettazione di un sistema di videosorveglianza
La progettazione di un sistema rilevazione fumi
Sistemi di Sicurezza
Esempio di impianto antintrusione
Approccio e processi Security e Safety
Security è la sicurezza delle persone o dei beni contro attacchi tentati da terzi
Safety è la sicurezza delle persone verso l’ambiente, luogo di lavoro, casa, ecc.
Approccio e processi
Sicurezza passiva, attiva e logica
SICUREZZA PASSIVA: Le strutture quali vetri blindati, casseforti, caveau, cancellate o muri di recinzione, porte corazzate, ecc., atte a resistere nel tempo all’intrusione
SICUREZZA ATTIVA: Gli apparati elettronici atti a segnalare l’intrusione
SICUREZZA LOGICA: Le procedure per la protezione dei dati aziendali (centri EDP), mediante livelli di autorizzazioni (verso l’interno), crittografia (verso l’esterno), ecc. nonché le procedure d’intervento
Approccio e processi Concetti base
La protezione di un bene, di una proprietà o di una persona è la risultante della combinazione delle diverse sicurezze (ATTIVA, PASSIVA e LOGICA)
Il livello globale di sicurezza di un impianto o sistema è determinato dal punto più debole del sistema stesso
Un buon sistema di sicurezza è sempre costituito da più protezioni concentriche
Non esistono sistemi di sicurezza “sicuri” al 100%
Approccio e processi Fattore tempo
Scopo della sicurezza passiva è di resistere per un certo tempo agli attacchi (vedi caveau)
Scopo della sicurezza attiva è di segnalare tempestivamente un tentativo di attacco per poter intervenire rapidamente (forze di polizia)
Il furto richiede tempi lunghi: ore e giorni
Il sabotaggio richiede tempi brevi: minuti o secondi
Esempi:
La sede centrale di una banca, ove vi sono i caveaux, teme il furto
Approccio e processi Rimedi
Nel caso del furto sarà necessario provvedere alla sicurezza passiva (caveau, porta corazzata, ecc.) ed alla sicurezza attiva; sensori così posizionati:
Pareti caveau (incluso pavimento e soffitto)
Porta corazzata
Anticaveau
Rivelatori di fumo
Porte accesso anticaveau
Protezione volumetrica
Porte ingresso principali e secondarie, finestre
Nel caso del sabotaggio sarà buona norma installare il CED il più lontano possibile dall’ingresso (es.
all’ultimo piano), con opportuni sensori e sistemi che vedremo più avanti. In ogni caso è bene che il sabotatore debba impiegare tempo per arrivare al luogo oggetto di sabotaggio.
Approccio e processi Concetti di protezione
ALLARME AUTOMATICO per:
PROTEZIONE PERIFERICA
PROTEZIONE VOLUMETRICA
PROTEZIONE DI OGGETTO
ALLARME MANUALE per:
PROTEZIONE ANTIRAPINA
Approccio e processi Analisi del rischio
Finalità:
Comprendere le esigenze di sicurezza
Identificare l’ordine di priorità delle cose da proteggere
Suggerire le tecnologie in base alle prestazioni desiderate
Esporre in modo chiaro le conclusioni per verificare che corrispondano al desiderio del committente
Approccio e processi Progetto
Il progetto è la naturale continuazione dell’analisi del rischio:
Consente di formalizzare la protezione che intendiamo fornire al cliente
Definisce l’architettura del sistema
Definisce i costi
Indice
Approccio e processi
La progettazione di un sistema antintrusione
La progettazione di un sistema di videosorveglianza
La progettazione di un sistema rilevazione fumi
Sistemi di Sicurezza
Esempio di impianto antintrusione
La progettazione di un sistema antintrusione Principi
I livello: Mantenere il malvivente il più lontano possibile dall’edificio da proteggere
Ricorrendo alle protezioni perimetrali esterne
Rendendo visibile la presenza di un sistema di sicurezza
1 TVCC
2 Barriere sul tetto
3 Colonne sul perimetro
La progettazione di un sistema antintrusione Principi
II livello: Impedire al malvivente di entrare nei luoghi protetti utilizzando le protezioni perimetrali sul fronte degli edifici.
PROTEZIONE DEI VARCHI
Contatti magnetici
Barriere ad infrarosso interno/esterno
Sensori a fune per tapparelle
PROTEZIONE DEI SERRAMENTI
Sensori piezoelettrici
Sensori audio
Sensori a doppia tecnologia
Sensori inerziali
Approccio e processi Progetto
III livello: Ridondare i primi due livelli di protezione
Qualora il malvivente riuscisse ad eludere i primi livelli di protezione, rimane un ulteriore livello di protezione utilizzabile
E protezione ad oggetto
Protezione dei mezzi forti e dei locali più sensibili
Allo scopo si utilizzano microfoni selettivi e contatti magnetici ad alto livello di sicurezza
I microfoni selettivi possono essere installati sia sui mezzi forti che sui muri che delimitano il locale (muri, pavimento e soffitto)
Indice
Approccio e processi
La progettazione di un sistema antintrusione
La progettazione di un sistema di videosorveglianza
La progettazione di un sistema rilevazione fumi
Sistemi di Sicurezza
Esempio di impianto antintrusione
La progettazione di un sistema di videosorveglianza Motivazioni
Aumento della percezione di sicurezza
Risposta efficace alla domanda di sicurezza
Compensazione del rischio (ridurre la probabilità degli eventi)
Mitigazione del rischio (limitare le conseguenze ad un evento)
Rischio accettabile
Sicurezza
Reati contro il patrimonio
Ordine pubblico
Controllo del traffico
Terrorismo
La progettazione di un sistema di videosorveglianza Requisiti
Individuazione degli ambiti di rischio
Localizzazione sul territorio/area
Valutazione di compensazione e mitigazione
Definizione della politica di intervento tecnologico sul rischio residuo
La progettazione di un sistema di videosorveglianza Politica di intervento tecnologico
DETERRENZA - compensazione
VERIFICA REMOTA - mitigazione
ARCHIVIAZIONE - mitigazione
MONITORAGGIO/ANALISI COMPENSATIVA – mitigazione + compensazione
SANZIONI - compensazione
La progettazione di un sistema di videosorveglianza Vincoli della progettazione
Budget economico (congruo)
Rispetto norme Privacy (sanzioni pesanti)
Infrastruttura del sistema (coax, UTP, fibra, …)
Tipo di prodotto (telecamere, dome, DVR, …)
Integrazione di sistemi (intrusione, incendio, …)
La progettazione di un sistema di videosorveglianza Politica di intervento tecnologico
Vantaggi:
La videosorveglianza, a differenza degli altri sistemi, ci rende le immagini di un evento
Dà la possibilità di fare valutazioni postume e di fornire prove alle Forze dell’Ordine
E’ un sistema generalmente installato sul perimetro, formando un primo livello di protezione
Per questo ha un forte effetto deterrente Svantaggi:
Criticità con condizioni meteo avverse
Sistemi di analisi perfettibili (ad oggi il margine di errore è piuttosto alto)
Costi elevati (per materiali di qualità)
La progettazione deve essere accurata
Anche l’infrastruttura è onerosa, proporzionalmente al livello di sicurezza intrinseca richiesto
La progettazione di un sistema di videosorveglianza Copertura dell’area da proteggere
La copertura totale dell’area da proteggere è generalmente impossibile
Il compromesso migliore è proteggere il perimetro, implementando la copertura con telecamere poste a protezione di punti sensibili (es. Interno ed esterno di cancelli di accesso, controllo delle porte di sicurezza)
Le telecamere sul perimetro vanno posizionate “ad inseguimento” in modo che ogni telecamera protegga la telecamera successiva
Negli ambienti di lavoro, il Garante non solo vieta la ripresa dei lavoratori nel loro posto di lavoro, ma vieta anche la ripresa dei corridoi e dei locali ristoro. L’unico modo per ovviare a questa restrizione è raggiungere un accordo sindacale .
La progettazione di un sistema di videosorveglianza Limiti operativi delle Telecamere brandeggiate
Le telecamere dome hanno una flessibilità nettamente superiore alla telecamera fissa, ma:
Sebbene possa ruotare su se stessa, non può vedere ciò che accade dietro
Il brandeggio è velocissimo se vengono richiamati i preset (posizioni predefinite), ma è più lento ed impreciso se gestito manualmente da un operatore
L’autotracking, essendo un’analisi comportamentale, è vietato dal Garante nel 90% dei casi
Telecamere brandeggiate (dome) sono uno strumento di grande utilità come coadiuvante dei sistemi anti intrusione e di videosorveglianza posti sul perimetro. Infatti grazie alla possibilità di brandeggio, è possibile avere immagini più dettagliate ed eseguire eventualmente un inseguimento dell’intruso
La progettazione di un sistema di videosorveglianza
Risoluzione
La progettazione di un sistema di videosorveglianza
Compensazione del controluce
La progettazione di un sistema di videosorveglianza Qualità Video
Formato PAL QCIF 176 × 144
CIF 352 × 288
DCIF 528 x 320
2CIF 704 × 288
4CIF 704 × 576
D1 720 × 576
La progettazione di un sistema di videosorveglianza
Qualità Video: D1, VGA, CIF, QCIF
La progettazione di un sistema di videosorveglianza Qualità Video
QCIF
CIF
D1
16CIF HD
2CIF
La progettazione di un sistema di videosorveglianza Qualità Video: Punti chiave e benefici associati
L’immagine CIF sembra ok quando piccola, ma ingrandita peggiora
Il video ad alta risoluzione migliora il dettaglio ed è più facilmente utilizzabile come prova nelle CIF
CIF scaled 4CIF
La progettazione di un sistema di videosorveglianza Qualità Video: Registrazione alla risoluzione D1
SymSafe Pro 16 recording capability @ D1
0 days 5 days 10 days 15 days 20 days 25 days 30 days 35 days 40 days
320 GB 640 GB 1000 GB 1500 GB
HDD Size
2,1fps 5fps 6fps 8,3fps 12,5fps
La progettazione di un sistema di videosorveglianza
Software
La progettazione di un sistema di videosorveglianza Ottiche
Tipologia di ottiche:
Fissa
Varifocal
Motorizzata
La progettazione di un sistema di videosorveglianza
Ottiche
La progettazione di un sistema di videosorveglianza Sistema tradizionale
IP Network
La progettazione di un sistema di videosorveglianza Sistema IP
Network IP
La progettazione di un sistema di videosorveglianza Sistema ibrido
Network IP
La progettazione di un sistema di videosorveglianza Event Manager
VisioWave Chassis Event
Manager
IP Network Notifica di un
evento
Comando
La progettazione di un sistema di videosorveglianza Event Manager ridondato
VisioWave Chassis VisioWave
Chassis
VisioWave Chassis Event Manager
Notifica di un evento
Comando VisioWave
Chassis
L’Event Manager 2 ne prende il posto
Pre-post videoregistrazione IP Network
La progettazione di un sistema di videosorveglianza Algoritmo MPEG 4 SVC e scalabilità completa
NetwoIP 3 Mbps, rk
25 ips,
FULL, CIF, QCIF inclusi
Video analisi
Decodifica software
Decodifica hardware 3 ips, FULL for lunga
durata
Adatto a reti omogenee
Multicast, ottimizzazione della banda!!
Registrazione
6 ips, CIF
25 ips, resoluzione adattata automaticamente alla dimensione della finestra
25 ips, FULL Primo modo di sfruttare la scalabilità completa:
Invio di un singolo flusso, si decodifica di ciò che si desidera
La progettazione di un sistema di videosorveglianza Algoritmo MPEG 4 SVC e scalabilità completa
NetwoIP rk
ADSL
Decodifica hardware 25 ips, FULL
3 ips, FULL Registrazione
500 kbps 3 Mbps 50 kbps
1 fps, QCIF Visualizzazione
remota
Adatto a reti eterogenee
Solo I flussi che la rete può supportare!
Total: 3,5 Mbps Secondo modo di sfruttare la scalabilità completa:
Invio di tanti flussi quanti richiesti
La progettazione di un sistema di videosorveglianza Benefici dell’algoritmo MPEG 4
Prestazioni di decodifica superiori del decoder
Analisi efficiente del contenuto video
Configurazione floessibile e ottimale dello storage (locale e remota)
Ottimizzazione dell’utilizzo della banda
Usa un solo encoder per creare qualsiasi flusso video
Indice
Approccio e processi
La progettazione di un sistema antintrusione
La progettazione di un sistema di videosorveglianza
La progettazione di un sistema rilevazione fumi
Sistemi di Sicurezza
Esempio di impianto antintrusione
La progettazione di un sistema rilevazione fumi Norma tecnica UNI9795
La norma tecnica UNI 9795 ha lo scopo di fornire i criteri per la realizzazione e l’esercizio dei sistemi fissi automatici di rivelazione d’incendio e dei sistemi fissi manuali di segnalazione d’incendio.
In particolare :
Individuazione delle aree soggette a protezione
Criteri di installazione
Caratteristiche centrale ed alimentazioni
Verifiche del sistema ed esercizio
La progettazione di un sistema rilevazione fumi Individuazione delle aree soggette a protezione
Le aree sorvegliate devono essere interamente tenute sotto controllo dal sistema di rivelazione su tutta la loro estensione.
La sorveglianza all’interno di una area dovrà comprendere inoltre:
i vani e locali tecnici per ascensori e montacarichi
i cortili interni coperti
i cunicoli per cavi elettrici
i controsoffitti ed i contropavimenti
i condotti di condizionamento dell’aria
La progettazione di un sistema rilevazione fumi Individuazione delle aree soggette a protezione
Potranno non essere controllate direttamente le seguenti parti qualora non contengano sostanze infiammabili, rifiuti, materiali combustibili e cavi elettrici ad eccezione, per questi ultimi, di quelli strettamente indispensabili all’utilizzazione dei medesimi:
piccoli locali utilizzati per servizi igienici
condotti o cunicoli con sezione minore di 1 mq.
banchine di carico scoperte
locali protetti da impianti di spegnimento
spazi nascosti, compresi controsoffitti e sottopavimenti come da note riportate sulla norma
vani scale compartimentati
vani corsa di elevatori purchè facciano parte di un compartimento sorvegliato dal sistema
La progettazione di un sistema rilevazione fumi Suddivisione di un’area in zone
I criteri per la suddivisione di una area in zone dovranno rispettare i seguenti punti:
garantire la rapida individuazione della zona di appartenenza
non più di un piano per zona con esclusione dei vani scala ed ascensori
non più di 1600 mq. per zona
non più di 10 locali per zona con una superficie massima di 600 mq.
non più di 20 locali per zona con superficie massima complessiva do 1000 mq. e con segnalatori ottici di allarme posti in prossimità dei singoli accessi
i rivelatori installati in controsoffitti, sottopavimenti, ecc., devono appartenere a zone distinte altrimenti devono essere individuati in modo semplice e preciso
in una zona possono essere compresi rivelatori sensibili a fenomeni differenti purché i rispettivi segnali siano univocamente identificabili dalla centrale
i punti di segnalazione manuale possono essere collegati alle linee dei rivelatori esclusivamente se la centrale è in grado di riconoscerne i segnali
La norma concede l’utilizzo, sulla stessa linea, di un numero maggiore di 32 rivelatori associati a più zone esclusivamente se la linea stessa risulta ad anello chiuso e dotata di opportuni dispositivi di isolamento in conformità alla norma EN54 pt.2.
La progettazione di un sistema rilevazione fumi Criteri di installazione per rilevatori di fumo
Per una corretta progettazione dovranno essere presi in considerazione i seguenti punti:
tipo del rivelatore
superficie ed altezza del locale
forma del soffitto
condizioni di aereazione del locale
I rivelatori devono essere installati in modo il loro numero garantisca la copertura totale dell’ambiente sorvegliato
Per la determinazione corretta del numero di elementi è necessario utilizzare le tabelle:
distribuzione dei rivelatori di tipo puntiforme
distanze dei rivelatori di tipo puntiforme
La progettazione di un sistema rilevazione fumi Installazione particolari dei rilevatori ottici
Nei locali con circolazione d’aria elevata, (CED, sale quadri, ecc.) il numero dei rivelatori deve essere opportunamente aumentato per compensare l’eccessiva diluizione del fumo stesso e gli spazi nei controsoffitti o sottopavimenti devono essere sempre controllati in presenza di cavi elettrici e/o supporti di messaggi codificati e/o presentano rischi di incendio
L’installazione dei rivelatori deve essere eseguita nel rispetto delle indicazioni riportate nella norma relative alle misure da adottare per proteggere i rivelatori dalle correnti d’aria
La progettazione di un sistema rilevazione fumi Centrale di controllo e segnalazione
L’ubicazione della centrale deve essere scelta in modo da garantire la massima sicurezza di funzionamento del sistema stesso.
La centrale deve essere ubicata in luogo permanentemente e facilmente accessibile, protetto per quanto possibile dal pericolo di incendio diretto, tale inoltre da consentire il continuo controllo in loco della centrale da parte del personale di sorveglianza oppure il controllo a distanza (con dispositivi di trasmissione remota).
L’alimentazione secondaria deve essere in grado di assicurare il corretto funzionamento dell’intero sistema ininterrottamente per 72 ore. Tale autonomia potrà essere ridotta alla somma dei tempi di intervento e ripristino, mai inferiore comunque alle 24 ore, se presente un contratto di manutenzione oppure ove esista una organizzazione interna adeguata ed una trasmissione degli allarmi a stazione ricevente. E’ sempre previsto il contemporaneo funzionamento dei segnalatori di allarme interno ed esterno per almeno 30 minuti a partire dall’emissione degli
Indice
Approccio e processi
La progettazione di un sistema antintrusione
La progettazione di un sistema di videosorveglianza
La progettazione di un sistema rilevazione fumi
Sistemi di Sicurezza
Esempio di impianto antintrusione
Sistemi di Sicurezza Concetti di protezione
Requisiti di un sistema di sicurezza:
Guadagnare tempo con mezzi fisici
Sistema antintrusione per rilevare tempestivamente il crimine
Trasmissione immediata dell’informazione d’allarme
Intervento rapido forze di Polizia o Vigilanza armata
Sistemi di Sicurezza
I livello – Protezione perimetrale proprietà
Tipologia della recinzione:
Cancellata (alta, bassa, facile da scavalcare, ecc.)
Rete metallica
Andamento (piano, ondulato, confini)
Possibili soluzioni:
Microonde da esterno
Infrarossi multiplexati da esterno
Rete antiscavalcamento F.O.
Protezione con sistema capacitivo
Cavo microfonico
Sensori su rete
Sistema idraulico o capacitivo interrato
Sistemi di Sicurezza
I livello – Protezione perimetrale proprietà
La TVCC in genere non è considerata un sistema di protezione ma un ausilio indispensabile al sistema di protezione stesso.
In altre parole quando in una zona della protezione insorge un evento di allarme la TVCC permette all’operatore di vedere e verificare che cosa succede.
Il sistema TVCC in combinazione con sistemi di analisi video per rilevare movimenti può diventare un sistema di sicurezza.
Sistemi di Sicurezza
II livello – Protezione edificio
FINESTRE
Vetri blindati fissi (o apribili solo con chiavi speciali)
Sensori rottura vetri
Sensori magnetici a doppia o tripla polarizzazione posti su ogni sezione di finestra apribile
I vetri blindati (sicurezza passiva) resistono solo per un certo tempo, mentre i sensori (sicurezza attiva) segnalano immediatamente il tentativo di intrusione.
PORTE DI ACCESSO
Blindate
Controllo accessi
Contatti magnetici USCITE DI SICUREZZA
Blindate
Maniglione antipanico
Contatti magnetici
Sistemi di Sicurezza
III livello – Controllo accessi
Il Controllo Accessi è un elemento determinante ed indispensabile in ogni sistema di sicurezza.
Il primo provvedimento da intraprendere è quello di regolamentare la circolazione delle persone all’interno di una proprietà.
A questo punto entra in gioco la sicurezza logica (livelli di autorizzazione, ecc.).
Il controllo accessi (sicurezza attiva) è sempre legato alla sicurezza passiva (cancelli, porte, tornelli, ecc.).
Nelle aree ad alto rischio sono spesso presenti anche metal detector, controllo bagagli a raggi x e rivelatori di esplosivi.
Sistemi di Sicurezza
IV livello – Protezione volumetrica
All’interno di un edificio vi sono aree che possono richiedere una protezione specifica.
Per esempio in una sede centrale di una banca tali aree sono:
Caveau
CED
Casseforti
Archivi speciali
La protezione viene normalmente realizzata con sensori volumetrici quali:
Microonde
Infrarossi passivi
Rivelatori combinati MW/IR
Ultrasuoni
Sistemi di Sicurezza
Schema base impianto antintrusione
Sistemi di Sicurezza
Livelli di sicurezza
Sistemi di Sicurezza
Livelli di sicurezza
Impianto antintrusione
Protezione perimetrale esterna
Barriere microonde
Barriere infrarossi
Rete antiscavalcamento
Rete microfonica
A campo elettrico
A sensori piezoelettrici
Cavi interrati a pressione
Cavi interrati a campo elettrico
Impianto antintrusione
Protezione perimetrale edificio
Contatti magnetici, meccanici, bilanciati
Contatti a vibrazione
Microfoni selettivi
Sensori sismici
Barriere infrarossi
Impianto antintrusione
Protezione perimetrale interna
Microonde
Infrarossi passivi
Ultrasuoni
Pulsanti o tappeti antirapina
Indice
Approccio e processi
La progettazione di un sistema antintrusione
La progettazione di un sistema di videosorveglianza
La progettazione di un sistema rilevazione fumi
Sistemi di Sicurezza