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La sanificazione degli ambienti, la gestione della biancheria e la somministrazione dei pasti.

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Academic year: 2022

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Daniela Accorgi - Azienda USL Toscana Centro – ANIPIO

La sanificazione degli ambienti, la gestione della biancheria e la somministrazione dei pasti.

Webinar ISS-Strutture residenziali socio sanitarie , 30 aprile 2020

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Tre «attività » quotidiane sono fondamentali per il benessere della residenti: la sanificazione degli ambienti, la gestione della biancheria e la somministrazione dei pasti.

Ragionamento che parte da un PUNTO DI VISTA che è quello della SICUREZZA di queste attività rispetto al RISCHIO INFETTIVO andando a declinare in maniera sintetica gliELEMENTI CHIAVE che permettono di prevenire questo tipo di rischio . Come leggere questi elementi chiavi ?

AUTOVALUTAZIONE delle vostre attività al fine di intercettare le non conformità e attivare le azioni/interventi di miglioramento.

Premessa

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Gli ultimi studi pubblicati fino a questo momento hanno dimostrato che:

Rischio infettivo , ambiente e COVID-19

1. Le stanze e i servizi igienici occupati da pazienti con CoViD-19 sono risultati contaminati.

2. Il virus è stato ritrovato su oggetti personali come telefoni cellulari, telecomandi ed attrezzature mediche a contatto con il paziente .

3. Tutti i campionamenti eseguiti dopo la pulizia degli ambienti sono risultati negativi.

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La gestione delle sanificazione degli ambienti

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Le residenze per anziani sono luoghi nella quale l’assistenza e le attività di socializzazioni comportano «inevitabilmente» la contaminazione delle superfici e delle attrezzature da parte di microrganismi potenzialmente patogeni.

La contaminazione può contribuire alla trasmissione indiretta dei microrganismi attraverso Il contatto delle mani (con o senza guanti) con le superfici e gli oggetti inanimati e di conseguenza favorire il trasferimento dei microrganismi ad altri residenti, agli operatori e ai visitatori.

La sanificazione è un’ attività essenziali perché protegge i residenti, gli operatori e i visitatori dal rischio infettivo correlato alla contaminazione (casi secondari )

Le operazione di sanificazione devono essere svolte secondo criteri definiti, con materiali idonei e operatori formati.

Introduzione –gestione sanificazione

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Definizioni

Sanificazione: attività che riguarda il complesso di procedimenti e operazioni atti a rendere salubre un determinato ambiente mediante le attività di pulizia, di detergenza e/o la successiva disinfezione.

Detergenza: operazione volta all’eliminazione dai substrati di qualsiasi traccia di sporco presente, in modo da renderli otticamente puliti, tramite un’azione chimica, un’adeguata azione meccanica ed un determinato tempo d’azione, senza alterarne le caratteristiche fisiche.

Disinfezione. Procedura che ha lo scopo di eliminare o distruggere i microrganismi patogeni, ma non necessariamente tutte le forme microbiche (es. endospore batteriche), su oggetti inanimati, mediante l’applicazione di idonei agenti fisici o chimici (ad es. calore, disinfettanti).

Pulizia: attività che riguarda il complesso di procedimenti e operazioni atti a rimuovere ed asportare rifiuti, polveri e sporco di qualsiasi natura, dalle superfici di ambienti confinati e non confinati.

LINEA GUIDA SULLA VALUTAZIONE DEL PROCESSO DI SANIFICAZIONE AMBIENTALE NELLE STRUTTURE OSPEDALIERE E TERRITORIALI PER IL CONTROLLO DELLE INFEZIONI CORRELATE ALL’ASSISTENZA (ICA) a cura

dell’Associazione Nazionale dei Medici delle Direzioni Ospedaliere 2018 6

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Gli ELEMENTI CHIAVE di questo servizio sono i seguenti:

1. Formazione 2. Attrezzature 3. Prodotti

4. Metodologie tecnico-operative

5. Ambienti dedicati per il deposito, la preparazione e il ricondizionamento (es. lavaggio e essiccatura) delle attrezzature e dei prodotti (cantiere)

Le attività di sanificazione possono essere svolte nella struttura da un servizio esterno o direttamente dal personale interno entrambi devono definire lo standard di pulizie più idoneo a quella struttura

Elementi chiave

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Il personale addetto alle pulizie deve conoscere:

1. i principi della pulizia, della detergenza e della disinfezione;

2. le istruzioni operative per effettuare la pulizia, la detersione e la disinfezione;

3. I metodi per garantire un controllo dei rischi (es.chimico, biologico ecc.) durante le operazione ;

4. L’utilizzo dei DPI.

La formazione deve essere svolta da personale esperto.

La formazione

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Le attrezzature di base

Per attrezzature si intendono gli strumenti necessari ad effettuare le operazioni di pulizia, detersione e sanificazione : il carello e gli accessori.

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Le attrezzature – il carrello

Possono essere di varie dimensioni e con diverse funzione ma tutti sono stati sviluppati con almeno tre finalità ovvero:

a) garantire che il materiale pulito sia separato da quello contaminato durante la movimentazione e l’utilizzo;

b) ogni scomparto, ogni piano di lavoro, ogni strumento presente sul carello ha una scopo definito, facciamo un esempio: i secchiali colorati. Il colore differente dei secchielli ha come scopo quello di contenere i pannetti dello stesso colore (vedi tabella). Il codice colore (secchielli + pannetti) serve ad indicare l’area di intervento di quelle pannetto (evitare la contaminazione crociata)

c) permettere una sanificazione al termine delle attività

Oggetti e superfici interessati dall’intervento Colore dei panni e dei secchielli

WC vuotatoio e aree adiacenti Rosso

Docce vasche lavelli e aree adiacenti Giallo

Arredi di ogni genere, letti di degenza Azzurro

Complementi strutturali (maniglie, porte, interruttori, davanzali, infissi ecc.)

Verde

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Le attrezzature –gli accessori

Non devono essere utilizzati :

· scope;

· spazzoloni e stracci per pavimenti;

· segatura.

Sono gli strumenti che permettono di effettuare le attività previste dalla metodologie tecnico-operativa ovvero :

1. Pannetti colorati per la spolveratura ad umido delle superfici orizzontali e verticali.

2. Asta e telaio per la scopatura ad umido utilizzando un pannetto a frange o pannetti pre-impegnati o usa e getta (con azione elettrostatica).

3. Aste e telaio per la detersione/disinfezione ad umido dei pavimenti.

L’operatore deve conoscere la composizione del carrello e non cambiare la destinazione d’uso dei materiali sul carrello e non aggiungere altro materiale (es. effetti personali, cibo o bevande) e usare in maniera appropriata gli accessori.

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I prodotti

Sono le sostanze che insieme all’azione meccanica delle attrezzature che devono garantire l’asportazione delle sporco (detergente) e la disinfezioni su superfici (disinfettante )

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I prodotti –l’importanza delle etichette

Devono essere utilizzate secondo le indicazione del produttore che sono riportate sulla confezione o sulla scheda tecnica (es. diluzione )

Per prevenire i rischio di tipo chimico occorre avere a disposizione la scheda di sicurezza e conoscere le indicazioni dei pittogrammi riportati sulla confezione e le indicazioni di pericolo (frasi H, frasi EUH) e di prudenza (frasi P)

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I prodotti – caratteristiche

1. I detergenti devono essere di tipo neutro (pH 6-8) che siano facilmente solubili in acqua calda e fredda.

2. Per i prodotti disinfettanti occorre la loro azione virucida sia stata testata secondo le norme UNI EN 14476 .

3. Le molecole disinfettanti efficaci sul virus sono : - ipoclorito al 0.1%- 0,5%

- etanolo al 70%

- perossido di idrogeno al 0.5%

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Metodologie tecnico-operative

Strategie generali per la sanificazione :

1. Effettuare una valutazione delle caratteristiche della struttura, della tipologia degli ospiti e delle attività svolte in maniera da acquisire un sistema di pulizie idoneo (attrezzature, prodotti e metodo).

2. Definire la frequenza degli interventi .

3. Le istruzioni operative devono prevedere che la sanificazione sia svolta:

a. Dalle aree più pulite verso quelle più sporche ( es. prima il lavandino del water).

b. Dall’alto verso il basso (es. la testata del letto prima delle ruote del letto ).

c. In un unico senso di direzione e che interessino tutte le superfici ( es. con movimenti ad S)

Queste minimi istruzioni evitano il «ripassare» sulle superfici già trattate o più contaminate e quindi prevenire la contaminazione crociata

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Cantiere *

L’ambiente dovrebbe avere i seguenti ambienti , locali o spazi dedicati 1. Zona/locali per la raccolta dei panni sporchi

2. Zona/locali per la sanificazione di carrelli

3. Zona /locali lavanderia dove è presente e lavacentrifuga e possibilmente un essiccatore 4. Zona/locali per il deposito del materiale pulito e monouso

5. Zona/locali per la preparazione dei carelli e per la diluzione dei prodotti

*Ambienti dedicati per lo stoccaggio , la preparazione e il ricondizionamento (es. lavaggio e essiccatura) delle attrezzature , degli accessori 16

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La gestione della biancheria

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Con il termine generico di biancheria si vuole intendere una serie di manufatti di tessuto che servono per usi differenti.

Rientrano in questa definizione :

1. la biancheria piana (es.coperte, federe ecc.);

2. la biancheria per l’igiene (es. asciugamani);

3. gli indumenti personali del residente ; 4. le divise del personale.

Introduzione – gestione biancheria 1/2

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La biancheria viene utilizzata/manipolata quotidianamente e per questo può venir contaminata e diventare una via di trasmissione indiretta dei microrganismi.

La biancheria una volta utilizzate è sicuramente contaminazione, come pure la biancheria pulita quando viene gestita in modo non corretto (es. manipolazione con mani non igienizzate o stoccaggio in ambienti comuni non sanificati )

Per questo è necessario definire delle procedure per la manipolazione, il trasporto e lo stoccaggio delle biancheria pulita e per la raccolta, la manipolazione, il trasporto, il lavaggio e l’asciugatura della biancheria sporca.

Introduzione – gestione biancheria 2/2

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UNI EN 14065:2026 –Tessili trattati in lavanderia – sistema di controllo della biocontaminazione

Lavanderia industriali certificate

Affidare la gestione della biancheria ad una lavanderia industriale certificata per il controllo della biocontaminazione durante il processo di ricondizionamento rappresenta una soluzione per il controllo del rischio infettivo .

Quando questa scelta non è possibile è necessario rivedere tutto il processo , individuare i punti critici e definire istruzioni operative specifiche e ambienti dedicati .

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Biancheria pulita

La biancheria pulita deve essere selezionata, imballata, trasporta e conservata in modo da prevenire manipolazione involontarie, contaminazione da polvere e detriti o il contatto con biancheria sporca o oggetti sporchi / contaminati

Biancheria contaminata

La biancheria sporca deve essere selezionata e collocata nei sacchi di raccolta e inviata nei locali di stoccaggio della lavanderia in modo da non contaminare superfici, cose o persone . Non buttare mai la biancheria tolta dai letti sul pavimenti e sul letto di un altro ospite. Evitare il contatto della biancheria sporca con la divisa.

Evitare di appoggiare la biancheria pulita su quella sporca .

La biancheria

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La lavanderia

Il personale che lavoro in lavanderia deve essere formato : 1. sulla gestione della biancheria contaminata e pulita

2. sulle modalità di gestione e manutenzione delle lavatrici e delle lavasciuga 3. Del trattamento dei capi

4. sull’utilizzo dei DPI

Dovrebbero essere individuati i seguenti zone/locali :

1. Zona/locale per il deposito della biancheria contaminata 2. Zona/locale per lo stoccaggio della biancheria pulita

3. Zona/locale per il lavaggio e asciugatura della biancheria 22

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Come trattare la biancheria COVID-19

Nel caso la biancheria sia lavata all’interno della struttura, lavare tutti i tessuti (ad es. biancheria da letto, tende, ecc.) con un ciclo ad acqua calda (60 °C o più per almeno 30 minuti) e con l'aggiunta di comune detersivo per il bucato.

Se non è possibile utilizzare un ciclo ad acqua calda a causa delle caratteristiche dei tessuti, è necessario aggiungere prodotti chimici specifici per il lavaggio (ad esempio candeggina o prodotti per il bucato contenenti ipoclorito di sodio o prodotti di decontaminazione sviluppati appositamente per l'uso su tessuti).

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La diluzione della varichina commerciale

Preparazione di soluzione disinfettante di ipoclorito di sodio a circa 1000 ppm (0,1% cloro attivo) Modalità di preparazione:

Utilizzare uno spruzzatore da 1 litro;

Aggiungere 34 ml di ipoclorito al 3% di cloro attivo;

Aggiungere acqua e portare ad 1 litro.

Preparazione di soluzione disinfettante di ipoclorito di sodio a circa 5000 ppm (0,5% cloro attivo) Modalità di preparazione:

Utilizzare uno spruzzatore da 1 litro;

Aggiungere 170 ml di ipoclorito al 3% di cloro attivo;

Aggiungere acqua e portare ad 1 litro

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La gestione dei bottiglie, piatti, bicchieri e posate

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li)

La gestione dei piatti, dei bicchieri e delle posate

1. Non sono raccomandati materiali monouso ma, deve essere definita una istruzione operativa relativa alla per la raccolta dopo l’utilizzo e il trasporto in un contenitore (sanificabili) per evitare il contatto con superfici , cose e persone prima dell’arrivo di piatti, bicchieri e posate negli ambienti di lavaggio.

2. Gli operatori della zona lavaggio devono essere informati di «trattare» prodotti a rischio biologico per indossare gli opportuni DPI.

3. Utilizzare lavastoviglie ad uso professionale perché è possibile controllare la temperatura (90° gradi ) e perché utilizzano detergenti molto aggressivi sui residui di cibo e di sostanze biologiche.

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Take home message

Il virus sopravvive nell'ambiente quando viene disperso e per questo le superfici intorno al paziente risultano contaminate e come tali possono rappresentare una via di trasmissione del virus ad altri soggetti .

Un attenta analisi e revisione degli interventi di riduzione della contaminazione ambientali è necessaria al fine di prevenire/controllare e contrastare questo rischio .

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1. van Doremalen N, Bushmaker T, Morris DH, Holbrook MG, Gamble A, Williamson BN, et al. Aerosol and Surface Stability of SARS-CoV-2 as Compared with SARS-CoV-1. New England Journal of Medicine. 2020.

2. Ong SWX, Tan YK, Chia PY, Lee TH, Ng OT, Wong MSY, et al. Air, surface environmental, and personal protective equipment contamination by severe acute respiratory syndrome coronavirus 2 (SARS-CoV-2) from a symptomatic patient. Jama. 2020.

3. Kampf G, Todt D, Pfaender S, Steinmann E. Persistence of coronaviruses on inanimate surfaces and its inactivation with biocidal agents. Journal of Hospital Infection. 2020.

4. ECDC Technical report Disinfection of environments in healthcare and non-healthcare settings potentially contaminated with SARS-Cov-2 -26 march 2020

5. WHO Infection Prevention and Control guidance for Long-Term Care Facilities in the context of COVID-19 Interim guidance 21 March 2020

6. La sanificazione in ospedale e la prevenzione delle infezioni correlate all’assistenza -Aderire ai protocolli è fondamentale Corist rivista online novembre 2016

7. Ontario Agency for Health Protection and Promotion (Public Health Ontario), Provincial Infectious Diseases Advisory

Committee. Best practices for environmental cleaning for prevention and control of infections in all health care settings. 3rd ed. [PDF - 250 pages] Toronto, ON: Queen’s Printer for Ontario; 2018. Available from:

https://www.publichealthontario.ca/en/eRepository/Best_Practices_Environmental_Cleaning.pdf

Bibliografia

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Grazie per l’attenzione

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Riferimenti

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