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M e t o d o d i s t u d i o

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Academic year: 2022

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Testo completo

(1)

M e to d o d i s tu d io

3° incontro: metodo di studio

dott. Emil Girardi

formatore, pedagogista, insegnante, presidente di Canalescuola

(2)

Le difficoltà specifiche di apprendimento

11

Strumenti compensativi per l’apprendimento

22

Materiali didattici

33

Cosa trattiamo oggi?

(3)

Metodo di studio

(4)

Diffusione dei DSA

(5)

Diffusione dei DSA

(6)

Valutazione degli apprendimenti – esame di stato

Articolo 5 dell’Ordinanza sulla valutazione del 16 maggio 2020:

1.Per gli alunni con disabilità certificata ai sensi della legge 5 febbraio 1992, n. 104, si procede alla valutazione sulla base del piano educativo individualizzato, come adattato sulla base delle disposizioni impartite per affrontare l’emergenza epidemiologica. Il piano di apprendimento

individualizzato di cui all’articolo 6, ove necessario, integra il predetto piano educativo individualizzato

2.Per gli alunni con disturbi specifici di apprendimento (DSA) certificati ai sensi della legge 8 ottobre 2010, n. 170, la valutazione degli apprendimenti è coerente con il piano didattico personalizzato.

3.Per gli alunni con bisogni educativi speciali non certificati, che siano stati destinatari di specifico piano didattico personalizzato, si applica quanto disposto al comma 2.

4.Il piano di apprendimento individualizzato, ove necessario, integra il piano didattico personalizzato

per gli alunni di cui ai commi 2 e 3.”

(7)

Valutazione degli apprendimenti

Legge 170 dell’8 ottobre 2010

Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico

• Riconoscimento e definizione dei DSA

• Garanzia del successo scolastico

• Diagnosi precoce in cui la scuola riveste un ruolo attivo

• Formazione nella scuola

• Misure educative e didattiche di supporto

• Flessibilità oraria lavorativa per i genitori

(8)

PDP

1.Individuazione delle difficoltà date dal DSA

2.Definizione degli strumenti compensativi

3.Definizione delle misure dispensative

(9)

Tipologie di DSA

la dislessia

(difficoltà di lettura)

la disgrafia

(difficoltà nell’elaborazione del tratto grafico)

la disortografia

(ripetizione di errori ortografici)

la discalculia

(difficoltà a compiere semplici calcoli mentali)

(10)

DISGRAFIA

Difficoltà a riprodurre i segni alfabetici e numerici.

Riguarda il grafismo e non l’ortografia e la sintassi.

Influisce anche sulle altre acquisizioni perché generalmente non permette la rilettura e quindi l’autocorrezione.

•Impugnatura scorretta

•Posizionamento corporeo inadeguato: il gomito non poggia sul tavolo, busto molto piegato

•Mancato ausilio dell’altra mano

•Ridotta capacità di utilizzo adeguato dello spazio del foglio

•Direzione del segno inadeguata ed inversione della direzionalità

•Difficoltà a riprodurre figure geometriche

•Alternanza di micro e macrografia

•Mancanza di scorrevolezza della mano che influisce sul tratto e sulla legatura delle lettere

•Alternato ritmo di scrittura

•Pressione della mano troppo debole o troppo forte

(11)

DISGRAFIA

(12)

DISGRAFIA

(13)

DISGRAFIA

(14)

DISCALCULIA

Area del calcolo

Riguardo alle difficoltà di apprendimento del calcolo e al loro superamento, non è raro imbattersi in studenti che sono distanti dal livello di conoscenze atteso e che presentano un’impotenza appresa, cioè un vero e proprio

blocco ad apprendere sia in senso cognitivo che motivazionale. Sebbene la ricerca non abbia ancora raggiunto risultati consolidati sulle strategie di potenziamento dell’abilità di calcolo, si ritengono utili i seguenti principi guida:

• gestire, anche in contesti collettivi, almeno parte degli interventi in modo individualizzato;

• aiutare, in fase preliminare, l’alunno a superare l’impotenza guidandolo verso l’esperienza della propria competenza;

analizzare gli errori del singolo alunno per comprendere i processi cognitivi che sottendono all’errore stesso con intervista del soggetto;

• pianificare in modo mirato il potenziamento dei processi cognitivi necessari.

In particolare, l’analisi dell’errore favorisce la gestione dell’insegnamento. Tuttavia, l’unica classificazione degli errori consolidata nella letteratura scientifica al riguardo si riferisce al calcolo algebrico:

o errori di recupero di fatti algebrici;

o errori di applicazione di formule;

o errori di applicazione di procedure;

o errori di scelta di strategie;

o errori visuospaziali;

o errori di comprensione semantica.

L’analisi dell’errore consente infatti di capire quale confusione cognitiva l’allievo abbia consolidato in memoria e scegliere, dunque, la strategia didattica più efficace per l’eliminazione dell’errore e il consolidamento della competenza. Riguardo agli strumenti compensativi e alle misure dispensative, valgono i principi generali secondo cui la calcolatrice, la tabella pitagorica, il formulario personalizzato ecc. sono di supporto ma non di potenziamento, in quanto riducono il carico ma non aumentano le competenze.

Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico

Legge 170 del 8 ottobre 2010

(15)

DISCALCULIA

a. Principio uno-uno:

ogni oggetto di una serie deve essere segnato con “etichette” distinte in modo tale che ogni segno sia usato per un solo oggetto dello schieramento. Per poter compiere questa operazione la persona deve possedere la capacità di ripartizione (distinzione degli elementi della serie) e di etichettamento.

b. Principio dell’ordine stabile:

le etichette devono essere scelte o sistemate in un ordine ripetibile. Per poter compiere questo principio la persona deve possedere una lista stabile di etichette lunga quanto lo schieramento.

c. Principio della cardinalità:

l’etichetta finale di una serie ha un significato speciale e cioè rappresenta la proprietà numerica dell’insieme; il nome ufficiale di questa proprietà è il numero cardinale dell’insieme. Per applicare questo principio alla fine della conta la persona deve essere in grado di assegnare la giusta etichetta al numero.

d. Principio di astrazione:

tutti i principi di cui sopra possono essere applicati a tutti gli schieramenti o insiemi

indipendentemente dalle caratteristiche degli elementi. Per applicare questo principio la persona deve sapere che qualsiasi cosa che si può separare in elementi distinti può essere contata.

e. Principio di irrilevanza dell’ordine:

l’ordine di conteggio è irrilevante, il risultato non cambia.

Saper contare

(16)

DISCALCULIA

(17)

DISCALCULIA

(18)

DISLESSIA

L’alunno dislessico può leggere e scrivere, ma riesce a farlo solo impegnando al massimo le sue capacità ed energie, poiché non può farlo in maniera automatica.

Perciò si stanca rapidamente, commette errori e rimane indietro rispetto

ai suoi compagni. La difficoltà di lettura può essere più o meno grave e spesso si accompagna a problemi nella scrittura, nel calcolo e, talvolta,

anche in altre attività mentali. I disturbi specifici di apprendimento, oltre a presentare nei ragazzi difficoltà nella lettura, nella scrittura, nel calcolo e nel linguaggio,

causano ulteriori difficoltà quali la gestione della memoria soprattutto a breve termine,

la consapevolezza del tempo e l’insorgere di comportamenti sociali a rischio.

(19)

DISLESSIA

TEMPO

1. SENTIRE IL TEMPO CHE PASSA

Orologio ben visibile

Strumenti per sentire lo scorrere del tempo

(20)

DISLESSIA

TEMPO

2. GESTIRE IL TEMPO CHE PASSA

20 min pausa 20 min pausa 20 min pausa 20 min

AZIONI

Prendo

l’antologia

Indici testuali

leggo

Svolgo gli esercizi

PROCEDURE

(21)

DISLESSIA

TEMPO

(22)

DISLESSIA

TEMPO

(23)

DISLESSIA

TEMPO

(24)

DISLESSIA

MEMORIA

1. INTELLIGENZE MULTIPLE

canale preferito per:

CAPIRE RICORDARE

(25)

DISLESSIA

MEMORIA

2. COMPROMISSIONE

strumento compensativo della memoria = DIRITTO

lo strumento non si sostituisce alla capacità di inferenza e di applicazione al compito dello studente

esempi = ingegnere, avvocato, commercialista, cassiere, parrucchiere

Lo studente NON è facilitato (a meno che non vogliamo sappia il contenuto a memoria)

(26)

DISLESSIA

MEMORIA

(27)

DISLESSIA

MEMORIA

(28)

DISLESSIA

MEMORIA

(29)

DISLESSIA

MEMORIA

(30)

DISLESSIA

la lingua scritta

• La lingua scritta non viene appresa spontaneamente ma viene insegnata

• La comunicazione non è importante per l’apprendimento della lingua scritta

• Ciò che è importante è apprendere le regole di transcodifica

• La padronanza delle regole di transcodifica precede sempre la padronanza d’uso

contesto linguistico

ascolto e ripetizione di suoni

insegnamento

padronanza di regole

(31)

DISLESSIA

È l a c a p a c i t à d i t r a s f o r m a r e s u o n i i n l e t t e r e e v i c e v e r s a I problemi maggiori si hanno quando fonemi e lettere non hanno la stessa unità costitutiva; le lingue trasparenti producono quindi meno difficoltà

Il processo di TRANSCODIFICA

Abilità di predizione

o di anticipazione

(32)

Tecnologia a sostegno dell’alunno DSA

(33)

Sintesi vocale

La sintesi vocale è l'applicativo che trasforma il testo digitale in audio

una buona sintesi vocale riesce a simulare adeguatamente la lettura umana.

c o m p a r a z i o n e : i n t e l l e g i b i l i t à e n a t u r a l e z z a

Sentiamo le diverse sintesi vocali

(34)

Strumenti compensativi e didattici

SOFTWARE PER LO STUDIO A PAGAMENTO

SOFTWARE PER LO STUDIO GRATUITI

• GECO – SUPERQUADERNO

• ePico! - CARLO MOBILE PRO

•PERSONAL READER – ALFA READER

•SUPERMAPPE EVO - IperMappe

• APLUSIX II

•SINTESI VOCALE DI WORD (integrata)

•WRITER

•BALABOLKA, LeggiXme

•VIVO 4

•CMAP, VUE, XMIND

•MATHEMATICS di Word

(35)

Tecnologie

(36)

Tecnologie

(37)

Tecnologie

APLUSIX https://aplusix.org

(38)

SPAZIO ALLE DOMANDE

(39)

Riferimenti

Sito web

www.canalescuola.it

www.canalescuola.it/materiali-didattici.html www.castelbasso.com

dislessia.canalescuola.it

Canalescuola Coop. Soc. onlus, via Wolkenstein 6, Bolzano 0471979580 | 3287248537 | info@canalescuola.it

Emil Girardi

egirardi@canalescuola.it

Seguici su

(40)

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