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GESTIONE COMMISSARIALE EX PROVINCIA DI CARBONIA IGLESIAS

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Academic year: 2022

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GESTIONE COMMISSARIALE

EX PROVINCIA DI CARBONIA IGLESIAS

Legge reginale 28.06.2013, n. 15 “Disposizioni i riordino delle provicne”

D.P.G.R. n. 90 del 02.07.2013

AREA DEI SERVIZI PER L’AMBIENTE

Determinazione n 58 del 25.02.2014

Oggetto: Autorizzazione alla ricerca idrica per uso domestico rilasciata al Sig. Giovanni Pinna in località

“Masoni Ignazio” in agro di Portoscuso (CI). R.D n° 1775/33 e s.m.ed i.

Il Dirigente

Visto il Regio Decreto 14 agosto 1920, n.1285 recante “Approvazione del regolamento per le derivazioni e utilizzazioni di acque pubbliche” e successive modificazioni e integrazioni;

Visto il Regio Decreto 11 dicembre 1933, n. 1775 recante “Approvazione del T.U. delle disposizioni di legge sulle acque e impianti elettrici” (e s.m.i.);

Visto l’art. 93 del R.D. 1775/1933 del T.U. sull’uso domestico;

Vista la L. R. 10 febbraio 1978, n. 4 “Raccolta di reperti interessanti la conoscenza geologica del sottosuolo”;

Vista la L. 04 agosto 1984, n. 464 “Norme per agevolare l’acquisizione da parte del Servizio geologico della Direzione generale delle miniere del Ministero dell’industria, del commercio e dell’artigianato di elementi di conoscenza relativi alla struttura geologica e geofisica del sottosuolo nazionale e successive modificazioni e integrazioni”;

Visto il Decreto Legislativo 12 luglio 1993, n. 275 recante “Riordino in materia di acque pubbliche” e successive modificazioni e integrazioni;

Visto l’art. 18 della Legge 5 gennaio 1994, n. 36 recante “Disposizioni in materia di risorse idriche” e successive modificazioni e integrazioni;

Visto il Decreto Legislativo 3 aprile 2006 N.152 “Norme in materia ambientale” e successive modifiche ed integrazioni.

Vista la Legge Regionale 12 giugno 2006, n. 9 “Conferimento di funzioni e compiti agli enti locali”;

Vista l’istanza (Prot. 25728 del 07.11.2013) presentata dal Sig. Pinna Giovanni (c.f. PNNGNN48B10E086S), residente nel Comune di Portoscuso (CI) in via Toscana n. 29, tesa ad ottenere l’autorizzazione alla ricerca idrica sotterranea ad uso domestico nel fondo sito in località “Masoni Ignazio” in agro di Portoscuso (CI), distinto in catasto al Foglio n. 7 Mappale 542, per una profondità prevista dal piano di campagna di metri 80;

Considerato che l’area in cui ricade la ricerca è ubicata all’interno della perimetrazione del Sito di Interesse Nazionale del Sulcis-Iglesiente-Guspinese (D.G.R. N. 27/13 DEL 1.6.2011)

Considerato che sulla base dell’istruttoria eseguita Servizio Tutela del Territorio della Gestione Commissariale EX Provincia di Carbonia Iglesias, sussistono i requisiti per il rilascio dell’ autorizzazione alla ricerca di acque sotterranee ad uso domestico di cui sopra, a favore dal Sig. Giovanni Pinna del R.D. n° 1775/33 e s.m.i. e della L.R. n°9/06;

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Visto il Decreto Presidenziale n. 4 del 29.08.2013, con il quale sono state conferite le funzioni di Dirigente dell’Area dei Servizi per l’Ambiente, al dirigente Ing. Palmiro Putzulu;

Per tutto quanto espresso in narrativa

DETERMINA

Di autorizzare il Sig. Giovanni Pinna, c.f. PNNGNN48B10E086S in qualità di proprietario del fondo sito in località

“Masoni Ignazio” in agro di Portoscuso (CI), distinto in catasto al Foglio n. 7 mappale 542, Coordinata (X) 1450275 Coordinata (Y) 4339825, alla ricerca di acque sotterranee ai sensi dell’art. 93 del R.D. 1775/1933 e nell’osservanza delle seguenti prescrizioni;

Art. 1. La Ditta è tenuta ad effettuare la ricerca a regola d’arte mediante pozzo trivellato/escavato, con diametro inferiore a 2 mt., assicurando la separazione degli acquiferi mediante cementazioni e riperfori o altro sistema idoneo.

Art. 2. Qualora la perforazione si spinga oltre i 30 metri dal piano di campagna, il Committente (in solido con l’impresa esecutrice dei lavori) è obbligato all’osservanza della legge n. 464/84 e quindi, utilizzando esclusivamente l’apposita modulistica reperibile dal sito internet www.isprambiente.it, a trasmettere all’ISPRA – Servizio Geologico d’Italia – dipartimento Difesa del Suolo – Geologia Applicata ed Idrogeologia – Via Vitaliano Brancati. 48 – 00144 Roma, comunicazione di inizio (Mod, 1), eventuali sospensioni (Mod, 2), riprese (Mod, 3), e fine indagine (Mod, 4 e 4 bis). L’inosservanza della sopracitata legge 464/84 è sanzionabile con ammenda ai sensi dell’art. 3 della citata legge.

Art. 3. La Ditta è tenuta ad osservare le distanze e le cautele di legge, a salvaguardare il principio di razionale utilizzo della risorsa idrica prelevata e a comunicare a questo Servizio:

1. l’inizio, eventuali sospensioni ed il termine dei lavori onde consentire l’accertamento dei ritrovamenti ai sensi dell’art. 103 del T.U.. Per queste comunicazioni potranno essere utilizzati gli stessi moduli predisposti dall’ISPRA – (Servizio Geologico d’Italia). Le comunicazioni saranno a firma del D.L.. Entro trenta giorni dall'ultimazione della ricerca, dovranno essere trasmessi al Servizio scrivente, corredati di copia della presente autorizzazione i risultati della ricerca con specificazione della profondità e diametro del pozzo, stratigrafia e livelli di falda e quant'altro richiesto ai sensi della L.R. 4 del 10/02/1978.

2. (a seguito del campionamento dei singoli acquiferi ritrovati) i dati relativi a: residuo fisso, conducibilità elettrica, temperatura, analisi chimico fisiche e batteriologiche della falda acquifera trovata che attestino il rispetto delle concentrazioni soglia di contaminazione nelle acque sotterrane secondo quanto disposto dal D.lgs 152/06 Parte IV/Titolo V – Allegato 5/Tabella 2. I dati devono essere validati da un laboratorio accreditato.

Art. 4. L’acqua dovrà essere utilizzata unicamente per uso domestico.

Art. 5. L'utilizzo dell'acqua si intende autorizzato solo dopo l'invio di tutta la documentazione citata in premessa, salvo comunicazione contraria da parte di questo Servizio.

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Art. 6. La portata prelevabile non dovrà superare 0,5 l/s per un consumo annuo non superiore a 1500 mc. che dovrà risultare da apposito contatore da installarsi in luogo ispezionabile e facilmente accessibile agli incaricati del controllo.

Art. 7. E’ fatto obbligo per il richiedente di acquisire, ove necessario, ogni altra autorizzazione, concessione, permesso, nulla-osta, licenza o, comunque, altro provvedimento amministrativo che si rendesse necessario per consentire la realizzazione delle opere necessarie all’emungimento e le eventuali autorizzazioni urbanistiche, edilizie e ambientali previste dalle leggi vigenti, che dovranno essere richieste agli Enti competenti; inoltre dovrà richiedersi l’autorizzazione comunale ai sensi dell’art. 1, lett. l della L.R. 16 maggio 2003, n. 5 “Modifica e integrazione della legge regionale 11 ottobre 1985, n. 23, concernente: Norme in materia di controllo dell’attività urbanistico-edilizia, di risanamento urbanistico e di sanatoria e di insediamenti ed opere abusive, di snellimento ed accelerazione delle procedure espropriative - Denuncia di inizio attività”.

Art. 8. La presente autorizzazione alla ricerca è valevole per un anno (art. 100 T.U.) e potrà essere revocata da questa Amministrazione ai sensi dell’art. 101 del T.U.

Art. 9. La Ditta è tenuta alla piena ed esatta osservanza di tutte le disposizioni del T.U. 11/12/1933, N°1775 e relative norme regolamentari concernenti il buon regime delle acque pubbliche.

Art. 10. E’ fatto obbligo per il richiedente che i materiali derivanti dalla perforazione siano gestiti e/o smaltiti ai sensi del D.lgs. 152/06 e s.m.i.

Art. 11. La Ditta è tenuta all’esercizio delle attività autorizzate nel rispetto di tutta la normativa vigente, con particolare riferimento alle disposizioni legislative sulla sicurezza nonché di ogni diritto di terzi preesistente nell’area.

La presente autorizzazione deve essere esibita ad ogni richiesta dei funzionari preposti ai controlli e pertanto dovrà essere tenuta costantemente nel luogo di ricerca. Della stessa fanno parte integrante la planimetria catastale e le corografie bollate e timbrate. La presente autorizzazione non è valida qualora entro il raggio di 200 m esistano prelievi per usi pubblici acquedottistici.

Alla Stazione Forestale competente per territorio è demandato il compito di controllo.

Il Dirigente Ing. Palmiro Putzulu

f.to

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