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Capitolo primo Jeanette Winterson

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Academic year: 2021

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Capitolo primo

Jeanette Winterson

1.1. “A WRITER WHO HAPPENS TO LOVE WOMEN”.

Jeanette Winterson nasce a Manchester nel 1959. Dopo poche settimane viene adottata da Constance e John William Winterson, un'infelice coppia pentecostale, e viene cresciuta ad Accrington, in Lancashire, nella speranza che diventi una missionaria cristiana. La signora Winterson, immaginando sua figlia già nella sua santa missione di diffondere la parola di Dio, esercita una forte influenza sulla piccola Jeanette. Il padre era invece un uomo debole, passivo, la cui unica realizzazione era il lavoro. La Winterson lo descrive non come un pater familias ma anzi come l'ombra della madre. Il loro matrimonio era fondamentalmente una farsa1.

Fin da bambina, Jeanette mostra una grande passione per la lettura ostacolata dalla madre le nega l'accesso a qualsiasi romanzo caricandola invece di sermoni e letture della Bibbia: la stessa Winterson dichiara che

When I was very young we had only six books in the house, two of them were the Bible and a third was Cruden's complete concordance to the bible. The fourth was The House at Pooh Corner. The fifth The Chatterbox Annual 1923 and the sixth Malory's Morte d'Arthur and this is what I red over and over again2.

La Bibbia si è dimostrata essenziale per la formazione dell'autrice, è proprio dalla lettura di quel testo che l'autrice impara non solo la lingua, lo storytelling, il ritmo e

1 M. DEL MAR ASENSIO ARÓSTEGUI, Recurrent Structural and Thematic Traits in Jeanette Winterson´s The. Passion and Sexing the Cherry: Time, Space and the Construction of Identity, La Rioja, Universidad de la Rioja Servicio de Publicaciones, 2003, p. 17.

2 H. BARR, Face to face – a conversation between Jeanette Winterson and Helen Barr. The English review. v.2. n.1, September 1991.

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l'aspetto drammatico, ma anche l'ottimismo, la speranza e la fiducia in se stessa3.

In Art Objects: Essays on ecstasy and effrontery (1995) Jeanette Winterson spiega come da piccola avesse cercato tutti i modi per aggirare il divieto di sua madre di leggere: usava il bagno esterno come una versione patetica della “room of one's own” descritta da Virginia Woolf e nascondeva i libri sotto al materasso. 4

Oltre alla Bibbia, che la madre le leggeva tutti i giorni escludendo il “Cantico dei Cantici” perché considerato troppo erotico, un altro libro diventa basilare per la sua formazione: Jane Eyre, che la madre le leggeva ad alta voce girando le pagine. Solo molti anni dopo Jeanette scoprì che aveva cambiato il finale improvvisando lo stile di Charlotte Bronte. Secondo la versione della madre Jane Eyre, volta a convincere la figlia riguardo al proprio futuro, volta le spalle al suo innamorato ormai cieco e sposa il reverendo, e i due partono insieme per le terre dei pagani.

Sarà sempre la madre che, scoprendo i libri che Jeanette nascondeva, deciderà di bruciarli; questo avvenimento porterà Jeanette Winterson a considerare la letteratura non più come un semplice testo da leggere quanto come una serie di indizi e di tracce nel processo di ricerca di se stessa.

I sedici anni sono per Jeanette il momento della rivelazione: scopre il suo orientamento sessuale quasi nello stesso momento in cui scopre di essere stata adottata. L'inizio di questa relazione con un'altra ragazza la porta a conoscere meglio se stessa anche a causa degli eventi che scatena: la madre infatti, venuta a conoscenza di questa storia, la denuncia pubblicamente. Jeanette viene ovviamente condannata dalla sua chiesa ed è costretta ad abbandonare non solo la comunità ma anche la famiglia. Finita anche la sua storia d'amore, inizierà una fuga risoluta dalla mediocrità della società e dal fondamentalismo religioso.

Dopo aver frequentato una scuola femminile di grammatica, studia “English” all’Università di Oxford. In quel periodo Jeanette fa lavori di ogni tipo per mantenersi e proseguire la sua formazione e, cosa fondamentale, ha libero accesso ai libri. In una 3 J. WINTERSON, The Books That Changed my Life, The telegraph, 8 November 2014.

4 J. WINTERSON., Art Objects: essays on ecstasy and effrontery, Vintage U.K. Random House, London 1995, pp. 153-154.

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intervista rilasciata alla rivista New Statesmen spiega come sia stato quello il momento in cui ha capito che la letteratura era la sua missione:

But when I got there, I could read, and that was all I really cared about. I was able to get from Beowulf to Beckett. I had huge ambition for literature. I don't see the point of doing anything if you don't have ambition for it. In a male, that would be welcome, but in a woman it would be arrogance. So early on I said: "Yes, I want to be an art-hero - I want to change the form of the novel."

People said: "She can't say that. She's a working-class girl; she knows nothing. 5 Dopo essersi laureata, Jeanette lascia Oxford, si sposta a Londra e comincia a lavorare al Roundhouse Theatre. Dopo un po' di tempo il teatro chiude e a quel punto la Winterson cerca di entrare nella casa editrice femminista Pandora: non ottiene il lavoro ma incontra Philippa Brewster, al tempo editrice della Pandora, che diventerà grande amica di Jeanette aiutandola nella sua carriera letteraria.

É in questo periodo che scrive Oranges are not the only fruit (1985), in cui la storia di una adolescente che scopre la propria sessualità è arricchita da elementi fantastici e mitici. Con questo libro che vince il Whitbread First Novel Award. Oltre ad essere un romanzo di grande originalità e umorismo, Oranges are not the only fruit viene pubblicato in un periodo significativo: nel pieno del femminismo, prima che il movimento venisse colpito dai vari dibattiti sulla sessualità e quando il femminismo lesbico si era già manifestato. Per l'autrice la società repressiva e la morale dominante che considerano "normale" soltanto l'eterosessualità è offensiva dato che non c'è alcuna base biologica o innata. L'orientamento sessuale della giovane Jeanette di Oranges are not the only fruit, così come quella della Jeanette autrice, non è una scelta.

Nel 1985 pubblica Boating for Beginners, una riscrittura del diluvio universale in chiave comica.

Nel 1987 Jeanette Winterson vince in premio John Llewellyn Rhys con The Passion, uno dei suoi romanzi più complessi: una storia di identità e di amore in cui l'intensa rappresentazione del desiderio lesbico viene raccontato nella prima parte da un narratore maschio, Henry, sostituito nella seconda parte da una narratrice, Villanelle. Il romanzo presenta la narrazione di eventi ambientati nel passato con un occhio sempre rivolto al

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presente: la storia assume infatti connotati di soggettività presentando la possibilità di rivederla o correggerla. La frase che Henry, uno dei narratori, ripete in continuazione “I'm telling you stories, believe me”6 cristallizza la visione dell'autrice sull'indissolubilità di realtà e finzione.

Con Sexing the Cherry (1989), ambientato nell'Inghilterra della guerra civile un incrocio fra storia, mito e fiaba, Jeanette Winterson vince il premio dell'American Academy of Arts and Letters. Jordan, il protagonista, che vive assieme alla complicata figura della madre, decide di mettersi in viaggio per conoscere il mondo. Il romanzo si compone di due fasce temporali, il passato ed il futuro, confrontando le due realtà in un'unica metafora: l'eterno presente. Il tempo, inteso non come tempo cronologico ma come tempo infinito, è uno dei concetti alla base della sua letteratura. In apertura del libro Jeanette Winterson scrive:

The Hopi Indian tribe has a very sophisticated language, just like ours, but has no tenses for past, present and future. It is a division that doesn’t exist. What moral can we draw about the time? Matter, that thing so solid, so well known, the one you hold in your hands and it is made of the body, the state of our present knowledge consists mostly of empty space. Empty space and points of light. What moral can we draw about the reality of the world?7

Nel 1990, le viene chiesto di adattare Oranges are not the only fruit per la televisione e, così come il libro, anche la serie ottiene un enorme successo. Apprezzato non solo dal pubblico ma anche dai critici, vince una serie di premi internazionali come il BATFA come migliore serie televisiva.

Written on the body (1992), esplora la natura dell'amore, del desiderio e della sessualità, la scrittrice sfida il lettore e le sue idee tradizionali sul genere rifiutandosi di esprimere l'identità del narratore: costruisce così un'identità mista che include sia il maschile che il femminile. L'intera storia viene rivelata nella prima pagina del romanzo come a dimostrare che bisogna andare al di là della mera trama e che le convenzioni e i clichè non fanno bene ai romanzi così come le convenzioni e i clichè non fanno bene all'amore. Written on the body ottiene giudizi diversi da parte della critica: Julie Burchill lo descrive come “the Great Bad Novel of the 90s” mentre negli Stati Uniti la Winterson raggiunge con questo libro grande popolarità come scrittrice lesbica. Jeanette 6 J. WINTERSON, The Passion, Vintage U.K. Random House, London 2011, p. 40.

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Winterson, avvertendo una grande confusione di informazioni sul suo conto e sentitasi giudicata in Inghilterra per il suo stile di vita più che per la sua scrittura, dà inizio ad una battaglia con i media di cui adesso è profondamente pentita:

About 1992 I should have had an operation to sew up my mouth, and kept it closed till 1997. You can't make more of a mess of it than I did. I went mad and behaved like an idiot. But I was very hurt. I didn't have the resources or sophistication to deal with it, and no one to say, 'calm down and let it pass'. But I don't think my life is in the public domain.8

Nel 1993 Jeanette Winterson fa incursione nel mondo del cinema e scrive Great moments in Aviation: la storia di una donna di Grenada che negli anni '50 si imbarca in una crociera per l'Inghilterra con l'intento di diventare aviatrice. Il viaggio, insieme con la possibilità di riscatto e con i continui interrogativi sulla natura della verità, sono i temi essenziali del film che non ottiene però grande apprezzamento da parte della critica. Proprio a causa di questo fallimento Jeanette Winterson rifiuta le varie proposte di adattare The Passion allo schermo cinematografico.

Successivamente pubblica Art & lies (1994): un viaggio nel tempo che va dalla Londra degli anni 2000 all'antichità greca in cui la Winterson inscena un surreale incontro-scontro tra Händel, ex prete diventato poi chirurgo plastico, Picasso, una giovane artista che scappa dalla famiglia repressiva e da un episodio di abuso, e Saffo, la poetessa greca. Nonostante i personaggi occupino sempre gli stessi luoghi, nel libro non c'è traccia di conversazione fra di loro, abbiamo piuttosto una serie di monologhi connessi fra di loro dal punto di vista strutturale e tematico. Jeanette Winterson, criticando l'idea platonica dell'arte come imitazione della realtà, delinea la sua visione dell'arte: l'arte non deve imitare la realtà bensì migliorarla, modificando i punti di vista e le idee dei lettori. In un'intervista con Eleanor Wachtel, a proposito del romanzo, la scrittrice afferma:

Art & Lies is a journey into deep inner space, and the characters in the book are not characters in the physical sense that we know them on the street or perhaps even in our own lives. They are consciousnesses. They are ways of talking about ourselves, writ large, as we might be, more than we are. I know that the world of Art & Lies s a strange one, but it is a deeply emotional one and it is one which probes and peels away at the complacencies and habits that we take for granted and drag behind us as so

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much baggage in our lives. The worlds that I create are always worlds where it’s possible to find new space, not to be cluttered any more, to leave behind things which perhaps drag you down, things that you don’t need. In the book there is this freedom from gravity that we’ve been talking about. It is a sanctified space. And when you come out of it, what you do is up to you; but for a while it puts away the clutter and the jangle of modern life and gives time, infinite time. It may take four hours to read the book but actually it takes an entire life. The journey that you make is not one of the clock: it’s an interior one, and in it you travel through time, through space, through place.9.

Così come in Art & Lies, anche in Gut symmetries (1997), la storia viene raccontata da tre voci diverse: Stella e Jove, sposati ma che vivono in due pianeti diversi e Alice che, innamoratasi di entrambi, inizierà una doppia storia d'amore. Tutti e tre si incontreranno a bordo di una nave in cui non c'è niente di stabile e definito.

Nel 1995 pubblica Art objects: essays on ecstasy and effrontery, una manfesto di estetica che rivela l'influenza di V. Woolf e G. Stein, a cui segue The World and Other Places (1998), una raccolta di racconti scritta in un arco di tempo di 12 anni che comincia subito dopo la pubblicazione di Oranges are not the only fruit. Jeanette Winterson descrive questi diciassette racconti così:

This is my first collection of short stories – made up of virtually every story I have written in thirteen years. It is a kind of short-hand of my fiction. All the themes are here – love, death, betrayal, the nature of time, the beauty of risk, the quest. Yes, always the need to push on, whatever the weather. Miracles too, because however uncool, I believe in them10.

In The Powerbook, pubblicato nel 2000, Ali, la narratrice, viene pagata per inventare storie che aiutino i lettori a superare i confini della realtà e a raggiungere “Freedom for a night, you say. Just for one night the freedom to be somebody else”11. The Powerbook è la riscrittura virtuale di una storia d'amore intrecciata con le più grandi storie d'amore della letteratura mondiale: Paolo e Francesca, Tristano e Isotta, Lancillotto e Ginevra.

Lighthousekeeping (2000), che racconta la storia della piccola Silver, un'orfana adottata da un uomo che vive nel faro di Cape Wrath, Pew, le cui storie di amore e perdita, desiderio e passione si inseriscono nella narrazione.

Con The King of Capri (2003), Tanglewreck (2006) e The Battle of the Sun (2010) 9 E. WACHTEL, More Writers & Company: New Conversations with CBC Radio's Eleanor Wachtel, Vintage,

Toronto 1997, pp.36-37.

10 J. WINTERSON, The World and Other Places, www.jeanettewinterson.com.

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Jeanette Winterson si cimenta invece nella letteratura per bambini.

Fra le altre opere abbiamo: The Stone Gods (2007) che affronta il tema dell'amore e della predisposizione umana all'autodistruzione in chiave fantascientifica. Why be happy when you could be normal? pubblicato nel 2011, prende il titolo dalla frase che la madre le rivolse cacciandola di casa dopo aver scoperto che, nonostante l’esorcismo cui era stata sottoposta, Jeanette non era disposta a rinnegare l’amore per una compagna di scuola. Il romanzo scaturisce dal ritrovamento casuale dei suoi documenti di adozione grazie ai quali scopre che tutto quello che le aveva raccontato la signora Winterson a proposito della madre biologica era falso, compreso il fatto che fosse morta.

Il suo ultimo romanzo è The Daylight Gate (2012).

Nel 2006 è stata insignita dell'Ordine dell'impero bitannico per la letteratura.

Jeanette Winterson è molto attiva nel panorama contemporaneo non solo come scrittrice ma anche come critica letteraria e non perde occasione di esprimere la sua opinione sul The Guardian, The Times o Vogue sui problemi della società come le multinazionali, il sesso fra teenager, le ragazze madri.

1.2 “IT’S THE CLICHÉS THAT CAUSE THE TROUBLE”.

La pubblicazione di Written on the body nel 1992 non passa inosservata: Jeanette Winterson infatti racconta tramite un narratore senza nome che espone per quasi duecento pagine la sua storia d'amore senza rivelare la sua identità di genere. Mentre in tanti articoli si è identificata la narratrice come una donna che racconta una relazione lesbica, altri critici sostengono invece che il narratore sia maschio e che la relazione narrata sia eterosessuale.

In realtà cercare a tutti i costi di identificare il narratore come maschio o femmina significa sottovalutare la complessità del romanzo della Winterson e, più in generale, la sua ideologia. Dopo tutto, il narratore di Written on the Body, è come se avesse a

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disposizione e mettesse in atto vari comportamenti per dare l'idea che il maschile e il femminile sono un prodotto della società. Jeanette Winterson delineando questa figura che non può essere identificata in maniera chiara e definita ma è anzi difficile da determinare in quanto diversa e complessa, vuole facilitare nel lettore lo sviluppo di un'identità che sia libera dalle restrizioni dettate dalla società. Questa sua lotta agli stereotipi è sintetizzata nella frase che incontriamo nel romanzo “It's the clichés that cause the trouble”12. Il suo intento è appunto quello di mettere in dubbio l'idea tradizionale del genere, di ridefinire la sessualità mostrandola come un concetto costruito dalla società, rivendicando non solo l'identità femminile ma anche il suo corpo, di contestare i pregiudizi sulle relazioni dello stesso sesso, cancellando la contrapposizione fra eterosessualità e omosessualità.

Susan S. Lanser sostiene che “Written on the Body, whatever the sex of its narrator, is a queer novel with a queer plot”.13 Il termine queer può essere qui utilizzato per indicare un altro modo di pensare alla sessualità che si basa sul rifiuto delle categorie di genere e orientamento sessuale. Il romanzo effettivamente trasgredisce le norme convenzionali in materia di sesso, genere e sessualità mostrando sessualità alternative come la bisessualità, l'omosessualità e la transessualità. È in questo modo che l'autrice riesce a mettere in discussione le certezze del lettore ampliando il concetto di identità.

Sulla differenza fra sesso e genere, si è dibattuto a lungo. Gli individui vengono tradizionalmente divisi in uomini e donne in base alle loro differenze biologiche e quindi sesso e genere costituiscono un tutt'uno. I gender studies hanno proposto invece una differenza fra i due separando il sesso, legato strettamente all'anatomia dell'individuo, dal genere, legato alla società e quindi prodotto della cultura umana: varia in base alle culture e ai periodi e quindi non ha basi biologiche.

In Gender Trouble: Feminism and Subversion of Identity, Judith Butler propone un nuovo modo di pensare al sesso e al genere: il genere non dovrebbe essere concepito come un sistema fisso basato sulla contrapposizione fra maschio e femmina, piuttosto come una variabile flessibile. Di conseguenza il genere non è una parte fondamentale 12 J. WINTERSON, The Passion, cit., p. 40.

13 S. S. LANCASTER, Queering Narratology, in K. MEZEY, Ambiguous Discourse: Feminist Narratology & British Women Writers, University of North Carolina Press, Chapel Hill 1996, p. 255.

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dell'identità di una persona ma un comportamento che varia in base alle situazioni e alle circostanze. Questo approccio innovativo permette ad una persona di costruire da sé la propria identità.

In definitiva romanzi di Jeanette Winterson non riguardano l'opposizione gay vs. eterosessuale quanto il superamento di tali categorie arrivando ad una dimensione aperta e fluida dell'identità del queer.

1.3 “ART OF ALL KINDS IS AN INTERACTIVE CHALLENGE.”

Nell'arco di una trentina d'anni Jeanette Winterson ha raggiunto la fama internazionale come una delle migliori scrittrici contemporanee, non solo per il pubblico lesbico che la aveva lanciata negli anni 80 ma per un pubblico più vasto e generale.

La sua letteratura si muove verso un ideale di indifferenziazione: di superamento di quelle barriere che separano gli uomini dalle donne, gli umani dagli animali, per andare verso una continua metamorfosi che rifiuta l'idea dell'uomo come essere coerente e indivisibile.

Nella sua raccolta di romanzi brevi, The World and Other Places, leggiamo:

I am fascinated by a certain kind of things: the Nature of Time, which I began to grapple with the Deuteronomy chapter of Oranges, and which has occupied every book since. Love, whether between parent and child, or between women or men and woman. The journey or the quest, which is the search after Self that marks the shape of all my work without exception. The Outsider, the Stranger which in ways obvious and not so obvious, my characters are14.

È con queste poche parole che Jeanette Winterson espone i temi a lei più cari. I suoi romanzi accompagnano infatti il lettore in un viaggio che ha tempi e spazi diversi: queste due dimensioni appaiono nella loro accezione più convenzionale, come limiti alle potenzialità di tutti gli esseri umani e vengono quindi manipolate per liberare la mente dal peso del presente. Il tempo di Jeanette Winterson, proprio del postmodernismo, non 14 J. WINTERSON, The World and Other Places, Vintage U.K. Random House, London 1999, p. 89.

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è un tempo lineare, è un tempo complesso, non rintracciabile; è un tempo frammentario, diviso in pezzi, impossibile da percepire nella sua complessità: c'è il tempo soggettivo e quello oggettivo. Questo passaggio di Sexing the cherry è utile per comprendere la sua interpretazione del concetto del tempo unito a quello di realtà:

Lies 1: There is only the present and nothing to remember.

Lies 2: Time is a straight line.

Lies 3: The difference between the past and the futures is that one has happened while

the other has not.

Lies 4: We can only be in one place at a time. Lies 5: Any proposition that contains the word 'finite' (the world, the universe,

experience, ourselves...)

Lies 6: Reality as something which can be agreed upon. Lies 7: Reality is truth.15

L'amore, in particolar modo quello omosessuale, è un altro tema ricorrente nella letteratura di Jeanette Winterson: il matrimonio è per lei un'ipocrisia la cui unica funzione è quella di attenersi alle convenzioni sociali. Il narratore di Written on the body lo descrive come un autocompiacimento, una rigidità, un rituale monotono.16 I matrimoni che Jeanette Winterson presenta sono contraddistinti da falsità, noia, mancanza di emozioni e di sentimenti. Il matrimonio è considerato un contratto in cui la felicità non è inclusa.17 Per la scrittrice il legame che si crea fra due corpi è superiore all'unione fittizia del matrimoni. Dai suoi romanzi scaturisce un'idea dell'amore come soluzione a tutti i problemi, quell'amore che distrugge le barriere e rende irrilevante qualsiasi divergenza. É speranza, è un nuovo inizio ma, soprattutto, l'amore è anarchico, libero da accordi legali e costruito invece sull'alleanza fra due corpi. Un amore così forte proietta gli amanti in una dimensione in cui la passione li isola dal mondo esterno. In Written on the Body l'autrice dimostra che l'amore è originale e poetico e che soprattutto il genere non ha nessuna importanza per gli amanti.

La ricerca di se stessi, leitmotiv delle opere di Jeanette Winterson, la appassiona da quando, da bambina, inizia a leggere Morte d'Artur di Malory. I personaggi dei suoi romanzi si imbarcano in un viaggio labirintico che ha come fine la conquista di una 15 J. WINTERSON, Sexing the cherry, cit., p. 83.

16 J. WINTERSON, Written on the body, Vintage U.K. Random House, London 2001, p. 13. 17 J. WINTERSON, The stone gods, Penguin Books, London 2008, p. 166.

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nuova identità. La ricerca di se stessi è solitamente collegata al viaggio per altri motivi: ad esempio l'allontanamento dalla madre per acquistare individualità (come in Oranges are not the Only Fruit e Boating for Beginners), la ricerca di una ballerina (Sexing the Cherry), andare via di casa (Art & Lies, Lighthousekeeping), o viaggi virtuali (Powerbook). È solo grazie a questa evoluzione, a queste esplorazioni che il personaggio riesce a conoscere se stesso. Questa ricerca, oltre ad essere associata a cambiamenti psicologici, in alcuni casi prevede anche cambiamenti fisici: in Sexing the cherry, ad esempio, Jordan cerca di definire la sua identità non solo attraverso il viaggio che decide di intraprendere con Tradescant, ma anche attraverso la pratica del travestitismo.

Come già sostenuto da Susana Onega nella sua opera critica sulla scrittrice18, questo processo di formazione segue lo schema tradizionale del Bildungsroman, i romanzi di formazione che descrivono lo sviluppo del carattere e della personalità del protagonista attraverso vicende esteriori o intime oppure attraverso un itinerario culturale. La novità del suo Bildungsroman risiede nel suo rifiuto del tradizionale protagonista maschile, ponendo l'accento sul rapporto fra madre e figlia.

In questa costruzione dell'identità da parte dei personaggi possiamo vedere una sorta di trasgressione che implica il loro desiderio di non fermarsi agli stereotipi e spingersi anzi oltre il conosciuto, oltre ciò che è comune e banale. Questa aspirazione li costringe però ad abbandonare i valori, la quotidianità e le certezze con cui sono cresciuti in cambio della più totale incertezza.

La scrittrice riassume questa ricerca nella storia che incontriamo in Boating for Beginners: a Gloria, che sta cercando di crearsi la propria identità, viene raccontata la storia di un viaggiatore alla ricerca del segreto del mondo la cui lezione è:

The world is entirely circular and you will go round and round endlessly, never finding what you want, unless you have found what you really want inside yourself19.

Analizzando i personaggi dei romanzi di Jeanette Winterson notiamo che molti di 18 S. ONEGA, Jeanette Winterson, Manchester University Press, Manchester 2006.

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loro sono degli outsider, come la stessa autrice li definisce, in quanto rappresentano l'emarginazione dalla società. In The Passion Henri sviluppa un senso di appartenenza e di potere solo a San Servolo, luogo di periferia e di emarginazione. La storia delle dodici ballerine in Sexing the Cherry si collega alla figura della donna-cane e alla sua lotta individuale contro la società denunciando la condizione delle donne e delle lesbiche come outsider in una società patriarcale. Gloria in Boating for Beginners vive “at the bottom of a deep pool where her mother and the rest of the world were only seen as vague shadows on the surface”20.

In generale la letteratura di Jeanette Winterson può essere definita postmodernista, in quanto presenta caratteri autobiografici uniti all'interesse per una verità molteplice e l'introduzione di elementi fantastici e l'importanza della storia. Oltre a questi tratti tipicamente postmodernisti, vanno aggiunti altri due elementi distintivi: l'influenza del femminismo e del suo orientamento sessuale lesbico. L'autrice è stata per questo inserita non solo nella “Narrativa postmodernista” ma anche nella “Narrativa queer”.

Jeanette Winterson in realtà rifiuta entrambe le classificazioni ma soprattutto quella di “scrittrice queer”: "I am a writer who happens to love women. I am not a lesbian who happens to write"21. Nonostante il tema dell'omosessualità e della lotta per i diritti dei gay caratterizzino i suoi romanzi, l'autrice disapprova l'insistenza del pubblico di entrare nella sua vita privata. L'arte per Jeanette Winterson va oltre la sessualità e degenera quando l'orientamento sessuale dell'autore non è solo uno dei tanti attributi che lo contraddistinguono ma sempre e comunque il principale. A tal proposito, per mettere in guardia i lettori e gli studiosi dal semplicismo con cui vengono classificati gli autori, in un saggio intitolato The Semiotics of Sex, Jeanette Winterson scrive:

I was in a bookshop recently when a young woman approached me. She told me she was writing an essay on my work and that of Radclyffe Hall. Could I help?

'Yes,' I said. 'Our work has nothing in common.' 'I thought you were a lesbian,' she said.

I have become aware that the chosen sexual difference of one writer is, in itself, thought sufficient to bind her in semiotic sisterhood with any other writer, also lesbian,

dead or alive.

20 Ivi, p.38.

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I am, after all, a pervert, so I will not mind sharing a bed with a dead body. This bed in the shape of a book, this book in the shape of a bed, must accommodate us every one, because, whatever our style, philosophy, class, age, preoccupations and talent, we are lesbians and isn't that the golden key to the single door of our work? In any discussion of art and the artist, heterosexuality is backgrounded, whilst homosexuality is foregrounded.22

Per Jeanette Winterson l'autore deve essere uno strumento di trasformazione, deve stimolare la coscienza del lettore che deve quindi avere parte attiva nella lettura. La scrittrice ama le parole e crede nel valore delle parole, il linguaggio che utilizza può apparire misterioso, difficile da capire nella sua profondità ma è un linguaggio che un lettore intelligente deve fare suo, dandogli un proprio significato.

Reading is not a passive act. Books are not TV. Art of all kinds is an interactive challenge. The person who makes the work and the person who comes to the work both have a job to do. I am never wilfully obscure, but I do ask for some effort.23

La letteratura quindi non può essere puro intrattenimento bensì un potente mezzo per trasformare il modo di pensare della gente. Possiamo dire che la relatività è la caratteristica che più la affascina: si diverte ad inserire nella trama di una vicenda normale un elemento di rischio che capovolga le regole e costringa il lettore a rivedere le opinioni che credeva verità assolute. Per Jeanette il vero problema nella vita sono le regole, i dogmi, i pregiudizi che limitano la nostra vita: “Walls protect and walls limit," but "It is in the nature of walls that they should fall"24.

L'associazione fra molte delle figure femminili che Jeanette Winterson descrive e la figura di sua madre con i suoi saldi principi religiosi, risulta abbastanza palese: le donne che Jeanette Winterson descrive hanno profondissime convinzioni religiose che cercano di inculcare ai loro figli. Il loro ritratto, volutamente esagerato, ha come fine quello di criticare qualsiasi forma di dogmatismo della Chiesa. Ne sono un esempio la madre di Jeanette in Oranges are not the only fruit, che la ama finché Jeanette si adatta alle sue aspettative, così come anche la madre di Gloria in Boating for Beginners. La madre di Jordan è tuttavia l'esempio più eccessivo: in Sexing the cherry, la Donna-Cane è una montagna, con una bocca immensa che può contenere dodici aranci, seni giganteschi 22 Ivi, p. 103.

23 J. WINTERSON, Art & Lies, www.jeanettewinterson.com.

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con capezzoli duri contro il quale schiaccia e soffoca i suoi avversari, ha pochi denti neri e spezzati e una forza animalesca, il suo cuore è diviso tra l'odio per i Puritani (seguendo letteralmente il consiglio della Bibbia la Donna-Cane fa incetta di occhi e di denti di puritani) e l'affetto per il figlio e per i suoi amici. Sono donne senza peso fisico, che possono camminare sull'acqua o vedere a distanze inverosimili.

Lorna Sage25 interpreta queste figure come la manifestazione della critica da parte dell'autrice della società patriarcale: effettivamente in questo mondo matriarcale le donne sono parte attiva e forte e prevalgono sugli uomini deboli e senza ambizioni: in The Passion il padre di Henri non viene mai presentato come modello di mascolinità per suo figlio e andando via dal paese, Henry commenta “Mother didn't cry. It was Claude who cried.”26, in Boating for Beginners è la madre a prendersi cura di Gloria perché il padre morto e gli unici ricordi che la figlia ha a riguardo sono di un padre in stato catatonico.

1.4 I'M TELLING YOU STORIES: BELIEVE ME.

Romanzi come Oranges are not the only fruit e Why be happy when you could be normal sono stati definiti “autobiografici”. L'autobiografia è in realtà per Jeanette Winterson la rappresentazione di una realtà differente, uno spazio in cui identificarsi e interrogarsi sull'identità e la verità. L'autrice sostiene infatti che “none of my novels are autobiographical”27 ma allo stesso tempo afferma che “there is as much of me and my life in everyone of my books”28. Queste affermazioni posso essere spiegate solo alla luce del fatto che la narrativa di Jeanette Winterson si basa su una forte relazione fra arte 25 L. SAGE, Women in The House of Fiction: Postwar Women Novelists., Macmillan, New York, 1992,

p. 168.

26 J. WINTERSON., The Passion, cit., p. 12

27 M. DEL MAR ASENSIO ARÓSTEGUI, The Writer en abyme: Jeanette Winterson meets Stendhal in The Passion, in I. M. PALACIOS MARTÍNEZ, Fifty Years of English Studies in Spain (1952-2002). A Commemorative Volume., Universidad de Santiago de Compostela, Santiago de Compostela, 2003, p. 127.

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e vita.

In Oranges infatti l'autrice scrive che "People like to separate storytelling which is not fact from history which is fact. They do this so that they know what to believe and what not to believe."29 mostrando come la gente dia per scontato un forte contrasto fra realtà e finzione in un mondo in cui esistono solo scelte opposte dettate da convenzioni sociali, religiose, politiche e sessuali. Attraverso questa combinazione di realtà e finzione con elementi fantastici l'autrice complica il concetto di verità, distrugge le diversità e presenta una dimensione in cui il cambiamento può avere luogo. I racconti biblici, personali e fantastici sono i luoghi in cui analizzare le origini delle credenze affermandole, contestandole, riaffermandole e smontandole di nuovo. Nei suoi romanzi l'autrice offre quindi una doppia lettura che, come sostiene Nancy Miller, non privilegia né il fattore autobiografico né quello della finzione30.

Dallo studio già citato svolto da Susana Onega evince come alcuni romanzi dell'autrice come Sexing the cherry e Passion, che combinano autoriflessione e storia, appartengano all'“historiographic metafiction”. A proposito di questo Linda Hutcheon sostiene:

Historiographic metafiction works to situate itself within historical discourse without surrendering its autonomy as fiction. And it is a kind of seriously ironic parody that effects both aims: the intertexts of history and fiction take on parallel (though not equal) status in the parodic reworking of the textual past of both the "world" and literature”31. Questi suoi romanzi non rappresentano la realtà in maniera oggettiva e la storia viene sempre modellata in base alla soggettività dei narratori e al messaggio che l'autrice vuole far arrivare ai lettori.

Jeanette Winterson utilizza diverse tecniche che potremmo definire associate al realismo magico: la più evidente è l'inclusione di elementi fantastici presentati come naturali e reali. Con il termine realismo magico infatti si indica uno stile di scrittura che include elementi magici o fantastici che non sono mai spiegati esplicitamente al lettore. 29 J. WINTERSON, Oranges are not the Only Fruit, cit., p. 120.

30 N. K. MILLER, Subject to Change. Reading Feminist Writing., Columbia University Press, New York 1990, p. 129.

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Gli elementi realistici e quelli fantastici sono combinati in maniera tale che il lettore non riesca a differenziarli.

L'elemento magico, l'esaltazione dei sogni, la libera associazione di idee dominano i romanzi di Jeanette Winterson ed è attraverso l'utilizzo di questi elementi che l'autrice critica le norme stabilite dalla società ed evidenzia l'ipocrisia del mondo contemporaneo e della nostra idea di realtà. Il realismo magico in fondo è un modo di distruggere la nostra visione razionale e scientifica del mondo come verità unica e universale e ammettendo anzi, sotto l'influenza di Calvino32, la possibilità di molteplici realtà.

I racconti fiabeschi presenti nei romanzi agiscono come un concentrato della storia principale: in Oranges are not the only fruit, in cui Jeanette è alla ricerca di se stessa e rifiuta la figura materna, l'autrice presenta in parallelo la micro-storia di Winnet Stonejar, anagramma di Jeanette Winterson, una ragazza che dopo aver disobbedito al suo padre-stregone vaga per una serie di luoghi senza riuscire mai a sentirsi a casa, rinviando così alla solitudine di Jeanette e all'abbandono della sua famiglia. In Boating for Beginners il sogno della stella, che lascia interdetta Gloria, viene spiegata dal demone arancione come “first lesson in plural reality33” invitandola ad aprire i suoi occhi ad un'altra visione di realtà. In Sexing the cherry la storia delle dodici principesse ballerine è un caso a parte: la Winterson infatti che crede che l'unica possibilità di innovazione risieda nella assimilazione e nella successiva rielaborazione della tradizione letteraria, riprende una storia già esistente, scritta dai fratelli Grimm, e la modifica in base al suo messaggio. Mentre la versione originale mostra la furbizia maschile superiore aquella femminile, in quella della Winterson sono le donne ad avere la meglio: le principesse si liberano dei loro mariti anche in maniera violenta e formano così una comunità femminista, a dimostrare il coraggio delle donne e la resistenza al potere maschile.

In un suo articolo sulla rivista The Guardian Jeanette Winterson spiega l'importanza delle favole sostenendo che:

Reason and logic are tools for understanding the world. We need a means of understanding ourselves, too. That is what imagination allows. […] As explanations of

32 J. WINTERSON, Invisible cities, 1 Luglio 2001. www.jeanettewinterson.com, 33 J. WINTERSON, Boating for Beginners, cit., p. 47.

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the world, fairy stories tell us what science and philosophy cannot and need not. There are different ways of knowing.34

Nei suoi romanzi ci troviamo davanti a una grande varietà di personaggi biblici, mitici o fiabeschi: lo stregone, le dodici principesse ballerine, il demone arancio ma anche Orione, Orfeo, Sansone. Sono personaggi che appaiono e scompaiono, esprimendo la propria opinione o mostrando come stanno realmente le cose.

1.5 LA RICEZIONE DI JEANETTE WINTERSON IN ITALIA

Jeanette Winterson è arrivata in Italia e ha conquistato il pubblico nel 1992 con Scritto sul Corpo mentre solo nel 1994, quasi dieci anni dopo il testo originale, è stato pubblicato Non ci sono solo le arance. In Italia è stata pressoché tutta tradotta da Mondadori, che continua a stamparne i testi in varie edizioni: Perché essere felice quando puoi essere normale? e Il cancello del crepuscolo sono stati pubblicati nella collana Scrittori Italiani e Stranieri nel 2012; Gli dei di pietra nel 2012 è uscito nella collana Piccola Biblioteca Oscar (ma si trova ancora l’edizione nella SIS del 2008); nella stessa collana si trovano anche The Powerbook, Arte e Menzogne, Scritto sul corpo, Non ci sono solo le arance, L'arte dissente e Il sesso delle ciliegie. Sempre Mondadori ha pubblicato Argenta nel tornado del tempo nella collana I Grandi.

Gli unici due libri a non essere stati pubblicati dalla Mondadori sono Il re di Capri e La battaglia del sole: il primo è stato pubblicato dalla casa editrice Il Castoro nel 2003 nella collana Il Castoro Bambini mentre nel 2011 La Nuova Frontiera ha pubblicato La battaglia del sole, destinato a una fascia di pubblico a partire dai 12 anni. The Lion, the Unicorn and Me, una riscrittura della storia del Natale di sole 48 pagine e sempre dedicata a un pubblico di bambini, non è ancora apparso in Italia.

Oltre a Chiara Spallino Rocca, le traduzioni dei suoi romanzi sono state pubblicate da Mara Muzzarelli, Carlo A. Corsi e Giovanna Marrone.

34 J. WINTERSON, Why We Need Fairytales: Jeanette Winterson on Oscar Wilde, The Guardian, 16 October 2013.

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Nel 2013 Jeanette Winterson è a Firenze come finalista del premio Gregor Von Rezzoni a Firenze. Nel giugno 2014 è la vincitrice del premio speciale internazionale istituito in occasione della trentesima edizione del premio letterario nazionale per la donna scrittrice “Rapallo Carige”. Nello stesso anno viene invitata al Festival delle Lettarature a Roma dove legge un testo inedito dal titolo Dov'è il centro del mondo? con il quale attacca attacca il sistema economico, culturale, sociale, protegge la diaspora dei poveri e invita i potenti a tornarsene a casa loro dal Liechtenstein e dalle Cayman.

Poco tempo fa è tornata a far parlare di sé per aver postato su Twitter le foto di un coniglio scuoiato, cucinato e mangiato perché aveva mangiato il suo prezzemolo.

Eliana Maestri35, nella sua analisi della traduzione italiana di Oranges are not the only fruit, Non ci sono solo le arance, mostra come mentre il testo inglese elogia la partecipazione attiva delle donne nella società, la versione italiana ne riflette l'enfasi Cattolica aumentando l'aspetto materno. La versione italiana in più appiattisce la metafora del testo originale della donna come fautrice dell'emancipazione delle donne e della sovversione dello status quo, rinforza i suoi valori materni tradizionali focalizzandosi sulla maternità, sul matrimonio e sul patriarcato come unici parametri della soggettività materna.

Nonostante tutti i suoi romanzi siano stati tradotti, nel contesto critico italiano è una scrittrice ancora poco studiata. Negli ultimi anni è stata inserita nei programmi d'esame di moltissime università italiane il che si può considerare segno evidente del fatto che la scrittrice sta emergendo non solo come lettura di svago ma anche come lettura accademica.

Nel cimentarmi in questa traduzione e nell'analisi riguardante ho ritenuto fondamentale documentarmi sull'autrice, non solo attraverso i suoi libri e le analisi critiche relative ma consultando le numerose interviste che ha rilasciato, i saggi e gli articoli che ha scritto negli anni. In più il suo sito ufficiale, www.jeanettewinterson.com

35 E. MAESTRI, Assessing Humour, Characterisation and Receptivity in the Italian and French Translations of Jeanette Winterson’s Oranges Are Not the Only Fruit, in M. BORIA e L. RUSSO, Laboratorio di nuova ricerca. Investigating gender, translation & culture in Italian studies., Troubadour, Leicester 2007, pp. 199-216.

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Capitolo secondo

Boating for Beginners

2.1 BOATING FOR BEGINNERS. Il romanzo dimenticato.

Il mio primo contatto con Jeanette Winterson è stato alcuni anni fa con Sexing The Cherry (1989). Vista la mia immaturità che non mi aveva permesso di capire profondamente il testo e i suoi riferimenti, il romanzo mi aveva lasciato alquanto indifferente. Due anni fa però, mentre mi trovavo in Inghilterra, decisi di dare una seconda possibilità a Jeanette Winterson: quella fu la svolta e decisi che a tutti i costi che la mia tesi si sarebbe concentrata su di lei. L'Università richiedeva un testo non ancora tradotto e, dopo vari momenti di scoraggiamento dato che tutti i suoi romanzi sembravano essere già stati pubblicati in italiano, ho scoperto Boating for Beginners. Proprio perché dimenticato dai critici e a lungo anche dall'autrice ero abbastanza scettica e invece leggendolo e rileggendolo mi sono resa conto che il romanzo è una vera e propria rivelazione.

Effettivamente Boating for Beginners, apparso nel 1985 in una collezione di libri comici, la Methen Humour List, fu ignorato o raramente menzionato dai critici e spesso addirittura omesso dalla stessa Winterson nelle sue liste di pubblicazioni fino al 1990. Nelle sue pubblicazioni più tarde la Winterson lo inserisce separandolo dalle sue opere “serie”. Come riportato da Susana Onega, in un'intervista con la precedente compagna di Jeanette Winterson, Margaret Reynolds, l'autrice descrive i romanzi pubblicati dal 1985 al 2000 come facenti parte di un ciclo, di un lungo e continuo lavoro, e aggiunge: “I've said that the seven books make a cycle or a series, and I believe that they do, from Oranges to The Powerbook.”36 I sette libri che la scrittrice sottintende sono: Oranges are not the only fruit (1985), Sexing the cherry (1989), Passion (1987), Written on the body (1992), Art&Lies (1994), Gut Symmetries (1997) e The Powerbook (2000). Non c'è quindi alcuna traccia di Boating for Beginners.

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Potremmo dire pertanto che Boating for Beginners è un libro di cui Jeanette Winterson non è andata molto fiera. Nel suo sito ufficiale la stessa autrice lo descrive con queste parole:

This is a comic book with pictures. I published it 3 months after Oranges came out, and if that isn’t proof enough that it was never intended as a second novel, then what else can I say? Writers don’t publish their serious work three months apart in the same year and even if they wanted to, their publishers wouldn’t let them.

The reason I’ve been quiet about this book is not because I don’t like it – I do – but because I was fed-up with people (newspapers) getting the facts wrong, or rather never bothering to check them. One thing I have learned over the years is that British journalists don’t do much fact checking. It’s a pity when something fun gets used as a rod to beat you with, but there are always people who will use whatever is to hand to prove their thesis. I don’t know what that might be but I do know that this book was written for money in 6 weeks. Nothing wrong with that. I never write my real books for money, but I have no problem writing anything else with the bung in mind.

So now you’ve got the facts, enjoy the book. It’s the story of Noah and the Flood and a romantic novelist called Bunny Mix – the rabbit of romance. It’s full of silly things and great fun. […] A writer can’t get a book out of print. Publishers decide what is and isn’t in print and nobody will ditch a book that sells. I haven’t tried to get it published abroad because it isn’t that important to me. It’s fun but it doesn’t matter, I suppose that’s what I’ve been trying to say, and here I am saying it again. Oh just read the bloody thing and you’ll see what I mean.37

Leggendo le parole dell'autrice, che rivelano un atteggiamento noncurante, il romanzo è una una simpatica opera commerciale scritta per soldi in un momento difficile prima che Oranges are not the only fruit fosse pubblicato.

Il romanzo è invece, a mio parere, una rivolta sarcastica estremamente divertente e sarcastica in cui Jeanette Winterson cambia il punto di vista della storia nel descrivere questa versione critica e oserei dire blasfema del diluvio universale. Un “comic book” che colpisce non solo per l'interesse tematico per le ideologie totalitarie e per l'eccesso di fondamentalismo religioso tipico della produzione di Jeanette Winterson, ma anche per il linguaggio tongue-in-cheek che, nonostante sia lontano dal linguaggio poetico consueto negli altri romanzi, ne mostra la stessa preoccupazione per l'accuratezza linguistica e stilistica. Se è davvero stata realizzata in sole sei settimane, un'opera così affascinante, astuta e irriverente risulta essere l'esempio più evidente delle capacità della scrittrice e merita molta più luce di quanta gliene sia stata data fino ad ora ma, 37 J. WINTERSON, Boating for Beginners,

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soprattutto, merita di essere conosciuta in Italia.

Eileen Williams-Wanquet, nel suo saggio Jeanette Winterson's Boating for Beginners: Both New Baroque and Ethics., sostiene che Boating for Beginners sia caricato della stessa ideologia presente nelle altre opere di Jeanette Winterson in cui fa un uso costante di argomenti atti a sollevare domande su come dovremmo vivere, sulla responsabilità individuale e sul futuro dell'umanità.38 David Lodge, scrittore e critico letterario, afferma addirittura di aver preferito Boating for Beginners a The Passion: “although it won no prizes and has not been published in America, it gave me more simple pleasure than the other, which did, and have.”39

2.2 IL MATERIALE NARRATIVO E LA COSTRUZIONE DEL TESTO.

Il romanzo si apre con un estratto di una notizia il “The Guardian” del 28 agosto 1984 che riguarda la scoperta sul monte Ararat dei presunti resti dell'arca di Noè e della analisi di questi nei laboratori americani:

Bags of rocks and chunks of Ararat, Turkey, that Biblical archaeologists believe are relics of Noah's Ark have been taken to the US for laboratory analysis.

Questa epigrafe sintetizza quindi il motivo centrale del libro e cioè il bisogno di provare la verità o la falsità del racconto biblico attraverso l'analisi delle testimonianze storiche. Basando un mito sui fatti e facendo riferimento al suo carattere puramente culturale è possibile annullarne l'autorità. Il commento del narratore secondo cui

People have believed for centuries, on the authority of the book of Genesis, that there was once a deluge over the whole world. Maybe Genesis is less important than it

38 E. WILLIAMS-WANQUET, “Jeanette Winterson's Boating for Beginners: Both new baroque and Ethics”, Etudes britanniques contemporaines 23 (2002) 99-117.

39 D. LODGE, “Outrageous things” (Review of Jeanette Winterson, The Passion) The New York review, 29 september 1988, 26.

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was, but we still like flood stories - whether they're Plato's Atlantis or yarns about the Loch Ness monster. Freud says we are preoccupied with deluges as a safeguard against bed-wetting. This may or may not be true; what remains true is the potency of the myth.40

mostra il racconto biblico come una semplice versione di potente mito umano. Noè vive nel mondo contemporaneo e con l'intento di propagandare il cristianesimo decide di mettere in scena e fare un film della sua opera Genesis or how I did it. Si intromette però Dio che è determinato a inondare il mondo portando in salvo solo Noè, i suoi figli, le sue nuore e Bunny Mix, la famosa scrittrice di romanzi d'amore. Con questa storia si intreccia quella della signora Munde, fedelissima di Noè, e di sua figlia Gloria che, venuta a conoscenza del progetto di Dio farà di tutto, insieme alle sue amiche, per salvarsi.

Noè è descritto come un personaggio ridicolo, grasso e calvo, un piccolo imprenditore che porta avanti una compagnia di navigazione in un contesto contemporaneo commerciale, invaso dai media, in cui la Genesi deve ancora essere scritta. L'effetto di questa strategia narrativa è che i concetti di sequenzialità, sviluppo lineare e casualità diventano inutili. La città di Boating for Beginners, Nineveh, è presentata allo stesso tempo come primitiva e moderna: città biblica e metropoli contemporanea ovviamente influenzata dall'ideologia capitalista del ventesimo secolo.

In questa storia del diluvio universale si intromette Gloria che, vissuta per diciott'anni con le idee inculcatele dalla madre dominatrice, definita infatti colossus, cerca di costruirsi la sua identità.

Il romanzo si basa su un'idea del tempo molto complessa ed eterogenea che viene espressa dal narratore eterodiegetico mentre Marlene e Gloria si raccontano le loro preoccupazioni:

So they were forced to talk about the Space-Time Continuum, and whether or not you should write books which clearly fixed themselves into time or books which flouted the usual notion of time in an effort to clear the mind of arbitrary divisions.41

Boating for Beginners si chiude con un epilogo intitolato “A word from our sponsors” che alterna frammenti del libro della Genesi, come ad esempio le istruzioni 40 J. WINTERSON, Boating for Beginners, ed. cit., pp. 65-66.

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che Dio da a Noè per la costruzione dell'arca o la descrizione degli effetti del diluvio, con altri frammenti di un racconto, presumibilmente storico, che descrive la reazione degli archeologi americani Gardener e Soames di fronte ai resti. Soames ammette di credere nella Bibbia ma la sua fede ha un brutto colpo quando Gardener gli mostra il messaggio nella bottiglia che ha trovato. Dopo essere stato accusato da Soames di aver fatto uno scherzo, Gardener decide di non mostrare ad altri la sua scoperta. Non fa neanche caso all' “ancient bottle dump42” che ricorda “a French farmer's backyard43”. Il ritrovamento del manoscritto lo lascerà interdetto ma verrà usato solo per fare ridere i suoi amici. Vivrà ossessionato dalle domande “Da dove viene? Chi l'ha scritto?” A cui risponderà semplicemente “solo Dio lo sa” mostrando come, nonostante le evidenze, lui e Soames scelgano solo gli indizi che avvalorano la loro tesi.

La profonda trasformazione del testo biblico che l'autrice mette in atto implica senza dubbio una grandissima conoscenza di esso ed è il modo che Jeanette Winterson utilizza per criticare aspetti contemporanei come la moda, la stampa, i cliché, il mercato del cibo, i romanzi d'amore, il patriarcato, e tutte quelle barriere che limitano le potenzialità degli esseri umani. Tema ricorrente è la versione alternativa della storia: la critica della storia ufficiale viene espressa dalla frase “it doesn't matter if you forget what really happened”44.

I passi della Genesi sono accompagnati da battute pungenti: All this was happening a long time ago, before the flood. Of course you know the story because you've read it in the Bible and other popular textbooks, but there's so much more between the lines.”45

Il narratore di Boating for Beginners ha la capacità di entrare e uscire dalla testa di ogni personaggio, sopratutto nel caso di Gloria, la protagonista, e di muoversi liberamente nello spazio e nel tempo. La narrazione è strutturata attraverso la giustapposizione di diverse trame e punti di vista. La narrazione di ciò che sta facendo Gloria in un particolare momento è interrotta spesso dal narratore per raccontare cosa 42 J. WINTERSON, Boating for Beginners, ed.cit., p. 159.

43 Ibid. 44 Ivi, p. 124. 45 Ivi, p. 60.

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sta facendo allo stesso momento la madre, a sua volta interrotta dalla descrizione di Noè o di altri personaggi. Questo offre una panoramica di ciò che fanno e pensano Gloria, sua madre e tutti gli altri.

2.2.1 LA COSTRUZIONE DELL'IDENTITÀ

Gloria parte come una timida ragazza di diciotto anni con una madre dalla presenza ingombrante.

Mother and daughter laboured under a highly complex and entirely different understanding of the nature of their relationship. Often, Gloria would look at her mother and wonder who she was. She had been known to pass her in the street and not recognise her. Mrs Munde, on the other hand, fondly believed they shared a common ground other than the one they were sitting on.46

Il rapporto fra madre e figlia di Boating for Beginners sembra richiamare il rapporto fra madre e figlia di Oranges are not the only fruit. In quest'ultimo, il processo di maturazione Jeanette, la protagonista, viene presentato come una lotta edipica che implica la separazione della madre. Allo stesso modo, in Boating for Beginners, per Gloria l'unico modo di arrivare a una sua identità sarà quello di liberarsi del controllo psicologico e ideologico che la madre esercita su di lei. La storia dell'uomo alla ricerca del segreto del mondo che la signora Munde racconta a Gloria, pone i presupposti per questa ricerca di se stessa in cui al viaggio esteriore, che porta alla conoscenza del mondo, corrisponde un viaggio interiore.

La madre combattiva di Gloria, che ricalca la figura della madre adottiva di Jeanette, da buona credente, ha certezze assolute e una visione del mondo senza sfumature: “She had never heard of mixed feelings. There were friends and there were enemies”47. É una donna che riordina il mondo in base alla fede e considera colpevole chiunque decida di non conformarsi: rappresenta la profonda fede nella religione, è fedele sostenitrice di 46 Ivi, p. 10.

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Noè e la sua fede rimane tale non solo dopo aver perso il braccio nella macchina per hamburger, ma anche dopo aver scoperto, grazie a Gloria, di non essere fra i pochi eletti che si salveranno dal diluvio. La signora Munde è insomma una fanatica religiosa, che apprezza la semplicità di una vita senza incertezze.

La crescita di Gloria avviene nel momento in cui incontra Rita, Sheila e Desi, mogli dei figli di Noè. Questo incontro la sconvolge a tal punto che “If Gloria had been left untended a moment longer the effect of that first wave of social rapport might have drowned her for good”48. La funzione delle tre donne è quello di salvare Gloria dall'eccesso di emotività della religione fondamentale proponendole di collaborare nella loro clinica: è lì che sarà iniziata ai misteri della sessualità femminile da cui avrà inizio il suo processo di maturazione. Nelle tre donne possiamo vedere rappresentati i valori matriarcali: sono infatti descritte mentre stanno “stood arrogantly under the orange tree that was to symbolise their womanhood.”49, valori che però Noè vuole distruggere, e infatti “Noah went over to the orange tree and set about making Rita, Sheila and Desi as ugly as possible”50.

Susana Onega suggerisce che così come Noè, che crea Dio con un esperimento, anche Rita, Desi e Sheila hanno abilità divine di creazione: lo vediamo nel caso di Marlene che, dopo essere diventata donna, rivuole però indietro il suo organo maschile per cui gliene viene procurato uno che era stato rimosso a qualcun altro in un'operazione simile. L'atteggiamento di Noè e quello delle tre donne mostra una grande differenza: mentre Noè ordina la repressione sessuale e promuove un piatto romanticismo con l'aiuto di Bunny Mix, le tre diffondono la libertà sessuale “Sex […] is the only thing in life you should pursue with all your resources”51 e il cambio di sesso. È con il loro aiuto che Gloria impara a separare quello che prova da quello che sente, e scopre che una donna può anche avere orgasmi in un supermercato. Durante questa crescita, Gloria si rende conto che non le interessa più innamorarsi dell'uomo giusto e questa convinzione diviene importantissima per la sua maturazione, che lei paragona ai tre stadi dell'evoluzione del linguaggio di Northrop Frye: Gloria prende per caso il libro di 48 Ivi, p. 26.

49 Ivi, p. 50. 50 Ivi, p. 51. 51 Ivi, p. 35.

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Nortrope Frye in una bancarella e scambiandolo per un romanzo, prende alla lettera la sua idea di sviluppo del linguaggio da metaforico a didattico a prosaico. Gloria vuole arrivare a raggiungere l'ultimo stadio in modo che la sua comprensione del mondo diventi fluida e fluente come “la prosa continua”.

Mentre si muove verso la ragione comincia però ad avere visioni e sogni, di cui fa parte il demone arancione, creato da Gloria ma visibile anche alle altre tre che potrebbe rappresentare quindi un “collective female identity”52. Il demone indica per altro l'intrusione dell'autore e, conoscendo i piani di Dio, dà a Desi, Gloria e Marlene un'alternativa a questo complotto maschile. Il demone appare anche in Oranges sempre come espressione dell'identità dell'autrice e, in Oranges are not the Only Fruit come in Boating for Beginners, chiede alle protagoniste di scegliere se conformarsi alle norme sociali sostenute dalle madri o se seguire i loro desideri inconsci e repressi con i quali potrebbero sentirsi soddisfatte.

Nelle prime pagine l'autrice utilizza l'immagine della piscina per darci un'idea della personalità di Gloria: “she lived at the bottom of a deep pool where her mother and the rest of the world were only seen as vague shadows on the surface”53.

L'unico ad accompagnarla in questa solitudine e, potremmo dire, anche l'unico affetto di Gloria è Trebor, il suo elefante, da cui Gloria non vuole staccarsi: “Don't worry, I'll take you with me when I go. We'll find a landlady who doesn't mind pets.”54 Nella tradizione cristiana l'elefante è simbolo di castità55 e non credo sia un caso il fatto che Gloria se ne allontani proprio nel momento in cui stringe più amicizia con le tre donne. Maturando, Gloria non farà più caso all'elefante: Trebor salirà sull'arca di Noè come a rappresentare l'allontanamento della visione che Gloria aveva precedentemente.

2.2.2 LA CRITICA ALLA CHIESA

52 S. ONEGA, Jeanette Winterson, op. cit., p.45.

53 J. WINTERSON, Boating for Beginners, ed. cit., p. 18. 54 Ivi, p. 12.

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I don't think the Old Testament is credible, not for modern society. We have to move past that. We can't worry about not eating shellfish or animals that chew the cud.56 Questo è quello che Jeanette Winterson sostiene in un'intervista e possiamo considerarlo come il pensiero fondante di Boating for Beginners.

Partendo dal presupposto che il lavoro dell'artista, secondo la scrittrice, è quello di immaginare una sua versione dei miti antichi e di renderli soggettivi, l'artista non può quindi riproporre semplicemente le vecchie formule ma deve anzi renderle innovative, provocando una reazione nel lettore e quasi sempre scioccandolo attraverso strategie che potremmo definire di defamiliarizzazione. Come sostiene l'autrice in un'intervista con Nicci Gerrard: “If it doesn't shock, it isn't art”57.

Boating for Beginners, essendo una parodia della Bibbia, presenta ovviamente delle differenze rispetto al testo originale. Ad esempio Yahvè, il creatore dell'universo secondo le scritture, viene spodestato del suo ruolo principale in quanto viene presentato come il risultato di un esperimento sbagliato di Noè.

Rappresentare la Bibbia come una narrazione che comprende generi diversi come storia, avventura, mito e fantasia, è una strategia fondamentale per il tentativo dell'autrice di desacralizzarla e cercare un modo più alternativo e egualitario di organizzare la società. Il commento del narratore che definisce il libro della Genesi “good box office material”58 pone l'accento sul carattere romanzato e drammatico del testo: il potenziale cinematografico della Genesi accentua le sue capacità di intrattenimento e mostra sotto una luce diversa il Vecchio Testamento, che più che una sacra scrittura risulta essere un'invenzione perfetta per essere adattata al mercato di massa sotto forma di film.

Il ritratto che Jeanette Winterson propone dell'origine del diluvio universale è per altro piuttosto offensivo: il divino creatore che ha dato vita a tutta l'umanità decide di distruggerla appena diventa insubordinata. Immaginando quindi il motivo che abbia portato al diluvio universale, la Winterson opta per una meschina vendetta per cui la 56 S. STROH, “Winterson's way”, The Advocate, June 7, 2005, p. 58.

57 G. NICCI, “The Prophet”, New Statesman and Society, September 1, 1989, p. 13. 58 J. WINTERSON, Boating for Beginners, ed. cit., p. 50.

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decisione dell'Impronunciabile sembra essere dettata da un capriccio, dall'avidità e dal disprezzo per l'umanità.

Per Jeanette Winterson la Chiesa è una risorsa inadeguata per comprendere il mondo. L'autrice contesta l'idea, autorizzata dalla Chiesa, della superiorità maschile evidenziando l'ipocrisia dei dogmi della Chiesa: “We can write what we want in our book, pass it down and call it the inspired word of God. Once we're dead, that will be that, sewn up, a cinch.”59 Dissacrare la dottrina della chiesa sminuendo la sua veridicità diventa per l'autrice il modo di opporsi alle ingiustizie della società attuale. Nel romanzo possiamo leggere una critica all'impedimento della Chiesa, espresso nella Bibbia, di dare potere alle donne. Riflettendo sulle sue varie esperienze fallimentari con le donne, Noè decide che nella nuova versione della Genesi dovrà “make sure everyone knew where the blame lay. Women; they're all the same...”60.

Noè viene insomma descritto come il simbolo di una società sessista: attraverso la sua campagna contro i freezer come portavoce dell'Impronunciabile, che nasce in realtà dalla paura che qualcun altro possa fare il suo stesso errore e creare così un altro Dio, nega alle donne il diritto di realizzarsi nella vita al di fuori del focolare perché il posto della donna è la cucina: “A simple diet geared up by a straightforward wife [...] are the corner-stones of a godly existence, so a woman's precedence is her house and her family”61. Il cibo surgelato, sostiene Noè, ha causato vari problemi nelle famiglie: grazie ai cibi pronti le donne non hanno avuto più bisogno di stare a casa a cucinare per le loro famiglie, questo ha portato loro più tempo libero ed è così che si è arrivati al femminismo.

La Bibbia viene presentata come una coinvolgente invenzione, a “damn good story”62 come afferma Gardener nelle ultime pagine del libro, che è stata caricata di troppa autorità e soprattutto di veridicità; la sua grande influenza non è dovuta alla sua autenticità, bensì all'attenta e ragionata composizione dell'autore:

We're creating a text full of mystery and beauty and we're supposed to be a simple

59 Ivi, p.111. 60 Ivi, p.117. 61 Ivi, p.15. 62 Ivi, p. 157.

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civilisation. All archetypes are simple civilisations. How can we say, "And God spoke unto Noah and told him to build an ocean-going ark from fibre-glass with a reinforced steel hull"? It reads like an enthusiast's magazine, not the inspired word of God. Gopher wood is much more poetic. Try this,' and Noah cleared his throat: '"Make yourself an ark of gopher wood; make room in the ark and cover it inside and out with pitch.63 Come abbiamo già detto, le idee di sesso e genere che si conformano all'orientamento eterosessuale della società sono per Jeanette Winterson offensive perché non si fondano su basi biologiche. L'instabilità e mutevolezza del genere sessuale caratterizza Boating for Beginners così come gli altri romanzi di Jeanette Winterson che sono infatti popolati da personaggi che cambiano sesso, come succede a Marlene che, dopo essere diventata donna, rivuole però indietro il suo organo maschile. La lezione che vogliono dare appunto Marlene e Doris, Sheila e Rita che cercano di esaudire il suo desiderio è quella di dare la possibilità alle persone di costruire la propria identità a prescindere dalle specificità del loro corpo perché “There are always people who...whatever you can think of. Whatever combination, innovation or desperation, there are always people who...”64.

È ormai evidente che fondamentali per Jeanette Winterson sono i concetti di tempo e spazio in cui i personaggi vengono mostrati in maniera attualizzata come Noè che viene presentato come un imprenditore, i suoi figli Cam, Sem e Jafet che sono rispettivamente il proprietario di un negozio di pastrami, un playboy ormai diventato cantante e un proprietario di una gioielleria e, infine, Bunny Mix, una scrittrice di romanzi d'amore.

2.2.3 BUNNY MIX. La parodia dei romanzi d'amore.

Con la storia di Naomi e Roy, Jeanette Winterson ci dà un assaggio di alcune pagine di un romanzo di Bunny Mix, una parodia degli eccessi del genere. Naomi è una ragazza in viaggio con lo zio nel deserto e incontra Roy, il domatore di cammelli che si rivela essere un principe. Nel giro di pochi secondi, Roy chiede a Naomi di sposarlo. 63 Ivi, p. 137.

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Quando lo zio si rifiuta di dare la sua approvazione per il matrimonio, Roy pronunciando la frase “I do not beg for what I want!”65 gli taglia la testa. La risposta di Naomi “You had to do it Roy, I know that, but we must send Auntie some flowers...”66 è allo stesso tempo assurda è ridicola.

Jeanette Winterson prende in giro i romanzi d'amore, nella loro forma contemporanea, attraverso la caratterizzazione stereotipata dei due protagonisti in cui il maschio rappresenta la violenza e la donna la passività. Roy ridicolizza l'espressione brutale della mascolinità tipica del genere, Naomi invece con il suo supporto incondizionato a Roy rappresenta l'ideologia romantica secondo cui la donna debba sostenere qualsiasi azione dell'amato. Con la figura di Naomi che “dreamed anxiously about her wardrobe”67 e che “After about three hours was satisfied that she looked as if she had made the minimum effort and achieved spectacular results”68 insiste sulla tradizionale concezione della bellezza femminile che è il risultato di ore di preparazione faticosa.69

Un altro aspetto del romance novel che la scrittrice porta alla luce è l'annullamento della fisicità dell'atto sessuale. Quando la zia racconta a Naomi la sua prima esperienza sessuale, chiaramente avvenuta la notte di nozze, la descrive così: “after he had gently pulled back the sheets, she had felt a thunderclap melting her and a thick tenderness deep inside. It was like a fairy tale, and of course love is like a fairy tale, as she always told her niece”70. In questa rappresentazione magica e favolosa mancano i riferimenti alla sessualità e quindi alla realtà dell'esperienza. La narrativa romantica manipola il sesso per i lettori che hanno vergogna dei loro stessi desideri sessuali o, come nel caso di Gloria, neanche li conoscono.

Nella figura di Bunny Mix, la famosa scrittice, convergono la parodia della narrativa e della poesia romantica. La sua opera viene presentata così:

65 Ivi, p. 43. 66 Ibid.

67 J. WINTERSON, Boating for Beginners, ed. cit., p. 42. 68 Ibid.

69 G. RUBINSON, The Fiction of Rushdie, Barnes, Winterson and Carter: Breaking Cultural and Literary Boundaries in the Work of Four Postmodernists., McFarland & Company, Jefferson 2005, p. 122.

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