• Non ci sono risultati.

I dischi intercalari sono zone di contatto e adesione tra le membrane plasmatiche di cardiomiociti contigui e sono costituiti da giunzioni di membrana altamente specializzate: le giunzioni aderenti, i desmosomi e le giunzioni comunicanti.

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "I dischi intercalari sono zone di contatto e adesione tra le membrane plasmatiche di cardiomiociti contigui e sono costituiti da giunzioni di membrana altamente specializzate: le giunzioni aderenti, i desmosomi e le giunzioni comunicanti. "

Copied!
2
0
0

Testo completo

(1)

ABSTRACT:

Le cardiomiopatie sono patologie del cuore associate a disfunzione cardiaca, caratterizzate da alterazioni strutturali a carico dei cardiomiociti e della loro organizzazione tessutale..

I dischi intercalari sono zone di contatto e adesione tra le membrane plasmatiche di cardiomiociti contigui e sono costituiti da giunzioni di membrana altamente specializzate: le giunzioni aderenti, i desmosomi e le giunzioni comunicanti.

In questo studio è stato analizzato il rimodellamento dei dischi intercalari in corso di cardiomiopatia ipertrofica e dilatativa ereditaria, utilizzando i modelli sperimentali di criceti cardiomiopatici UMX7.1 e TO2, geneticamente privi del δ-sarcoglicano.

L’analisi ultrastrutturale di cuori di criceti cardiomiopatici ha evidenziato la disorganizzazione tissutale nei cuori di criceti UMX7.1, con dischi intercalari disorganizzati e aumentati di numero. Nei cuori di criceti TO2 si è rivelata peculiare la presenza di desmosomi e giunzioni comunicanti anche a livello della membrana laterale di cardiomiociti adiacenti.

L’analisi immunoistochimica ha evidenziato un aumento di espressione di N-caderina e β-catenina nei criceti UMX7.1 rispetto ai controlli, mentre nei criceti TO2 è risultata peculiare la distribuzione di connessina 43 a livello delle membrane laterali dei cardiomiociti.

Sono stati quindi analizzati mediante immunoistochimica campioni di tessuto miocardico provenienti da quarantaquattro pazienti sottoposti a trapianto cardiaco affetti da cardiomiopatia dilatativa idiomatica, da cardiomiopatia dilatativa genetica nota; da cardiomiopatia dilatativa secondaria e infine da cardiomiopatia ipertrofica idiopatica.

L’analisi immunoistochimica ha rilevato un aumento di espressione di N-caderina importante nelle cardiomiopatie dilatative secondarie e meno diffuso negli altri casi, e un uniforme aumento di β-catenina. Inoltre nella maggior parte dei casi analizzati è stata osservata una delocalizzazione di connessina 43 a livello della superficie laterale dei cardiomiociti.

Considerate, infine, le evidenze cliniche e sperimentali che supportano il ruolo antiinfiammatorio e cardioprotettivo degli acidi grassi ω-3, in questo studio si è voluto analizzare l’effetto che una dieta arricchita di acidi grassi ω-3 ha sul rimodellamento cardiaco in modello sperimentale di criceti UMX7.1.

Criceti cardiomiopatici UMX7.1 e criceti sani sono stati nutriti con dieta standard, mentre un altro gruppo di criceti CMPH è stato invece nutrito con dieta arricchita in ALA. E’ stata analizzata l’espressione delle molecole del disco intercalare mediante western blotting, analisi immunoistochimica e analisi ultrastrutturale; tali analisi hanno mostrato complessivamente che la dieta arricchita in ALA ripristina almeno in parte l’organizzazione strutturale del tessuto miocardico in criceti cardiomiopatici.

In conclusione in questo studio è stato analizzato il rimodellamento dei cardiomiociti

in corso di cardiomiopatia sperimentale e umana ed è stato dimostrato l’effetto

benefico di una dieta arricchita in acidi grassi ω-3 sulla struttura dei dischi intercalari

e sulla loro composizione molecolare, suggerendo, quindi, il potenziale uso di acidi

(2)

grassi ω-3 nella prevenzione di aritmie potenzialmente dannose in corso di patologie

cardiache.

Riferimenti

Documenti correlati

In modo analogo possiamo pensare di iniettare idealmente delle lacune nella regione di svuotamento per controllare I r indipendentemente dal valore di V r – e pertanto

Con il saggio Dal soggetto alla traduzione: il contributo di Domenico Jervolino per una ermeneutica psicoanalitica, Martini prende in esame i testi nei quali lo

The effects of the combined treatment of Compound X and IM on total number of viable K562 cells in LC1 incubated in hypoxia and on the maintenance... To prevent the

Il lavoro, attraverso l’analisi di 217 pazienti con sospetta neoplasia faringo-laringea afferiti presso la Clinica Otorinolaringoiatrica della Fondazione IRCCS Policlinico San

Per poter confrontare i risultati di queste analisi ora anche da un punto di vista quantitativo si è deciso di condurre analisi geometricamente non lineari

Dal momento che tale parametro deriva dalla media delle lunghezze delle singole delaminazioni critiche che propagano all’interno della giunzione, si può riscontrare che l’andamento

La seconda parte del primo capitolo, presenta una rassegna dei più importanti contributi teorici in materia di brand community con lo scopo di illustrarne le principali

Il mio elaborato finale si compone dunque di tre parti: una breve introduzione alla cultura tradizionale, fondamentale per la comprensione del comportamento del popolo