Dpp - Documento preliminare all’avvio della progettazione
Introduzione
Il lavoro svolto nasce dall’esigenza di riqualificare e rivalutare il Poligono di Tiro a Segno di Pisa, in Viale delle Cascine, zona San Rossore, (PI).
Ad oggi la struttura, anche se frequentemente utilizzata versa in condizioni di abbandono in alcune delle sue parti; essa comprende un edificio del 1860 circa, in cui si trovano gli uffici, e gli impianti di tiro a 50 m, e ad aria compressa; un impianto di tiro in galleria a 50 m, un impianto di tiro a 25 m, e un impianto di tiro a 200 m.
I poligoni di tiro a segno sono delle aree attrezzate, ed utilizzate per svolgere esercitazioni di tiro con armi da fuoco, cioè macchine tecnico-balistiche atte a lanciare un proiettile utilizzando la energia cinetica dei gas prodotti dalla carica di lancio, la cui reazione chimica avviene nella bocca di fuoco; ed armi ad aria compressa, o a gas compresso.
Le armi devono avere due qualità importanti:
- Qualità Balistiche
=> la precisione;
=> l’attitudine dell’arma a realizzare rose di tiro di piccole dimensioni;
=> la massima gittata ottenibile;
=> la potenza, determinata dagli effetti realizzabili sul bersaglio;
=> la forma della traiettoria (tesa oppure curva).
- Qualità Meccaniche
=> la resistenza, leggerezza e rusticità, del materiale;
=> la facilità di maneggio, di trasporto, e conservazione;
=> la rapidità di caricamento e di alimentazione;
=> la sicurezza nello sparo;
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=> la precisione del tiro.
Tornando a parlare di poligoni, sotto il profilo giuridico,ai fini della progettazione, vanno distinti in due categorie:
- Poligoni del Tiro a Segno Nazionale, che devono seguire le direttive tecniche emanate dallo Stato Maggiore dell’Esercito; inoltre devono essere approvati e collaudati dagli organi militari.
- Poligoni di privati o appartenenti ad enti pubblici diversi dal TSN. Per essi non vi è alcuna norma che imponga l’obbligo di approvazione e collaudo.
In particolare, per gli impianti ad aria compressa da 10 m, del TSN, l’Unione Italiana Tiro a Segno (UITS), ha emanato apposite disposizioni.
Sia ben chiaro che è totalmente sconsigliato progettare e costruire poligoni di tiro sviluppando soluzioni inventate o improvvisate, poiché esse non offrono alcuna garanzia di sicurezza; e dunque necessario rivolgersi a tecnici specializzati.
Nella progettazione di un poligono di tiro, è necessario adottare ogni accorgimento atto ad evitare danni alle persone, dovuti a:
- fuoriuscita di proiettili dal poligono;
- rimbalzo pericoloso do proiettili all’interno dell’impianto di tiro;
- sparo accidentale non rivolto verso i bersagli;
- presenza non regolata di persone sulle linee di tiro;
- esplosione di armi con ferimento di persone diverse dal tiratore;
- esplosione di o incendio di residui di sparo e gas di sparo;
- avvelenamento da gas di sparo, vapori o polveri di piombo.
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Un’altra cosa importante è che possono sparare, nei poligoni di tiro, con armi da fuoco, solo le persone munite di porto d’armi regolare, relativo al tipo di arma utilizzata.
Oltre allo studio progettuale è stata condotta un’analisi acustica, svolta con il software Raynoise 3.0, con il quale è stato possibile simulare virtualmente alcune situazioni di utilizzo per verificare ed individuare i materiali migliori, da utilizzare per il rivestimento delle superfici, e quindi garantire il comfort acustico all’interno del singolo impianto di tiro.
Nella tesi, questo studio è stato svolto per l’impianto di tiro al chiuso, per armi di fuoco.
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