TERPENI
Terpeni sono una grande classe di composti organici naturali con più di 30.000 molecole individuate e caratterizzate sino ad oggi.
Vengono definiti anche isopreni poiché sono costituiti dalla ripetizione di unità isopreniche (C
5H
8)x, con x≥2.
Nelle piante svolgono un ruolo importante nell’interazione pianta-pianta, pianta- animale e pianta-microrganismo.
Sull’uomo hanno effetti benefici nel trattamento di varie patologie dell’apparato respiratorio, gastrointestinale e del sistema nervoso.
Dal punto di vista biosintetico, sono prodotti dalla combinazione di un numero progressivo di unità isopreniche derivanti dalla condensazione di gruppi acetilici dell'acetil-coenzima A (acetil-CoA) attraverso la via metabolica dell’acido mevalonico.
Acetile legato all’enzima
Reazione aldolica e idrolisi del legame
acetil-enzima
β-chetoestere
Tioestere aldeide
Fosforilazione dell’alcol primario e
eliminazione facilitata da
ATP
isoprene
EMITERPENI C
5Queste due differenti reattività costituiscono le basi nella biosintesi dei
terpenoidi. IPP e DMAPP sono intermedi molto reattivi; vengono utilizzati in
questa via biogenetica per dare origine a strutture anche molto complesse.
Regola Isoprenica (Wallach, 1887): Appartengono alla classe dei terpeni i composti la cui struttura è scomponibile in unità C5 ramificate denominate isopreniche.
Terpeni ed isoprenoidi
Costituiscono i principi odorosi delle piante
Pistacia Terebinthus
isoprene
Emiterpeni
C5
Monoterpeni
C10
Sesquiterpeni
C15
Diterpeni
C20
Sesterterpeni
C25
Triterpeni
C30
Tetraterpeni
C40
Classificazione dei terpeni
OH OH
OH
OH farnesolo
geranilgeraniolo
squalene
E-fitene
mentolo
taxadiene bisabolene geraniolo
Esempi di composti appartenenti alla classe dei terpeni
2 unità C5
3 unità C5
8 unità C5 4 unità C5
6 unità C5
In base al numero di unità isopreniche si hanno: i monoterpeni, (10 atomi di carbonio), i sesquiterpeni, (15 atomi di carbonio); i diterpeni, (20 atomi di carbonio) i triterpeni, (30 atomi di carbonio), ed i tetraterpeni o caroteni (40 atomi di carbonio)
MONOTERPENI C
10Dalla reazione del Isopentenil pirofosfato (IPP) ed il dimetil allilpirofosfato (DMAPP) si genera il geranil pirofosfato (GPP). Il meccanismo prevede la perdita del gruppo pirofofato (buon gruppo uscente) dal DMAPP e la formazione di un carbocatione allilico stabilizzato per risonanza e che viene attaccato nucleofilicamente dal IPP.
Accoppiamento testa-coda Testa del DMAPP con
Coda di IPP
MONOTERPENI C
10monoterpeni C
10diterpeni C
20tetraterpeni C
40sesquiterpeni C
15triterpeni C
30plastidi
citosol ER
Tricomi ghiandolari
presenti sulla superficie fogliare accumulano e secernono i terpeni (menta, timo , limone)
I monoterpeni comprendono composti aciclici (lineari), monociclici, biciclici, irregolari.
Possono essere classificati in base al loro grado di ossidazione:
Idrocarburi (limonene, pinene)
Alcoli (geraniolo, mentolo, linalolo) Aldeidi (citrale, citronellale)
Chetoni (tujone, canfora, mentone) Fenoli (timolo, carvacrolo)
Alcune molecole sono state identificate non allo stato libero ma in forma legata come glicosidi (es. geranil glucoside).
MONOTERPENI C
10Il GPP isomerizza a neril pirofosfato (NPP) attraverso la formazione dell’intermedio Linalil pirofosfato. GPP, LPP e NPP sono i precursori biosontetici di tutti i monoterpeni. Il meccanismo di isomerizzazione è descritto nello schema seguente.
MONOTERPENI C
10MONOTERPENI C
10Meccanismi di formazione dei monoterpeni ciclici
MONOTERPENI C
10MONOTERPENI C
10Insetticidi:
pinene, piretrina
Attraenti per impollinatori:
Linalolo, cineolo
Deterrenti fogliari:
canfora, cineolo
MONOTERPENI C
10carvacrolo p-cimene
OH
timolo
MONOTERPENI C
10Monoterpeni aromatici
MONOTERPENI C
10I monoterpeni sono composti isoprenici aventi formula bruta C
10H
16.
Sono sostanze volatili e di odore intenso, componenti degli oli essenziali, sono responsabili del sapore e della fragranza di molte piante aromatiche.
Nella pianta hanno un ruolo importante nella facilitazione dell’impollinazione, nella protezione da insetti e infezioni microbiche.
In campo terapeutico il loro uso è limitato alla preparazione di balsamici, antisettici, amari, spasmolitici, sedativi.
Diversi monoterpeni anche se non hanno proprietà terapeutiche sono usati in campo farmaceutico per migliorare odore e sapore dei medicamenti.
Numerose piante che producono terpeni sono usate in campo alimentare come spezie per aromatizzare e rendere più appetibile il cibo.
Vasto campo di applicazione delle piante essenziere è la profumeria
MONOTERPENI C
10Oli essenziali
Possiedono un profilo tossicologico, eco tossicologico e ambientale favorevole, sono classificate come GRAS (“Generally recognized as safe”= generalmente riconosciute come sicure) sia in campo alimentare che cosmetico e oggi riconosciute come tali anche per l’impiego nella protezione vegetale
DEFINIZIONE DA FARMACOPEA
Un olio essenziale è il prodotto della distillazione in corrente di vapore o
dell’idrodistillazione, o della distillazione secca di una pianta o talune sue parti o,
nel caso di prodotti agrumari, mediante opportuni processi meccanici a freddo
Il maggior numero di monoterpeni sono otticamente attivi e ci sono numerosi esempi dove le forme enantiomeriche dello stesso composto possono essere isolate da differenti fonti
I singoli enantiomeri producono differenti risposte biologiche, soprattutto verso i recettori olfattivi del naso, ad esempio il (+)-limonene alle arance e il (-)-limonene ai limoni.
MONOTERPENI C
10Oli essenziali
alambicco
soxhlet
COMPOSIZIONE CHIMICA
La definizione che precisa le modalità e la tecnologia di ottenimento limita anche i composti in termini di volatilità che compongono gli O.E..
I principali oli essenziali sono classificabili in due gruppi:
Gli oli che contengono sostanze di natura terpenoidica (via del mevalonato) Gli oli composti da sostanze di natura aromatica (via dello shikimato)
Essi sono soprattutto costituiti da:
mono e sesquiterpenoidi,
fenoli semplici e fenilpropanoidi volatilizzabili in corrente di vapore
Oli essenziali
Oli essenziali
Gli oli essenziali hanno una rilevante importanza commerciale e il loro principale uso è in profumeria e cosmetica e come spezie negli alimenti.
Hanno un uso nell’industria farmaceutica come odoranti o per dare un sapore gradevole ai farmaci.
Gli oli essenziali o i composti puri sono farmacologicamente attivi
effetti balsamici, antinfiammatori, antispastici, analgesici, antimicrobici, ansiolitici,
attività antiparassitaria, revulsiva ed eccitante del sistema nervoso centrale,
digestive, drenanti, tonificanti, cicatrizzanti, immunostimolanti, mucolitiche ed
espettoranti
ATTIVITÀ BIOLOGICA
I componenti degli O.E. vengono assorbiti dall’organismo umano (ed animale) secondo modalità simili.
I costituenti degli O.E. hanno basso P.M., sono lipofilie volatili a temperatura ambiente.
Queste proprietà fanno sì che l’organismo umano possa assumere O.E. attraverso diverse vie: per semplice inalazione perché vaporizzati nell’aria, oppure per ingestione o ancora assorbiti attraverso la pelle, come tali oppure sottoforma di ingredienti di creme o pomate. Grazie alla loro elevata lipofilia e alle loro ridotte dimensioni molecolari, i componenti degli O.E. attraversano facilmente la membrana cellulare[che è lipofila], ed entrano nel circolo sistemico. Gli O.E.
hanno la capacità di superare agevolmente la barriera emato-encefalica, giungendo direttamente a contatto con le cellule nervose. E’noto dalla letteratura che la stereochimica di parecchi componenti degli O.E influenza notevolmente l’interazione con le cellule nervose, ad es. gli enantiomeri del limonene o del pinene agiscono in modo diverso sulle cellule nervose
Oli essenziali
Oli essenziali
Arancio amaro
Citrus aurantium var. amara (Rutaceae)
Droga: buccia essiccata dei frutti (spremitura) Conenuto di olio: 0.5-2.5 %
Costituenti principali (%): (+)-limonene (92-94) e mircene (2)
Usi: aromatizzante
Oli essenziali
Eucalipto
Eucalyptus globulus (Myrtaceae) Droga: foglie fresche
Conenuto di olio: 1-3 %
Costituenti principali (%): cineolo (=eucaliptolo) (70-85) e a-pinene (14)
Usi: Decongestionante; Antisettico;Tonificante
Le conifere del genere Pinus producono la “trementina”, una oleoresina viscosa che si ottiene per incisione del tronco delle piante. Per distillazione della oleoresina si ottiene l’essenza di trementina ed un residuo solido chiamato colofonia. L’essenza di trementina per uso medicinale si ottiene principalmente dal Pinus palustris (costituenti principali (+)-α-pinene e β-pinene). Questa sostanza è usata come rubefacente in linimenti per malattie reumatiche ed, opportunamente diluita, viene utilizzata in inalazioni per ridurre le secrezioni bronchiali.
Oli essenziali
Oli essenziali
I prodotti fitosanitari a base di oli essenziali presentano vantaggi quali la rapida volatilizzazione e la trascurabile residualità che li rendono prodotti a basso impatto ambientale e quindi proponibili per l’uso in agricoltura integrata e biologica.
l’olio di chiodi di garofano è autorizzato in Italia per l’uso come fitosanitario antifungino in post raccolta su pomacee;
l’olio di menta come antigerminativo delle patate.
Oli essenziali
Gli oli essenziali più promettenti come antifungini da usare in post-raccolta includono quelli di:
basilico (Ocimum basilicum) finocchio (Foeniculum vulgare) timo (Thymus vulgaris)
origano (Origanum vulgare)
Aromatici ed efficaci
Innovazioni fitoiatriche: i terpeni, sostanze naturali efficaci contro la botrite della vite, sia da vino, sia da tavola
allilbenzene
Anticrittogamico, Nematocida LD50 orale su ratto pari a 3.600 mg/kg.
LD50 su femmine di topo pari a 1.190 mg/kg, mentre su femmine di ratto di 900
mg/Kg.
eugenolo geraniolo carvacrolo
Donatello Sandroni © AgroNotizie
Eugenolo, Geraniolo e Timolo agiscono sulla germinazione delle spore (di B.
cinerea), sul micelio e sulla crescita delle ife mediante l’effetto diretto sulle pareti, le membrane e gli organi delle cellule del patogeno.
Per la loro natura lipofila, la modalità d’azione primaria di Eugenolo, Geraniolo e Timolo consiste nella disgregazione della membrana cellulare del fungo patogeno, che è associata alla capacità di dissolvere i lipidi con conseguente fuoriuscita delle sostanze cellulari, lisi e morte della cellula.
Efficacia nella difesa della botrite della vite
allilbenzene
Al momento l'unico formulato commerciale registrato che contenga eugenolo, geraniolo e timolo è 3Logy di Sipcam Italia (Reg. n. 16480 del 16/03/2016), una sospensione di capsule, anch'esse di origine naturale, che contiene le tre sostanze attive in ragione di 33 g/L di eugenolo e 66 g/L sia di geraniolo sia di timolo.
La sua applicazione specifica è contro la botrite della vite, sia da vino, sia da tavola, contando su intervalli di sicurezza pari a 3 e 7 giorni rispettivamente. Per le tre molecole non sono stati fissati limiti di legge quanto a residui.