• Non ci sono risultati.

Rassegna Stampa. venerdi 23 ottobre Servizi di Media Monitoring

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "Rassegna Stampa. venerdi 23 ottobre Servizi di Media Monitoring"

Copied!
22
0
0

Testo completo

(1)

venerdi 23 ottobre 2020

Rassegna Stampa

Servizi di Media Monitoring

(2)

Time: 22/10/20 23:16

IL_MATTINO - BENEVENTO - 24 - 23/10/20 ----

24

Venerdì 23 Ottobre 2020 ilmattino.it

Primo Piano Benevento M

IL VERTICE

Paolo Bocchino

La città chiude, i centri della pro- vincia no. Il vertice a Palazzo del Governo sull’attuazione del Dpcm 18 ottobre termina con po- sizioni differenti. L’ufficialità ar- riverà solo oggi dopo un nuovo round di consultazioni sull’asse questura-prefettura-Palazzo Mosti che metterà il sigillo alle decisioni. L’orientamento com- plessivo è emerso nel corso della riunione di Comitato per l’ordi- ne pubblico e la sicurezza indet- ta dal prefetto Francesco Anto- nio Cappetta. «I sindaci dei co- muni della provincia non hanno ritenuto di avvalersi della possi- bilità prospettata dall’ultimo de- creto del premier» ha annuncia- to Cappetta al termine del con- fronto che ha visto al tavolo i pri- mi cittadini di Benevento Cle- mente Mastella, Montesarchio Franco Damiano, Telese Terme Giovanni Caporaso e Airola Mi- chele Napoletano, accompagna- ti dai referenti delle polizie loca- li. Per San Giorgio del Sannio era presente un delegato. Fasce tri- colori concordi nel non ritenere urgente l’adozione di ulteriori misure restrittive, tanto più alla luce dell’ordinanza varata pro- prio ieri dal governatore De Lu- ca che impedirà da stasera ogni spostamento a partire dalle 23.

La fascia per le chiusure di stra- de e piazze a rischio assembra- menti viene così a restringersi a sole due ore, con eventuale ini- zio alle 21 così come da disposi- zioni nazionali. Una sovrapposi- zione normativa che ha ridotto la portata del decreto governati- vo, almeno per i centri sanniti.

LA LINEA

«Al momento non ravvisiamo la

necessità di individuare partico- lari aree da interdire - dice il sin- daco telesino Giovanni Capora- so - Chiudere alcune aree per so- le due ore non avrebbe molto senso. Siamo comunque impe- gnati nel monitoraggio conti- nuo della situazione, pronti ad assumere provvedimenti nel ca- so si rendessero urgenti». Capo- raso ha invece segnalato al tavo- lo la necessità di intervenire su una pratica diffusa tra i giovani, problematica condivisa dagli omologhi: «Molti ragazzi sono abituati ad acquistare bibite e al- colici negli esercizi commerciali tradizionali durante la giornata e a consumarli insieme in luoghi meno in vista del paese. È oppor- tuno vigilare su tali zone che possono presentare criticità fi- nanche peggiori di strade e piaz- ze». Sulla stessa lunghezza d’on- da il sindaco di Montesarchio Franco Damiano: «Per il mo- mento nessuna chiusura. Sul ter- ritorio non abbiamo situazioni tali da richiedere misure ulterio- ri rispetto a quanto già facciamo costantemente. Il continuo acca- vallarsi di norme dei diversi li- velli istituzionali ha peraltro re- so quasi ininfluente l’adozione

di interdizioni che esplichereb- bero effetti per poche ore».

IL CAPOLUOGO

Di diverso avviso il sindaco di Benevento Clemente Mastella che annuncerà oggi con un mes- saggio alla città le misure in vi- gore da stasera alle 21. Si tratterà con molta probabilità dell’ado- zione di divieti di stazionamen- to che riguarderanno, come anti- cipato, i vicoli del centro storico, i viali Mellusi e Atlantici, San Modesto al rione Libertà e, novi- tà delle ultime ore, potrebbero investire anche la centralissima piazza Risorgimento dove sono soliti radunarsi le comitive gio- vanili. Permesso il solo transito e l’accesso a residenze e attività commerciali negli orari consen- titi. Saranno comunque il dop- pio vertice in questura e in pre- fettura in programma questa mattina e la successiva ordinan- za sindacale a chiarire i dettagli delle decisioni. Provvedimenti che si inseriscono in un contesto epidemiologico che il digì dell’Asl Gennaro Volpe presente al summit non ha esitato a defi- nire «difficile e grave», invocan- do quindi «la massima collabo- razione da parte di tutti». Guar- dia altissima dunque e azioni di contrasto al virus che sembrano soltanto all’inizio. Non a caso il prefetto Cappetta, interpellato in merito dai cronisti, ha lascia- to intravvedere prossime limita- zioni anche per la ormai vicina commemorazione dei defunti:

«Non è stato oggetto del confron- to odierno, lo faremo in una prossima occasione - ha spiega- to - ma è innegabile che la ricor- renza dell’1 e 2 novembre com- porti un rischio di assembra- menti di cui, in una fase come questa, sia pure a malincuore non possiamo non tenere con- to».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Ansia, attacchi di panico e depressione nuova sfida anti-Covid delle psicologhe

Piazze e vicoli vietati stretta anti-contagio

La pandemia, i nodi

Scuola, i rebus lezioni in presenza e rinnovo degli organi collegiali

L’associazione «Presepe vivente di Pietrelcina» ha deciso di annullare la XXXIII edizione della sacra

rappresentazione natalizia. A spingere gli organizzatori a non allestire uno dei presepi più conosciuti e visitati in Italia, è da attribuire all’emergenza pandemica. «Purtroppo le norme di contenimento del virus - è scritto in una nota - sono incompatibili con l’organizzazione dell’evento.

Per come è strutturato il nostro presepe non potremmo garantire la regola base delle norme anti-Covid: il

distanziamento. Inoltre l’evolversi della situazione, che comporta continui

aggiornamenti dei Dpcm, ci pone in una posizione di insicurezza fino ai giorni della rappresentazione, correndo il rischio di dover annullare l’evento all’ultimo momento».

La nota si chiude con il

rammarico dei promotori «per non poter accogliere le migliaia di visitatori che da anni

arrivavano a Pietrelcina il 27, 28 e 29 dicembre, per visitare il presepe ospitato dove è nato Padre Pio. Siamo rattristati, ma la sicurezza e la salvaguardia della salute di figuranti e visitatori vengono prima di tutto». L’associazione conclude con la speranza di continuare a lavorare per promuovere altri eventi, «fiduciosi che tutto torni al più presto alla normalità».

Donato Faiella

© RIPRODUZIONE RISERVATA

IL SERVIZIO

Stefania Repola

Il sindaco Clemente Mastella ieri ha pubblicato sul suo profilo Fa- cebook i numeri di telefono del team di psicologhe che a titolo gratuito saranno a disposizione della cittadinanza. Si tratta di Ma- ria Giovanna Pagliarulo (3343987696), Mariacarla Di Gio- ia (3498675449), Sara Perugini (3201934202), Antonella Masiel- lo (3402209554) e Valentina Ric- ciardi (3283083001) psicologhe che fanno parte dell’associazio- ne «Progetto Vita» che si occupa anche di altri servizi di volonta- riato in questo periodo di emer- genza, tra cui la spesa a domici- lio, il supporto agli anziani e la di- stribuzione di mascherine. Il ser- vizio di supporto telefonico era già stato attivato durante il pri- mo lockdown con ottimi risulta- ti. Tantissimi sono stati, infatti, i contatti telefonici, a testimonian- za del fatto che si vive in una fase critica dal punto di vista econo- mico, ma anche sociale.

LE ESPERTE

Drammatica è la situazione degli anziani come confermato da Ma- ria Giovanna Pagliarulo compo- nente del team e dipendente dell’Ics Maugeri di Telese Terme.

Attacchi di panico, ansia, sindro- mi depressive, cattivo umore, de- siderio di piangere, stanchezza e inappetenza. Sono questi alcuni dei disturbi rilevati. «Abbiamo ri- cevuto - dice la psicologa - alme- no tre chiamate di persone che minacciavano atti autolesionisti- ci e in questo caso abbiamo aller- tato prontamente gli organi pre- posti e gli psichiatri dove erano

in cura». Il Covid amplifica le dif- ficoltà soprattutto di persone che vivono da sole e che sono alle pre- se con problemi economici o che hanno perso il lavoro: «Andiamo ad aprire un vissuto drammatico - continua - per questo siamo molte attente a percepire se esi- ste un pericolo in più. Ci sono de- gli indici più preoccupanti rispet- to a una telefonata di sfogo, biso- gna essere sempre molto attente e avere una certa pratica e sensi- bilità rispetto a ogni situazione».

Il vero dramma riguarda gli an- ziani: «Abbiamo costatato un peggioramento dei sintomi co- gnitivi e tanta solitudine. I più giovani in questo sono avvantag- giati perché riescono a ridurre le distanze con internet. Altro

aspetto che notiamo rispetto alla prima fase è che vi è molta più confusione, mancanza di speran- za, di fiducia, le persone si sento- no barcollare nel buio. Sono stan- che e demotivate ma il fatto che possono aver trovato un punto di riferimento in noi le rincuora».

Molti argomenti trattati esulano dalla psicologia e attengono le di- namiche familiari: «C’è chi ci do- manda per esempio come devo- no far capire al proprio figlio che non bisogna uscire o in alcuni ca- si chiedono suggerimenti per spiegare la gravità della situazio- ne che stiamo attraversando». Di- versi sono anche i giovani che si sono rivolti al servizio: «Parados- salmente credono di avere mol- tissime notizie - aggiunge la psi- cologa- ma poi concretamente non ne hanno. Noto che sono confusi e non hanno informazio- ni con fondamenti scientifici ri- spetto al Covid e noi cerchiamo di fornirle, sentiamo ragazzi sprezzanti del pericolo che parla- no di semplice influenza ignoran- done le conseguenze e altri che mostrano forte preoccupazione e chiusura sociale».

L’ASSESSORE

Speranza e serenità sono le cose di cui la gente ha bisogno e que- sto servizio proverà a tendere una mano seppur da lontano. A confermarlo è l’assessore alle Po- litiche Sociali Luigi Ambrosone:

«Si è dimostrato molto utile - dice - continueremo a far sentire ai cittadini la nostra vicinanza con ogni mezzo. Questo virus spaven- ta per tutti gli effetti che può pro- durre. Le persone sono disorien- tate, ma è necessario mantenere la calma, poter essere sempre in- formati e non sentirsi soli ad af- frontare questa situazione».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

CAPPETTA: «NON SONO ESCLUSE POSSIBILI LIMITAZIONI

ANCHE IN OCCASIONE DELLA RICORRENZA DEI DEFUNTI»

L’ISTRUZIONE

Antonio N. Colangelo Riapertura delle elementari ed elezioni degli organi collegiali.

Questi i principali nodi da risol- vere per gli istituti scolastici del territorio, chiamati a fronteggia- re una nuova ondata di incognite e polemiche, in aggiunta ai timo- ri derivanti dalla curva epide- miologica in costante ascesa. Il tema più caldo è senza dubbio quello relativo all’eventuale ri- torno in aula per le scuole prima- rie, inizialmente annunciato dal governatore De Luca e successi- vamente divenuto oggetto di ac- curate riflessioni tuttora in cor- so. Nei piani iniziali del presiden- te regionale, infatti, la ripresa delle lezioni in presenza alle ele- mentari figurava in calendario per lunedì, e la notizia era stata accolta con un sospiro di sollievo dai familiari degli alunni, ai qua- li l’improvviso stop all’insegna- mento tradizionale aveva impo- sto un nuovo confronto con una didattica a distanza mai gradita e considerata inadatta alle fasce d’età più giovani. La tanto ago- gnata conferma, tuttavia, non è mai giunta e a questo punto la ri- presa è da considerarsi in bilico, soprattutto perché legata ai nu- meri dei contagi che non accen- nano a calare. Il futuro delle me- die, dunque, resta un gigantesco punto interrogativo ed è facile immaginare che se non dovesse- ro esserci sviluppi nelle prossi- me ore, l’idea potrebbe anche tramontare definitivamente.

LA MOBILITAZIONE

Un’ipotesi, quest’ultima, non gradita ai tanti genitori già sul

piede di guerra a causa di alcuni disservizi alle piattaforme vir- tuali e delle note problematiche nel reperire la strumentazione tecnologia necessaria, e pronti a tornare in piazza per esprimere dissenso nei confronti dell’attua- le situazione di stallo. Difatti, do- po le manifestazioni di protesta dei giorni scorsi in piazza Risor- gimento e all’esterno del plesso scolastico «Pietà», le famiglie so- no già in fermento per organizza- re un ulteriore presidio, stavolta previsto per lunedì mattina nei dintorni del Convitto nazionale

«Giannone» di piazza Roma, nel caso in cui le scuole dovessero ri- sultare chiuse anche la prossima settimana. A protestare, però, ci sono anche gli studenti. Stamat-

tina, alle 10, infatti, in piazza Ri- sorgimento si terrà una manife- stazione dell’Uds Benevento per chiedere maggiori investimenti nei trasporti, tecnologia e con- nessione gratuita per i ragazzi in didattica a distanza. In attesa di novità, a oggi battenti riaperti in asili nido e materne, mentre nel- le altre scuole si procede con la Dad, ed è in questa direzione che si muovono gli Ic cittadini, come dimostrato dalla «Moscati» che ha annunciato l’attivazione di una nuova piattaforma per l’in- segnamento virtuale nelle pri- marie, operativa da lunedì, pro- prio il giorno in cui le elementari avrebbero dovuto ottenere l’ok al rientro tra i banchi.

LE ELEZIONI

Per il rinnovo degli organi colle- giali, sfumata l’iniziale ipotesi ministeriale di svolgere obbliga- toriamente in presenza le elezio- ni relative ai consigli di istituto e di classe (eventualità che aveva causato un braccio di ferro tra di- rigenti e Ministero e su cui era in- tervenuta la senatrice Sandra Lo- nardo), alle scuole è stata conces- sa totale liberà sulle modalità di voto. Due le strade percorribili:

voto in presenza dove non è pre- visto un considerevole numero di votanti, nel pieno rispetto del- le norme anti-Covid e provveden- do alla sanificazione, o votazioni virtuali, scelta che dovrebbe es- sere adottata dalla maggioranza degli istituti. In quest’ultimo ca- so, la complicazione potrebbe es- sere rappresentata dall’indivi- duazione di una piattaforma a pagamento in grado di garantire trasparenza e segretezza del vo- to. Il dato certo è che entro il 31 ottobre bisognerà aver ultimato la tornata elettorale.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

«Troppi rischi», annullato il presepe vivente

Pietrelcina

IL SUPPORTOMaria G. Pagliarulo

ASSISTENZA GRATUITA MASTELLA PUBBLICA NOME E TELEFONINI DELLE PROFESSIONISTE PAGLIARULO: «IL VIRUS AMPLIFICA LE DIFFICOLTÀ»

`

Mastella oggi annuncia le misure le «zone rosse» scattano alle 21

`

I centri della provincia decidono di non attuare il decreto del premier

IL PREFETTOCappetta nel vertice svoltosi ieri sul nuovo Decreto

IL SIT-INLa recente protesta

ANCORA INCERTA LA RIAPERTURA DELLE ELEMENTARI I GENITORI PRONTI A PROTESTARE CONTRO LA DAD

(C) Ced Digital e Servizi | ID: 01086800 | IP ADDRESS: 79.10.24.73 carta.ilmattino.it

7e9426c16e9a53a48a837e956fc73efc

(3)

VENERDÌ 23 OTTOBRE 2020

7 SANNIO

Sempre più affollato il padiglione "Santa Teresa", Area Covid-19 del 'San Pio': ieri saliti a 85 i pazienti ospedalizzati nonostante due dimissioni di degenti sanniti a causa di altri 7 rico- veri in 24 ore: di cui tre riguardanti pazienti del beneventano e quattro da fuori provincia.

Considerando che il target per il nosocomio stabilito dalla Protezione Civile Regionale è pari a 89 posti, il livello di affollamento è davvero pesante. Dal referto bollettino Asl emersi ieri 413 positivi. Salite a 202 guarigioni. Refertarte 47 nuove infezioni e 19 guarigioni a denota- re una ulteriore circolazione del Sars-Cov-2 sul territorio.

Una accelerazione della circolazione virale peraltro confermata anche per il territorio regionale dove ieri sono stati refertati 1.451 nuovi casi di positività e 75 guarigioni con un crescente livello occupazione terapie intensive e letti di degenza.

‘San Pio’ / In 24 ore altri sette ricoveri al padiglione ‘Santa Teresa’, di cui tre per pazienti sanniti

Area Covid-19, ottantacinque ospedalizzati

Indignata "dalla mancanza di interlocuzione da parte dell'Asl di Benevento" Nunzia Cillo, con- cittadina sannita, domiciliata in città presso la casa dei genitori,

risultata positiva a seguito di tampone al Sars-Cov-2.

"Sono risultata positiva al Sars- Cov-2 lo scorso 10 ottobre e attendo il secondo tampone per

conoscere come mio diritto la mia attuale situazione. Ho cerca- to invano di ottenere risposte dall'Asl, telefonando più volte, ma nessuno ha alzato la cornetta del telefono per rispondermi. Ho i miei genitori a loro volta in qua- rantena e mia madre ha avuto un incidente domestico dovendo ricorrere all'automedicazione e non potendo venire curata, vista la situazione in modo adeguato",

ci ha testimoniato.

"Ritengo che questa situazione sia inaccettabile e che il compor- tamento degli addetti Asl sia ina- deguato, non efficiente e incivile e tale da compromettere il diritto alla salute e non soltanto quello mio e dei miei genitori. Una situazione così genera fattori di insicurezza e può portare le per- sone alla disperazione", ha detto la donna.

Debbo anche dire che ho tele- fonato alla Municipale per chie- dere aiuto, mi hanno risposto e consigliato di andare io diretta- mente all'Asl ma se sono positiva come posso farlo? E' una situa- zione inaccettabile quella che sto vivendo io e i miei genitori che essendo entrati in contatto con me sono in quarantena ma non sanno se hanno davvero contratto l'infezione virale e dunque

andrebbero sottoposti a tampone e invece come me non hanno alcuna risposta, di nessun tipo.

Una situazione incresciosa e grave", la conclusione di Nunzia Cillo, giustamente esasperata da un disservizio oggettivamente pesante e di impatto durissimo rispetto chi attende di essere sot- toposta a tampone per ricevere risposte sulle proprie condizioni di salute.

«Attendo secondo tampone ma all’Asl nessuno risponde»

L’intervento La testimonianza-denuncia di paziente positiva al Sars-Cov-2 domiciliata nel capoluogo

L’indignazione di una cittadina: «In quarantena con i miei genitori, che attendono insieme a me di essere sottoposti ad un test»

Nell’ambito di controlli nel settore agroalimentare con particolare riguardo alla commercializzazione e somministrazione dei pro- dotti ittici, i militari del N.I.P.A.A.F (Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale) Gruppo

Carabinieri Forestale di Benevento, congiuntamen- te al personale della

Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Torre del Greco, hanno accertato presso due ristoranti della Provincia di Benevento, inadempienze relative all’assenza di documentati

validi ai fini della tracciabili- tà dei prodotti (crostacei, pesce e molluschi), detenu- ti per la successiva sommi- nistrazione.

Sono state elevate sanzio- ni amministrative per un importo pari ad Euro 3.000 e sottoposti a sequestro amministrativo di circa 90 chilogrammi di prodotti itti- ci, sia freschi che congelati.

I controlli relativi alla filie- ra agroalimentare continue- ranno anche nelle settima- ne successive, al fine di tutelare i consumatori san- niti, attraverso la tutela del- l’origine e della qualità dei prodotti locali.

Alimenti non tracciabili, mltati due ristoranti

Carabinieri Forestali e Capitaneria di Porto Sequestrati novanta chili di prodotti ittici

In udienza il perito balistico Giuseppe Cristofaro che ha duellato con la difesa di Massaro su proiettili e reperti test

(ant.tret) Matarazzo, il pastore di Frasso Telesino freddato forse per vendetta dopo una violenza su minore per la quale aveva già scontato la pena in carcere, fu ucciso da un proiettile che gli trapassò il cuore. Un altro dei colpi sparati da un 357 magnum lo aveva invece solo ferito al braccio. Sui proiettili e sulla balistica ieri battaglia in udienza, dove è stato ascoltato il perito Giuseppe Cristofaro. La sua relazione è stata il frutto di un sopralluogo sulla scena del cri- mine e di test effettuati successi- vamente. Sulla scena raccolse tre

reperti, di cui due poco danneg- giati. Un proiettile era conficcato nel sedile della Golf guidata dalla vittima. Un altro aveva centrato una fioriera. La compa- tibilità tra l'arma sequestrata a Massaro (uno degli imputati nel processo per concorso in omici- dio volontario) è stata acquisita dal perito attraverso l'utilizzo dei proiettili test, una metodologia della balistica forense che è stata fortemente contestata dalla dife- sa del Massaro che ha messo in dubbio l'identità tra proiettile test e reperto, sulla cui identità si fonda la tesi del perito.

Nell'udienza ieri ha sfilato anche la teste-chiave del pm

Sansobrino. La donna, che abita a circa un chilometro dal luogo del delitto, ha riferito di aver incontrato quella sera un auto che procedeva a velocità soste- nuta. Quasi le sfondava il can- cello di casa. Lei stessa comun- que le agevolò la manovra e i passeggeri di quell'auto la rin- graziarono con il classico gesto di cortesia che si compie per rin- graziare dal finestrino dell'auto.

E il modello della vettura? La difesa ha incalzato molto M.T.R.

su un cambiamento di versione

in fase di indagine: prima Croma, poi Bmw. Ieri comun- que in udienza la donna ha con- fermato che si trattava di una Fiat Croma con la targa coperto da scotch marroncino del model- lo di quello che si usa per gli imballaggi.

La donna ha riconosciuto Nasta (l'altro indagato nel proce- dimento), non Massaro. Secondo la sua versione accanto al guida- tore c'è era una persona esile e piuttosto giovane, mentre all'epoce dell'assassinio di Matarazzo Massaro aveva 57 anni.

Delitto Matarazzo, battaglia sui proiettili

Divieto di movida

Attesa oggi ordinanza

Sarà possibile raggiungere i locali ma solo servizio al tavolo senza sostare all'aperto Prefettura

Ieri Comitato Pubblica sicurezza con amministratori e forze dell’ordine

Nuova stretta sulla Movida in città: quanto emerso ieri al tavo- lo in Prefettura del Comitato Pubblica Sicurezza con ammini- stratori e forze dell'ordine per questo fine settimana nel capo- luogo. Presenti esponenti non solo del Comune capoluogo ma anche degli altri centri di dimensioni maggiori della pro- vincia (Sant'Agata de'Goti, Telese Terme, Montesarchio, San Giorgio del Sannio) ma solo da parte dell'ente comunale capoluogo, su impulso del primo cittadino, si è espressa la volontà di avvalersi della facol- tà prevista dagli ultimi Dpcm di chiudere quasi ermeticamente le strade che per loro caratteristi- che si presentano come tali da rendere più facile il formarsi di assembramenti. Programmata dunque la decisione di chiudere al passeggio e alla sosta a piedi le vie del centro storico di Benevento, tra piazza Piano di

Corte e piazza Arechi. Gli avventori dei locali potranno accedervi e potranno entrare al loro interno per il servizio al tavolo ma dovranno evitare di uscire all'aperto se non per andare via. Non sarà possibile intrattenersi in strada e dinanzi i locali: non sarà possibile in altri termini la Movida, nel senso anche etimologico del termine.

Alla stregua delle ultime ordi- nanze regionali peraltro entro le 23 i locali dovranno non vedere più avventori al loro interno, e entro le 23,30 gli esercenti dovranno terminare le operazio- ni relativa alla chiusura degli esercizi ed essere già andati via.

Una situazione di compressio- ne dei diritti e delle abitudini e di compressione del bel vivere, ma purtroppo la situazione epi- demiologica è tale che sia in ambito locale che regionale si è inteso prendere decisioni draco- niane ma inevitabili.

Municipale / Determinato ad andare avanti in una situazione complessa, il comandante Fioravante Bosco

"Il Corpo della Polizia Municipale di Benevento sta affrontando una emergenza sanitaria che coin- volge tutti e che è potenzialmente di maggiore impatto per chi fa servizio pubblica sicurezza ed è di frequente all'esterno ma è nostro dovere conti- nuare a garantire i servizi di vigilanza".

Questa la posizione del Comandante Fioravante Bosco rispetto la notizia certo non benigna emer- sa ieri "con tre poliziotti municipali positivi, che adesso sono sei". "Siamo in numero ridotto pur- troppo e già la pianta organica non era dimensio- nata in modo proporzionale alla popolazione della città, ma faremo il nostro dovere con la massima determinazione e correttezza.

Si tratta di un nostro preciso dovere", la conclu- sione di Bosco.

«Sei positivi, ma i servizi saranno garantiti»

Dimessi due degenti del beneventano Dall'Asl refertate 47 nuove infezioni e 19 guarigioni nell'arco

di un giorno

(4)

POLITICA

VENERDÌ 23 OTTOBRE 2020

9

(ant.tret) Era il nove settembre quando le agenzie bat- tevano la notizia del Daily Tampon. Il lancio con le dichiarazioni del direttore scientifico di Biotech (spin off di Unisannio) Pasquale Vito fece il giro d’Italia: al posto delle chilometriche file e delle chilometriche attese sarebbe stato possibile ottenere il verdetto sull’infezione da Covid in pochi minuti un test salivare. Politici e rap- presentanti istituzionali si precipitarono a complimentar- si. Entusiasmo che si è poi spento, per lasciare il posto alle polemiche. Quel test non ha ricevuto l’imprimatur del Comitato tecnico scientifico e del Ministero della Salute.

E’ stato tutto un bluff direttore Vito?

“Assolutamente no. La ricerca contro il coronavirus si nutre anche di passi come questo. Esiste tuttavia un fatto, che chiarisco anche in questa sede. Effettivamente il Ministero della Salute non riconosce la saliva come materiale in grado di dare una certificazione pienamente attendibile di positività o negatività. In pratica, nella Repubblica Italiana effettuare questo test e risultare negativo non dà una patente di negatività al Covid. In altri Paesi, come l’India, la saliva è invece considerato un

indicatore attendibile per scovare SarsCov2.

Dunque a cosa serve il test?

Il test salivare SannioTech non è sostitutivo del tampo- ne naso-faringeo che resta l’unico strumento diagnostico legalmente riconosciuto in Italia. Tuttavia il salivare è più rapido, meno invasivo e meno costoso del tampone.

Può essere usato dunque per attività di screening ad ampio raggio o su platee di persone come momento pre- liminare al tampone. E questo è il target di mercato che vogliamo sfruttare.

Non dà una patente di negatività quindi, ma il sali- vare va inteso come una attività scientifica di scree- ning per decongestionare il sistema che rischia di ingolfarsi con i tamponi naso-faringei?

Assolutamente. Noi produciamo prodotti medico- scientifici e li utilizziamo secondo le leggi vigenti. Il Ministero della Salute non dà pagelle o bollini. In questo caso ha solo chiarito che questo strumento non dà una patente legale di negatività o meno al Covid-19.

Quali sono i ruoli in questa storia?

La proprietà intellettuale è di Genus Biotech. L’azienda di Merate lo distribuisce.

Depuratore, tempi biblici per l’opera

La senatrice Ricciardi dopo l'incontro con il commissario: «Per accorciare i tempi solo lo spiraglio del dl Semplificazioni»

Ricorso al Tar per l’aggiudicazione, l’opera comincerà non prima del 2023 e si concluderà perlomeno nel 2026

Si allungano i tempi sul depuratore.

Lo svela la senatrice del Movimento Cinque Stelle Sabrina Ricciardi al ter- mine di un incontro con il commissario Maurizio Giugni. E' vero che l'appalto è stato affidato ma una delle ditte ha fatto ricorso al Tar e ciò allungherà i tempi. L'opera potrebbe cominciare non prima del 2023.

"Sono molto soddisfatta dell'incontro avuto col Commissario Straordinario Unico per la Depurazione, Maurizio Giugni, estremamente preparato e disponibile. L'occasione mi è stata utile per fare il punto della situazione in merito al sistema di depurazione della città di Benevento, opera da tempo impantanata da lacciuoli burocratici e dall'incapacità del Comune di Benevento di mettere un punto fermo ad una vicenda che si trascina da decenni e vede la città in infrazione presso l'Unione Europea.

Anzitutto sottolineo che, come risul- ta dalla Gazzetta Ufficiale, è già stato pubblicato il nominativo dell'operatore economico aggiudicatario dell'appalto recante "l'affidamento dei servizi di progettazione della fattibilità tecnico economica, definitiva e del coordina- mento della sicurezza in fase di pro- gettazione del nuovo sistema di depu- razione della città di Benevento".

Tuttavia, ho appreso dal Commissario che un attore escluso dalla Commissione Giudicatrice ne ha con- testato la valutazione, ricorrendo al Tar. Un reclamo che, purtroppo, allun- gherà inesorabilmente i tempi, in attesa del verdetto dell'organo competente. In merito al cronoprogramma, il professor Giugni mi ha riferito che c'è stata una rimodulazione del precedente scaden- zario, probabilmente troppo ottimisti- co, anzi, decisamente troppo entusia-

stico. Difatti, al netto della tempistica richiesta dal ricorso, i lavori dovrebbe- ro iniziare nel 2023 e terminare a cavallo tra il 2025 e il 2026.

Ho verificato personalmente ogni altra strada per accorciare i tempi, ma al momento c’è solo una possibilità, ed è legata al Decreto Semplificazioni, fortemente voluto dal Movimento 5 Stelle. Sto seguendo tutto l’iter per valutare se c’è l’opportunità di inserire l’opera tra quelle di peculiare interesse

generale e pertanto meritevoli di proce- dura di sburocratizzazione”. Dunque un affondo che appare diretto all'ammi- nistrazione in carica: “Mi trovo costret- ta a rimarcare come, ancora una volta, i soliti pomposi annunci di chi è in perenne campagna elettorale, come quello nella conferenza stampa del 17 dicembre 2019 che garantiva la realiz- zazione del depuratore cittadino nel giro di due anni e mezzo, si siano rive- lati infondati. Se qualcuno intendeva stupire con effetti speciali, ha registra- to l’ennesimo fiasco. I beneventani hanno il diritto di sapere la verità e non l’obbligo di aggrapparsi alle favole.

Chi ricopre ruoli istituzionali e di responsabilità ha il dovere di fare chia- rezza e di non usare l’eventuale riso- luzione di un problema atavico per autoincensarsi e cercare consenso”.

Dunque una notazione critica sui siti sui quali l'opera dovrebbe sorgere:

“Inoltre, ho sollevato al Commissario alcune criticità inerenti ai siti previsti per l'impianto di depurazione.

E non sono le sole. La collega Danila de Lucia, qualche giorno fa, in un'inter- rogazione ai ministri Franceschini e Costa, ha specificato che l'impianto di Santa Clementina ricadrebbe in una zona di pregio archeologico, mentre un altro depuratore è previsto in località

Sant’Angelo a Piesco, area a vocazione naturalistica e parte integrante dell’Oasi di protezione della fauna.

Il Commissario mi ha riferito che al momento vi sono tre opzioni in cantie- re e che ovviamente tutti gli attori com- petenti, inclusa la soprintendenza, avranno un ruolo chiave nella decisio- ne dei siti definitivi.

Giugni mi ha detto anche che stanno lavorando alla costruzione di un sito internet del Commissariato molto più agevole da consultare e che conterrà maggiori e più dettagliate informazioni per chiunque volesse approfondire l’argomento. Presto saranno inseriti tutti gli aggiornamenti sulle infrastrut- ture finanziate e da realizzare, inclusa quella di Benevento.

Dunque, al momento non si possono fare previsioni certe, dovendo attende- re innanzitutto l'iter tecnico-valutativo.

Fatto salvo - ha sottolineato il Commissario - il prioritario interesse nel salvaguardare l'ambiente e i beni archeologici. Di certo c'è solo che l'opera risulta finanziata, grazie al Ministero dell'Ambiente e al lavoro della struttura commissariale, e che la tempistica sarà tutt'altro che breve, contrariamente al fumo propagandisti- co sollevato dall’amministrazione comunale", chiude Ricciardi.

Test salivari, la versione dell’azienda Biotech

Il caso A colloquio con il direttore scientifico dopo le polemiche sullo strumento diagnostico

No del Cts e del Ministero della Salute come strumento diagnostico al posto del tampone, «ma non è certamente un bluff»

Il coordinatore provinciale di Forza Italia, Nascenzio Iannace, ha nominato vicecoordinatore vicario provinciale del Partito il dottor Catello detto Lello Di Somma: “Amico di sempre, medico stimato, Lello incarna appieno quei valori cui Forza Italia deve rifarsi per ripartire, tanto più che nella sua lunga militanza politica con quei valori è stato sempre coeren- te, non allontanandosi mai da Forza Italia, neppure quando la convenienza avrebbe suggerito di fare il contrario. E' con gran- de orgoglio che lo accolgo nel direttivo provinciale come vica- rio, sicuro che la sua esperienza sarà fondamentale per il nuovo corso del partito”, scrive in una nota il coordinatore provincia- le.

La nomina del coordinatore provinciale Iannace

Di Somma vicecoordinatore di Forza Italia

(ant.tre) Situazione pesante all'ospedale San Pio. Secondo fonti riservate in possesso de Il Sannio quotidiano, su 89 posti almeno 84 sareb- bero occupati (ne restano 3 in Malattie infettive e due in Pneumologia). Una fonte medica rifiuta però di distinguere tra sanniti e non sanniti: “Non esiste questo discorso. La rete è regionale. E un malato di Aversa o Vallo della Lucania per un medico è identico a uno di Montesarchio o Tocco Caudio”. Sta di fatto che la saturazione è vicina.

Ieri il sindaco Mastella ha investito della questio- ne il Prefetto che rappresenta il Governo naziona- le in città. I Cinque Stelle però stuzzicano proprio

il Sindaco. Le consigliere Farese e Mollica sostengono che “la luna di miele tra Mastella e De Luca è già in crisi. Il sindaco di Benevento, che ha profetizzato magnifiche sorti e progres- sive per la città grazie al suggello dell'intesa delu- chiana, mentre prepara le truppe mastellate in vista delle prossime amministrative, in campo sanitario critica timidamente le decisioni del governatore lanciafiamme, vedendosi costretto ad indossare i panni di massimo responsabile della salute dei suoi concittadini.Ecco allora che definisce inaccettabili gli eccessivi trasferimenti presso l'azienda ospedaliera San Pio dei malati

Covid provenienti in gran parte dalle altre provin- ce della Campania, che rischiano di espropriare il diritto alla salute dei cittadini beneventani e san- niti. Invece di lamentarsi, il sindaco di Benevento faccia sentire forte la propria voce contro De Luca per l'ingiusto trattamento riserva- to al nostro territorio, che vede declassata la sani- tà ospedaliera ad appendice di quella napoletana.

Chiediamo a Mastella di convocare una confe- renza dei Sindaci, per monitorare lo stato di salu- te della popolazione sannita e adottare più effica- ci e mirate misure di contrasto alla diffusione del contagio”.

Saturazione San Pio, Mastella investe il Prefetto

Sanità Ospedale, la politica preoccupata per l’evoluzione epidemica

(5)

Time: 22/10/20 22:29

IL_MATTINO - BENEVENTO - 26 - 23/10/20 ----

26

Venerdì 23 Ottobre 2020 ilmattino.it

Primo Piano Benevento M

LA SVOLTA

Gianni De Blasio

Era un impegno contratto circa un anno fa, all’epoca dell’elezio- ne dei nuovi organi del Distretto Calore Irpino. Che, da ieri, ha una sua sede anche nel Sannio,

«sanando un vulnus – rimarca Nino Lombardi, componente dell’esecutivo Ente Idrico Cam- pano - il fatto che Benevento fos- se l’unica provincia a non avere la sede dell’Ente. Oggi il territo- rio si arricchisce di un riferimen- to istituzionale». Sede ubicata nel palazzo del Reduce in via Traiano, con taglio del nastro a cura del sindaco Clemente Ma- stella, presenti il presidente e il digì dell’Eic, Luca Mascolo e Vin- cenzo Belgiorno, il coordinatore del Distretto, Michele Vignola, il responsabile d’Ambito Carmine Montano e il presidente della Provincia, Antonio Di Maria.

«L’inaugurazione sarà utile ai Comuni e ai cittadini, nell’ambi- to di una collaborazione che si sviluppa anche in momenti co- me questi, di fragilità di natura sociale, quindi intende essere an- che un segno di normalità», dice il sindaco. Per Di Maria, l’Eic è un ente importante per la pro- grammazione degli interventi e le autorizzazioni. «Ma l’inaugu- razione - dice - costituisce pure un’inversione di tendenza, per- ché in questi ultimi anni da Bene- vento le sedi istituzionali sono sempre andate via».

I VANTAGGI

Quali i vantaggi? Già con il Di- stretto non sono stati irrilevanti.

Vignola ha portato come esem- pio la diga di Campolattaro. L’Eic si è impegnato per dare benefici anche al territorio del Distretto Calore-Irpino e non solo alle pro- vince di Caserta e Napoli, come previsto nello studio originario.

Con risultati notevoli: un aumen- to considerevole della portata

d’acqua da destinare al Sannio e all’Irpinia, passando dai 150 litri al secondo dell’originaria previ- sione ai 500 attuali. «Inoltre – ri- corda Montano - con le modifi- che introdotte per soddisfare le esigenze di carenze idriche dei mesi estivi, sono stati pure ri- chiesti e accettati interventi inte- grativi volti all’interconnessione della risorsa potabile derivata dall’invaso di Campolattaro con i vari grandi adduttori, in partico- lare con il “Ramo orientale” tra- mite Pesco Sannita e Guardia da un lato e Medio Calore fino a Sant’Angelo a Cupolo, nonché gli schemi Grotte e Fizzo e l’integra- zione del Ramo Destro Molisano e quello dell’Acquedotto del Ta- burno. Nel progetto definitivo sa- rà poi recepito anche l’incremen- to del diametro della tubazione e della camera di carico di Cusano Mutri che adduce l’acqua del To- rano-Biferno a Benevento, al fine di garantire l’intero fabbisogno idropotabile al capoluogo, svin- colandolo dai prelievi mediante i pozzi della subalvea del Calore.

«L’Eic è molto vicino alle esigen- ze dei Comuni e dei cittadini», di- ce il presidente Mascolo. La sede servirà per avere un punto di in- terfaccia e contatto continuo con la struttura tecnica e ammini- strativa dell’Eic, servirà ai cittadi- ni per attivare tutte le procedure per l’autorizzazione unica. Se- condo Vignola, nonostante la pandemia, alcuni obiettivi sono stati già centrati: oltre alla que- stione diga, il finanziamento per circa 90 milioni di 27 progetti de- stinati a Comuni in regime di in- frazione in fatto di fognature e depurazione. Di questi, 20 inte- ressano il Sannio. Ma a essere de- cisivi saranno i prossimi mesi con la predisposizione dei Piani d’ambito, di Distretto e regiona- le, una ricognizione circa lo stato di fatto delle reti sul territorio re- gionale: saranno programmati gli interventi in Campania per i prossimi 30 anni, con finanzia- menti europei erogati tramite la

Regione.

LA POLEMICA

Ma il Comitato Acqua Bene Co- mune polemizza con l’Eic. Sotto attacco la gestione Gesesa. «Al fi- ne di garantire l’effettività del di- ritto all’acqua e recepire le pro- poste e richieste della cittadinan- za - è scritto in una nota -, la Re- gione avrebbe dovuto istituire il

“Comitato degli Utenti” ma an-

che questa norma è rimasta inat- tuata. Inascoltato anche l’appel- lo all’Eic rivolto dai comitati e dai vescovi, chiedendo garanzie effettive per il riconoscimento del diritto all’acqua durante la pandemia, attraverso la riattiva- zione delle utenze idriche disali- mentate che ancora oggi sono senz’acqua e tariffe agevolate per i lavoratori senza reddito».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

IL PROGETTO

«Sono molto soddisfatta dell’in- contro avuto con il Commissario straordinario unico per la depura- zione, Maurizio Giugni. L’occasio- ne mi è stata utile per fare il punto della situazione in merito al siste- ma di depurazione del capoluogo, opera da tempo impantanata da lacciuoli burocratici e dall’incapa- cità del Comune di mettere un punto fermo a una vicenda che si trascina da decenni e vede la città in infrazione presso l’Ue. Sulla Gazzetta Ufficiale è già stato pub- blicato il nominativo dell’operato- re economico aggiudicatario dell’appalto recante “l’affidamen- to dei servizi di progettazione del- la fattibilità tecnico economica, definitiva e del coordinamento della sicurezza in fase di progetta- zione del nuovo sistema di depu-

razione di Benevento”. Tuttavia, ho appreso dal Commissario che un attore escluso dalla commis- sione giudicatrice ne ha contesta- to la valutazione, ricorrendo al Tar. Un reclamo che, purtroppo, allungherà inesorabilmente i tem- pi». Così in una nota la senatrice del M5S Sabrina Ricciardi.

IL CRONOPROGRAMMA

Ricciardi annuncia che Giugni ha riferito di una rimodulazione del precedente scadenzario. Al netto della tempistica richiesta dal ri- corso, i lavori dovrebbero iniziare nel 2023 e terminare a cavallo tra il 2025 e il 2026. «Ho verificato ogni altra strada per accorciare i tempi - continua Ricciardi - ma al momento c’è solo una possibilità, ed è legata al Decreto Semplifica- zioni, fortemente voluto dal M5S.

Sto seguendo tutto l’iter per valu- tare se c’è l’opportunità di inseri-

re l’opera tra quelle di peculiare interesse generale e meritevoli di procedura di sburocratizzazione.

Ma mi trovo costretta a rimarcare come i soliti pomposi annunci di chi è in perenne campagna eletto- rale, come quello nella conferen- za stampa del 17 dicembre 2019 che garantiva la realizzazione del depuratore cittadino nel giro di due anni e mezzo, si siano rivelati infondati. Se qualcuno intendeva stupire con effetti speciali, ha re- gistrato l’ennesimo fiasco. Ho sol- levato al Commissario alcune cri- ticità inerenti ai siti previsti per l’impianto di depurazione. Il com- missario mi ha riferito che vi so- no tre opzioni in cantiere e che ov- viamente tutti gli attori compe- tenti, inclusa la soprintendenza, avranno un ruolo chiave nella de- cisione dei siti definitivi».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Il ricorso proposto dalla Procura di Benevento è inammissibile. Lo ha sentenziato la Cassazione, archiviando la vicenda cautelare relativa a 7 dehors sequestrati a maggio per disposizione del gip Vincenzo Landolfi, decisione poi annullata in sede di Riesame.

La sentenza della Cassazione, il cui dispositivo sarà noto oggi, produce l’effetto di riconoscere che Corso Garibaldi non è un bene culturale, pertanto le autorizzazioni per

l’installazione di dehors non debbono obbligatoriamente

sottostare al parere della Soprintendenza. I titolari dei 7 esercizi, tra bar e pizzerie, furono destinatari di un provvedimento di sequestro preventivo di altrettante strutture. Il gip aveva decretato il sequestro dei dehors, tutti nella Buffer Zone, fatta eccezione per una sola struttura comunque installata all’interno del centro storico, in via Perasso. Agli indagati, il giudice contestava opere illecite e inosservanza delle prescrizioni di tutela

indiretta, precisati nel Codice dei beni culturali e del paesaggio.

Ricciardi: «Depuratore, ricorso in atto e via solo nel 2023»

L’AMBIENTE

Paolo Bocchino

Il destino del biodigestore non si deciderà a Benevento. Il deli- berato di contrarietà da parte del Consorzio Asi non incide sulla volontà di Energreen di portare avanti il progetto per la realizzazione di un impianto di produzione energetica da trat- tamento di rifiuti organici. La posizione della società parteno- peo-torinese resta immutata dopo il no del comitato diretti- vo guidato da Luigi Barone che si fonda essenzialmente sullo studio del dipartimento Inge- gneria dell’Unisannio. «Un do- cumento come i tanti altri che confluiscono nella procedura regionale di autorizzazione, ma nulla più» minimizza Bru- no Rossi, ad del gruppo impren- ditoriale proponente Greene- nergy. Le 93 cartelle firmate dal professor Francesco Pepe non saranno «la pietra tombale sul- la questione» come dichiarato dai vertici Asi. «Non abbiamo la minima intenzione di ritirar- ci - chiarisce Rossi - I rilievi mossi dall’Università del San- nio e recepite dal Consorzio in- dustriale ci meravigliano. So- stenere ad esempio che biodige- stione della frazione organica e termovalorizzazione non pos- sano coesistere in un unico im-

pianto vuol dire non aver com- preso la portata innovativa del progetto. Innovativa ma non inedita: chi è stato chiamato a pronunciarsi sulla bontà di que- sta tecnologia avrebbe potuto facilmente accertare che si trat- ta di una soluzione già attuata nelle realtà più avanzate del continente e del mondo. Per quanto riguarda il cosiddetto principio dell’autonomia terri- toriale, basta leggere i report più aggiornati del settore per rendersi conto che la realtà ita- liana dice ben altro. Cito per tut- ti l’ultimo Green Book della fon- dazione Utilitatis secondo il quale il Nord del Paese produce

ogni anno 3,7 milioni di tonnel- late di frazione organica e ha impiantistica per lavorarne 4,3 milioni, mentre il Sud ne produ- ce 2 milioni ma ha disponibilità di trattamento solo per 1,3 mi- lioni. La conseguenza è che tutti i Comuni e soprattutto i cittadi- ni conoscono: i rifiuti prodotti nel meridione vengono traspor- tati agli impianti del Nord gene- rando ricchezza per quel terri- torio e tariffe esorbitanti per i contribuenti del Sud».

L’INTERROGATIVO

Ma c’è un aspetto sul quale va fatta chiarezza: a cosa servono quelle aree di stazionamento

per camion nei pressi del termo- valorizzatore, se l’impianto è a circuito chiuso? Interrogativo lanciato dall’Università che la- scia prefigurare il possibile arri- vo indiscriminato di rifiuti da bruciare nel futuro incenerito- re di Ponte Valentino. Dubbio smentito dall’ad di Greenener- gy: «È un’ipotesi infondata. Una lettura minimamente attenta del progetto avrebbe chiarito che le baie sono al servizio dei conferimenti interni al proces- so di lavorazione. Il cake, la par- te semisecca derivante dalla fa- se di biodigestione anaerobica, viene alimentato al termovalo- rizzatore per il recupero di energia elettrica da immettere in rete. È previsto anche l’impie- go di fanghi che migliorano il potere calorifico, ma è tutto in- dicato chiaramente in proget- to». Argomenti che troveranno negli uffici regionali Via la sede idonea per la replica: «Andia- mo avanti nel pieno rispetto del- la normativa di settore - assicu- ra Rossi - Abbiamo lavorato con impegno e scrupolo a que- sto progetto fortemente innova- tivo e foriero di ottime opportu- nità per il territorio. Territorio che è anche il mio: sono di Ar- paise, non avrei mai avallato una iniziativa dannosa come spesso e superficialmente viene descritta. Restiamo disponibili a fornire chiarimenti a chiun- que voglia capire davvero».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

La città, gli scenari

Energreen va avanti:

«L’impianto rifiuti è una opportunità»

Eic, la nuova sfida dei piani d’ambito

per reti e fognature

`

Inaugurata la sede dell’Ente idrico Di Maria: «Inversione di tendenza»

Dehors, la Cassazione «boccia» la Procura

Il commercio

LA PARTENZAL’inaugurazione dell’ente idricoFOTO MINICOZZI

IL RENDERINGL’impianto rifiuti previsto da Energreen

`

Mastella: «Segnale di normalità»

Mascolo: «Più vicini ai cittadini»

LA SENATRICE M5S:

«IL RECLAMO

ALLUNGHERÀ I TEMPI, VALUTATA

L’IPOTESI DECRETO SEMPLIFICAZIONE»

(C) Ced Digital e Servizi | ID: 01086800 | IP ADDRESS: 79.10.24.73 carta.ilmattino.it

7e9426c16e9a53a48a837e956fc73efc

(6)

Time: 22/10/20 22:28

IL_MATTINO - NAZIONALE - 4 - 23/10/20 ----

4

Venerdì 23 Ottobre 2020 ilmattino.it

Primo Piano M

LA LETTERA

Valentino Di Giacomo Azzolina scrive, ma De Luca non risponde. Il ministro dell’Istru- zione ha infatti messo nero su bianco le sue perplessità sull’or- dinanza di De Luca riguardante la chiusura delle scuole e ha fat- to lo stesso con la Lombardia guidata da Attilio Fontana. «Au- spico che si riesca a consentire sollecitamente la ripresa dello svolgimento in presenza dell’atti- vità didattica ed educativa». La lettera è stata inviata ieri per chiedere al presidente di Regio- ne di ripensarci sulle chiusure, anche per quanto riguarda le classi superiori. Già nei giorni scorsi la titolare del dicastero di viale Trastevere aveva aspra- mente criticato De Luca, stavolta Azzolina lo ha fatto senza inter- mediazioni, inviando una missi- va al governatore e ribadendo i suoi auspici. Da parte di Palazzo Santa Lucia, però, non c’è rispo- sta e non c’è neppure voglia di commentare. Con i contagi in ri- salita, anche nella fascia d’età tra

i 0 e i 18 anni, al momento non c’è nessuna intenzione da parte del- la Regione di derogare alle misu- re già prese che resteranno vali- de fino al 30 ottobre. Non sono state scelte - quelle prese da De Luca - fatte a cuor leggero, ma in questo momento il primo obietti- vo è contenere l’ondata di conta-

gi, poi si penserà a garantire agli studenti le lezioni in presenza.

IL TESTO

Pur sollecitando interventi, la let- tera inviata da Azzolina, resta co- munque nei toni molto pacata.

Più volte il ministro ribadisce l’intento di collaborare da parte del suo ministero. «Desidero - scrive il ministro pentastellato - ribadire la mia disponibilità alla più ampia collaborazione per la tutela della salute e della sicurez- za di tutti i cittadini, garantendo il diritto all’istruzione». Azzoli- na auspica «una efficace coope- razione tra tutti gli attori istitu- zionali, nazionali e locali» che, a suo avviso, «può rappresentare

un elemento determinante per affrontare l’emergenza che stia- mo vivendo». Il ministro chiede soprattutto collegialità, lamen- tando scarsa comunicazione tra la Regione e il suo dicastero. «Ri- sulta imprescindibile prosegui- re, insieme, nello svolgimento delle riunioni di coordinamento previste nel Documento per la pianificazione delle attività sco- lastiche». Azzolina sperava che De Luca potesse prima utilizzare altri strumenti più lievi e ricorda come già l’ultimo Dpcm varato dal premier Giuseppe Conte con- senta «forme flessibili» per ga- rantire che gli studenti vadano in classe come «l’eventuale uti- lizzo di turni pomeridiani e di-

sponendo che l’ingresso non av- venga in ogni caso prima delle 9».

L’ORDINANZA

Il governatore De Luca, per ora, ha deciso di non replicare, nella convinzione che le misure prese in Campania presto dovranno es- sere adottate anche altrove. Ciò che è stato letto con fastidio da parte della Regione Campania sono stati i richiami del ministro alla scuola dell’infanzia e all’at- tenzione per gli alunni disabili - pure richiamati nella lettera in- viata a Palazzo Santa Lucia.

Dall’ente fanno infatti sapere che per la scuola dell’infanzia è già previsto dalla stessa ordinan- za che gli alunni vadano a scuola e, altrettanto, è stato deciso per i bimbi e i ragazzi con disabilità.

Per Azzolina è mancata concer- tazione con il governo da parte di De Luca, il governatore avreb- be agito da solo senza consultare preventivamente il ministero di viale Trastevere. Da Palazzo San- ta Lucia non c’è però voglia di li- tigare o di polemizzare. Prima la lotta al Covid.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

I QUESITI

Marco Esposito

Si può prendere un treno da Sa- lerno a Roma? E andare in auto da Napoli a Roccaraso? Il turi- sta può spostarsi da Sorrento ad Amalfi? Cosa va scritto nell’autocertificazione? Provia- mo a chiarire i possibili dubbi con l’aiuto degli uffici di diretta collaborazione del presidente Vincenzo De Luca alla Regione Campania e con un giurista d’eccezione, il direttore del di- partimento di Giurisprudenza della Federico II, Sandro Staia- no.

Si può uscire dalla Cam- pania passando per un’al- tra provincia?

La risposta è sì. Si può prendere un treno da Salerno a Roma per ragioni di svago, così come anda- re in auto da Napoli alla casa di Roccaraso o guidare il camper da Caserta e fare un giro in Puglia.

Gli spostamenti tra regioni o per l’estero infatti non possono in nessun caso essere vietati con provvedimenti regionali perché lo vieta l’articolo 120 della Costi- tuzione, come sottolinea Staia- no.

Cosa va scritto nell’auto- certificazione?

Il modello si può scaricare dal si- to del ministero dell’Interno. Va stampato e può essere lasciato in bianco e compilato solo in caso di controlli. Le motivazioni pre- stampate sono soltanto due (esi- genze di lavoro e motivi di salute) però c’è una terza voce generica che va specificata per iscritto. Le informazioni riportate devono

sempre essere assolutamente ve- ritiere.

Il coprifuoco delle 23 vale per i turisti?

Sì. L’ordinanza 83 entrata in vigo- re oggi si applica a tutte le perso- ne che si trovano in Campania e quindi una coppia di milanesi o di tedeschi non potrà passeggia- re per Capri dopo le 23, ma dovrà raggiungere la struttura ricetti- va.

Un turista può spostarsi da Caserta a Pompei?

In base alla lettera dell’ordinan- za non potrebbe. Il turista nel pe- riodo 23 ottobre-13 novembre do- vrebbe restare nella provincia campana dove si trova il 23 otto- bre, oppure tornare nella propria abitazione. Tuttavia non è questa l’intenzione della Regione, per cui una nota esplicativa ha chiari- to che il divieto di spostamento

tra province della Campania si applica solo a persone residenti o domiciliate in Campania.

L’ordinanza è solo per i cittadini campani?

«Il concetto di “cittadini campa- ni” utilizzato nell’ordinanza 82 - spiega il costituzionalista Staia- no - è privo di rigore giuridico. Ci sono cittadini italiani residenti in Campania. Peraltro nella succes- siva ordinanza 83 si fa riferimen- to a “domicilio, dimora o residen- za” che sono concetti del codice civile tra i quali non rientra un B&B. Per comprendere anche i turisti e obbligarli al coprifuoco dopo le 23 forse sarebbe utile far riferimento esplicito alle “strut- ture ricettive” presenti nella re- gione».

Ci si può spostare per una gara sportiva?

Le competizioni sportive non rientrano nell’elenco di sposta-

menti consentiti e cioè ragioni la- vorative, familiari, scolastiche, di formazione, socio-assistenziali, di necessità o urgenza, per moti- vi di salute. Nella formazione so- no però compresi gli «allenamen- ti connessi ad impegni correlati a competizioni consentite dalle di- sposizioni vigenti».

Si può raggiungere da Na- poli la casa in Cilento?

Solo in caso di necessità, come per unintervento urgentedimanuten- zione e limitatamente alla perso- naindispensabileatalecompito.

Ci sono limiti all’attività da diporto?

No,lanavigazioneèconsentita.Fa eccezione lo sbarco in una provin- ciadiversadaquelladiresidenza.

Ci saranno controlli ai confini provinciali?

Non necessariamente perché le

province e città metropolitane non prevedono frontiere ma so- no soltanto suddivisioni ammini- strative. I controlli saranno effet- tuati a campione dalle forze dell’ordine in qualunque luogo idoneo.

Cosa si rischia?

La sanzione minima per gli spo- stamenti immotivati e per il man- cato rispetto del coprifuoco è di 400 euro.

La libertà di circolazione è in Costituzione?

Sì, all’articolo 16; ma tale libertà è effettiva «salvo le limitazioni che la legge stabilisce in via generale per motivi di sanità o di sicurez- za». È vero che tale limitazione è riservata alla legge statale, tutta- via - chiarisce Staiano - i Dpcm consentono alle Regioni la possi- bilità di intervenire direttamen- te, nelle more dell’azione statale.

«Il potere d’intervento resta stata-

le e non a caso - chiarisce il giuri- sta della Federico II - l’ordinanza sul coprifuoco nel Lazio porta la firma congiunta del ministro del- la Salute Roberto Speranza e del presidente delle Regione Nicola Zingaretti. Nell’ordinanza 83 del- la Campania si precisa che è stata

“acquisita l’intesa del ministro della Salute”. Quindi il potere di ridurre la libertà di circolazione resta prerogativa statale».

Perché la provincia?

La crescita dei contagi è legata ai contatti tra le persone e numero- si segnali evidenziano la trasmis- sione dall’area di Napoli, la più a rischio anche per la densità della popolazione, alle quattro provin- ce confinanti. Lo stop agli sposta- menti tra province potrebbe esse- re seguito da un limite agli spo- stamenti tra comuni.

I divieti sono utili?

Più dei divieti contano i compor- tamenti delle persone. Anche se non è vietato salire con estranei in ascensore, è un comportamen- to da evitare. Così come andreb- bero evitati gli assembramenti, alle 23 come all’ora dell’aperiti- vo. Tuttavia in carenza di autodi- sciplina, il divieto esplicito ha un effetto educativo e consente di al- zare il livello di consapevolezza dei rischi mortali della pande- mia. Vietare a una famiglia di Na- poli la gita a Mercogliano, insom- ma, non è in sé decisivo per la sfi- da al Covid-19 ma è utile per ricor- dare a tutti che la struttura sani- taria in Campania è prossima a esaurire le capacità di intervento.

Per cui dobbiamo tutti ridurre gli spostamenti e le occasioni di con- tagio: sia quelli proibiti dall’ordi- nanza di De Luca, sia quelli for- malmente ancora consentiti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Scuole chiuse, Azzolina scrive a De Luca:

«Riprendere subito le lezioni in presenza»

Al via i confini provinciali ecco le regole e i divieti

per seconde case e turisti

16.000

14.000

12.000

10.000

8.000

6.000

4.000

2.000

0 15 2.240

2.214 2.068

5.717

19.284 I POSITIVI MESE PER MESE

362115 309

La curva del VIRUS in campania

0 100 200 300 400 500 600 700 800 900 1.000 1.100 1.200 1.300 1.400 1.500 1.600 1.800 1.700

CONTAGIATI MORTI

29/2 4/3 8/3 12/3 16/3 20/3 24/3 28/3 1/4 5/4 9/4 13/4 17/4 21/4 25/4 29/4 3/5 7/5 11/5 15/5 19/5 23/5 27/5 31/5 4/5 8/6 12/6 16/6 20/6 24/6 28/6 2/7 6/7 10/7 14/7 18/7 22/7 26/7 30/7 3/8 7/8 11/8 15/8 19/8 23/8 27/8 31/8 4/9 8/9 12/9 16/9 20/9 24/9 28/9 2/10 6/10 10/10 14/10 18/10 22/10

1.541

Ieri

6

Ieri

Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott

`

È sempre possibile andare fuori regione anche attraversando un territorio vietato

`

Chiarimento regionale sugli stranieri:

spostamenti consentiti, resta il coprifuoco

Il coronavirus in Campania

MINISTRO Lucia Azzolina (M5S), titolare dell’istruzione

NESSUNA REPLICA DAL GOVERNATORE NELLA CERTEZZA CHE I CONTAGI NON CONSENTONO FLESSIBILITÁ

(C) Ced Digital e Servizi | ID: 01086800 | IP ADDRESS: 79.10.24.73 carta.ilmattino.it

7e9426c16e9a53a48a837e956fc73efc

(7)

Time: 22/10/20 22:28

IL_MATTINO - NAZIONALE - 5 - 23/10/20 ----

5

Venerdì 23 Ottobre 2020 ilmattino.it

Primo Piano M

Gigi Di Fiore

Antonio Postiglione, direttore generale all’assessorato regionale Tutela della salute, è tra i

componenti dell’unità di crisi anti-Covid campana.

DirettorePostiglione,quali sonole valutazioniche hanno portatoalle ultimeordinanze delpresidente De Luca?

«Partendo sempre dai dati sui contagi, analizzando le

percentuali attuali di asintomatici e di chi ha bisogno di ricovero, guardiamo allo stato dei posti letto negli ospedali per

prevederne le necessità. Un dato che leghiamo alla curva epidemiologica».

Qualisono letipologie di posti lettodi cui c’èpiù bisogno?

«Soprattutto degenza ordinaria, legata a questa fase in cui, per fortuna, non abbiamo sofferenze nelle terapie intensive. Ci

muoviamo con tre monitoraggi al

giorno, legati a diverse fasi della giornata, per capire nei singoli ospedali quanti posti letto sono attivati, quanti occupati e quanti liberati. Dati che passiamo al 118».

Propriodal 118, nelle ultimeore, sonopartiti allarmi sulla situazione postiletto. È giustificato?

«Nelle ultime ore, l’unità di crisi ha avuto una riunione con i 118, invitandoli a fornirci dati in tempo reale. Avendo tre fasce orarie in cui acquisiamo informazioni dagli ospedali, può accadere che tra l’una e l’altra il 118 possegga dati in tempo reale per la loro attività. Li abbiamo invitati a fornirci i continuo le informazioni in loro possesso, per consentirci di allineare i dati evitando

discrasie».

Qualisono inumeri attuali dei postiletto in Campania?

«Stiamo limitando le attività ospedaliere ordinarie non urgenti, privilegiando quelle sul

Covid. Abbiamo invitato in questa direzione anche i due Policlinici. Al momento, abbiamo 1651 posti attivati, di cui 301 di terapia intensiva, 291 di semi-intensiva e 1054 di degenza ordinaria.

La nostra ipotesi di ricoveri giornalieri, su cui tariamo la capacità ospedaliera, è attualmente di 900-950, con un chiarimento».

Quale?

«Molti pazienti asintomatici corrono al Pronto soccorso dove sono accolti e in tanti casi, dopo lo screening, vengono invitati a curarsi a casa. Non tutti i positivi asintomatici necessitano di ricoveri e dovrebbero essere seguiti dai medici di base seppure a distanza. Poi, c’è il discorso delle quarantene che non tutti i positivi, per difficoltà logistiche, possono fare a casa».

Come risolvetequesto problema?

«Con Covid-residence attrezzati.

All’ospedale del mare abbiamo allestito 22 stanze per piano, per accogliere dagli 88 ai 176 positivi.

Altri posti stiamo cercando di allestirli in più strutture ospedaliere. L’assistenza sarà garantita da infermieri, come all’ospedale del mare dove ogni stanza avrà wi-fi, bagno e televisore. Si è cercato di dare anche questa risposta».

Qualisono lelinee guida dell’unità di crisiin questafase in cuila Campania,con la Lombardiae il Lazio,registra il maggioreincremento di contagi?

«L’obiettivo è naturalmente cercare di limitare i contagi e questo è possibile con interventi che restringano le occasioni di contatto e promiscuità, legate agli assembramenti. Da qui le ordinanze restrittive sui movimenti. Poi si interviene sull’assistenza e la cura, che reggono se si limitano il numero dei contagiati».

Daqui il monitoraggio continuo deiposti lettodisponibili?

«Sì. Cerchiamo di prevedere tutte le ipotesi allo stato della

conoscenza del virus e delle sue conseguenze. Vengono esaminate le condizioni degli asintomatici, pianificando le capacità dei posti letto per chi è positivo e ha bisogno di sola quarantena.

Seguiamo i medici nella differenziazione dei casi e della malattia nei singoli pazienti. Uno screening, dagli aggiornamenti continui, per verificare capacità e necessità sia di degenze ordinarie sia di ricoveri in terapia intensiva e sub-intensiva».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

LO SCENARIO

Ettore Mautone

Continua a correre il Covid 19 a Napoli e in Campania e così co- mincia ad aleggiare lo spetto del lockdown. Secondo quanto trapela dal Comitato tecnico scientifico de dallo stesso mi- nistero della Salute se entro dieci giorni l’indice di diffusio- ne dei contagi non dovesse ca- lare si potrebbe prendere effet- tivamente in considerazione di chiudere le zone urbane a maggior incidenza di casi an- che a fronte dell’oggettivo so- vraccarico che pesa sul siste- ma ospedaliero e delle difficol- tà dei dipartimenti di preven- zione nel tracciare una massa di casi ormai troppo vasta. Da qui a chiudere l’intera Campa- nia il passo sarebbe a quel pun- to breve in quanto isolare una grande città come Napoli è pra- ticamente impossibile dal pun- to di vista logistico. L’unica al- ternativa sarebbe riuscire a po- tenziare il lavoro di contact tracing delle Asl per tentare di gettare quanta più acqua sul fuoco possibile puntando an- che sugli alberghi per le qua- rantene (Covid resort) sot- traendo una quota dei postici al contagio intrafamiliare.

L’obiettivo è tagliare la linea di fuoco che ormai si allarga a macchia d’olio. Un risultato che tra l’altro dovrebbe arriva- re in porto in pochi giorni per vederne gli effetti positivi con- siderata la scia lunga dei con- tagi.

I NUMERI

Dai primi di questo mese il profilo di crescita dell’epide- mia in Campania è diventato esponenziale: le persone che risultano positive al tampone aumentano giorno dopo gior- no in maniera tumultuosa. La crescita ha indotto l’Istituto

Superiore di Sanità ad inserire la Campania nel ristretto nu- mero delle aree considerate

“ad alto rischio”. Il virus si nu- tre di numeri e tra i principali indicatori epidemiologici quel- lo che è in grado più degli altri di misurare la temperatura del fuoco che cova sotto la cenere è il rapporto tra i positivi e il numero di test o tamponi effet- tuati. In Campania si è passati dal cinque per cento di inizio ottobre al 18 per cento. Ciò si- gnifica che l’incidenza dei po- sitivi, in sole tre settimane, è più che triplicata. «Dobbiamo dunque ritenere che 18 perso- ne su 100, in Campania, sono positive al virus - avverte Anto- nio Salvatore responsabile del dipartimento Salute di Anci

(Associazione Comuni italia- ni) - e se consideriamo che il 93 per cento è asintomatico ab- biamo che il restante sette per cento potrebbe avere bisogno di accedere al ricovero (6,4 per cento) o, addirittura, alla tera- pia intensiva (0,6 per cento )».

Al crescere dei positivi, è cre- sciuto anche il numero degli ospedalizzati: in Campania so- no 1.037 i malati ricoverati per

Covid in ospedale su 1.100 po- sti disponibili e 94 i pazienti in terapia intensiva su 227 posti con oltre 20 mila persone in isolamento domiciliare.

I PARERI

Molto netta la posizione di Walter Ricciardi, consulente tecnico del ministro della Salu- te Roberto Speranza: «Diverse aree metropolitane tra cui Na-

poli, Milano, Genova e Roma sono già fuori controllo dal punto di vista della sorveglian- za della pandemia con numeri davvero troppo alti per essere contenuti con il metodo tradi- zionale del testing e del trac- ciamento». «Secondo l’Oms una percentuale di positivi al tampone del cinque per cento - aggiunge Nicola Fusco, ordina- rio di Matematica della Federi- co II che dall’inizio dell’epide- mia monitora l’andamento dei casi con un apposito algoritmo - è da considerare un dato al- larmante e percentuali supe- riori al dieci per cento dovreb- bero suggerire restrizioni dra- stiche compreso il lockdown.

Fare questa scelta sarebbe sag- gio e tempestivo». «I cittadini possono fare molto per mitiga- re la situazione - conclude Ni- no Cartabellotta medico epide- miologo della fondazione Gim- be - adottando comportamenti e precauzioni come se fossero in lockdown limitando al mas- simo gli spostamenti e le attivi- tà sociali».

LA MAPPA

La provincia di Napoli è oggi quella con il più alto numero di malati rispetto agli abitanti in Italia e il numero di nuovi casi cresce più rapidamente.

Dati che si collocano in uno scenario nazionale in cui si as- siste a una recrudescenza dei contagi che partono dall’inne- sco continuo di nuovi focolai.

Il profilo di crescita è molto si- mile a quello di altri paesi eu- ropei ma con alcune settimane di ritardo e in Italia, Napoli e La Campania anticipano di una settimana il profilo di mol- te aree del paese. Ieri ad esem- pio dei 1.541 postiivi registrati in Campania nella provincia di Napoli se ne contano più della metà, 816, e a Napoli città 371.

Il giorno prima su 1.760 nuovi positivi al coronavirus a Napo- li e nel suo hinterland se ne so- no contati ben 1.406 casi di cui 409 nel capoluogo e il resto in provincia concentrati soprat- tutto nelle aree densamente popolate come la zona rossa di Arzano seguita da Casoria, Giugliano, Caivano, Pozzuoli, Afragola, Acerra, a fronte inve- ce di pochissimi casi sul litora- le di Bacoli e nelle Isole di Ischia e Procida. Distribuzione analoga nell’area nord della città con cluster a Castellam- mare, Nola, Torre del Greco.

Per arrestare la marcia del vi- rus la Campania ha già attuato le limitazioni alternative ma non si può escludere che biso- gnerà chiudere tutto per un pa- io di settimane.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Lockdown, dieci giorni per tagliare il contagio

Intervista Antonio Postiglione

«Controllo costante dei letti

soffrono le degenze ordinarie»

GLI ALLARMI DEL 118?

CI DIANO I DATI IN TEMPO REALE GLI ASINTOMATICI NON NECESSITANO DI RICOVERO

`

Secondo i tecnici del Cts o si controlla subito il virus o la chiusura è inevitabile

`

Napoli osservata speciale: da inizi ottobre progressione esponenziale dei nuovi contagi

TRASPORTI Una delle criticità della diffusione del virus è il sovraffollamento nei trasporti locali nella foto la stazione Garibaldi della M1 di Napoli

I numeri in Campania

CONTAGI IERI

CONTAGI TOTALI

MORTI IERI

MORTI TOTALI

TAMPONI IERI

TAMPONI TOTALI

1.541 32.025

12.001 6 551

814.966

22.561

1.037 94

ricoverati in terapia intensiva

TOTALE ATTUALMENTE POSITIVI

Napoli

371

Napoli provincia

445

Caserta

231

Salerno

204

Non attribuiti 202 Benevento

19 Avellino

69

(8)

Tiratura: 314.690 Diffusione: 301.468 Lettori: 2.093.000 Dir. Resp.:Luciano Fontana

Servizi di Media Monitoring

Sezione:CONFINDUSTRIA Foglio:1/3

Estratto da pag.:1,35 Edizione del:23/10/20 Rassegna del: 23/10/20

Peso:1-4%,35-49%

483-001-001 Il presente documento e' ad uso esclusivo del committente.

CONFINDUSTRIA 2

Riferimenti

Documenti correlati

no al cospetto della chiusura delle scuole, per cui stanno ero- gando il servizio soltanto a be- neficio dei bambini della scuo- la dell’infanzia: 241 i pasti forni- ti lunedì,

E del resto, fin dalla fascia di rischio di colore giallo la Protezione civile della Regione raccomanda alle autori- tà competenti di «mantenere in essere tutte le misure atte a

075-141-080 Il presente documento e' ad uso esclusivo del committente.. SCENARIO

Sono intervenuti Antonio Campese, presidente della Camera di Commercio di Benevento; Floriano Panza, presidente Associazione Città europea del Vino Sannio Falanghina; Libero

In relazione a questa situazione, sempre da parte di Asia Benevento si è deciso, in connessione con il dispo- sitivo Zona Rossa da parte del Comitato di sorveglianza Covid

Si chiude presso l’Ispettorato del Lavoro la vicenda degli stagionali che da due anni sono ormai fuori dalle Terme.. Nessuna novità positiva per il gruppo di lavoratori delle

Gli scavi nella zona erano ini- ziati già da alcuni anni per la realizzazione della rete idri- co-fognaria, poi c’era stato un rallentamento legato al fatto che c’era stati

Valutazione negativa della Regione Campania sulla richiesta della Asea (la società della Provincia di Bene- vento che si occupa tra l'altro della gestione attuale della Diga di